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Recensione di Anderson sulla Mostra 1200: un'analisi critica, Schemi e mappe concettuali di Storia dell'arte medievale

Storia dell'arte tedescaStoria dell'arte europeaStoria dell'Arte Medievale

Anderson esamina la mostra 1200 presentata al metropolitan museum of art, analizzando i punti di forza e i punti debole della mostra, come l'ordine di presentazione degli oggetti, la mancanza di collegamenti tra opere e la datazione di alcuni pezzi. Offre anche suggerimenti per migliorare la mostra.

Cosa imparerai

  • Come potrebbe essere migliorata la Mostra 1200 secondo Anderson?
  • Che opere potrebbero essere state presentate in confronto per migliorare la Mostra 1200?
  • Perché Anderson ritiene che la Mostra 1200 abbia punti debole?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 11/04/2022

giovanna-pellizzari
giovanna-pellizzari 🇮🇹

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Scarica Recensione di Anderson sulla Mostra 1200: un'analisi critica e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia dell'arte medievale solo su Docsity! con la recensione di anderson ho voluto trovare i punti di contatto con sauerlander. 1. Anche secondo Anderson, per la riuscita della mostra non sono stati risparmiati sforzi, sia economici che anche dal punto di vista degli studi scientifici. 2. altro punto di forza positivo secondo anderson è il facile accesso di qualunque tipo di pubblico alla msotra. 3. ma putrtoppo il catalogo della msotrra ha un’introduzione generale troppo breve. la questione si riscatta con l’uscita del secondo volume. 4. il fattto che molte opere presentate alla mostra non siano del tutto azzeccate deve essere trattato con discrezione ma prpoporio per questa diffiocltà nel reperire le opere e il rischio che corrono nell’essere trasportate il più delle volte dall’europa fino agli stati uniti ddovrebbe icentivare a esibire le opere in un modo appopriato e per questo motivo dovevano permettere di raccontare la loro storia. nel caso della msotra tutte le opere erano presentate motlo bene, non c’era un singolo oggetto che fosse esposto in un modo di difficile lettura o che non fosse ben visibile, con una forte illuminazione. l’unica critica è in certi casi dove dei vasi sacri erano stati posizionati penzolanti o messi in un piano inclinato come se fossero dei gioeilli moderni o dei camini che scendevano dal soffitto. 5. il problema nasce con l’ordine di presentazione di questi oggetti che non seguiva ne un ordine cronologico ne una distribuzione territoriale delle opere. 6. altro aspetto non apprezzato da anderson era una Tresury room che conteneva dei lavori in oro derivati dalla regione della mosa, ma sembrano praticamente insufficienti per per sottolineare l’eccezionale importnza dell’arte mosana. 7. nella mostra nicola de verdun viene presentato con le magnifiche placche dall’altare di klosterneuburg messi in confronto con l’opera più tarda di verdun la cassa della vergine. quello che si chiede anderson è che visto che le placche di kloister hanno un fort impatto bizantino,forse sarebbe stato utile proporre un confrotn con un’opera con lo stesso impeto bizainton, magari che si esprime con un altro media oppure proveniente da un altro paese della stessa epoca? Anderson lamenta anche altri confornti che si sarebbero potuti fare come per esempio il foglio della bibbia di winchster poteva essere messo nella stessa stanza delle opere di nicola de verdun. aver fatto questi collegamenti avrebbe portato la mostra 1200 a un significato molto più forte. un’altra cosa che reclama anderson è che un’accostamento interessante sarebbe stato quello di vedere nella stessa stanza della cassa della vergine con il salterio di ingeborg. 8. la testa di re che viene messa durante la mostra nel bel mezzo del corridoio e di proprietà del metropolitan museum viene datata dai curatori della mostra come opera 1210-1220. era certamente datato un decennio o due troppo presto e questo viene ribadito anche nella recensione da suerlander. 9. esattamente come sauerlender, anche secondo anderson diffiicilmente il torso del musee carnevalet di parigi e la testa che si trova nell’Art Institute of Chicago non sono assolutamente la stessa statua. 10. le placche di kloisteneuburg sonooo accostate alla coppa di carlo magno che viene anche nominata da saueldander. correttamente viene messa in confronto alle placche di kloisternorburg. a teesi che sostiene andersen è che sembra diffiicle isolare questo periodo limitato tra il 1180 e il 1220 poichè le dinamiche evolutive dell’arte dell’europa occidentale non conoscono un punto fermo o una rottura o un cambiamento vitale per definire il periodo in questione ma gli eventi artistici sembrano fluidi e non si può dire che il flusso degli eventi raggiunga un atto finale, una sorta di epilogo, fino alla metà del XIII secolo, quando l'arte gotica parigina diventa un linguaggio artistico uniforme in tutta europa. secondo lui alla fine del 12 secolo la situaizone artistica in europa è in realtà molto più complessa e non c’è nulla di uniforme nello sviluppo che subiscono, il nord della francia, l’inghilterra e i paesi bassi. per questo motivo la scelta che fece il metropolitan nel proporre un tema del genere fu molto più che coraggiosa.
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