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Verga e la Nascita del Verismo: I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo, Appunti di Italiano

La vita e la carriera letteraria di Giovanni Verga, autore di I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo. Il testo traccia la sua evoluzione artistica, dall'iscrizione alla Facoltà di Legge all'abbandono per la pubblicazione di I Carbonari della Montagna, fino alla maturità e alla pubblicazione di I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo. Vengono analizzate le influenze di Capuana, Zola e la critica sul naturalismo, oltre alle tematiche e ai personaggi dei due romanzi. una ricca panoramica della letteratura verista e del suo autore.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 09/02/2022

Chiara1705
Chiara1705 🇮🇹

4.6

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Scarica Verga e la Nascita del Verismo: I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Verga Nasce e muore a Catania 1840 - 1922. Studia romanzi Francesi. Si iscrive alla facoltà di legge ma abbandona gli studi per la pubblicazione del romanzo I Carbonari della Montagna. Si trasferisce a Firenze dove conosce Capuana. 1874 Pubblica la novella Nedda e poi Rossomalpelo. 1880 Raccolta novelle "Vita dei campi" 1881 I Malavoglia 1883 novelle rusticane Mastro - don Gesualdo Torna poi a Catania dove muore nel 1922. Pensiero e poetica In Verga procedono parallelamente la necessità e la volontà di scrivere. Con Nedda si accosta al mondo contadino e Popolare (fase verista). La conversione letteraria segue un processo di maturazione che si divide in 4 momenti: - allontanamento dalla Sicilia - Incontro con Capuana - Scoperta romanzi di Zola - Dibattito critico con De Santis sul naturalismo in cui si invitavano gli italiani a leggere il modello francese e accoglierlo. 1877 "Inchiesta in Sicilia": mette a nudo i problemi del meridione. Romanzi catanesi Sono caratterizzati da un forte idealismo patriottico. - amore per la patria - i carbonari della montagna - sulle lagune In tutti questi utilizza schemi del romanzo popolare. I romanzi fiorentini Narrazione di vicende private. "Una peccatrice" (1866) Crisi: giovane scrittore si innamora della contessa Valderi. Non sa se dare più importanza all'amore o alla fama letteraria. Pietro Brusio incarna le contraddizioni di verga: - vuole il successo mondano ma odia la vanità aristocratica - ha bisogno della serenità domestica, ma allo stesso tempo sente il bisogno di vagabondare. 1871 Storia di una capinera -> genere romantico e sentimentale. Narra la vicenda di Maria costretta a stare in un monastero come monaca. Tornata in famiglia scopre la bellezza di questa e dell'amore. Alla fine si lascia morire. Temi: - fanciulla perseguitata -  monacazione forzata Scrittura epistolare per esprimere il dramma della giovane. Il ciclo mondano Protagonista maschile deluso dalla vita. Eva 1873 Enrico Lanti, pittore, incontra la ballerina Eva. Lo seduce e abbandona il teatro per lui. Finita la passione, dopo anni lo lascia e Enrico viene ferito in duello contro il nuovo amante di Eva. Torna poi in famiglia e muore in sicilia. Tema: conflitto tra purezza dell'artista e la mercificazione dell'arte. 1875 Eros Alberto Alberti è vittima della società aristocratica in cui non si riconosce. Tema: analisi degenerazione ambiente borghese 1875 Tigre reale Verga pone l'immagine di Erminia in antitesi con la donna fedele ed esotica. Lei infatti è pudica e modesta. Erminia: incarnazione delle virtù umiliate casalinghe. L'adesione al Verismo 2 fasi: prima e dopo il Verismo Nedda: svolta -> evoluzione tecniche narrative La vera svolta si ha con Rossomalpelo -> nuova poetica realizzata con oggettività e impersonalità. Rapporto con Zola - Punti di contatto: narrazione condotta su principi di oggettività e impersonalità - Differenze: Zola: metodo di indagine sperimentale modellato sulle discipline scientifiche (fisiologia e medicina) Verga: restituzione della complessità antropologica e sociale delle comunità umane. Zola: il romanzo deve porsi come documento di una realtà umana Verga: tentativo di superare lo sperimentalismo naturalista per portare letteratura oltre il puro documento Zola: fiducia nella scienza è nella tua applicabilità al romanzo Verga: atteggiamento critico nei confronti del Progresso e della Scienza Zona: il romanzo può svolgere funzione di denuncia e contribuire a migliorare la società emanandone le ingiustizie. È un progressista. Verga: il romanzo ha un indiretta funzione di denuncia ma non può migliorare la società che non è emandabile. È un conservatore. Zola: indagine metropoli moderna (parigi) Verga: indagine sulle particolarità regionali e locali (Sicilia). Le novelle Le novelle di Verga sono considerate delle prime prove di realizzazione della poetica verista. Esse introducono novità tematiche e ambientali, come il contesto rurale, i protagonisti appartenenti alla classe sociale più bassa, l'interesse per personaggi diversi e anomali, che Si ritrova comunque un'ambiguità di fondo nell'impostazione ideologica di Verga: nello sviluppo del romanzo affiora il sospetto che i valori del mondo antico non siano mai esistiti. Il narratore ci fa capire come i motori del comportamento umano siano da sempre l'egoismo e la brama di guadagno. Le descrizioni e le affermazioni del coro mostrano che questi sono i meccanismi inesorabili che regolano la vita umana. Il pessimismo di Verga è assoluto: la sua posizione politica fortemente conservatrice è la logica conseguenza di una concezione del mondo che vede nei cambiamenti solo un male. Tecniche narrative e stilistiche Verga prepara la rappresentazione del mondo contadino attraverso un'accurata analisi di fonti documentarie e basandosi sulle ricerche etnoantropologiche e folkloriche dedicate alla Sicilia rurale dei tempi. Il Verismo realizzato nel romanzo non è dunque una descrizione della realtà in quanto tale, ma una «ricostruzione intellettuale» della situazione storica e sociale della regione. L'esito di questo metodo è un'unione, tipica del Verismo verghiano, fra l'attenzione minuziosa verso i dati della realtà e la descrizione oggettiva e imparziale degli eventi, e un afflato universale che proietta l'intera vicenda in un quadro più ampio, di destino dell'umanità. Mastro-don Gesualdo Come I Malavoglia, anche Mastro Don Gesualdo conosce varie fasi compositive: una serie di abbozzi riveduti e corretti; una prima stesura apparsa sulla rivista "Nuova antologia" nel 1888; la riscrittura per l'edizione definitiva, uscita a milano nel 1889. Il nucleo del romanzo è addirittura riconoscibile nella novella la roba. L'intento di Verga e di riproporre l'analisi delle dinamiche sociali che determinano l'evoluzione sociale del protagonista attraverso le tecniche del verismo, portate avanti concedendo maggiore spazio all'analisi psicologica dei personaggi e alla voce del narratore. Trama Il romanzo è ambientato a Vizzini, piccolo comune nel catanese. Narra la storia di Gesualdo Motta, un uomo avido che ha avuto come unico scopo nella vita quello di accumulare ricchezze. Compie un percorso che da Mastro, ovvero da muratore, lo porta a diventare Don, cioè diventa nobile, grazie al suo matrimonio con una donna nobile di nome Bianca Trao, che però non lo ama. Bianca è stata costretta a sposarlo, sia perché la sua famiglia era in difficoltà economiche sia perché era incinta di un cugino di nome Ninì Rubiera, che non poteva sposare. Per questo matrimonio d'interesse Gesualdo rinuncia a sposare la serva Diodata, dalla quale ha diversi figli. Ma il matrimonio si ritorce ben presto contro di lui. La moglie lo evita, e tutto il paese lo disprezza poiché è un uomo dedito solo ai suoi interessi. Bianca muore giovane di colera ma gli dà una figlia, Isabella, che in realtà è figlia di Ninì Rubiera. Isabella, benché viziata enormemente da Gesualdo, prova a vergogna per le sue umili origini e lo disprezza a causa delle sue imposizioni, infatti Gesualdo prima la allontana da casa e dalla madre per mandarla in un prestigioso collegio, poi la costringe ad un matrimonio infelice. Quando lei si ammala, rimasto completamente isolato, Gesualdo viene preso dal genero e portato nella sua residenza di Palermo dove lui può constatare di persona come il marito della figlia abbia distrutto il patrimonio di lui. Mastro don Gesualdo muore solo e disperato. Temi del romanzo Il fattore economico è in primo piano: la sete di ricchezza soffoca tutti gli altri aspetti nella vita di Mastro-don Gesualdo, accompagnandolo anche nel momento della morte. Lo schema tematico è attinente a quello dei Malavoglia, tuttavia l'attenzione si concentra di più sulla vicenda del protagonista e le tecniche stilistiche e narrative sono più complesse e variate. Stile Abbandono stile corale. Il giudizio dell'autore si alterna a momenti di ellissi narrativa. Si ritrova la predominanza del dialogo.
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