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La nascita dell'età moderna e la Riforma protestante, Sintesi del corso di Storia Moderna

La tendenza che accompagna la nascita dell'età moderna, caratterizzata dalla credenza che tutto sia ordinato secondo il volere di dio. Vengono esaminate le funzioni e i ruoli del clero, della nobiltà e del terzo stato, nonché la nascita della riforma protestante e la figura di martin lutero. Il documento illustra anche la distinzione tra antica e nuova nobiltà, la colonizzazione delle terre del nuovo mondo e la trasformazione degli ideali religiosi.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 20/02/2024

LR220102
LR220102 🇮🇹

4.5

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Scarica La nascita dell'età moderna e la Riforma protestante e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Cap.2 La tendenza che accompagna la nascita dell’età moderna è quella di credere che tutto sia ordinato secondo volere di Dio. Per questa ragione, il popolo si divide in tre gruppi chiaramente distinti: oratores, il clero che si dedica alla preghiera; bellatores, combattenti dediti alla guerra; laboratores, ovvero tutti coloro che svolgono lavori comuni. Per ordine gerarchico, il ruolo principale spetta al clero, la cui funzione, cioè, garantire la salvezza agli uomini, è considerata la più importante, per cui a loro spettano tutti i diritti e, ovviamente, essi sono considerati i membri del primo stato, avendo però ruoli fondamentali anche negli altri stati. Anche i soldati hanno un ruolo importante, essendo incaricati di proteggere il popolo. A differenza del clero, il loro gruppo si riproduce, cioè, riesce a mantenere il potere tramite l’ereditarietà. Con il tempo, la nobiltà, oltre al potere militare, inizia ad avere potere decisionale anche per quanto riguarda l’amministrazione. Con questi nuovi compiti, i sovrani delegano i feudatari, perdendo però potere, in quanto anche questi ultimi si riproducono. Da questa delegazione, piano piano si afferma una scala gerarchica: principi, duchi, marchesi, conti. Ciò però esula dal ruolo decisionale dei monarchi, che infatti hanno poco potere riguardo alla nascita di questi ordini nobiliari soprattutto per diverse ragioni: i nobili rivendicavano un’appartenenza alla famiglia dei primi conquistatori barbari; si è più nobili se la propria discendenza è più famosa ed antica; la nobiltà è dimostrata anche dal proprio impegno nell’esercizio del potere. Per questi motivi, l’ordine nobiliare non è mai stato un gruppo chiuso (si arriva anche ad acquistare titoli nobiliari messi in vendita dai nobili). Per quanto riguarda il mondo dei laboratores, il popolo si divideva in corporazioni, ovvero persone che svolgevano lo stesso lavoro. In particolare, le corporazioni nascono dalla voglia di artigiani e mercanti di un accordo che possa tenere separati i vari membri, in modo da mantenere la propria autorità. Inoltre, le corporazioni puntano anche ad acquisire il monopolio del proprio mestiere. Con lo sviluppo delle corporazioni, si crea una vera e propria scala gerarchica che mantiene divisi i compiti. I maestri eleggono i capi della corporazione che decidono le regole. Il loro ruolo diventa così importante e curato, che i commercianti o gli artigiani si trasformano nei ‘’nobili/militari’’ del popolo. Se la funzione religiosa è svolta dal clero, il cui capo è il papa e quella militare è svolta dal sovrano, è necessario studiare anche quello che è il terzo stato, ossia quelle persone che non appartengono a nessuno di questi gruppi. Essi sono accomunati dalla propria funzione lavoratrice e sono divisi in quattro grandi gruppi, o ceti: artigiani, professionisti, lavoratori pubblici e mercanti (dal più basso al più alto). Appartenere ad uno di questi gruppi significa avere dei privilegi, ossia delle tutele. In quest’ottica, clero e nobiltà sono i ceti privilegiati per eccellenza. Tra i loro privilegi riscontriamo: -privilegio giurisdizionale, cioè il potere di essere giudicati in modo diverso rispetto ai normali cittadini (particolari fori), -privilegio economico, cioè, essere esenti da certi pagamenti. Dai privilegi è nota l’appartenenza o meno di un individuo ad un gruppo sociale. Tutto ciò scatenò conflittualità: ogni ceto si dedica completamente alla difesa del proprio stato, anche a discapito degli altri. In particolare, la nobiltà, secondo lo slogan ‘’noblesse oblige’’, arriva persino a combattere. Con la sempre più frequente vendita delle cariche nobiliari, si arrivò alla distinzione tra antica e nuova nobiltà. In questa società in cui l’individualità è annullata, e il singolo è semplicemente parte di un ceto, si partecipa alla politica in quanto parte di un copro sociale che compone un organismo. Perciò, il sovrano inizia ad essere affiancato da un’assemblea dei rappresentanti del regno, che lo affiancano circa le decisioni su pace, guerra e tasse. In Inghilterra, Scozia, Napoli e Sicilia, quest’assemblea si chiama Parlamento. In Inghilterra, il parlamento è diviso in due camere: alta, dei nobili composta da nobili; dei comuni. In Francia e Paesi bassi, l’assemblea si chiama Stati Generali. In Spagna quest’ultima si chiama Cortes. Queste assemblee non sono permanenti e si riuniscono solo raramente. Durante le assemblee, il re siede sul suo trono, in modo da dimostrare la sua superiorità. Il trono rimane vacante anche quando manca. Il re è in effetti l’incarnazione della respublica. Cap.3  Nel corso del XV secolo, l’intensificazione dei traffici marini, porta alcune città costiere come Cadice, Lisbona o non costiere come Anversa a svilupparsi e trasformarsi. Ciò favorisce quindi l’esplorazione dei mari, soprattutto intrapresa dagli italiani e dagli spagnoli che cercavano di circumnavigare l’Africa per evitare i controlli. I navigatori genovesi scoprirono per esempio le Canarie. Le navi presentavano sempre di più miglioramenti che potessero permettere viaggi lunghi e sicuri, ma anche accessori che fossero affidabili.  Il Portogallo fu la Nazione che dal 400 investì più di tutte nelle attività marittime e mercantili. Si colonizzano città in Africa, dapprima nella zona settentrionale, poi sempre più a sud, arrivando fino a Capo Verde, dove vennero fondate basi commerciali costiere. Queste spedizioni aprirono la strada a Bartolomeo Diaz, che riuscì a doppiare il capo di Buona speranza. Nel 1497 Vasco de Gama raggiunge l’India. Il commercio delle merci indiane è però quasi impossibile, a causa del controllo da parte di mercanti arabi di zona. I portoghesi arriveranno anche a combattere contro i locali, tipo il sultano d’Egitto.  Mentre il portogallo punta alla scoperta delle coste africane, Colombo decide di intraprendere un viaggio verso la Cina prendendo una strada diversa. Finanziato da Isabella e Ferdinando, Colombo arriva il 12 ottobre 1492 con 3 navi spagnole, le caravelle, in quella che pensa sia una città del Giappone. Solo nel 1501, Amerigo Vespucci capì che le terre scoperte erano il famigerato ‘’nuovo mondo ’’. Su questa scia, un altro navigatore, Magellano, riesce a circumnavigare per la prima volta nella storia il mondo intero.  La scoperta del nuovo mondo, se per gli italiani e gli europei rappresenta una novità grandiosa, per i popoli autoctoni rappresenta la propria estinzione. Da subito infatti vennero saccheggiate terre, distrutti templi e occupati luoghi in cui si erano formati, seppur
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