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Riassunto "Arte delle città, arte delle corti", Enrico Castelnuovo, Sintesi del corso di Storia dell'arte medievale

Riassunto de "Arte delle città, arte delle corti", Enrico Castelnuovo, saggio da preparare per primo modulo dell'esame di Storia dell'arte medievale, 6 CFU

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 25/10/2022

alessialombardi2001
alessialombardi2001 🇮🇹

4.5

(27)

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Scarica Riassunto "Arte delle città, arte delle corti", Enrico Castelnuovo e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'arte medievale solo su Docsity! CASTELNUOVO, ARTE DELLE CITTÀ, ARTE DELLE CORTI CAPITOLO PRIMO: OPUS FRANCIGENUM 1 CAPITOLO SECONDO: RAPPRESENTARE CIÒ CHE ESISTE PER COME È 3 CAPITOLO TERZO: PER MAN DI QUEI CHE ME’ INTAGLIASSE IN PETRA 4 CAPITOLO QUARTO: TURIBOLI A FORMA DI EDIFICI ED EDIFICI A FORMA DI TURIBOLI: ARTI SUNTUARIE E MICROTECNICHE 5 CAPITOLO QUINTO: DILETTARE GLI OCCHI DEGLI IGNORANTI O COMPIACERE ALLO ‘NTELLETTO DE’ SAVI: LA PITTURA AGLI INIZI DEL TRECENTO 6 CAPITOLO SESTO: L’ITALIA FUORI D’ITALIA 7 CAPITOLO PRIMO: OPUS FRANCIGENUM alto medioevo: tra IV e X secolo pieno medioevo: da XI secolo a 1250 tardo medioevo: 1250 (morte Federico II) a fine XV secolo Duecento. per Vasari la produzione italiana ed il medioevo non sono tradizione XIII secolo: nuovo modo di costruire, Gotico o opus francigenum (da Ile-de-France) Benedetto Antelami: Albero di Iesse in battistero di Parma Wiligelmo: cattedrale di Modena, un secolo prima di Benedetto Antelami scultori, orafi e pittori chiamati ad essere capomaestro: - Giovanni Pisano - Giotto - Tino di Camaino - Andrea Pisano - Lando di Pietro problema: cercare di trovare tratti simili a tutta la produzione gotica XII secolo: inizia querelle antiqui/moderni (poi per tutto XIII secolo). moderni: - Guglielmo (1162 pulpito cattedrale di Pisa) - Solsternus (1207 mosaico facciata Duomo di Spoleto) Maestro di San Martino + gotico francese (per rossi e blu) maggiori influenze del Trattato sulla creazione del mondo di Siena (miniatura) 1204 sacco di Costantinopoli in Italia (Nord) molto sperimentata volta a crociera a costoloni (tipica gotico), sperimentazione nuove formule architettoniche prime due chiese autenticamente gotiche del Duecento sono isolate: 1) Battistero di Parma: Benedetto Antelami. influenze da Francia del Nord. 2) Sant’Andrea di Vercelli: grazie a cospicui di cardinale Guala Bicchieri, edificato in 1219, elementi inglesi (+francesi del Nord) innestati su schemi emiliani tradizioni inglesi e francesi vengono modificate a gusto del contesto nel quale vengono introdotte, per questo Italia non ha gotico pieno e raggiante (vedi Westminster) 1071 Normanni conquistano Bari (che era bizantina) 1 - statua proveniente da Porta di Capua (testa pervenuta grazie a calco settecentesco perchè opera vittima di episodio di iconoclastia rivoluzionaria) - pulpito cattedrale di Bitonto - busto di Barletta - criptoritratto in Cavaliere di Bamberga (rappresenta San Giorgio): criptoritratto è immagine che rappresenta determinato personaggio del passato con tratti di uno del presente Figura di Federico II molto importante per nascita del ritratto (scomparso per secoli e molto modificato, come la biografia, che riappare solamente nel XII secolo) da idea di Federico II di costruire castelli in Sud Italia e di mischiare arte germanica con quella classica, nascerà poi l’arte di Nicola Pisano (Toscana) soprattutto a Siena e a Pisa. CAPITOLO TERZO: PER MAN DI QUEI CHE ME’ INTAGLIASSE IN PETRA citazione Purgatorio di Dante, dove egli cita due miniatori, Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese, e due pittori, Cimabue e Giotto. Dante nelle sue Rime cita anche il pittore Iacopo da Lentini (provenzale). Nella scultura guarda a Nicola e Giovanni Pisano. Cattedrale di Modena: inizio XII secolo scultura e scultori evocati su diverse lapidi: - elogio architetto Lanfranco in zona absidale (bei marmi scolpiti dai quali deriva la bellezza della chiesa) - elogio Wiligelmo sulla facciata. dove tra l’altro troviamo il motivo che gli inglesi chiamano “green head”: testa umana frammista con elementi vegetali (foglie e tralci sono la capigliatura, la barba ed i baffi). origine classica (capitello romano con mascherone) - grande influenza di questo in scultura gotica del Due-Trecento. Wiligelmo ha potuto preludere al gotico per scelta naturalistica, che poi sarà ripresa da Niccolò in proto statue-colonne di Ferrara e Verona, idem in opera di Benedetto Antelami anche in Francia era solita la firma degli scultori, che scompare durante i cantieri delle grandi cattedrali. da firma poi deriva la grande autocoscienza di alcuni artisti come Giovanni Pisano (fontana di Perugia, pulpito di Pistoia), dove egli si proclama migliore del padre. Benedetto Antelami: primo scultore gotico italiano. soggetto spinge a soluzioni naturalistiche e quindi gotiche Genova: influenze francesi. Toscana: influenze provenzali. Nicola Pisano proveniente dalla Puglia. arriva in Toscana e realizza protomi animali nella Fontana dei Canali a Piombino, 1248. diffusione della cultura federiciana indipendente da chiusura dei cantieri imperiali, irradiamento che mirava a egemonia culturale e rinsaldamento legami politici: esempio ne è la costruzione del castello di Prato. Nicola realizza anche teste e figure animali che hanno funzione di mensole in triforio e cupola della 4 cattedrale di Siena(ripresa di Wiligelmo in cattedrale di Modena per uso teste, così gotico). Nicola sarebbe stato il primo maestro della cattedrale di Siena. Poi dirige cantiere del battistero di Pisa e esegue il pulpito per l’interno. sintesi di arte gotica e classicismo federiciano. collaborazione poi del figlio Giovanni (eredita cantieri di Pisa), di Arnolfo di Cambio (lavorerà a Roma), Lapo e Donato. Giovanni (cit. Panofsky) impone la controrivoluzione gotica: scultura espressiva, drammatica, con pathos e contrasti, decisamente vs classicismo. (spesso visto lavoro del padre come anticipatrice della rivoluzione classica del Rinascimento). fine Duecento Giovanni è il più personale e geniale degli scultori europei. è prima scultore, poi architetto (visione molto diversa rispetto a quella dell’epoca) A Siena i modelli per la cultura plastica non saranno le sculture di Giovanni bensì le pitture di Giotto. nasce così attenzione per resa pittorica e sfumata e non per la drammaticità plastica. Trecento: situazione complessa. visione di Giovanni vs visione di Nicola (entrambi Pisano). situazione senese a sè in quanto prediletto un certo tipo di rilievo, non modello fisso Tino di Camaino, influenze: - da Giovanni Pisano in Madonna col bambino di Torino, 1313 - da rilievo pittorico in altare di san Ranieri per cappella del duomo ed oggi nel Camposanto di Pisa nasce ritratto in scultura, resa psicologica e fisiognomica, ritratti collegati a immagine tombale o celebrativa. ritratti complessi, sottile caratterizzazione, avvicinarsi alla pittura e alle sue capacità di rappresentazione: Giotto guarda a scultura di Arnolfo e Nicola; Pietro Lorenzetti a scultura di Giovanni Pisano; scultori senesi a Giotto. CAPITOLO QUARTO: TURIBOLI A FORMA DI EDIFICI ED EDIFICI A FORMA DI TURIBOLI: ARTI SUNTUARIE E MICROTECNICHE →nesso che lega microtecniche e arti monumentali, oreficeria usa disegno architettonico e teoria progettuale gotica come modello →importanza per orafi di esempi “tramontani” Reliquiario della testa di san Galgano del Museo dell’Opera del Duomo di Siena: - struttura a pianta centrale a forma di torre - contrafforti torriti (elemento tipicamente gotico): scandiscono scene, sono dei baldacchini coronati da cuspidi, timpani, loggette e abitati da angeli - coppie di santi sotto arcate gemine che alludono a gotico francese, evocano personaggi alle vetrate delle chiese francesi Siena a fine del Duecento: centro produzione opere suntuarie e circolano e vengono rielaborati elementi francesi. prodotti: - sigilli (magici, nesso con il committente) Sigillo della città di Siena realizzato nel 1298 da Guccio di Mannaia, che tra l’altro realizza il calice che papa Niccolò IV dona al Tesoro della basilica di Assisi (1288-1292), dove vediamo esempi di tecnica di smalti translucidi su placche d’argento incise e lavorate per essere 5 visibili attraverso pasta trasparente e colorata dello smalto (Vasari la commenta come pittura mescolata a scultura). forse tecnica effettivamente creata da Guccio di Mannaia, che sapeva benissimo usare i modi gotici francesi (espressività accentuata) l’attività di Guccio influenza molto la giovane generazione di orafi senesi (Tondino di Guerrino e Andrea Riguardi) il gotico espressivo di Guccio di Mannaia importante per espansione dell’arte senese CAPITOLO QUINTO: DILETTARE GLI OCCHI DEGLI IGNORANTI O COMPIACERE ALLO ‘NTELLETTO DE’ SAVI: LA PITTURA AGLI INIZI DEL TRECENTO sottotetto cattedrale di Modena nascosti da volte quattrocentesche ci sono frammenti di pitture murali che riprendono motivi architettonici, archeggiature, modanature del paramento esterno. quasi metà XIII secolo, testimonianze precoci della penetrazione delle forme gotiche nella pittura in Italia. navata basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi, Storie di San Francesco nuovi modi che penetrano e ricezione favorevole da seconda metà del Duecento: - fusione elementi diversi, spunti naturalistici gotici e capacità di rappresentare lo spazio studiato e sperimentato su esempi tardo-antichi - nasce pittura che dominerà scena europea - ultimi decenni Duecento Assisi e Roma grandi conflitti anche in campo artistico. Assisi conventuali vs spirituali, sfarzo vs austerità, per decorazione Chiesa Superiore. Roma contendere grandi famiglie e resistenze all’egemonia francese. basiliche romane che Niccolò III Orsini voleva restituire nella loro splendida decorazione Roma: resistenza contro potere di Carlo d’Angiò che si manifesta con forza con Niccolò III Orsini. gli Orsini attuano politica di controllo sulla città con mezzi politici, progetti edificatori e vaste imprese artistiche. Roma e Assisi sono centro di elaborazione della nuova pittura, con nuove capacità di rappresentazione tridimensionale. il problema (come nella scultura gotica) era la rappresentazione dello spazio. in pittura romanica occidentale resistenza a rappresentazione illusionistica dello spazio in scene sacre (vedi cicli murali di XI e XII secolo). Giotto è stato l’artista che ha portato soluzioni a più alto grado di elaborazione e a proporre paradigma che alla fine ha trionfato. diventa il pittore più ammirato del periodo in diverse città italiane e menzionato con termini illustri. leggenda di Giotto: itinerario stilistico a cadenza inconsueta, capacità di innovazione straordinarie e caratteri nuovi e moderni singolari. influenzati altri artisti a partire da ciò che Giotto aveva fatto (artisti “giotteschi”) ad esempio nella Chiesa Superiore di Assisi, affreschi di Padova, opere di Rimini, esempi lasciati in soggiorno milanese o napoletano. 6
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