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La Riforma Religiosa in Inghilterra e Boemia: John Wycliff e Jan Hus, Dispense di Storia Moderna

Dell'affermazione delle monarchie nazionali in Inghilterra e Boemia, che cercarono di rendere la Chiesa più nazionale e meno vincolata all'azione politica di Roma. la figura di John Wycliff, un filosofo e teologo inglese che mise in dubbio la convinzione secondo cui gli uomini si salvano per la loro fede e opere. Le idee di Wycliff influenzarono Jan Hus, un dissidente boemo che condannò il potere politico della Chiesa e la vendita di indulgenze. anche il movimento della Devotio moderna e la figura di Erasmo da Rotterdam, un importante pensatore cristiano dell'epoca.

Tipologia: Dispense

2017/2018

Caricato il 02/08/2018

Gio777
Gio777 🇮🇹

4.5

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Scarica La Riforma Religiosa in Inghilterra e Boemia: John Wycliff e Jan Hus e più Dispense in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! arsrtina La Riforma protestante ne li fra = H È a * S î= n af WMarrtina Math 1. Tendenze riformatrici prima di Lutero Il papa rappresentato in vesti guerriere senza segni cristiani La Chiesa ha in mano una borsa per l’elemosina e non bada ai simboli di fede che la circondano John Wycliff  In questo clima maturarono movimenti di dissidenza religiosa in Inghilterra e in Boemia  In Inghilterra, il filosofo e teologo John Wycliff, vissuto nel cuore del Trecento (1320 – 1384) mise in dubbio la convinzione secondo la quale gli uomini si salvano sia per la propria fede, sia grazie alle loro opere  Egli sosteneva che solo la fede, resa viva dalla lettura e dalla meditazione sulle Sacre Scritture, può salvare l’uomo, sottoposto all’onnipotenza di Dio  La Chiesa, secondo Wycliff, aveva un ruolo importante, ma non decisivo per l’uomo: la sua funzione di mediazione tra Dio e l’uomo era meno importante di quanto lo fosse la fede viva  Inoltre, lo Stato, imponendo all’uomo il rispetto delle leggi, era capace di guidare l’uomo a comportamenti adeguati alla volontà di Dio  Il vero cristiano doveva vivere la sua fede nella dimensione interiore, mentre la liturgia e i suoi riti rischiavano di essere solo manifestazioni esteriori, ma poco sentite della fede John Wycliff L‟azione riformatrice di Jan Hus  Le idee di Wycliff influirono molto su un altro dissidente, il boemo Jan Hus, animatore di gruppi misti di laici e ecclesiastici tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo  Hus insisteva, come Wycliff, sull’importanza preponderante della fede rispetto alle opere per la salvezza dell’uomo  Inoltre si schierò, in modo più deciso di Wycliff, contro il potere politico della Chiesa, affermando che spettasse allo Stato mantenere l’ordine cristiano  Inoltre egli condannava anche il mercato delle indulgenze, cioè il fatto che la salvezza degli uomini passasse attraverso la carità pagata a caro prezzo per ottenere l’indulgenza, cioè il perdono dei peccati per i già morti per accelerarne il percorso di salvezza  Hus fu presente nel 1414 al Concilio di Costanza, in Germania, dove la Chiesa pose fine al cosiddetto Scisma d’Occidente, provocato dalla presenza di un papa e di due antipapi  Il Concilio condannò Hus per le sue idee al rogo come eretico, condanna che fu eseguita a Praga nel 1415 Il rogo di Jan Hus Il movimento della Devotio moderna  Le iniziative riformatrici non si interruppero, anche se fino alla fine del XV secolo nessuna di esse assunse un carattere apertamente condannato dalla Chiesa come eretico  Ebbe un particolare seguito il movimento chiamato della Devotio moderna, che nacque in Olanda a fine Trecento e poi si espanse nelle Fiandre e nei territori tedeschi  Esso basava la sua esperienza religiosa, che si svolgeva in gruppi di laici, sull’imitazione di Cristo  Il gruppo praticava il modello di vita proposto dai Vangeli: lavoro in comune, raccoglimento e meditazione sui testi sacri erano i cardini dell’esistenza nelle comunità ispirate alla Devotio moderna La Riforma di Martin Luther Martin Luther, un cristiano tormentato  Il sentimento di insofferenza e scandalo verso la Chiesa di Roma e i suoi metodi di cura delle anime e della fede favorì la diffusione delle idee di un monaco agostiniano di Erfurt (Sassonia), nei territori tedeschi, di nome Martin Luther (italianizzato come Lutero)  Luther era figlio di un piccolo imprenditore minerario, che gli diede una buona educazione, finché, mentre stava frequentando l’università di giurisprudenza, sentì la vocazione al monachesimo e entrò nell’ordine degli agostiniani  Fin dagli anni dell’entrata in convento Luther era angosciato dall’idea del peccato  L’uomo pecca spesso e si dimentica della colpa commessa  A sua volta la legge divina era così perfetta che l’uomo, creatura imperfetta nata con il peccato originale, non avrebbe potuto adeguarsi alla sua perfezione Martin Luther La dottrina delle indulgenze  Luther aveva riposto qualche fiducia per la salvezza degli uomini peccatori nella dottrina delle indulgenze, il tesoro costituito dai meriti che i santi avevano accumulato e che andavano al di là di quanto fosse necessario per la loro salvezza.  Dio aveva lasciato questo tesoro da amministrare a favore dei peccatori che compissero opere di bene, e questo insieme di beni era inesauribile perché aumentato dai meriti infiniti di Cristo  Si pensava che le pene delle anime del Purgatorio potessero essere ridotte o annullate se un vivente avesse acquistato le indulgenze a loro favore La vendita delle indulgenze, di Jorg Breu il Vecchio (1530) Sola fide  Luther ribaltava la visione tradizionale della teologia, in base alla quale la Grazia era indispensabile per la salvezza dell’uomo, ma egli doveva meritarsi l’azione della Grazia per la sua salvezza facendo buone opere  Per Luther, invece, la natura umana è intrinsecamente corrotta dal peccato originale e quindi le opere non sono decisive per la sua salvezza, che si deve solo a Dio che salva l’uomo per la fede che esso ha in Lui  Il giusto farà il bene per amore di Dio e del prossimo, ma questa opera di bene è una conseguenza del suo stato di Grazia, e non la via che porta alla Grazia  Questo è il principio che Luther esprimerà con la formula sola fide Sola scriptura  In base a questa idea, anche i testi sacri, Antico e Nuovo Testamento, avrebbero assunto un significato diverso rispetto a quello tradizionale  La Sacra Scrittura doveva essere letta e interpretata personalmente dal fedele abbandonando le spiegazioni ufficiali. La Sacra Scrittura è in gradi di parlare da sé al fedele senza la mediazione della teologia ufficiale  «Un semplice laico armato della Bibbia, affermò Luther, deve essere creduto più del papa o del Concilio che ne siano privi»  Questo era il principio indicato da Luther come sola scriptura Il ridimensionamento del ruolo della Chiesa  In sostanza l’interpretazione teologica del monaco di Erfurt escludeva il ruolo della Chiesa nei due ambiti fondamentali in cui esso si esercitava  1. la Chiesa non aveva più la funzione di intermediaria tra uomo e Dio, perché solo la fede salva →sola fide  II. la Chiesa non rivestiva più alcuna autorità nell’interpretazione teologica delle Sacre Scritture, perché all’uomo bastava la Rivelazione per comprenderne il significato →sola scriptura Emblema dei Riformati luterani, con i principi di fede elaborati da Lutero Le 95 tesi Le 95 tesi di Luther - condannavano il mercato delle indulgenze - negavano la facoltà del papa di perdonare i peccati eccetto per le pene inflitte da lui stesso - affermavano che era empia l’idea di acquistare beni spirituali con mezzi materiali  Le tesi si diffusero con grande rapidità nei territori tedeschi, all’insaputa di Luther, grazie alla stampa che venne fatta di esse  In tutta la Germania esse ottennero grande consenso, a causa dell’insofferenza sentita da molti per la rapacità e la corruzione della Chiesa Alberto di Magonza L‟avvio del processo di eresia  La Chiesa di Roma reagì avviando un processo di eresia per Luther  La procedura durò due anni, 1518 – 1520, quando a Luther arrivò la bolla (lettera) di scomunica papale  In quei due anni Luther approfondì il suo contrasto con la Chiesa pubblicando tre scritti importanti  a. Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca, in cui sollecitava i nobili tedeschi e l’imperatore a avviare la riforma della Chiesa  b. La cattività babilonese della Chiesa, in cui criticava con forza la dottrina dei sacramenti e accusava la Chiesa di avere falsato il senso delle Sacre Scritture  c. La libertà del cristiano, in cui Luther affermava che il fedele era libero spiritualmente, ma come uomo era subordinato all’autorità politica Luther brucia la bolla papale  La bolla papale imponeva a Luther di ritrattare in sessanta giorni o sarebbe scattata per lui la scomunica  Egli la bruciò insieme ai libri di diritto canonico  Il papa chiese allora all’imperatore Carlo V di prendere anch’egli posizione contro Luther  Il riformatore fu convocato a Worms, in una Dieta, nel 1521 per ritrattare di fronte all’imperatore e ai principi tedeschi Luther brucia la bolla papale Carlo V Sintesi delle tesi di Luther Tesi di Luther Teologia cattolica Solo la grazia di Dio salva l’uomo L’uomo si salva con la Grazia e le opere Due sacramenti validi: battesimo e eucarestia Sette sacramenti Sacerdozio universale Distinzione clero - laici Libero esame delle Scritture Le Scritture sono interpretabili solo dalle autorità ecclesiastiche Condanna del monachesimo Diffusione del monachesimo Condanna del celibato sacerdotale Obbligo del celibato sacerdotale Critiche al potere mondano della Chiesa e del papa Supremazia e infallibilità del papa | La diffusione e gli effetti della Riforma La diffusione delle idee di Luther  Le idee di Luther si diffusero molto rapidamente grazie alla stampa, e questo determinò effetti dirompenti sulla società tedesca  In molte città i fedeli vollero l’applicazione dei principi della Riforma, imponendoli anche con la forza ai sacerdoti che vi si opponevano. Spesso queste imposizioni erano appoggiate dai principi e dai governi municipali  In molti centri si verificarono episodi di iconoclastìa, cioè distruzione di reliquie, immagini e arredi sacri, in linea con le idee di Luther, che aveva definito idolatrici i ricchi arredi ecclesiastici  In diversi luoghi i principi e i governi cittadini aderirono alle idee riformatrici e vendettero i beni di chiese, conventi e monasteri Le iniziative di Thomas Münzer,  Il proposito dei capi della rivolta era l’instaurazione del regno di Dio sulla terra, sulla base della fratellanza e dei principi evangelici  Inoltre secondo alcuni Dio continuava a parlare agli uomini non solo dalle pagine della Bibbia, ma si rivelava anche agli spiriti eletti per mezzo dell’illuminazione interiore  Il più importante esponente di tali idee fu Thomas Münzer, un sacerdote boemo che nella zona della Turingia guidò un movimento che formò un governo cittadino basato sull’uguaglianza totale e sulla comunione dei beni Thomas Münzer La sconfitta dei contadini  I contadini scrissero anche un loro programma in dodici punti pubblicato all’inizio del 1525 (programma di Memmingen)  Gli avversari del movimento si coalizzarono: principi, nobili, alte gerarchie ecclesiastiche, ceti urbani ricchi si armarono per reprimere il movimento  Il fatto che i contadini non avessero una effettiva unità tra loro, in quanto ogni gruppo operava nel proprio territorio, facilitò gli oppositori  Nel maggio 1525, i rivoltosi furono sconfitti in una battaglia decisiva dai loro nemici coalizzati a Frankenhausen  Thomas Münzer fu catturato e ucciso, dopo essere stato torturato atrocemente Battaglia di Frankenhausen Luther si schierò contro i contadini  Luther sostenne la repressione del movimento contadino in un suo scritto, che pubblicò in prossimità della battaglia decisiva: Contro le bande brigantesche e assassine dei contadini  In questo scritto aveva chiesto ai principi di prendere la spada e di agire senza pietà  Luther riteneva che principi e magistrati avessero autorità da Dio stesso,che li aveva scelti per mantenere l’ordine e reprimere i peccatori  Inoltre, secondo lui, libertà interiore e obbedienza alle leggi e all’autorità erano necessari  Tuttavia Luther temeva anche che la sua Riforma potesse essere messa a repentaglio dal fatto di essere sostenuta da rivoltosi e violenti Epilogo della vicenda di Zwingli  Zwingli riuscì a convincere il Consiglio cittadino a abolire la messa, riformare la liturgia, imporre la Bibbia come unica fonte di autorità religiosa e eliminare la immagini religiose perché idolatriche  Grazie all’opera di Zwingli la Riforma si estese in molti cantoni svizzeri, anche se non in quelli più importanti, che rifiutarono di appoggiarlo perché esigeva di abolire il servizio militare mercenario, fonte di ricchezza per quelle zone  In difficoltà a causa di questa divisione, Zwingli e i suoi seguaci cercarono il sostegno di Luther e dei suoi fedeli tedeschi  L’incontro di Marburgo del 1529 tra Zwingli e Luther determinò tuttavia una profonda frattura tra i due, a causa della questione dell’eucarestia  Gli zwingliani rimasero sempre più isolati e subirono l’attacco militare di un esercito cattolico che a Zurigo entrò in città e provocò molti morti tra cui lo stesso riformatore (1531) Divisioni religiose e divisioni politiche Enrico VIII Carlo V La situazione dell‟Inghilterra  In Inghilterra le idee di Erasmo avevano trovato il sostegno di personalità di primo piano come Thomas More, filosofo e cancelliere di Enrico VIII, il re Tudor che governò dal 1509 al 1547  Enrico VIII inizialmente si schierò contro la “ribellione” di Luther, tanto che nel 1521 si impegnò in una polemica diretta contro la Riforma scrivendo un trattato in difesa dei sacramenti, grazie al quale il papa Leone X lo nominò “defensor fidei”  I rapporti tra Chiesa di Roma e corona inglese si incrinarono a causa di una questione nata dall’intromissione considerata indebita del papa negli affari interni inglesi Enrico VIII Thomas More Persecuzioni anticattoliche in Inghilterra  Le conseguenze di questo scisma furono negative per i cattolici e per i luterani  I luterani continuarono a essere perseguitati  Ma anche i cattolici furono accusati di preparare sedizioni e tradimenti contro lo stato  Fu condannanto a morte anche Thomas More, che aveva lasciato la carica di cancelliere in disaccordo con lo scisma  Nel 1537 la monarchia inglese decise la soppressione dei conventi e la confisca di buona parte delle proprietà ecclesiastiche, e anche in questo caso si verificarono molte violenze e uccisioni Origine del termine “protestanti”  Dopo che a Spira, una Dieta aveva sospeso la proibizione della diffusione delle teorie di Luther nei territori dell’impero (1526) , la Dieta di Worms del 1529, convocata da Carlo V, decise che il bando delle idee di Luther fosse rinnovato fino al concilio ecumenico che si sarebbe occupato del problema.  I principi della Germania, in particolare Federico di Sassonia, che sostenevano la Riforma di Luther redassero un documento comune che dichiarava come inviolabili i diritti della coscienza e della parola di Dio, di cui i principi avrebbero garantito la libera predicazione nel Sacro Romano Impero.  Il documento iniziava con la parola protestamur, cioè 'dichiariamo solennemente', e questo termine indicò da allora le chiese che ebbero fondamento ed origine dalla riforma protestante, e il cui diritto di esistenza veniva riconosciuto proprio grazie a quel protestamur. La mediazione di Carlo V La Confessio augustana  Di fronte alla diffusione della Riforma nei territori tedeschi, l’imperatore Carlo V cercò di risolvere la questione religiosa  L’imperatore era poco propenso a usare la forza e sperava che un Concilio universale potesse risolvere la questione religiosa  Per questo nel 1530 Carlo V convocò una Dieta (dal latino dies, significa assemblea rappresentativa di tutti i principi tedeschi e delle città libere, nella quale si coordinava l’attività politica e venivano discusse le controversie tra le realtà politiche nel territorio imperiale) a Augusta, che doveva porre le basi per il superamento della divisione religiosa in atto da tredici anni  A Augusta Filippo Melantone, collaboratore di Luther, che non era ammesso alla discussione, presentò una professione di fede, chiamata Confessio Augustana  Essa proponeva i capisaldi del pensiero di Luther in termini moderati e concilianti La Confessio augustana La pace di Augusta “cuius regio, eius religio”  La guerra che nacque non ebbe esiti militari di rilievo  I principi riformati non volevano condurre il conflitto alle estreme conseguenze, ma piuttosto raggiungere con Carlo V un accordo che desse loro autonomia politica e religiosa  Per questo iniziarono fitte trattative tra impero e riformati che portarono nel 1555 alla pace di Augusta  Essa riconosceva l’esistenza in Germania di due diverse fedi religiose, cattolica e riformata luterana  I principi potevano imporre il proprio credo ai loro sudditi, che in caso contrario avrebbero dovuto emigrare  Questo principio fu denominato cuius regio, eius religio La Riforma di Calvino Una chiesa calviniana olandese in un dipinto del 1658 Giovanni Calvino Insitutio christianae religionis  La Riforma trovò una nuova interpretazione più radicale nelle idee e nelle tesi di Jean Cauvin, un intellettuale di origine francese, conosciuto poi come Giovanni Calvino  Dopo avere studiato filosofia e diritto, Calvino aderì alla Riforma prima del 1534, fuggendo da Parigi in seguito alle persecuzioni antieretiche da parte del re Francesco I  Andò prima a Strasburgo, città aperta alle diverse posizioni religiose e in cui le idee di Luther erano molto seguite, quindi a Basilea, nei cantoni svizzeri  A Basilea nel 1536 pubblicò Institutio christianae religionis, un’opera molto importante come guida alla lettura e alla comprensione della Bibbia Giovanni Calvino Instiutio christianae religionis Cristianesimo, fede e politica  Il cristiano diventa santo anche nell’ambito della vita politica  Il lavoro è una vocazione religiosa attraverso cui si realizza nel mondo il progetto di Dio  Lo stato ha deve garantire la convivenza pacifica tra gli uomini, combattere l’idolatria e il riconoscimento della vera religione  I cristiani devono partecipare alla vita pubblica e obbedire alle autorità, a meno che esse non siano avverse alla parola di Dio  Se le autorità non rispettassero la parola di Dio, la resistenza sarebbe inevitabile, anche una resistenza violenta L‟azione di Calvino a Ginevra  Calvino si stabilì dal 1536 a Ginevra, dove era presente Guillaume Farel, che era stato sostenitore di Zwingli  Farel spinse Calvino a rimanere a Ginevra, che diventò il centro della sua azione religiosa  Ginevra era una città nella quale dal 1533 lòe autorità cittadine avevano deciso la libertà di coscienza e che per questo era stata assediata dal duca di Savoia, che aiutava il vescovo cattolico a riconquistarla.  Nel 1536 Ginevra fu liberata dall’assedio e divenne una città riformata  Qui Calvino organizzò la comunità ispirata alle sue idee:  i dottori erano responsabili dell’insegnamento  i diaconi si dovevano occupare di poveri e malati  gli anziani avevano il compito di sorvegliare la vita religiosa e morale dei fedeli  Il governo della comunità era affidato ai dodici anziani, coadiuvati dai pastori, che insieme formavano il concistoro  Essi avevano funzioni civili, e resero Ginevra una città-chiesa La cattedrale di St. Pierre, a Ginevra, dove Calvino predicò a partire dal 1536 a La Chiesa di Ginevra  La chiesa di Ginevra fu caratterizzata da una disciplina molto severa  Partecipare a balli, banchetti, feste e spettacoli; ostentare lusso nell’abbigliamento; assentarsi dalle riunioni di culto erano comportamenti sbagliati che venivano puniti con l’esclusione dalla santa cena, la scomunica o anche con pene corporali  I “dissidenti”, cioè coloro che dall’interno della comunità chiedevano mutamenti all’azione calviniana furono trattati con grande rigidità: il medico spagnolo Michele Cerveto fu condannato al rogo Il rogo di Michele Serveto
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