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Riassunto : Arte del 1900, il libro di storia dell'arte contemporanea - Roberto Pinto, Appunti di Storia dell'arte contemporanea

riassunto del libro "Arte del 1900" per il corso di Storia dell'arte contemporanea, Prof. Roberto Pinto.

Tipologia: Appunti

2017/2018

In vendita dal 28/10/2021

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Scarica Riassunto : Arte del 1900, il libro di storia dell'arte contemporanea - Roberto Pinto e più Appunti in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! Arte dal 1900 : Modernismo, Antimodernismo, Postmodernismo H. Foster — R. Krauss — Y.A. Bois — B. Buchloh — D. Joselit REALISMO E COURBET v v v v 1) 2 3 4 5) Jean Auguste Dominique Ingres (1780-1867) Eugène Delacroix (1798-1863) Gustave Courbet (1819-1877) Jean Frangois Millet (1814-1875) Inizia nella prima metà dell’Ottocento, il secolo più importante per l’arte a livello internazionale, dove essa diventa più ricca e raffinata. A Parigi in questo periodo vivono due artisti che rappresentano le due diverse anime dell’arte : Ingres e Delacroix. Ingres segue il movimento Neoclassico, ritenuto artificiale, esso non si occupava di aspetti reali della vita. Il Neoclassicismo esprime temi anche contemporanei, ma con forme allegoriche. Il Neoclassicismo diventa pittura accademica, previlegiata nei rapporti di forza. Così nel 900° le dittature si appropriano di temi classici per rappresentare il proprio potere. Nascono una serie di motivi orientalisti. Il Neoclassicismo ha forte fiducia nella tradizione. Delacroix era della corrente del Romanticismo, dove i sentimenti erano troppo amplificati, stilisticamente più movimentata che caricaturavano gli eventi storici. Delacroix, Il 28 di luglio : la libertà che guida il popolo, 1830 : diventa emblema. È un dipinto allegorico quanto quelli neoclassici, ma c’è un misto tra elementi concreti, reali vissuti dai parigini ed elementi simbolici. Così la figura della libertà è per metà una dea, una musa, per metà umana, ha elementi reali, simbolici di questo passaggio della rivoluzione. Alto elemento forte introdotto poi tema del realismo è la verità con cui si costruisce il quadro. La figura femminile non è realistica, ma i corpi sono corpi veri che la gente trovava per strada all'indomani delle rivolte. Il realismo intendeva dare del mondo reale un rappresentazione fedele, oggettiva e imparziale, fondata sulla meticolosa osservazione della vita contemporanea. Nonostante la carica rivoluzionaria del Realismo, le opere più acquistate ed esposte dai potenti saranno neoclassiche o romantiche. Tipo i quadri di Gérome o Chavannes. Chavannes una deriva diversa che più essenziale, quasi preludio al simbolismo. REALISMO 1) 9 Dopo la rivoluzione del 1848 anche la pittura assume nove forme : se prima si dava maggior importanza alle allegorie e al simbolismo, ora vengono invece realizzati soggetti campestri e di vita reale, colta nel suo scorrere. I colori divengono più cupi e terrosi e le pennellate più corpose. I protagonisti sono Courbet e Millet. Hanno in comune la partenza. Legata alle persone umili, i contadini, gli operai. Coloro che non hanno ruolo decisivo nella storia. Gustave Courbet (1819-77) 1) 9 È un artista che si dimostra già formato nella fine degli anni quaranta dell'Ottocento. Attorno a questo periodo nasce la fotografia, portando una modalità nuova per rappresentare il mondo. Non nasce a Parigi, ma in un paesino di nome Ornans. Il padre, ricco possidente di terra, gli fa stustudiare giurisprudenza ma il figlio si imporrà come artista autodidatta. 3 Nel 1861 dichiarava che “la pittura è un’arte essenzialmente concreta e può consistere solo nella rappresentazione delle cose reali ed esistenti. È un linguaggio interamente fisico, che ha per vocaboli tutti gli oggetti visibili; un oggetto astratto, invisibile, che non esiste, è estraneo all’ambito della pittura”. 4 Autoritratto con cane, 1841 / Uomo disperato (autoritratto), 1843-45 : È la figura importante, più radicale, con maggior ricaduta sui posteri. Va a studiare a Parigi, fa anche parte di una borghesia. I primi anni sono un susseguirsi di autoritratti. Lo vediamo in una serie di stili diversi. 5 Si rifletta sul ruolo che nell'Ottocento hanno gli artisti. È un ruolo l’idea dell’artista che inizia a produrre i lavori e poi li immette sul mercato. Il ruolo della committenza è sempre meno determinante. Gli artisti propongono temi, quadri in Salon, gallerie. Per Courbet è importante l’impatto con la società parigina. Si fa un’idea che ha stimolato con Baudelaire, Proudhon. 6) Dopo cena a Ornans, 1849 : sono tre quadri (questo, gli spaccapietre e i funerali a Ornans) tra 48° e 49° cono molto importanti di riferimento per la critica. Nel 49 con questo quadro prende la medaglia del Salon. Viene riconosciuto grazie alle sue grande abilità stilistiche pittoriche. La composizione, luci, ombre vengono accettate un po’ come quadro di genere, accademico. Può così presentare quadri al successivo Salon senza che nessun possa porre un veto per non accettarli. Oltrepassa il vaglio della giuria. 7 Gli spaccapietre, Funerali a Ornans, 1849 : Li espone al Salon successivo. Il primo è stato perso durante i bombardamenti di Dresda nel 45°. È un’opera che a tradurre una scena familiare. Coinvolge generazioni diverse e umili. Se in Millet c’era ammirazione verso i contadini, qui no. C°è l'occhio fotografico, coglie la camicia strappata del bambino, le scarpe consumate. È la fatica che abbruttisce. Non nasconde in nessun modo d’aspetto sociale. A un confronto emerge che il contadino di Millet (La spulatura del grano, 1848), i tratti siano più morbidi rispetto a nudezze e crudezze di Courbet. Il contadino di Millet ha la sua dignità. 8) Funerali a Ornans, 1849 : non specifica di chi è il funerale, è un quadro molto grande. Le figure sono a dimensione reale. Fanno un semicerchio intorno a questo fosso. Li spettatori fanno l’altra parte del semicerchio. Non c’è l’idealizzazione nelle figure. Ha rifiuto di comporre, di nobilitare. Dai prelati al cane, ai popolani sono tutte figure credibili. Noi siamo come partecipi della morte, dello spazio a noi comune. l‘idea della grande composizione non è totalmente nuova, ma cmq innovativa. 9) Le signorine del villaggio, 1851 @ quadri da noi percepiti senza scandalo potevano essere nel loro contesto fortemente inconsueti. Nei Funerali a Ornans c’era trappa scientificità, troppa realità nella rappresentazione di questo momento. Ne Le signorine del villaggio vi è il tema della carità, stanno donando del denaro. Cosa infastidiva? Non c’è l’idealismo, sono vestite in abiti quotidiani secondo la moda del tempo. Moda non parigina, ma periferica, scaduta. Sono provinciali. Altro elemento di fastidio in Courbet è il monumentalizzare le figure, qui minore che nei Funerali a Ornans. @ è presentato al Salon del 52. Si noti l'esposizione a quadreria, tele affiancate a riempimento dell’intera parete. Questo riempimento spaziale, questo horror vacui è come un ribaltamento delle gerarchie, non c’è preminenza di un quadro sull’altro. Non c’è più una gerarchia precisa di valori. Anche se gli artisti più importanti si raccomandavano di non esser collocati nella riga più in alto (che raccoglie le figure meno importanti) e in quella più in basso. Questo quadro che compare tra molti altri, non è particolarmente apprezzato anche per la sfrontatezza dei soggetti, rappresenta delle sue parenti. Dai giornali dell’epoca cogliamo una recensione non troppo positiva. Si vedano le illustrazioni satiriche. 10) Le fanciulle sulla riva della Senna, 1856 : fa scandalo. Si innesca come un meccanismo di voyeurismo dell’osservatore. Si mostrano elementi intimi, c’è il sospetto che avesse dipinto delle prostitute (erano le sue sorelle). Dal catalogo di una mostra abbiamo importanti dichiarazioni di Courbet. È una mostra organizzata da Courbet, il Padiglione del Realismo. Dichiara di aver studiato antichi e moderni, ma senza 2) La morte del torero, 1864 : C’è dialogo diretto con Velàzquez. / Ragazzo con spada, 1861 : il referente è Caravaggio. 3 Music in the Tuileries, 1862 : l'obbiettivo di Manet è di rappresentare la sua quotidianità, la borghesia parigina secchiata nella sua cultura e compiaciuta di essa. È una società vicina agli argomenti culturali. 4) I vecchi musicisti, 1862 : ogni figura sembra singola, non c’è una narrazione che cogliamo esattamente. Rappresenta anche una svolta in quanto possiamo riscontare come il soggetto per Manet sia quasi trascurabile, secondario rispetto alla condizione pittorica che conosciamo fino a questo momento qui una serie di personaggi sono composti, messi nello stesso quadro. Uno dei personaggi già compariva in un suo quadro precedente. È replica. Tutto ciò che è il messaggio non sparisce, ma non è sempre al centro della tensione. Prevale l’attenzione alle composizione interna, l'equilibrio tra le figure, la sperimentazione pittorica. 5 Tali attenzioni vengono al termine nel Salon di 1863. La giuria fu particolarmente selettiva e ci fu una notevole protesta da parte degli artisti. Ben 3000 opere furono rifiutate. Napoleono perimse che queste opere fossero esposte in un edificio a fiano (Sa/on de Refuses) senza alcuna selezione. Quella volta, La nascita di Venere di Cabanel è vince al Salon. Questa è la moda dell’epoca e l’arte ufficiale. 6 Ci sono tre opere rifiutate di Manet al Salon di 1863. Mademoiselle V...in the costume of an Espada, 1862 e Giovane uomo, 1863 e la colazione sull’erba. 7) La morte del torero e La corrida, 1864 dipinge i temi spagnoli. E anche esprime lo sfondo solo che è abbozzato. Cristo morto con angeli, 1864 : anche ha la capacità di temi religiosi. paesaggio con pescatori, 1862-63 : la varietà di temi. Questo tema è più un pretesto che interesse ai singoli argomenti. Dietro quadro vi è anche Rubens. 8) La colazione sull’erba, 1863 : è il più importante dei tre rifiutati. È opera scandalosa. Vi è la conversazione tra uomini vestite normalmente e le figure femminili nude. Non sono muse, sono donne normali. Una guarda noi. Se è una figura in conversazione con altre e non è una musa, allora è una prostituta. Lo spettatore è spiazzato. Ma ci sono riferimenti alla storia dell’arte. si veda il riferimento all’incisione da Raffaello di Raimondi marcantonio e di Tiziano. È quasi la stessa scena (una scena laterale di Raimondi), ma qui attualizzata. Secondo grande problema è formale, stilistico. Il fondo sembra quasi accennato, non finito. Così parti del corpo e delle figure, mentre altre sono ricche di particolari. È un doppio registro. Ad esempio che la natura morta molto dettagliata, pantalone e veste della donna in fondo poco dettagliati. Anche lo spazio dietro alle figure in primo piano, sembra che si muova verso di noi, così che la figura più piccola che sta guardando nella parte alta della composizione a triangolo, sembra quasi che raggiunga e tocchi la mano aperta in primo piano. Nell’unità di questo gruppo, ciascuna figura è un’entità separata e guarda, pensa o agisce in modo che non si possano esplicitare connessioni narrative in questo grande insieme. Il quadro è solo momentaneamente tenuto di un ordine rinascimentale ma infine rompe ogni gerarchia tradizionale. Questo quadro fu bersaglio di numerosi attacchi e critiche. Fu preso ad emblema dai critici della necessità di selezione delle opere nel Salon. L’opera di Manet è spunto per artisti successivi. Il soggetto perde forza a favore dell’impatto pittorico. Così Monet e Tissot. 9 Olympia, 1863 : Farà scandalo al Salon successivo di 1865. Qui braccialetto, fiore sui capelli, vezzosa collanina e scarpe riconducono ad una casa chiusa, alla prostituta che accoglie il cliente. E lo accoglie guardandolo negli occhi. Il pubblico è come compratore di questo corpo. Fu uno scandalo enorme. C’è una serva nera, lusso di prostitute di un certo livello. C'è un gatto nero. E il mazzo di fiori tenuto dalla serva coma un dono. E non c’è una vergona in lei. la mano sul pube rinforza il suo ruolo predominante. È un nudo scandaloso anche se con precisi riferimenti in Ingres, Tiziano, Goya e Velazquez. 10) Attraverso Cristo deriso del 1865 che è di riferimento di Tiziano. Possiamo vedere che Manet non voleva essere rivoluzionario. Solo voleva essere del proprio tempo. 11) Le fifre, 1866 : ha ispirato di nuovo da Velaszquez. Il funerale, 1867 : è il funerale di Baudelaire. Il quadro accennato in modo non accademico. 12) L'esposizione universale, 1867 : già si coglie un clima perfettamente impressionista che da qui a poco si aggregherà nello studio di Nadar. il paesaggio è all’aperto, i tratti veloci come a cogliere l’impressione visiva, l’emozione data. Si noto a destra il pallone aerostatico ed è il pallone di Nadar aveva affittato per fare le prime foto dall’alto. È il legame e la testimonianza storica della pitturafotografia. 13) Il balcone, 1868-69 : il richiamo a Goya, riattualizzato e adattato. Ritratto di Berthe Morisot, 1872 : la pennellata chiara, evidente, il gioco compositivo di tocchi luminosi. Il riposo, 1870 e La colazione nello studio, 1868 : sono i temi famigliari. È la cognata, il figliastro Leon spesso rappresentato nei suoi quadri. 14) Emile Zola, 1868 : Zola è forte conoscitore dell’arte, fin dalla gioventù vicino a pittori. Zola prese le difese di Manet quando fu attaccato per la Olympia. Manet per ringraziarlo si offre di ritrarlo. Quindi si noti in alto a destra una piccola rappresentazione della Olympia, un riferimento a Velazquez, una stampa giapponese. Sono gli anni in cui una vittoria degli occidentali sul Giappone permette l’arrivo di stampe in Occidente. Molti artisti si innamorano dell’arte giapponese. Questa è un delle prime testimonianze di come questo gruppo di artisti inizia a guardare all’oriente. 15) L'esecuzione di Massimiliano, 1867, 1868 e Guerra civile, 1871 : la posizione di Manet era divisa tra due poli. Da un lato di attualità dal momento che immetteva verità contemporanee dall’esterno del Salon. Un altro che era evidente non solo nella narrazione di moralità moderna ma persino nei suoi contributi maggiori alle immagini degli eventi drammatici militari e politici di quei giorni. L'esecuzione di Massimiliano è una dichiarazione quasi documentario, l’equivalente di un sevizio fotografico. 16) La ferrovia, 1873 : esposto al Salon del 1874. È un dipinto scandaloso essendo offensivo alle giurie. Sia per il modellato minimo, che per il Massimo biancore, per la molteplicità dei punti di vista narrativi, o per le pennellate illeggibili, potevano essere duplicati nella maggior parte delle opere battezzate ufficialmente come impressioniste nel 1874. 17) La famiglia Monet nel loro giardino all’ Argenteuil, 1874 : C’è familiarità tra questi artisti. Nello scambio di stile (pittura en plein air) come nella rappresentazione vicendevole. Ma ritorna a una pittura più accademica, borghese in Nella serra, 1879. dg: legas (1834-1917) 1) Ritratto di Diego Martelli, 1879 : Martelli è un pittore, più noto come critico d’arte. viveva gli anni dell’impressionismo da coprotagonista. Pensava che Manet e Degas non fossero veri impressionisti, ma rappresentanti della modernità, che avessero introdotto i temi della modernità. Vedeva l’impressionismo in Monet, Renoir e Pissarro. Quello che emerge dalla critica attuale è che l’impressionismo è un’etichetta che difficilmente riusciamo a definire. 2 Salon : Lo stato (Ercole des Beaux-Arts) organizza il Salon. Quindi concorrono gli élite francesi in quel tempo. Il salon è un’occasione pubblica. Il prezzo del biglietto è popolare e la domenica ingresso gratuito. Ogni primavera, più o meno da maggio fino a metà giugno, a partire il periodo tra il 1855 e il 1863, quando il Salon ha cadenza biennale. Le norme per l'elezione della giuria che deve giudicare le opere. Fanno gli accademici, vincitori del Prix de Rome, chi ha già avuto almeno tre medaglie nei Salon precedenti. Gli altri artisti devono infatti sottoporre le loro opere a una commissione. Erano 1000 opere del 1867 ma nel 1870 sono diventate 5434 opere. il potere della giuria è immenso, e la sua composizione una questione nevralgica. Fino al 1848 era formata dagli medici, letterati, scienziati, molto raramente artisti. Il 1848 spazza via ogni restrizione. La repubblica restaura un collegio giudicante, ma eletto da tutti gli artisti. Ma nel 1857e fino al 1863 con lo choc del Salon des Refusés da quel momento saranno gli artisti a giudicare gli altri artisti. Vota chi di fatto appariene già al sistema o ne condivide il gusto. Sarà così fino al 1880. Quado l’amministrazione si ritira e l’organizzazione del Salon passa alla société des Artistes Frangais, perdendo il suo carattere pubblico e si avvierà al declino. Si arriva all’apertura del Salon a tutti gli artisti. Ma quale modo per selezionare i pittori? 3 L'alternativa parte dall’atelier di Nadar. presta lo spazio ai suoi amici pittori. Si passera poi ad una galleria privata. È un salone alternativo. primo catalogo : 135 opere di 30 artisti diversi. era una mostra in cui ciascun artista partecipava con una quota per spese varie ed eventualmente poteva vendere i propri lavori. Abbiamo artisti anche molto diversi tra di loro. Si vuole raccontare la propria realtà. Se prima l’artista rappresentava qualcosa che stava dall’altra parte si passa ora a ciò che per l’artista è importante, cosa lui percepisce della realtà. È uno sguardo che porta con sé forte rielaborazione. È il quadro deve essere qualcosa in cui immergersi, che ‘appaga i nostri sensi, non che ci istruisce o ci dà la via della moralità o della religione. C°è spettacolarizzazione. 4) Degas ha iniziato come neoclassicista in Semiramide alla costruzione di Babilonia del 1861. Anche attinge alla cultura italiana perché il suo nonno paterno è italiano. Nella famiglia Bellelli del 1860 ca, ha la capacità dell’artista di scandagliare gli affetti psicologici. C°è qui un sapiente gioco di sguardi. Ha guardato il quadro di Signorini che ha considerato la tematica sociale. Nel 1855 ha dipinto l’autoritratto che è richiamato di Ingres. 5) Donna con crisantemi, 1865 : è un ritratto ed è una natura morta. È un rompere le categorie. Degas rielabora, mette insieme prendendo da tradizioni diverse. Interessante il gioco di trasparenza della bottiglia. Ad esempio nei fiori di Courbet, c’è il discorso analogo tra natura morta e soggetto umano. Invece i fiori di Degas, sono resi con rapide pennellate, in modo che si confondono con la decorazione dei fiori artificiali della carta da parati che sta dietro, e che li differenzia anche dai dettagli più rifiniti della testa della donna. 6 I ritratti ambientali. L'ufficio del cotone (ritratti in ufficio a New Orleans), 1873 e Place de la Concorde (vitratto del visconte Lepic e delle sue figlie), 1875 : tutte due esprime il giorno quotidiano. Ma il primo quadro ha il punto di vista obliqua, elemento inconsueto all’epoca in cui si privilegiava il frontale o il laterale. 7 L'orchestra dell’opera ,1870 : qui le ballerine sono tagliate addirittura a livello della testa. A lui interessava l’orchestra. Il taglio è fotografico. È un ritratto quasi realista, c’è forte attenzione al particolare. Degas decostruisce categorie (ritratto, spettacolo..) per riunirle a suo piacere. Qui i suonatori sono dipinti puntualmente o molti particolari, ma le ballerine appena accennate. Come ha fatto una foto con la macchina fotografica di un pubblico parigino, in una costruzione totalmente artificiale che assicura all’artista il diritto di inventare le regole del suo dominio estetico. 8) L’étoile, 1878: si cala negli occhi dello spettatore. È un vedere attivo. Lo spettatore è compiaciuto, affascinato da ciò che vede. Qui vediamo non lei in rappresentazione frontale, chiara ma come in quel momento lo spettatore la vede. Le foyer de la danse à l’opéra de la rue Le Peletier di 1872, Degas va agli spettacoli per seguire la quotidianità. 9) L’assenzio, 1873 : coglie questo mondo alla rovescia, delle persone perse. Questa donna non è più una ventenne, come se ormai non potesse più esser ballerina. Né prostituta. Ed è come persa. 10) Le tub, 1886 / La tinozza, 1888-89 : si vede il bagno. Lo dovevano fare le prostitute che dovevano accogliere il cliente. Non era un elemento di quotidiano. I nobili borghesi quasi non lo facevano. E ciò si 9) Impression, Soleil levant, 1872 : è l’opera che darà il nome all’impressionismo. E vi è l’influenza di Tumer. 10) Boulevard des Capucines, 1872-73 / Carnival on the Bolulevard des Capucines, 1873 : A prima vista, sembrare una confusione incomprensibile di movimenti casuali, resi a piccole macchie. Fu concepito ed esposto come finito in se stesso, soddisfacendo l’artista e i suoi colleghi, ma chiaramente un affronto per gli standard ereditati del finito. Ma Monet aveva preso (la descrizione delle figure in primo piano, se non nello sfondo, è abbastanza precisa da mostrare dettagli di costume e persino le espressioni dei volti) ingredienti urbani e li aveva dissolti in un mondo fluido, aperto, di un tale movimento costantemente intercambiabile e indefinito, che i cappelli a cilindro e i mantelli neri dei gentiluomini sembravano indistinguibili, in forma e sostanza, dalle strutture scure delle carrozze a cavallo. 11) Scaricatori di carbone, 1872-75 : è un tema sociale, ma è scusa per dipingere perché non intento morale. c’è riflesso di un primo boom industriale. 12) Gare St.Lazare, 1877 : alternanza, varietà di temi. Qui osserva la città, il cambiamento. La ferrovia è il futuro, il cambiamento. 13) Covoni, 1891 : da questi anni inizia a dipingere senza figure, senza soggetti. Qui contano i colori, abbiamo foto fatte da Monet per riuscire nella giusta rappresentazione. I covoni sono rappresentati come passano nei vari momenti dell’anno. E Cattedrale di Rouen, 1894. 14) Ninfee, armonia in verde, 1899 : ci avviciniamo all’ultima parte della sua vita. Si rifugia in questo tema del giardino che ha influsso dal giardino giapponese. 15) Ninfee, 1920-26 : realizzate molto in là con il tempo. Le avanguardie storiche già si sono affermate. Non può essere avanguardista, ma porta all’estremo il suo modo di dipingere. Qui l’opera d’arte è a 360 gradi. Si veda l’esposizione all’Orangerie. L'arte diventa un qualcosa con cui interagire. POST-IMPRESSIONISMO v Paul Gauguin (1848-1903) Y Vincent van Gogh (1853-1890) v Paul Cézanne (1839-1906) : Ci sono autori che partono dall’esperienza impressionista per prendere diverse direzioni che sono un po” le quattro direzioni che prenderà l’arte del Novecento. 1) Prima direzione, Cézanne, Moint Sainte-Victoire, 1904 : diverse rappresentazioni di questa montagna. La struttura è in un certo senso impressionista, è identificabile in un certo periodo. Ma qui cerca di costruire una struttura. I suoi quadri partono in dimensione analitica. Una lettura per piani, per parti, per dimensioni. Averà forte influenza su Picasso e Braque. Si arriverà ad un atteggiamento quasi matematico del leggere la realtà. Mantiene la pennellata spezzata e corposa ma abbandona l’impressione vera e propria. Nei suoi paesaggi sono presenti allo stesso tempo le linee marcate e geometriche insieme alle macchie di colore. L'’oggettività vista e rivisitata attraverso la soggettività, molto più dell’impressione. 2 Seconda direzione, Seurat, un dimanche après-midi à l’ile de la grande jatte (Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-jatte), 1886 : scomposizione che si sofferma più sul problema ottico. Si parla di pointillisme. Piccolissime pennellate che a distanza sono lette come quasi uniformi. (Seurat è anche un artista di neo-impressionismo) 3) Terza direzione, Van Gogh, la notte stellata, 1889 : È esasperata l’idea di vedere la realtà in maniera soggettiva. Il cielo si muove come mosso da un’emotività che muove anche il paesaggio. 4) Quarta direzione, Gauguin, To Matete (giorno di mercato), 1892 : superamento del puro visibile in una rielaborazione anche qui a posteriori, concettuale. È forte è la fascinazione dell’altro, dell’esotico. Lui parte da Parigi e cerca di trovare una dimensione più consona alla sua volontà. Sarano le isole del pacifico, Tahiti. 5) Primitivismo : lo stile Gauguin, influenzò come persona che il padre del primitivismo modernista, riformulò la vocazione degli artisti romantici come una ricerca visionaria tra le culture tribali. Ispirati dal suo esempio, alcuni artisti modernisti tentarono di assimilare il modo di vita primitivo. Emil Nolde, Emst Kirchner. Ma molti artisti moderni attinsero dall’arte tribale tipo Matisse, Picasso. Tutti questi artisti cercano di contestare le convenzioni europee che sentivano come repressive e tutti immaginarono il primitivo come un mondo esotico dove stile e io potevano essere rimodellati. Qui il primitivismo va ben al di là dell’arte che è una fantasia, un intero insieme di fantasie sul ritomo alle origini, la fuga nella natura, la liberazione degli istinti e così via, tutto proiettato nelle culture tribali di altre razze, soprattutto di Oceania e Africa. Paul Gauguin (1848-1903) : Nasce nel 1848, sono gli anni degli impressionisti. Gauguin ha in sé oltre alla cultura parigina anche quella peruviana di derivazione famigliare. Ha già spunti diversi. si arruola in marina, vede posti diversi. tornato a Parigi diventa agente di cambio e comincia a dipingere. Nell’81 comincia a presentare alcuni quadri. Tipo il giardino di Pissarro, Pontois, 1881. 1) Emile Gauguin, 1877-78 : Accanto al percorso pittore vi è quello scultoreo. Qui è opera molto classica, canonica. Gauguin si iscrive ad un’accademia privata. Compra quadri impressionisti. Frequenta Pissarro. 2 Nafea faa ipoipo (quando ti sposi?), 1892 : nel 2015 ha il prezzo più alto mai visto per un quadro. Gauguin arriva dopo alla pittura, non può seguire i canoni dell’arte tradizionale. È segno di un cambiamento. La bravura importanza a scapito della genialità, dell'invenzione. 3 Still life with portrait of Charles Laval, 1886 : molte similitudini con l’autoritratto fatto dallo stesso Laval. C’è tentativo di semplificare il quadro. Anche la scelta di andare in Britagna è sintomo di un non voler essere attrezzato alla moda parigina. Cercava una sorta di purezza, semplificazione. Gauguin continua a fare altri lavori, lavorerà al canale di Panama. Viaggia moltissimo. Cerca come purezza, distanza dalle infrastrutture culturali per andare al nocciolo anche della spiritualità. 4 Veduta della costa in Martinique, 1887 : continua a dipingere. Qui è a Martinica. Si permette molte libertà. Non ci sono ombre, è una pittura compatta, quasi a riempimento. Un po’ deriva dal Giappone, ma è comunque una scelta molto autonoma. 5) Nel 1888, Gauguin incontrato Émile Bernard (1868-1941). Entrambi i pittori stavano lavorando in uno stile comune, che essi speravano potesse suscitare non solo il mondo visto, ma un mondo più nascosto di idee, di sentimenti, di magia e di mistero, che sembrava lontano dai stili di Parigi. Coniarono una parola “sintetismo” per descrivere in qualche modo il termine, vago e concettuale, dei loro nuovi sforzi per offrire non un’immagine specchiante del mondo visibile, ma un’immagine più ampia, sintetica, che avrebbe inglobato significati più profondi ed emozioni invisibili. Altra testimonianza dell'importanza di Bernard su Van Gogh, Donne bretoni, 1888. 6) Per cercare un tale stile, ostinatamente semplice, che avrebbe rifiutato le tecniche, infinitamente sottili, sviluppate dai pittori realisti ed impressioni, per offrire un facsimile di qualche cosa percepito direttamente, Bernard e Gauguin trovarono nutrimento in stili il più lontano possibile dal moderno mondo positivista e persino parlarono di emulare l’arte dei fanciulli. E il repertorio delle fonti, attacco all’illusionismo post- rinascimentale, includeva le stampe giapponesi. Molti aspetti dell’arte medievale, specialmente le vetrate colorate, con le loro tinte intense e luminose, contenute nei moduli lineari delle incrostazioni di piombo e degli smalti cloisonné, nei quali i colori piatti, opachi sono ugualmente definiti da partizioni metalliche. Cloisonism, inventato nel 1888 dal critico Édouard Dujardin. Che sviluppati nel circolo di Gauguin e Bernard, come suo amico Van Gogh. 7 La visione dopo il sermone (combattimento di Giacobbe con l'angelo), 1888 : le protagoniste sono le donne bretoni. La loro impressione del sermone è talmente forte che si fa visione reale. Come in una dimensione onirica. Il prato è rosso. Cè contrasto tra la dimensione reale delle donne e quella sproporzionata e onirica della visione. Sono due piani diversi. Gauguin sta attento a delle cose reali, ma che sono si vedono. C’è attenzione all’immaginario fino a stravolgere il reale. Forte lo stacco tra le donne. Una è ancora intenta a pregare. 8 Già nel settembre del 1888, Gauguin aveva tentato un tema religioso nel nuovo stile cloisonista. E anche ad Arles fa quadri molto importante che si allinea a quelli che sono I soggetti di Van Gogh. C°è forte dialogo tra i due. Ma si arriverà alla profonda lite tra due, Gauguin torna in Bretagna. 9) Cristo giallo, 1889 : emblematico. È una situazione normale, quotidiana. Vi è semplicitià. E il Cristo è come apparizione in una quotidianità. 10) La bella Angèle, 1889 : lo sfondo ci ricorda il Giappone. La piccola scultura anche ci fa ragionare. / Natura morta con stampa giapponese, 1889 : Di nuovo una sculturina, appare un autoritratto di Gauguin in forma di brocca. Proviene dalla conoscenza dell’arte peruviana. 11) La perdità della verginità, 1890-91 : si mischiano tradizione con elementi magici, esoterici provenienti da altri culturali. 12) Iraro te orivi, 1891 : nel marzo del 1891 parte per trovare, nei luoghi più lontani ed esotici. Prima a Marsiglia poi verso Tahiti. Cerca mondi primitivi, ritorna alle origini. Questo tra i primi quadri. Il 1891 è suo primo anno a Tahiti. / Vahine no te Tiare-donna con fiore, 1891 : uso di scrivere il titolo nella lingua di Tahiti. 13) La Orana Maria — Ave Maria, 1891 : qui continua e complica le immagini religiose della Bretagna, dal momento che ora il mondo cristiano è tradotto in termini polinesiani. 14) Giorno del mercato, 1892 : le figure sono rappresentate in maniera schematica, semplice. È una scena che Gauguin si portava dalla pittura egiziana. È un po’ la semplificazione fatta dagli europei di culture non occidentali, una sorta di sintesi di tutto il diverso. 15) Lo spirito dei morti veglia, 1892 : si vede un idolo della cultura tahitiana. È un po’ come l’apparizione dell’angolo alle donne bretoni. Così la donna di notte si sveglia in preda al panico per lo spirito dei morti. Gauguin copiò l’Olympia di Manet come in una fotografia, che portò a Tahiti. Richiamò a Manet e a una scultura di Ermafrodita al Louvre. Attraverso questo quadro Gauguin si riferisce a una tradizione, qui non solo a quella del nudo accademico ma anche alla sua sovversione avanguardista. Anche mostra deferenza per i suoi maestri non solo Tiziano e Ingres ma anche Manet. E infine propone la sua differenza, una rivendicazione dello statuto di maestro al loro fianco. Chiaramente anche Matisse con Nudo blu, Picasso con Les Demoiselles d’Avigonon e Kirchner con Ragazza sotto un ombrello giapponese. Si sono impegnati in una competizione pittorica sia con i loro precessori artistici, sia l’uno con l’altro, una competizione basata su corpi di donne. 16) Parole del diavolo, 1892 : Altra rappresentazione di nudo. Si noti come c’è libertà nella scelta del soggetto e occorre interrogarsi su questi temi. Anche qui lui è fortemente affascinato dal mondo femminile, e lo vede anche come mondo talmente sensibile da immergersi totalmente in visioni spirituali e mondi magici, che fanno anche parte della quotidianità di queste popolazioni. Questa donna è sorpresa dall’apparizione del diavolo. colore. In certe sue scelte è quasi un omaggio a Gauguin. Si distanzia Gogh in quanto più legato alla pittura dal vero, al soggetto. Si notino in Gauguin le campiture di colore più piatte, uniformi. 13) Anche dipingono più insieme. @ L’arlesiana, Madame Ginoux con guanti e ombrello di Gogh / Café de Nuit, Arles di Gauguin. @ Ritratto di Madame Augustine Roulin di Gogh / Madame Roulin di Gauguin. 14) La sedia di Gauguin / La sedia di van Gogh, 1888 : Le opere che sono come risposta al ritratto che gli fa Gauguin. La sedia di Gogh è estremamente semplice, contadina. L’altra prevede una candela accesa, dei libri. Gogh vede il lavoro dell’altro come molto più colto, raffinato. Ma Gauguin è no, c’è una pipa e del tabacco nella sua. 15) Autoritratto con l’orecchio bendato, 1889 : Il taglio dell’orecchio è come un’autoumiliazione per sfogare la rabbia. Rimane ferito gravemente. Gauguin parte prima per la Bretagna, poi prosegue i suoi viaggi. Van Gogh va in un luogo di cura, si cura sia mentalmente che fisicamente. 16) Pietà (dopo Delacroix) / Due contadini che scavano (dopo Millet), 1889 : la sua pittura si fa più esasperata, riprende i suoi modelli. 17) Gliulivi, 1889 : si immerge nella natura, una natura come tutta collegata, i movimenti sono comuni. Tutto è mosso dalle stesse emozioni. / Iris, 1889 : anche si immerge nella natura. 18) La notte stellata, 1889 : è l’enfasi su una natura che rispecchia come il divino. Sia di giorno che di notte la natura segue la spiritualità. 19) Autoritratto, 1889 : sempre più deformato. Qui non mostra l’orecchio mancante. 20) Ritratto del dottor Gachet, 1890 : Figura che in un certo senso ha accudito e apprezzato Gogh come artista. Ne fa molti quadri. Si trasferisce nel 1890 a Auvers vicino Parigi. Viveva sotto la protezione personale del Dr. Paul Gachet. Gogh asseriva che il dottore, che in effetti aveva scritto una tesi sulla melanconia, soffriva di disturbi nervosi simili ai suoi. Forse per questo il ritratto, come Gogh lo descrisse, proietta non solo un’espressione di melanconia ma l’espressione straziante del nostro tempo. Era una posa comune di melanconia nel repertorio internazionale della pittura romantica. 21) Alla porta dell’eternità, 1890 : si riflette sugli altri la propria disperazione. 22) La ronda dei prigionieri, 1890 : ripresa da Gustave dorè. Riflette la sua condizione. Camminano in tondo, senza trovare un’apertura. Contomi forti, linee morbide, pennellate espressive che costruiscono la struttura delle singole rendono sempre riconoscibile Van Gogh anche quando riprende altri pittori. 23) Campo di grano con volo di corvi, 1890 : come presagio del suicidio. Paul Cézanne (1839-1906) : l’impulso a costruire un mondo pittorico che corrispondesse non alle necessità pubbliche ma a quelle private, era così potente che, per la posterità, egli doveva divenire il patriarca della pittura moderna. Il primo grande maestro che sembrò aver rifiutato i sistemi ereditati e condivisi di prospettiva, di modellato con il chiaroscuro di verità anatomiche, in modo da creare un ordine visivo che fosse soddisfacente per lui e se necessario, solamente per lui. 1) Ritratto del padre dell’artista che legge L’èvénement, 1866 : il riferimento è fortemente personale. Legge il giornale dove scriveva Zola. È omaggio doppio sia a Zola che al padre. Prospettiva scarna, semplificata. È necessario confrontarsi con il quadro più che con la realtà. La costruzione non corretta dà una scala di valori al quadro. La parte di destra è uniforme, frontale. La sedia a sinistra bilancia lo scuro a destra ed è storta. Cezanne è figura introversa, solitaria, grande lettore. Anche ha dipinto Zio Dominique (Man in a cotton cap). tutti sono in primi anni. Che sono soggetti intimi, personali. 2) L'assassinio, 1867-70 : è un soggetto scomodo alla realtà del Salon parigino. Il primo decennio della sua opera può essere il più crudele. Egli esplorò i recessi scuri e morbosi della sua psiche turbolenta e creò immagini brutalmente rozze di violenza e di sessualità. La sua immaginazione rappresenta una sciarada sadica. Forse ispirata da qualche violento episodio di fatti o di finzioni dell’Ottocento, il dramma. Una vittima femminile trattenuta da una donna corpulenta mentre un uomo la sta pugnalando, presenta i caratteri del giornalismo giallo, tuttavia i dettagli sono spariti in un grossolano modellato delle figure che, al massimo dello sforzo fisico, rappresentano il loro crimine nel paesaggio più triste e sotto il cielo più annuvolato. 3) Una moderna Olympia, 1873-74 : risposta all’opera di Manet. Na accetta tutti i caratteri che sono stati criticati. C’è più dubbio sul fatto che lei sia una prostituta. Il punto di vista si sposta all’indietro e mostra degli spettatori nella stanza. Altra accusa riguardava lo stato di abbozzo dei quadri di Manet. In questo quadro questi aspetti sono come esasperati. Le pennellate, aggressivamente rapide e rotte, sebbene caotiche in confronto agli standards della tessitura di pigmento di Manet, era un qualche cosa che stava a proprio agio nello studio di Nadar. Era una fantasia erotica complessa, totalmente estranea all’orientamento empirico degli altri artisti che sposarono la variante impressionista del punto di vista realista. 4 La casa dell’impiccato, in Auvers-sur-Oise, 1873 : inquietudine in questo paesaggio. Influenza della pittura spagnola e di Pissarro. 5 Il cortile di una casa colonica ad Auvers, 1880 ca : già qualche esito di una ricerca diversa. Ci sono stesure più compatte. Il colore è spatola o a coltello a lasciare queste tracce. L'insieme di pennellate spezzate, pallide che definiscono la terra e la tessitura grezza, a blocchi che descrive il tetto e le pareti della casa colonica, riflettono in un modo goffo ma risoluto. Le superfici assolate, a macchie, comunicano la sensazione momentanea degli impressionisti. La maglia di pennellate spezzate, quasi palpabili come carattere, crea, come in un dipinto impressionista, una tessitura continua. Qui sembra essere trascinato, da un lato a conservare la superficie luminosa degli impressionisti, una reta di pennellate vibranti che dissolvono il nostro senso di peso e di materia, mentre al tempo stesso, restituisce un mondo pre- impressionista, legato alla legge di gravità, alle forme solide che si possono misurare sul terreno, da vicino a lontano. 6 Il lavoro di Cezanne, è stato spesso associato con l’iniziativa generale di far risorgere la chiarezza delle forme geometriche essenziali, dopo che gli impressionisti avevano distrutto questi simboli di ordine preconcetto. Nel 1904 ha scritto una lettere a Emile Bemard che “trattasse la natura attraverso i cilindri, le sfere, i coni” è stato citato molte volte come la sua ricerca in natura verso qualche cosa che sembravano gli ideali platonici della geometria solida. Tuttavia, l'evidenza dei dipinti di Cezanne contraddice immediatamente una tale generalizzazione. Nessun contorno, nessun piano, nessun volume in Cezanne si può dire equivalente a nessuna di tali purezze astratte. Ne il cortile della casa colonica, persino i bordi, presumibilmente dritti, degli edifici si espandono, si contraggono e danno un tremolio. Le parallele, come le perpendicolari, sono sfidate dai cambiamenti deformati degli assi che suggeriscono non forme preconcette di geometria, o nessun altro sistema prospettico ereditato. 7) Natura morta di Cézanne @ Natura morta con mele, 1875-8 : ciascuna mela ha un asse ed una configurazione unica, noi possiamo anche percepire uno sforzo a comunicare un insieme più generalizzato di volumi sferici, che subordina le parti ad un tutto più grande. Guardando verso lo sfondo, che è lasciato talmente senza descrizione che non possiamo solamente immaginare se è un semplice legno o stoffa, noi vediamo un piano così verticalmente appiattito che è contiguo alla superficie del dipinto, tuttavia le sette mele, lungi dall’essere forme appiattite, sono modellate con una tale densità e peso, che esse possono produrre ombre e intaccare la superficie inalterabile sulla quale esse ondeggiano incessantemente. Le macchie di ombre scure suscitano un sistema più convenzionale di proiezione di rotondità, mentre questo effetto è raggiunto simultaneamente da un altro sistema di modellato attraverso il colore che dipende dall’impressionismo, con macchie adiacenti di colori non cambiati e lumeggiature gialle che producono una struttura diversa di allontanamento e avanzamento. Come risultato, queste mele sembrano spingersi avanti e indietro, in competizione l’una con l’altra per essere in rilievo, come parte di una struttura aderente, di una pittura ampiamente modellata che funziona sia pro che contro le illusioni di volumi proiettati nello spazio. Queste sette mele non sono sistemate secondo le convenzioni delle nature morte precedenti, che offrivano allo spettatore una apparecchiatura più intricata, con vari cibi commestibili e utensili. ® Chardin, natura norta con fiasco di vero e frutta, 1750 : è il maestro massimamente ammirato per il genere della natura morta. @ Natura morta con amorino di gesso, 1895 : il gesso spezza come in due il quadro, ma le due parti non sono coerenti. Gli elementi galleggiano in questa posizione. È come se il punto di vista si fosse spostato. C'è una sintesi, una libertà di modificare punti di vista e di spostare gli oggetti. Gli oggetti stanno come sullo stesso piano. Cezanne non ha paura della bidimensionalità. Non sfida la realtà, ma fa qualcosa di diverso (influenza della libertà dei giapponesi in rapporto al realismo artistico). Oggetti distanti sono grandi come oggetti in primo piano. @ Natura morta con cipolla, 1896-98 : lavoro degli stessi anni, meno sperimentale. Ma si noti l’uniformità come a macchie della superficie di fondo. È sfondo neutro, non rappresenta nulla. 8) Gardanne, 1885-86 : Cezanne insiste sugli stessi temi. Stesse nature morte, stessi paesaggi. La composizione si adatta e finisce nel momento in cui trova un equilibrio. Anche se non tecnicamente finito, se vi sono spazi, vuoti tra una casa e l’altra. Vuoti funzionali all’equilibrio. In questa lettera a Bernard è una delle prime volte che un artista parla di un processo di astrazione. Cezanne oltre che progenitore del Cubismo lo è anche dell’Astrattismo. “le sensazioni coloranti che danno la luce sono in me causa di astrazioni che mi impediscono di coprire la tela e di perseguire la delimitazione degli oggetti, quando i punti di contatti sono tenui, delicati : da cui discende l’incompletezza dell’immagine o del quadro. Per altro verso, i piani cadono gli uni sugli altri”. 9) Bagnanti di Cezanne @ Tre bagnanti, 1879-82 / Bagnanti, 1874-75 : Temi tradizionali. C'è Rubens come progenitore, più di Poussin o Michelangelo. Il pittore non è interessato a rappresentare persone, ma delle forme. Qui forme vive, le bagnanti. Il soggetto perde importanza. Qui colori freddi. Cézanne usa corpi femminili e maschili in maniera indifferente. Vediamo come la plasticità che Renoir riprende è abbandonata da Cezanne. ® Bagnanti, 1899-1904 : tra gli ultimi lavori. Inizia ad essere anziano. @ Le grandi bagnanti, 1906 : qui c’è come un accomodamento geometrico delle figure. Il paio di alberi come le simmetrie ampiamente piramidali perpetuano qui l’autorità di composizioni di antichi maestri. Qui l’albero arcuato, come la navata di una cattedrale gotica, sostiene una spinta in avanti così forte ed enorme che le sue energie, non solo continuano al di là della cornice, ma portano con sé i corpi delle bagnanti che devono contorcersi, mischiarsi e tendersi per conformarsi a questi ritmi dominanti. 10) I giocatori di carte, 1890-92 : qui un tema più di genere. Qui reinterpreta il tema in modo non tradizionale. Prevale una sorta di schematismo, interessano le forme. Le figure sono di fronte a noi come se fossimo invitati a giocare. Più versioni identiche. 11) I giocatori di carte, 1893-96 : da una parte c’è l’intento di ripartire, di rifondare questa pittura di genere, dall’altra si allinea con l’uso spontaneo e dialettale della pittura di tali tematiche. Dà l’uniformità dei colori usando I colori di marone o orca. Da una bottiglia messa in mezzo della tavola per dare l’immagine simmetria. tecnica pittorica è estremamente moderna, ma luminosa e cangiante. Prendeva cose dall’impressionismo per trasformarle in un qualcosa di più codificato. 8) Ritratto di Paul Signac, 1889-90 : carbonico. Forte la sperimentazione in bianco e nero, vediamo come essa funziona comunque. 9) Il circo, 1891 : è l’ultima opera di Seurat. Le prime sue opere sono statiche, ma questo quadro più attivo e dinamico. Usando le linee curve e i colori artificiali (tipo rosso, blu e giallo). Tratta il livello della società dal primo posto al ultimo posto degli spettatori. Paul Signac (1863-1935) ® Ritratto di Felix Feneon, 1890 : Signac vive più a lungo, divulgherà questa tecnica. Qui più esplicito, non sono le figure a definire l’immagine, ma i comparti più decorativi. @ Sails and pine trees, 1896 : debito verso Gauguin il quale prende da Hokusai. @ Palais des papes Avignon, 1890 : le pennellate diventano come rettangoli che seguono l'andamento degli oggetti. C'è uno schematismo, scientificità. Henri de Toulouse Lautrec (1864-1901) @ La toilette, 1889 : il linguaggio diverso che già decorativo. Va verso la divulgazione pubblicitaria. @ Moulin rouge La Goulue, 1891 : la stampa. la semplicità delle linee e I colori piatti semplici. Tratta la cultura nottumna di Parigi fine dell'Ottocento. James Ensor (1860-1949) : sperimentazione diversa, il belga. Prende da Seurat e Signac. L'ispirazione socialista legata ai molti del tempo. Mescolando alcune delle tecniche impressioniste a quello che è, essenzialmente, uno stile tardo realista, egli poté dipingere. Egli voleva dire del comportamento umano, e molto al di sotto (da un fondo più irrazionale di terrore, violenza e fantasia) un altro mondo più vero cominciava ad emergere usando le maschere, figure terrificanti. Le creature sono sia reali sia immaginarie. @ Entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889, 1888-89 : la visione dell’umanità di Ensor, proiettata in queste dimensioni diventa quasi insopportabilmente brutta, le figure occupano il nostro spazio. Invero il dipinto di Ensor produce una contro società rispetto a quella di Seurat sia nella forma sia nel sentimento, un’immagine di congestione e di congestione orrenda, creata da un altro tipo di automa umano, non ispirato dalla macchina, ma dalla folla senza volto che può linciare e saccheggiare. Questo quadro può anche avere come molte opere di Gogh, una moltitudine di significati personali, riferiti, qui, non solo ad immagini caricaturali della famiglia dell’artista, ma ad una proiezione del proprio senso di alienazione nel mondo moderno. @ La cattedrale, 1886 : l’idea di folla, di moltitudine. È un po” estremizzazione di quello che Manet e Monet facevano rappresentando gli affollati boulevards nei giorni di festa. ESPRESSIONISMO (1905-1925) Sotto il termine di Espressionismo vanno compresi i movimenti : L'’Espressionismo francese = Fauves (1905-07) L’Espressionismo tedesco = Die Brilcke (1905-13) L'esperienza individuale di Munch, che si rifiuta di aderire all’Espressionismo tedesco e lo anticipa di un decennio. n In realtà i principali strumenti espressivi sono molto diversi : i Fauves usano il colore, aggressivo e violento, la Die britcke un segno grafico marcato e angoloso, uno stravolgimento delle forme. 3) Il termine di Espressionismo vuole sottolineare la sua opposizione all’impressionismo nella rivendicazione della libertà espressiva dell’artista. È la proiezione immediata e senza filtri di sentimenti e di stati d’animo soggettivi. I soggetti sono solitamente sociali, espressi con colori violenti e forme sommarie modellate angolosamente e non in equilibrio tra loro. Edvard Munch (1863-1944) 1) Di origine norvegese, proveniente da una famiglia colpita da lutti e malattie, nella sua solitaria esperienza anticipa e condiziona gli sviluppi dell’Espressionismo tedesco e austriaco. 2) Dopo una prima formazione naturalisctica in patria, si accorta prima agli Impressionisti (colori più vivaci e luminosi), poi ai postimpressionisti e via; per l'Europa esponendo fra le polemiche alle principali mostre d’avanguardia. Il rifiuto della sua opera culmina con la condanna del regime hitleriano col termine di arte degenerata. 3) La sua arte rispecchia la profonda crisi sociale del suo tempo e la sua personale crisi psicologica che lo porta alla depressione; da qui l’incertezza del futuro e la disumanizzazione della società borghese, la solitudine e la paura della morte, l'angoscia esistenziale e il conflitto tra i sessi, la crisi dei valori morali e religiosi. Vede il dolore come uno strumento espressivo. 4 È profondamente influenzato dal pensiero filosofico di Kierkgard, del teatro di Ibsen e di Strindberg, dal clima simbolista generale : visione totalmente negativa della vita e della società. 5) Le figure sono pesantemente deformate (mummia precolombiana), i colori sono violentemente alterati, talora c’è un segno di contorno marcato e curvilineo. Abbandona ogni tradizionalismo poiché vuole rappresentare i sentimenti e i corpi materiali si riducono semplicemente ad involucri, la forma è sempre sottomessa alle emozioni. 6) La danza della vita, 1899-1900 : trasforma questo rito annuale in una narrazione foscamente sessuale che simbolizza, in un ciclo tri-partito, la risposta pessimista dell’artista alle domande finali. Facendo risorgere la struttura ieratica e simmetrica delle immagini a trittico, cristiane, Munch offre una trinità non santa di donne che, come demoni biologici, presiedono alla cita umana sulla terra. Il suo apice sessuale dato che una donna veste rossa, con l’uomo veste giacca nera che Munch. In una ricomposizione della rottura estrema tra la castità cristiana e la necessità biologica, identificava come un prete. Alla destra, in rigida opposizione alla vergine della sinistra, la stessa figura femminile si vede, ora, in un vestito nero, un’immagine di morte. Altre coppie che danzano, polarizzate in bianco e nero, le cui passioni ed energie, più grossolane, che creano il ritmo eterno del ciclo della vita umana. 7) L'urlo, 1893 : versione più nota. Come in Van Gogh, la tensione del singolo si trasmette all’ambiente circostante. 8) Pubertà, 1894-95 : visione inquietante di questo momento di passaggio evidenziato anche dall’ombra gigantesca alle spalle della ragazza. Il non-detto è l’inquietudine che l’attende. Si ricordi la morte della giovane sorella di Munch. 9) August Strindberg, 1892 : figura legata al teatro e alla musica, compagno di strada di Munch. SCULTURA ALLA FINE DELL’800 Y Francois Rude (1784-1855) Y Auguste Bartholdi (1834-1904) Y Vincenzo Vela (1820-91) v Edgar Degas (1834-1917) Y Auguste Rodin (1840-1917) v Medardo Rosso (1858-1928) Y Pellizza da Volpedo (1868-1907) : pittore Y_ Giovanni Segantini (1858-1899) : pittore 1) Se per un quadro o disegno, l'economia di cui necessita l’artista è ridotta per la scultura il costo è elevato. Serve in anticipo qualcuno che compri l’opera. In questo momento è molto più facile sperimentare in pittura che in scultura. La scultura nell’Ottocento resta strettamente legata alla committenza, è più legata ad una visione neoclassica e a una retorica del soggetto che va a essere rappresentato. (ad esempio di questo periodo è Francois Rude) incois Rude (1784-1855) @ La Marsigliese, 1833-36 : è un neoclassicismo filtrato, razionalizzato alla luce dell’illuminismo. Al primo livello le figure, in alto le figure che rappresentano gli ideali. Sono mitologizzate. Così i guerrieri sono nudi, sono guerrieri ideali. C’è una sorta di analogia con Delacroix (la libertà che guida il popolo, 1830). 2) Sfidare la società stabilita, i suoi lavori e le sue istituzioni, era più facile per gli scrittori e per i pittori che non per gli scultori. A questi ultimi, il tardo Ottocento offriva parecchie opportunità di incarichi ufficiali. La richiesta di monumenti pubblici, era stata in precedenza più modesta. Gran parte di tutti questi monumenti del mondo occidentale, cominciò a fare i più monumenti tra il 1872 e il 1900. 3) InItalia, qualsiasi città, di qualsiasi dimensione, poteva vantare un monumento ad uno o a più degli eroi del risorgimento (generalmente a Garibaldi) e una statua di Dante o forse a un eroe di cultura più locale. ® Arnaldo Zocchi, statua equestre di Garibaldi : in Italia anche ci si confronta con la committenza, ovvero la committenza sabauda. Si rappresentano Vittorio Emanuele III e Garibaldi. Qui Zocchi, artista non di particolare spicco. Fa fronte a numerose richieste delle municipalità post-unità. Era questa una delle strade per continuare a fare scultura. Altra strada è quella dei cimiteri monumentali, le grandi tombe e mausolei. @ Vittoriano : è il più grande museo di scultura all’aperto in Italia. Tutti i maggiori scultori dell’epoca fanno qui dei lavori. 4) In Francia, aveva sofferto l’umiliazione della disfatta e gravi perdite di territorio, ma aveva ristabilito la repubblica, un risultato importante. La terza repubblica, è abbastanza stabile fino al 1940(1870-1940). Durante gli anni settanta del diciannovesimo secolo, una volta che lo shock della guerra perduta era svanito, lo stato d’animo pubblico favorì la riconciliazione nazionale e un'immagine della Francia come campione di libertà. Fu difficile glorificare la disfatta, ma cambiò di regime mise in evidenza una nuova scelta di eroi della cultura che le figure principali della rivoluzione francese, i cui monumenti servirono a collegare la terza repubblica con la prima repubblica. 5) La proliferazione di monumenti pubblici in questi anni, significava, che il loro livello artistico, era mediocre o pessima. Da ultimo erano gli scultori stessi che furono responsabili del decadimento della loro categoria. I migliori di essi non volevano più produrre monumenti del tipo che il pubblico poteva accettare. Dal punto di vista dei committenti, il I cittadini di Calais e il Balzac di Rodin, sovvertirono proprio il concetto di monumento pubblico, qualunque fossero i meriti come opera d’arte. la fine del monumento pubblico è pertanto più che un sintomo del cambiamento delle relazioni tra l’artista e il pubblico. 6) Rodin, Monumento a Balzac, 1898 / Vela, Monumento alle vittime del lavoro, 1882 : esempi di artisti che si applicano invece in modo originale nella scultura. Vela porta avanti un discorso parallelo a quello di Courbet e artisti simili. Si cerca il linguaggio del verismo. I primi esperimenti veri in scultura vengono da artisti quali Rodin. Si veda un precedente nella scultura di Degas, Ballerina di quattordici anni, 1881. Degas ha detto “ho modellato in cera animali e persone unicamente per una mia soddisfazione personale, non per riposarmi dalla pittura o dal disegno, ma per dare ai miei dipinti e di miei disegni più espressione. Più ardore e vitalità. Pellizza da Volpedo (1868-1907) 1) Quarto stato, 1901 : è del 1901, ma è pensato da tutta la decade precedente. È opera simbolica, poi molto usata. È esposto a Milano nel 1920 alla Galleria pesaro. Inizia una raccolta di soldi tra i cittadini per acquisire l’opera, oggi al Museo del novecento. Vi sono diverse versioni. Nel 1892, Ambasciatori della fame. Nel 1895- 96, La fiumana a Brera. Per l’autore è l’essenza del momento, un gruppo di persone che impone la sua presenza, avanza, guardando gli altri. Come se indossassero il vestito della domenica e andassero in piazza. Quasi tutti fanno vedere le mani, non hanno armi, mostrano solo la loro presenza. Sono i lavoratori. Tra le tre figure per rimarcare questa idea di non violenza e di spirito di collaborazione c’è una donna con un bambino e la mano libera a mostrarsi aperta. @ Tecnica : inItalia è il Divisionismo. C'è vicinanza a impressionismo e pointillisme. È un insieme di puntini, pennellate vicine che vediamo solo da vicino. È il divisionismo di Segantini, previati e Balla e Boccioni giovani. Si noti inoltre come siano ritratti da Volpedo, lungo di nascita del pittore. Giovanni Segantini (1858-99) 1) Le due Madri, 1899-1900 : Segantini è un po’ il pittore della natura, ha intuizioni molto interessanti. Muore giovane, suicida. 2 Trittico delle Alpi. La vita, 1898-99 / Trittico delle Alpi. La natura, 1898-99 / Trittico delle Alpi. La morte, 1898-99 : corrispondenza a stagioni diverse. Da penare un po’ come unico lavoro. È un paesaggio svizzero. Il progetto iniziale voleva coinvolgere gli abitanti e gli albergatori di questa zona (St.Moritz) per realizzare un enorme padiglione dipinto visibile a 360 gradi in occasione dell’esposizione universale di Parigi del 1900. Parte dalla tradizione pittorica dei panorami. C’era una tradizione di padiglioni nell’expo rappresentanti tutto un paesaggio. Segantini pensa ciò più in grande. FAUVES (L’Espressionismo francese 1905-07) v Henri Matisse (1869-1954) v André Derain (1880-1954) 1) L'epiteto dispregiativo Fauves (belve), coniato dal critico Vauxcelles al Salon d’automne del 1905, è adottato dal gruppo formato da Matisse, Derain, Viaminck, Marquet, Dufy, Van Dongen, Rouault, Braque. 2) Non vuole essere un movimento con basi teoriche dichiarate, tuttavia presenta come fondamento comune del gruppo il colore puro e libero rispetto alla visione retinica e alla realtà : contano la coerenza interna dell’opera e l’espressività dell’artista, non la riproduzione della natura. 3) Scopo comune è emozionare con la felicità del colore acceso; nell’esperienza francese non c’è critica alla società, né volontà di creare opere violente che esprimano il disagio di vivere, come accade in Germania e in Austria. 4 Sono loro presupposti Cézanne (per la smaterializzazione e ricomposizione delle forme), Gauguin e Van Gogh (per l’uso dei colori puri e per la volontà di esprimere se stessi). 5 All’interno dei Fauves si possono individuare due gruppi a secondo della tecnica di stesura pittorica : 1) colori stessi con pennellate materiche derivate da Van Gogh (Derain, Vlaminck); 2) campiture piatte derivate da Gauguin (Marquet, Dufy). Matisse usa liberamente entrambe le tecniche nella fase iniziale, poi preferisce il secondo tipo di stesura. 6) I Fauves hanno vita breve : probabilmente il momento di rottura del gruppo coincide con la mostra retrospettiva di Cézanne. In seguito confluiranno presto in altre esperienze, ognuno per la propria strada. MATISSE(1869-1954) 1) Studia presso accademie private, l’Ecole des Beaux-Arts di Parigi e infine presso l’atelier del simbolista Gustave Moreau. Inizialmente influenzato dall’Impressionismo e da Cézanne, in un secondo tempo (dal 1900) viene attratto dal Puntinismo. @® Luxe, Calme, et Volupté, 1904-05 : mischiare i colori, un’idea connessione con letteratura e cittazione di Baudelaire. Allontanarsi dalla visibilità. È molto familiare il quadro Sails and Pine Trees di Signac del 1896. Il soggetto della composizione associa i tema delle bagnanti (di Cezanne, 1890) a quello della colazione sull’erba (di Manet, 1863). Questo rappresenta un’utopistica visione dell’eden in cui uomo e natura vivono felicemente. 2) Scultura : l'indicazione di scultura di Matisse cercasse da Rodin sul suo metodo di disegno e aveva curiosità per la pratica di Rodin. Ha visitato da Rodin nel 1900, Rodin ha consigliato di aggiungere più dettagli. Matisse ha rifiutato suo consiglio. Rispetto di Uomo che cammina (1900) di Rodin, dal Servo (1900-1903) di Matisse sente meno l’energia ed è statico. È accentuato dalla curva, non suggerisce nessun tipo di tensione, né nello spazio mentale né in quello fisico. 3) Matisse usava spesso gli arabeschi nella sua scultura e si preoccupava poco dell’anatomia es, Nudo sdraiato I (1907), due donne (1907-08), la serpentina (1909) che gli arabeschi chiudono la scultura su se stessa. Un altro esempio, i nudi di schiena I, II, III, IV (1909 ca, 1916, 1916, 1931) da terza versione il trattamento dello sfondo comincia a offuscarsi e alla fine la figura è quasi completamente allineata con i bordi del supporto. Ha prese a prestito dalla sua pittura l’antiillusionismo e l’effetto decorativo. Era una sperimentazione della figura che diventa semplice. 4 Nella fase Fauve usa colori sia puri accostati fra loro che uniti ai complementari, senza cercare la somiglianza cromatica oggettiva, ma ricercando l’equilibrio tra toni caldi e freddi. I colori sono stesi con impeto e immediatezza sulla tela. La tela affiora tra il colore e le opere sembrano abbozzi. E riguarda il livello di saturazione del colore. 5) Donna con il cappello, 1905 : Fu esposta al Salon d’Automme del 1905. È disturbante gli uomini di quel tempo. Ma immediatamente fu acquistato dalla famiglia Stein. I colori espliciti, contrasti di una necessità. Nella produzione Fauve di Matisse è il progressivo abbandono della pennellata divisionista. Ma altri importanti caratteri del postimpressionismo vennero convocati. @ Gauguin, van Gogh : le stesure piatte e non modulate di colore non mimetico e i contomi spessi dotati di ritmo proprio. ® Van Gogh: da Gogh, una differenziazione dell’effetto del segno lineare attraverso variazioni nello spessore e nella vicinanza tra loro. @® Cezanne: riguarda il livello di saturazione del colore. E una concezione della superficie pittorica come campo totalizzante dove tutto, giocano un ruolo costruttivo nel sostenere l’energia dell’immagine cioè la smaterializzazione delle forme. 6) La finestra aperta, 1905 : giocare i colori, ogni singolo colore può essere modulato da un puro cambio di proporzioni, ogni divisione di una superficie sé in sé un procedimento coloristico. 7 La gioia del vivere, 1906 : è un’altra scena di bagnanti i cui singoli brani vennero poi ripresi da numerose altre composizioni. Scrive su di esso Gertrude Stein che in questo quadro Matisse realizza per la prima volta la sua intenzione di deformare (i corpi sono disanatomizzati o uno di sesso indeterimnato) le linee del corpo umano al fine di armonizzare e semplificare il valore artistico dei colori puri (effetto di quantità del colore). Il quadro ritrae un esterno ama non è dipinto dal vero : a Matisse non interessava l’aria aperta le preferiva il chiuso di una stanza anche durante i soggiorni in Provenza. 8) La danza di André Derain del 1905-06 e Landscape at la Ciotat di Braque del 1907 : il quadro di Derain è sensibile del fascino di africa o dell’estero. Trattò il primitivismo di Gauguin. Ma la presenza di colore come un processo attivo di armonia come Matisse. Braque, è collaborato con Picasso ma processo contrario di Picasso. Invece fortemente influente di Matisse. 9) The red Madras Headdress, 1907 : esaltano I colori, l’attenzione a elementi fondamentali nel quadro stesso. Natura morta, 1907 : l’attenzione della bidimensione del quadro. Sparire gli oggetti del Quadro. I fiori sul muro a sinistra come se continuasse fino ai frutti sulla tavola. Come sia un universo completo. 10) Dopo il 1907 prevale la ricerca di decorativismo bidimensionale con campiture piatte e un evidente segno grafico di contorno. Arte islamica conosciuta in un viaggio in Algeria e in due soggiorni in Marocco. 11) Primitivismo : Le culture trivali di altre razze e le figure femminili soprattutto di Oceania e Africa. questo interesse formale portò sia Matisse che Picasso lontano da Gauguin al tempo della sua retrospettiva. Come Matisse, Derain anche dipingeva i soggetti primitivi. 12) Gauguin copiò l’olympia di Manet come in una fotografia poi egli dipinse Lo spirito dei morti veglia mostrando la deferenza per i suoi maestri. Come Gauguin, Matisse nel Nudo blu : ricordo di Biskra (1907) riprende la posa dell’Olympia. E ha analizzato il corpo tramite gli occhi. 13) Carattere tipico della sua maturità sono : la forma circolare e la ripetizione ritmica; alternanza di fasi più decorative a fasi più figurative. Diceva che “espressione e decorazione sono un’unica e identica cosa”. 14) La stanza rossa (Armonia in rosso), 1908 : la saturazione dei colori. L’idea di confronta bidimensionalità e decorativismo. La tovaglia stessa prende o diventa la parte della mura anche la donna come se fosse una parte di mura. 15) La danza II, 1909-1910 : le figure sono schiacciate sulla bidimensionalità. La danza I è più semplice. La musica, 1910 : con la danza II, presentano al Salon d’Automne del 1910. Ha il tentativo abbasare il livello di descrizione della figura stessa. Diventa essenziale come un elemento meno importante. Totalmente la maniera diversa aspetto gli altri pittori precedenti. Ha un concetto di avanguardia che andare all’oltre e non rimanere alle confini dei precedenti. Il quadro provoca lo stimolo dello spettatore. 16) Matisse ha un lungo rapporto col collezionista d’arte rutto Sergej Scukin. Proprio per lui realizzò la danza, spesso citato fra i suoi capolavori. La stanza rossa anche apparteneva a lui. 17) Purarrivando nei collages ai limiti dell’astrazione, tuttavia trae sempre spunto dalla realtà. DIE BRÙCKE (l’Espressionismo tedesco, 1903-13) v_Emst Ludwig Kirchner (1880-1938) Y Emil Nolde (1867-1956) 1 La Die Brilcke (il ponte) è un gruppo di quattro studenti di architettura di Dresda che decidono di dedicarsi alla pittura, tra cui Kirchner, Heckel, Nolde. Loro intenzione è costruire un ponte tra vecchio e nuovo, tra Ottocento realista e impressionista e Novecento espressionista e antinaturalista (manifesto del 1906). 2 Soggetti dei pittore della Die Brilcke sono scene di realtà metropolitana, nudi nel paesaggio o in intemni, gruppi di ballerine, scene di circo. 3 Comuni al gruppo sono l’enfatizzazione dei colori, la spigolosità delle forme, l’ironia sottile e dolorosa a volte addirittura macabra, la drammaticità aggressiva del proprio vissuto, la condanna della società corrotta. che saranno sviluppate nel Cubismo sintetico e riprese dai surrealisti e dai movimenti artistici del secondo dopoguerra. 9) Cubismo sintetico (1912-14) : l’oggetto smontato viene ricomposto e, anche se non in forma originaria, è tuttavia riconoscibile come concreto con l’inserimento di parti a collages e bricolages (collages tridimensionali che anticipano i readymade dadaisti, gli surrealisti) 10) Non usa volutamente il colore dei Fauves : differenza col Cubismo di Delaunay che è convinto che il colore da solo possa creare ritmo e movimento. Georges Braque 1) Dopo un percorso formativo poco lineare, nel 1907 conosce Picasso, riscopre Cézanne ed è impressionato dalle maschere africane. 2) Negli anni del Cubismo analitico lavora in simbiosi con Picasso, facendo a gara con lui, tanto che spesso le loro opere sono indistinguibili. Ma se in Picasso prevalgono l’aspetto intuitivo e la forza immaginativa, Braque preferisce riflessione e la misura. 3) Dopo che ha partecipato alla prima guerra mondiale, la sua produzione si fa meno esasperata e più serena, con composizioni chiare e semplici. (es. Gli uccelli) Pablo Picasso : Giudicando come il più importante pittore del XX sec, ha un lungo e mutevole itinerario artistico, fatto di continui ribaltamenti. 1) Storia ® 1881-1990 : filgio di un modesto pittore che è stato il suo primo maestro, è stato un bambino prodigio che segue la tradizione spagnola. Prima comunione, 1895-96 : aveva 14 anni. Era tecnicamente capace. I primi quadri non firmati, si firmerà poi solo Picasso a prendere le distanze dalla tradizione pittorica. ® 1901-04 : periodo blu. È a Parigi, subisce l’influsso degli impressionisti e di Toulouse Lautrec, si accosta al Simbolismo. Dipinge il mondo dei derelitti con colori freddi che simboleggiano malinconia. @ 1904-06 : periodo rosa. I colori diventano caldi e più luminosi. Soggetto ricorrente è il mondo del circo(arlecchino). E dipinge Ritratto di Gertrude stein nel 1906 : interesse per la semplificazione. Avevano tratti classici, ma la distanza dal modello greco li fa essere più rozzi, essenziali. Gertrude è grande intellettuale, scrittrice. Colleziona gli artisti più importanti. La sua casa è punto di incontro per gli artisti del tempo. Proprio nel 1906 al Louvre c’era un’importante mostra sui rilievi iberici classici. La posa dell’opera di Picasso è tradizionale, ma si osservano i rilievi iberici. Picasso va all’essenziale, ricerca le origini altre del classico. In Spagna c’era questo tipo di classico. Rifà gli occhi esattamente con quello stile. Aveva un nuovo impatto dell’arte africana e durante una visita al museo etnografico del Trocadero che ha influsso dei prodotti negli anni successivi(primitivismo). The Harem, 1906 : Picasso è interessato ai molti dipinti di nudi femminili. Qui un uomo con cinque figure femminili. Tema simile anche in Ingres. Persino nel 68 continuerà a pensare all’opera di Ingres. ® Les demoiselles d’avignon, 1907-08 : Nascita del Cubismo. Quadro di svolta. Non sono più valide le caratteristiche pittoriche dell’epoca. I volti sono come maschere africani. La posa della donna in centro come la statua di Michelangelo. Ha influenzato dai bagnanti di Cezanne e Matisse chi impone bidimensionalità, piano di colori e il decorativismo. È un po” l’inizio delle avanguardie. Carattere fortemente alternativo alla società del tempo. @ 1908-11 : Cubismo analitico e lavoro in comune con Braque. @ 1911-17 : Cubismo sintetico. ® 1917-1924 : Classicismo. Mentre la prima guerra mondiale, aveva già cominciato ad adottare uno stile classico tipo dei neoclassici. Un viaggio in Italia nel 1917. Pittura classica con figure femminili monumentali, dolci, dai volumi espressi sinteticamente. Lavora come costumista e scenografo. ® 1925-27 : Età dei mostri. La fisionomia delle figure perde ogni legame col reale. (occhi, naso, bocca assumono posizioni intercabiabili) l'impegno civile e politico si esprime in Guernica. ® 1937-73 : Ultima fase. Caratterizzata da un’intensissima attività creativa che riguarda anche la ceramica, la grafica e la scultura(soprattutto dal 1946). Rende omaggio ai grandi maestri sotto forma di citazioni e fa lavori sul rapporto tra pittore e modella. FUTURISMO (1909-1944) Y Giacomo Balla (1871-1958) v Umberto Boccioni (1882-1916) Y Carlo carrà (1881-1966) Y Gino Severini (1883-1966) 1) Nasce il 20 febbraio 1909 a Parigi con la pubblicazione del manifesto futurista sulla prima pagina di Le Figaro. Enumerando in diversi punti il suo specifico programma, @ Il futurismo voleva affermare il legame dell’avanguardia con la cultura di massa. @ La convinzione che d’ora innanzi le tecniche e le strategie operative della cultura di massa sarebbero state essenziali per la diffusione delle pratiche avanguardiste. @Il futurismo era fin dall’inizio impegnato in una fusione delle pratiche artistiche con le forme avanzate della tecnologia. Nel manifesto si evidenza la volontà di esprimere l’energia, il coraggio e la ribellione, di esaltare il movimento aggressivo e la dinamicità, creare un nuovo ideale di bellezza che esali il progresso e la tecnologia, glorificare la guerra come unica igiene del mondo e del patriottismo. Rifiutano l’accademismo o qualunque forma tradizionale che vedono come un freno del progresso. 2) Gli slogan del Futurismo : il dinamismo congenito, la rottura dell’oggetto, la luce distruttrice di forme, esaltando anche la macchina, dichiaravano che un’automobile in corsa è più bella della vittoria di samotracia. Esprimendo la bellezza della velocità. 3) Esistono ulteriori manifesti dei musicisti futuristi, dei drammaturghi futuristi, della cinematografia futurista, della danza futurista, dell’aeropittura, dell’arte sacra futurista e della letteratura futurista. Es, Marinetti cercò la liberazione del linguaggio si chiama le parole in libertà. Insistendo che le parole devono essere liberate dai modelli statici ed esoterici di linguaggio. Il linguaggio è rotto a favore dell’azione fonetica. 4) Tre punti centrali del Futurismo, @ Era posta enfasi sulla sinestesia (la rottura dei confini tra i diversi sensi, es, tra vista, udito e tatto) e la cinestesia (la rottura della distinzione tra il corpo fermo e il corpo in movimento). ® Il Futurismo cercò di costruire un’analogia tra il significato pittorico e le tecnologie della visione e della rappresentazione, come quelle sviluppate dalla fotografia e dal primo cinema. @ La rigorosa condanna della cultura del passato, il suo violento attacco contro l’eredità della tradizione borghese, generò l’affermazione altrettanto appassionata del bisogno di integrare arte e tecnologie avanzate, anche quella della guerra, aprendo così il movimento al fascismo. 5) Il Futurismo svolge un ruolo fondamentale anche nel rinnovamento della scultura e dell’architettura, aprendo successive strade all’arte del Novecento. 6) Cercò di integrare l’esperienza della simultaneità, della temporalità e del movimento fisico nei limiti dell’oggetto artistico. La sua percezione del movimento un elemento essenziale della rappresentazione del corpo nello spazio fu ispirato dalla scoperta da parte del Futurismo della cronofotografia. 7) Il rapporto tra Cubismo e Futurismo : il Cubismo fu di aiuto a frantumare gli oggetti, a liberarsi del puntinismo e a trattare il colore in modo meno sgargiante. Le differenze sono @ IFuturisti hanno contenuti simbolici, i cubisti no. @ IFuturisti cercano di rendere il movimento, mentre i Cubisti creano immagini statiche (natura morta o ritratto). @ IFuturisti hanno una base teorica e affermano le loro idee, mentre i Cubisti non ha manifesti e nasce dal lavoro schiavo di Picasso e Braque. @ IFuturisti hanno una marcata ideologia politico-sociale, i Cubisti no. @ IFuturisti si occupano di ogni forma d’arte, i Cubisti solo di pittura e scultura. Giacomo Balla 1) Il pittore più interessante del movimento e della luce. Era un artista del dinamismo quando hanno manifestato le idee. Studia i molti dei corpi come sequenze di fotogrammi sovrapposti delle singole fasi del movimento disponendoli automaticamente sulla tela. 2) Dal 1912, Balla ha ridefinito la sua sintassi pittorica adattando i contorni ripetitivi della cronografia alle rappresentazioni di oggetti. Esprimere la simultaneità della percezione del movimento nel quadro. 3) Nel 1913, Balla fa il passo di abbandonare del tutto la rappresentazione cercando un modo più adatto per descrivere velocità, temporalità, movimento e trasformazione visiva quindi i suoi oggetti diventano poco riconoscibili e si trasformano in intrecci di linee. Fino al 1914, crea un ciclo di dipinti dedicati allo studio della scomposizione della luce. Umberto Boccioni 1) Amico di Severini, a Roma nel 1900 frequenta Balla, da cui apprende la tecnica divisionista e post- impressionista. Nel 1909 a Milano, incontrato con Marinetti. 2) Partecipa alla stesura del Manifesto dei pittori futuristi (1910) e poi del Manifesto tecnico della pittura futurista, in qui esalta il dinamismo; nel 1912 sottoscrive il Manifesto della scultura futurista. 3) I concetti fondamentali sono, @ La linea forza @ Il dinamismo @ La simultaneità ® La compenetrazione tra figura e sfondo @ La frammentazione delle forme @ Il continuo mutamento dei punti di vista (cubismo) 4) Del divisionismo impiega la tecnica con pennellate fitte, minute e filamentose, e il contenuto simbolista. Vuole andare contro la raffigurazione degli oggetti per esprimere emozioni e stati d’animo, i soggetti sono solitamente le città e gli ambienti metropolitani legati all’evoluzione urbana. 5) Ia scultura rompe definitivamente nelle forme chiuse. Carlo Carrà 1) L'eredità della pittura divisionista, la frammentazione cubista dello spazio percettivo tradizionale, l’inserimento di ritagli di giornali e materiali trovati dalla pubblicità, la suggestione della cinestesia attraverso una dinamica visiva resa dalla costruzione del collage. 2) Nel 1910, ha firmato il manifesto dei pittori futuristi. Concepisce i suoi quadri come immagini dinamiche montaggio. Hausmann, Hòch, Heartfield producono i fotomontaggi distruggendo l'omogeneità visiva e testuale a enfatizzare la materialità del significante al di là della presunta leggibilità universale dei significati sia testuali che iconici e a sottolineare la rottura e la discontinuità delle forme temporali e spaziali dell’esperienza. Accanto ad un’ala Dada molto politicizzata, avversa al Nazismo ci sono anche altre evoluzioni. 1) Johannes Baader, Das grosse Plasto-Dio-Dada-Drama, 1920 : è una sorta di altare al Dio-Dada-Drama. È un collage misto, ci sono tecniche diverse, si può anche qui parlare di installazione. E la fiera è organizzata in uno spazio privato, una galleria. Heartfield e Schlichter, Prussian Archangel, 1920 : manichino appeso al soffitto, testa di maiale. Più delle singole opere conta la ricostruzione degli spazi, delle mostre. La ricostruzione è importante strumento di comprensione in quanto i confini delle opere non sono più netti. 3) Hausmann, Der Kunstkritiker, 1919-29 : combinazione tra collage e montaggio che avrà forte sviluppo in Germania in questi anni. Qui l’uomo è armato di una spada che è in realità una penna, in testa ha una scarpa, la lingua è bioforcuta. Una serie di elementi ci fanno capire la critica ai critici d’arte e all'accademia. Con il ritorno a casa da Zurigo di figure tedesche si trova una nazione distrutta. C’è sconfitta. Ci sono morti, mutilati che diventano come un peso per la società. 4) Hoch, Roma, 1925 : il protagonista al centro è Mussolini. In Italia c’era già il Fascismo. Emergono elementi di De Chirico, come una classicità perduta. La testa di Mussolini è messo su un corpo da ballerina. C'è ironia, presa in giro. Il nazionalismo tedesco troverà in Italia una sponda esterna. A ciò si aggiunge la chiesa cattolica che in quegli anni stava firmando un patto di collaborazione con Mussolini. 2 Man Ray : Prima pittore cubista, dopo l’incontro con Duchamp produce gli oggetti d’affezione, molto vicini ai readymade di Duchamp, titolati con giochi di parole e presentati come fotografie. Come fotografo sperimenta varie tecniche di cui la più importante è la rayografia. Marcel Duchamp 1) Considerato fra i più importanti e influenti artisti del XX sec, si occupò di pittura (attraversando le correnti del Fauvismo e del Cubismo), fu animatore del Dadaismo e del Surrealismo, e diede poi inizio all'Arte concettuale, ideando il Readymade (prefabbricato) e l'assemblaggio. 2 Il suo periodo dada si divide tra Parigi e New York (dal 1915). 3) Dal 1913 sostituisce progressivamente alla pittura i suoi readymade e dal 1923 smette di fare l’artista : gli scacchi, la consulenza a collezionisti e a gallerie. 4) Ha presenta alla prima di scavalcare vecchie questioni estetiche di artigianato, medium e gusto verso nuove domande potenzialmente ontologiche (che cosè l’arte?), epistemologiche (come la conosciamo?) e istituzionali (chi decide?). Dal 1914, ha cominciato ad indagare un’arte di nominare - che nomina una data immagine od oggetto come arte — come equivalente all’arte di fare. 5) Nel 1917, Duchamp ha esposto la Fontana alla società americana degli artisti indipendenti con la firma R.Mutt. la fontana è rifiutata ma attraverso quest'occasione Duchamp apre lo sguardo dell’arte, cioè come processo di nominazione da parte dell’autorità dell’artista. L’artista l’ha scelta. Ha preso un normale articolo quotidiano, l’ha posto in modo che il su significato utilitario scomparisse sotto il nuovo titolo e punto di vista. Ha cercato una nuova idea per quell'oggetto. 6 Rifiuta la pittura retinica (nata dall’impressionismo e proseguita con le avanguardie storiche cubiste e futuriste) o olfattiva (con riferimento all’odore di trementina) a favore di un’arte puramente intellettuale che eleva ad opera d’arte qualunque oggetto, anche il meno nobile, con intento provocatorio. © Tum’, 1918 : è ultimo pittura di Duchamp. Lo realizza per una sua sostenitrice, per collocarlo sopra la sua libreria. Numerose stranezze. È un olio su tela con attaccati spazzolini per bottiglie, tre spille da balia e un bullone. La mano indica, cerca di dire qualcosa. Non la fa lui, la vuole tradizionale. La mano indica un finto squarcio nella tela che è però tenuto da spille da balia. Vi sono poi delle ombre che sono ombre dei suoi readymade. Lui aveva già dato attenzione alle ombre dei suoi readymade. Dei finti pezzi di carta sono tenuti da un bullone vero. C’è verità e finzione. 7) Le sue opere possono essere inscritte in tre categorie principali : i dipinti, gli oggetti e le fotografie (spesso di sé stesso). Della sua opera resta molto poco perché lui stesso non dava importanza all’oggetto in sé, ma all’idea, per cui i suoi readymade originali sono stati subito distrutti e poi rifatti. 8 Ha sposto il suo messaggio dall’icona all’indice. Cambia completamente rispetto a prima (rapporto con la pittura). Si deve capire il processo di creazione dell’opera d’arte (scatola verde). 9) Grande vetro, 1915-23 : è complementare ai readymade. Si conclude nel 1923 perché lui si era annoiato. Gli sembrava inutile finirlo. È un’opera aperta che non può essere finita. Ci sono una serie di disegni addirittura del 1912 che saranno presenti. La parte alta è la parte femminile, quella bassa la parte femminile. Abbiamo studi preparatori. Sono come due mondi, uno superiore, dei cieli in cui non si arriva mai alla sposa, come sospesa. Ogni elemento ha precisa corrispondenza, come un racconto meticolosissimo di cui però non si riesce a scogliere il significato. Abbiamo la ricostruzione di come dovrebbe essere la parte che manca al quadro. Abbiamo gli appunti per finirlo e realizzarlo. Forte realismo e prospettiva negli oggetti. Paragone con la fotografia. Come la fotografia isola oggetti, così il readymade isola oggetti reali. Vediamo la facciata, ma possiamo vedere anche il retro. Ha colori diversi, ossidati. È un oggetto mi appeso, ma ci si può girare intorno. Duchamp gioca sulla trasparenza. Se guardo quest’opera la vedo con tutto il suo contesto. Fa scattare una serie di processi di ragionamento. Non c’è un punto di vista privilegiato. Il guardare è un processo. A tutto ciò si aggiunge il fatto che l’oggetto sia rotto. Rottosi durante il trasporto ma è lasciato da Duchamp. Assume coincidenza. Con Man Ray ha fatto Dust Breeding, 1920/1967 è la fotografia di polvere sul Grande vetro. È un gioco sul grande vetro. 10) L.H.0.0.0Q o La jaconde, 1919/1964 : come Air de Paris (1919/1964) anche qui è un gioco di parole, in francese suona come “lei ha caldo al culo”. È la gioconda, a cui si aggiungono i baffi. È l'edizione del 64, rifatta. L’edizione originale era andata persa. Si faccia riferimento anche al sagg una presunta omosessualità di Leonardo. io di Freud in cui si parla di 11) Rose Selavy @® Duchamp as Rose Selavy, 1920-21 : foto di Man Ray ritoccata da Duchamp. Gioco di parole. Se letto alla francese suona come “eros è la vita”. Le mani sono di una sua amica e uscendo da dietro sembrano di Duchamp. È un gioco ambiguo sull’identità sessuale del soggetto. E anche a livello autoriale non è chiara la patemnità al fotografo o a chi l’ha ritoccata. È una nuova idea di costruzione dell’immagine come costruzione intellettuale, finzione che si costruisce. @ Belle Haleine, Eau de Voilette, 1921 : gioco di parole, di ambiguità tra ciò che suona e ciò che è scritto. 12) Scatola-in-valigia, 1936-41 : raccoglie oggetti del suo lavoro. È un'ulteriore falsificazione, imita in miniatura degli oggetti. Si pensi a l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica di Bejamin del 1935. Come un museo portatile. È come un campionario, una collezione. Mette in dubbio il concetto di museo e la loro rappresentazione della magnificenza dell’arte che ti mettono davanti. Duchamp realizza il suo lavoro in valigia, in miniatura, non serve più la cosiddetta aura. BAUHAUS (1919-1933) Y Weimar (1919-1925) Y Dessau (1925-1932) Y Berlino (1932-1935) 1) È una scuola di arti applicate, fondata da Walter Gropius, la cui storia si divide in tre fasi : @ I primi anni a Weimar (1919-25) sotto la direzione di Walter Gropius @ Il trasferimento a Dessau (1925-32), in una sede progettata da Gropius, sotto la direzione di questi prima, poi di Meyer e di Mies van der Rohe. ® L'ultimo periodo a Berlino (1932-35), sotto la direzione di van der Rohe. 2) Nasce come unione dell’Accademia d’arte e della scuola di arti e mestieri. Di Weimar; è una scuola democratica in cui allievi e docenti studiano, vivono e lavorano insieme, fondata sull’esperienza pratica; accoglie allieve e docenti donne. 3 Vi sono rappresentate tutte le tendenze della moderna ricercar artistica : pittura, scultura, grafica, architettura, tessitura, cartellonistica pubblicitaria, urbanistica, disegno industriale (per la produzione industriale di arredi e di oggetti d’uso). 4 Gli insegnanti seguono gli allievi durante tutto il percorso creativo : progettazione, sperimentazione, realizzazione in officina dei prototipi per l’industria. 5 I corsi dividevano in un corso propedeutico di sei mesi, in cui gli allievi studiavano le caratteristiche dei materiali, del colore, delle forme naturali e geometriche e le leggi della percezione visiva sotto la guida di Kandinskij, Klee, Moholy-Nagy, Itten e Albers. -> nella seconda fase, di tre anni, l’allievo era impegnato in attività di laboratorio (falegnameria, metalli, tessitura, fotografia, stampa, scultura, ceramica, pubblicità), dove si apprendevano e si sperimentavano le caratteristiche tecniche e di lavorazione dei materiali sotto la guida di Marcel Breuer, Marianne Brandt, Gunta Stolzl, ecc. -> La terza fase prevedeva lo studio della progettazione architettonica, con un tirocinio nei cantieri edili, ma prevedeva anche l’interazione tra i linguaggi visivo, musicale, di teatro e danza. I maestri erano Gropius e Schlemmer. 6) La fase di Weimar ha un’impronta prevalentemente artistica, mentre col trasferimento a Desau prevale la produzione di oggetti e nell’ultimo periodo l’interesse per l’architettura. 7) Nel campo dei mobili, soprattutto per sedie e poltrone fu escogitata da Breuer la soluzione geniale di sostituire il legno con tubi di metallo cromato e la pelle con il tessuto -> mobili più economici, robusti e veloci da realizzare rispetto a quelli tradizioni, tanto che sono in produzione ancora oggi. ARTE DEGENERATA : In Tedesco entartete kunst è un termine che nel contesto della Germania del regime nazista indicava quelle forme d’arte che riflettevano valori o estetiche contrarie alle concezioni naziste, le quali si opponevano a molte forme di arte contemporanea, nell’intento di conservare i valori tipici della razza ariana e della sua tradizione culturale. ® Le mostre naziste : Nel 1937, le autorità naziste epurarono i musei dall’arte considerata degenerata a Monaco. Tra le opere confiscate ne individuarono 650 esposero in una speciale mostra itinerante di arte degenerata. ® L’Espressionismo era la corrente artistica più presente tra le opere condannate. Anche condannano Bauhaus e il simbolismo. ® Le mostre più aperte da Joseph Goebbels : non era richiesto il pagamento di alcun biglietto di entrata, per si visita dal maggior numero di persone possibile. Esp ne internazionale, 1937 : Organizzata in un momento storico di grandi tensioni politiche tra i paesi europei. Tra le opera di maggior rilievo sono tre : @ Padiglione sovietico : le statue sono incarnate del proletariato e nuovi eroi della storia queste figure allegoriche rappresentavano l’unione sovietica di Stalin. Da un’acessa dinamica culminante nell’unione di falce e martello, gli emblemi comunisti dell’agricoltura e dell’industria. i suoi quadri senza comice su fili metallici che andavano dal soffitto al pavimento. Kiesler (architetto) volle dissimulare la mediazione della galleria per simulare l’immediatezza dello spazio psichico da qui la rimozione dei supporti tradizionali come comici, divisori e piedistalli. Decoravano con l’installazione sul fascino surrealista per il labirinto come figura dell’inconscio. Le corde oscuravano gli spazi pittorici e architettonici in modo da sottolineare interrompere sia le comici dei quadri sia la galleria. Fu in ogni caso un gesto negativo, quasi nichilista ma come uno scherzo. Y Adolph Gottlieb (1903-1974) Y Archile Gorky (1904-1948) Y Mark Rothko (1903-1970) Y Mark Tobey (1890-1976) Y David Smith (1906-1965) Y Jackson Pollock (1912-1956) Y Willem De Kooning (1904-1997) i La causa della seconda guerra mondiale, in America c’erano gli emigranti artisti dall'Europa. Cambiarono radicalmente la situazione del Surrealismo a New York. I primi artisti surrealisti ad emigrare erano stati Yves Tanguy e Matta nel 1939. Poi Masson e Breton e poi Emst. Dal 1947, la pubblicazione di possibilities a New York segna la riunione dell’Espressionismo astratto come movimento. Quando hanno fato la fotografia su Life (1951), questo genere ormai è maturato generalmente. Presto sarebbe stato considerato la quintessenza della pittura di tipo americano e arruolata nella Guerra fredda come un efficiente battaglione culturale contro il Comunismo sovietico. Adolph Gottlieb (1903-74) : Gli artisti moderni sono interessati all’arte primitiva per un motivo sprituale anche, non solamente estetico. In un periodo di violenza come quello delle guerre, le idee sui colori e la tecnica sono meno importanti quindi studiano l’arte primitiva per il messaggio. Archile Gorky (1904-48) 1) Fino al 1938 aveva studiato il linguaggio di Picasso, di Mirò e di Matta. Da Matta veniva l’idea della sua tela come espressione di prodigioso fervore, come sfondo di energie sprigionate, di rossi e gialli luminosi opposti ai freddi grigi. Gorky poteva trarre le proprie concluosioni dall’arte di Matta senza bisogno di attendere il suo inventore secondo Schiapiro. Il surrealismo di Gorky, avrebbe potuto usare altrettanto liberamente il linguaggio perciò diventa espressionismo astratto. 2) Dopo aggiunse i segni di gestualità che ha imparato da Picasso (la dissociazione di forma e contorno), Mirò (le figure biomorfe), Kandinskij (il conore), Matisse, Matta e Duchamp. Mark Rothko (1903-70) : concettualmente agli antipodi dell’action painting è il colorfield painting di Rothko, cioè la pittura per campi o bande di colore, nel quale non è tanto il contenuto gestuale o anticonformista a definirlo, quanto il colore e la sua capacità di provocare emozioni. Di origine Lettonia, dopo aver interrotto gli studi universitari, dal 1923 si dedica alla pittura, iniziando come realista e diventando surrealista dal 1940, con soggetti soprattutto mitologici. Dal 1946 al 1949 comincia a semplificare le forme e a valorizzare il colore, fino a raggiungere nel 1949 la liberazione del colore dalla forma, riducendo le macchie fino a tre e poi due che occupano tutta la tela : rettangoli dai bordi incerti che sembrano fluttuare sopra il fondo monocromo della tela senza cornice. JACKSON POLLOCK (1912-56) : È’ il massimo esponente dell’Action painting. Dopo una formazione abbastanza irregolare, è affascinato dalla pittura popolare messicana e dai riti magico-propiziatori dei nativi americani, ma anche dalle teorie psicanalitiche e dalle ultime avanguardie culturali europee. Nel 1947 mette a punto la tecnica del dripping usando colori sintetici puri fatti gocciolare o schizzare dal pennello su tele o cartoni distesi al suolo. Quasi in uno stato inconsapevole, si muove in cerchio come in una danza con sottofondo musicale, facendo cadere il colore in modo casuale, e quindi sempre diverso, fino a riempire completamente la superficie. 1) La sua forma rappresentante è peculiare della visione. Rendere la materia completamente ottica e la forma una parte integrante dello spazio ambientale, questo chiude il cerchio dell’antiillusionismo. Invece dell’illusione delle cose, ci si presenta ora l’illusione delle modalità, cioè di quella materia incorporea, senza peso e che esiste solo otticamente come un miraggio. 2) La sua opera sembrava essersi espressa, poteva anche essere assoluta ed emotiva, l’incisione del suo stesso autore. Basata su una sfida all’idea stessa di astrazione, una è personale o biografica in sé, mentre l’atra è più profondamente strutturale. 3 Verticalità, Gestalt, Forma, bellezza. Usando questi 4 forze sublimatorie per suo lavoro. In quel periodo altri artisti che lavoravano nella direzione dell’ Anti forma. Ma Pollock resisteva e si mantenne in ogni aspetto del suo lavoro che un’antiforma orizzontale come astrazione non colonizzata dall’’uno” verticale. Willem De Kooning (1904-97) : Come Giacometti seguiva Sartre, l'apparente improvvisazione della pittura astratta di de Kooning degli anni Quaranta, sembrò più fuori luogo riguardo alle sue Donne. Elimina la composizione, i rapporti, la luce. Così pensava di potersi affidare al fatto che aveva due occhi, un naso, una bocca, un collo per lui. Fa arte come seriale che si può ripetere uguale. Quindi manca l’individualità. La mancanza di individualità è il problema delle sue opere. Quindi non possiamo parlare esattamente di esistenzialismo dalla sua opera. I one.in Europo nel secondo dopoguerra / Informe Y Jean Fautrier (1898-1964) Y Jean Dubuffet (1901-1995) Y Alberto Burri (1915-1995) Y Lucio Fontana (1899-1968) Y Piero Manzoni (1933-1963) 1) Prende il nome dalla polemica con tutto ciò che ha una forma, sia figurativa che astratta e si afferma in Europa nel decennio tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento quando, a seguito delle enormi devastazioni e sofferenze portate dalla seconda guerra mondiale anche gli artisti non hanno più certezze. 2) La pittura diventa informale e si sottrae al figurativo, alla geometria e al rigore matematico che caratterizzano l’Astrattismo. L'artista percepisce la propria incapacità di trasmettere messaggi e per far fronte a questa nuova urgenza comunicativa utilizza i materiali più disparati. 3) Trae spunto, nelle sue varie matrici, dalla rivisitazione dal Dada, dell’Espressionismo e del Surrealismo. JEAN DUBUFFET (1901-95) 1) Dubuffet non fu tenuto né da tale autogiustificazione né da un mero ritorno allo status quo di prima della guerra, a quella superficiale opposizione, nell’avanguardia, tra il mondo dei sogni del Surrealismo e l’utopia dell’astrattismo. 2 Si dedica alla pittura tardi, da autodidatta e nel 1945 inventa il termine di Art brut (Arte rozza) : tutte le manifestazioni spontanee senza alcuna intenzionalità estetica e al di fuori di ogni regola codificata. Questi artisti derivano tutto dalle proprie profondità, e dalle concezioni dell’arte classica o di tendenza. Sono testimoni di un’operazione artistica completamente pura, grezza, bruta e interamente reinventata in tutte le sue fasi esclusivamente con mezzi appartenenti alle pulsioni dell’artista. 3) Come Klee, Dubuffet idealizzava l’arte dei malati di mente come ritorno alle pure profondità. Ma diversamente da Klee, definiva queste profondità non come origine dell’arte, dal cui recupero si attende una possibilità di redenzione, ma come fuori dell’arte, che introduce trasgressione e rottura nei suoi spazi culturali. 4 Prima si dedica alla pittura, tra il 1949 e il 1960 usava i materiali diversissimi : collage di opere precedenti, giornali, mescola i colori a sabbia, terra, fango ecc. Accentuato dalla mancanza di qualsiasi indicazione di tridimensionalità (le figure tipo graffiti sono o frontali o di profilo), il rimando al disegno dei bambini. Anche fa la scultopittura tridimensionale, dalle caratteristiche bestiali e grottesche. ALBERTO BURRI (1915-95) : si dedica gli assemblaggi di sacchi, presto seguiti da sogli di plastica bruciata. Si interessa a fondo delle problematiche della materia in cui la tela non è più supporto della pittura , ma sua parte integrante con brandelli di juta uniti da grossi punti di sutura e zone di colore rosso o nero come ferite. Dal 1954 tutte opere con materie naturali e artificiali animate da fenomeni di degradazione come la ruggine o la combustione. Cretti in cui la superficie monocroma di alto spessore viene fatta asciugare e crepare come terra al sole. LUCIO FONTANA (1899-1968) 1) E’ l’allievo di Adolfo Wildt, Si avvicina agli ambienti dell’avanguardia europa, ma alla fine della guerra nel 1922 si rifugia in Argentina (dove c’è l’art deco : kitsch moderno). Rientrato in Italia nel 1928, fu tentato per un po” dal revisionismo antimodernista del novecento, un movimento che avrebbe presto ricevuto l’approvazione del regime di Mussolini. 2) Nel 1946 insieme ai suoi studenti lanciò il manifesto bianco, in cui rompeva sia con l’astrattismo che con la figurazione, attaccava l’estetica, il razionalismo e il formalismo e annunciava la propria idea di arte che un'arte liberata dalle idee. Durante la seconda guerra si rifugia in Argentina dove pone le basi teoriche di Spazialismo italiano (1947-52) che propone il superamento dell’arte come sino ad allora concepita, inserendo la tridimensionalità. 3 Appena tornato in Italia nel 1947, Fontana cominciò a mettere in opera questo programma. Dagli anni Cinquanta sperimenta nuovi materiali, come tubi al neon o superfici piane di carta, tela o lamina metallica su cui opera con gesti provocatori e distruttivi : buchi, strappi e soprattutto tagli. È una ricerca di uno spazio tridimensionale, al di là di quello bidimensionale della tela, facendo cadere i limiti tra scultura, pittura e decorazione. 4) Castellani e Dadamaino ha influenzato dal Spazialismo di Fontana. PIERO MANZONI (1933-63) 1) Prima del 1958, Manzoni dipingeva gli oggetti quotidiani (tipo pinzetta), dal 1958 realizza Achrome(letteralmente senza titolo). Importò questa posizione materialista e risolutamente antiidealista dentro il tropo modernista stesso del monocromo. Solo tutti bianchi. 2) Prendendo direttamente in giro la retorica della dignità autoriale e lo pseudomisticismo di Klein, Manzoni si rivolse ancora una volta a Duchamp. Contro le pose e l'appello all’immaterialità di Klein, Manzoni concepì l’artista non come un ideale supereroe, ma come una macchina escrementizia. Es, Fiato d'artista, l'impronta (1960), Base del mondo, Base magica, Merda d'artista (1961). POPART.inUK Y Richard Hamilton (1922-2011) Y Eduardo Paolozzi (1924-2005) 1) Independent Group (1952-55), in cui ci sono Hamilton, Paolozzi e Lawrence Alloway. Questo gruppo passò attraverso tre formazioni orientate rispettivamente intorno all’esposizione e al design, alla scienza e alla tecnologia, e infine all’arte alta e a quella popolare. risultare uno dei più interessanti, Kazuo Shiraga cominciò a dipingere con i piedi, concependo questo metodo corporeo come una radicalizzazione dell’orizzontalità di Pollock. Ma anche esasperare la natura rituale della cultura giapponese per trasformare l’atto artistico in una performance trasgressiva e ludica. Le azioni di Shiraga e Murakami devono essere sembrate all’epoca ancora più trasgressione a un pubblico giapponese perché faceva un implicito riferimento alla tradizione giapponese delle feste del fango in cui giovani lottano nel fango delle risaie prima della prima semina dell’anno. E anche perché assaltava esplicitamente e violentemente questa icona dell’architettura d’intemno tradizionale giapponese, la parete divisoria di carte. POP ART IN USA 1) Pop art matura negli Stati uniti come forma d’arte popolare cioè arte di massa (= prodotta in serie), in contrapposizione all’intellettualismo dell’Espressionismo Astratto, rimasto confinato ad una ristretta élite. 2) Sirivolge agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi : temi che riguardano la mercificazione dell’uomo moderno, l’ossessivo martellamento pubblicitario, il consumismo come sistema di vita, il fimetto come unico veicolo rimasto di comunicazione scritta (es, Lichtenstein). 3 I soggetti tutti noti e riconoscibili, sono tratti dall’universo del quotidiano americano. L'intervento artistico consiste nella manipolazione dei soggetti (dilatati, ripetuti e alterati nelle forme e nei colori) grazie alle nuove tecniche fotografiche e tipografiche. 4) La Pop art usa lo stesso linguaggio della pubblicità : asseconda il mondo della società dell’artista che realizza opere più curiose che provocatorie, senza alcuna scelta estetica, ma come puro istante di registrazione delle immagini più note e simboliche. Claes Oldenburg (1929-) / Happenin Y Happening : Allan Kaprow, inventato la forma l’happening. La disponibilità del mondo in generale come nuovo, onnicomprensivo materiale dell’arte; la dissoluzione delle gerarchie e dei sistemi di valore; la soppressione della specificità del medium e la simultanea inclusione di tutti gli aspetti della percezione nella sfera estetica. Verso la fine del 1957 cominciò a creare ambienti spaziali, che chiamava action collage. Kaprow accentuava la dimensione teatrale degli eventi e il loro legame con la tradizione dadaista del collage. Nel 1959 alla galleria Reuben, faceva il primo vero happening pubblico /8 happening in 6 parti. Kaprow aveva diviso lo spazio in tre stanze con dei tramezzi fatti di legno, fogli di plastica e tela, ricoperti con assemblaggi di vari oggetti utilizzati dai partecipanti come materiali di scena, o se ancora immacolati all’inizio della performance, destinati a essere dipinti durante il suo svolgimento. Gli happening avevano luogo simultaneamente nelle tre stanze e agli spettatori veniva chiesto di cambiare due volte stanza nel corso di un’intera performance di un’ora. Questa modesta partecipazione del pubblico, così come l’assenza di storia e personaggi e la simultaneità del circo a tre anelli, era la garanzia che nessuno nel pubblico potesse affermare di avere più che una conoscenza frammentaria dell’intero evento. L’oltre più che Kaprow distrugge della barriera di separazione tra performer e pubblico. : le prime teorie di Oldenburg erano molto vicine a quelle di Kaprow, soprattutto riguardo alla celebrazione dei rifiuti come materiale primario dell’arte. Dal 1961 dimostra l’estetizzazione del rifiuto. Apre i/ negozio che un’ambiente che imitava l’allestimento dei negozi poveri del quartiere, in cui ogni oggetto esposto era in vendita dicendo che queste cose sono esposti nelle gallerie, ma non è il loro posto. Starebbero meglio in un negozio. Il museo nella concezione borghese è l’equivalente del negozio nella mia. Nelle sue opere, non c’era nessuna fondamentale differenza tra il rarefatto commercio dell’arte e il giro d’affari di un negozio di oggetti usati. Andy Warhol (1928-87) 1) Fecei suoi primi quadri di personaggi del fumetto nel 1960, Warhol giocava con gli errori manuali e le sfocature tipiche delle immagini dei media. 2) Era attratto dalle ferite aperte della politica americana. Warhol appartiene alla tradizione popolare americana del dire la verità attraverso serigrafia. 3 Il ruolo della ripetizione di Warhol : dice che “non voglio una cosa fondamentalmente uguale : la voglio esattamente uguale. Perché più tempo passi a guardare la stessa identica cosa, più il significato scivola via, e meglio ti senti.” E tuttavia potrebbe essere riferita più che a un soggetto vuoto, a uno traumatizzato, che prende ciò che lo traumatizza come difesa contro il vero trauma. 4) La ripetizione in Warhol non è quindi né la rappresentazione di un referente mondano né la simulazione di ‘una mera immagine o di un significato isolato. Piuttosto la ripetizione serve a schermare una realtà percepita come traumatica, ma in un modo che nondimeno mira a questa realtà traumatica attraverso un’incrinatura nell’immagine, o più precisamente nell’osservatore toccato dall'immagine. 5) Era affascinato dalla soggettività prodotta nella società di massa. Volle rappresentarsi la massa del popolo americano tramite gli oggetti di consumo (da cui la presentazione seriale dal 1962 in poi delle lattine di zuppa Campbell’, della bottiglie di Coca-Cola e delle scatole di Brillo) o/e attraverso gli oggetti di gusto (i fiori, mucche ecc). 6) Warhol non si limitò a evocare il soggetto di massa attraverso il kitsch, le merci e le celebrità. Lo rappresentò nella sua reale irrappresentabilità, cioè attraverso l'assenza e l'anonimato il disastro e la morte, i livellatori democratici del famoso oggetto di massa e dell’anonimo soggetto di massa. 7) Nella vita moderna, si sente tante notizie di catastrofi o di morte delle persone anonime dai mass media. In qui nella parte delle vittime anonime della storia, dagli schiavi delle piramidi alle statistiche di morti senza nome diventa il soggetto d’opera. 8 Evocò il soggetto di massa in due modi opposti. La celebrità iconica e l’astratto anonimato. Gli uomini più ricercati e le sedie elettriche, i primi una specie di icona americana, le seconde una sorta di crocifisso americano. Ad Reinhardt (1913-1967) Agnes Martin (1912-2004) Robert Ryman (1930-2019) Frank Stella (1936-) Carl Andre (1935-) Donald Judd (1928-1994) Richard Serra (1939-) Dan Flavin (1933-1996) Robert Morris (1931-) Sol Le Witt (1928-2007) Joseph Kosuth (1945-) Hans Haacke (1936-) v v v v v v v v v v v v L'associazione artisti astratti americani aveva stabilito e consolidato una versione locale del linguaggio internazionale dell’astrattismo che veniva allora praticata in Francia. Ad Reinhardt denunciava la presenza di un tipo di astrattismo diventato accademico e voleva proteggere un’idea di purezza estetica dove l’arte astratta non poteva essere usata per l’insegnamento, la comunicazione ecc. diceva che l’arte essenzialmente fuori dal tempo, fatta bene, svuotata e purificata da tutti i contenuti extra-artistici. 2 La domanda era sempre quella cosa più fare l'artista? Tutto quello che avviene negli anni 60 sono due tipi di reazioni (le rappresentazioni iconiche di Warhol e Albers e il minimalismo e il monocromo) alle generazioni precedenti a New York. È un ribollire di contraposizioni. Ad Reinhardt (1913-67) 1) propose il suo punto di vista su Artnews del 1957, Dodici regole per una nuova accademia. Questo sforzo purificatore prese forza nell’amalgamento di due paradigmi dell’arte astratta la griglia e il monocromo dove, con la serie di quadrati neri si vede un superficie unita di monocromo con l'impossibilità di vedere così una figura distinta dallo sfondo. 2 Il punto fondamentale era superare la pittura attraverso lo spazio e il tempo. È come se questa volontà in diversi pittori astratti e successivi li portasse a una reinvenzione e ripetizione (la ripetizione è vista come atto di invenzione originale “l’ultimo quadro possibile”) del monocromo e della griglia. 3 I monocromi di Rodcenko sono molto diversi da quelli di Fontana o Klein. Il Minimalismo nasce negli stessi anni della Pop Art ed è un tentativo di riformulare l’arte partendo dagli elementi indispensabili, recuperando così l’astrazione. 4 Qui Reinhardt sovrappone lo stesso colore, è un tentativo di ripartire dal costruttivismo sovietivo, che nasce dal futurismo, ma che diventa codice dell’essenzialità. Agnes Martin (1912-2004) : Dove trova un’ambivalenza tra materia e spiritualità. I suoi quadri vengono visti come analoghi alla natura sia per i suoi titoli evocativi sia per il fatto che, il metodo che sviluppò dal 1963 in poi consistente in una sottile griglia lineare su tele trattare con un sottile strato di gesso, permetteva all’occhio vicino di vedere la materia pura, l’irregolarità ma allontanandosi la materia spartiva per fare posto all’atmosfera luminosa. Robert Ryman (1930-2019) : l’interpretazione fenomenologica va in direzione della materia. Egli vuole allontanarsi dal raccontare qualcosa e lavora sulla consistenza fisica del colore, le increspature del colore che vengono fuori dalle pennellate perfette. Frank Stella (1936-) :Il primo commento relativo alla Minimal Art è di Carl Andre sulle opere di Frank Stella in ‘preface to stripe painting, 1959” che elogia “la riduzione della pittura all'essenza delle sue componenti formali. Stella non è interessato all’espressione e alla sensibilità, ma alle necessità della pittura.” Frank Stella è il prototipo del essenzialismo, ricerca la filosofia dell’arte prendendo in mano la materia e non facendolo in maniera distaccata ma con la volontà di liberarsi dalla rappresentazione di ciò che accade all’esterno. La figura sfondo è sottolineata solo per essere negata perché le linee che appaiono come figura che emerge, sono in realtà lo sfondo sottostante, il fondo non dipinto della tela che si mostra attraverso la pittura nera. 5) Anche la scultura cerca la forma del Minimalismo. I principi costruttivisti di Taltlin e Rodcenko, vengono elaborati in maniera differente da artisti più giovani come Flavin Andre e le Witt. 5-1) il costruttivismo è lontano dalla cultura dei materiali che i primi costruttivisti cercavano di elavorare all’interno di un nuovo ordine di oggetti d’uso per la società comunista. 6) Il recupero del costruttivismo fu favorito dalla pubblicazione del 1962 di Pionieri dell’arte in Russi della storica dell’arte Camilla Gray e se Flavin fu attratto da Tatlin per l’uso di materiali industriali, la produzione esibita e la localizzazione architettonica, Andre e Le Witt preferivano Rodcenko per la trasparenza della costruzione e l'origine quasi seriale delle strutture. Nel 1963 questi artisti avevano creato una combinazione delle due altrenative radicali, la costruzione di Tatlin e il readymade di Duchamp. Carl An 1935. 1) Nei primi pezzi di Andre si trova la smaterializzazione dell’oggetto, che alterna readymade assistiti alla Duchamp a sculture in legno prima modellate e poi tagliate alla Brancusi. Già dal 1959 aveva cominciato ad accatastare elementi di legno in strutture piramidali in un modo che ricorda molto le costruzione di James Turrel Richard Long Christo Denis Oppenheim <Q 1) Gerry Schum si impose all’attenzione internazionale con il suo film Land Art, del 1969 che documentava le grandi installazioni prodotte dagli artisti americani di Earth Art collocare nei deserti degli Stati Uniti che andavano a modificare e interagire sul paesaggio naturale. 2) Le opere hanno spesso carattere effimero, passeggero, temporaneo e non sono vendibili. Questa arte quindi va contro al mercato e al consumismo nell’arte. perché appunto sono difficili da raggiungere. 3 I lavori sono infatti consultabili spesso solo tramite la documentazione fotografica, unica prova di documentazione di queste opere. Robert Smithson 1) pubblica nel 1966 Entropia e nuovi monumenti, dove vedeva l’ierosabile e irreversibile implosione di qualsiasi tipo di ordine gerarchico in una fiale uniformità. Sosteneva che la ripetizione fosse profondamente entropica e seguendo questa logica diventata irrilevante il pathos dell’espressionismo astratto ma anche la battaglia modemista con l’arbitrarietà dell’arte. per dimostrare questa natura pervasiva dell’entropia nel 1969 concepì Scarico di asfalto. Il tempo come rovina diventò cos’uno dei suoi interessi principali come la necessità di creare monumenti alla rovina di tutti gli altri monumenti. Ma se questa prospettiva (dove non esiste più un centro) può sembrare orrenda può anche essere liberatoria, perché un mondo senza centro è un labirinto aperto a infinite esplorazioni. 2 Sia Smithson che Nauman erano affascinati dal ruolo di disseminazione assunto dai riflessi speculari una volta che il concetto di entro viene sospeso. Come Spostamenti di specchi dove viene messo in questione lo stesso concetto del guardare, perché gli specchi diventano potenzialmente invisibili all’interno del paesaggio che riflettono. Sono non eventi che non veicolano nessuna informazione all’infuori del nudo fatto della loro transitorietà. Michael Heizer 1) Scavò due enormi tagli da due masse opposte nel deserto, definite anch’esse Earth Work non erano pensate per durare nel tempo. L'ampio ventaglio di pratiche, con la presenza di qualunque materiale aveva cancellato nei primi anni 70 la stretta logica del minimalismo in scultura e in pittura che sembrava avere dominato il decennio precedente. 2 City (1972) è un connubio tra monumenti antichi, minimalismo e tecnologia. Si voleva rompere lo spazio e l’autonomia dell’oggetto in campo scultoreo. Fino al tardo ottocento la scultura operava per marcare un sito reale con una rappresentazione del suo significato mentre la scultura modernista in generale sembra stabilire l’autonomia del campo rappresentazionale, un assoluto ritrarsi dal contesto fisico in un organizzazione formale completamente contenuta in essa. Privilegiando così lo spazio dell’oggetto autonomo. Walter De Maria : The lightning field, 1973-79 è la sua opera più famosa. De Maria cerca la complicità della natura per mettere in scena un evento sempre straordinario. Dopo aver conficcato in verticale nel terreno 400 pali metallici appuntiti su un’aera di circa 3 chilometri quadrati, ne sfrutta l’effetto-parafulmine durante i temporali raccogliendo e moltiplicando la potenza dei fulmini a servizio di un grandioso spettacolo di luce. L’opera destinata naturalmente a sparire col tempo, si offre alla fruizione solo mediante fotografie e video o direttamente, a coloro che desiderano assistere di persona all’evento. Richard Long 1) l’intento di Long è quello di accreditare la relazione tra l’uomo e l’ambiente come ‘fatto’ creativo per eccellenza, intimo e primitivo, privo di ingombranti implicazioni volontaristiche e di ridondanti mediazioni artificiali. 2) All’inizio Long lascia che le sue passeggiate siano testimoniate da tracce passeggere o da sculture realizzate con materiali molto semplici, reperiti sul posto, pietre, rami, acqua, fango ecc. con questi materiali realizza tante orme geometriche pure, corone circolari, spirali. FLUXUS/ BEUYS v Nam Jun Paik Y George Maciunas Y Shigeko Kubota Y Yoko Ono / v_ Joseph Beuys (1921-1986) Fluxus 1) Il movimento artistico dei primi anni sessanta, si sviluppò in parallelo, e spesso in aperta contrapposizione alla Pop Art e al Minimalismo negli Stati Uniti e al Nouveau Réalisme in Europa. 2) Più aperto e intemazionale negli scopi di qualunque altra avanguardia o neoavanguardia dal Dadaismo e dal Costruttivismo russo, Fluxus negava qualsiasi distinzione tra arte e vita, e credeva che la routine, il banale e le azioni quotidiane dovessero essere considerati eventi artistici, secondo il precetto che “tutto è arte e chiunque la può fare”. Con le sue diversi attività : performance musicali e teatrali, pubblicazioni dalla grafica innovativa, arte postale e altri eventi, gesti e azioni effimeri, diede origine a molti degli elementi chiave dell’ Arte Concettuale, come l’insistenza sulla partecipazione dello spettatore, la svolta verso la performatività linguistica e l’inizio della critica istituzionale. 3 4) Nel 1962 nella Germania occidentale, Maciunas organizza il primo di una serie di eventi internazionali che precedettero la costituzione del movimento Fluxus. 5) Fluxus si impegnò a cancellare i tradizionali confini tra produzione linguistica e visuale, tra testo e oggetto. 6 Superando Duchamp, Fluxus mirava a cancellare le ultime divisioni tra il readymade (cioè l'oggetto d’uso o commerciale isolato) e il vero significato del suo isolamento (cioè i dispositivi della cornice e della presentazione). In cui la registrazione testuale, visiva o sonora della produzione di un’opera e della successiva mostra o performance facevano parte dell’opera finita allo stesso titolo dell’oggetto o evento in sé Joseph Beuys (1921-86) 1) Beuys sviluppò un'estetica della memoria. Ha detto “in effetti questo shock dopo la fine della guerra è la mia esperienza primaria, l’esperienza fondamentale che mi ha portato a imboccare il mio vero percorso artistico, cioè a riorientarmi nel senso di un inizio radicalmente nuovo.” 2 I suoi rapporti con il mondo degli oggetti in generale e con l’eredità del paradigma del readymade di Duchamp. 3 Beuys è all’opposto di Fluxus, intendeva la performance come una ricaduta nel mito, un ritorno al rituale, quasi una forma culturale di cura psichica e di esorcismo. Le sue performance cercavano di riconnettere stati d’animo inconsci di esperienze passate con rappresentazioni drammatiche o grottesche nel presente. 4 Distingue Beuys dai suoi colleghi è la relazione strutturale e iconica con la memoria storica. Fa l’opera di guerra o Auschwitz. Dimostrazione Auschwitz (1956-64) sembra essere un’opera in cui pienamente articolata la necessità di ricordare e l'impossibilità di una rappresentazione adeguata. Se l’opera non con il rituale catarico sicuramente attraverso la dimensione mnemonica, e contemporaneamente mette in primo piano la condizione puramente materiale e processuale dell’oggetto. La condizione umana è Auschwitz e il principio di Auschwitz trova la sua perpetuazione nella nostra interpretazione dei principi della scienza e della politica, nella delega della responsabilità a gruppi di specialisti e nel silenzio degli intellettuali e degli artisti. Michelangelo Pistoletto Alighiero Boetti Piero Gilardi Jannis Kounellis Mario Merz Gilulio Paolini Luciano Fabro Gilberto Zorio SES Dopo guerra molti artisti americani esponenti della Pop Art sbarcano a Venezia. Dal critico Germani Celant, hanno organizzato la prima mostra dell’ Arte povera nel 1967 con dodici artisti. Sono al contro l'egemonia dell’arte americana e in particolare della scultura minimalista, questi artisti recuperavano anche le idee e le contraddizioni dell’avanguardia, ricontestualizzandole nel dopoguerra. Si offre di ridiscutere dei sistemi che circonda al sistema artistico (economicamente o mercantile). 2) L'arte povera aveva assunto una posizione esplicitamente anti-tecnologia. Ma ha la citazione del teatro. 3 La fotografia e la grande varietà di modi di produzione artistica a essa associati, quasi del tutto escluse dall’avanguardia storica italiana. 4 La particolare relazione dell’arte povera con i materiali e i processi di produzione. L’arte povera cercò di recuperare il modo dell’obsolescenza dal se stesso progetto storico con finalità assai simili. 5) L'arte povera risuscitava quindi il pensiero antimodemista di de Chirico, restituendo alla pratica artistica una dimensione mitica, teatrale e corporea, non solo allo scopo di combattere la logica strumentale e la razionalità della scultura minimalista, ma anche per lottare contro l’omogeneità delle forme avanzate della cultura dello spettacolo in cui la dimensione globale cancella l’esperienza del locale e la comunicazione istantanea annulla le funzioni della memoria e della storia. 6) Merz, kounellis, Pascali questi artisti producevano un particolare genere di assemblage che non dipendeva né dalla tecnologia né dal paradigma del readymade. Corrompendo la tecnologia con l’obsolescenza e investendo l’aspetto artigianale di un nuovo senso di purificazione. Usavano gli oggetti arcaici : Kounellis, i cavalli, Il fuoco o la pietra / Merz, la forma di igloo con la seria di numeri Fibonaci / Pascali, la forma di ragno o giraffe. 6-1) ad esempio di Kounellis /2 cavalli (1969) : rappresentando il naturale in un contesto istituzionale, essa esprimeva l’estetica dell’arte povera producendo lo shock della riapparizione della natura negli spazi della cultura. 12 cavalli si contrapponeva drasticamente ai concetti di oggetto scultoreo come cosa prodotta tecnologicamente o come struttura discorsiva, insistendo sul modello dell’esperienza prelinguistica, delle strutture non discorsive e delle convenzioni non tecnologiche, non scientifiche e non fenomenologiche. 7 ® Luciano Fabro utilizzava forme di scultura artigianali. Come in Piedi da seta in cui la lavorazione del marmo segnava un ritorno alla tradizione storico-artistica italiana. Sviluppò nell’apertura a nuove Luciano Fabro, Pistoletto questi artisti avevano le strategie del linguaggio del mnemonico. suggestioni sensitive o mentali per l’artista e per il pubblico attraverso i rapporti poetici tra le qualità dei 1) Dinner Party, 1974 : la cena comune in cui sono invitate una serie di donne che hanno fatto la storia ad ognuna dedicato un piatto, tovaglia, bicchiere di forma triangolare con esplicito richiamo al corpo femminile. Virginia Wolf invitata e le servito un piatto di vagina. Cercava di ribaltare una posizione, punto di vista, si abbandona in parte una esplicita rivendicazione femminista. Cindy Sherman (1954-) : Inizia intorno agli anni 70, faceva gli autoritratti e poi diventa famosa con tre fotogrammi da un film senza titolo, un generico film. Tutte le foto scattate in modo modesto, ritraggono personaggi femminili come colto all’interno di un film. I paesaggio un po” cupi, spesso specchi, lo sguardo in direzioni diverse che qualcosa che noi non vediamo. Le foto mai da sole ma in sequenza. Come ci formiamo tutti attraverso le figure, storie, ruoli che la donna che si trucca, si adatta alla società. Barbara Kruger (1945) : Le basi dell’opera di Barbara sono prese dall’immaginario mass-mediale, qui nella forma di fotografie trovate, prese da riviste e altre fonti. Ma su di esse l’artista incolla delle taglienti dichiarazioni verbali. Documenta _ : con la “d’’ minuscola. È una delle più importanti manifestazioni internazionali d’arte contemporanea europee, che si tiene con cadenza quinquennale nella città tedesca di Kassel. L’idea di coinvolgere gli artisti in questa mostra attraverso declinazioni di opere d’arti legate ad aspetti politici (es, Pistoletto : coinvolgimento del pubblico, funzione sociale dell’arte), gran parte delle industrie belliche(guerra) erano vittime. La mostra degli anni 50, è una importante che 900mila spettatori hanno visitato. Un curatore lavora almeno 4 anni in quella mostra. Apertura in più rispetto agli artisti di tutto il mondo, indagare sulle forme della modernità. Come il modemismo eredita le avanguardie. La novità e la correlazione delle arti, valore di per sé estetico meno pronunciato rispetto all’800. I radici del modernismo in versione più allargata. 1) Vito Acconci : fa l’allestimento della libreria che documenta che al posto delle pareti è trasparente. Come la cultura è trasparente, interattiva ed elemento culturale è valido. 2) Marcel Broodthaers : faceva il museo delle acquile che esplicita il processo gerarchico del museo. il museo ci impone un modo di vedere/pensare le cose, come parte della nostra storia. Molti artisti soprattutto negli anni ‘70/80 hanno tentato di mettere in crisi il fatto che il museo sia universale. Il suo dipartimento delle acquile è la matrice concettuale che mette in discussione l’istituzione varie teorizzazioni che inquadrano un gruppo di artisti come una sorta di critica istituzionale. Politicamente decostruiscono l’oggettività del museo. 3) Gerhard Richter (1932-) 1) Atlante, 1962- : già nel 1962, iniziò a raccogliere le fotografie che avrebbero costituito il suo enorme progetto dell’Atlante, nel quale immagini di storia privata famigliare venivano messe sempre più a confronto con immagini della storia pubblica tedesca. L’opera deposita in un museo tedesco con la condizione che lui può accedervi e continuare a incrementarlo. Museo l’ha comprata ma non è ancora finita, continuerà nel tempo. All’interno c’è un po” di tutto : cartoline, foto, raccolte, ritagli di giornale, immagini costruite da lui, immagini riprodotte. Le immagini campi di concentramento tedeschi ma non ha mai avuto lo spirito di fare una traduzione pittorica di quelle situazioni, mai tradotte nemmeno immagini di paesaggi. Richter, enfatizza il grado con il quale la storia, ammesso che sia in qualche modo accessibile, è mediata dalle immagini fotografiche e l’idea che non solo la costruzione di una memoria storica, ma anche la sua stessa concezione siano dipendenti dalla rappresentazione fotografica. 2 Alcune fogli sono diventati quadri importanti (Woman descending the Staircase, 1965/Ema, 1966). La pittura c’è ancora ma è più concettuale che di qualità. È il processo esplicito che nasce dalla fotografia, nasce in parallelo a quella di Andy Warhol. 3) Anche dipinge la pittura astratta. L’idea è di equilibro, precisione, mescolanza di colori. Strati su strati finche non attiva all’equilibrio giusto. La pittura come ottenga l’inquietudine anche ha l’estetica dal caso. 4) 18 ottobre 1977 (Baader Meinhof), 1988 : viene ritratta la bambina, viva, morta e i suoi finerali. Mostra giocata sulla ripetizione. 4) Helio Oiticica (1937-1980) : è un brasiliano. La stagione interessante negli anni 60, in Italia c’è l’arte povera, in Germania c’è Richter e altri. Quel tempo Brasile altrettanto è ricco. Interpretava i parametri del modernismo in una versione tropicale, infatti lui crea il tropicalismo. Parte dall’ibridità del brasile (in parte spagnola, in parte portoghese, realtà locali precolombiane, passaggio di informazioni e di culture e di religioni con l’africa). Musica e danza(Samba) assorbite da questo lavoro, anche i lavori artistici si nutrivano di musica, performance, movimento del corpo. Ad esempio Oiticica fa degli abiti che il visitatore indossa per vedere il resto delle opere, luoghi/nidi/case. Modelli alternativi alle case occidentali, luoghi dove stare che comprendesse odori, il corpo. 5) William Kentridge (1955) 1) L'opera lungo le rive del Tevere : racchiude in sé una filosofia dell’artista stesso, storia di Roma. Tutte queste immagini emergono pulendo dallo smog le pietre che fanno da contenitore del lungo tevere. Pulendo faccio riapparire delle cose o storie. Più di 200 metri di Tevere. 2 spesso fa gli autoritratti che partono da un disegno che lui cancella e aggiunge. Ogni immagine è una scena che inizia e finisce, si vedono le cancellature, la memoria rimarrà attaccata alle figure. Lui è un simbolo dell’uso multimediale delle cose, da video a partire dai disegni, sculture, spettacoli teatrali, cinema. 3) The refusal of time : ha I più livelli di essere osservato, è un lavoro che in qualche modo stimolava più dei sensi (vista, sonoro) e vecchi locali di stazioni (odore). Le immagini non ti permettevano di essere viste completamente perché succedevano cose diverse ai lati. Venivano proiettati dei video sulle pareti. Les Magiciens de la terre, 1989 : è una selezione di opere d’arte provenienti da diversi continenti. Il discorso postcoloniale e i dibattiti multiculturali influenzano sia la produzione che la presentazione dell’arte contemporanea. La mostra organizzata da Jean-Hubert Martin al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1989. Incluse solo artisti contemporanei, cinquanta provenienti dall’occidente, cinquanta dal resto del mondo. In questo modo lottò contro alcune formaliste e astrazioni museologiche dell’arte non-occidentale che erano state riprese in il primitivismo. Però i suoi critici Les Magiciens esagerò in senso opposto nella rivendicazione implicita di un’autenticità speciale per l’arte non-occidentale, un’aura particolare di ritualità e magia. L’anno 1989 fi un momento di rivalutazione della retorica su vari fronti. Non solo l'opposizione tra primo e terzo mondo, che aveva strutturato il rapporto tra arte moderna e tribale, era già andata in pezzi, insieme alla dicotomia tra centri metropolitani e periferie coloniali, ma anche quella tra primo e secondo mondo era crollata. Gli artisti tentarono di elaborare un dialogo riflessivo tra le tendenze globali e le tradizioni locali. Per quanto diversi per età e origini culturali, questi artisti hanno molte cose in comune. Tutti lavorano con oggetti e in luoghi in qualche modo ibridi e interstiziali, non facilmente sistemabili all’interno dei discorsi dati sulla scultura o sulla merce, o negli spazi dati dei musei o delle strade, ma solitamente dislocati da qualche parte nel passaggio tra queste categorie. Le fotografie rientrano in spesso residui di performance, o come le chiama tracce di situazioni specifiche. Si sono anche serviti di diversi modelli di oggetto primitivo, come il feticcio e il dono, che spesso giustappongono con prodotti o detriti moderni. Tale arte ibrida, che rimodella l'oggetto surrealista a fini postcoloniali, è obliquamente anticategorica per resistere a qualsiasi ulteriore colonizzazione in zone separate.
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