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riassunto capitolo per capitolo i ventitré giorni della città Alba, Sintesi del corso di Italiano

riassunto dettagliato capitoli per capitoli del libro di Beppe Fenoglio.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 18/05/2021

samupasca
samupasca 🇮🇹

4.3

(12)

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Scarica riassunto capitolo per capitolo i ventitré giorni della città Alba e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! INDICE  I 23 GIORNI DELLA CITTA’ DI ALBA  L’ANDATA  IL TRUCCO  GLI INIZI DEL PARTIGIANO RAUL  VECCHIO BLISTER  UN ALTRO MURO  ETTORE VA AL LAVORO  QUELL’ANTICA RAGAZZA  L’ACQUA VERDE  NOVE LUNE  L’ODORE DELLA MORTE  PIOGGIA E LA SPOSA I ventitré giorni della città di Alba Luogo: città di Alba e dintorni Tempo: dal 10 ottobre al 2 novembre 1944 Personaggi: i partigiani che hanno preso Alba Vicenda: i partigiani prendono Alba e i fascisti sono costretti a scappare, ma promettono di ritornare. I partigiani fanno quindi una “selvaggia” parata per le strade della città. Alcuni vanno in municipio, altri a prendere benzina, altri semplicemente vanno a farsi fotografare. Il 24 ottobre la repubblica attacca, ma verso mezzogiorno è costretta a ritirarsi e partigiani ne catturano una buona parte. Le ronde notturne vengono quindi triplicate perché si teme un nuovo attacco. Verso la fine di ottobre incomincia a piovere e il fiume s’ingrossa fin quasi a straripare. Si viene poi a sapere che la repubblica avrebbe attaccato non più tardi del 3 novembre. Vengono minati alcuni tratti d’argine e allagati i prati e si scopre che su una collina lì vicino la repubblica ha appostato cannoni. I fascisti chiedono di poter avere un colloquio con i capi partigiani. Il colloquio si fa e i rispettivi capi non concludono nulla. Alla fine si salutano e si augurano di rivedersi sul campo. La mattina del 2 novembre un boato sveglia tutti. I repubblicani passano il fiume e si appostano, mentre incomincia a piovere. Attaccano prima da un lato, poi, verso le sette, da quello opposto, combattono quattro ore, poi persero alcune trincee e alle due del pomeriggio i fascisti riconquistano Alba. L’andata Luogo: la strada fino ad Alba (Neive, Treiso), e quella tra le colline nei dintorni di Alba Tempo: una mattinata Personaggi: Bimbo, Negus, Colonnello, Treno, Biagino, la sorella di Bimbo Vicenda: i cinque partigiani si svegliano una mattina e si incamminano per Neive. Intanto parlano. Tra le altre cose si assicurano che la sorella di Bimbo avrebbe fatto il suo dovere all’arrivo segnalando loro il momento giusto. Raggiungono Neive e lo superano. Si dirigono ora verso Treiso. Quando lo raggiungono si soffermano un attimo nella piazza per riprendere fiato, poi ripartono in direzione di Alba. Per i campi raggiungono la città e si dirigono verso la casa dove la sorella di Bimbo sta facendo da serva. Si nascondono in un canneto dal quale la visuale verso la casa è ottimale. Aspettano per molto tempo l’arrivo di un qualunque soldato repubblicano, ma alla fine un sergente entra nell’osteria sotto la casa della sorella di Bimbo. Dopo poco anche i partigiani fanno il loro ingresso con le armi in pugno. Catturano il sergente e poi escono. Marciano a ritmo sostenuto per un pezzo, poi rallentano. Ad un certo punto sentono il rumore della cavalleria repubblicana e il sergente cerca di scappare. Viene ucciso e i partigiani si danno alla fuga. Bimbo e Colonnello vengono uccisi subito, poi è la volta di Negus e Biagino. Negus, il più anziano, riesce a scappare su per un pendio fangoso. Schiva le raffiche, ma ad un certo punto scivola e rotola giù ai piedi di un repubblicano. Il trucco Luogo: una cascina appena fuori Neviglie, poi il rittano sotto Caffa Tempo: un pomeriggio Personaggi: Renè, Moro, Giulio, Napoleone, Vicenda: i soldati di Renè prendono un soldato e lo rinchiudono in aperta campagna. Su una macchina Giulio e Napoleone discutono su a chi tocca fucilare il prigioniero. Moro intanto sorride. Aprono la cascina dove è rinchiuso il prigioniero e, dopo averlo guardato, si incamminano parlando verso il rittano sotto Caffa. Moro però resta a fare la guardia alla macchina e raccomanda agli altri due di farsi trovare pronti all’arrivo di Renè con il prigioniero. Giulio e Napoleone arrivano assieme in cima alla collina, poi scendono. Ma quando arrivano al rittano, si accorgono che ci sono due soldati intenti a ricoprire una fossa. Giulio e Napoleone gli chiedono che cosa era successo, e loro rispondono che Moro aveva già provveduto a fucilare il prigioniero. Protestano per un attimo, poi tornano alla macchina. Gli inizi del partigiano Raoul Luogo: Castigliole delle Langhe, casa di Sergio P., e la caserma di Castino Tempo: dalla mattina fino alla mattina del giorno dopo Personaggi: Sergio P.(Raoul), una sentinella, Marco, Jole, Kin Vicenda: Sergio P. ha 18 anni e vuole arruolarsi nei partigiani, così una mattina parte verso la caserma con in tasca la sua nuova pistola. Ha in mente di darsi il nome di battaglia Raoul. Arriva alla caserma verso le dieci e chiede ad una sentinella di vedere il comandante Marco. Gli viene detto di andare in Comune e lui si incammina madre gli chiede se è andato a lavorare e lui gli risponde di no. Sua madre si arrabbia, ma lui le dice subito che aveva trovato un altro lavoro con Bianco. Le dice che è un lavoro da camionista con frequenti viaggi a Genova, a Roma in Toscana. Lei gli chiede se è un lavoro pericoloso e lui le dice che al massimo si rischiava di prendere qualche multa. Bianco avrebbe poi provveduto a pagarla. Così esce di casa e va al lavoro Quell’antica ragazza Luogo: un imprecisato paesino Tempo: un arco imprecisato di tempo Personaggi: Marziano, Genio, Argentina, Agostino Vicenda: Marziano, tornando a casa, vede una nuova ragazza e si informa da una mezzadra sulla sua identità. Scopre che si chiama Argentina. Una sera Agostino la incontra: i due chiacchierano e lei gli propone di entrare assieme nel bosco a cogliere i nidi. Lui rifiuta e sfugge alle sue continue richieste fuggendo di corsa. Prima Genio e poi Marziano la accompagnano e si viene a sapere che anche molti altri ragazzi fanno la fila per andare nel bosco con Argentina. Il giorno dopo la notte di Marziano decide che passerà la notte con Argentina. Così fa. I giorni dopo altri ragazzi vanno alla casa di Argentina, ma lei non si fa vedere. Si scopre poi che è tornata al suo paese, dopo essere stata sgridata. L’acqua verde Luogo: la bottega e il fiume Tempo: durante mezzogiorno Personaggi: un ragazzo e il bottegaio Vicenda: un ragazzo va dal bottegaio e prende due bottiglie di aranciata e lascia anche i soldi per i vuoti perché dice che non li avrebbe riportati. Va poi al fiume e, dopo aver bevuto un po’, si immerge nelle sue acque verdi e si lascia trasportare via dalla corrente. Muore annegato. Nove lune Luogo: un paese non definito Tempo: dal primo pomeriggio fino alla sera Personaggi: Rita, Ugo, i rispettivi genitori e i fratelli di Rita Vicenda: Ugo ha messo incinta Rita e adesso lei deve dirlo ai suoi. Lui e lei si incontrano un pomeriggio dove discutono e si mettono d’accordo. Alle 4 lei lo dice ai suoi. Alle 8 di sera lui accompagnato dal padre si incammina verso la casa dell’amata, pronto a buscarle di sana pianta dai suoi parenti. Così accade, ma alla fine la prende in moglie. L’odore della morte Luogo: davanti alla stazione, la fontana del giardino, il bar della stazione Tempo: dalle otto e un quarto fino a due settimane dopo. Personaggi: Carlo,un ferroviere, Attilio e una ragazza (presumibilmente quella di Attilio) Vicenda: Carlo è davanti alla stazione e sta aspettando la sua ragazza. Dopo una settimana di stenti ha questa unica occasione per potersi rilassare un po’. Ma lei non viene e, alle nove, si incammina verso la fontana del giardino per andare a bere. Mentre sta bevendo vede una ragazza con lo stesso cappotto giallo della sua e spera che sia lei. Le si avvicina di corsa e fischia, ma, quando si accorge che non è lei, è gia troppo tardi: la ragazza si volta, ma continua a camminare. Gli si avvicina Attilio e lo prende per le braccia. Carlo è stanco per la corsa e non ha forza di parlare, ma incomincia a stringere per risposta le scarne braccia di Attilio. Incomincia a sentire l’odore della morte e non parla né grida perché ha paura di ingoiarlo. Intanto un ferroviere li osserva, ma non dice niente. Ad un certo punto Attilio molla la presa e si accascia per terra. Se ne va al bar della stazione e ordina un cognac. In quel mentre arriva la ragazza e gli spiega che Attilio aveva capito male. Poi se ne va. Due settimane dopo vede su un muro il manifesto mortuario di Attilio. Pioggia e la sposa Luogo: la casa dei protagonisti, il percorso attraverso il bosco e i prati fino alla casa della sposa Tempo: una mattinata Personaggi: un bambino, la zia e il figlio della zia Vicenda: i tre devono andare ad un pranzo matrimoniale, ma questo è lontano e loro ci devono andare a piedi sotto la pioggia battente. La zia è una donna severa e suo figlio e un prete senza troppa voglia e insieme si incamminano. Ci arrivano bagnati fradici perché non avevano ombrelli. Anni dopo il figlio si trasferisce in collina e si spreta. La zia muore per lo sdegno.
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