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Riassunto “Arte romana” di M. Papini, Appunti di Archeologia

Nel file è presente il riassunto del libro con l’integrazione degli appunti del corso archeologia e storia dell’arte romana

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 20/05/2024

ludovica-sanrocco
ludovica-sanrocco 🇮🇹

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Scarica Riassunto “Arte romana” di M. Papini e più Appunti in PDF di Archeologia solo su Docsity! 3. La forma di Roma Ciascuna città dell’impero era multiforme, ed era il risultato di una compenetrazione tra componenti e culture diverse. La città era sempre in crescita mediante allargamenti e ristrutturazione di edifici e quartieri costituendo la città di parti grandi e piccole Il Tevere e i suoi affluenti crearono in circa 70.000 anni un sistema di colline separate da vallecole e una ripida dorsale (dal Monte Mario al Gianicolo); secondo i miti la dorsale della riva destra fu la prima zona ad essere occupata da divinità antiche e mostruose come giano bifronte o Saturno che occupa il Campidoglio Dalle fonti archeologiche capiamo che i primi insediamenti nascono sulla riva sinistra perché ricca di sorgenti e di materiali da costruzione Durante la metà del 2 millennio a.C. i primi nuclei insediativi si stabilirono sul Campidoglio e sul Palatino; questo quadro rimase immutato fino all’età del ferro quando si venne a creare un abitato esteso a Palatino, Celio, Esquilino, Viminale e Quirinale che vedrà solo tra il 775/700 a.C. annessi anche il Campidoglio e la valle tra quest’ultimo il Palatino (sede del foro Romano) Per quanto riguarda la fondazione, i romani elaborarono i due leggende per illustrare le proprie origini: - Mito greco: Enea dopo un lungo viaggio approda in Italia alle foci del Tevere dove incontra il re Latinus (nelle iconografie è sempre rappresentato con una scrofa seguita da 30 porcellini) e si innamora di Lavinia, già stata promessa al re dei Rutuli Enea vince il re dei Rutuli, sposa Lavinia, fondano la città Lavinio mentre il figlio di Enea Ascanio, che fonderà la città di Alba longa. I primi re sono 3 e sono definiti aborigeni ( Pico, fauno, lavino) e dopo di loro avremo i Silvi. Silvio proca ha due figli Numitore (buono) e Amulio( cattivo) che fa comandare un anno a testa; litigano e iniziano a farsi guerra. Amulio uccide suo nipote maschio e la nipote, Rea Silvia, la rende vestale(sacerdotesse che si occupano di tenere acceso fuoco di Vesta e deve rimanere vergine) distruggendo la discendenza. Ma dal fuco esce Marte che la possiede e la mette incinta, dalla loro unione nascono i due gemelli Romolo e Remo. La vestale verra punita e uccisa e i gemelli vengono presi messi nella cesta e buttati nel fiume Tevere; gli dei hanno deciso diversamente e la cesta, da alba longa, si incastra alla base del colle palatino dove la lupa gli salverà. Da qui inizia un altro mito di fondazione italica: Romolo e Remo, i due gemelli nati ad Albalonga dall’unione di Marte e di rea Silvia, vengono salvati, allattati da una lupa e allevati da pastori. Una volta cresciuti Romolo decide di vendicarsi uccidendo lo zio materno Amulio, fatto ciò i due gemelli ottengono come premio dal nonno di fondare una città. La fondazione di una città è un atto sacro, dove viene chiesto il permesso agli dei e bisogna compiere un auspicium: sacerdote pone una domanda agli dei, in particolare a Giove, e loro rispondono tramite il volo di uccelli e a seconda di quanti sono e della direzione la risposta è positiva o negativa. Per compiere un auspicio bisogna creare un templum, cioè un area geometrica (quadrato o rettangolo) che viene materializzato sul terreno che deve essere orientata. Colui che fa la domanda si mette con le spalle a ovest e guardano a est NB. Questo riquadro non è tutto positivo: est è positivo, ovest è negativo (come nascita e tramonto del sole) dunque il quandrante migliore è nord-est. Il primo che vide degli uccelli (da sud-est) è Remo, che si trova sull’Aventino piccolo, ma erano pochi e provenivano da una posizione buona ma non buonissima, mentre Romolo, posizionato sull’Aventino, vedrà 12 uccelli provenire da nord-est: a parità di risposte positive, la più positiva è quella di Romolo Romolo quindi celebrerà intorno al Palatino il rito di fondazione di Roma il 21 aprile del 753 a.C. presso la riva del Tevere NB. Per scegliere il luogo lancia una lancia che si conficca sul palatino e quindi sarà quello il colle che riceverà l’insediamento Il giorno della fondazione inizia un altro rito: sulcus primigenus Romolo vestito da sacerdote (è il primo sacerdote i Roma e tutti dopo Romolo si vestiranno come lui anche augusto) tramite un aratro tirato da un bue e una vacca di colore bianco traccia il perimetro della città: pomerium Al posto dei solchi ci andranno le mura e quando solleverà l’aratro li verranno messe le porte, unici accessi legali e sacri per entrare nella città (remo verrà ucciso perché non passa per la porta ma attraversa il solco) Le zolle vengono spostate per formare il terrapieno, nel solco verranno messe delle pietre, rappresentazione del dio Terminus che vive sotto le mura. NB. Il solco viene fatto intorno al Palatino e va in senso antiorario partendo dal lupercali sollevando l’aratro 3 volte creando 3 porte: Mugonia e Romana a nord, Jaunaria o Capena a sud In termini storici sappiamo che la fondazione è avvenuta nell’8 secolo a.C. per un sinecismo: i singoli villaggi iniziano ad unirsi Nel mito la città è vuota e servono persone, ad iniziare il popolamento è Romolo partendo dall’asilum dove raccoglie tutte le persone disponibili ma sono tutti maschi; a questo rimedierà con il rapimento delle sabine( popolamento femminile della città) Lo spazio viene diviso in 3 tribù dove vengono ricavati 30 curie (quartieri) Fatto questo Romolo muore, ci sono diverse versioni sulla sua morte - mettere passa in rassegna esercito nel campo marzio - Muore nel foro romano Ma hanno in comune che dopo la morte diventa un dio con il nome di Quirino ( ecco perche romani si chiamano quirini) Questa divisione della città rimase tale fino al VII secolo a.C. quando Augusto suddivise la città in 14 regioni e in quartieri urbanizzati. La struttura urbana si può dividere in due categorie: - spazi pubblici: spazi e cose di proprietà dello Stato, realizzati dal Senato, dal popolo, dei magistrati o dagli imperatori a seconda del periodo storico (Templi, edifici amministrativi, edifici a uso commerciale, teatri, terme) A Numa Pompilio risale la costruzione della Regia, che secondo le fonti si trovava all’interno del santuario di vesta: si tratta di un edificio trapezoidale con un ampio cortile costituito da tre ambienti comunicanti. NB. Alle spalle della Regia troviamo il tempio del divo Giulio appartenente al 6 secolo a.C. • Tullio Ostillio (673-641 a.C.) Dalla prima metà del 7 secolo a.C., quando al potere salì Tullio Ostillio, al comizio sarà aggiunta una nuova sede: la curia Ostilia (dal nome del terzo re) È un re guerriero, quindi Roma comincia ad espandersi superando il Tevere (mette il naso in una zona etrusca) e comincia una guerra interna (alba longa) ed esterna (delio). Lo scontro con alba longa avviene tramite lo scontro tra curiazi e Orazi • Anco Marzio (640-616 a.C.) Re mercante, amplia l’orizzonte di Roma creando la prima colonia di Roma: porto di ostia perché vuole controllare la foce del Tevere. Costruì il primo ponte sul Tevere : pons sublicius Con Anco Marzio Roma diventa potenza regionale Da questo momento in poi i re saranno etruschi e si parlerà di grande Roma dei Tarquini da questo momento Roma diventa una città etrusca • Tarquinio Prisco (616-579 a.C.) Diede inizio a molte opere portate a termine da Tarquinio il superbo come la costruzione del tempio di Giove capitolino (inaugurata nel 509), la costruzione della cloaca Maxima che segna l’inizio della sistemazione del foro alla quale abbina anche la costruzione della prima pavimentazione del foro alla fine del 7 secolo a.C., e la costruzione del circo Massimo tempio di Giove capitolino È un tempio tuscanico, quindi più largo rispetto a quello greco, è un tempio periptero sine postico Ha un profondo pronao e tre celle dedicato alla triade capitolina: Giove, Giunone(Era) e Minerva(Atena) e ogni divinità aveva il proprio animale corrispondente ( aquila, pavone e civetta) NB. C’è un podio estremamente alto che sopreleva il tempio e la sua presenza appartiene alla tradizione italica e serviva ritagliare e purificare dagli spiriti la porzione di suolo destinata ad ospitare la casa della divinità. Ci sono 3 altari, interassi molto ampi tra le colonne che consentì l’uso di architravi in legno e non litici e presenta un frontone aperto con travi a vista (tipico del mondo etrusco) perché le sculture vengono esse sul tetto Questo tipo di tempio si chiama tuscanico o etrusco-italico: non c’è pietra se non nel podio perché il resto è fatto di legno e terracotta dipinta. - la pietra usata è un certo tipo di tufo chiamato cappellaccio perché fa quasi da cappello nella zona tra Etruria e Lazio (zone vulcaniche) che è una pietra morbida che si solidifica nel tempo Davanti al tempio c’è l’area capitolina dove si conclude la cerimonia del trionfo che nel corso degli anni ha ospitato diverse statue famose come i tirannicidi (Silla), l’Eracle di Lisippo e le statue dei quattro re di Roma che, tempo dopo, Augusto fece trasportare nel campo Marzio per quante erano. Cloaca maxima È un canale di drenaggio enorme che ha il compito di drenare l’acqua tra il Campidoglio e il Palatino, dove sorgerà il foro romano che prima era una palude. Nella cloaca confluiscono una serie di canali per bonificare e creare un area utilizzabile Infatti dopo averlo drenato abbiamo la prima pavimentazione in terra battuta del foro romano Circo massimo Dopo il foro romano viene bonificata anche la palude tra l’aventino e il palatino dove nel mito avvenne il ratto delle sabine: circo massimo Queste operazioni verrano portate avanti dai successori • Servio Tullio (578-535 a.C.) Di umili origini, è importante per il primo censimento, per la suddivisione della città in classi in base alla residenza e non alla ricchezza e per la seconda cita muraria (prima l’ha fatta Romolo attorno al palatino) Mura serviane Tramite la costruzione di queste mura che ha un numero di porte esagerato (16), Servio Tullio aggiunge la città il Quirinale, il Viminale e l’Esquilino portando a termine il sinecismo. Il tufo utilizzato è sempre il cappellaccio (si riconosce dal colore grigio). Rimarranno in uso fino al 4 secolo a.C. quando nel 390a.C. i Galli, guidati da brenno (nome x indicare il capo) occupano la città e distruggono tutto. Roma capisce la propria debolezza e allora nel 378 a.C. i censori danno in appalto la costruzione di mura realizzate con tufo di grotta scura (abbiamo le 3 mura di Roma ) che prevedeva la disposizione dei blocchi di taglio e di testa. Roma dopo avrà solo un altro circuito murario sotto Aureliano (275 d.C.) perché stanno per entrare di nuovo le popolazioni barbariche NB.Davanti alle mura c’è sempre un fossato (x interrompere la corsa nello sfondare le mura) Tempio di diana sull’aventino Si trova sull’Aventino, quindi ha una collocazione di carattere plebeo. Diana è una divinità della caccia, della natura selvaggia e quindi sta bene sull’aventino. Si ha un frammento della forma urbis: pianta marmorea ( quello che noi chiamiamo catasto) dove si ha questo tempio con su scritto “a minerva” (era una ricostruzione tarda) Santuario di santo omobono Siamo ai piedi del Campidoglio lungo quella strada che collegava il capitolium al foro boario. Nel cortile di questa chiesa fanno degli scavi NB. Sul tempio arcaico costruiscono un tempio dell’età repubblicana (4 secolo) e sul rifacimento di questo tempio costruiranno la chiesa di omobono Templi tuscanici: pianta tendente al quadrato, a tre celle; un esempio: Il tempio arcaico è un tempio etrusco ed è dedicato alla divinità Mater Matuta collegata all’alba, alla navigazione (infatti sta tra centro del potere e porto) Il tempio verra costruito in eta monarchica con Servio Tullio e verra distrutto con l’inizio della repubblica alla fine del 6 secolo a.C. Presenta una frontone chiuso in cui si nota l’impegno decorativo sul tetto. C’è un piccolo fregio (tutto in terracotta dipinta) ma l’attenzione cade sugli acroteri: un maschio con pelle di leone (ercole) e una femmina in armi ( minerva o mater matuta ), hanno occhi a mandorla e sorriso arcaico Quando questi due sono vicini vuol dire solo una cosa: Ercole è un semidio che sta per essere divinizzato (esattamente come sta facendo Servio Tullio che da umile origini diventa re di Roma) e nel mito si vede Atena che sul carro condotto da cavalli conduce ercole verso l’Olimpo Nell’iconografa di ercole vedremo sempre la pelliccia di leone legata con un nodo che chiameremo nodo erculeo che diventerà un simbolo e lo troveremo anche nel mosaico All’inizio della repubblica il santuario verrà ricostruito, ad una quota maggiore rispetto a quello arcaico, con due templi gemelli dedicati a Fortuna e Mater Matuta • Tarquinio il superbo (534-510 a.C.) Colui che crea la frattura definitiva portando la monarchia verso la tirannide. Abusa di una nobile, Lucrezia, e nel racconto che ci fanno gli storici dopo aver detto al marito cosa è successo la giovane si pugnala; il popolo non potendone più caccerà Tarquinio. Lui non si rassegna e chiede aiuto agli etruschi (Porsenna ) e cominciano una serie di scontri che dureranno tantissimo, fino al 3 secolo d.C., per rimettere tarquini sul trono. Alla fine Porsenna lascerà morire Tarquinio in solitudine a Cuma, presso Aristodemo, viste le azioni eroiche di Muzio Scevola e Orazio Coclite ETÀ REPUBBLICANA Nel 509 a.C. inizia la repubblica: res (cosa) publica (pubblica) e nasce affinché che il potere venga diviso e non vada nelle mani di uno solo. il potere viene tripartito: 1. Senato (assemblea degli anziani) rappresenta un organi consultivo composto all’inizio solo dai patrizi , ma da un certo momento anche i plebei vorranno entrare a far parte 2. Assemblee: eleggevano i magistrati, votavano le leggi e accoglievano il tribunale popolare. L’assemblea più importante è quella dei comizi centuriati 3. Magistrature: coloro che esercitano il potere in maniera collegiale. Oltre questi tre nuclei portanti ci sono altre figure che esercitano il loro potere a Roma: - Ogni anno vengono eletti due consoli che guidano l’esercito e quindi hanno l’imperium (potere di guidare l’esercito) - Edili: si occupano dei commerci, della gestione della città, delle strade e dei giochi circensi - Censori: che sono coloro che si occupano del controllo dei costumi e del censimento (sapere numero degli abitanti e loro costumi) della popolazione Viene utilizzato come luogo per le votazioni si svolgono in un complesso unitario fatto da: -Saepta : grande piazza orientata dove converge la gente che deve votare -Diribitorium: settore dove si contano i voti Ma troviamo anche altri edifici come l’Ara Martis, altare dedicato a Marte e la Villa pubblica, giardino dove i censori fanno il censimento dei cittadini ogni cinque anni e arruolavano questi ultimi nell’esercito. Questi edifici sono impianti in una palude dove si poteva scegliere qualsiasi orientamento ma viene scelto perché sono dei templa— ogni cosa pubblica è sacra— e quindi viene orientato e purificato e tutti gli edifici successivi si orienteranno in quel verso Quindi ci sono 2 orientamenti al campo marzio 1. Fiume 2. Astronomico Verso il fiume viene costruito nel 431(5 sec) un tempio extraurbano dedicato ad Apollo medico Non sappiamo quasi nulla perché o conosciamo nella versione recente augustea e le statue del frontone sono esposte ?: sono sculture greche (da Eretria) che augusto ha rubato e messe li 4 secolo A partire dal 4 secolo Roma inizia a vedersi espandere e conquistare centri greci ed etruschi di notevole importanza come Capua, Cuma e posidonia. Nel 396 a.C. finisce la guerra contro Veio che viene conquistata dai romani Nel 343 inizieranno le guerre sannitiche e la seconda fu vinta dal console Gaio Giunio Bubulco che per celebrare la sua vittoria fece costruire sul Quirinale un tempio di cui non rimane nulla ma sappiamo che ci lavoro un pittore che si firmava Fabius pictor di cui si ritrova il frammento raffiguranti scene di battaglia e di trionfo funziona su registri sovrapposti: 1.prima non si capisce na ceppa, nella seconda vediamo una macchia nera che potrebbe essere una città, 2.vediamo una figura con gonnellino e ? Di bronzo (perche sono di colore giallo) 3.Uno vestito come un sannita e una vestito com un romano, alla sua sinistra si capisce dal gesto che c’è una battaglia. 4.Sono cavalieri armati che procedono con il braccio alzato NB.La pittura romana è storica Si pensa che queste pitture venissero portate durante il trionfo: era un momento di pubblicità, è una processione che raccontava a tutta la città cosa era successo in guerra. Come veniva attribuito il trionfo? Il console vince i sanniti e se ci sono più di 5000 morti il senato gli attribuisce il trionfo, il console lo accetta e si mette nel campo marzio con l’esercito e da li lascia le armi e fa percorso che parte dalla porta triumphalis, gira intorno al palatino dal circo massimo, prende la via sacra e poi il ? Capitolinus e arriva al tempio di Giove capitolino - il trionfo ripercorre il sulcus primigenis di Romolo NB. Affianco al console, mentre il popolo lo osanna, c’è uno schiavo che lo insulta per ricordargli che è un uomo e che l’anno dopo non avrà potere. I soldati portano gli oggetti che hanno rubato in guerra su cosi di legno e su tela sfilavano anche delle pitture che illustravano territori conquistati o delle battaglie— PITTURE TRIONFALI Dalla seconda metà del 4 secolo l’Elite politica e il popolo si impegnarono nella formazione di una memoria monumentale negli spazi pubblici più frequentati mediante la dedica di templi, archi, statue poste in luoghi frequentati come il foro Romano o l’area del comizio Nonostante tutti coloro che acquisirono meriti verso lo Stato ricevettero un riconoscimento monumentale, l’attualità non comportò mai l’oblio del passato perché secondo i romani la società in trasformazione ha bisogno di aggrapparsi ai costumi esemplari degli antenati (mos maiorum) Delle statue onorarie in bronzo resta pochissimo salvo il “Bruto Capitolino”: primo console della repubblica e primo ritratto statuario. Non è una scultura greca perché fisionomicamente è caratterizzato, lo sguardo è serio, la bocca è chiusa e le labbra sottili, capelli appiccicati alla testa. - serietà che contrappone al pathos greco 3 secolo Roma inizia a conquistare il mediterraneo e inizia a fondare colonie sull’Adriatico Nel 264- 146 a.C.si scontrerà contro Cartagine nelle guerre puniche (3 guerre) e metterà il naso in Grecia nel 215-188 a.C. con guerre (4) contro la macedonia di Filippo Tutto ciò avrà delle conseguenze: 1. Arriveranno gli schiavi 2. Roma capisce di essere ancora una città etrusca (fatta d’argilla) e inizia una presa di coscienza e una trasformazione che vedranno la costruzione di nuovi edifici, l’arrivo di nuovi artisti Un momento di svolta dell’arte e dei costumi romani sia proprio in questo periodo quando Roma conosce le grandi capitali ellenistiche: se durante l’età media repubblicana Roma si era nutrita delle forme artistiche greche di età classica, dal 3 secolo inizia prendere ispirazione da altri modelli Una scoperta rese possibile questa trasformazione: l’opus caemeticium Sistema costruttivo rapido ed efficace che può essere messo in opera da un costruttore anche non specializzato— tecnica della gettata come quella che usiamo noi. L’opus è il nucleo della mure e possono cambiare i paramenti. Una gettata = creare una cassaforma fatta di legno dove colo l’opera cementizia fatta da un legante (per noi è il cemento, per i romani era la calce) e un inerte (per noi è la sabbia/ghiaia e pure per loro) che serve per creare una struttura organica che crei una superficie impermeabile che faccia durare il muro più a lungo. A seconda del paramento (blocchetti piramidali di cui noi vediamo la base xche la punta è dentro l’opus cemeticium) abbiamo: - opus incertum: blocchi disposti secondo un andamento incerto. L’esempio più antico è il “tempio della magna mater” (inizi 2 sc.) - opus quasi reticulatum: “casa dei Grifi” (2 sec. Fine) - opus reticulatum: a partire dal “teatro di Pompeo” nel campo Marzio (61 a.C.) Questa tecnica ha permesso una sperimentazione pazzesca e permise la costruzione di edifici enormi che non troviamo a Roma perché non c’era più spazio, ma in giro per il Lazio troviamo diversi santuari posizionati in rapporto con la natura ( su un promontorio ecc...) sopra levati da una piattaforma artificiale dove poi veniva costruito e orientato il tempio. Santuario di Giunone a Gabii C’è una piattaforma con portici, al centro il tempio periptero sine postico, davanti al tempio un’altare e davanti a quest’ultimo un teatro (una cava teatrale x le feste e le rappresentazioni sacre) Santuario di Diana Nemorense ad Ariccia Piattaforma, portico, tempio, altare e teatro NB. Sarà lo stesso concetto dei fori imperiali È stata ritrovata la testa della statua di culto e venivano fatte feste pazzesche Santuario di Ercole vincitore a Tivoli Qui il santuario è costruito a cavallo di una strada inglobata dall’alto basamento. Questa è una strada antichissima della transumanza e quindi è un santuario ovviamente dedicato ad Ercole( protettore dei greggi)e all’interno di questa strada coperta troviamo il primo mercato coperto della storia. NB. Troviamo sempre l’abbinamento tempio sine postico, cavea, portico. Abbiamo una statua di culto: ercole seduto a tavola e abbiamo una serie di ex voto: - corpo giovanile e testa (ritratto) matura, quindi capiamo che non è greca perchè nel mondo romano è importante il messaggio, Santuario di Giove a Terracina È un santuario extra urbano che comprende tre templi dedicati a più culti e posto su una posizione panoramica sul porto di Terracina Santuario della fortuna primigenia a Palestrina Situato in Palestrina (antica Prenastene) è un santuario oracolare costruito intorno al 120 a.C. grazie alla collaborazione di prestigiose famiglie locali che coinvolte nei traffici commerciali in oriente e attratte dai modelli architettonici di quell’area geografica costruirono questo tempio su un sistema di terrazze che prevedono un percorso ascensoriale verso il tempio (tholos) che si trova in cima la statua di fortuna NB. La dea fortuna è detta primigenia: originaria perché nella genealogia divina è considerata madre di Giove Giunone L’oracolo si trovava sulla terrazza gli emicicli dove troviamo un pozzo e la A Baia troviamo all’interno di un contesto termale sono stati ritrovati 430 frammenti di gesso e dopo esser stati studiati e ci hanno detto come funzionavano le botteghe copiste: Per copiare una statua bisogna avere la copia fatta in gesso di una copia fatta in bronzo ottenute dall’originale. Su questo originale in gesso con il trasporto dei punti si crea una copia in pietra Bronzo>gesso>pietra Riconosciamo gli originali perché stanno in pedi da sole mentre le copie hanno bisogno di un puntello e perché nelle copie si nota un ispessimento delle proporzioni (l’altezza rimane uguale ma i volumi sono maggiori) Tra questi frammenti sono state riconosciute almeno 12 sculture classiche che non sapevano dove sarebbero andate a finire - tirannicidi - Demetra co ? - Amazzoni ferite - Statua di Atena - Statue di fanciulli di tipo Prassitelico - Apollo - Afrodite Notiamo un mix tra statue di culto e statue destinate a ricevere un ritratto. Fare una copia è più costoso e faticoso che fare l’originale per via delle ore di lavoro che servono per realizzarle: ci vogliono 2200 ore di lavoro per realizzare una copia partendo da quella in gesso, se la si fa liberamente tratta dall’originale 1400 ore I romani iniziano a ostentare le loro ricchezze soprattutto quelle provenienti dall’oriente: si parla di Asiatica Luxuria (lusso che viene dall’oriente, Asia minore) che si opponeva alle regole del mos maiorum Tutta questa ricchezza proviene dal commercio degli schiavi che venivano smistati nell’isola di Delo dove esisteva l’agorà degli italici (luogo dove si commerciavano schiavi destinati a lavorare nelle case romane) e poi in Sicilia, Lazio,Campania etc. Nel campo marzio venne costruito il teatro di Pompeo: è un personaggio che fa campagne contro i pirati e diventa ricchissimo, assumendo un potere personale enorme; dopo il trionfo costruisce un teatro aggirando un divieto del senato :era vietato costruire elementi stabili in muratura . In precedenza gli edifici teatrali venivano costruiti in legno e poi smontati, Pompeo dice di costruire un santuario dedicato a venere. Il teatro è un enorme quadriportico con un enorme teatro (con scena chiusa, tutto costruito e sopra la cavea un tempietto x venere NB. Cesare venne ucciso nella curia di Pompeo Non rimane nulla della statua di culto ma sappiamo che arreda il tetro con una serie di sculture a cura di attico Tutto questo è aperto al pubblico che può ammirare il lusso Sotto al statua di Pompeo magno (ritrovata nel 1500) si fa rappresentare come un opera greca: nudità eroica però sta facendo un gesto (adlocutio) che indica che sta per parlare, ha in mano un globo (qualunque cosa io stia dicendo vale per il mondo intero, sti assumendo una dimensione globale) e ha una faccia tipicamente romana Iniziò una nuova guerra civile fra i componenti del primo triunvirato (Pompeo magno, Crasso e Cesare) che vinse Giulio Cesare sconfiggendo Pompeo nella battaglia di Farsalo nel 48 a.C. • Giulio Cesare (48-44 a.C) Ancora durante la lotta contro il Senato, Cesare costruisce nel 54 a.C un nuovo foro: un atto rivoluzionario perché voleva sottolineare la sua importanza nel realizzare un nuovo foro che andato a sostituire quello utilizzato per 600 anni. Foro di Cesare È composto di una piazza con portici e di un tempio, il tutto posto a fianco alla curia (sede del Senato) costruendone a fianco una nuova: curia Iulia Lo scopo è quello di creare uno spazio in cui si possa mettere in mostra e ci riesce sia per la posizione topografica del foro (a fianco al foro Romano) e tramite la scelta della divinità a cui dedicare il tempio. Fra tutte le divinità, Cesare sceglie la stessa di Pompeo: la Venere. A differenza di Pompeo la cui Venere era vincitrice, quella scelta da Cesare è una Venere genitrice perché il suo intento è quello di costruire una nuova Roma All’interno del tempio troviamo colonne su tre lati, sul fondo una cella con abside che ho metteva in evidenza la statua di Venere genitrice In generale tutta la decorazione presente nel tempio ribadisce la grandezza di Venere e della Gens Iulia All’interno di questo spazio, che tecnicamente allude ad un santuario, ci mette 2 statue: 1.Generale loricato (con corazza) 2. Prende una statua di Alessandro su Bucefalo e al posto della testa di Alessandro mette la sua Aggiunge anche una serie di quadri famosi, dei quali non rimane nulla, come quello con Medea: il privato copia il pubblico (a Pompei, nelle case private troviamo gli stessi affreschi) Nel mito lei uccide figli e Viene rappresentata con una mano sulla spalla e guarda i bambini giocare, tra un attimo gli ucciderà. Ed inoltre mette una statua d’oro di Cleopatra Cesare fa tutto questo per uno scopo di propaganda, una propaganda che lo pone troppo vicino agli dei (si può essere divinizzati solo dopo la morte) mettendo la sua immagine sulle sculture e sulle monete, in più si collega con Cleopatra e la propaganda non tollererà la regina straniera. Sotto il foro di cesare, all’inizio della storia di Roma, trovano le tombe delle origini di Roma e resti di case repubblicane Ucciso il 15 marzo del 44 nella curia di Pompeo da bruto e Cassio • Ottaviano Inizia la fase più movimentata perché Ottaviano sta studiando in Albania dove tutti i giovani romani andavano a studiare il greco. Torna a Roma e rivendica la sua eredità perseguitando i cesaricidi. Nel frattempo i due cesaricidi (Bruto e Cassio) cercano di prendere il potere e fanno la stessa cosa che ha fatto cesare: mettono il loro volto sulle monete e scrivono pure il loro nome e “idi di marzo” con disegnato un berretto degli schiavi liberati Si fa un triumvirato (Ottaviano, Marcantonio e Marco Emilio Lepido) che sconfigge i due cesaricidi nell’ultima battaglia (filippiche) in macedonia e da momento incomincia una lotta dove rimane solo Ottaviano e Antonio che, si spartiscono l’impero, si stabilisce in oriente e torna da cleopatra. Ogni uno di loro si sceglie una divinità - Ottaviano: Apollo ( è un Apollo che ha deposto le arme viene rappresentato con strumento) - Antonio: Dioniso (Dio del vino) Lo scontro tra i due inizia quando Antonio decide di lasciare tutti i territori orientali di Roma a Cleopatra 31 a.C. Battaglia di Azio in Grecia, dove Ottaviano costruirà una città e inizieranno a spopolare citazioni che si riferiscono alla battaglia navale e costruisce un monumento con tutti i rostri che ha strappato alle navi dei nemici. NB. Ottaviano ha mascherato una guerra civile con una guerra contro l’oriente Ottaviano adesso dimentica il passato: fa uccidere il figlio di Cesare e Cleopatra per essere lui l’erede diretto, prende Alessandria e annette l’Egitto che diventa la prima provincia imperiale. La battaglia di Azio rappresenta uno spartiacque nella vita di Ottaviano che da questo momento cerca di dimenticare il passato e di dare una nuova immagine: -Prima di azio abbiamo ritratti di Ottaviano come Alessandro magno e dopo (per dimenticarsi del passato) introduce il classicismo ( si fa rappresentare giovane, come un sacerdote ) - Lui si definisce il “primo tra gli uguali”: c’è contraddizione ma è ciò che lo porterà alla vittoria perchè tutti pensano di essere alla pari, ma comanda lui. - Inoltre divinizza il padre: si inventa storia per dire che è figlio di un dio. Dice che durante i funerali di cesare, dove viene bruciato, compare il sidus iulium (stella di cesare, immagine di cesare che va verso il cielo e diventa una divinità) Sulle monete c’è scritto divus iulium con l’immagine di una stella cadente, la stessa che troveremo nel tempio del divo Iulio sul lato est del foro romano 27 a.C. Ottaviano restituisce formalmente al senato la repubblica, e in segno di gratitudine gli conferisce 3 titoli: 1. Console: carica annuale 2. Augustus: vuol dire degno di venerazione ma ha molti significati perchè ricorda auguri (sacerdoti etruschi), ed è simbolo dell’età dell’oro 3. Princeps: modo sintetico per dire princeps inter pares (primo cittadino fra pari) • Ottaviano Augusto I 3 capi saldi della politica di augusto: 1. Mos maiorum: tradizione degli antichi, vuol dire che ripristina l’antica virtus romana secondo la quale ora il civis deve vestirsi con la toga e le donne con la stola. Bisogna fuggire dal lusso e pretendere verso la sobrietà - Terme di Agrippa Costruite nel 25 a.C., sono le terme pubbliche più antiche di Roma.gli ambienti sono disposti il regolarmente intorno ad un vano centrale probabilmente c’era un solo edificio che veniva scaldato. NB. C’è uno stagnum artificiale che probabilmente era la piscina fredda 1. Mausoleo di augusto Edificio circolare dove augusto fa operazione di propaganda perché cita la tomba di mausolo di Alicarnasso. Sappiamo che era circondata di cipressi e la forma che vediamo adesso fa parte dello sventramento da parte di Mussolini he ha tolto gli edifici medievali— quindi non è proprio come lo vediamo oggi. All’ingresso cerano 2 obelischi e delle lastre di marmo che farà esporre in tutto l’impero: res gestae divi augusti (le cose fatte del divino augusto) 2. Pantheon Rientra nell’architettura di Adriano mettendo un iscrizione dove dice che l’ha fatto Agrippa. Il vero pantheon di Agrippa era una sorta di tempio dove ci mette Cesare, Marte e Venere e nel pronao (quindi fuori dal tempio) ci mette Augusto e Agrippa. Quando Augusto lo fece costruire, scelse quel luogo perché è lì che Romolo venne assunto cielo dalle divinità olimpiche Augusto decide quindi di celebrare con questo edificio Romolo e Cesare, due uomini mortali che avevano ottenuto l’onore della divinizzazione e di culto statale 3. Orologio di augusto È una meridiana composta da un obelisco che proietta l’ombra e indica stagioni etc.. il 23 sett., giorno del compleanno di augusto l’ombra colpisce l’ara pacis NB. In alcune cantine si vede ancora la pavimentazione della meridiana con scritte in geco (sono loro gli esperti di astronomia) L’obelisco è ora a piazza Montecitorio— gli obelischi di origine egizia venivano importati e trasportate a Roma passando x il Tevere 4. Ara pacis È un altare che rappresenta qualcosa per dove si colloca e per quello che c’è scolpito. È delimitato da un recinto e 2 porte: il recinto ha decorazioni all’estero e all’interno e raccontano storia dell’eneide Siamo sicuri che il monumento viene dedicato nel 13 a.C. alla pace e quando lo dice fanno un primo monumento di legno, dopo un po’ viene trasformato e finito nel 9 a.C. quando viene inaugurato NB. Il monumento era tutto colorato, sotto tutto verde e blu( vegetazione rigogliosa) e sopra persone La parte esterna è divisa in due parti cromaticamente diverse: - sotto vegetazione su fondo blu con fiori bianchi che spacciano (vita che continua) - Fregio superiore con processione NB. In corrispondenza dei personaggi vestiti di porpora ci sono i fiori sotto, quindi il fregio che rappresenta la fortuna ci individua dei personaggi (famiglia imperiale) L’interno: è semplice, si ha un motivo verticale con sopra un fregio con palmette e sopra una sequenza di bucrani (teste di bue scarnificate) e ad ognuno di questi è appeso un festone vegetale e nello spazio di risulta c’è appesa una patera ( con cui si faceva il sacrificio) Sono tutte allusioni al sacrificio ( ammazzo l’animale o uso liquidi) e sono tutti segnali dell’avvenuto scarifico o dell’avvenuta festa per l’inaugurazione Ci sono diverse ipotesi riguardo queste decorazioni e che cosa simboleggino, una delle più gettonate è quella che si tratti di una “pietrificazione” di un precedente altare in legno C’è anche un piccolo fregio che rappresenta Animali portati in sacrificio Lati lunghi: sia a nord e sud troviamo un corteo di personaggi storici che partecipano ad un’unica processione, dove emergono due personaggi, Augusto e Agrippa rappresentati con il velato capite ( nel fregio di Agrippa c’è figura on bambino che forse è Giulia, moglie di Agrippa e figlia di augusto con il figlio gaio cesare) Sui Lati brevi ad ovest: rappresentazione di Enea che sbarca in Italia e trova la scrofa con i 30 porcellini Dall’altra parte Romolo e remo allattati dalla lupa nel lupercale alla presenza di Marte e del pastore Faustolo con al centro il ficus ruminalis Sui lati brevi ad est: donna che sul grembo ha fiori, frutti e due bambini, non si sa che cosa rappresentino, e tiene i pedi nudi per terra dove ci sono diversi animali terrestri. Alla sua destra c’è una figura femminile con mantello gonfiato dal vento e rappresenta l’acqua mentre a sinistra l’aria A chiudere c’è una Roma in armi seduta su una catasta di armi perché le guerre seno finite - la prosperità riguarda la terra, il cielo e l’acqua: rappresenta l’età dell’oro di Augusto in questo modo il principe pilotava la memoria collettiva in funzione del suo messaggio pacificatore: lo fece cancellando sul buona parte dei monumenti da lui restaurati o ricostruiti i nomi dei loro primitivi dedicanti e mettendo il suo. Fece così quando intervenne nell’area del Porticus Metelli dove ricostruì i due templi (Giove statore e Giunone Regina) e dedicando il complesso alla sorella Ottavia Negli edifici da lui ricostruiti compare l’utilizzo sempre più massiccio del marmo, rendendo gli interni sempre più fastosi Teatro Marcello Dedicato al nipote di augusto, Marcello che doveva ricevere l’impero ma morirà giovanissimo. Rappresentazione greca di Marcello mentre si sta incoronando Terme di Agrippa Temos=caldo, è un posto dove si riscalda il corpo e dopo si raffredda Le prime sono le terme di Agrippa, nel campo marzio ma non rimane molto (affianco al pantheon) e per costruirle fa il primo acquedotto: aqua virgo Domus augustea L’ultimo luogo di intervento è il palatino dove Augusto prende casa accentuando così il rapporto simbolico con Romolo che ebbe la sua prima dimora (una capanna) e aveva fondato la città. La struttura era organizzata in più case collegate tra loro e affianco costruisce un santuario dedicato ad Apollo: dio protettore del principe al quale deve la vittoria di Azio Tempio di Apollo Il tempio, sine postico con 6 colonne in facciata e poggiante su un podio, ha una piazza porticata davanti che insiste sul tema apollineo anche sulle decorazioni: -portico delle Danaidi: tra le colonne vi sono le sculture delle figlie di Danao -Area apollinis : è presente un altare e la mandria di Mirone Come statua di culto Augusto sceglie una scultura di Scopas che rappresenta Apollo che suona (rappresentazione dell’età del’oro) Nel basamento della statua fa mettere i libri sibillini (libri della sibilla cumana): i primi re avevano comprato i libri dalla sibilla di cuma (sacerdotessa di Apollo) e in questi libri era scritta il destino dell’uomo NB. questi libri tarquinio il superbo li collocò nel tempio di Giove capitolino e spostandoli Augusto è come se si appropriasse del futuro di Roma Anche nelle pitture parietali all’interno della casa Augusto insiste sempre sui temi di Apollo, vittoria etc.. , vengono anche dipinti I cassetto di di legno del soffitto • Tiberio Inizia la dinastia Giulio Claudia e dal punto di vista architettonico ricostruì il tempio della concordia e dei castori nel foro impostandoli secondo la tradizione augustea: deciso effetto coloristico nella decorazione architettonica dove prevalgono i dettagli e gli ornamenti e tutto rimanda al passato. Tiberio fu il primo che costruisce un palazzo sul palatino, adiacente alla domus augustana (non si conosce molto perche ora ci sono giardini del 1500) Tiberio costruisce i primo nucleo del palazzo imperiale composto da un grande peristilio con corridoi che conducono all’area del tempio della Magna mater Successivi imperatori abiteranno tutti lì Colosseo Fu realizzato in parte durante il principato di vespasiano (i primi due ordini) e completato dal figlio Tito (due ordini superiori) mentre i vani di servizio sottostanti che impedirono lo svolgimento della naumachia di Domiziano Venne costruito sullo stagnum neronis che con la morte di Nerone venne prosciugato e i Flavi ci costruiscono su. È composto da 3 serie di arcate separate da semicolonne addossate (dal basso dorico,ionico e corinzio) più un attico (ci sono delle paraste) NB. Semicolonne: se le stacco non ci sono problemi statici, non è una colonna strutturale ma è solo decorativa e serviva per dare monumentalità all’edificio E ogni nicchia (arcata) è decorata con una statua. L’interno è un enorme cavea, dove la popolazione è divisa in settori e chi entra e chi esce non si incontrano mai: afflusso e deflusso delle persone prevedono percorsi diversi. C’è un arena (in latino vuol dire sabbia) dove i romani spettacolarizzazione la morte (la sabbia serviva x togliere sangue più facilmente) La popolazione di Roma veniva mantenuta con pane e spettacoli circensi (detto panem et circensem) Sotto l’arena domiziano crea delle strutture sotterranee che servivano per gli ingressi in scena improvvisi (sistemi di carrucole o pannelli che si sollevano x far uscire animali) Dato che gli spettacoli duravano giorni era stato sistemato un velarium per proteggere gli spettatori dal sole e pioggia e veniva manovrato da marinai Attività svolte all’interno del colosseo erano diverse: - naumachie: battaglie navali, infatti in certe occasioni l’arena veniva allagata e venivano rappresentate battaglie famose che vedevano i romani come vincitori. Non era una rappresentazione ma chi veniva sconfitto veniva ucciso veramente - I gladiatori combattevano tra di loro e rappresentano i divi della folla. Nei combattimenti non c’era per forza la morte di qualcuno - Damnatio ad bestias: x uccidere condannati a morte questi venivano legati e fatti sbranare a morte, l’arena veniva allestita come una savana e venivano messi animali (razze anche sterminate) che combattevano contro i gladiatori L’elemento principale era il sangue • Tito Costruisce delle terme 80 d.C. e sono orientate in maniera obliqua, come la domus aurea infatti qualcuno ha pensato fossero i bagni della domus aurea che Tito ha sistemato e restituito al pubblico. Le terme vanno orientate secondo il ciclo solare in maniera che la parte calda sia a sud perché, oltre ad essere riscaldata artificialmente, doveva essere esposta al sole il più tempo possibile Incomincia la planimetria delle grandi terme romane: 1. È un nucleo compatto recintato 2. Spazio aperto x attività fisica, dalla palestra si puo accedere agli spogliatoi 3. calidarium: edificio in cui corpo si scalda, esposto a sud e solitamente vetrato e sporge perché in quel modo prende il sole da più parti 4. Tepidarium 5. Frigidarium: piscina di acqua fredda Questi percorsi sono simmetrici—> probabilmente simmetrici perchè cera un percorso x donne e uno x uomini Sotto le terme c’erano schiavi che prendevano la legna e la bruciavano per ottenere calore, e attraverso un sistema di areazione, l’aria calda veniva spinta attraverso dei condotti sotto i pavimenti (appoggia sopra delle suspensure) e si incanala dentro tubi lungo le pareti •Domiziano(81-96 d.C.) Inizia la costruzione del suo foro che verrà inaugurato nel 97 d.C. da Nerva Costruisce i cunicoli ipogei del colosseo Arco di Tito guardando sulla volta vediamo un riquadro con un’aquila e dietro l’imperatore Tito, vuol dire che durante il funerale di Tito viene bruciato all’interno di un palazzo fatto a posta (architetture finte) con una grande cerimonia pubblica e durante questo incendio viene liberata un aquila che simbolicamente porta in celo l’imperatore: apoteosi imperiale (divinizzazione del predecessore) Nelle chiavi di volta troviamo delle figure allegoriche (Roma e Genius popoli romani), sopra archivolto troviamo delle vittorie alate con stendardi e nell’architrave troviamo un piccolo fregio raffigurante il trionfo di vespasiano e Tito su i giudei All’interno della fornice, a dx e sin due fotogrammi del momento del trionfo: si vede la processione e c’è gente con coroncina(stanno facendo qualcosa di sacro) che portano in spalla tutti gli oggetti del trionfo dopo la vittoria contro la giudea dov’è distruggere tempio di Gerusalemme NB. Sull’arco di trionfo viene rappresentato il trionfo che entra nell’arco visto di 3/4 Al centro il rilevo è più alto—> è come se la processione uscisse dalla dx, venisse verso di noi (curva) e poi entra dentro l’arco( prospettiva curva). Dall’altra parte un altro fotogramma del trionfo dove si vedeva l’imperatore Tito che sta sfilando durante il trionfo con una quadriga trainata da Roma, con una figura alata che lo sta incoronando (vittoria) e un giovane ed una anziano che rappresentano il populous romanus (giovane a torso nudo) e il senatus (anziano con toga) • Nerva La costruzione venne iniziata da Domiziano ma lo inaugura Nerva nel 97 d.C.: si trova tra il foro di Cesare e quello della pace e data la sua forma allungata e stretta viene detto foro transitorio. Al di sopra il foro prima passava pezzo di cloaca maxima e una strada— siccome non c’era spazio per un vero portico crea un finto portico (le colonne erano addossate) e gioca sul tempio di minerva (Atena) che verra rappresentata anche sui rilievi del finto portico Alle spalle del tempio troviamo un portico absidato che fornisce un accesso alla subura • Traiano Con lui ebbe inizio un tempo di pace, prosperità e crescita economica che gli studiosi indicano come tempo dei buoni imperatori(Traiano, Antonio Pio, Marco Aurelio) Ha inizio un secolo di programmi di assistenza sociale di ordine generosità ma soprattutto un secolo di grande fioritura architettonica e figurative e come il foro Traiano. Traiano si concentrò molto su progetti di pubblica utilità come l’ampliamento del circo Massimo, il potenziamento delle rete stradale e dei porti a ma fu anche un imperatore soldato che avviò una politica anche lesive di espansione: guerre daciche che permisero grazie al favoloso bottino la costruzione del foro destinato a diventare un palcoscenico ideale per lo svolgimento di atti imperiali affiancato dalla colonna (retta per decisioni del Senato e del popolo anche se fu l’imperatore a sollecitarli) Foro di Traiano siamo nel 112 d.C., Traiano lo costruisce a seguito delle 2 campagne di conquista in dacia (Romania) e per glorificare queste imprese costruisce il foro. NB.L’architetto è apollodoro di damasco L’elemento di forza è che noi abbiamo la storia come protagonista, ma la storia presente (non passata come nel foro di Augusto) Il foro aveva l’ingresso dal foro di Augusto, al centro della piazza statua dell’imperatore a cavallo, colonnati ovunque e sul fondo c’era la basilica ulpia che si poteva attraversare e si finiva in un giardinetto dove c’era la colonna. A destra e a sinistra 2 biblioteche e in fondo il tempio del divo traiano In realtà questa pianta non è corretta perché il tempio non c’è perché non serviva, infatti la colonna era la tomba di traiano— il basamento della colonna era pensata x contenere le ceneri di traiano La colonna Traiana Inaugurata nel 113 d.C. questa colonna e anche detta coclide per la presenza di una scala ellittica interna e per lo sviluppo del fregio decorativo: Apollodoro si inventa di attorcigliare questo fregio continuo attorno alla colonna e gira x 22 volte. I rilievi con 555 scene narrano dal basso verso l’alto in ordine cronologico e con continue allusioni sulla svolgimento delle campagne militari in dacia. È un rilevo storico perché non ha tante figure allegoriche ed è come se fosse un reportage di guerra con fotogrammi in ordine cronologico (racconta campagne in dacia, Romania) Come si legge la colonna? Gli archeologi da tempo discutono su questo argomento perché sono le prime sei spire sono leggibili dal basso e ci dicono che dalle terrazze delle biblioteche si poteva leggere la parte alta della colonna ma ovviamente questa ricostruzione non regge perché non ci sono prove di queste terrazze. Tempio di Venere a Roma È un tempio che occupa interamente lo spazio del vestibolo della domus aurea (traforo e colosseo) e viene restituito come spazio pubblico. È il tempio più grande di Roma misura 145x100m Al centro cera un tempio con 2 celle affiancate i quali absidi si toccavano e da una parte c’è Venere (lato Colosseo) e dall’altra c’è Roma Eterna (lato foro) X fare il tempio si fece spostare il colosso vicino al Colosseo Mausoleo oggi è castello Sant’Angelo, sempre di forma circolare su più piani e viene messo a trastevere quindi farà costruire il ponte Elio. La struttura che riprende dalla tradizione ellenistica dei sepolcri dinastici, aveva un basamento quadrato su cui poggiava un tamburo cilindrico con peristalsi e di una rotonda coronata da una quadriga bronzea dell’imperatore Fu il luogo di sepoltura di Adriano, Antonini, severi Villa Adriana (di Tivoli) Riprende l’idea che Nerone aveva per la domus aurea: padiglioni sparsi in rapporto con la natura. Tutti questi complessi hanno un nome e citano le varie province a cui si ispiravano, tra queste troviamo: - Liceo: ginnasio dove insegnava Aristotele - Accademia: scuola fondata da Platone - Canopo: come la città egizia unita ad Alessandria da un canale del Nilo e celebre per il tempio di Serapide, Adriano fece costruire una piscina attorno alla quale inserisce copie di sculture classiche come le cariatidi , due sileni, tre personificazioni fluviali, due tipi di amazzoni del concorso di Efeso e la raffigurazione di due guerrieri probabilmente mercurio e Marte. Questa insistenza sul tema del doppio è ulteriormente enfatizzata dallo specchio d’acqua l’ultima iconografia riconoscibile del mondo classico è Antinoo (suo amante) che rappresenta anche vestito da faraone e addirittura fa costruire un luogo di culto dedicato a lui che chiamerà antinoeon che viene associato ad Osiride. NB. Antinoo muore in Egitto in circostanze non chiare durante la navigazione sul Nilo e per questo diventerà oggetto di culto L’originalità della struttura consisteva nelle dimensioni e nella varietà degli edifici NB. In ogni edificio c’è sempre l’acqua, gioco del riflesso delle sculture nell’acqua - Un altro edificio dove torna la forma curva è il teatro marittimo, circondato da un canale d’acqua - Il pecile era un’immensa piazza con una vasca al centro che cita la stoa di poikile All’interno di questi edifici dobbiamo ricordarci gli hospitalia: luoghi dove venivano ospitati guardie del corpo e dove troviamo diversi mosaici realizzati, con Adriano inizia, in stile fiorito( mosaici in bianco e nero che raffigura vegetazione) negli hospitali ne ritroviamo diversi. - Anche la piazza d’oro, uno dei punti più elevati di villa Adriana Si articola di un edificio autonomo collegato al palazzo da un lungo porticato colonnato, si arriva ad un giardino a peristilio attraversato da un canale e fiancheggiato da corridoi • Antonino pio (138-161) Colonna aveva motivi figurali sulla base della colonna, che era liscia, Da un lato troviamo una figura a seminuda seduta su una catasta di armi (Roma) e affianco un personaggio sdraiato con braccio appoggiato a terra e un obelisco in mano (campo marzio, personificazione del luogo in cui accade la scena) infine una figura alata accompagnata da due aquile porta verso il cielo l’imperatore e l’imperatrice (entrambi hanno lo scettro) E dall’altra parte ci sono dei militari che mentre il brucia la pira, girano intorno a questa: giostra equestre che accompagnava il funerale imperiale • Marco Aurelio Colonna Marco Aurelio copia la colonna di Traiano dopo aver sterminato popolazioni a nord del Danubio. Quello che cambia è che il rilievo è più profondo (ci sono molte ombre) le figure inventano rigide e non più morbide come la colonna Traiana: questo effetto è dovuto all’uso del trapano utilizzato anche per i solchi di contorno delle figure, e dalla frontalità delle figure stesse che si contrappone alla prospettiva della colonna Traiana. Arrivano una serie di episodi con figure allegoriche( giove che salva l’esercito romano accerchiato dai quadi) , sparisce la pietà verso i vinti e il racconto non segue più una sequenza cronologica (si va verso il mondo allegorico medievale ) • Commodo Con la fine della dinastia ha iniziò un secolo (3 secolo) di crisi e decadenza gli storici come età della tradizione. Questa crisi colpì diversi ambiti: istituzionale, economica, politica, religiosa (cristianesimo) e demografica. Fu un secolo in cui si succedettero oltre 50 imperatori che governarono per pochissimi anni addirittura giorni Fu un secolo anche di pesanti sconfitte e di importanti vittorie, in cui Roma perde la sua centralità • Settimio severo Fu il capostipite dell’ultima dinastia dell’impero e il suo regno fu il più lungo (18 anni) Il merito va alla sua politica interna accorta che rimase in continuità con quella portata avanti degli Adriani. Pare che sul letto di morte abbia raccomandato ai figli di arricchire solo i soldati: questo aneddoto spiega l’importanza che il potere dell’esercito deteneva il motivo per il quale introdusse delle riforme riguardanti l’esercito. Il regno dei predecessori aveva portato alla rovina dell’area centrale di Roma che favorì l’elezione di una serie di edifici funzionali e celebrativi: rostra e curia Giulia fu inaugurato nel 203 d.C. un arco a triplice fornice dedicato dal Senato e del popolo a Settimio severo Alla morte, Settimio severo lasciò l’impero ai figli Caracalla e Gaeta Arco di Settimio severo Costruita nel 203 d.C. vuole glorificare le campagne contro i parti; è un arco a 3 fornici con quattro colonne addossate alle quali basi sono rappresentati dei soldati romani con prigionieri parti. Tuttavia, la parte decorativa più importante si trova nei quattro ricchi pannelli sovrastanti gli archi minori. Vi si trovano raffigurate le campagne di Settimio Severo ( 2 per facciata) contro le milizie dei Parti, leggibili in fasce orizzontali dal basso verso l’alto e da sinistra verso destra: sembra quasi che la narrazione adotti un andamento spiraliforme come nelle colonne copriti, forse a volerne emulare il prestigio. Le scene mettono in evidenza l’organizzazione dell’esercito romano rispetto al caos delle Miko NB. Settimio severo, mentre ancora in oriente, chiese di realizzare una serie di pitture in previsione del trionfo, affinché venissero esposte in pubblico: i pannelli potrebbero essere la trazione in marmo di queste pitture In origine l’arco era sormontato da una quadriga di bronzo con le statue dell’imperatore Severo e dei suoi due figli, Caracalla e Geta. Le iscrizioni di bronzo nel sottotetto indicano che Settimio Severo aveva dedicato l’arco a entrambi i suoi figli, ma alla morte dell’imperatore, Geta fu ucciso da suo fratello che ne eliminò il nome dagli archi e dalle opere pubbliche. • Caracalla Caracalla operò un deciso cambiamento dell’arredo urbano: oltre ai lavori di restauro del colosseo spicca sull’Aventino, vicino al circo Massimo, la costruzione delle terme antoniane il più grande complesso termale ma eretto in Roma inaugurato nel 216 d.C. ma completato più tardi. L’impianto e celebre per la varietà dei pavimenti marmorei motivi e per la decorazione statuaria Tra gli esempi di grandi terme e quella meglio conservata • Marcino • Elabata • Severo Alessandro Il suo regno si distinse per opere di pubblica utilità: scelse di restaurare edifici da spettacolo e termali (terme neroniane che ora diventano alessandrine) che grazie ad un nuovo acquedotto avrebbe ricevuto rifornimento d’acqua assicurato Con la morte di Alessandro seguì un cinquantennio indicato convenzionalmente con il termine di anarchia militare: si succedettero 11 imperatori tutti i comandanti militari eletti dall’esercito Furono gli anni di pesanti sconfitte (Goti, persiani) e di difficili rapporti con il Senato che perdeva di autorità Furono anche gli anni di importanti provvedimenti in ambito religioso e i tentativi di repressione del cristianesimo tramite feroci persecuzioni. La circolazione di figure di predicatori, capaci di attrarre le folle, furono alcuni dei fattori che rinsaldare i legami dei fedeli con la nuova religione cristiana (circa 30.000 cristiani a Roma) che vedeva il sacro come una dimensione privata, dove i riti venivano celebrati in edifici chiusi e non in spazi aperti A partire dal 3 secolo d.C. i temi cristiani appaiono sottoforma di immagini assieme a temi neutri nelle pitture delle catacombe, sui sarcofagi e nelle sculture. Produzione in serie: ad un certo punto si standardizza la produzione e alcune botteghe realizzano solo corpi di uomo o di donna (maschio =toga, donna= palla) dove l’elemento caratterizzante sarà il volto. NB. Tutte le statue hanno un incavo per far si che si possa aggiungere una testa- ritratto i romani mescolano cose del mondo antico: a Pompei ritrovato bronzo a cera persa, corpo maschile che si data all’età severa dove viene montata una testa femminile e regge in mano due girali( sono dei portalampada) In realtà questo è un lampadario Tuttavia nel mondo romano è più importante il messaggio che la forma, quindi se devo rappresentare una divinità riprendo dallo stile arcaico, classicismo e arcaismo significano quindi ripresa dello stile classico o arcaico Questa tendenza dei romani di mescolare stili diversi rende difficile la datazione delle statue che acquisiscono delle funzioni pratiche. Ad Ercolano abbiamo un esempio di come vengono usate queste sculture: Villa dei papiri (60-50a.C.) si trovarsi sul mare ed è quindi una villa piena di luoghi di passeggio che devono essere riempiti di sculture Il giorno dell’eruzione Ercolano è stata sommersa da fango e lava che si è solidificata e ha perdemmo la conservazione di tutto ma ha anche cambiato il paesaggio—> la villa venne scavata per cunicoli solo per prendere le statue. La fama della villa va alla biblioteca riprovata piena di papiri scritti in greco e per le 87 statue ritrovate, i papiri si sono trasformati in carbone e un prete ha inventato un sistema per srotolarli e sono venuti fuori dei testi di filodemo di gadara Tra le sculture 57 sono in bronzo e le altre in marmo “Erma del doriforo” è un pilastro che ha sopra una forma umana e sopra finisce come un pilastro. Viene rappresentato il doriforo e sembra si proceda x coppie infatti venne ritrovato un altro erma “amazzone o pentesilea” Abbiamo busti di generali militari come “busto di Pirro” , “busto di eumene II” forse ma comunque è un dinasta ellenistico, “Seneca” sappiamo che è sicuramente un filosofo e alcuni l’hanno attribuito a Seneca . L’arrivo a Roma degli ornamenta fece nascere un dibattito sulla loro collocazione in privato pubblica: nel caso delle statue dei quadri facenti parte del bottino era evidente che dovessero essere collocati in spazi pubblici Tuttavia prende piede una sorta di collezionismo privato che, nonostante fosse condannato dallo stesso Catone, il ruolo semipubblico di domus e vile romane rendeva incontenibile soprattutto dopo la scoperta delle copie: nei portici (ambiente dinamico) erano arredati con statue di corridori in bronzo, figure femminili “danzatrici o danaidi” (le ultime sono all’origine del mondo greco e quindi il padrone forse stava comunicano la sua discendenza) che forse stavano nei portici. Ritrovato anche “Ermes giovane”, copia dell’”Atena promachos” In sintesi non sappiamo con quale criterio sceglievano le opere, sappiamo che sono tante e che forse si procedeva per opposizione ma il fine era quello di arredare la casa per far emergere la cultura del padrone NB. Cicerone scrive ad attico chiedendogli delle sculture e si capisce dalle sue parole che non c’è interesse, le sculture diventano arredamento Primo rilievo datato che conosciamo che ci dice qualcosa di importante, è un altorilievo con 4 lati che rappresentano 2 storie diverse. Questo rilievo è stato smembrato (a monaco 3 lati a Parigi l’ultimo) Il rilievo doveva rivestire uno spazio quadrangolare e noi lo conosciamo come “Ara di domizio enobarbo” Il monumento mischia due linguaggi: 1.Ellenistico (x i patrizi): il rilevo è altissimo ed è erede del pathos ellenistico, del movimento grazie alla linea curva, la prospettiva etc. Il soggetto sono le nozze di Nettuno e Anfitrite 2.Romano (x plebei): non c’è la linea curva ma i personaggi sono tutti fiancati perché per il mondo romano deve essere tutto chiaro (paratassi) e si legge partendo dal centro dove c’è un altare, a dx sequenza tipica del sacrificio romano (toro, pecora e maiale= suovetauria) e una serie di personaggi in armi che sono militari che si trovano anche dall’altra parte affianco ad un uomo vestito in abiti militari è Marte—> l’altare dedicato a Marte ed in occasione della scena a sin si fa un sacrificio. A sin ci sono 2 personaggi —> presso l’altare di Marte (campo marzio) si svolge il censimento x cui c’è un funzionario che fa un censimento dei maschi e a seconda dell’età gli mette in una classe dell’esercito. Importantissimi sono gli sguardi (sacerdote che guarda toro) NB. Toro è più lato del uomo affianco, cosa significa? La forma può essere forzata a vantaggio del significato e quindi le proporzioni verranno sovvertite—> c’è un rapporto ideologico. In questo caso il toro puo voler dire: 1. Toro grade sacrificiato 2. Indica la presenza di più tori L’arte plebea vuole comunicare delle cose Es. Rilievo che rappresenta un macellaio e che stava su una tomba. Il defunto viene rappresentato come voleva farsi ricordare: a lavoro, con affianco una cesta di sangue e tutti pezzi di animale che ha macellato. NB. Il personaggio è ritratto Rilievo di Pompei dove viene rappresentato un tempio storto—> rappresenta terremoto del 62 e sceglie di rappresenta Il capitolium di Pompei storto, con le porte aperte, con gli animali che cadono e rapp. Se stesso mentre ringraziare gli dei x essere sopravvissuto -modo semplice e diretto per rappresentare le cose L’elemento plebeo fa si che la narrazione deve essere semplice e quindi ci deve essere il ritratto Differenza tra arte aulica e plebea: I ritratti: Il ritratto a due funzioni attribuite rispetto al luogo in cui si trovano: - nelle case -Nei luoghi pubblici se la persona è morta -Sulle tombe La statua più antica è quella dell” arrignatore” da lontano vedo la toga, ha il braccio alzato con la mano aperta (sta per parlare) e poi vedo il volto (capello corto, labbra sottili) ma sopratutto dalla toga si tiene un lembo per far uscire la mano e si vede l’anello—> ci indica che è un magistrato Questi ritratti vengono anche usati per il funerale: Polibio, di origine greca, ci racconta la funzione funeraria dove i parenti più vicini indossa delle maschere realizzate in cera Quando a Roma si celebrava il funerale di un cittadino illustre questo veniva portato nel foro romano (presso i rostra) solitamente in piedi e, alla presenza di tutto il popolo, il figlio maggiorenne loda tutte le imprese che ha compiuto in vita il padre. Plinio ci dice che negli atrii delle case c’erano volti modellati con la cera affinché accompagnassero i funerari Di queste maschere non rimane nulla se non, al museo archeologico nazionale di Napoli un volto pieno in cera di un giovane uomo con occhi in vetro Questi volti in cera si trovavano anche nelle domus in posti chiamati lararium (altare dove si venerano i lari, gli antenati) e dove vengono rappresentati gli antenati. Un esempio ce l’abbiamo a Pompei nella “casa del menandro” dove vennero ritrovati oggetti che sembrano busti( immagini degli antenati ) Si parla di ius imaginus : una consuetudine (quasi un diritto) dell’uomo patrizio del tenere le immagini dei propri antenati in casa “Togato Barberini” è rappresentato un signore che regge due busti, non è un nobile ma ci comunica che la sua famiglia ha almeno 2 generazioni prima di lui Dietro la grandezza dei busti c’è il matrimonio: dextriarium iunctio e il corredo della moglie confluisce con quello del marito—> la moglie porta corredo degli antenati nella casa del marito e facendo le copie si restringono Con l’avvento della Repubblica uno dei ritratti più antichi che abbiamo è quello di Bruto capitolino, mitico fondatore della Repubblica. La statua è in bronzo e simboleggia la gravitas(tensione ideale tipica del Patrizio romano): labbra serrate e sottili, barba, capelli spiaccicati sulla fronte, nessun elemento di pathos, naso aquilino Poi si passa all’altare della pace Dopo i rilievi li troviamo sugli archi onorari: arco partico e aziaco ai lati del tempio del divo Giulio Gli archi sono i monumenti che più contengono rilievi che contengono significati che negli archi trionfali vengono integrarti da iscrizioni sull’attico. Questi archi (destinati a farci passare il trionfo dentro) contengono immagini sulla facciata e sul fornice e sono fatti tutti nello stesso modo: ci sono sopra il fornice un fregio che racconta la processione trionfale, sulla chiave di volta c’è spesso una divinità e star chiave di volta e colonne ci sono personificazioni delle vittorie. Abbiamo l’arco di Tito, Gli ornamenti La conquista di Siracusa nel 211 a.C. segnò l’inizio dell’ammirazione per le opere d’arte greca e diede inizio alle consuete spoliazioni degli sconfitti: le opere d’arte venivano trasportate in patria, mostrate durante le processioni trionfali e poi collocate nei edifici pubblici costruiti grazie al bottino di guerra. In età imperiale questo fenomeno si placò, ma venne molto praticato in età repubblicana perché il comandante romano dotato di Imperium aveva il diritto di confiscare le opere d’arte NB. Difficilmente avveniva una spoliazione totale (come a Corinto e Cartagine) spesso accompagnata dalla distruzione totale della città. Il rischio di questa procedura fu quello che l’amore per il lusso originato dall’arte greca mise in pericolo i sistemi di valori del mos maiorum (corruzione morale) L’arrivo delle opere a Roma fece nascere un dibattito sulla loro collocazione privata o pubblica: nel caso delle statue e quadri che facevano parte di un bottino dovevano per forza essere un bene pubblico e si denunciava la collocazione nelle case private Es. Tiberio all’inizio del suo principato decide di trasferire nel suo appartamento privato la PEC siemens di Lisippo inizialmente posto nelle terme di Agrippa che venne sostituita con si pensa una copia. Dopo essere stato aspramente condannato dei cittadini la sottrazione delle statue fu una caratteristica degli imperatori tirannici (Caligola e Nerone) che addirittura mandavano degli emissari per prendere più Stato è possibile esporre nelle loro domus Questo comportamento venne rovesciato con i Flavi. Proprio per la loro componente di arredamento, nasce il fenomeno della copistica NB. Bisogna distinguere le forme di imitazione tra: - pretatio: copia fedele all’archetipo - Imitatio: - Aemulatio I carichi dei relitti di Mahdia e anticitreia ci forniscono un’immagine del commercio di opere d’arte tra il secondo e il I secolo a.C. che vedevano l’importazione a Roma di originali greci ma anche di opere realizzate appositamente per il mercato romano: ormai le officine greche lavoravano per esportazione verso l’Italia Infatti dalla metà del 1 secolo a.C. le ville aristocratiche romane cominciarono ad accogliere i programmi decorativi sempre più complessi per accompagnare lo zio dei proprietari. Es. Villa dei papiri ad Ercolano prevedeva un programma decorativo nel quale convivono coppie fedeli, varianti e rielaborazioni: troviamo una galleria di busti con i ritratti dei filosofi, poeti e sovrani ellenistici Oltre alle ville, nel corso dell’età imperiale anche teatri e ninfei, terme e biblioteche presentano statue che si ricollegano al mondo dell’otium Un caso estremamente interessante è quello delle terme dove molto spesso troviamo delle statue di Ercole il riposo, spesso nei cortili porticati delle palestre PITTURA I primi esempi risalgono al 3 sec. A.C. dove abbiamo una disposizione sui fasce sovrapposte e piace l’idea di una pittura di argomento storico (es. del sannita che stringe la mano al romano) Abbiamo pochissimi documenti di questo tipo Questo gusto per l’argomento storico rientra nell’arte plebea che necessita di comunicare un messaggio Es. Affresco che viene da Pompei e rappresenta una rissa nell’anfiteatro. Il pittore rappresenta la vista frontale dell’anfiteatro ma mette anche le scale per far capire che si tratta dell’anfiteatro di Pompei (forza la prospettiva) e si inventa anche la visione dall’alto: la prospettiva viene stravolta x il messaggio Vediamo l’arena con un combattimento tra gladiatori, vediamo le gradinate, il velarium e vediamo quello che si svolge attorno all’anfiteatro . Si parla di un episodio storico tra pompeiani e ? Dove scappa una rissa, l’imperatore intervenne e l’anfiteatro venne squalificato - viene rappresentato un episodio storico Parlare di pittura romana equivale perlopiù a parlare di pitture murali I primi esempi sono ben illustrati nelle case di Pompei che hanno permesso , a seguito dell’eruzione del 79 d.C., a circoscrivere i metodi stilistici Nonostante fossero conosciute le tecniche della tempra e dell’encausto, delle analisi fisico chimiche hanno dimostrato come la pittura parietale fosse eseguita a fresco: stendendo il colore su una miscela di intonaco (calce e sabbia) ancora umida, ha avvio una reazione tra l’anidride carbonica dell’aria e la calce spenta che crea una pellicola che sigillava il pigmento garantendo una lunga durata Per ottenere un intonaco durevole Vitruvio ci dice di stendere un arriccio sul muro seguito da tre strati di Malta con sabbia e tre con polvere di marmo, poi si stende un intona chino (calcite o polvere di marmo) Le conoscenze legate alla pittura parietale sono dovute proprio alla scoperta di Ercolano e Pompei la cui fine è dovuta all’eruzione che ha garantito la conservazione di interi apparati decorativi in ambito pubblico e privato; nel 1882 August Mau nello studiare tali pitture riconobbe l’esistenza di quattro stili tra il II secolo a.C. e la data dell’eruzione: 1. Strutturale, va dalla metà del 2 sec. A.C. Lo troviamo a Pompei ma anche in tutto il mediterraneo e rappresenta il momento in cui l’architettura reale entra in casa e diventa finta perché viene realizzata in stucco. Il muro, a Pompei, è fatto in pezzi di lava mescolati con la calce che viene intonacato di bianco e realizzare sopra una finta architettura che dialoga con quella vera NB. L’intonaco è inciso in maniera da simulare dei blocchi di pietra bianchi Questo stile è molto rigido, infatti le pareti vengono diverse in sezioni e troviamo lo zoccolo, poi gli ortostati (pietre messe in verticale), poi pietre messe di piatto, sopra un’enorme cornice fatte in stucco. I blocchi vengono poi decorati pervsimulare pietre preziose, o marmi La gamma cromatica privilegia colori saturi come giallo, nero, rosso e viola e, nonostante siano subordinati all’assetto strutturale, non mancano motivi decorativi come cubi prospettici, drappi, elementi vegetali e alcune volte romane 2. Stile architettonico Es: casa dei grifi vediamo la stessa sequenza del mure del primo stile ma non c’è più lo stucco, è tutto piatto e le ombre sono dipinte perché non c’è nessun rilievo Si gioca molto sulla profondità e sui piani prospettici: basta dipinger una colonna in primo piano cosi da creare un davanti e un dietro Villa di poppea: troviamo sempre grandi colonne in primo piano e dietro la solita suddivisione del muro e si intravede il soffitto a cassettoni all’interno di ogni arco e dietro c’è un giardino: vediamo che la parete si sta aprendo. In più le pitture iniziano ad essere animate da figure, animali e nature morte —> secondo stile avanzato Vediamo che la gamma cromatica si arricchisce anche di blu e rosso cinabro Verso la fine del secondo stile arriva Augusto e questo sviluppo organico dell’architettura viene interrotto perché augusto impone il suo gusto anche in architettura: la parete si chiude. Nella stanza delle maschere della casa di Ottaviano sul Palatino questa chiusura si nota particolarmente dove i fusti delle colonne si assottigliano e sostengono la trabeazione che si staglia su un fondo bianco e sopra l’architettura troviamo sparpagliate sui tetti figurine che ricordano gli acroteri di edifici templari 3. Stile ornamentale: villa di agrippa postumo (boscotrecase) vediamo che al centro di ogni parete c’è un quadro che cattura lo sguardo e raccontano sempre scene di pietas Ci sono citazioni di battaglie (battuto dell’Egitto dopo la vittoria ad Azio) ma anche quadri mitologici posti sempre al centro delle pareti ad altezza di sguardo E il terzo stile preferisce il rosso al nero NB. I quadri sono finti In questo periodo troviamo decorazioni pittoriche anche nei sepolcri sia singoli che collettivi come i colombari: nel colombario di villa Doria panfili che contiene circa 500 loculi si succedono tra questi uccellini, ghirlande scene mitologiche che vogliono rappresentare un paesaggio idilliaco sacrale 4. Ultimo stile (o stile fantastico) vediamo sempre il quadro ma torna la profondità e l’architettura.
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