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Riassunto Capitolo 19 - le crociate, Sintesi del corso di Storia Medievale E Moderna

Storia Medievale e Moderna

Tipologia: Sintesi del corso

2014/2015

Caricato il 09/09/2015

papvika
papvika 🇮🇹

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Scarica Riassunto Capitolo 19 - le crociate e più Sintesi del corso in PDF di Storia Medievale E Moderna solo su Docsity! 19. Le crociate (XI – XIII sec) Attorno al mille, lo sviluppo e la diffusione di signorie di banno incentrata sui castelli avevano reso necessario un numero crescente di specialisti di guerra, di persone che si dedicassero alla difesa del signore e dei suoi beni; sono questi i cavalieri “di umili origini”. Negli stessi anni si viene affermando la figura dei “ministeriali”, servi che ricoprivano importanti incarichi e spesso guidavano gli uomini armati di un signore, dal quale potevano essere dotati anche di un castello. Nel corso dell'XI secolo, il “mestiere del cavaliere” venne sempre più specializzandosi. Arma: lancia. Allenamenti: tornei, spettacoli guerreschi. I cavalieri di norma erano secondogeniti dei signori, “cadetti”, che per questo non potevano aspirare al comando della signoria, destinata ai primogeniti. Andavano in cerca di fortuna spesso allontanandosi dal territorio paterno. Il crescente costo delle armi fu una delle cause del graduale chiudersi della cavalleria in élite sociale ristretta. Il prestigio dell'attività spinse le persone d'alto rango ad intraprendere questo mestiere. I cavalieri erano una classe giovane, ancora disorientata e soprattutto fortemente militarizzata. Spesso si lasciavano andare a scorrerie, stupri, rapine e saccheggi. Perciò i Vescovi, con l'appoggio dei signori locali, insignirono i cavalieri come protettori dei deboli. convocavano assemblee durante le quali facevano giurare ai cavalieri di astenersi da violenze ingiustificate e di non usare le armi in certi periodi (festività religiose) Si definì quindi un codice etico ripreso da quello regio, al quale il cavaliere doveva attenersi, farsi difensore dei deboli. Società di quei tempi: divisa in 3 ordini (ordines) all'insegna della cristianità: . coloro che pregano per la salvezza dell'anima di tutti (oratores) . coloro che combattono in difesa di se e degli altri (bellatores) . coloro che lavorono producendo sostentamento per tutti (laboratores) Parallelamente al rinnovamento della chiesa ( Cluny , capitolo 16) abbiamo la nascita e lo sviluppo della società signorile e dei cavalieri. La Chiesa promuove dei pellegrinaggi, tra cui quello di Santiago de Compostela, che verranno seguiti dai cavalieri per ottenere l'indulgenza, infatti Papa Alessandro II promulgò una bolla che concedeva l'indulgenza plenaria a chi avesse sostenuto il Cammino di Santiago e quindi a chi avesse preso parte alla “reconquista”. Urbano II incitò cavalieri e nobili a partire per i pellegrinaggi, e soprattutto alla riconquista del Santo Sepolcro. Questa esortazione voleva essere semplicemente un modo per far canalizzare la violenza verso uno scopo e ricondurli ad un'etica cristiana, invece fu presa come “ordine” e nacquero le crociate. L'idea di difendere ed espandere la fede con le armi era ormai sancita. Il termine Crociata diventa ampio e generico: ce ne sono state 8, tutte diverse tra loro. Erroneamente si pensa solo alle spedizioni in Terrasanta, ma il fine ultimo non era solo la liberazione del sepolcro, bensì il guadagno per la chiesa. I ceti popolari accolsero l'invito di papa Urbano. Ad essi si affiancarono i “cavalieri poveri” e nacque la “crociata popolare”, priva di organizzazioni e allo sbando. Da subito mostrano estrema intolleranza verso coloro che non sono cristiani e quindi giudicati nemici della cristianità. I pellegrini giunsero in Anatolia e vennero sconfitti dai Turchi. La prima vera crociata venne indetta da papa UrbanoII coinvolgendo gli aristocratici francesi e normanni, escludendo il re di Francia e l'imperatore perché erano sotto scomunica. Nel 1096 giunsero a Gerusalemme e la conquistarono nel 1099. Dato il massacro avvenuto dall'insediamento violento si può parlare di primo esempio di colonialismo europeo. Una volta insediati vennero costituiti diversi regni, il più importante era quello di Gerusalemme. Il motivo dell'insediamento in Terrasanta non era solo religioso: infatti quella zona rappresentava uno snodo mercantile importantissimo per i commerci con l'Oriente. Nella zona si formarono avamposti di città mercantili italiane che volevano mantenere il primato degli scambi commerciali:
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