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Appunti Storia Moderna: Le Origini dell'Europa Moderna, Appunti di Storia Moderna

Storia Politica EuropeaStoria modernaStoria dell'EuropaStoria medievale

Appunti tratti dal libro 'una storia europea' di m.rosa e m.verga. Esplora la nascita dell'europa moderna partendo dai due aree distinte: l'europa bizantina e l'europa della cristianità romana. Descrive la debolezza politica e la forte realtà dei regni romani-barbarici in europa occidentale, il loro rafforzamento con l'estensione delle sovranità statali e il contrastato rapporto tra potere politico ed ecclesiastico. Inoltre, tratta del percorso diverso seguito dall'europa bizantina e dell'espansione dell'impero ottomano. La crisi dei poteri universali in occidente e la formazione di poteri territoriali in europa centrale e balcanica sono anche temi importanti.

Cosa imparerai

  • Come si distinguono l'Europa bizantina e l'Europa della cristianità romana?
  • Come si espandé l'impero ottomano e come fu condizionato dall'impero bizantino?
  • Come si rafforzarono le sovranità statali in Europa occidentale?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 14/05/2019

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Scarica Appunti Storia Moderna: Le Origini dell'Europa Moderna e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Appunti Storia Moderna UNA STORIA EUROPEA- M.Rosa, M.Verga Parte 1: Le origini dell'Europa Moderna 1.Dagli imperi agli stati L'Europa è l'esito di una complessa vicenda storica. Trova i suoi tratti iniziali tra Medioevo e prima età moderna, nella divisione tra cristianità in un cristianesimo occidentale di obbedienza romana, e in un cristianesimo orientale che riconosceva la supremazia del patriarcato di Costantinopoli. In questo contesto emergono processi di organizzazione che porterannno alla formazione di coesi stati nazionali e alla costituzione di estesi domini coloniali. A partire dal V secolo si possono distinguere due aree differenti: l'Europa bizantina, caratterizzata dal permanere di strutture statali dell'impero romano,dalla cultura ellenistica e dalle tradizioni del pensiero classico e da uuna chiesa cristiana soggetta al potere politico; L'Europa della cristianità romana, l'affermazione di istituzioni di popoli barbari trova incontro con diritto romano, e forti poteri ecclesiastici si mostrano capaci di contendere ai poteri laici il controllo dei territori. Regioni occidentali d'europa: sostanziale debolezza di un'idea imperiale, forte realtà dei regni romani-barbarici, rafforzarsi estese sovranità statal che si organizzano in sistemi dinastici (ciò contrasta con idea universalistica d'impero), rapporto contrastato tra potere politico ed ecclesiastico. Differenze tra due grandi aree d'europa sono anche: - La feudalità, segna nell'occidente una fitta maglia di gerarchie e giurisdizioni, poteri territoriali fortemente segmentati. In questa rete intricata trovano spazio le realtà cittadine. In questi secoli i rapporti tra regioni europa occidentale e rapida diffusione religione islamica dalla penisola arabica ai territori del nord africa, sicilia, alla penisola iberica, segnarono fino al xv secolo le vicende dell'area mediterranea, che si differenziò per i suoi assetti politico-istituzionali e per il configurarsi del mondo mediterraneo. Storia dell'europaebbe suo baricentro sopratutto nell'area nord-occidentale. Al contrario l'impero bizantino trova espansione dell'islam nelle regioni dell'africa del nord e nell'anatolia, nel consolidarsi impero ottomano e nella capacità di conquista. Ma oltre al suo indebolimento dovuto a dominio degli ottomani, l'impero bizantino è condizionato da un difficile rapporto con regni europa occidentale e con la chiesa di roma, con la quale nel 1054 la chiesa bizantina visse lo “Scisma d'Oriente”, per la rivendicazzione del primato universale tra il patriarca di costantinopoli Cerulario e il papa romano Leone IX. In più impero bizantino segnato da contrasto con bulgari, russi, indebolimento strutture statali. La differenza tra le due grandi aree d'europa emerge ai primi del XIII secolo quando una flotta veneziana che trasportava crociati francesi e fiamminghi puntò su Costantinopoli, invece che sulla Palestina. Conquistata la città, nel 1204, i crociati dettero vita al Impero latino d'Oriente, diviso in stati feudali affidati ai capi dei crociati. -.1 La crisi dei poteri universali in occidente Nelle regioni dell'europa occidentale è dalle trasformazioni dei due grandi poter della cristinità medievale (impero e papato) e dalla impraticabilità delle loro pretese di rappresentare tutta la società che presero avvio processi di trasformazione politica e sociale. Il sacro romano impero vide la formazione e lo sviluppo al suo interno di poteri territoriali estesi, praticamente autonomi, sotto autorità di dinastie. Gli imperatori del S.R.I non rinunciarono mai a rivendicare la loro alta giurisdizione. La presenza del papa dava un rilievo particolare alla penisola italiana nella politica imperiale. Fallito il tentativo dell'Impero e del papato di prevalere l'uno sull'altro, si delinea dal XIV secolo una fase di incerti equilibri, non prima di tentativi di riaffermare diriti e giurisdizioni. Significativa da parte dell'impero: Discesa in italia di Enrico VII per rivendicare alta giurisdizione imperiale e svolgere politica di pacificazione dei contrasti nelle città italiane tra fazioni ghibelline e guelfe. Disegno infranto da morte nel 1313 dell'imperatore. Metà del XIV secolo la presenza nella penisola dell'imperatore Carlo IV di boemia, cercava di riaffermare ancora una volta la preminenza imperiale, pur nel contesto di un accordo tra comuni italiani e papato (indebolito da spostamento sede pontificia ad Avignone nel 1309). Con Carlo IV impero abbandona disegno universalistico e concentra propria presenza in europa centrale. Nei primi anni del XV secolo l'impero sarà a fianco del papato e Sigismondo di Lussemburgo, imperatore dal 1433 al 1437, si schiera da parte di papa Eugenio IV contro coloro che nel consiglio di Basilea (1431-39) rivendicarono la superiorità del concilio sul papa. Il papato stringe nuovi rapporti con l'impero e si scontra con regno di francia. I contrasti che si svilupparono intorno a tassazione beni ecclesiastici introdotta da filippo il bello, culminano con bolla papale Unam Sanctam nel 1302 da parte di Bonifacio VIII, con cui rivendicava potere universale della chiesa e diritto pontefice di intervenire su disposizioni re di francia. Re risponde con spostamento papa ad avignone dal 1309 al 1376. Periodo ad Avignone segna riorganizzazione strutture della chiesa romana. Il ritorno del papa a roma coincise con “Grande Scisma” o “Scisma d'occidente”, segnato da divisione chiesa in 2 obbedienze: una parte cristianità occidentale elegge e riconosce accanto ai papi residenti a roma, papi residenti ad avignone. Due concili pongono fine a qst divisione: di Cosenza (1411-18) segna fine scisma con riconoscimento tesi conciliariste, di Basilea (1431-38), pontefice romano molta autorità. Si delineano in qst contesto nell'ambito cristianità, spazi ecclesiastici che assumono specifiche funzioni “nazionali”: Chiesa gallicana, che si organizza su base di prammatica sanzione emanata da Carlo VII nel 1438, chiesa inglese, con forte gerarchia episcopale guidata da arcivescovo di Canterbury, Chiesa boema, chiese penisola iberica, cementate da ideologia di espansione extraeuropea o da idea di reconquista. Chiese italiane, presenza papa a roma trovano centro di riferimento.Queste trasformazioni e l'emergere di chiese protonazionali trovano elementi di rafforzamento nei processi di riorganizzazione dei poteri territoriali, che si definiscono ulteriormente con esperienze di : Guerra dei cent'anni (1337-1453) tra francia e inghilterra, che finisce con quasi totale espulsione inghilterra da suolo francese, si avviano processi di accorpamenti territoriali entro più larghe realtà politico-dinastiche o repubblicane,che caratterizzano formazione stati europei tra XIV e XVIII sec. Lunghe vicende della reconquista, si avviano dal x sec fino a conquista di Granada del 1492, segnano definizione dominio territoriale aragonese e castigliano che ha nel matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona nel 1469, un punto di riferimento nel consolidarsi di una società. Successo cristiani su mori, compattarsi europa cattolica romana, consolidarsi unione dinastica che decratava nel 1492 espulsione o conversione ebrei. In qst contesto europa profondi fermenti dovuti ad avvio riforma luterana nel 1517. si apre contesa per penisola italiana tra francesi e spagnoli. -.1.1 Dall'europa bizantina all'impero ottomano: le vicende dell'Europa Balcanica Le regioni dell'Europa occidentale si caratterizzano per formazione estesi poteri politico-territoriali, e dal XII sec trasformazione economia e società. Europa bizantina segue percorso diverso: indebolimento militare dell'impero, per sfaldarsi capacità di governo su vasti territori. Nel 1453 caduta di costantinopoli segnava fine impero ridotto a un modesto territorio, fine impero bizantino e mappa rilevante nel processo di espansione impero ottomano. Tutte le regioni conquistate abitate da cristiani furono divise in feudi attribuiti a pascià con compiti amministrativi e militari. Tra 400 e 500 si stabilì una linea di confine tra europa stati cristiani (da francia a russia) da ragioni impero ottomano. Nel 1717 conquista belgrado da parte di asburgo primo significativo arretramento dominazione turca nell'europa centrale e balcanica, solo nel 1774 fine guerra russo-turca, impero zarista inizia esansioni verso regioni mar nero. -.1.1.1Percorsi diversi. Gli stati nell'europa della prima età moderna Nelle regioni europa occidentale e centrale e nella grande area russa tra fine xv e il xvii secolo consolidano complessi politici territoriali sotto unico potere: inghilterra dei tudor, francia dei valois, spagna re cattolici e poi asburgo, russia romanov. Perdita potere universale cristiano. Nelle regioni occidentali e centrali dell'europa e nella russia dell'età moderna: monarchie carattere più evidente nel quadro politico e istituzionale. Diversi tra loro ma con tratti comuni: stati con lungo e non lineare processo di formazione, espansione con logica di ampliamento del potere personale e patrimonio sovrano, risultati abili alleanze matrimoniali, ma centrale anche ruolo delle guerre. Anche ruolo chiesa e sue istituzioni è rilevante. La chiesa concorreva al prelievo fiscale, necessario al mantenimento degli eserciti e al rafforzamento del potere sovrano. Strumento principale espansione poteri sovrani: crazione corpo di ufficiali al servizio del sovrano, momento iniziale storia della burocrazia e degli apparati di governo che ha caratterizzato la storia degli stati europei. Reti di patronato aristocatico ruolo aristocratico nel consolidarsi di nuove realtà statali. A conclusione di questo lungo processo nell'europa ddel XVII sec le aristocrazie dei grandi stati monarchici europei costituiscono un ceto diversificato. Nuove monarchie: esito processo di inglobamento di complessi politici e istituzionali dal carattere composito. Qst carattere trova pto di riferimento nel sovrano. Tra XV e XVIII secolo mutare gerarchia degli spazi, prima centrale era l'europa mediterranea, ora eruopa nord-occidentale e area tedesca. Tra fine 600 e inzio 700 nuovi protagonisti: inghilterra, rafforzata monarchia asburgica, russia di Pietro I. Da qui deriva un sistema di stati volta a cercare una legittimazione e una regolamentazione dei rapporti interstatali nel dispiegamento di un'intensa attività diplomatica che passava attraverso professionalizzazione figura dell'ambasciatore e definirsi di un diritto internazionale. Dopo vittoriosa battaglia del Kossovo 1389, segue fase difficile dovuta a sconfitta dinsastia ottomana ad opera di Tamerlano 1406. la conquista ottomana continua. Con la pace di Eisenberg 1664 impero ottomano assumeva impegno rinuncia per almeno 20 anni a pretesa territoriale in europa. Allo scadere tregua ottomani riprendono avanzata. La sconfitta inflitta loro da truppe cattoliche di Sobieski inizia processo di riduzione presenza ottomana in europa centrale e balcanica. Tra XIV e XVII secolo regioni europa balcanica e centro-orientale conoscono formazione di poteri territoriali differenti. I contesti politico-istituzionali in cui si svolsero le vicende di queste regioni videro assetti sociali ed economici diversi da quelli delle altre aree europee, segnando su questo terreno una delle più marcate differenze tra diverse regioni d'europa. La proiezione “oltre europa” di alcuni stati dell'Europa occidentale avrebbe poi determinato un divario molto più profondo. -.1.1.1.1La grande divergenza. L'europa occidentale e la sua proiezione oltre l'europa La storia della colonizzazione delle Americhe rappresenta primo successo della riproduzione dei modelli di una regione in una più vasta area del pianeta. Il crescente fabbisogno d'oro necessario alle monetazioni europee fu una delle cause che maggiormente concorse ai viaggi di esplorazione. Fu il portogallo il protagonista di questa prima fase di espansione dei traffici europei. Interesse successivo a circumnavigazione africa per arrivare alle indie. Nel 1487 Bartolomeo Diaz raggiunge punta estrema meridionale dell'africa. 1492 cristoforo colombo nuova via delle indie. Il cinquecento è nelle indie orientali il periodo della presenza portoghese. Solo nel clima della compiuta reconquista e della caduta di granada il 2 gennaio 1492 anche i regni spagnoli si volgono verso esplorazione e ricerca nuova via per le idie. Da qui la decisione di affidare al navigatore cristoforo colombo. Clima di concorrenza tra navigatori di spagna, portogallo e inghilterra portò ad accordo tra spagna e portogallo. Fu il papa Alessandro VI con la bolla Inter coetera, del 1493 a sanzionare divisione tra due sfere d'influenza. Inizialmente su santo domingo, a partire dal 1516 gli spagnoli si indirizzarono verso l'impero azteco, nell'attuale messico. Protagonista di questa conquista: Hernan Cortes, che inizialmente strinse rapporti non ostili con il sovrano Motezuma. Cortes nel 1519 in pochi mesi fa crollare impero azteco. Nel 1535 la costruzione di Lima segna affermazione presenza spagnola. Corona spagnola fa ricorso a strumenti collaudati di governo e organizza costituzione di due vicegni: la nuova spagna con capitale città del messico nel 1535, e Perù con capitale Lima nel 1543. A questi si aggiunsero i viceregni di Nuova granada e de La Plata. Al loro interno le audiencias in mano a letrados, funzionari che avavano conseguito il titolo dottorale, tutti castigliani, costituivano ossatura macchina giudiziaria e amministrativa della monarchia. Amministrazione cittadina costituida dal cabildo (coniglio cittadino) e da un regimiento (giunta comunale) amministrazione giustizia a due acaldes di nomina regia. A sostenere presenza e dominio spagnolo contribuì efficacemente la chiesa con l'attività del clero regolare, e presenza ecclesiastici secolari. Il clero regolare seguì i conqusitadores e si adoperò per evangelizzare le popolazioni indigene. La chiesa ispano-americana non presentò una fisionomia univoca. Lo stesso clero regolare si era diviso al suo interno da orientamenti religios e da metodi di evangelizzazione diversi. Le presenze missionarie diedero luogo a una religiosità che, da una parte, ebbe la capacità di imporsi alle preesistenti credenze, ma dall'altra mantenne al proprio interno valori e culti autoctoni. Si consolidavano strutture di governo e di amministrazione delle colonie. Nel 1503 si creò a siviglia la casa de la contratacion che controllava il traffico commerciale con le colonie e il flusso dei metalli preziosi, ecc. nel 1524 costituzione a madrid del consiglio delle indie, organ centrale di governo delle colonie. Una delle più gravi conseguenze della colonizzazione spagnola dell'america meridionale fu il vero e proprio genocidio delle popolazioni native, grazie a sfruttamento, malattie, crisi complessiva del sistema sociale. Nella seconda metà del 500 quando la spagna consolidava il suo impero coloniale, la francia e l'inghilterra patrocinarono alcune spedizioni nelle coste settentrionali per cercare passaggio a nord- ovest del nuovo continente verso le indie, da ricordare quella di Caboto nel 1497. il primo vero consolidarsi delle colonie inglesi è del seicento. Nel 1606 si avrà la costituzione di due compagnie commerciali, una di plymouth e una di londra, poi quella di jamestown. Negli anni venti altri fattori accrebbero l'interesse della presenza inglese nel nuovo mondo: diffondersi emigrazione di dissenters religiosi, occupazione territori posti lungo principali assi fluviali, ricerca nuovi spazi nei quali dar vita a piantagioni di tabacco, disponibilità manodopera. La pace del 1674 riconosceva all'inghilterra il possesso della nuova amsterdam, ribattezzata new york. Nella seconda metà del secolo negli anni della restaurazione di stuart, molte colonie ebbero origine da atti di concessione regia. L'espansione del dominio inglese si realizzò con forte opposizione popolazioni indigene. Già nel 1675-76 la guerra indiana aveva messo in pericolo le prime colonie della nuova inghilterra, esito di questo scontro: maggior controllo sui territori da parte della madrepatria che impose l'applicazione di rigidi acts of trade e le competenze di un board of trade and plantations che esercitava controllo sui traffici e produzioni dei territori. Rivalità anglo-francese. Alla metà del XVIII secolo l'esito della guerra dei 7 anni (pace di parigi 1763) ridisegnava la geografia delle colonie nordamericane a vantaggio dell'inghilterra. Sarà poi la rivoluzione americana a dare un nuovo volto all'america settentrionale. Storia delle colonie olandesi è diversa per le vicende che la segnarono: nella seconda metà del XVI drvolo, con ribellione alla spagna, affermazione repubblica delle sette province unite. La prima espansione coloniale olandese sembrò essere effetto della più generale crescita dell'economia olandese del 600. inevitabile che il punto di attacco dell'espansione coloniale olandese fosse impero portoghese. La novità del sistema coloniale olandese consisteva nella capacità della compagnia olandese delle indie orientali di esercitare controllo diretto non tanto delle rotte commerciali quanto della stessa produzione di spezie, concentrando la produzione in alcune isole, sottoposte al dominio della compagnia, e provvedendo in caso di sovrapproduzione a distruggere parti dei prodotti per mantenere alto il livello dei prezzi. del patriarca Nikon, che avviò un uniformazione dei testi liturgici e una riforma dei riti, lo zar Alessio puntò dunque a una reclusione all'interno del monastero del patriarca. Il concilio del 1666 confermava la forma religiosa di Nikon, trovando opposizione dei vecchi credenti. Di lì a qualche decennio lo zar Pietro I riformava la chiesa russa volta a eliminare o contenere i poteri del patriarca, dopo la morte del Patriarca Adrian, nel 1700 lo zar non elesse un successore ma un luogotenente del patriarca. Nel 1718 pietro I procedette all'abolizione del patriarca e all'elezione in sua vece di un collegio, il sacro sinodo. 1.1.1Europa cattolica/Europa protestante Già dalla fine del 400 in molte aree della società cristiana occidentale si erano sviluppate varie tendenze di riforma delle istituzioni ecclesiastiche e della spiritualità cristiana, in polemica con la curia romana, giudicata corrotta. Accanto a questi fermenti agitavano i richiami millenaristi e profetici, nell'attesa di un radicale rinnovamento della chiesa romana. Il concilio V Lateranense del 1513 fu l'occasione per il manifestarsi di queste tensioni, che non trovarono risposte adeguate da parte del papa Leone x. È in questo clima che si pone l'avvio della riforma di Martin Lutero, fece scattare una violenta denuncia delle pratiche religiose della Curia, esposta in 95 tesi rese pubbliche nell'ottobre 1517. Respingeva l'autorità del pontefice nell'estensione delle indulgenze alle anime dei defunti, prevista dai decreti papali, il pontefice e la chiesa non avavevano autorità sul purgatorio. Roma lo condannò come eretico nel 1518. Nuovi indirizzi religiosi nella dieta di spira del 1529 protestarono contro la decisione della maggioranza e dell'imperatore Carlo v di proibire ogni innovazione religiosa ispirata a lutero. Da qui il nome di protestantesimo per tutte le chiese e i movimenti nati dalla riforma del 1517. Nel 1530 alla dieta di Augusta, il movimento luterano presentò una sorta di testo organico della nuova fede, noto come Confessio Augustana. Lutero chiarì i suoi orientamenti teologici e disciplinari nella Dieta di Worms del 1546 e su questi basi naque la la chiesa luterana. A metà del 500 l'europa vedeva consolidarsi la frattura tra le regioni dove la riforma aveva trovato seguaci e consenso e le regioni fedeli a Roma e al papa. In Francia nel 559, nel pieno di una crisi dinastica alla morte improvvisa di Enrico II, l'incapacità della corona di mediare tra la maggioranza cattolica e una forte minoranza calvinista aprì un quarantennio di guerra civile che si chiuse con l'avvento al trono di Enrico IV di Borbone, convertitosi dal calvinismo al cristianesimmo e con l'emanazione dell'editto di Nantes nel 1598 consentiva alcuni spazi di tolleranza per gli ugonotti. Nei paesi bassi la diffusione del calvinismo dette vita a una forte resistenza alla politica di Filippo II di spagna e ai suoi intervente in difesa della chiesa cattolica, a partire dagli anni 70 del 500 i paesi bassi si divisero in due parti: quella meridionale cattolica e filospagnola,a nord calvinista, impegnata a dare vita a uno stato indipendente. In inghilterra dopo la proclamazione nel 1534 dell'atto di supremazia di Enrico VIII prese vita la chiesa anglicana. Anche in inghilterra e nel regno di scozia la diffusione del calvinismo comportò uno scontro con la chiesa istituzionale e si tradusse in un opposizione al sovrano. Anche la chiesa romana si impegnò in un opera di ridefinizione dottrinale e di riorganizzazione disciplinare. Nel 1545 a trento si apriva il concilio che si cocluse nel 1563. La “Professio Fidei Tridentina” del 1562 ad opera di papa Pio IV fu nella strategia della riconquista cattolica lo strumento principale, insieme alla riorganizzazione dell'inquisizione romana 1542, dell'ortodossia nei confronti degli eretici. I decreti tridentini ribadirono le basi della dottrina cattolica su ruolo delle opere nell'economia della salvezza, i sette sacramenti e i sacramenti della penitenza, dell'eucarestia, del sacerdozio e il sacramento del matrimonio, che per i protestanti non era più un sacramento. Nel 1618 gli orientamenti cattolici del nuovo imperatore asburgo Ferdinando II provocarono la rivolta della nobiltà boema di confessione calvinista, che ava ottenuto con la lettera di maestà dell'imperatore mattia nel 1609 garanzia per il libero esercizio del proprio culto. Contro gli asburgo si mobilitò la lega evangelica guidata dal calvinista federico V, principe elettore del palatinato e alla quale aderivano i principi protestanti dell'impero, mentre Ferdinando d'asburgo poteva contare sull'appoggio della spagna e del papato. Questa è la fase iniziale della guerra dei trent'anni 1618-1648, nella quale furono coinvolte danimarca, svezia e francia. Grazie alle paci di Vestfalia era riconosciuto il possesso dei beni di coloro che non avessero voluto seguiree la confessione dominante nel proprio stato o città, ad eccezione degli asburgo e del palatinato renano, in questi territori l'unica fede ammessa era quella cattolica. La chiesa cattolica e le chiese riformate tra fine 600 e inizio 700 si sarebbero confrontate con alcune profonde novità. Si svilupparono pietismo e metodismo. (Ispiratore e guida del metodismo fu John Wesley). 1 Le culture europee 1.1 Cultura umanistica e culture “protonazionali” Già ben prima del xv secolo in diversi contesti politici e culturali si sviluppò l'uso di lingue volgari nazionali. È tuttavia in latino che continuarono ad esprimersi gli uomini colti europei ancora ben dentro i secoli dell'età moderna. E in latino fu redatta la grande cultura umanistica, che riprende anche l'esibizione del possesso del latino classico i modelli ideale della cultura classica, adattandoli alla realtà contemporanea. In ogni storia della cultura europea si è sempre sottolineato il ruolo di rottura determinato dall'invenione della stampa a caratteri mobili realizzata da Gutenberg alla metà del xv secolo, riconoscendo in essa lo strumento della e diffusione e di una più intensa circolazione dei testi, e quindi di un allargamento del pubblico dei lettori. 1.1.1Politica, potere e religione Dato fondamentale, allargamento tra 400 e 500 del numero dei lettori. Accentuarsi del divario tra una cultura alta, privilegio di elitè ecclesiastiche e aristrocratico-contadine, e una cultura bassa dei ceti popolari. I centri della riflessione culturale, a partire dalla metà del 500 non furono più i circoli umanistici, ma le accademie. Dalla metà del 500 al 700 il controllo sulla cultura fu esercitato attraverso la censura, sia quella del potere statale, sia quella delle chiese cattolica e protestanti, e in particolare della chiesa cattolica post-tridentina. Nei paesi cattolici la chiesa romana istituì oltre alla congregazione dell'inquisizione, una specifica congregazione dell'indice dei libri proibiti, con le loro diramazioni periferiche rappresentate dalle inquisizioni locali. Da metà 500 in avanti “Ragion di stato”: volontà e orientamento rivolti alla stabilizzazione e conservazione degli equilibri politici e religiosi che erano venuti intanto maturando; mirò a definire e giustificare gli strumenti e i fini del potere e a comporre i conflitti e le tensioni che potessero emergere all'interno di ogni stato a opera di forza centrifughe. Diritto di resistenza al potere di un sovrano che intendesse calpestare o limitare la coscienza religiosa e l'esercizio del culto. Libertinismo: un movimento di riflessione critica, volto a verificare più ampiamente i tradizionali fondamenti dell'autorità: dalla religione alla politica, alla storia. 1.1.1.1Culture e nazioni nell'Europa orientale e balcanica 1.1.1.1.1Tra i lumi e il romanticismo: dal cosmopolitismo all'europa delle nazioni Il confronto con varie popolazioni e la riscoperta del passato non romano del continente incisero profondamente sullo stesso configurarsi dell'idea di civiltà, aprendo la via, nel secondo settecento, a una considerazione più profonda della cultura e della storia europea. Concorse all'affermazione di un clima culturale chiamato “romantico”. A cementare internazionale delle elitè europee tra 700-800 ho contribuito il diffondersi del francese divenuta vera e propria lingua franca dello scambio intellettuale e personale. Il tema del costituzionalismo assume rilievo. In questi decenni il tema del costituzionalismo assume rilievo. Parte 2: Stati, Nazioni, Nazionalismi 1 Rivoluzioni atlantiche, costituzionalismo e nazioni in Europa tra XVII e XIX secolo 1.1 La rivoluzione americana: indipendenza e costituzione tra Nuovo mondo ed Europa L'avvio della rivoluzione americana va inserito in un duplice scenario: da un lato il contesto delle colonie inglesi del Nord America, e dall'altra il quadro dei rapporti tra queste colonie, i loro ceti dirigenti e l'Inghilterra. Nell'america del nord il possesso coloniale inglese si era fortemente consolidato a partire dalla seconda metà del Seicento, dopo la vittoria sulla presenza coloniale olandese con la guerra del 1664-74 e sugli indiani. Tutte le colonie conobbero nel 700 uno sviluppo economico e demografico, anche un processo di maggiore articolazione sociale. L'assetto dei rapporti tra colonie e inghilterra fu messo in discussione, dopo la guerra dei 7 anni dal tentativo di governo di Lord Granville (1763-65) di scaricare sui coloni il peso del mantenimento militare dell'impero coloniale. La reazione dei coloni del nord america fu immediata, si affermò il principio di “no taxation witouth rapresentation”. Contro il manifestarsi di questo il parlamento inglese riaffermò la condizione di sudditanza delle colonie nei confronti della corona imperiale e del parlamento della gran bretagna, ribadendo il diritto di imporre tasse. Si verificò tensione dopo l imposizione di nuove tasse, soprattutto nel boicottaggio delle merci inglesi in uno scontro aperto con l'esercito di boston 1770, e nel 1773 in un azione dimostrativa contro il diritto della east india company di vendere direttamente tè nelle colonie americane (boston tea party). All'adozione di norme più restrittive i coloni risspondono con la costituzione di congressi provinciali, che esautoravano le autorità britanniche, e con la riunione di filadelfia, ottobre 1774, di un primo congresso dal quale fu approvata la dichiarazione dei diritti delle colonie. La decisione inglese di un esercito per reprimere gli oppositori spinse i coloni a organizzare un esercito, al cui comando fu chiamato George Washington. Aprile 1776 i porti delle colonie sono aperti al traffico di tutte le nazioni, maggio, assemblea provinciale di Rhode Island proclama indipendenza, mentre molte altre assemblee iniziano a darsi delle costituzioni. Il 4 luglio il congresso continentale di Filadelfia adotta una dichiarazione d'indipendenza, in gran parte stilata da Thomas Jefferson, proclamando i diritti delle colonie unite a essere stati liberi ed indipendenti. Franklin personaggio importante, era a londra nel 1757 in rappresentanza degli interessi dei coloni. Dopo la dichiarazione d'indipendenza fu mandato a parigi. Qui assicurò l'appoggio politico e militare della francia alla causa americana. Intervento francese importante per sorti rivoluzione americana. La fine della guerra nel 1783, con la pace di Versailles, provoca caduta Lord North, e inizio di era di governo di William Pitt il Giovane, che dette prima soluzione positiva a rapporti iralnda/inghilterra, riconoscendo autonomia governo irlandese, e poi con concessione diritto di voto ai cattolici. Destino colonie? Nel novembre 1777 il congresso continentale di filadelfia propose approvazione singoli stati un progetto di costruzione federale, che solo nel 1781 ottenne primo consenso. Questo primo abbozzo di costituzione degli stati uniti d'america affidava a un organo federale, il congresso, pochi e deboli poteri. Nel 1786-87 con l'aiuto di george washington si cercò di riformulare la costituzione in una direzione più favorevole a un governo centrale. Un nuovo testo entrò in vigore nel 1788. La costituzione prevedeva un potere legislativo federale, il congresso, composto da senato e da una camera dei rappresentanti, un potere esecutivo rappresentato da un presidente dotato di estesi poteri, eletto a suffragio universale maschile, un autonomo potere giudiziario, con al vertice la corte suprema, i cui membri erano eletti a vita dal presidente. La camera dei rappresentanti eletta ogni due anni rappresentava l'intera nazione americana, il senato eletto per 6 anni accoglieva 2 senatori per stato rappresentando l'istanza federale. Il presidente degli stati uniti non poteva sciogliere il congresso. Con la costituzione del 1788 si realizzava un equilibrio di poteri. Questa costituzione sanzionava una netta separazione tra stato e chiesa. 1.1.1La rivoluzione francese: costituzione, nazione, popolo In francia anni successivi guerra dei 7 anni accesero il dibattito sulla crisi fiscale e sulle riforme politico-istituzionali, si trasformò in discussioni sulla costituzione, sui diritti della cittadinanza e sulla rappresentanza politica. Fu convoccata un assemblea di notabili e la proposta di costruire assemblee provinciali (poi non realizzata) determinarono forte mobilitazione politica, cui si tentò di dare risposta con la convocazione nel maggio 1789 degli Stati Generali, il più antico organo di rappresentanza per ordini. I rappresentanti erano selezionati attraverso una successione di assemblee, in cui era consentita la stesura di un cahier de doleances per espiremere denunce e proposte elettorali. Elemento comune a questi testi era la richiesta di costituzione o di leggi che limitassero i poteri del re. Altre richieste comuni: profonda riforma della giustizia civile e penale, e garanzie delle libertà personali e di stampa. Il 5 maggio 1789 si aprirono gli stati generali a versailles. Irrisolta questione modalità di voto.nell'impossibilità di trovare accordo i deputati del terzo stato, insieme ad alcuni rappresentanti del clero e alcuni esponenti delle nobiltà, si proclamarono il 17 giugno assemblea nazionale, che intendeva rappresentare l'intero corpo della nazione e varare da sola la costituzione della francia. Il rifiuto del terzo stato stato di obbedire all'ordine sovrano di scioglimento disgregò il fronte degli altri due stati che unitisi all'assemblea nazionale dettero vita il 9 luglio all'assemblea nazionale costituente. In più si acuirono contrasti sociali nelle campagne. I timori di una reazione da parte dei nobili e dei proprietari in un contesto di grave crisi economica nell estate del 1789 diedero lugo a violente sommosse. A parigi la decisione di luigi XVI di mobilitare truppe diffuse timore di un colpo di stato militare, portando il 14 luglio in un crescendo di tensioni, alla presa della bastiglia, prigione simbolo dell'arbitrio del sovrano. Si apriva così la grande rivoluzione. Già da luglio era in discussione una dichiarazione dei diritti ma il clima delle sollevazioni contadine nelle campagne spinse l'assemblea ad occuparsi prima della questione dei diritti feudali (aboligi 4 agosto). Distruzione regime feudale, distruzione antico regime. Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, approvato il 26 agosto, affermato intangibilità diritti e concezione forte della sovranità e volontà generale. Gennaio 1790 assemble nazionale divideva politicamente e amministrativamente il territorio in 83 dipartimenti. Dall'inizio dell'assemblea si era costituito a parigi una “società degli amici della costituzione” dove voce autorevole fu Robespierre. Poi “Società degli amici dei diritti dell'uomo” detto club dei cordigieri dove spiccavano marat e danton. Nell'assemblea nazionale difficile questione finanze del regno. Confisca dei beni della chiesa e emissione titoli di stato. Dopo totale abolizione degli ordini monastici nel 1790 assemblea vot costituzione civile del clero, che modificava la geografia delle diocesi e sanciva principio elezione diretta dei parroci e vescovi da parte di assemblee elettorali. Si realizzava così una chiesa nazionale che avrebbe trovato ulteriore conferma nel giuramento di fedeltà alla rivoluzione imposto al clero nel dicembre 1790, questo giuramento segnò spaccatura tra clero costituzionale e clero refrattario. Giugno 1791 tantativo famiglia reale di fuggire da parigi, approfondì divisione all'interno dell'assemlbea, aprendo discussione sulla monarchia. Assemblea approva il 4 settembre 1791 la prima costituzione francese, affermava il principio della rappresentanza e il ruolo fondamentale di un assemblea legislativa. Si basava su suffragio censitario. Al sovrano spettava potere esecutivo, il comando dell'esercito, la nomina dei ministri, la politica estera. Non emanava leggi e godeva di diritto di veto soospensivo, assemblea diritto di eludere voto regio appellandosi al popolo. Elezioni nuova assemblea legislativa rappresentarono un primo momento di verifica della rivoluzione. Guida assemblea gruppo della sinistra di Brissot. Sovrano spinge verso rottura con altri stati europei, i girondini con brissot erano favorevoli all'azione militare, giacobini temevano la guerra dichiarata contro gli asburgo e il regno di prussia. Primi insuccessi militari determinarono forte mobilitazione popolare. Mobilitazione popolare spinge sovrano a rifugiarsi presso assemblea, sospensione del sovrano, diedero vita a un consiglio esecutivo provvisorio e convocarono sotto proposta di robespiere, elezione a suffragio universale maschile di una nuova assemblea col nome di Convenzione. 10 agosto cancellò monarchia francese. Notizia assedio verdun da parte delle truppe austro-prussiane scatena reazione folla che invase carceri tra 2 e 7 settembre “massacri di settembre”. Vittoria morale e politica truppe francesi il 20 settembre a valmy, da fiducia alla nazione, segnando rovesciamento situa militare. Stesso giorno di Valmy si apre Convenzione. Suo primo atto 21 settembre 1792 fu proclamazione repubblica francese. Questione luigi XVI condannato a morte. Convenzione elabora e approva nuova costituzione. La dichiarazione dei diritti che precede il nuovo testo costituzionale approvato il 24 giugno 1793 accanto alle libertà individuali sancite dalla dichiarazione del 1789 affermava il dirtto al lavoro, assistenza e istruzione, diritto resistenza a ogni potere tirannico, diritto-dovere di insurrezione. Confermava suffragio universale maschile, e introduceva sistema uninominale. Nel estate del 1793 tensione politica raggiunge nuova soglia critica. Comitato di saluta pubblica, e comitato di sicurezza generale impongono una severa politica di epurazione di tutti gli organi di governo e amministrazione, spingendo verso maggiore radicalizzazione della politica del governo rivoluzionario. Questo costituì avvio regime di terrore che portò il 17 settembre ad approvazione della legge dei sospetti, che consentì di colpire tutti coloro che fossero accusati di essere nemici della rivoluzione. Sanculotti : movimento di scristianizzazione che tra settembre 1793 e maggio 1794 dette luogo a intensa campagna contro le forme religiose e di culto tradizionali e contro chiesa costituzionale, con intento di proporre una religiosità e un culto rivoluzionari incentrati su essere supremo e su valori della rivoluzione. Comitato di salute pubblica concentra su di sé tutto il potere, al suo interno si rafforzano posizioni di robespierre e di saint juice. Il decreto del 22 pratile anno II (10 giugno 1794) diede avvio al grande terrore. La decisione di robespierre di non cercare alcun accordo con gli avversari e di attaccarli di fronte alla convenzione portò alla messa in stato di accusa e all'arresto dello stesso robespierre, di saint-just e di couthon, ghigliottinati senza processo il giorno dopo. Si chiudeva così una fase della rivoluzione e se ne apriva una nuova, nominata “termidoro”. I termidoriani non rappresentavano un gruppo politicamente omogeneo e dai programmi definiti. Volevano principalmente abbattere i regimi del terrore. Tutte le istituzioni del terrore giacobino vennero soppresse. Avviati i lavori per una nuova costituzione, fu approvata il 22 agosto 1795. alla dichiarazione dei diritti fu affiancata una dichiarazione dei doveri. La costituzione del 1795 tornava a un suffragio su base censitaria, il potere esecutivo era affidato a un direttorio di cinque membri che avevano la responsabilità della sicurezza interna ed esterna, della politica militare e della nomina dei ministri. Si consolidava una forte amministrazione dipartimentale e municipale. Fu approvata da un plebiscito popolare a suffragio universale maschile nel settembre 1795. contro di essa i realisti nel 1795 ottobre insorsero assediando la convenzione, ma una commissione straordinaria guidata da barras riuscì a reprimere l'insurrezione con l'aiuto di alcuni generali tra cui napoleone bonaparte. I risultati delle elezioni portarono all'affermazione delle forze monarchiche e moderate, così come le elezioni degli anni seguenti confermarono la forza di una francia del centro. 1.1.1.1L'impero napoleonico: cesarismo e nuova europa Napoleone Bonaparte si mise in luce nella riconquista di Tolone, dove era scoppiata la rivolta federalista (novembre 1793), e ottenuto il comando dell'artiglieria dell'armata d'italia, dopo il termidoro, Bonaparte a Parigi strine rapporti con il potente membro del Direttorio Barras, che gli affidò la repressione dell'insurrezione realista. Nomina comando armata d'italia. Sconfigge esercito sabaudo e costringe re Vittorio Amedeo III a stipulare armistizio di Cherasco e il successivo trattato di Parigi. Attacca esercito austriaco a milano. Occupa bologna, ferrara, e romagna. Febbraio 1797 obbliga papa pio VI a firmare pace di tolentino, con il quale il pontefice cedeva alla francia avignone e rinunciava alle legazioni di bologna, ferrara e della romagna. Supera le alpi e costringe austria a trattato di Leoben (18 aprile 1797). maggio 1797 creava repubblica cisaplina che univa stato di milano, modena e reggio, bergamo, brescia e crema e valtellina. Trattato di campoformio (18 ottobre 1797) con gli asburgo futuro della rep di venezia. Piemonte annesso a francia, corte sabauda in sardegna, a roma i francesi traducevano il papa Pio VI in francia dove moriva,v e promuovevano la costituzione della repubblica romana. A napoli truppe francesi costringono sovrani a fuggire in sicilia, e proclamavano la repubblica napoletana. Granducato di toscana occupato truppe francesi. Questione centrale dopo arrivo armate francesi: rapporti con la chiesa. Maggior parte del clero si attesta su posizioni conservatrici e controrivoluzionarie, quando si arriverà allo scontro aperto nel 1799 vittoria a forze controrivoluzionarie. Bonaparte torna intima scioglimento consigli legislativi che consegnano nel 1795 i poteri a una commissione di tre membri (Bonaparte, Sieyes e Roger Ducos) e istituirono due commissioni che avrebbero dovuto preparare un nuovo testo costituzionale. Sieyes e Bonaparte dettano nuovo testo della costituzione che entra in vigore nel natale 1779, sottoposta l'anno dopo a plebiscito. Primo console: Napoleone a lui toccava la difesa della francia e la riorganizzazione dei poteri. Primo momento significativo del nuovo regime fu l'istituzione di una nuova figura di raccordo tra il centro e le amministrazioni locali: dal febbraio 1800 un prefetto, a capo di ogni dipartimento assunse le funzioni di rappresentante dell'autorità centrale e di responsabile dell'amministrazione. Potente apparato di polizia. 1801 austria firmava pace di Luneville. 1802 pace di Amiens con l'inghilterra nel luglio 1801 concordato della santa sede, il concordato riconosceva la religione cattolica come religione della grande maggioranza dei francesi e assicurava mantenimento ecclesiastici a spese pubbliche. Nel 1802 il consiglio di stato indiceva un plebiscito sull'opportunita di dare carattere vitalizio alla carica di console e riconoscere al primo console la prerogativa di indicare il secondo e il terzo console e il proprio stesso successore. Napoleone fu scelto, e il 2 dicembre 1804 papa Pio VII consegnava la corona imperiale a napoleone. Napoleone nomina a mediatore della confederazione elvetica e aveva strappato a dieta del sacro romano impero impegno riorganizzazione impero stesso. Stati più piccoli ora sottoposti a stati maggiori, fine del sacro romano impero. Nei confronti inghilterrra disegno d'invasione presto abbandonato. Sbaraglia esercito asburgico, vinse eserciti austro-russi. Appoggia creazione di una confederazione del reno alleata con la francia. Prussia da vita con russia a coalizione antifrancese. Sconfitte truppe prussiane prosegue guerra contro la russia, pace di Tilsit. Napoleone avvia campagna per occupazione russia. Disastro. Dicembre 1812 Napoleone viene richiamato a parifi per precipitare situazione politica internazionale in seguito all'affacciarsi di una nuova coalizione antifrancese, al rientro in russia: sconfitta. A lipsia esercito francese sconfitto. Truppe alleate sconfiggono nuovamente napoleone ed entrano a parigi nel marzo 1814. il aprile il senato proclama decadenza imperatore, 6 aprile napoleone a fontainbleau firma abdicazione, mentre senato chiama erede legittimo dinastia borbonica Luigi XVIII che emana propria costituzione. La francia rientrava nei confini del 1792 con in più la savoia e avignone. Napoleone relegato su isola d'elba. Il primo marzo 1815 lascia isola d'elba e va a cannes, rientra a parigi, concesse costituzione che ripristinava suffragio universale, ma dava a senatorio ereditarietà carica, approvata. Le potenze vincitrici di Lipsia rifiutando qualsiasi trattativa formano nuova coalizione che sconfigge Napoleone a Waterloo il 18 giugno. Esilio di Sant'Elena. 1.1.1.1.1La nascita di un nuovo ordine europeo Nelle varie regioni europee il patriottismo e i valori costituzionali si venarono di toni e caratteri autoritari, nobiliari e cetuali. La restaurazione dei regimi europei prenapoleonici suscitò molte opposizioni. Nel 1820 fu la Spagna a essere teatro del primo scoppio rivoluzionario con ribellione a cadice. Parola d'ordine richiesta di ripristinare la costituzione dai forti contenuti liberali varata nel 1812. Poi Portogallo, Napoli e Palermo, rivendicazioni della costituzione, forte richiesta autonomia da napoli. Contro questi moti: truppe austriache. Piemonte: provoca abdicazione re vittorio emanuele I a favore di Carlo Felice. Francia: ascesa al trono re Carlo x, i liberali ottengono comunque risultato positivo alle elezioni del 1827 sotto guida di Guizot. Scontro tra liberali e sovrano e nel 1830 aperta rivoluzione, quando le elezioni del luglio confermarono la maggioranza liberale della camera dei deputati. Insurrezione parigina costringe re alla fuga. Tornato in campo vecchio marchese de La Fayette, eroe rivoluzione americana. Ascesa al trono Luigi Filippo d'Orleans, sanzionò in francia la fine della monarchia di diritto divino. Nuova costituzione più liberale nel 1814. Da rivoluzione parigina prendono spunto i belgi per chiedere separazione da paesi bassi meridionali cattolici
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