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[RIASSUNTO] Amore come passione, Sintesi del corso di Etica

Un'analisi riassuntiva dei contenuti del testo "Amore come passione" dell'autore Niklas Luhmann, sulle sue considerazioni storico/filosofiche sull'amore come mezzo di comunicazione

Cosa imparerai

  • Come l'amore differenzia relazioni personali e impersonali?
  • Come Luhmann descrive l'amore come codice simbolico?
  • Come si evolve il codice semantico dell'amore nel XVII secolo?
  • Come l'amore influenza la comunicazione tra persone?
  • Che cosa significa per Luhmann che l'amore è un mezzo di comunicazione?

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 13/09/2021

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Fregoar 🇮🇹

4.8

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Scarica [RIASSUNTO] Amore come passione e più Sintesi del corso in PDF di Etica solo su Docsity! Prefazione Niklas Luhmann, sociologo sistemico GRGdera no asi magia pina asia Mesa n: dell'amoreli@aMiniipuntolaiivistasociologico. Luhmann è interessato al sentimento dell'amore, all'amore come medium soprattutto nel momento in cui vede nell’amore il manifestarsi di una particolare FUNZIONE SOCIALE soggetto del suo testo dell’82 “Amore come passione”. Testo di uno e ritorna sull'oggetto del seminario del '69. Nella studioso ha affinato i suoi strumenti di indagi : il senso comune ce lo presenta come forza che destabilizza e scuote e fortemente i nostri quadri di esistenza. Per Luhmann l’amore invece non è definito dalla sua capacità di destrutturare è “..una normalissima improbabilità” qualcosa che capita raramente e che ha una sua profonda ragione d’essere che lo aiuta a ri-accadere ad una frequenza maggiore. Va ad analizzare dell'amore è quella di contribuire a rendere più stabile l’esistenza di un individuo che si trova Blalrenderelia mostra vitalpiulanficile. L'amore aiuta l'individuo ad essere un po' di sé. Luhmann rileva come questa diversa collocazione negli spazi sociali possa produrre frustrazioni iù stabile e sicuro nel soggetto, perché in una società sempre più differenziata come la nostra le condotte del soggetto non portano sempre a dei risultati gratificanti e lo compiacciono. Parere dn Lunmannilsoggetto fristiMairabbeMspinoza)i Luhmann vede nell'amore quel fattore di riconoscimento e autoriconoscimento assolutamente positivo perché nell'amore c'è qualcuno che mi comprende e mi prende per come sono. Questa dimensione sentimentale ha una ricaduta sociale fondamentale per il soggetto perché compensa la sua frustrazione. Nella relazione d'amore trova autostima e affetto, importanti per opporsi alle delusioni che accumula negli spazi sociali. l’amore qui non viene trattato come sentimento (ma è trattato solo in maniera riflessa come sentimento bensì è preso in considerazione come un codice simbolico ovvero un insieme di regole specifiche che informa su come comportarci e su come una comunicazione come quella dell’amore, normalmente abbastanza improbabile possa invece realizzarsi nonostante l’improbabile = amore è un codice simbolico che ci informa rispetto ad un modo particolare di comunicare, si concretizza nella relazione amorosa. Per Luhmann ragionare sull'amore in un quadro sociale e storico significa interessarsi “all'accrescimento della probabilità dell’improbabile”. Questo perché storicamente e socialmente si realizzano delle strutture di senso che normalizzano l’improbabile = questa è la formula con cui il teorico della società mette assieme la teoria della società, la teoria dell'evoluzione (ambito che mette assieme l’importanza del caso e della necessità) di matrice biologica di Darwin e la teoria dei mezzi di comunicazione. “La normalizzazione di strutture improbabili della società (che hanno come loro ragion d'essere l'accrescimento della probabilità dell’improbabile, quindi l'accrescimento dell’improbabile restituito sotto la veste del probabile si traduce in questa normalizzazione di strutture improbabili della società che) crea maggiori pretese nei mezzi di comunicazione, si rispecchia nella loro semantica e l'evoluzione è quel filo conduttore che permette di spiegare come possa accadere una cosa del genere (società diversa che si diversifica incessantemente e abbiamo il compito di trovare una qualche stabilizzazione. Accanto al motivo dell'evoluzione abbiamo il richiamo alla semantica cioè quel campo di significati legati ad un concetto che si evolve e si modifica storicamente)”Siamo tenuti a tenere in considerazione le trasformazioni della particolare semantica di un particolare soggetto, perché queste modificazioni hanno un loro impatto sulla ricaduta del presente del concetto di amore (sentimento che si modifica nel corso della nostra vicenda individuale e collettiva). Con il termine “Semantica” qui si fa riferimento a quel campo di significati che è proprio di un determinato concetto di una determinata idea, che si modifica incessantemente. Nella storia del sentimento dell'amore ci sono manifestazioni diverse storicamente e culturalmente diverse che stanno alla base del diverso modo di considerare quelle strutture attraverso le quali il sentimento dell'amore riesce a durare un po’ più a lungo. La strutturazione del sentimento dell’amore facilita la fiducia che è un collante sociale straordinario che si manifesta soprattutto nella vita amorosa e matrimoniale: nel sentimento dell’amore io vengo percepito come soggetto degno d'essere amato 360° anche per i miei difetti. Per questo è un fattore straordinario di socializzazione. La nostra società, la società moderna è in continuo movimento nel senso di articolazione degli spazi sociali e nel senso della produzione di nuovi spazi sociali, all’interno dei quali Capitolo 2 Amore quale mezzo di comm generalizzato simbolicamente Un mezzo di comunicazione generato simbolicamente = ad ordinamenti semantici che contribuiscono ad aumentare risultati positivi in sistemi (come quello della semantica dell'amore) che risultano in comunicazioni improbabili. Solo tramite la comunicazione è possibile realizzare sistemi sociali che incrementino le probabilità dell’improbabile > la semantica dell’amore come passione si evolve in mezzo comunicativo che a sua volta favorisce l'emergere di nuove improbabilità nel sistema. l’amore è qui inteso come portatore di informazioni o, più semplicemente, come un codice e NON un'emozione. Per arrivare all'amore come codice bisogna guardare alla storia del codice moderno partendo da uno studio delle sue mitizzazioni in letteratura (Luhmann riempie le sue citazioni di testi da esso studiati per osservare tale evoluzione), le sue evoluzioni sociali, ecc... . Luhmann studia l’evoluzione del codice partendo da specifici problemi di soglia = che nel caso dell'amore consiste di alcune sfere, come quella dell’intimità. L’Alter e l’Ego giocano un ruolo importante nella mediazione individuale di questo tipo di problema di soglia, così come per tanti altri > è interessante come il codice dell'amore porti Alter ed Ego ad incontrarsi più spesso dato che in una soc. individualistica è molto più facile cadere in noi stessi, EGO, che non interessarsi dell’altro. Questa tendenza comincia a svilupparsi più chiaramente dal XVII secolo: ci si interessa, ALTER, degli interessi altrui, EGO, reciproci ed è solo con la codificazione del codice dell'amore che la visione si sposta da una individualista ad una del NOSTRO MONDO. La visione del noi in una società in cui è improbabile trovare l’amato/a aiuta a sentirsi compresi nella dinamica che porta ad incontrare EGO e ALTER. (p.18, note 11, R. Musil, “L'amore è il più loquace di tutti i sentimenti ed è fatto in massima parte di loquacità”). Vale notare che anche il linguaggio degli occhi, i messaggi che ci comunichiamo non verbalmente, appartiene al codice dell'amore in quanto coglie ogni agire dell’ALTER che possa indurci, EGO, ad agire immediatamente. L'amore conferisce valore alle azioni dell'altro, perché offre la possibilità all’altro di presentarsi così come è > non a caso il MEDIA dell'amore ci aiuta a vivere nuovi modi di essere “NOI” in una soc. sempre più individualistica . Il media dell’amore media i meccanismi simbolici legato al codice dell'amore (altri codici sono: potere, denaro, verità...) che porta ad uno “stare assieme” come quello della sessualità. La sessualità manifesta nel piano storico uno sradicamento delle relaz. umane, perché basa i rapporti sull’intimità e sfida le distinzioni morali e antropologiche. Tramite i modi comunicativi dell'amore possiamo esprimere l’indicibile o correggere passi falsi con un cambio del LIVELLO COMUNICATIVO > MA questi sottolivelli possono venire bloccati o non accettati e questo comporta la possibilità dell'esclusione di rapporti sessuali. Es. di sottolivelli: Amore cortese medievale, fatti di intrighi dei romanzi del XVII secolo o la preservazione della virtù come strategia per forzare il matrimonio. Prima di continuare gli aspetti teorici Lumhann si sofferma sullo “autoriferimento” all’interno dedl mezzo di comunicazione: una esigenza generale imposta in tutti i mezzi comunicativi. Un elemento così sensibile che si DUPLICA appena struttura e precesso mutano > a lvl semantico l’autoriferimento consiste nella sistemetizzazione dei temi e porta alla codificazioen a Ivl semantico. Questo processo introduce un Ivl di insicurezza nella relazione sociale che, però, tanto più insicuri si è rispetto alle aspettative dell’altro, tanto più importante diventa saper leggere le conseguenza nel sistema per poi capire come agire di volta in volta grazie a questi indicatori. Nel XVII viene appunto in essere una libertà dei comportamenti romantici in seguito ad un maggiore riconoscimento delle libertà della donna: senza questo passo non ci sarebbero stati indicatori da poter leggere e su cui agire. Ciò porta alla sistematizzazione dell’amour passion. La crescente insicurezza portata dalla doppia contingenza introdotta da questo codice porta ad una rifles: à sui motivi dell'amore: in sostanza Luhmann determina come l’amore possa essere SOLO motivato dall'amore perché solo in se stesso trova la possibi di crescere e realizzarsi. E’ nella RIFLESSIVITÀ' che differenziazione e maggiore accessibilità al medium si incontrano e danno una soluzione al problema di incrementare l’'improbabile a probabile. Soprattutto la dove l’amore comincia a smarcarsi dello stigma di forza destabilizzante si fa portatore di questo nuovo codice che cambia le vecchie codificazioni di intimità e matrimonio, spostando l’enfasi sul sentimento. Capitolo 3 Evoluzione delle possibilità di comunicare In questo capitolo Luhmann si domanda come le evoluzioni nel patrimonio culturale diventino comunicazione. Ci sono 2 possibilità che possono darci una risposta: 1 tesi, il comportamento tra persone interessate deve diventare “leggibile” = modificare le nostre abitudini per includere nelle ns considerazioni non solo NOI stessi ma anche L'ALTRO. 2 tesi, il ruolo della differenza tra agire e osservare nella relazione, Ego osservato da Alter, in cui Alter è agente di differenza. Entrambe sono derivate dalla teoria dell’attribuzione che analizza le questioni di fondo che portano a certi comportamenti > Le due tesi citate però rendono difficili la questione della riproduzione dell’intimità. Porta le situazioni di tensione, quelle in cui uno dei partner è in controllo e l’altro è osservatore (che si alternano nella coppia), a divenire dei test per misurare QUANTO rischio si vuole prendere nella relazione. Il problema della comm. intima ricade sempre sull’osservatore, che in qualche modo deve trovare il modo di superare le sue abitudini SENZA annullarsi però, basta essere consci dell’altro nella relaz. d'amore > come? Esperimento ad. es atteggiamenti che nel loro agire comunicano sia l'emozione che l'impegno di durata, garanzia che la relazione continui. > alcuni blocchi che devono essere superati richiedono un frequente scambio di posizioni e l'approfondimento delle interazioni, quindi la comunicazione è, da Luhmann, definita come estremamente importante perché permette alla coppia di alternarsi nei ruoli di chi controlla e chi osserva. Ciò non esclude un momentaneo crollo della comunicazione in caso si incontrino posizioni troppo differenze, ma questo è qualcosa da aspettarsi in ogni scambio relazionale. Dopo tutto, l’individualizzazione pone un rischio ad unioni/matrimoni proprio per il crescente grado di PERSONALIZZAZIONE DELLA RELAZIONE SOCIALE. Nonostante questo, rimane importante il codice dell'amore in quanto mezzo semantico di riproduzione di se stesso, autoreferenziale, che presuppone la sua stessa riproduzione. Capitolo 6 Passione: retorica dell’eccesso ed esperienza dell'instabilità Il XVII secolo comincia a creare le condizioni perché il paradosso dell'improbabilità formi l’unità del codice dell'amore. Nel XVII subentrano problemi legati alla questione temporale, il tema dell'amore è adattato in alcune opere per presentare il mutamento di posizione del paradosso (specie confrontando Psiche e Cupido di Fontain con l'originale antico), che proclama stabile l’instabile. Quindi vediamo diventare l’instabilità elemento necessario > per amare è necessario non poter amare sempre lo stesso oggetto, ma si deve poter credere di farlo: un'illusione questa, utile ad evitare il tracollo della relazione una volta che passa l’amore. Ed in questo sono estremamente utili, appunto, paradossi e illusioni, possono produrre a Ivl semantico la stabilità necessaria alla proliferazione dell'instabilità così come ad una maggiore coesione del medium amore. MA, l’altro mezzo con cui sono ordinare le regole del codice è il concetto di PASSIONE. Esso può farsi notare nelle occasioni d'amore come liberi da ogni responsabilità: personale, sociale, morale,ecc... L’emergere della passione non è casuale, perché ora che si possono intraprendere rapporti di amore più stretti diventa componente necessaria per poterli far avvenire. Si usa allora la semantica della passione per proteggere le libertà istituzionali, grazie alla passione non dobbiamo giustificare la libertà delle ns azioni. Va notato che nel XVII il concetto di passione rimane legato alla sua concezione passiva medievale, ovvero un patire un'impressione, un’attivazione del corpo che eleva il corpo a soggetto delle virtù (T. d'Aquino). Ma, grazie ai cambiamenti sociali delle interazioni passione e azione arriveranno a fondersi, giungendo ad una passione che DA motivo dell’agire passionale, smarcandola dal suo ruolo di portatrice, PASSIVO, di virtù. Ciò porta nella 2a metà del XVII secolo ad un rovesciamento del concetto, che diventa POSITIVO ed indica i primi passi verso una possibile individualizzazione. Proprio questa evoluzione del concetto di passione fu essenziale per la trasformazione della semantica dell'amore da pretese ideali a pretese improbabili. Da questi processi si attiveranno nuove condizioni socio-culturali, scaturendo a loro volta ulteriori processi di differenziazione. L'amore adesso potrebbe essere definito come una SUPERPASSIONE, che riduce ogni altra passione al suo servizio e questo ci indica come l’amore si affermi al di FUORI di ogni controllo della razionalità. L’irrazionalità è ciò che poi permette che due persone non siano innamorate nello stesso momento, garantendo così che ci sia una spinta verso l’amore: grazie a questa peculiarità del codice semantico si sviluppa il gioco della seduzione. A livello sociale l'amore prevede che ci sia qualcuno che insegua e chi è sogg. delle attenzioni, nella letteratura la seduzione è un gioco al quale tutte le parti devono obbedire. Due posizioni asimmetriche, quella attiva/passiva di chi insegue e chi osserva, che fa dell'amore una conquista della donna e contemporaneamente auto-sottomissione alla volontà dell’amata. Ci si sottomette, il carattere personale diventa perdità dell'identità, la dove l’amanti rinuncia a se stesso dove sa di poter trovare amore reciproco. Nella seconda metà del secolo si arriva a definire questa dinamica come auto-alienazione: l'amore è alienazione della persona, tramite cui ci porta a dare noi stessi in tutto e per tutto alla persona amata. Il capolavoro dell'amore: combina conquista e sottomissione. Muta anche con il paradosso la posizione semantica della sofferenza nell'amore: si soffre non perché amore=sensibile, ma perché o non si è ancora realizzato o una volta realizzato delude le ns aspettative. Questo aspetto della sofferenza viene fatto proprio dal codice, altro sentimento/codice che prova era riservato solo a Dio (come la passione e l’amore). Con il mutamento del codice muta anche la possibilità di insegnare il comportamento da tenere nelle questioni amorose: Luhmann cita un testo didattico “La Scuola d’Amore”, in cui l’amore è elaborato come un “non so che” e che come “questi termini non ci dicano nulla” > esprime un altro paradosso, perché ci dice che l’amore non è riducibile a forme, nonostante venga propagandato come tale. Risulta dall’inclusione di fatica, preoccupazione e dolore nell'amore una differenziazione tra amore ed economi: . Nella sfera dell’amore si ripudia il fare calcoli di qualsiasi costo. Questo NON rende possibile perseguire interessi approfittando dell’amore: gli interessi NON si trasferiscono nell'amore. Ogni diverso paradosso (auto-sottomissione-conquista, sofferenza desiderata, cecità vedente, ecc...) sfocia nella SMISURATEZZA o L’ECCESSO > nell'amore il comportamento cauto è ritenuto un errore, l'eccesso è la misura del comportamento. L’eccesso simbolizza la differenziazione: il superamento dei limiti che la famiglia pone al comportamento. Quindi, l'eccesso della passione definisce in maniera netta nuove forme sociali e solo tramite di esso le funzioni esterne della semantica riescono a superare le vecchie regole e permettere, tra le altre cose, alla donna di abbandonarsi. Lo stesso vale per le aspettative di ruolo istituzionale. PERÒ” l'eccesso NON si traduce in comportamenti estremi, la semantica della smisuratezza da spazio si a nuove libertà per gli individui, ma mettendo sui singoli la responsabilità di ogni errore o trascuratezza essi stessi per ottenere l’amore imparano i limiti oltre cui non portare l'eccesso. Amore e odio convergono nell’eccesso e si traducono a loro volta in paradosso come forma di espressione della stessa passione, trovandosi in dipendenza tra di loro contribuendo a distinguere chiaramente il codice semantico dell'amore da quello dell'amicizia. Si lascia alla honestes gens la capacità di distinguere tra amori veri o falsi e lo stesso accade quando, inevitabilmente, l'amore termina > l'eccesso, essenza stessa dell'amore, ne è anche l’architetto della sua fine e per questo si sviluppano vie traverse per resistere a questa fine. Lo strumento che garantisce questa durata è la parola, in quanto è tramite la comunicazione che, dopo che l’amore finisce, che si può evitare l'indifferenza per io e la sua fine: l’altro. L'amore compie così un ciclo che si auto-contiene, progettando il suo ii assorbe il tempo, si autodistrugge per conseguenza dell’esporsi per la prima volta alla corrosione temporale che viene dal processo che lo ha portato da natura ad immaginazione. Capitolo 7, Dalla galanteria all’amicizia l’amore rende possibile il raccontare storie di amore facendosi così una sorta di surrogato dei MITI. | rapporti intimi richiedono, nelle soc. stratificate, di essere validati dalle forme delle interazioni sociali tipiche degli strati elevati e LA GALANTERIA svolge questo ruolo in quel periodo di transizione, garantendo che anche sotto gli occhi di terzi si potesse corteggiare la donna negli ambiti della sfera intima. Tuttavia, la galanteria vuole solo piacere senza impegni > questo aspetto fa da ponte tra ceti diversi ed eventualmente contribuisce a formare il codice dell’amour passion ed hanno in comune l’evitare il matrimonio. Nelle rispettive origine, delle preziose e dei libertini si ottiene una sintesi dei paradossi dell’amour passion. Ma ancora nelle forme, l'amour passione, non raggiunge il superamento di se stesso e bisogna mantenere ancora l’amore segreto per non pregiudicare l'onore: ancora le forme classiciste dell’idealizzazione dell'amore impediscono la realizzazione dell'amore individuale. Arriva il momento in cui l'amour passion si libera dall'idealizzazione e grazie a sforzi che avvengono nei salotti letterari del XVI secolo, abbiamo traccia di una nuova letteratura sulle donne, a fine secolo, nata dalla formulazione di un codice per il mezzo comunicativo dell'amore. In essa non si trova più traccia del richiamo all'amore appassionato che ricade sotto il controllo delle norme della morale e così il romanzo si adegua a questo ritorno della morale. | valori religioso-morali si re-impossessano del codice dell'amore, così come di quello dell’amicizia, condannando l’egoismo (o il sempre maggiore individualismo) nei rapporti. Spingono per un ritorno alla caritas, la salvezza nell’altro che non si cura dell’individuo. Solo più tardi si riafferma quell'idea di amicizia capace di durare e andare oltre il superficiale. Amore e amicizia sono ancora due opposti e l'influenza puritana, presente nella cultura inglese, evolve quelle forme che mitigano la durezza della fine del sentimento amoroso ed il passaggio ad una relazione d'amicizia. Un nuovo concetto di amicizia si sostituisce all'amore come dovere, che si trasforma in amore come simpatia e così prende nuovamente piede, su fondamenti razionali, l’idea che non ci si possa sposare contro la propria volontà > il XVIII secolo è caratterizzato da sforzo di spostare il codice dell'intimità dall’amici ”. Prima, tradizionalmente si era pregiudicata l'amicizia nel rapporto con l’amore, in quanto l’amore era solo per Dio e l’amicizia per gli uomini. Nel XVII l'amicizia sembrava destinata a fondersi con l’amore, ma l'elemento della sessualità li mantenne separati: nonostante questi due codici semantici si sono contesi il ruolo mediatori dei rapporti intimi, fu l'amore a vincere grazie alla sua capacità di differenziare rapidamente e distaccandosi da processi meccanicistici. La galanteria cominciò dunque a perdere la sua influenza lasciando spazio all'amore, che ora doveva essere distinto tra genuino o non genuino. Capitolo 9 Amore contro ragione Nel nono capitolo invece Luhmann distingue tra assolutismo della ragione e universalismo della ragione, prendendo posizione rispetto al periodo storico di riferimento a favore dell’universalismo della ragione: la ragione viene percepita in un determinato quadro storico-culturale, come una impresa di conoscenza che in quanto tale non può mai pretendere di arrivare ad una verità ultima o di comprendere sotto le sue articolazioni tutto il reale. Nella opposizione tradizionale tra amore e ragione, dove l’amore è sentimento ed è quindi qualcosa di sostanzialmente irragionevole e irrazionale, e dove la ragione è dispositivo di indagine precisa e misurata della realtà, una contrapposizione la si può cogliere. Nello sviluppo del sentimento dell'amore, nella modernità, nei primi secoli della modernità, anche l’amore fa valere sempre di più le proprie ragioni. Non possiamo rimanere bloccati in un quadro concettuale di comprensione dell'amore contrassegnato da una contrapposizione piena tra amore e ragione: dobbiamo anche vedere come nel moderno anche l’amore faccia rima timidamente poi in maniera sempre più vistosa faccia valere le proprie ragioni. Luhmann scrive che l’amore anche se fa valere le proprie ragioni progressivamente, resta consapevole di non poter concorrere con la ragione perché quest’ultima è un’impresa di conoscenza che deve attenersi ad una competenza universale che valga per tutti in maniera indistinta (mentre evidentemente quello che possiamo riferire all'amore non è il suo proprio manifestarsi come una competenza di carattere universale) e che non le può essere sottratta dall'amore. Per questo motivo, la ragione non può dimenticare un dominio assoluto, comunque la consistenza più rilevante dell'amore, oltretutto riferito al piacere, fa sì che la ragione non possa rivendicare su tutto ciò che accade, umano e non umano, un dominio assoluto. Universalismo e assolutismo si escludono, il primo è specifico della ragione perché le sue prestazioni che sono alla base delle sue competenze vengono riconosciute a tutti, però la ragione non può dominare su tutto ciò che si presenta, perché nella realtà si delineano dei fenomeni di fronte ai quali almeno in parte la ragione deve arrendersi, non può pretendere di dominare le articolazioni e gli sviluppi del sentimento dell'amore. Capitolo 10 Sulla via dell’individualizzazione Il capitolo decimo invece, intitolato “Sulla via dell’individualizzazione. Fermenti nel XVIII secolo” Luhmann dice che nel 1600 gli individui sono contrassegnate da una abilità di fondo, sono concepite come costanti, nel XVIII secolo succede qualcosa di importante per varie cause che invece ci restituisce le persone come mutabili, non più come costanti, cambia il modo di vedere il soggetto. Questo è importante perché nel 1600 le persone erano costanti e l’amore quando si presentava destabilizzava le persone con la loro costanza di modi di fare e agire: in questo periodo l’amore rendeva più difficile il mantenimento della costanza delle persone; nel 1700 invece, le persone si presentano più mutabili e c'è un cambiamento di funzione sociale del sentimento dell'amore perché paradossalmente ciò che nel ‘600 risultava destabilizzante in relazione al soggetto, nel ‘700 diventa una funzione di stabilizzazione delle persone, l’amore ora stabilizza. In certa letteratura la stabilizzazione viene individuata nella forma del matrimonio come fine dell’articolazione dello sviluppo del sentimento dell'amore. Ma non è più il fine della società premoderna laddove il matrimonio rappresentava il mezzo per raggiungere sostanza e possessi, nuove alleanze familiari nel tentativo di rafforzare il tessuto di rapporti. Dalla letteratura che abbiamo a disposizione si ricava questo passaggio da un periodo nel quale l’amore destabilizza ad un altro dove l’amore socialmente assicura un po’ più di stabilità a delle persone che sono contraddistinte da questa loro mobilità di testa, di linguaggio, di azione, tipico del modo di rappresentarsi del soggetto nel XVIII, nel secolo dei lumi, soprattutto all’interno di determinati gruppi sociali. (Pag. 130-131) Luhmann accumula tante citazioni che ci consentono di arrivare alla formulazione che nel XVII secolo l’amore destabilizza il soggetto che è abbastanza definito e determinato nei suoi comportamenti e nei suoi modi di vivere, nel XVIII secolo un soggetto meno determinato e nei suoi confronti l’amore è un fattore di stabilizzazione, laddove si presenta il matrimonio come la soluzione ottimale dell'amore stesso, ciò che consente all'amore di continuare a manifestarsi. Le persone vengono concepite come mutabili, come capaci di evolversi, come perfettibili (siamo nel ‘700), e l’amore con ciò è considerato invece capace di stabilità. à amore si presenta perfino come possibile fondamento del matrimonio, quando invece nella società premoderna il matrimonio non è visto come la soluzione di un amore vero e proprio ma soprattutto come modalità di trasmissione di beni, di proprietà, di relazioni, di rapporti politici oltre che di censo. Luhmann continua dicendo che la connessione resta ma i segni (persona e amore) si capovolgono, l’indeterminatezza e la plasticità dei caratteri rendono possibile la stabilità dell'amore à altro paradosso che la storia ci presenta e che consente il so concretizzarsi e un cambiamento dei significati dei termini che sono in gioco (persona e amore). Questo capovolgimento dei segni (amore e persona) nel passaggio dal XVII al XVIII secolo, da una certa letteratura viene fuori un'immagine della donna come essere capace di protagonismo, la donna viene scoperta come essere umano, c'è una presa d’atto in un certo periodo storico proprio in relazione ad una certa semantica dell'amore, a certi sviluppi del sentimento dell'amore, che porta ad una trasformazione epocale della figura femminile che viene a configurarsi come capace fino in fondo di protagonismo. (Pag. 133) Luhmann sostiene che laddove le codificazioni del sentimento dell’amore, la messa in ordine di certe sue espressioni risulta come codificazione riferita ad una realtà sempre più complessa, ecco che abbiamo una realtà, una dimensione di articolazione dello stesso sentimento dell'amore nuova. Siamo abituati a cogliere la positività piena dei codici nel momento in cui questi si manifestano sotto una forma ideale, come capaci di una messa in ordine, però un codice ideale non permette in pratica variabii : una codificazione che valga come messa in ordine della realtà, nel momento in cui ordina la realtà, non ammette imprevisti. E allora la diversificazione dei soggetti, il fatto che appunto nel 1700 abbiamo il riconoscimento progressivo ma significativo, della differenza di gusto, di pensiero di costume in termini mobili, laddove abbiamo una codificazione che si vuole precisa della realtà, ecco che lo spazio per i processi di individualizzazione, di differenziazione dei soggetti gli uni dagli altri, viene fuori soltanto nella devianza: diventiamo individui, ci diversifichiamo nella nostra società soltanto nel momento in cui deviamo dalla norma, dalle regole. Un codice ideale rende possibile l'individuazione soltanto nella devianza, possono essere delineate in modo plastico soltanto figure negative (la figura dell’antieroe che emerge nella letteratura 800esca che poi maturerà nel ‘900) che viene ad essere delineata in modo plastico sulla base dell’affermazione del valore della devianza rispetto a delle pratiche di messa in ordine della realtà che si pretendono definitive. Importanza dell'individuo in questo periodo storico, nel momento in cui viene raffigurato come un individuo isolato, asociale, che non segue fino in fondo le regole chiave del proprio mondo del proprio tempo. Il cambiamento che avviene in questo secolo può essere recepito a pieno nel momento in cui anche gli esercizi galanti, la galanteria ed insieme all'essere galante, l’arte di piacere, vengono, rispetto a secolo precedente, avvertite sempre più come insinceri, cioè come qualcosa di artificioso e che quindi si allontana dal vero. (Pag. 137) | rimandi filosofici del testo di Luhmann diventano più frequenti e qui Luhmann sottolinea come sia proprio e tipico di quel periodo storico (periodo che prende in considerazione in maniera seria l’idea di progresso) nella codificazione dell’amore, il rilievo accordato che si concretizza nei confronti del vivere nel presente: prendere sul serio il presente e viverlo intensamente. C'è una temporalizzazione amorosa che interviene in modo importante che è decisivo afferrare per capire le trasformazioni del sentimento dell'amore. Gli amanti si trovano di fronte alla necessità di distinguere tra futuro presente e presente futuro, gli amanti si giurano di durare nel momento (in un momento specifico, temporale ben definito) e per il momento (per ogni momento che verrà a concretizzarsi) e sanno facendo questo, di ingannarsi. Questo problema non lo tale dinamica e si sposano, perché vedono nel matrimonio una messa in ordine indispensabile vs un vivere migliore. La vita matrimoniale appare come il presupposto per riuscire ad ottenere una qualche gratificazione nel proprio quoti valevano come alleanze. Nel mondo moderno è centrale, in qualità di una società complessa,la possibi di essere vissuto ed esperito come soggetto tramite il matrimonio. Ci si sposa anche perché si pensa che si rafforzi in tal modo quel processo di stima di sé a 360° che si concretizza nella relazione d’amore quando l’altro ci riconosce e ci ama perché prende di noi tutto. Luhmann, in quanto sociologo, fa un ragionamento sull'amore come medium di comunicazione che consente agli individui che sono in ballo di avere una possibilità concreta di essere riconosciuti non come individui ma come persone. Così come la messa in ordine della violenza fisica, affidata completamente nelle mani dello Stato e ci permette di andare in giro con scarse probabilità di ricevere violenza, così anche accasermamento di sessualità nel matrimonio ci permette di impiegare quello che siamo su altri piani superiori. Luhmann osserva poi come i matrimoni nei ceti elevati del 1600-1700 avessero indirettamente offerto per queste questioni una base dalla quale partire > i ceti elevati svilupparono la tendenza di quel periodo (XVI-XVII) una spinta ad individualizzare i comportamenti, una presa di protagonismo da parte dei soggetti. Quindi i ceti elevati, di fatto gli aristocratici e i nobili alla tendenza a una più forte individualizzazione avevano reagito in quel periodo storico con una liberalizzazione della loro concezione del matrimonio, liberano quindi loro stessi nei comportamenti meno ordinati, non liberarono però effettivamente i matrimoni perché il matrimonio rimaneva il dispositivo atto alla riproduzione delle dinamiche gerarchiche che consentivano la perpetuazione della loro struttura di potere. Luhmann aggiunge Gmail monaimodema eWiaralattravarsalilaralcartiara. Oggi la riproduzione del ceto sociale di punta avviene non solo attraverso il matrimonio (che ha perso la sua centralità assoluta), il meccanismo centrale di scalata sociale ed economica è diventato il fare carriera. Luhmann, quindi, nel contesto del XVII e XVII continua dicendo che tutto questo significò che il codice dell'amore come passione venne sviluppato per le relazioni extraconiugali, riprende il pensiero di Montaigne, secondo cui un buon matrimonio, posto che ve ne siano, rifiuta la compagnia e le condizioni dell'amore. Una condizione di vita che vuole essere stabile ed equilibrata, non deve andare incontro a delle anomalie e delle deviazioni: ad es. la compagnia è descritta come fonte di distrazione nel matrimonio perché stare in compagnia significa correre il pericolo di entrare in rapporti così significativi da turbare la vita matrimoniale. Luhmann, osservando le affermazioni di Montaigne, dice che il matrimonio è certamente un canale per moderare il desiderio, ma la sua essenza consiste nel comprendersi e non nella passione (anche qui riferimento alla letteratura del XVII secolo) anche perché il pericolo che si rinviene nella manifestazione della passione è quello della autoreferenzi ità, cioè di riconoscere l’altro in noi stessi, di rendere protagonista la passione e di indebolire la funzione svolta dall'altro. PAradassa a passoneperigualeuno/chelelunalamamica travolto dalla passione stessa. Durante il XVII e XVIII il corteggiare la propria moglie sarebbe apparso assurdo, perché il corteggiamento era una dinamica a rischio che può compromettere la vita di coppia matrimoniale e con ciò sarebbe apparso anche ridicolo il ricorrere alla passione per accedere al proprio spazio di intimità. Questa determinazione semantica (il significato dell'amore nel matrimonio) e istituzionale (il matrimonio è un'istituzione) doveva bloccare lo sviluppo del matrimonio in una relazione intimamente personale nei ceti elevati. Il matrimonio, l'ordine dato, non può (come particolare messa in ordine in questo particolare periodo storico) essere ritenuto idoneo ad eliminare la contrapposizione tra sensualità e intimità. La sensualità si manifesta pienamente in quella fase di espressione della vita sentimentale che viene prima del matrimonio, perché se si manifestasse liberamente all'intero del matrimonio verrebbero fuori dei problemi che metterebbero a dura prova quell’equilibrio che permette di avere più risorse da spendere fuori dalla vita matrimoniale. S3aa enim vano vistaleomalosatenalsiopponzonaleii fia osizioneifimalifond. Luhmann sostiene che sempre nel XVII e XVIII secolo, il fatto che per l’amore, la sessualità e il matrimonio si cerchi una nuova formula si trovi nella farealizzazionepersonale, ha in ultima istanza conseguenze nell’ambito della pornografia e dell’osceno > ciò che sotto questi unitaria che possa tenerli tutti insieme e il fatto che concetti può essere rifiutato esige ora di essere delimitato e viene corrispondentemente gravato di complicazioni, che poi possono di nuovo stimolare a trovare al limite un equilibrio. In questi secoli il lità nel momento in cui diventa ancora più pornografico e l’osceno acquistano una loro visi importante sottolineare il valore del matrimonio nel suo conferire e assicurare stabilità. La funzione dell’osceno è una manifesta, presentando determinati elementi di sq. svolge una funzione che è quella di ribadire e riaffermare l’importanza del matrimonio come dispositivo di riequilibrio della vita personale. Paradossalmente, nonostante l’osceno e il pornografico siano percepiti naturalmente come fattori di disordine, diventano strumenti di riaffermazione del valore del matrimonio sotto la sua veste di assicurazione di stabilità. Capitolo 12 La scoperta dell’incomunicabilità dell’incomunicabilità. Luhmann tratta il tema della differenza tra comunicazione e informazione. La distinzione tra comunicazione e informazione trova una sua elaborazione nel capitolo sull’incomunicabilità, motivo tipico della nostra cultura. A grandi linee il ragionamento di Luhmann vede nell’incomunicabilità qualcosa che viene coltivato dalla parte del soggetto, perché la considera come un’ombra di interesse che colpisce l’attenzione dell’altro nel rapporto d'amore. Infatti, una dimensione della non comunicabilità necessità di trasparire nella relazione d’amore perché è un mezzo per attirare ancora di più e legare ancora di più l’altro nella relazione d'amore. Lasciare nell'ombra qualcosa di noi ci consente di presentarci sotto una luce di mistero che ci rende più attraenti. L’incomunicabilità viene comunicata come aspetto importante della nostra personalità e che una volta che viene presentato testimonia il fatto che non siamo mediocri ma siamo soggetti in grado di attrarre perché abbiamo delle particolarità. Luhmann dice che uomini normali continuano a realizzare una storia alla quale altri possono interessarsi. l'indicazione del particolare sotto la veste dell’incomunicabilità, è utile a soggetti che non possono manifestare qualcosa di eccezionale ma vogliono poi portare avanti la loro storia d'amore, e possono fare della propria mediocrità un trampolino di lancio: siccome ci sono delle persone particolare che hanno degli aspetti misteriosi, io che non ho questi aspetti misteriosi posso pensare in questa relazione di arrivare ad un punto tale da poter esprimere anche io qualcosa di importante e misterioso grazie all’altro. La mediocrità viene avvalorata e presentata come una sorta di trampolino, sono mediocre ma coltivando una certa relazione io posso tirare fuori qualcosa di nuovo e diverso e questa tà dà linfa vitale alla vita di coppia. [IRRAAIConinua ene perineo unicasita non sincerità. Ogni comunicazione si basa su una differenza precisamente localizzata, cioè la differenza tra informazione e comunicazione in senso stretto: senza questa differenza il destinatario della comunicazione sarebbe messo direttamente a confronto come delle normali percezioni con situazioni di parte e allora verrebbe meno la complicazione che è data dal fatto che c'è sempre differenza di differenza. Senza complicazione non si dà, nel momento in cui riusciamo a governarla, Faleomalnonimaipianamantalelpariattamenteldicibile. > dalle lezioni > Leggendo questo capitolo viene in mente il cinema di Antognoni degli anni ‘60-’64, qui c'è al centro dell’analisi il motivo dell’incomunicabilità visto come l’effetto di una difficoltà di trasmettere le proprie emozioni a partire da una condizione di esistenza che risulta effettivamente alienata, siamo nella società italiana della fine anni ‘50 dei primi anni 60, una società che conosce un’industrializzazione a tappe forzate, estremamente rapida, e l’effetto dell’affermazione della logica alla base di tale industrializzazione, è anche una difficoltà da parte dei soggetti di capire ciò che a loro sta accadendo una volta che sono dentro a tale industrializzazione e di modi di vita specifica: da ciò viene fuori un difficoltà di capire ciò che si sente e di conseguenza diventa ancora più difficile esprimerlo. Antognoni è un grande regista perché in questi film riesce a cogliere un passaggio importante della società italiana mettendo al centro il motivo dell’incomunicabilità, motivo che qui Luhmann tratta sociologicamente restituendolo anche al nostro tempo. Capitolo 13 l’amore romantico Nel tredicesimo capitolo, Luhmann si dedica all'amore romantico, amore eccessivo per definizione. Il suo ragionamento qui si collega al riconoscimento del carattere complicato della dimensione ità: Luhmann riparte infatti dalla dimensione dell’intimità riferita non tanto alla vita dell’intim sessuale, ma proprio perché calata storicamente, viene riferita alla vita familiare, intimo-personale. soggetti letterari. Saggi e, soprattutto, romanzi degli ultimi decenni del XVIII secolo, presentano molto chiaramente questa esigenza che appare talmente importante da poter vedere attraverso di essa dei cambiamenti non di poco conto nella società. AI di là della verifica che possiamo fare con una certa letteratura di fine ‘700, è importante che la più forte differenziazione strutturale di famiglia e dominio politico, produce da parte sua la differenza semantica che accelera l'evoluzione del codice per i rapporti intimi. Se nella vita familiare, prima della sua evoluzione in senso intimo-personale, il codice che valeva per l’identificazione degli elementi interni, era il codice politico, ridimensionandosi il codice politico, allora si favorisce il lento e progressivo realizzarsi di un codice apposito di messa in ordine della dimensione intima. Il progredire del processo di diversificazione rende possibile una proliferazione di codici specifici per i vari ambiti di collocazione del soggetto moderno all’interno della società. In ogni caso è soltanto in questo fondo istituzionale (che ha al centro il ridimensionamento del codice politico) che si può capire, per ragioni culturali e storiche come la rivoluzione inglese, l'intensità e il successo letterario della nuova semantica del sentimento dell'amore. L'individuo con ciò non si impone ancora in senso pieno, bisognerà aspettare altri sviluppi altre fasi storiche, per arrivare effettivamente ad un riconoscimento dell’individuo nel sentimento dell'amore come individuo a tutto tondo. L'individuo nel XVIII secolo non si impone ancora in senso pieno, si libera dalla presa ossessiva del codice politico, ma non è ancora in grado di affermarsi come essere se stesso. All’individuo in questo periodo storico, gli si può concedere il godimento dell'amore, l’espressione dei propri sentimenti, gli si può concedere anche la ricerca della felicità, MA, diverso sarebbe fondare su questo principio istituzioni quali matrimonio, educazione e fami; ja. E così si spiega anche perché l’individuo in quel periodo non si sia ancora affermato in senso pieno: sarà necessario un lungo processo storico per arrivare a fondare veramente le istituzioni su questi significati e principi che sono appunto quelli da riferire alla manifestazione libera di sé, con obblighi ma vincoli meno forti rispetto a quelli di fine XVII. Luhmann spiegando come sia presente un vuoto semantico parziale, che si manifesta sempre laddove si cano dei cambiamenti a livello sociali, di significato nel momento in cui prendiamo atto che Vin luo si sta liberando dalla stretta ossessiva degli ordinamenti morali, pol l’effetto primo è questo vuoto semantico che poi piano piano verrà riempito da una io sarà delineata in termi rappresentazione dell’individuo che all’i astratti come semplice avvio di un processo di emancipazione dell’individuo dagli obblighi del suo ceto sociale. Vengono mondo Con il riconoscimento della funzione sociale odierna del sentimento dell'amore accade che luo scoprendosi come Soggetto, come possibilità concreta di essere se stesso recupera anche la soluzione con il mondo, recupera una dimensione di apertura al mondo che va oltre la sua stessa collocazione in quei pochi spazi sociali all’interno dei quali è abituato a considerare il suo unico mondo. Attraverso l’amore l’individuo capisce che il mondo non si ferma a quei pochi spazi nei quali ha conosciuto la realtà fino a quel momento. [RMaMAesammalcome attraverso sentimento : c'è una valenza sociale dell’amore che viene fuori nel momento in cui l’esperienza dell'amore viene considerata nella sua forma più privata, più è tima e ristretta l’esperienza dell'amore, più è socialmente produttiva, più permette al soggetto di crescere. dell'apertura al mondo. In questo capitolo sono ripresi alcuni riferimenti a Stendhal, volti a cogliere il rapporto che lega costui, scrittore francese dell’800 a temi che appartengono alla riflessione all'opera complessiva di Rousseau (non propriamente un romantico, è un’illuminista, un preromantico). La sensibilità e la produzione di Rousseau esprimono un'esistenza complicata: tira in ballo quella oscillazione che si dà nel romanticismo ed è già presente in Rousseau anche se non è propriamente romantico, tra amore e amicizia in riferimento al carattere complicato di difficile risoluzione in termini netti della dimensione dell’intimità liberata da certe sovra-determinazioni orientamento viene bloccato, reso meno possibile, allora noi che siamo moderni andiamo in difficoltà. Libertà e istituzione (struttura selettiva che nel momento in cui funziona, ha per noi senso) nella società moderna, coincidono: nello sviluppo dell’articolazione del sentimento dell’amore che nel momento in cui viene ad essere formalizzato, troviamo l’affermazione della libertà, perché c'è l’apertura al futuro, all’ignoto che richiede un impegno e uno sforzo che non appartiene al novero delle elaborazioni che si hanno a disposizione. Luhmann fa un ragionamento sulla funzione sociale dell'amore rivolto ad individuare tale funzione nel fatto che attraverso il matrimonio l'individuo ha la possibi di auto riconoscersi a differenza di come viene riconosciuto in tutti gli altri spazi sociali. Nel sentimento dell'amore che sta alla base della stipula del contratto e alla base del matrimonio, nella vita di coppia per Luhmann che registra un po’ di letteratura, si trasforma in amicizia ‘amorosa, non è banalmente amicizia, ma un’amicizia che comprende l’altro in sé sulla base della ia si danno. Luhmann non è un fanatico memoria di certi che invece normalmente nell’amici delle istituzioni perché sa che in quanto tali storicamente conoscono un inizio, una vita e una fine, ma nel caso dell’unione di libertà e istituzione, Luhmann fa un apprezzamento corretto di quest’ultima, in quanto la sua funzione è quella di garantire delle soddisfazioni. In passato libertà e istituzione non coincidevano quasi mai. Capitolo 15 E ora? Problemi e alternative Capitoli 15 e 16 rimandano al nostro presente registrandone un desiderio che ha la sua storia alle spalle e trova oggi delle difficoltà di realizzazione, il desiderio che si traduce anche in un problema, è quello dell’autorealizzazione individuale. Luhmann ragiona sempre sul filo del paradosso e dice che l'amore nella nostra società, diventa ad un certo punto, nel momento in cui noi ne siamo consapevoli, consapevole di certi caratteri: l’amare può voler dire anche consapevolezza dell’importanza nel nostro presente del problema della conservazione dell’improbabile. Ciò che è improbabile che si realizzi è l’autorealizzazione dell’individuo, il suo riconoscimento a 360°, l’amore cerca di conservare la conservazione dell’improbabile e di portarlo nel moderno nella forma del matrimonio. Si potrebbe dire che il matrimonio appare come la paradossale ed improbabile realizzazione a lungo andare normalizzazione dell’improbabile. L'amore è il tentativo di conservare l’improbabile, e l’improbabile è che qualcuno mi riconosca come io penso di essere, cosa che è impossibile negli altri spazi sociali. Capitolo 16 L'amore come sistema dell’interpenetrazione Nel sedicesimo capitolo, Luhmann difende l'incertezza del suo libro e riconosce che forse il voler dire qualcosa sull'amore è una pretesa azzardata. Che nella proliferazione degli spazi sociali si rende difficile l’autorealizzazione individuale, che ha la sua unica modalità nell’articolazione dello sviluppo dell'amore che compensa tutti gli insuccessi e le frustrazioni che si manifestano in tutti gli altri spazi sociali. La semantica storica, le indagini sulle trasformazioni del significato dei concetti che a seconda del variare del tempo storico muta, è fondamentale per arrivare a queste conclusioni. Ci si deve continuare a chiedere che cosa significhi l’intimità delle relazioni sistema/ambiente della singola persona. Bisogna a tal proposito distinguere tra i rapporti di un sistema con il sui ambiente dei rapporti del sistema con singoli sistemi nel suo ambiente. l’ambiente del sistema riceve la sua unità attraverso il sistema stesso, mentre i sistemi nell'ambiente devono la loro unità a se stessi. l’ambiente è per il sistema l’astratto altro, altri sistemi per il sistema, sono altri determinati da se stessi. Per interpenetrazione bisogna riconoscere bisogna intendere il fatto che gli amanti riconoscono l’uno all’altro il rispettivo mondo e rinunciano a ricondurre tutto in una totalità. “Il senso inatteso” il primo capitolo è il tentativo di utilizzare il repertorio teorico presentato in modo particolare l'antropologia filosofica e dall’altra parte il bagaglio teorico della scuola di Francoforte e di certi suoi esponenti e il tentativo di pensare la soggettività contemporanea come una soggettività appunto fortemente condizionata e che vede umiliata la sua parzialità di mondo. Quindi il suo compito è quello di individuare delle vie d'uscita da una condizione che vede le pratiche di soggettivazione e la società contemporanea come fortemente avvilita e sovradeterminata da logiche di funzionamento della società che presentano la sua parzialità di fondo: il fatto che noi siamo degli esseri parziali. IL secondo e il terzo capitolo sono quelli più riferibili alla coppia senso-non senso, nel secondo ci sono riferimenti filosofici abbastanza netti come quelli a Deleuze che ragiona sul senso che non si può pensare senza non senso. Ciò che appare come non senso appare in riferimento a qualcosa che risulta sensato. Nel repertorio di riferimento di questo capitolo c'è Deleuze, in particolare la sua “Logica del senso” del 1969, all’interno del quale è centrale il personaggio letterario di Alice nel paese delle meraviglie, che restituisce questa relazione stretta tra chaos e kosmos, tra senso e non senso (che dà vita in letteratura ad un vero e proprio Kaosmos letterario). Luhmann mostra sempre grande attenzione a Deleuze e al suo libro, infatti tra i filosofi che cita vi è proprio il paradosso di Deleuze. Accanto ad Alice c'è anche un richiamo ad un po ’ di letteratura italiana che ha fatto i conti con la figura di Alice, e lo scrittore italiano di riferimento è Gianni Celati che ebbe il merito nel ‘77, di mettere in piedi un seminario di letture e scritture che poi è stato raccolto in un libro che si chiama “Alice disambientata”. Capitolo quindi contrassegnato dalla presenza di figure che non hanno a che fare propriamente con la filosofia. Altri capitoli importanti sono il quarto (dove si parla dell'amicizia e va letto ritornando sulla coppia lunmanniana amore-amicizia, e presenta due modi di considerare l'amicizia uno classico che ha origini greche e un altro modo eccentrico che prende corpo nel ‘900) e il quinto dedicato alla rete di sentimenti, soprattutto al risentimento così come è stato trattato filosoficamente, Nietzsche stesso parla di risentimento individuando in una vera e propria dinamica di avvilimento del soggetto dovuto ad un indebolimento complessivo del soggetto stesso che reagisce nella maniera più negativa e controproducente possibile, per Nietzsche l’uomo risentito ammala la terra perché trasmette passioni tristi. Nel ‘900 invece c'è un altro modo di considerare il risentimento che non lo considera soltanto in negativo ma come conservazione attraverso la quale si mantiene la memoria di una ferita subita, che bisogna a tutti i costi non rimuovere: memoria delle cause di qualcosa che mi ha indebolito. L'esempio più chiaro di questo modo diverso di leggere il risentimento è Primo Levi che vuole mantenere la memoria di quello che è successo per avere la possibilità di trasmettere a chi viene dopo di me la memoria delle cause di quello che è successo. Mantenere il ricordo di qualcosa che ha fatto male, è contro natura: saremmo portati automaticamente a rimuoverlo e a dimenticarlo.
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