Stratificazione Sociale: Concetto, Teorie e Dimensioni, Schemi e mappe concettuali di Storia

Scarica Stratificazione Sociale: Concetto, Teorie e Dimensioni e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! SOCIOLOGIA luigi gariglio 2019-2020 @O ICULILRE MINNIE SD) L A B Qualitative i Resea re h UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO TTT  L A B Qualitative o) AD È Resea re h UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO POCA REDDITO Quantità di denaro/beni percepita in un periodo contabile: lavoro fisso, investimenti, trasferimenti, illegali/sommersi RICCHEZZA Valore netto delle risorse possedute da un individuo o una famiglia: proprietà immobiliari, risorse finanziarie nette CONSUMO Ciò che famiglie e individui sono realmente in grado di comprare e consumare (incidenza dei prestiti bancari) BENESSERE Salute, ambienti salubri e sicuri, livello generale di felicità (fonte: Progetto Sociologia) STRATIFICAZIONE SOCIALE: Concetto che attiene alla DISTRIBUZIONE delle disuguaglianze tra individui e gruppi. STRATIFICAZIONE SOCIALE: SISTEMA DELLE DISUGUAGLIANZE STRUTTURALI DI UNA SOCIETÀ Nelle 2 DIMESIONI: 1. Dimensione DISTRIBUTIVA: attiene all’ammontare dei vantaggi e delle ricompense materiali e simbolici ottenute dagli individui e dai gruppi di una società 2. Dimensione RELAZIONALE: attiene ai rapporti di potere esistenti fra gli attori sociali INDICE DI GINI «Misura globale della diseguaglianza nella distribuzione, tra le n unità di una collettività, di un carattere trasferibile (per es. il reddito). È calcolata dopo avere ordinato le n unità secondo l’ammontare non decrescente del carattere posseduto da ciascuna di esse». (Fonte: Dizionario di Economia e Finanza TRECCANI; http://www.treccani.it/enciclopedia/indice-di-gini_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/) LA DISEGUAGLIANZA DEI REDDITI IN ITALIA, 1861-2011. (Fonte: Amendola, Brandolini, Vecchi (2011) in Progetto Sociologia) LA DISEGUAGLIANZE NEL MONDO (SITO INTERATTIVO CHE ADOTTA SIA L’INDICE di Gini) https://www.huzaifazoom.com/gini/embed/# GERARD LENSKI (1966) Power and Priviledge:A theory of social stratification. HA STUDIATO LE DISUGUAGLIANZE IN UNA PROSPETTIVA DIACRONICA o RIDOTTA nelle SOCIETÀ CACCIA E RACCOLTA o CRESCE nelle orticole e all’apice in quelle AGRICOLE o DECRESCE in quelle INDUSTRIALI E POST INDUSTRIALI GERARD LENSKI CONDIZIONI CHE FAVORISCONO LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI la produzione di surplus economico; la concentrazione di potere. La teoria della ricchezza e del potere di LENSKI (fonte: Progetto Sociologia) TEORIA FUNZIONALISTA Kingsley Davis e Wilbert Moore La principale necessità funzionale, che spiega la presenza universale della stratificazione, è l’esigenza sentita da ogni società di collocare e motivare gli individui nella struttura sociale o UNO NON VALE UNO: Non tutte le posizioni presenti in una società hanno la stessa importanza funzionale o PIRAMIDE: Pochi al vertice: Il numero delle persone che possono occupare le posizioni più rilevanti è limitato e scarso o FATICA DELLA COMPETENZA: la conversione delle capacità in competenze implica sacrifici e un lungo periodo di addestramento o LE PERSONE CAPACI COSTANO CARE: per indurre le persone capaci a sottoporsi a questi sacrifici è necessario dar loro compensi materiali e morali, in modo che godano di un livello di reddito e prestigio superiori TEORIA DEL CONFLITTO La stratificazione sociale NON svolge alcuna funzione vitale e NON è indispensabile alla sopravvivenza del sistema sociale. I gruppi sociali sovraordinati si avvantaggiano delle disuguaglianze che difendono in contesti sociali conflittuali. SITUAZIONE DI MERCATO: criterio di fondo che regola l’appartenenza a una classe TRE MERCATI: o del lavoro: operai e imprenditori o del credito: debitori e creditori o delle merci: venditori e consumatori CLASSI CLASSI possidenti privilegiate in senso positivo: redditieri CLASSI medie: coloro che hanno piccole proprietà o un po’ di istruzione o qualche competenza professionale CLASSI possidenti privilegiate in senso negativo: coloro che non dispongono di nulla CLASSI acquisitive privilegiate in senso positivo: imprenditori di vario tipo o professionisti forniti di un alto livello di preparazione CLASSI acquisitive privilegiate in senso negativo: lavoratori CETI Situazione di ceto: ogni componente tipica del destino di un gruppo di uomini, la quale sia condizionata da una specifica valutazione sociale, positiva o negativa del PRESTIGIO dell’“ONORE”, che è legato a qualche qualità comune di una pluralità di uomini. CONNUBIUM COMMENSALITÀ STATUS ASCRITTO (es. etnico, nobiliare, di genere) STATUS ACQUISITO (es. titolo di studio, occupazione) STATUS ASCRITTO ALTO STATUS ASCRITTO BASSO STATUS ACQUISITO ALTO Reazione extrapunitiva «è colpa degli altri!» STATUS ACQUISITO BASSO Reazione intrapunitiva «è colpa mia!» Quattro importanti SISTEMI DI STRATIFICAZIONE sociale esistiti nella storia dell’umanità: o SISTEMI SCHIAVISTICI o SISTEMA DELLE CASTE IN INDIA o SISTEMA DEI CETI NELLE SOCIETÀ DI ANTICO REGIME o SISTEMA DELLE CLASSI NELLE SOCIETÀ MODERNE POVERTÀ Tre cerchi concentrici di persone povere: o poveri STRUTTURALI o poveri CONGIUNTURALI o poveri NON INDIGENTI SISTEMA DELLE CLASSI NELLE SOCIETÀ MODERNE Si tratta di una sistema di fatto e non di diritto DUE SCHEMI DI CLASSIFICAZIONE: SYLOS LABINI: basato sul tipo di reddito percepito dall’individuo GOLDTHORPE basato su 2 criteri: 1. la situazione di lavoro 2. la situazione di reddito PAOLO SYLOS LABINI Vi sono tre categorie di reddito: o rendita (dei proprietari fondiari) o profitto (dei capitalisti) o salario (degli operai) 4. Classe operaia: braccianti e salariati fissi in agricoltura, operai dell’industria e dell’edilizia e del terziario (salari); 5. Sottoproletariato: coloro che restano a lungo lontani dalla sfera produttiva, disoccupati. JOHN H. GOLDTHORPE SITUAZIONE DI LAVORO: posizione occupazionale nella gerarchia organizzativa SITUAZIONE DI MERCATO: complesso dei vantaggi e degli svantaggi simbolici e materiali, di cui godono i titolari dei vari ruoli lavorativi. INCROCIANDO QUESTE DUE DIMENSIONI SI GIUNGE A UNO SCHEMA A SETTE CLASSI. Classe I: imprenditori, professionisti e dirigenti di livello superiore Classe II: professionisti e dirigenti di livello inferiore Classe III: impiegati e addetti alle vendite Classe IV: piccola borghesia urbana (commercianti e artigiani) e agricola Classe V: tecnici di livello basso e supervisori di lavoratori manuali Classe VI: operai specializzati Classe VII: operai non qualificati NEI PAESI OCCIDENTALI, DAGLI ANNI SETTANTA IN POI, LA GRANDE MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE ATTIVA È OCCUPATA NEL SETTORE DEI SERVIZI. Tale processo ha polarizzato la struttura occupazionale: o in alto, si è avuta una continua espansione di quei dirigenti e professionisti che fanno parte della borghesia. o in basso, si è formata e si sta espandendo una nuova classe di persone, che svolgono lavori a bassissimo livello di qualificazione (Macjobs). UNDERCLASS: tutte quelle persone che si trovano in uno stato permanente di povertà e che, non essendo in grado di procurarsi da vivere con un’attività economica legale, dipendono dall’assistenza pubblica. VI SONO DUE CONCEZIONI PREVALENTI CIRCA I CARATTERI E LE CONDIZIONI DELLA SOTTOCLASSE: o culturalista o strutturalista IL CONCETTO DI CLASSE SOCIALE È OGGI PIÙ CHE MAI OGGETTO DI UN CONTRADDITTORIO: o il concetto di classe sociale non è più utilizzabile per capire la realtà delle società contemporanee, o il concetto di classe sociale sia ancora utile per l’analisi delle società contemporanee, nonostante gli enormi cambiamenti avvenuti in questi ultimi decenni. LA POVERTÀ IN ITALIA OGGI Quanti sono i poveri oggi in Italia? Economisti e sociologi distinguono tra: POVERTÀ ASSOLUTA: condizione di chi non dispone delle risorse minime necessarie a soddisfare i bisogni essenziali POVERTÀ RELATIVA: riferita alle risorse di cui dispone una famiglia rispetto a quelle della popolazione di cui fa parte LA POVERTÀ Famiglie, mercato del lavoro e politiche governative sono tre fattori che influenzano la mobilità sociale: sono fortemente correlati con il livello di disuguaglianza delle condizioni di vita con cui si confrontano i bambini quando crescono. Gli scienziati sociali hanno mostrato che il livello complessivo di disuguaglianza delle condizioni di vita presente in un dato paese è tipicamente correlato con il suo livello di mobilità intergenerazionale (o di uguaglianza delle opportunità): in generale, maggiore è la disuguaglianza delle condizioni di vita, minore è il livello di mobilità sociale.