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Riassunto 2 guerra mondiale, Schemi e mappe concettuali di Storia

Eventi della 2 guerra mondiale in sintesi

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

Caricato il 22/06/2024

nicole-galli
nicole-galli 🇮🇹

3 documenti

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Scarica Riassunto 2 guerra mondiale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! La Seconda Guerra Mondiale La Polonia fu invasa rapidamente grazie ad una combinazione di bombardamenti aerei, che spianavano la strada ai mezzi corazzati. A metà stremente i tedeschi già assediavano Varsavia, i russi, nel frattempo, si impadronirono delle regioni orientali del Paese. Furono creati 4 reparti di intervento con il compito di sterminare la classe dirigente polacca. Nel massacro di Babij Jar vennero fucilati circa 33.000 ebrei in 2 giorni, così le truppe cominciarono ad avere disturbi psicologici, dunque si iniziò a pensare alle “soluzione finale”. Il lavoro sporco venne svolto dagli ebrei stessi. Inglesi e francesi non aiutarono effettivamente la Polonia, proprio per non mettersi contro l’URSS. La guerra sul fronte occidentale rimase congelata per 9 mesi, mentre Hitler attaccava il Nord Europa. Il 9 aprile 1940 la Germania attaccò e annesse a sé Danimarca e Norvegia. L’URSS attaccò la Finlandia, conquistata nel 1940 dai sovietici, ma poi si alleò con i tedeschi in funzione anti-russa. La caduta della Francia A provocare la caduta della Francia furono gli errori tattici dei suoi comandanti. Hitler aggirò la linea Maginot e passò per il Belgio come durante la prima guerra mondale, poi passò per la fresca delle Ardenne. I tedeschi sfondarono le difese dei francesi a Sedan. L’esercito anglo-francese più a nord rimase tagliato fuori e venne recuperato dalla marina inglese. Il prestigio di Hitler Nel giugno 1940 i tedeschi entrano a Parigi. Al sud fu instaurato un governo di destra, guidato dal generale Pétain, che si insediò a Vichy. Il governo fece un tentativo di restaurare l’Ancien Regime (culto, nazionalità, difesa della religione…). Il nord fu occupato dai nazisti. La resistenza fu organizzata sotto il generale De Gaulle. La vittoria fulminea che aveva annientato uno dei nemici più pericolosi, convinse sia i generali tedeschi sia Mussolini dell’invincibilità di Hitler. Hitler voleva offrire pace alla G.B., ma Churchill si oppose. L’intervento italiano Mussolini aveva dichiarato la non belligeranza, motivandola con l’impreparazione alla guerra. Dopo le vittorie di Hitler, Mussolini volle entrare in guerra aggregandosi e spartendo con il vincitore il bottino. L’opinione pubblica, allettata dal miraggio di una rapida vittoria, fu a favore della guerra. L’Italia il 21 giugno attaccò la Francia già al collasso, ciononostante le perdite furono ingenti. Churchill si oppose duramente alle trattative di pace con i tedeschi, confidava nelle risorse del suo impero. La Battaglia d’Inghilterra Hitler scatenò quella che lui chiamava “operazione leone marino”, ovvero fare i preparativi per invadere l’Inghilterra, il problema era che l’Inghilterra era un’isola e bisognava trasferire i propri uomini con aerei o con navi. Si decise inizialmente di attuare un bombardamento aereo. Hitler fu sfortunato, perché gli inglesi, a differenza dei tedeschi, avevano il radar. Questa operazione alla fine fallì. Gli italiani si impegnarono in una guerra parallela; Mussolini voleva dimostrare di non essere un subordinato di Hitler, l’Italia cominciò una guerra da sola. In questi altri fronti l’Italia è stata disastrosa, al che Hitler dovette correre in soccorso. Gli obbiettivi dell’Italia erano: dai Balcani fino alla Grecia e una campagna in Africa (dalla Libia conquistare l’Egitto). Ci furono una serie di rovesci: nel 40 la nostra flotta venne sconfitta a Taranto, nel 41 al largo della Grecia venne sconfitta un’altra flotta. Le colonie italiane in centr’Africa non c’è più modo di rifornirle e quindi le perdiamo. Hitler intervenne per aiutare gli italiani e mandò i famosi “africa corps”contro gli inglesi, grazie ai quali gli italiani riuscirono a non farsi invadere dagli inglesi e mantenere la Libia. La campagna di Grecia Il 28 ottobre 1940 l’Italia attacca la Grecia dall’Albania, che aveva annesso nel 1939. L’esercito italiano non riuscì a piegare la resistenza greca. Mussolini aveva investito molto su questa campagna (“spezzeremo le reni alla Grecia), ma questo disastro provocò le dimissioni di Badoglio e una perdita di fiducia nel regime. Nel 1941 l’Italia chiese i nuovo aiuto alla Germania, che insieme attaccarono la Jugoslavia e la Grecia. Atene e le zone a sud della Grecia vennero affidate al controllo dell’esercito italiano dove molti ebrei si rifugiarono per sfuggire ai nazisti. L’aiuto che la Germania diede all’Italia ritardò l’operazione Barbarossa, nonché l’attacco della Germania alla Russia. L’attacco all’URSS L’attacco della Germania alla Russia violò il patto Molotov-Ribbentrop, a è perfettamente coerente con la teoria del Lebensraum. L’operazione Barbarossa procede lungo 3 direttrici: 1. Dai paesi baltici a Leningrado 2. Da Varsavia a Mosca 3. In direzione di Kiev, verso le regioni meridionali Dai primi successi all’arresto di Leningrado e Mosca L’Italia, intenzionata di unirsi alla crociata bolscevica, mandò circa 300.00 uomini in due anni. Il cattivo equipaggiamento dei soldati italiani era noto a tutti. Stalin non si aspettava l’attacco, pensava che Hitler volesse prima liquidare l’Inghilterra. L’esercito tedesco prese l’Ucraina, anche se Hitler poi, non riuscì negli obiettivi che si era prefissato. Leningrado resistette. Nel 1941 l’armata rossa contrattaccò le porte di Mosca trasformando la guerra lampo in una guerra di logoramento. La posizione degli USA fino a Pearl Harbor Il Giappone era alleato della Germania nazista (anti-Comintern), con un grande senso della disciplina. Quando Parigi diventò di possesso nazista, le colonie francesi restarono sguarnite e, il Giappone, decise di conquistarle. A causa di questa politica aggressiva verso il Pacifico, gli USA misero delle sanzioni commerciali: in particolare, proibirono l’esportazione del petrolio verso il Giappone (embargo). Questa volta l’embargo funzionò e il Giappone rimase senza petrolio e decisero di attaccare gli Stati Uniti il 7 dicembre del 1941. Si tratta di un assalto a tradimento, perché non ci fu alcun tipo di ultimatum da parte dei Giapponesi. A Pearl Harbor era ormeggiata la flotta americana, così quest’ultima perse tutta la sua flotta. Gli USA dopo ciò, entrarono in guerra e misero tutte le loro industrie al servizio dell’armamento bellico. Negli USA c’erano dei Giapponesi (anche con cittadinanza americana), ma vennero considerati dei traditori interni e vennero imprigionati. La svolta nella guerra del Pacifico: 1942, Midway L’esercito giapponese attaccò le isole Midway, che stanno a metà strada tra Hawaii e Giappone e i giapponesi pensavano che se avessero messo la loro flotta a metà strada, avrebbero potuto intercettare gli aerei americani e dare l’allarme. L’aviazione americana riuscì ad individuare le portaerei giapponesi e ad affondarne 4, le uniche che i giapponesi avevano. Il Giappone non riuscì più a ricostruire le portaerei perdute. La disfatta di Stalingrado, 1943 Stalingrado è la battaglia più importante della 2a guerra mondiale, perché i tedeschi si sono completamente dissanguati per prendere questa città, perché i russi si sono difesi casa per casa. Stalingrado non fu espugnata, le potenze dell’asse (italiani e tedeschi) ebbero 1 MLN di morti e qui cominciò la disfatta di Hitler. Dopo Stalingrado l’asse retrocede nel Pacifico, sul fronte russo e sul fronte africano. El Alamein, 1942 Gli Africakorps erano giunti in aiuto agli italiani e riuscirono insieme a penetrare nell’Egitto, con obiettivo il canale di Suez. Nell’estate 1942, gli Alleati contrattaccarono nelle 3 battaglie di El Alamein, spingendo indietro le truppe italo-tedesche. Le nuove postazioni saranno la testa di ponte per il futuro sbarco americano in Sicilia.
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