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Le conseguenze delle conquiste: mutamenti economici e sociali a Roma - Prof. Zerbini, Appunti di Storia Romana

Come le conquiste di roma in mediterraneo occidentale e orientale portarono a un sviluppo commerciale via mare, l'evoluzione sociale con la differenziazione tra ricchi e poveri, la crisi agricola e le riforme dei gracchi. Vengono trattati temi come l'ascesa degli equites, la nobilitas, la crisi sociale e politica, le rivolte italiche, la crisi dell'agricoltura e le riforme dei gracchi, l'aumento del numero di liberti e schiavi, e la cultura del ii secolo a.c.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 22/12/2022

anita.nanni
anita.nanni 🇮🇹

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Scarica Le conseguenze delle conquiste: mutamenti economici e sociali a Roma - Prof. Zerbini e più Appunti in PDF di Storia Romana solo su Docsity! LE CONSEGUENZE DELLE CONQUISTE MUTAMENTI ECONOMICI • Dal momento che roma aveva conquistato il mediterraneo occidentale e parte di quello orientale i collegamenti commerciali via mare fiorirono. Il denario romano era la moneta più usata al mondo. • I romani concedevano prestiti ai soldati ellenistici. • L' improvvisa profusione di ricchezza danneggiò l'economia tradizionale dell' Italia e di Roma e furono avvantaggiati i grandi latifondisti. • L'artigianato conobbe uno sviluppo inaspettato. L'EVOLUZIONE SOCIALE • La differenza tra ricchi e poveri si era sempre più accentuata a causa dello spopolamento delle campagne e della crisi della piccola proprietà agraria dovuta alla guerra contro Annibale ( re dei cartaginesi), l'assenza prolungata dai campi dei contadini-soldati, e la concorenza dei latifondi → si apre la strada verso la crisi sociale • I contadini quindi spesso si trasferivano nei centri urbani, dove diventano clientes dei patroni però in cambio vendevano il loro voto → la crisi agraria diventa quindi una crisi anche politica • L'aristocrazia senatoria divenne ricca, potente ed esclusiva • insolentia nobilium: conseguenza sul piano morale che portava l'aristocrazia a trasgredire i valori tradizionali del mos maiorum, anche il rigore morale era sempre più debole. • I magistrati non potevano gestire affari commerciali così ingaggiarono intermediari → cavalieri o liberti. Vi è quindi l'ascesa degli equites nel II a.C • la nobilitas si occupa delle cariche politiche mentre gli equites gestivano le societates publicanorum (compagnie commerciali) • Gli equites non riuscirono mai a sviluppare un'attività politica • le aristocrazie italiche furono gradualmente escluse dalle decisioni importanti → non traevano benefici dalle conquiste • Gli italici volevano ottenere la cittadinanza romana per essere tutelati dagli abusi ma le rivolte italiche furono sempre soppresse. • Lo sviluppo dei ceti medi fù molto complesso mentre un'ampia classe sociale diventava sempre più povera anche a causa della manod'opera servile a poco prezzo. • Le vittoriose guerre di conquista feceero aumentare il numero degli schiavi che venivano impiegati per i lavori d'intelletto e di fatica. • Guerre degli schiavi in Sicilia 1. 136-132 a.C 2. 104-101 a.C 3. 73-71 a.C capeggaiata da Spartaco • aumenta numero di liberti, schiavi liberati che avevano il dovere morale di aiutare i loro ex patroni nell'ascesa economica e sociale. • Le popolazioni provinciale erano scontente degli abusi dei governatori. LA CRISI DELL'AGRICOLTURA E LE RIFORME DEI GRACCHI • La situazione sociale a roma era tesa: i ceti poveri avevano perso peso politico e gli equites, benchè fossero in contrasto con la nobilitas, non gli venivano incontro. La vita politica di Roma era dominata dai conflitti tra gli aristocratici che gareggiavano per ottenere il potere. • Il rapporto coi popoli italici andava deteriorandosi in quanto essi erano ormai ridotti a dei sudditi → non potevano aspirare a cariche pubbliche né partecipare alla distribuzione dell'ager publicus ma avevano il dovere di combattere per Roma e dovevano versare ingenti contributi → nella seconda metà del II secolo si avviavano dei tentativi di riforma da parte di Tiberio e Gaio Gracco • I due fratelli pensavano che il problema dei piccoli contadini ridotti in miseria ed espropriati delle loro terre avrebbe compromesso il funzionamento dell'esercito (formato da contadini-soldati arruolati per censo) e dello stato stesso. • Tiberio, eletto al tribunato della plebe nel 133 a.C, presento la lex sempronia con cui limitave il numero di ettari che un singolo poteva possedere e proponeva inoltre la redistribuzione dell'ager publicus → queste proposte attirarono l'odio su di sé. • Tiberio ottenne il consenso dei comizi ma non del senato → il tribuno Marco Ottavio cercò di bloccare la riforma ma egli lo fece destituire e fece approvare la legge. L'anno dopo, Tiberio, ripropose la sua candidatura per essere certo che la riforma agraria andasse a buon fine. Egli fù così accusato di volere instaurare un potere personale e fù ucciso. • 123 a.C Gaio Gracco volle continuare l'azione riformatrice del fratello ma capì che per farlo doveva ridimensionare il potere del senato. Egli quindi si assicurò il sostegno delle forze che si opponevano al senato. Aprì l'accesso al tribunale ai cavalieri e introdusse la lex frumentaria (prevedeva la distribuzione del grano a prezzi più bassi) a favore del proletariato. Per ridurre la disoccupazione diede l'avvio a molte opere pubbliche, con una nuova legge agraria redistribuì l'agro pubblico e fondo colonie in territorio extra italico (Cartagine). Gaio propose di estendere la cittadinanza ai Latini e il diritto latino agli Italici → la nobilitas senatoria riuscì a far sollevare il proletariato contro di lui presentando l'estensione della cittadinanza come un danno agli abitanti dell'Urbe. La nobiltà infatti non voleva che i suoi privilegi politici fossero estesi e anche i cavalieri temevano di dovere dividere con gli affaristi latini il loro monopolio. • Gaio Gracco riuscì comunque a imporre alcune leggi guadagnandosi l'appoggio politico. Fù poi rieletto tribuno della plebe e venne accusato di abuso di potere. • Nel 122 a.c ripresentò la sua candidatura ma fu battuto dal rivale Lucio Opimio • Nel 121 a.c a Roma ci furono tumulti violenti e 3000 seguaci di Gracco furono uccisi, egli si fece assassinare da uno schiavo. • Le leggei dei Gracchi rimasero in vigore per poco tempo ma poi tutto tornò come prima → la legge Opimia permetteva ai nuovi possessori di vendere le loro parcelle di terreno. • Le firorme dei Gracchi fallirono e i problemi della società continuarono ad aggravarsi. LA CULTURA DEL II SECOLO AC • Le guerre di conquista in Oriente ebbero delle conseguenze: a partire dal II secolo la cultura ellenistica si stava diffondendo a Roma e Catone il Censore vedeva nei valori
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