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riassunto cap 4 6 psicologia delle organizzazioni, Sintesi del corso di Psicologia del Lavoro

riassunto dei capitoli 4 e 6 del libro psicologia delle organizzazioni argentero cortese

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 11/08/2021

paolo-bazzanella
paolo-bazzanella 🇮🇹

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Scarica riassunto cap 4 6 psicologia delle organizzazioni e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia del Lavoro solo su Docsity! Capitolo 4: Conoscere e apprendere nelle organizzazioni Organizzazioni= contesti sociali, dove efficacia ed efficienza dei processi produttivi sono strettamente connesse alla soggettività degli individui coinvolti. Realtà organizzativa= artefatto socialmente costruito = processo di costruzione culturale. La psicologia del lavoro e delle organizzazioni cerca di comprendere il rapporto tra attori organizzativi e pressioni interne ed esterne, per capire come si creino interpretazioni, decisioni e trasformazioni. La visione performativa dell'organizzazione evidenzia i processi intersoggettivi attraverso cui diversi interlocutori si scambiano conoscenze e affrontano i compiti. Secondo Reckwitz gli esseri umani sono coinvolti in molteplici sistemi di attività, dirette da un oggetto che ne dà senso e significato. l'oggetto evolve nel tempo, il sistema di attività è dinamico e modificabile, diventa in tale approccio l'unità di analisi, in quanto dimensione collettiva orientata a un oggetto. All'interno delle attività collettive, ci sono sìle attività individuali. ORGANIZZAZIONI = sistemi di attività con articolazioni al loro interno e con interrelazioni con altri sistemi. Dimensioni di cornice soggettività : mutazioni lavorative, artoicolazioni della professionalità e sfide alla Mutazioni lavorative: Costante mutazione degli scenari contemporanei: disoccupazione, disuguaglianza, migrazioni, etc. i sistemi produttivi sono soggetti a una crescita esponenziale. Questi segnali vengono definiti da Schwab come la quarta rivoluzione industriale. Profonde e radicali trasformazioni in ambito tecnologico e scientifico, portano cambiamento nell'ambito lavorativo e organizzativo. Cambia il ruolo del lavoratore e della organizzazione del lavoro: si richiedono nuove competenze e flessibilità. Ci si confronta con aspetti di incertezza, precarietà etc che generano imprevedibilità e ambiguità. Ai nuovi professionisti è richiesta una disposizione morfogenetica per far emergere nuovi modi di pensare e di agire. Conoscenza diventa POSSESSO E PRODOTTO per accedere a forme di conoscere come PROCESSO E USO DINAMICO. KNOWLEDGE WORKERS Apprendere e conoscere nei contesti organizzativi. La svolta pratica secondo la psicologia del lavoro e delle org. Pratica, come insieme di coerente di attività culturalmente situate e mediate dal linguaggio e dalle tecnoloige da esse generati. L'idea di fondo che riconfigura il discorso sul rapporto tra conoscenza e organizzazioni, e genera differenziate conversazioni all'interno di una molteplicità di comunità professionali, risiede nella strutturale rilevanza attribuita al conoscere in pratica. Rappresentato come esperienza del significato. Pratica = modalità, relativamente stabile e socialmente riconosciuta. Le pratiche lavorative sono considerate come SISTEMI IN AZIONE sufficientemente stabili e condivisi che tengono insieme persone, strumenti in uso, culture di riferimento. La conoscenza si produce e circola all'interno dei campi di pratica. è un conoscere connesso all'azione, depositato nel flusso dell'esperienza. queste conoscenze hanno una natura processuale. Passaggio dal conoscere in pratica al conoscere una pratica. è una conoscenza organizzativa avvenuta in luoghi di lavoro dentro pratiche sociali. KNOWING IN PRACTICE Gherardi: identifica 3 caratteristiche delle pratiche situate che i soggetti impiegano per conferire significato e riconoscibilità sociale al loro sistema di azione: 1-DIMENSIONE INDESSICALE, ovvero espressioni che risultano comprensibili in un determinato contesto 2-ACCOUNTABILITY, capacità dei partecipanti di rendere le loro pratiche osservabili e comunicabili. Modalità che in un dato contesto rendono evidenti il riconoscimento 3-REFLEXIVITY, processo che interroga i modi attraverso i quali i soggetti conferiscono significati alla realtà e lo rendono accessibile ad altri. Non c'è più SEPARAZIONE tra luoghi e momenti deputati all'apprendimento e quelli connessi ad altre attività. La conoscenza come risorsa anomala nella prospettiva economica. Rischio e responsabilità della creazione di significati La conoscenza crea valore attraverso la moltiplicazione degli usi e delle applicazioni delle conoscenze. La disponibilità della conoscenza, la sua produzione, gestione e distribuzione è concepita come una filiera i cui driver sono: EFFICACIA, MOLTIPLICAZIONE E APPROPRIAZIONE. 1-EFFICACIA: connessa alle interpretazioni che i soggetti danno a eventi e situazioni. Significati che vengono attribuiti a diverse esperienze. 2-MOLTEPLICAZIONE: riguarda la possibilità di usare la conoscenza, riproducendola in nuovi contesti e situazioni, consentendo disseminazioni, contaminazioni e continuità, mobilitando una pluralità di attori. 3-APPROPRIAZIONE: valore generato dalla conoscenza e alla sua distribuzione, non solo in termini di utilità economica ma anche sociale. Equilibrio tra due logiche: generare nuove conoscenze e quello del riutilizzo della conoscenza. Abitare il mondo come partecipazione a pratiche di attività situata:antropologia ed ecologia della in questa prospettiva i processi cognitivi assumono specifiche proprietà funzionali che consentono affi individui diesercitare un maggior controllo sui pensieri motivazioni reazioni emotive e azioni personali agenticità: facoltà umana di agire in modo trasformativosugli eventi affrontandoli in modo proattivo e facendosi promotori di cambiamento bisogna tener conto di vincoli esterni all'individuo essendo l'essere umano socialmente interdipendente e contestualizzato esito dell'interazione reciproca di 3 ordini di variabili: intraindividuali, comportamentali e ambientali. (modello del determinismo triadico reciproco) lesercizio dell agenticità individuale è sostenuto da alcune capacità cognitive, le capacità agentiche: 5 -> SIMBOLIZZAZIONE, ANTICIPAZIONE, AUTOREGOLAZIONE, AUTORIFLESSIONE E L'APPRENDIMENTO VICARIO. job crafting: capacità di regolare in modo efficace le proprie azioni e le dinamiche emotive e le azioni conseguenti. rende gli individui meglio equipaggiati per affrontare in autonomia attività e nuovi progetti work engagement:la capacità di limitare gli effetti delle emzioni negative e di canalizzare il prorio impegno mettendo in atto azioni adeguate possa generare vissuti positivi r soddisfacenti nel lavoro SIMBOLIZZAZIONE: facoltà umana di tradurre la propria esperienza e conoscenza in rappresentazioni cognitive, ossia attribuire significati all'ambiente con cui si interagisce e codificandolo a simboli. essendo abilitante all'elaborazione cognitiva della realtà passata presente e futira è alla base del funzionamento delle altre 4 capacità agentiche ANTICIPAZIONE: PREFIGUARE SCENARI E AZIONI: per autorealizzazione serve avere orizzonte futuro, ossia visione. fornire un goal da perseguire fornisce la direzione verso cui far tendere il proprio comportamento. AUTOREGOLAZIONE: GOVERNARE LE PROPRIE CONDOTTE: Dopo esersi proiettato nel futuro e aver fissato obiettivi e strategie da percorrere, | individuo deve necessariamente tornare alla dimensione del presente e iniziare | azione verso la direzione delineata. Egli è in grado cosi di autoregolarsi ossia di governare il proprio operato in modo autonomo. gli individui possiedono un meccanismo di regolazione delle motivazioni emozioni condotte che consente di monitorare | allinemento al proprio funzionamento con gli obiettivi prefissati. è centrata sul presente. Reazione affettiva positiva o negativa a seconda se | azione corrisponde allo standard prefissato oppure no lavorare sulle emozioni per rafforzare autoregolazione, garantisce l'allineamento tra azioni del presente e gli obiettivi futuri AUTORIFLESSIONE: CAPITALIZZARE DALLA PROPRIA ESPERIENZA individuo riflette sulla propria esperienza, si crea un pensiero sul proprio operato cosi da valutarne l'efficacia. il giudizio emerso consente di identificare le strategie comportamentali e cognifitive migliori di cui far tesoro in futuro e quelle da evitare. strumento fondamentale per | apprendimento individuale si rivolge al passato, alle azioni messe in atto nel perseguimento di un obiettivo e consente di perfezionare le proprie strategie e rafforzare le competenze lesson learned: un gruppo di lavoro al termine di un progetto si riunisce per ripercorreree rielaborare l'esperienza, formalizzare gli apprendimenti acquisiti e abbandonare azioni improduttive -> maggior livello di consapevolezza sui propri interessi lavorativi, correlata positivamente al work engagement sviluppare la capacità di autoriflessione attraverso FEEDBACK APPRENDIMENTO VICARIO: CAPITALIZZARE DALL'OSSERVAZIONE DI ALTRI Individui in grado di apprendere tramite l'osservazione di altri in azione. GI individui creano rappresentazioni cognitive delle azioni altrui e ne assimilano le determinanti sottostanti cosi da poterle riprodurre. Focus esterno 4 sottoprocessi: processi attentivi (regolazione focus attenzionale), processi motivazionali (nesso tra condotte altrui e outcome importanti per se stessi), processi di rappresentazione cognitiva delle azioni osservate (consentono memorizzazione), processi comportamentali (tentavi di mettere in pratica) non solo riferito a a comportamenti ma anche a elementi cognitivi e affettivi importante valore adattivo -> apprendimento di valori, convenzioni e linguaggio, ciò assume importanza in ambito lavorativo correlata positivamente al job crafting e al work engagement -> quindi stimolare processi di affiancamento e confronto intenzionale -> PEER COACHING (realizzazione di workshop cioè svolgere attività quali discutere, pianificare azioni e affrontare problemi) EFFICACIA PERSONALE: LA CONVINZIONE DI POTER RIUSCIRE Fondamentale nello sviluppo e nell esercizio delle facoltà individuali è il credere di potercela fare è all'interno della teoria social cognitiva di Bandura: convinzione che le persone hanno circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire azioni necessarie per produrre determinati risultati o raggiungere specifiche mete entro un particolare contesto Ambiti e domini devono essere ben specificati (es. Sfera delle attivitò vs. Sfera sociale vs. Sfera leadership) possono essere anche se insieme ma è da sempre definire il focus concetto diverso da autostima che è piu generale e decontestualizzato e da locus of control intenro Autoefficacia fa riferimento alla DIMENSIONE SOCIALE che definisce cosa voglia dire successo e contribuendo a dar forma agli standard da usare come riferimento Autoefficacia è collegata alla sfera ESECUTIVA del comportamento, è tale insieme di credenze ad attivare e liberare | esercizio e | espressione dell agenticità personale. Abilità personali si trasformano in comportamento solo se la persona è convinta di possederle Ruolo chiave nel processo decisionale Dimensione chiave per la riuscita professionale più le persone sono convinte di riuscirci tanto più alzeranno l'asticella fissandola ad un livello tale da sollecitare progressivamente la crescita personale -> rafforzo anche di giudizi favorevoli sulle proprie capacità, favorendo orientamento al successo. Stessa cosa in negativo, cioè se si crede di non riuscire si avvalorano i giudizi negativi efficacia personale predittore piu affidabile della prestazione lavorativa (individuato da studi) essere convinti di riuscire è rilevante per il benessere personale rendendo meno vulnerabili a burnout e stress dimensione malleabile che può essere accresciuta intervenendo sull esperienza e sui processi di pensiero Può essere sviluppata in 4 modi: ESPERIENZA DIRETTA di gestione efficace, ESPERIENZA VICARIA avviene in modo indiretto mediante osservazione, PERSUASIONE VERBALE che opera affrontando e modificando l'aspetto cognitivo delle convizioni di efficacia, IL CONTROLLO E LA DECODIFICA DELLE TENSIONI aiuta ad interpretare alcuni segnali in modo meno catastrofico e piu funzionale DETERMINAZIONE: LA VOLONTA' CHE GENERA PERCORSI DETERMINAZIONE: stato motivazionale basato sull'interazione fra 3 componenti: AGENTICITA', OBIETTIVI, PERCORSI VERSO DI ESSI. (Snyder 2000) AGENTICITA': riferimento alla determinazione interna e alla forza di volontà necessaria a raggiungere obiettivi (azione ancora piu diretta e profonda di efficacia personale) OBIETTIVI: la tensione motivazionale che si attiva nella persona è orientata al raggiungimento di specifiche mete, che ne caratterizzano la volotà e forniscono la spinta.
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