Riassunto "Celestina": riassunto atto per atto, Sintesi del corso di Letteratura Spagnola

Scarica Riassunto "Celestina": riassunto atto per atto e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! LA CELESTINA Prologo: Il prologo è anticipato dalla LETRA A SU AMIGO nella quale Fernando de Rojas dice che, a causa del tanto successo, ricorre più volte alla correzione del testo perché c’è una sorta di richiesta da parte del pubblico di ampliare alcune parti che apparivano divertenti e intrigavano i lettori. Inoltre, racconta di come ha trovato il manoscritto e ipotizza sugli autori (la critica ha fatto una serie di ipotesi su chi potrebbe essere l’autore del I atto, si è pensato ad che in realtà ha composto solo le ottave finali in cui ritroviamo il nome di Rojas. Si è pensato ad : i due potevano conoscersi perché appartenevano entrambi all’ ambiente universitario). Segue il prologo, e ad un certo punto si inizia a spiegare come si è giunti all’opera conclusa. Afferma che quando ha iniziato a raccontare la storia, c’era chi rideva e chi piangeva, molti di questi dicevano che non si dovesse chiamare ©’ commedia”, perché finiva in maniera triste, ma ‘tragedia’. Il primo autore all’inizio pensò che fosse un’opera di piacere e la chiamò ‘’commedia’’ ma Rojas vedendo questo contrasto la chiamò “ ’. Viene inserita nel prologo un’idea di ispirazione eraclitea, secondo cui tutte le cose vengono originate da contrasti, la natura stessa nasce dal contrasto. Il mondo, così come i personaggi, è mosso quindi dal contrasto e non dall'amore come si voleva pensare nel medioevo. : Calisto entra in un giardino per inseguire il falcone ed incontra Melibea; nel vedere la bellezza della dita ac che i cocente det di Dio ma Melibea lo respinge prontamente e gli ordina. fli'andareWia. (qui l’autore vuole farci capire che probabilmente i due già si conoscono, cosa sottolineata dal fatto che entrambi si chiamano per nome. I due appartenendo alla stessa classe sociale, frequentavano gli stessi posti) Per questo Calisto torna a casa e molto angosciato chiama il suo servo SEMipramo ordinandogli di chiudere immediatamente le finestre e di lasciarlo solo nelle tenebre. Sempronio capisce e va via. In un primo momento pensa che se vuole ammazzarsi può anche farlo, poi pensa a quelli che dicono che il e pensa di andare . In quel momento Calisto lo chiama e inizia a delirare pronunciando dei versi e identificando |. Sempronio resta sbalordito e ride perché pensa che il peccato del suo padrone sia simile a quello di Sodoma facendo ridere lo stesso Calisto. A questo punto Calisto comincia ad elencare al servo le doti di Melibea. Sempronio stanco decide di aiutare il suo signore, afferma di conoscere una vecchia di nome Celestina (dove nella sua dimora si era innamorato di Elicia) che i. Sempronio si reca allora a casa della mezzana e la sua visita mette molto in agitazione Elicia; mentre il servo parla con Celestina, Calisto rimasto a casa parla con un altro suo servo: Pilfimena. Subito bussano alla porta Celestina e Sempronio che si sono messi d’accordo ma coperture per la sua attività di mezzana. Calisto gli chiede di smetterla e si a verso celestina desideroso di conoscere i suoi rimedi. La donna si mostra subito per quella che è mentre Parmeno sottovoce continua a pronunciare parole di pena per il suo padrone che è caduto nelle grinfie di quella strega. Celestina sentendole risponde a tono a Parmeno e quest’ultima ricordandosi poi di lui, gli dice di allearsi con Sempronio. Atto II: Calisto resta a casa a parlare con Sempronio e gli chiede se ha fatto bene a dare 100 monete d’oro. alla mezzana; ovviamente il servo, che è d’accordo con lei, incoraggia la fiducia del signore nei confronti della vecchia e gli suggerisce di riposare siccome la sua vicenda ora è in buone mani. Calisto però è impaziente e pensa che sia una buona idea chiedere a Sempronio di recarsi da celestina per sollecitarla; lui però non vuole lasciarlo solo, e allora il signore gli dice di andare a chiamare Parmeno per sostituirlo, così gli farà compagnia. Calisto resta in compagnia di Parmeno e gli chiede un parere sulla sua faccenda. Il servo ha lubbi la donna chiamata i_R Inoltre, dal monologo di Parmeno notiamo il suo conflitto interiore: Îl suo conflitto , e quindi da un lato di assecondarlo, dall’altro rispettare i suoi principi che non accettano l’entrata del male in casa. Parmieno inoltre è geloso di Sempronio, dell’amicizia che ha con Calisto, che adesso si basa prevalentemente sulla conquista di Melibea. | la sgrida per la sua lentezza e [RGNISIRtipiseaparenesaehei nsieme si mettono a studiare il comportamento da tenere nella faccenda di Calisto e Melibea, rivelando al servo che conosce la ragazza praticamente da quando è nata, dato che era molto amica della madre proprio come con la madre di Parmeno. Innanzitutto, capiscono che per portare Parmeno dalla BI come esca. Intanto sopraggiunge i, f stupita di vedere Sempronio lì per la seconda volta, tanto che lo prende con sé e lascia la mezzana sola dopo averle portato tutto il necessario per preparare il suo intruglio. (Celestina deve fare un filtro d’amore e per realizzarlo. i, dio del male che può essere tradotto come inferno. Il fatto che celestina si rivolga ad un’entità del mondo che ci fa capire Melibealsitinnamionidi Galistà e soprattutto che la fanciulla creda in lei, che è da tramite. Inoltre, minaccia la divinità, dicendo a Plutone che se non farà quello che gli ha chiesto, farà in modo che gli uomini non gli credano più). Atto IV: elestina cammina per strada e valuta i profitti e i rischi della sua impresa. Giunge poi alla porta e pensa sia buon auspicio trovarvi Lucrezia, cugina di Elicia, che sicuramente non le sarà ostile. la sente parlare e chiede alla sua serva chi sia la donna alla porta; ZZZ la quale le ordina di far salire . Parlano brevemente, ma poi Alisa deve andar via e lascia Melibea a far gli onori di casa. Dopo , e per il fatto che si trattava di un’amica di famiglia, è disposta ad ascoltare quanto ha da dire. La mezzana comincia a parlare di un giovane ammalato, di nome Calisto e ordinando a Lucrezia di cacciarla perché non vuole sentir parlare di lui. Tuttavia, celestina che era già preparata ad una situazione del Roma e Gerusalemme. Commossa, Melibea decide di accettare e si pente di aver reagito così duramente. (dalla conversazione tra le due donne, si capisce quanto la mezzana sia brava nell’arte del persuadere Appena si pronuncia il nome di Calisto, Melibea salta e rifiuta qualsiasi riferimenti a lui, ma ciò avviene perché il rifiuto dell’uomo nel codice nobiliare è da prassi. Capendo che non sarà facile convincere Melibea, celestina decide di far ). OM: Preso congedo da Melibea, celestina si avvia verso casa, parlando tra sé e sé e scongiurando di aver corso un grande pericolo per l’ira della ragazza. Giunta a casa vi trova Sempronio e gli dice di andare con lei da Calisto, i. Parmeno vede i due arrivare da lontano e lo dice a Calisto il quale gli dice di correre ad aprir loro la porta e li lamenta per la sua lentezza. : Calisto e, e il suo impeto in pacatezza al punto di essere convinta che tutto questo , che è ciò che distingue le fanciulle come lei da quelle di strada. Allora , ma per andare avanti presenza del fattore economico, dell'affare). Il giovane disposto a’ . (avere quel cordone tira fuori il cordone e Calisto vi rappresenta il primo avvicinamento fisico e materiale a Melibea). Celestina i. Poi la mezzana si congeda e lascia la casa ricordandogli del mantello che avrebbe voluto ricevere il giorno dopo. WII: Celestina parla con PAR, RO SSMSIONO, e gli dice che perlei, erché era stata amica della madre e con lei aveva fatto tutto: era stata Continua poi a dire che per il bene che gli vuole, è arrivata a chiedere una mantella a Calisto ma il servo le richiama alla memoria la 7 (Parmeno cambia totalmente, divenendo un uomo capace di tutto pur di avere Areusa). Allora Celestina sale | le suggerisce (iNARiSiANPammend] ma lei rifiuta per imbarazzo. (ci troviamo in una scena di forte intensità erotica: Areusa è nuda e celestina furba la elogia mentre è stanca, ha freddo e cerca di dormire. Si fa riferimento ad un proverbio: non essere il cane del contadino che non mangia e non fa mangiare nemmeno il contadino, se non vuoi godere del tuo corpo, almeno lascia che lo facciano gli altri.).