Viaggio in Europa di un giovane sardo del XVIII secolo, Dispense di Letteratura Italiana

Scarica Viaggio in Europa di un giovane sardo del XVIII secolo e più Dispense in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! ARNALDO DI BENEDETTO, VINCENZA PERDICHIZZI, ALFIERI 1. LA VITA DI VITTORIO ALFIERI DA ASTI SCRITTA DA ESSO [FRUTTO DI LUNGHI ANNI DI SCRITTURA E RIPENSAMENTO IN CUI PASSA ATTRAVERSO VARIE FASI DI ELABORAZIONE] VITA DI VITTORIO ALFIERI DA ASTI SCRITTA DA ESSO SCELTA DI ALFIERI INTRAPRENDERE UN BILANCIO AUTOBIOGRAFICO VUOLE REDIGERE LA VITA PER PREVENIRE IL RESOCONTO APPROSSIMATIVO E DISINGORMATO DI UN ALTRO SCRITTORE QUANDO COMINCIA A SCRIVERE LA SUA AUTOBIOGRAFIA NEL 1790, ALL’ETÀ DI 41 ANNI  PUBBLICATA POSTUMA A LONDRA NEL 1806 PER OPERA DELLA CONTESSA D’ABANY AUTOBIOGRAFIA EROICA, PRINCIPIO DEL DISINGANNO UOMO DISILLUSO RIGUARDO ALLE SUE ASPETTATIVE, SPERANZE E IDEALI [HA UNA PROFONDA DIFFIDENZA VERSO LE ISTITUZIONI SOCIALI E POLITICHE DEL SUO TEMPO]: SOLO LA CONSAPEVOLEZZA DELLA VERITÀ E DELLA REALTÀ PORTA AD UNA LIBERAZIONE DALLA FALSA SPERANZA E DALLE ILLUSIONI, RAGGIUNGENDO UNA VERA LIBERAZIONE INTERIORE ELABORAZIONE DELLA PRIMA PARTE DELLA VITA 1. EDIZIONE DEL 1783, PARIGI PRIMA EDIZIONE DELLA SUA AUTOBIOGRAFIA a. È STATA SCRITTA DOPO AVER SUBITO UN COLPO DI STATO INTERNO NEL 1782, CHE LO PORTÒ A RICONSIDERARE MOLTI ASPETTI DELLA SUA VITA E CARRIERA b. STESURA CHE DOVETTE BASARSI SU UNA SERIE DI APPUNTI E MATERIALI PREPARATORI a. PRIMA STESURA, PARIGI 1790 SCRITTO SULLA PROPRIA VITA CHE DOVETTE BASARSI SU UNA SERIE DI APPUNTI E MATERIALI PREPARATORI CHE NON CI SONO PERVENUTI b. SECONDA STESURA, PARIGI RIORDINA E RISCRIVE LA PRIMA STESURA PER VISIONARLA DI NUOVO 2. EDIZIONE DEL 1803, PARIGI NUMEROSE REVISIONI E AGGIORNAMENTI [STESURA CHE FU OGGETTO DI REVISIONE, AMPLIAMENTO, CORREZIONE E MODIFICHE]  EDIZIONE CHE RIFLETTE LE ESPERIENZE MATURATE NEL CORSO DEGLI ANNI E LE SUE NUOVE OPINIONI 3. EDIZIONE DEL 1811, POSTUMA  POCO DOPO LA SUA MORTE NONOSTANTE LE MODIFICHE E REVISIONI APPORTATE NELLE EDIZIONI PRECEDENTI, QUESTA EDIZIONE CONTIENE ALCUNI AGGIORNAMENTI E 1 CORREZIONI FINALI 4. EDIZIONE FASSÒ  EDIZIONE PER L’EDIZIONE NAZIONALE DELLE OPERE DI ALFIERI [ASTI, CASA DI ALFIERI] FA PARTE DELL’EDIZIONE NAZIONALE DELLE OPERE DI ALFIERI  QUESTA EDIZIONE NASCE DA UN PROGETTO MINISTERIALE DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI, IL QUALE HA PROMOSSO L’EDIZIONE FILOLOGICA E CRITICA DEGLI AUTORI CLASSICI FA PARTE DELL’EDIZIONE NAZIONALE DELLE OPERE DI ALFIERI  NASCE DA UN PROGETTO MINISTERIALE, IL MINISTERO DEI BENI CULTURALI , CHE HA PROMOSSO L’EDIZIONE FILOLOGICA E CRITICA DEI SUOI CLASSICI [PROGETTI MOLTO IMPORTANTI PERCHÉ SI TRATTA DI FARE UN PIANO DELLE OPERE DELL’AUTORE E POI SUDDIVIDERE TUTTI I TESTI IN MANIERA FILOLOGICA ACCURATAMENTE E IN MODO CRITICO] a. EDIZIONE CRITICA – SI FA LA CRITICA FILOLOGICA DEL TESTO, OVVERO LA SUA RICOSTRUZIONE FILOLOGICA b. EDIZIONE COMMENTATA – EDIZIONE IN CUI UN TESTO È ACCOMPAGNATO DA NOTE DI COMMENTO ELABORAZIONE DELLA SECONDA PARTE DELLA VITA 1. PRIMA STESURA NON POSSEDIAMO NULLA 2. SECONDA STESURA MANOSCRITTO 13, ALLE CARTE 188 – 198 DELLA PRIMA PARTE [FATTI AVVENUTI TRA IL 1790 E IL 1803] 3. FASE INTERMEDIA TRA PRIMA E SECONDA STESURA CORREZIONI DEL MANOSCRITTO 13 4. TERZA FASE LAVORO DI COPIATURA CHE SI INTERROMPE ALLA MORTE DI ALFIERI L’8 OTTOBRE 1803  FU POI IL SUO SEGRETARIO LETTERARIO FRANCESCO TASSI A CONTINUARE LA TRASCRIZIONE DELLE PARTI RIMASTE NEL MANOSCRITTO 2 SÉ STESSI COME ESSERI UMANI PENSANTI, COMPRENDENDO UNO STUDIO DI SÉ PER INDAGARE LA PROPRIA IDENTITÀ (VIENE MESSO IN RISALTO L’ASPETTO PSICOLOGICO)] NEL MOMENTO IN CUI SI HA DIETRO DI SÉ GRAN PARTE DELLA PROPRIA VITA  1790, ALL’ETÀ DI 41 ANNI [ETÀ IN CUI ALFIERI SA DI AVER COMPIUTO IL SUO PERCORSO DI SCRITTORE CHE SI ERA PREFISSATO] – ALFIERI AFFERMA DI AVER SCRITTO UN TESTO SULLA PROPRIA VITA o ANNI DI MEDITAZIONE – PERIODO DURANTE IL QUALE ALFIERI VISSE PRINCIPALMENTE ALL’ESTERO, DOVE COMPÌ STUDI APPROFONDITI RIGUARDO LA STORIA E LA LETTERATURA CONVERSIONE LETTERARIA  ROVESCIAMENTO DI SEGNO NEI FATTI, CIÒ CHE C’È STATO PRIMA VIENE RIBALTATO ANTITESI a. DALL’ANSIA DI FUGA ALLA CHIUSURA VOLONTARIA IN CASA – DALL’ANSIA DI ANDARSENE ALLA FERMA VOLONTÀ NEL RESTARE LEGATO ALLA SEDIA DELLO SCRITTOIO b. DAGLI ABITI SFARZOSI ALLA MASSIMA SOBRIETAQ NELL’ABBIGLIAMENTO – LA MODA TIPICA DEL 1700 COMPRENDEVA PIZZI, CAPPELLI, PARRUCCHE, ABITI ELABORATI, MA DOPO LA SUA CONVERSIONE LETTERARIA PASSERÀ AD UNO STILE PIÙ SOBRIO c. DAL DISPREZZO PER IL TOSCANO AL RIFIUTO DELLE ALTRE LINGUE – ALL’INIZIO DISPREZZAVA IL TOSCANO IN QUANTO EBBE UNA FORMAZIONE IN LINGUA FRANCESE: IL TOSCANO È UNA LINGUA PIÙ NOBILE DELLE ALTRE MA NON È UNA LINGUA NAZIONALE, È UNA SORTA DI VEICOLO ATTRAVERSO CUI PASSA LA TRADIZIONE LETTERARIA d. PASSAGGIO DALL’IGNORANZA SPREZZANTE ALLO STUDIO CAPARBIO – LA SUA FORMAZIONE È AMPIAMENTE DEFICITARIA [LARGHE TRACCE DI IGNORANZA NEI SUOI PRIMI ANNI DI VITA] CHE VERRÀ POI COLMATA DA UNO STUDIO DETERMINATO/CAPARBIO CERCANDO DI MIGLIORARSI E IMPARARE NUOVE COSE e. PASSAGGIO DAGLI AMORI FRUSTRANTI E DISTRUTTIVI AL DEGNO AMORE – SI PASSA DAGLI AMORI FRUSTRANTI CARATTERIZZATI DAGLI INTOPPI AMOROSI AL DEGNO AMORE PER LA CONTESSA D’ABANY STRUTTURA DELLA BIOGRAFIA STRUTTURA PER MULTIPLI DI 5 SE L’UOMO È LA CONTINUAZIONE DEL BAMBINO, LE ALTRE EPOCHE DELLA VITA 5 SONO UN ACCRESCIMENTO/MULTIPLO DELL’EPOCA PRIMA DELLA VITA  NUMEROLOGIA COME FORMA DI CONTROLLO [LE DIVERSE PARTI SONO DI LUNGHEZZA DISEGUALE SECONDO IL PROGRESSIVO INFITTIRSI DEI RICORDI] 1. EPOCA PRIMA, PUERIZIA – 5 CAPITOLI 2. EPOCA SECONDA, ADOLESCENZA – 10 CAPITOLI 3. EPOCA TERZA, GIOVINEZZA – 15 CAPITOLI 4. EPOCA QUARTA, VIRILITÀ – 31 CAPITOLI: IL CAPITOLO N°31 È IL CONGEDO DELL’INTERO LIBRO CON TANTO DI DATA E FIRMA TOTALE – 60 + 1 CAPITOLO: 60 È UN NUMERO ANAGRAFICAMENTE IMPORTANTE PERCHÉ È IL TERMINE PREFISSATO DI UNA VIDA IDEALE, IL PASSAGGIO DALLA VITA PRODUTTIVA ALLA VITA RIMBAMBINITA DELLA VECCHIAIA VITA DI VITTORIO ALFIERI DA ASTI SCRITTA DA ESSO – 31 CAPITOLI SUDDIVISI IN PRIMA E SECONDA PARTE 1. PRIMA PARTE [DALLA NASCITA FINO AL 1790] – PRIMA PARTE SUDDIVISA IN 5 EPOCHE CORRISPONDENTI ALLE 5 ETÀ DELL’UOMO [PARTE CHE COMPRENDE ANCHE L’INTRODUZIONE] 1. INFANZIA/PUERIZIA 2. ADOLESCENZA 3. GIOVINEZZA 4. ETÀ ADULTA/VIRILITÀ 5. VECCHIAIA [PROGETTATA MA MAI REALIZZATA] 2. SECONDA PARTE [CONTINUA FINO AL 1803, DATA DELLA SUA MORTE, PER POI VENIRE PUBBLICATA POSTUMA NEL 1806] a. PROEMIETTO b. CONTINUO DELLA QUARTA EPOCA DELLA VIRILITÀ 6 VITA DI VITTORIO ALFIERI DA ASTI SCRITTA DA ESSO [VENNE TERMINATA LA SUA SCRITTURA IL 14 MARZO 1803 A FIRENZE] – STRUTTURA 1. PARTE PRIMA 0. INTRODUZIONE CITAZIONI PRESENTI a. TACITO, VITA DI AGRICOLA [APRE L’OPERA] – PLERIQUE SUAM IPSI VITAM NARRARE, FIDUCIAM POTIUS MORUM, QUAM ARROGANTIAM, ARBITRATI SUNT : I PIÙ CONSIDERANO IL FATTO DI NARRARE ESSI STESSI LA PROPRIA VITA COME FIEREZZA DEI PROPRI COSTUMI PIUTTOSTO CHE ARROGANZA/PRESUNZIONE  LUI STESSO AUTORIZZA L’AUTOBIOGRAFO A SCRIVERE DI SÉ PER LASCIARE IN ERESITÀ AGLI ALTRI [DALLA PROPRIA ESPERIENZA SI RICAVA UN INSEGNAMENTO] b. PINDARO [EGLI SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DEL PASSATO E DEL PATRIMONIO CULTURALE] – VACUITÀ DELL’ESPERIENZA DELL’UOMO ALLA FINE DELLA VITA [È CIÒ CHE ALFIERI RICAVAVA ALLA FINE DELLA SUA VITA DA UMANO]  INTRODUCE IL TEMA DELLA VIRTÙ E DELL’IMPORTANZA DEL TEMPO: L’IDEA DI VIRTÙ È UN ATTRIBUTO ATEMPORALE CHE PERDURA ATTRAVERSO LE EPOCHE E GUIDA LE AZIONI DEGLI INDIVIDUI NEL CORSO DELLA STORIA 7 1. EPOCA PRIMA, PUERIZIA  5 CAPITOLI CHE ABBRACCIANO I PRIMI 9 ANNI DI VEGETAZIONE VISSUTI NELLA CASA MATERNA 1. CAPITOLO PRIMO – NASCITA E PARENTI VITTORIO ALFIERI NASCE AD ASTI (PIEMONTE) IL 17 GENNAIO 1749 [IL 17 GENNAIO È LA DATA DI QUANDO È STATO REGISTRATO ALL’ANAGRAFE, LUI IN REALTÀ NACQUE IL 16 OTTOBRE], IN UNA FAMIGLIA DI NOBILI E AGIATI CARATTERISTICHE DEL SUO NUCLEO FAMILIARE a. FAMIGLIA DI NOBILI, AGIATI E ONESTI PARENTI a. NOBILTÀ FEUDALE [CASATO DI ALFIERI APPARTIENE ALLA NOBILTÀ FEUDALE] – È SINONIMO DI RICCHEZZA CHE DURANTE LA SUA VITA LO PORTA A NON DIPENDERE DAGLI ALTRI, RENDENDOLO A TUTTI GLI EFFETTI UN UOMO LIBERO [SUPERIORITÀ MORALE: IL VALORE FONDAMENTALE MAGGIORMENTE ESIBITO NEL RACCONTO È IL FATTO DI DISPORRE DI BENI MATERIALI E DI NON DIPENDERE DA NESSUNO MONETARIAMENTE]  HA ANCHE AVUTO LA POSSIBILITÀ DI CRITICARE LA STESSA NOBILTÀ SENZA ESSERE ACCUSATO DI INVIDIA O VILTÀ E DI RIVELARNE APERTAMENTE GLI ABISUI E I VIZI b. AGIATI – ERANO DOTATI DI DISPONIBILITÀ ECONOMICA c. ONESTI – RETTITUDINE: NON DOVEVANO VERGOGNARSI DEI LORO ANTENATI ED ERANO FIERI DI PORTARE IL PROPRIO NOME 10 0 – 8/9 ANNI: IL RACCONTO CHE ALFIERI FA DELLA PROPRIA PUERIZIA È MOLTO SPECIFICO [È ESTREMAMENTE INTERESSATO AD ANALIZZARE CON OCCHIO CRITICO QUELLE CHE SONO STATE LE VARIE VICENDE INFANTILI CHE LO HANNO INFLUENZATO DI PIÙ]BISOGNA STUDIARE IL FANCIULLO PER CAPIRE CHI È L’UOMO  L’ETÀ INFANTILE ERA VISTA COME LA MENO INTERESSANTE: IL BAMBINO, IN GENERE, NON AVEVA OCCASIONI PER FARE ESPERIENZE FAMILIARI [IL TEMPO VENIVA PER LO PIÙ PASSATO CON LA BALIA, NON ERANO AMMESSI AGLI AFFARI DI FAMIGLIA, NON VENGONO CONSIDERATI PIÙ DI TANTO NELLO STUDIO DELL’UOMO ADULTO] b. GENITORI E PARENTI a. POETA, VITTORIO AMEDEO ALFIERI – ERA IL SUO NOME COMPLETO b. PADRE, ANTONIO ALFIERI [NON APPARTENEVA ALLA CORTE REALE, INFATTI NON ERA CONTAMINATO DA ALCINA AMBIZIONE] – UOMO DI PURI COSTUMI, VISSUTO SENZA IMPIEGO E SENZA AMBIZIONE. AVEVA OTTENUTO BENI DI FORTUNA CHE GLI AVEVANO GARANTITO DI VIVERE FELICE. IL FIGLIO ABITAVA A ROVIGLOASCO, UN BORGO A 2 MIGLIA DA ASTI DOVE IL PADRE SI RECAVA A PIEDI OGNI GIORNO PER ANDARE A TROVARLO [AVENDO PIÙ DI 60 ANNI, IL VIAGGIO LO PORTÒ AD AMMALARSI DI POLMONITE PER POI MORIRE NEL GIRO DI ALCUNI GIORNI QUANDO IL FIGLIO NON AVEVA ANCORA RAGGIUNTO IL PRIMO ANNO DI ETÀ] c. MADRE, MONICA MAILLARD DI TOURNON [IN GENERE NELLE FAMIGLIE NOBILI LA MADRE NON ALLATTAVA E QUINDI IL BAMBINO VENIVA AFFIDATO AD UNA BALIA] – DI ORIGINE SAVOIARDA: NONOSTANTE LA SUA GIOVANE ETÀ, ERA GIÀ VEDOVA E IN SECONDE NOZZE SI SPOSA CON ANTONIO ALFIERI (AVEVA 55 ANNI). DOPO LA MORTE DEL MARITO, SI SPOSA IN TERZE NOZZE CON IL CAVALIERE GIACINTO ALFIERI DI MAGLIANO d. DIVERSI FRATELLI – SI SBAGLIA A CONTARLI: IN QUESTO MODO RIVELA AL LETTORE IL RAPPORTO CON LA MADRE CHE NON È UN RAPPORTO DI COMPLETA SERENITÀ [IL FATTO CHE SI DIMENTICHI O SI SBAGLI NELL’ELENCARE I SUOI FRATELLI NON È PERCHÉ NON SE LI VUOLE RICORDARE, MA È UN FATTORE LEGATO AL RAPPORTO AFFETTIVO CHE HA CON LA MADRE] 2. CAPITOLO SECONDO – REMINISCENZE STUPIDA VEGETAZIONE INFANTILE, FATTI CHE 11 STUPIDA VEGETAZIONE INFANTILE – RAMMARICO DI NON AVER RICEVUTO LA PREPARAZIONE CULTURALE CHE DESIDERAVA, COSA CHE IN ETÀ ADULTA LO COSTRINGERÀ A CONQUISTARSI FATICOSAMENTE E DA SOLO LA PADRONANZA DELLE TECNICHE NECESSARIE PER SCRIVERE IN LINGUA ITALIANA a. AGGETTIVO STUPIDA – PRIVA DI VITA E DI ENTUSIASMO DELL’INFANZIA RICORDA a. 1752, PRIMI RICORDI CHE RISALGONO ALL’ETÀ DI 3/4 ANNI – PRIMI RICORDI CHE VENGONO PROPOSTI DESCRIVENDO IL RACCONTO CON I PENSIERI, RI RICORDI E LE SENSAZIONI PROVATE [SI ATTIVA UN RICORDO ATTRAVERSO UNA SENSAZIONE]  RICORDO DI UNO ZIO PATERNO [DI LUI NON RICORDAVA QUASI NULLA, TRANNE IL FATTO CHE INDOSSAVA DEGLI STIVALI CON LA PUNTA QUADRATA] CHE LO TRATTAVA CON MOLTA DOLCEZZA: LO FACEVA METTERE IN PIEDI SU UN VECCHIO CASSETTONE E, ACCAREZZANDOLO AFFETTUOSAMENTE, GLI OFFIVA DEI DELIZIOSI CONFETTI b. 1754, ALL’ETÀ DI 5 ANNI – VENNE COLPITO DA UNA DISSENTERIA MAL DE PONDI [DISSENTERIA] CHE COINVOLGE ANCHE IL FLUSSO SANGUIGNO: CONSERVA UN VAGO RICORDO DEI DOLOSI DI QUEL PERIODO [NON AVENDO ALCUNA COMPRENSIONE DI CHE COSA FOSSE LA MORTE, LA DESIDERAVO COME UN MODO PER PORRE FINE ALLE SUE SOFFERENZE: QUESTO DESIDERIO, PERÒ, POTREBBE ESSERE STATO INFLUENZATO DAL FATTO CHE QUANDO SUO FRATELLO MINORE MORÌ, SENTÌ DIRE CHE ERA DIVENTATO UN ANGELO] c. ALL’ETÀ DI 6/7 ANNI, PIENA CONSAPEVOLEZZA DELLA TRISTEZZA E DEL DOLORE DELLA VITA – È 12 STUPIDA VEGETAZIONE INFANTILE – RAMMARICO DI NON AVER RICEVUTO LA PREPARAZIONE CULTURALE CHE DESIDERAVA, COSA CHE IN ETÀ ADULTA LO COSTRINGERÀ A CONQUISTARSI FATICOSAMENTE E DA SOLO LA PADRONANZA DELLE TECNICHE NECESSARIE PER SCRIVERE IN LINGUA ITALIANA a. AGGETTIVO STUPIDA – PRIVA DI VITA E DI ENTUSIASMO QUANDO, COME] CHE C’ERA UN’ERBA CHIAMATA CICUTA CHE ERA VELENOSA E CHE POTEVA UCCIDERE. NON AVEVA MAI PENSATO DI VOLER MORIRE E SAPEVA POCO O NULLA DI CHE COSA SIGNIFICASSE; TUTTAVIA, SEGUENDO UN ISTINTO NATURALE MISTO A UN DOLORE DI CUI NON CONOSCEVA L’ORIGINE, SI SPINSE AVIDAMENTE A MANGIARE QUELL’ERBA IMMAGINANDO CHE POTESSE ESSERE CICUCA [RESPINTO DALL’AMAREZZA INSOPPORTABILE E DALLA CRUDEZZA DI QUEL PASCOLO, SENTENDO IL DESIDERIO DI VOMITARE, FUGGE NEL GIARDINO ADIACENTE DOVE, NON ESSENDO VISTO DA NESSUNO, SI LIBERÒ QUASI COMPLETAMENTE DI TUTTA L’ERBA INGOIATA E SE NE TORNÒ IN CAMERA RITROVANDOSI DA SOLO, IMMERSO NEL SILENZIO, CON QUALCHE FASTIDIO ALLO STOMACO E AL CORPO] 4. CAPITOLO QUARTO – SVILUPPO DELL’INDOLE INDICATO DA VARI FATTARELLI INDOLE/CARATTERE [DESCRIZIONE CHE ALFIERI DA DI SÉ NEL SONETTO SUBLIME SPECCHIO DI VERACI DETTI ] – QUASI SEMPRE SILENZIOSO, MA A VOLTE MOLTO VIVACE E LOQUACE [SEMPRE OSCILLANTE TRA DUE ESTREMI]; CAPARBIO E ALLO STESSO TEMPO RIOTTOSO DI FRONTE ALLA FORZA, ARRENDEVOLE SE TRATTATO AFFETTUOSAMENTE; TRATTENUTO, PIÙ CHE DA OGNI ALTRA COSA, DAL TIMORE DI ESSERE RIPRESO; CAPACE DI VERGOGARSI FINO ALL’ECCESSO E INFLESSIBILE QUANDO VENIVA PRESO PER IL VERSO SBAGLIATO  STORIELLE PUERILI CHE CI FANNO CAPIRE IL CARATTERE DEL BAMBINO – EGLI RICORDA CON TERRORE L’ESSERE SGRIDATO E LE PUNIZIONI 1. [DI QUANTI CASTICHI GLI SI POTESSERO DARE, QUESTO ERA QUELLO CHE LO ADDOLORAVA DI PIÙ] ANDARE A MESSA CON LA RETICELLA DA NOTTE IN 15 CAPO [NASCONDE QUASI INTERAMENTE I CAPELLI: ALFIERI AVEVA UNA CURA MANIACALE PER I PROPRI CAPELLI; INFATTI, CIÒ CHE NON ACCETTA È INDOSSARE LA RETICELLA PERCHÉ NE PROVA VERGOGNA E VOLEVA TENERE I CAPELLI SCIOLTI] a. PRIMA VOLTA [NON SI RICORDA DEL PERCHÉ] – VENNE CONDOTTO PER MANO DAL MAESTRO ALLA VICINA CHIESA DEL CARMINE, UNA CHIESA POCO FREQUENTATA DOVE RARAMENTE SI TROVAVANO RADUNATE PIÙ DI 40 PERSONE A CAUSA DELLA SUA VASTITÀ [QUESTO CASTIGO LO COLPÌ COSÌ PROFONDAMENTE CHE PER PIÙ DI 3 MESI MANTENNE UN COMPORTAMENTO IMPECCABILE: LA PRIMA RAGIONE FU CHE CREDEVA CHE GLI OCCHI DI TUTTI DOVEVANO NECESSARIAMENTE FISSARSI SULLA SUA FIGURA DURANTE LA SUA PUNIZIONE, CREDENDO DI ESSERE SCONCIO E IMMAGINANDO CHE GLI ALTRI LO CONSIDERASSERO COME UN VERO MALVAGIO; MENTRE LA SECONDA RAGIONE ERA CHE AVEVA PAURA DI ESSERE VISTO COSÌ DAI GIOVANI NOVIZI CHE LUI TANTO AMAVA] b. SECONDA VOLTA [QUEL GIORNO NON VOLLE MANGIARE, PARLARE, STUDIARE E PIANGERE] – AVENDO COMMESSO UN ERRORE INSOLITO E DOVENDO TROVARE UNA SCUSA PER GIUSTIFICARSI CON LA MADRE, GLI VENNE NUOVAMENTE INFLITTA LA PUNIZIONE DELLA RETICELLA [INVECE CHE ESSERE CONDOTTO ALLA DESERTA CHIESA DEL CARMINE, VENNE PORTATO ALLA CHIESA DI SAN MARTINO, LONTANA DA CASA SUA E SITUATA NEL CENTRO DELLA CITTÀ, MOLTO FREQUENTATA A MEZZOGIORNO DA TUTTI GLI OZIOSI DELLA 16 BUONA SOCIETÀ]  UNA VOLTA ARRIVATA L’ORA, CON LA RETICELLA, PIANGENTE E URLANTE, SI AVVIÒ TIRATO PER UN BRACCIO DAL MAESTRO E SPINTO DAL SERVITORE ALLE SUE SPALLE. ATTRAVERSARONO 2/3 STRADE DESERTE DOVE NON C’ERA NESSUNO, MA NON APPENA ENTRARONO NELLE VIE PIÙ FREQUENTATE CHE PORTAVANO ALLA PIAZZA E ALLA CHIESA SMISE IMMEDIATAMENTE DI PIANGERE E URLARE [SMISE ANCHE DI FARSI TRASCINARE, INIZIANDO A CAMMINARE SILENZIOSAMENTE E CON PASSO DECISO, STANDO VICINO AL PRETE IVALDI SPERANDO DI PASSARE INOSSERVATO QUASI NASCONDENDOSI SOTTO IL SUO BRACCIO] 2. STORIETTA DEL NIENTE – LA NONNA MATERNA [COME TUTTE LE NONNE, DOPO CHE HA PRESO CONFIDENZA CON IL BAMBINO, LO VIZIA, ANCHE SE I COMPLIMENTI E LE CAREZZE DELLA NONNA AL BAMBINO NON CREANO UN RAPPORTO DI PARTICOLARE AFFETTO] ARRIVA AD ASTI [ERA UNA DONNA DI GRANDE RILIEVO A TORINO, VEDOVA DI UNO DEI BARBASSORI DI CORTE: AVEVA CON SÉ UNA GRANDE QUANTITÀ DI COSE CHE LASCIANO UN’IMPRESSIONE INDELEBILE NEI RAGAZZI]. DOPO AVER TRASCORSO ALCUNI GIORNI CON SUA MADRE [PERIODO DURANTE I QUALI ERA STATO COCCOLATO MOLTO] NON ERA AFFATTO 17 PRENDEVANO POSTO. DOPO AVER PRESO UN PO' DI CORAGGIO, SI AVVICINÒ PER SEDERSI A TAVOLA E LA MADRE, CON UNO SGUARDO SEVERO E FISSO, GLI CHIESE SE FOSSE VERAMENTE DEGNO DI SEDERSI LI, SE AVESSE FATTO IL SUO DOVERE E SE NON AVESSE NIENTE DI CUI RIMPROVERARSI [OGNI DOMANDA ERA UNA PUGNALATA AL CUORE MA NON CI FU VERSO NON SOLO DI ESEGUIRE MA NEMMENO NOMINARE LA PENITENZA CHE GLI ERA STATA IMPOSTA]. NON AVEVA ANCORA L’ASTUZIA DI CAPIRE CHE PADRE ANGELO E LA MADRE AVEVANO CONCORDATO LA PENITENZA DA IMPORGLI [MOTIVO PER CUI NON SVILUPPÒ MOLTA PROPENSIONE PER QUEL SACRAMENTO] 5. CAPITOLO QUINTO – ULTIMA STORIETTA PUERILE MARCHESE DI CACHERANO – IL FRATELLO MAGGIORE ERA ANDATO IN VACANZA AD ASTI, IL QUALE DA ALCUNI ANNI STAVA STUDIANDO AL COLLEGIO DEI GESUITI DI TORINO. LUI AVEVA 14 ANNI MENTRE L’AUTORE NE AVEVA 8 [LUI AVEVA PIÙ LIBERTÀ, PIÙ DENARI, PIÙ CAREZZE DAI GENITORI: CIÒ PORTAVA L’AUTORE A ODIARLO, MA LO PORTAVA A DESIDERARE LE STESSE COSE SENZA PERÒ TOGLIERLE A LUI]. NON SI ERANO MAI CONOSCIUTI PRIMA [ERA IL SUO FRATELLASTRO], MOTIVO PER CUI ALFIERI PER LUI NON PROVAVA QUASI ALCUN AFFETTO [POICHÉ LUI TRASCORREVA DEL TEMPO CON ALFIERI, QUEST’ULTIMO COMINCIAVA A SENTIRE UNA CERTA INCLINAZIONE NEI SUOI CONFRONTI CHE CRESCEVA CON IL TEMPO] a. MENTRE LA NONNA STAVA RIPOSANDO, ALFIERI E IL FRATELLO STAVANO FACENDO UN ESERCIZIO ALLA PRUSSIANA DURANTE IL QUALE L’AUTORE CADE BATTENDO IL CAPO SU UNO DEGLI ALARI 20 RIMASTI NEL CAMINETTO FIN DALL’ANNO PRECEDENTE E DELLA QUALE CHIESE AL FRATELLO DI NON DIRE NULLA [RUMORE CHE AVEVA MESSO IN ALLERTA SIA LA MADRE SIA IL MAESTRO, NONOSTANTE LUI NON AVESSE GRIDATO QUANDO È CADUTO: LA FERITA LUNGA E PROFONDA CHE GLI CAUSERÀ UNA CICATRICE VISIBILE E CHE VERRÀ PORTATA DALL’AUTORE FINO ALLA TOMBA: QUESTA FERITA DURÒ ALCUNE SETTIMANE PRIMA CHE SI RIMARGINASSE E PER PIÙ GIORNI DOVETTE STARE AL BUIO PERCHÉ SI TEMEVA PER L’INFIAMMAZIONE E LA GONFIEZZA DELL’OCCHIO] b. SCOPERTA DEL SENTIMENTO DELL’INVIDIA – PORTA ALL’EMULAZIONE SPINGENDOCI A FARE DEL NOSTRO MEGLIO PER OTTENERE QUELLO CHE HANNO GLI ALTRI a. VEDE IL FRATELLO MAGGIORE CHE HA PIÙ SOLDI E AMORE DAI GENITORI, HA LA POSSIBILITÀ DI LEGGERE I CLASSICI LATINI MA ANCHE DI SPIEGARLI: NON VUOLE TOGLIERE TUTTE QUELLE COSE AL FRATELLO, MA VORREBBE ESSERE UGUALE A LUI  POSIZIONE DI SECONDOGENITO CHE LO RELEGAVA AD UNA POSIZIONE SUBORDINATA RISPETTO AL FRATELLO MAGGGIORE, IL QUALE EREDITAVA TITOLI E PROPRIETÀ b. ALFIERI È CONSAPEVOLE DEL SUO STATUS SOCIALE E DELLE LIMITAZIONI CHE GLI IMPOSE LA SUA FAMIGLIA 21 c. SENTIMENTO DI INVIDIA – SENTIMENTO CHE NON LO SPINGEVA A ODIARE IL FRATELLO, MA GLI FACEVA PROVARE IL DESIDERIO DI POSSEDERE LE SUE STESSE COSE SENZA VOLERGLIELE SOTTRARRE  DISTINZIONE TRA LE DUE FORME DI INVIDIA 1. ANIMI REI, DEI COLPEVOLI [ROGLIERE, RUBARE, DEFRAUDARE LE PERSONE PER IL SOLO PIACERE DI VEDERLE TOGLIERE] – TIPO DI INVIDIA CHE SI TRASFORMA POI IN ODIO TOTALE VERSO CHI POSSIEDE IL BENE DESIDERATO, CON IL DESIDERIO DI IMPEDIRGLIELO/TOGLIERGLIELO ANCHE SENZA APPROPRIARSENE PERSONALMENTE 2. ANIMI NON COLPEVOLI, ANIMI NON MALVAGI – INVIDIA CHE SI MANIFESTA SOTTO FORMA DI EMULAZIONE/COMPETIZIONE, UN DESIDERIO ANSIOSO DI OTTENERE LE STESSE COSE IN QUANTITÀ UGUALE O MAGGIORE RISPETTO ALL’ALTRO SENZA PERÒ TOGLIERGLI NULLA [È CIÒ CHE HA PROVATO ALFIERI NEI CONFRONTI DEL FRATELLO] CIRCA UN ANNO DOPO, IL FRATELLO MAGGIORE [NEL FRATTEMPO ERA TORNATO AL COLLEGIO A TORINO] SI AMMALÒ GRAVEMENTE DI UN MALE AL PETTO CHE SI TRASFORMÒ IN TUBERCOLOSI, PORTANDOLO ALLA MORTE NEL GIRO DI POCHI MESI 22 MILITARI OGNI GALLERIA CONTENEVA ALMENO 4 CAMERATE, OGNUNA DELLE QUALI OSPITAVA 11 GIOVANI CON A CAPO UN ASSISTENTE, SPESSO DI UMILI ORIGINI E CHE NON RICEVEVA ALCUN SALARIO [DOVEVA ARRANGIARSI CON LA SOLA MENSA E ALLOGGIO] 3. TERZO LATO DESTINATO AL PRIMO APPARTAMENTO – ERA OCCUPATO DAI PAGGI DEL RE, COMPLETAMENTE SEPARATI DA LORO, ALL’ANGOLO OPPOSTO DEL CORTILE E ACCANTO AGLI ARCHIVI b. ALTRI DUE LATI – OSPITAVANO IL TEATRO REGIO E GLI ARCHIVI DEL RE  TEATRO [APPARTAMENTO PIÙ PRESTIGIOSO] – DI FRONTE CI SONO GLI ALLOGGI DEL PRIMO APPARTAMENTO DOVE RISIEDONO GLI ALLIEVI DEGLI ULTIMI ANNI [ERANO COLORO CHE ERANO PASSATI PER LE VARIE FASI DEL PERCORSO DI STUDI] MA ANCHE I PRESTIGIOSI FIGLI DELLE NOBILI FAMIGLIE DELL’ÉLITE EUROPEA [NON NECESSARIAMENTE AVEVANO CONCLUSO IL LORO PERCORSO DI STUDI] 2. CAPITOLO SECONDO – PRIMI STUDI, PEDANTESCHI E MAL FATTI COLLOCATO AL TERZO APPATTAMENTO [IL GIORNO DOPO IL SUO INGRESSO IN ACCADEMIA, DOVETTE SOSTENERE UN ESAME IN CUI VENIVANO ANALIZZATE LE SUE CAPACITÀ NEGLI STUDI: VENNE GIUDICATO UN FORTE QUARTANO, IL CHE GLI 25 POSIZIONE DEGLI STUDENTI – ERA PIUTTOSTO INFELICE: ERANO CIRCONDATI DA UN TEATRO AL QUALE POTEVANO PARTECIPARE SOLO PER POCHE SERE DURANTE IL CARNEVALE, VICINO AI PAGGI CHE SEMBRAVANO GODERE DI UNA VITA PIÙ LIBERA E SPENSIERATA GRAZIE AI LORO COMPITI DI CORTE, E VICINO AGLI STRANIERI CHE OCCUPAVANO IL PRIMO APPARTAMENTO [PROVENIVANO DA VARIE PARTI D’EUROPA E D’ITALIA]  SITUAZIONE CHE SEMBRAVA PIÙ UNA LOCANDA CHE UN AMBIENTE EDUCATIVO, POICHÉ NON ERANO SOGGETTI A NESSUNA REGOLA TRANNE CHE TORNARE A CASA PRIMA DI MEZZANOTTE. INOLTRE, LA DISPOSIZIONE DEGLI SPAZI FACEVA SI CHE ESSI DOVESSERO ATTRAVERSARE LE GALLERIE DEL PRIMO APPARTAMENTO OGNI GIORNO PER RAGGIUNGERE LA CAPPELLA PER LA MENSA O LE SCUOLE DI DANZA E SCHERMA, PERMETTENDOGLI DI VEDERE COSTANTEMENTE LA LIBERTÀ SFRENATA E INSOLENTE DEGLI ALTRI STUDENTI [DURO CONFRONTO CON LA SEVERITÀ DEL LORO SISTEMA, CHE CONSIDERAVANO QUASI COME UNA GALERA, ERA UN GRANDE TORMENTO PER GLI STUDENTI DEL SECONDO E TERZO APPARTAMENTO: COLUI CHE PROGETTÒ QUESTA PERMISE DI ENTRARE IN TERZA], NELLA CAMERATA CENTRALE  DOPPIA TIRANNIA a. SERVO ANDREA [ALFIERI SI TROVA SOTTO LA SUA RESPONSABILITÀ, DAL MOMENTO CHE SI TROVÒ IMMEDIATAMENTE RESPONSABILE DI SÉ STESSO VISTA L’ASSENZA DELLA MADRE, DELLO ZIO O DI ALTRI PARENTI] – GESTIVA LA VITA DOMESTICA DI ALFIERI A SUO COMPLETO ARBITRIO b. ASSISTENTE [ERA LA FIGURA PREPOSTA AL CONTROLLO DELLA CAMERATA] – ANCHE LUI ESERCITAVA IL PROPRIO CONTROLLO SU ALFIERI PER QUANTO RIGUARDA I SUOI STUDI E IL COMPORTAMENTO QUOTIDIANO GIORNO DOPO IL SUO ARRIVO IN ACCADEMIA – I PROFESSORI ESAMINARONO LE SUE CAPACITÀ ACCADEMICHE E FU GIUDICATO ABILE AD ENTRARE NELLA CLASSE DI TERZA CON 3 MESI DI APPLICAZIONE DILIGENTE: SI IMPEGNÒ CON FERVORE E SCOPRÌ PER LA PRIMA VOLTA L’IMPORTANZA DELLA COMPETIZIONE E DELL’EMULAZIONE, CONFRONTANDOSI CON ALTRI STUDENTI [ALCUNI DI ESSI ERANO PIÙ GRANDI DI LUI]. DOPO UN NUOVO ESAME A NOVEMBRE, FU PROMOSSO ALLA CLASSE DI TERZA  DON DEGIOVANNI – ERA IL MAESTRO DI QUESTA CLASSE: ERA UN PRETE CHE FORSE NON POSSEDEVA LA STESSA E PROFONDA CONOSCENZA DI DON IVALDI; AVEVA ANCHE MENO AFFETTO E ATTENZIONE PER L’AUTORE, DOVENDO BADARRA A 15/16 SCOLARI SPESSO 26 TRATTANDOLI NEL MODO PEGGIORE ALFIERI, STUDENTE MODELLO – NON ERA MAI L’ULTIMO TRA I SUOI COMPAGNI: L’EMOZIONE DELL’EMULAZIONE LO SPINGEVA COSTANTEMENTE A SUPERARE O ALMENO AD UGUAGLIARE QUEL COMPAGNO CONSIDERATO IL MIGLIORE [PERÒ, UNA VOLTA RAGGIUNTO IL PRIMO POSTO, LA SUA MOTIVAZIONE DECLINAVA RAPIDAMENTE E CADEVA IN UNA SORTA DI TORPORE]  ATTEGGIAMENTO COMPRENSIBILE – DIVERSE MOTIVAZIONI CHE LO PORTAVANO A NON APPASSIONARSI A CIÒ CHE STUDIAVA E A NON IMPARARE NULLA a. NULLA POTEVA PARAGONARSI ALLA NOIA E ALL’INSIPIDITÀ DI QUEGLI STUDI b. TUTTE LE IDEE ERANO LIMITATE, ERRONEE O CONFUSE c. MANCAVA UNO SCOPO PER CHI INSEGNAVA E NON VI ERA ALCUN INTERESSE PER CHI IMPARAVA [ERANO DEI PERDITEMPO VERGOGNOSI, SENZA ALCUNA SUPERVISIONE OPPURE, SE CI FOSSE STATA, NON AVEVA ALCUN INTERESSE SUL RISULTATO OTTENUTO] NOVEMBRE 1759 – VENNE PROMOSSO ALL’UMANITÀ [ANNO DI UMANITÀ IN CUI I SUOI COSTUMI RIMASERO INNOCENTI E PURISSIMI]  DON ANTONIO AMATIS – ERA L’INSEGNANTE DELL’UMANITÀ: ERA UN PRETE DOTATO DI GRANDE INGEGNO E ACUME, MA ANCHE DI 27 b. RICORDA LA SUA PASSIONE SMISURATA PER L’ARCHITETTURA c. SOLO ORA SI RENDE CONTO DI QUANTO FOSSE CAPACE E TALENTUOSO LO ZIO, MA DURANTE I SUOI PRIMI ANNI DI ACCADEMIA, NONOSTANTE IL SUO GRANDE AFFETTO PER ME, LO TROVAVA PIUTTOSTO NOIOSO [STRANAMENTE, CIÒ CHE PIÙ GLI DAVA FASTIDIO ERA IL SUO ACCENTO TOSCANO] 4. CAPITOLO QUARTO – CONTINUAZIONE DI QUEI NON-STUDI  LEZIONE DI VITA DA PARTE DELL’AUTORE – LA PAURA È CIÒ CHE GOVERNA IL MONDO IL SUO STATO DI SALUTE CONTINUAVA A PEGGIORARE GIORNO DOPO GIORNO, TANTO CHE ERA COSTANTEMENTE MALATICCIO E AFFLITTO DA PIAGHE QUA E LA SUL CURPO  ERA OGGETTO COSTANTE DI SCHERNO DA PARTE DEI SUOI COMPAGNI, CHE LO CHIAMAVANO IRONICAMENTE CAROGNA E I PIÙ SPIRITOSI E COMPASSIONEVOLI AGGIUNGEVANO ANCHE L’EPITETO DI FRADICIO [STATO DI SALUTE CHE LO GETTAVA IN PROFONDE MALINCONIE, ALIMENTANDO SEMPRE DI PIÙ IL SUO AMORE PER LA SOLITUDINE] 1760, PASSAGGIO IN RETTORICA [PASSAGGIO AVVENUTO NONOSTANTE I SUOI PROBLEMI DI SALUTE] – LE SUE CONDIZIONI GLI PERMETTEVANO DI STUDIARE OGNI TANTO, E NON C’ERA MOLTO DA FARE PER SUPERARE QUELLE CLASSI  MAESTRO DI RETTORICA [RETTORICA ERA UN CORSO TRIENNALE DI FILOSOFIA MA IN CUI SI INSEGNA ANCHE GEOMETRIA, LOGICA, MUSICA 30 ED ETICA DOPO IL QUALE È IN GRADO DI SEGUIRE ANCHE I CORSI FUORI DALL’ACCADEMIA] – NONOSTANTE IL SUO RUOLO, GLI SEMBRAVA MOLTO MENO COMPETENTE DEL MAESTRO DI UMANITÀ E SOTTO LA SUA GUIDA SENTIVA DI RETROCEDERE PIUTTOSTO CHE PROGREDIRE NELLA COMPRENSIONE DELLA LINGUA LATINA [NONOSTANTE SPIEGASSE L’ENEIDE E FACESSE REALIZZARE AI SUOI STUDENTI DEI VERSI LATINI] DURANTE L’ANNO DI STUDI RETORICI – EBBE L’OPPORTUNITÀ DI RECUPERARE IL SUO ARIOSTO, RUBANDO UN VOLUME ALLA VOLTA DALLO SCAFFALE DAEL SOTTOPRIORE, CHE L’AVEVA NASCOSTO TRA I SUOI LIBRI ESPOSTI [AVEVA L’OPPORTUNITÀ DI FARE QUESTO QUANDO ALCUNI PRIVILEGIATI VENIVANO INVITATI NELLA SUA CAMERA PER GUARDARE IL GIOCO DEL PALLONE GROSSO DAL SUO PUNTO DI VISTA PRIVILEGIATO]: QUANDO PRENDEVA UN VOLUME, SI ASSICURAVA DI RIPORTARE GLI ALTRI LIBRI ALLA LORO POSIZIONE ORIGINALE E COSÌ RIUSCÌ A RECUPERARE I SUOI 4 VOLUMI DI ARIOSTO IN 4 GIORNI CONSECUTIVI [NON NE FECE PAROLA CON NESSUNO, MA DENTRO DI SÉ FESTEGGIAVA L’EVENTO]  DA QUEL MOMENTO IN POI LESSE POCO O NIENTE DEL SUO ARIOSTO. LE RAGIONI PRINCIPALI PER CUI LO TRASCURAVA ERANO 1. POCA SALUTE, CHE ERA LA COSA FONDAMENTALE 2. DIFFICOLTÀ CRESCENTE 31 NELL’INTERPRETARLO [SPECIALMENTE DOPO AVER STUDIARO RETORICA] 3. CONTINUA INTERRUZIONE DELLE STORIE ARIOSTESCHE, CHE LO LASCIAVANO INSODDISFATTO [QUESTO PERCHÉ ANDAVA CONTRO LA VERITÀ E ROVINAVA L’EFFETTO GENERALE DELLA NARRAZIONE] LUNGHI PERIODI IN CUI LA SUA SALUTE GLI IMPEDIVA DI FREQUENTARE LA SCUOLA CON GLI ALTRI STUDENTI – UN SUO COMPAGNO PIÙ GRANDE [IN ETÀ, IN FORZA E FORSE ANCHE IN STUPIDITÀ] LO COSTRINGEVA A FARE I SUOI COMPITI DI VOLTA IN VOLTA [COMPITI CHE CONSISTEVANO IN TRADUZIONI, AMPLIFICAZIONI O VERSI, E LUI LO MOTIVAVA DICENDOGLI CHE SE GLI AVESSE FATTO IL COMPITO, GLI AVREBBE DATO DUE PALLE DA GIOCO BEN CUCITE E COLORATE E CHE RIMBALZAVANO PERFETTAMENTE, E SE NON L’AVESSE FATTO LO MINACCIAVA DICENDOGLI CHE GLI AVREBBE DATO DUE SCAPPELLOTTI]  DOPO AVER COMPLETATO NUMEROSE COMPOSIZIONI PER LUI E STANCO DI RICEVERE SEMPRE LE STESSE PALLE DA GIOCO IN CAMBIO E ANCHE IRRITATO DAL FATTO CHE SI ATTRIBUISSE IL MERITO DEL SUO LAVORO, GRADUALMENTE COMINCIÒ A PEGGIORARE LA QUALITÀ DEI LAVORI PER LUI [AGGIUNSE ALCUNI EVIDENTI ERRORI]: VEDENDO COME LUI FOSSE PUBBLICAMENTE RIDICOLIZZATO E INCAPACE DI FARE UNA VENDETTA APERTA A 32 ANNI PIÙ GIOVANE DI LUI]: A QUELL’ETÀ, NELLE LORO TERRE, DI SOLITO NON SI È TIMIDI E GIÀ SI PARLA DI AMORE CON IL CUORE GIOVANE E SENSIBILE DELLE FANCIULLE c. VISITA DELLA CARA SORELLA CHE AVEVA TANTO AMATO E CHE ORA ERA CRESCIUTA TANTO IN BELLEZZA – LO RIEMPÌ DI GIOIA E GLI DIEDE CONFORTO SIA SPIRITUALMENTE CHE MORALMENTE, MIGLIORANDO LA SUA SALUTE  LA COMPAGNIA/IL RIVEDERE DI TANTO IN TANTO LA SORELLA, ERA UN GRANDE SOLLIEVO PER LUI, POICHÉ SEMBRAVA CHE RIUSCISSE AD ALLEVIARE UN PO' LA SUA ANGOSCIA D’AMORE, ESSENDO STATA SEPARATA DAL SUO INNAMORATO, CHE INSISTEVA NEL VOLERLA SPOSARE AD OGNI COSTO [EGLI RIUSCÌ AD OTTENERE DA ANDREA, IL SUO CUSTODE, IL PERMESSO DI VISITARE SUA SORELLA QUASI OGNI DOMENICA E GIOVEDÌ, I LORO DUE GIORNI DI RIPOSO: SPESSO PASSAVA TUTTO IL TEMPO DELLA VISITA, 1 ORA O PIÙ, A CONFORTARLA E A PIANGERE INSIEME A LEI NEL CHIUSTRO (PIANGERE CHE SEMBRAVA FARE MIRACOLI PER L’ANIMO, PERCHÉ TORNAVA A CASA SOLLEVATO, ANCHE SE NON FELICE)] 35 VACANZE DURANTE L’ANNO IN CUI FREQUENTAVA L’UNIVERSITÀ DI FILOSOFIA – GLI CAPITÒ DI ANDARE PER LA PRIMA VOLTA AL TEATRO DI CARIGNANO [NON ERA CONTEMPLATO DALLE RIGIDE REGOLE DELL’ACCADEMIA, CHE PREVEDEVANO IL RIENTRO A CASA ENTRO MEZZANOTTE, MOTIVO PER CUI QUESTA FU UN’ECCEZIONE], DOVE VENIVANO MESSE IN SCENA LE OPERE BUFFE a. GESTO GENTILE DELLO ZIO ARCHITETTO, CHE LO OSPITÒ QUELLA NOTTE DI CASA SUA  VIVACITÀ E VARIETÀ DELLA MUSICA CHE LO COLPIRONO PROFONDAMENTE, LASCIANDO UN’IMPRONTA INDELEBILE NELLE SUE ORECCHIE E NELLA SUA IMMAGINAZIONE [LO SCOSSE FINO NELLE FIBRE PIÙ PROFONDE, TANTO CHE PER DIVERSE SETTIMANE RIMASE IMMERSO IN UNA MALINCONIA INSOLITA E AL TEMPO STESSO PIACEVOLE: QUESTO STATO D’ANIMO PORTÒ CON SÉ UNA TOTALE AVVERSIONE PER I SUOI STUDI MA ANCHE UNA FERVIDA CREATIVITÀ E UN TURBINIO DI IDEE FANTASTICHE] 36 b. TERMINE DEL PRIMO ANNO DI STUDI ALL’UNIVERSITÀ – SI CONCLUDE CON UN GIUDIZIO POSITIVO DA PARTE DEI RIPETITORI, SEBBENE NON RIUSCISSE A CAPIRE NÉ COME NÉ IL PERCHÉ  GENEROSA CONCESSIONE DELLO ZIO GOVERNATORE DI CUNEO GRAZIE ALLA QUALE EBBE LA POSSIBILITÀ DI TRASCORRERE 15 GIORNI A CUNEO NEL MESE DI AGOSTO [VIAGGIO ATTRAVERSO LA PIANURA PIEMONTESE CHE SI RIVELÒ BENEFICO E PIACEVOLE PER LA SUA SALUTE, POICHÉ L’ARIA APERTA E L’ATTIVITÀ FISICA HANNO SEMPRE AVUTO UN IMPATTO POSITIVO SU DI LUI]. IL PIACERE DEL VIAGGIO FU TEMPERATO DAL FATTO DI DOVER PROCEDERE A PASSO LENTO CON I VETTURINI [ESPERIENZA DIVERSA DALLA VELOCITÀ A CUI AVEVA VIAGGIATO 5 ANNI PRIMA NEL TRAGITTO TRA ASTI E TORINO] c. DURANTE IL BREVE SOGGIORNO A CUNEO HA COMPOSTO IL SUO PRIMO SONETTO [MESCOLANZA DI VERSI PRESI DA METASTASIO E ARIOSTO, I DUE UNICI POETI ITALIANI CHE CONOSCEVA APPENA] – NONOSTANTE LA MANCANZA DI COMPETENZA TECNICA, IL SONETTO ERA UN OMAGGIO AD UNA SIGNORA CORTEGGIATA DALLO ZIO E CHE PIACEVA ANCHE A LUI  BENCHÉ FOSSE DI SCARSA QUALITÀ, È STATO LODATO SIA DALLA STESSA SIGNORA SIA DA 37 RICADDE NELLA STESSA MALATTIA AVUTA DUE ANNI PRIMA: UN’ERUZIONE CUTANEA GENERALIZZATA SUL CRANIO [MOLTO PIÙ GRAVE DELLA PRECEDENTE, TANTO CHE LA SUA TESTA ERA INSOPPORTABILMENTE SENSIBILE ALL’ACCUMULO DI CONOSCENZE GIURIDICHE, DIGESTI E ALTRE NOZIONI LEGALI]. DALL’ERUZIONE CUTANEA DEL SUO CRANIO SGORGAVA UN UMORE VISCOSO ABBONDANTE, TANTO CHE STAVOLTA NON POTÉ EVITARE DI PERDERE I CAPELLI PER MANO DELLE ODIATE FORBICI [DOPO UN MESE, USCÌ DA QUELLA SGRADEVOLE MALATTIA COMPLETAMENTE RASATO E CON UNA PARRUCCA] o INCIDENTE CHE FU UNO DEI PIÙ DOLOROSI DELLA SUA VITA a. PER LA PERDITA DI CAPELLI b. PER L’IMBARAZZANTE ACQUISIZIONE DELLA PARRUCCA, CHE DIVENNE IMMEDIATAMENTE IL BERSAGLIO DEL RIDICOLO DA PARTE DEI COMPAGNI PIÙ IMPERTINENTI [INIZIALMENTE CERCÒ DI DIFENDERSI, MA PRESTO SI RESE CONTO CHE NON AVREBBE POTUTO EVITARE L’ASSALTO IMPLACABILE ALLA PARRUCCA DA PARTE DI TUTTI, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE IL RISPETTO ANCHE DI SÉ STESSO: PER QUESTO MOTIVO, DECISE DI TOGLIERSELA PRIMA CHE FOSSE TROPO TARDI] 40 1762, NUOVI MAESTRI a. MAESTRO DI CIMBALO – SEBBENE AVESSE UNA PASSIONE SMISURATA PER LA MUSICA E NON FOSSE PRIVO DI DISPOSIZIONI MUSICALI, NON FECE QUASI NESSUN PROGRESSO  LA SUA MANO DIVENTAVA PIÙ AGILE SULLA TASTIERA MA LA MUSICA SCRITTA NON RIUSCIVA AD ENTRARE NELLA SUA MENTE: ERA TUTTO ORECCHIO E MEMORIA, L’ORA DI LEZIONE SUBITO DOPO PRANZO ERA INOPPORTUNA [IN OGNI EPOCA DELLA SUA VITA HA CHIARAMENTE NOTATO CHE QUEL PERIODO DEL GIORNO ERA CONTRARIO A QUALSIASI ATTIVITÀ MENTALE, PERSINO ALLA SEMPLICE LETTURA DI UNA PAGINA O ALL’OSSERVAZIONE DI UN OGGETTO] b. MAESTRO DI GEOGRAFIA – ARGOMENTO CHE GLI PIACEVA PARTICOLARMENTE E CHE AVEVA IMPARATO ABBASTANZA BENE: IL MAESTRO [GLI FACEVA LEZIONE IN FRANCESE PERCHÉ ERA ORIGINARIO DELLA VALLE D’AOSTA] GLI PRESTAVA ANCHE VARI LIBRI IN FRANCESE, CHE CON IL TEMPO HA COMINCIATO A CAPIRE 41 FREQUENTA LE SCUOLE DELLA SCHERMA E DEL BALLO – SI RIVELANO ALTRETTANTO INFRUTTUOSE 1. SCHERMA – ERA TROPPO DEBOLE PER REGGERE LE POSTURE E LE POSIZIONI RICHIESTE DA QUELL’ARTE, E IL FATTO CHE LE LEZIONI FOSSERO DOPO PRANZO NON AIUTAVA DI CERTO 2. BALLO [LEZIONI DI BALLO CHE NON LO CONQUISTANO] – LO ODIAVA PER NATURA E IL MAESTRO FRANCESE APPENA ARRIVATO DA PARIGI, CON IL SUO ATTEGGIAMENTO CORTESEMENTE SCORBUTICO E LA COSTANTE CARICATURA NEI SUOI MOVIMENTI E DISCORSI, RADDOPPIAVA IL SUO INNATO DISPREZZO PER QUELL’ARTE DI BURATTINI a. DOPO ALCUNI MESI, DECISE DI ABBANDONARE DEL TUTTO LE LEZIONI DI BALLO [NON È MAI RIUSCITO AD IMPARARE NEMMENO UN MEZZO MINUETTO]: DA ALLORA, LA SOLA PAROLA “BALLO” HA SEMPRE EVOCATO IN LUI UNA RISATA E UNA SENSAZIONE DI DISAGIO NELLO STESSO MOMENTO b. GRAN PARTE DI QUEL SENTIMENTO NEGATIVO, FORSE ANCHE UN PO' ESAGERATO, NEI CONFRONTI DELLA NAZIONE FRANCESE – LO ATTRIBUISCE A QUEL MAESTRO DI BALLO 42 ALTRE DUE MOTIVAZIONI CHE LO HANNO RESO OSTILE NEI CONFRONTI DEI FRANCESI 1. PRIMA MOTIVAZIONE: LEGATA AL PERIODO IN CUI VIVEVA ANCORA AD ASTI NELLA CASA DEI SUOI GENITORI E PRIMA CHE LA MADRE SI RISPOSASSE – RICORDA CHE PASSÒ PER LA CITTÀ LA DUCHESSA DI PARMA, DI ORIGINE FRANCESE [VIAGGIAVA SPESSO DA E VERSO PARIGI]: RIMASE COLPITO DALLA SUA CARROZZA, AFFIANCATA DALLE SUE DAME E DONNE TUTTE IMPIASTRATE DI QUEL ROSSO ACCESO CHE LE DONNE FRANCESI USAVANO ALL’EPOCA [RIMASE AFFASCINATO E CONFUSO DA QUELL’ORNAMENTO STRANO E RIDICOLO, CHE SEMBRAVA ANDARE CONTRO LA NATURA STESSA DELLE COSE] 2. ALTRO RAMO DEL SUO DISPREZZO SVILUPPATO QUANDO MOLTI ANNI DOPO IMPARÒ LA GEOGRAFIA DELLA NAZIONE – GUARDANDO LA CARTA GEOGRAFICA, NOTÒ LA GRANDE DIFFERENZA DI DIMENSIONI E POPOLAZIONI TRA INGHILTERRA, PRUSSIA E FRANCIA; INOLTRE, LE NOTIZIE DI GUERRA CHE RIPORTAVANO LE SCONFITTE DEI FRANCESI PER MARE E TERRA [UNITE ALLE STORIE D’INFANZIA CHE NARRAVANO DELLA LORO PRESENZA DOMINANTE AD ASTI E DELLE LORO DISFATTE] ALIMENTARONO IL SUO DISPREZZO LEGGI DEL PIEMONTE – QUANDO SI HA 14 ANNI, PERMETTONO AL GIOVANE DI ESSERE LIBERATO DALLA TUTELA E DI ESSERE POSTO SOTTO LA CURA DI UN CURATORE, CHE NON PUÒ IMPEDIRE LEGALMENTE ALTRO CHE L’ALIENAZIONE DEI BENI IMMOBILI [L’UNICA COSA CHE NON PUÒ FARE ALL’ETÀ DI 14 ANNI È QUELLA DI VENDERE LE PROPRIETÀ IMMOBILIARI]. a. NUOVO STATUS DI PADRONE DELLE SUE FINANZE ACQUISITO ALL’ETÀ DI 14 ANNI, LO RESE ORGOGLIOSO E GLI PERMISE DI FANTASTICARE AMPIAMENTE SUL SUO FUTURO b. SERVITORE ANDREA, VIENE “SCIOLTO” DAL SUO INCARICO SU ORDINE DEL SUO TUTORE – IL SERVITORE ANDREA SI ERA TOTALMENTE ABBANDONATO AL VIZIO DELLE DONNE, DEL VINO E DELLE RISSE, DIVENTANDO UN CATTIVO SOGGETTO PER IL SUO TROPPO TEMPO LIBERO E PER LA MANCANZA DI SUPERVISIONE. INOLTRE, TRATTAVA MALE ALFIERI, SOPRATTUTTO QUANDO ERA UBRIACO, E DURANTE LE MALATTIE CHE LO AFFLIGGEVANO VENIVA LASCIATO SOLO IN CAMERA SENZA 45 LUNGHI PERIODI, CONTRIBUENDO ALLA SUA MANCATA GUARIGIONE E ALL’AGGRAVARSI DELLE SUE MALINCONIE INNATE [QUEL LEGAME CHE PROVAVA PER ANDREA, NONOSTANTE TUTTI I TORMENTI CHE GLI AVEVA INFLITTO, ERA IL RISULTATO DI UNA COMBINAZIONE DELLA SUA PRESENZA COSTANTE VICINO A LUI PER 7 ANNI E DELLA STIMA CHE PROVAVA NEI SUOI CONFRONTI: AMMIRAVA LA SUA STUZIA NEL COMPRENDERE LE COSE, LA SUA AGILITÀ E ABILITÀ STRAORDINARIE NELL’ESEGUIRE COMPITI, E LE LUNGUE STORIE E ANEDDOTI CHE RACCONTAVA. NON POTENTO OPPORSI ALLA DECISIONE DI LICENZIARLO, CONTINUÒ A VISITARLO OGNI GIOVEDÌ E DOMENICA PER ALCUNI MESI, PRESTANDOGLI ANCHE DEL DENARO PER QUANTO POTEVA]  ELIA – NUOVO SERVITORE DI ALFIERI, UOMO PIUTTOSTO GROSSO MA BUONO E DI DOLCISSIMA INDILE CHE LO ACCOMPAGNAVA A TROVARE ANDREA DOPO CHE ERA STATO ALLONTANATO DAL GIOVANE VITTORIO INGRESSO NEL PRIMO APPARTAMENTO L’8 MAGGIO 1763 [AVVENUTO DOPO LA SEPOLTURA DELLO ZIO, IL CAMBIO DEL TUTORE CON UN CURATORE: ESPRESSE AL PRIORE E AL CURATORE IL SUO DISINTERESSE PRESSO GLI STUDI DI LEGGE, RITENENDOLI UNA PERDITA DI TEMPO E DICHIARANDO LA SUA INTENZIONE DI ABBANDONARLI DEL TUTTO] – IL TRASFERIMENTO AVVENNE DOPO L’ACCORDO CHE IL CURATORE HA FATTO IL GOVERNATORE DELL’ACCADEMIA [DURANTE QUELL’ESTATE FU 46 QUASI SEMPRE SOLO MA NELL’AUTUNNO SI RIEMPÌ DI FORESTIERI DI OGNI PAESE] a. RITROVANDOSI IMMERSO IN UNA VITA DI LUSSUOSA AGIATEZZA, CON TAVOLE SONTUOSAMENTE SERVITE, ABBONDANTE DISSIPAZIONE, SCARSISSIMO SONNO, LUNGHE ORE DI SONNO E LA PRATICA QUOTIDIANA DELL’EQUITAZIONE, LO PORTANO A RICONQUISTARE E RADDOPPIARE IMMEDIATAMENTE LA SUA SALUTE, VIVACITÀ E AUDACIA  I SUOI CAPELLI ERANO RISCRESCIUTI E SI VESTIVA COME PREFERIVA, SPENDENDO GENEROSAMENTE PER SFOGARSI DAI RIGIDI VESTITI NERI RICHIESTI DALL’ACCADEMIA NEI 5 ANNI PRECEDENTI [IL CURATORE SI LAMENTAVA SEI SUOI ABITI TROPPO LUSSUOSI MA IL SARTO, SAPENDO CHE POTEVA PERMETTERSELI, GLI CONCEDEVA CREDITO QUANTO VOLEVA] b. CURATORE – SI LAMENTAVA DEL SUO ECCESSO DI ABBIGLIAMENTO, MENTRE IL SARTO, SAPENDO CHE POTEVA PERMETTERSELO, GLI FORNIVA A CREDITO TUTTO CIÒ CHE DESIDERAVA, PROBABILMENTE A SPESE SUE c. CON L’EREDITÀ E LA LIBERTÀ APPENA ACQUISITE – HA RITROVATO SUBITO AMICI, COMPAGNI DI AVVENTURA E ADULATORI [IN MEZZO A QUESTO TURBINIO DI NUOVE ESPERIENZE, NONOSTANTE AVESSE SOLO 14 ANNI E MEZZO, NON ERA NÉ TROPPO SCAPESTRATO NÉ IRRAGIONEVOLE COME AVREBBE POTUTO ESSERE] 47 SOLO DAVANTI AL FUOCO [CUCINAVA POLENTA E ALTRE PIETANZE SIMILE] d. NON SI PETTINAVA PIÙ E NON SI VESTIVA NEMMENO [SIMILE AD UNO STATO SELVAGGIO] e. NON POTEVA USCIRE DALLA SUA CAMERA, MA COMUNQUE I SUOI AMICI POTEVANO ANDARLO A TROVARE [ERA SORDO E MUTO, QUASI UN CORPO SENZA ANIMA, GIACEVA IMMOBILE E NON RISPONDEVA A NESSUNO, INDIPENDENTEMENTE DA CIÒ CHE GLI VENIVA DETTO; PASSAVA ORE INTERE CON GLI OCCHI FISSE A TERRA, CARICHI DI LACRIME MA SENZA MAI VERSARNE UNA] 9. CAPITOLO NONO – MATRIMONIO DELLA SORELLA. REINTREGRAZIONE DEL MIO ONORE. PRIMO CAVALLO 1° MAGGIO 1764, MATRIMONIO DELLA SORELLA GIULIA CON IL CONTE GIACINTO DI CUMIANA NELLA TENUTA DI CUMIANA [DISTANTE 10 MIGLIA DA TORINO, DOVE PASSÒ UN MESE INTERO IN ESTREMO SOLLIEVO, COME UN PRIGIONERO EVASO CHE TROVA RIFUGIO DOPO UN INVERNO DI DETENZIONE] – FU L’OCCASIONE CHE GLI PERMISE DI USCIRE E DI LIBERARSI DALLA VITA DI VERA BESTIA BRUTALE  COGNATO, IL CONTE GIACINTO DI CUMIANA – RIUSCÌ AD OTTENERE LA SUA LIBERAZIONE E FU RISTABILITO NEI PIENI DIRITTI RISERVATI AGLI APPARTAMENTISTI DEL PRIMO APPARTAMENTO DELL’ACCADEMIA, DOPO AVE TRASCORSO MOLTI MESI IN UN DURO ARRESTO [MATRIMONIO CON CUI OTTENNE ANCHE UNA MAGGIORE LIBERTÀ DI SPESA, CHE NON GLI POTEVA ESSERE NEGATA LEGALMENTE: DA QUI, COMPRA IL SUO PRIMO CAVALLO. ERA DI RAZZA SARDA, DAL MANTO BIANCO E DALLE CARATTERISTICHE DISTINTIVE, SOPRATTUTTO PER LA TESTA, L’INCOLLATURA E IL PETTO] CHE COSA AMMETTE: HA PRATICATO UNA VIRTÙ E CHE IN LUI È UNA CARATTERISTICA NATURALE ED INVINCIBILE – NON VOLEVA NÉ POTEVA MAI PREVALERE SU NESSUNO IN NESSUN ASPETTO CHE NON FOSSE LA FORZA FISICA, L’INGEGNO, LA GENEROSITÀ, IL CARATTERE O IL PORTAFOGLIO [OGNI VOLTA CHE INDOSSAVA UN ABITO NUOVO E LUSSUOSO PER 50 ANDARE ALLA CORTE O A TAVOLA CON I COMPAGNI DELL’ACCADEMIA, LO TOGLIEVA SUBITO DOPO PRANZO, PREFERENDO NASCONDERLO PER FARE IN MODO CHE GLI ALTRI NON LO VEDESSERO E NON PROVASSERO VERGOGNA]  NOBILTÀ D’ANIMO – SE ALFIERI AVEVA A CHE FARE CON PERSONE INFERIORI A LUI, NON GAREGGIAVA PER UMILIARLI. SE INVECE SI TROVAVA CON PERSONE DELLA SUA STESSA CONDIZIONE SOCIALE, ALLORA CI GAREGGIA TRANQUILLAMENTE [SECONDO ALFIERI, UN UOMO POTEVA DIRSI LIBERO NEL MOMENTO IN CUI È INCLINE ALLA GIUSTIZIA, ALL’UGUAGLIANZA E ALLA GENEROSITÀ D’ANIMO] 10. CAPITOLO DECIMO – PRIMO AMORUCCIO. PRIMO VIAGGETTO. INGRESSO NELLE TRUPPE VILLEGIATURA DI CIRCA 1 MESE CON LA FAMIGLIA DI DUE FRATELLI, CHE ERANO DEI SUOI MIGLIORI AMICI E COMPAGNI DI CAVALCATE – PER LA PRIMA VOLTA PROVÒ UN AMORE INDISCUTIBILE PER LA COGNATA DI UNO DEI DUE FRATELLI, MOGLIE DEL LORO FRATELLO MAGGIORE  RAGAZZA BRUNETTA VIVACE, CON UN CERTO PIGLIO CHE LO AFFASCINAVA ENORMEMENTE o SINTOMI DELLA PASSIONE AMOROSA [PASSIONA POI SPERIMENTATA A LUNGO ANCHE PER ALTRI OGGETTI] a. MALINCONIA PROFONDA ED PERSISTENTE ANIMATA DALLA PASSIONE AMOROSA [QUEST’ULTIMA NON VIENE VISSUTA CON GIOIA E SPENSIERATEZZA] – PASSIONE CHE SUSCITA ANCHE UNA PROFONDA MALINCONIA b. COSTANTE RICERCA DELL’OGGETTO AMATO, SEGUITA DA UN DESIDERIO DI EVITARE L’INCONTRO UNA VOLTA TROVATO – LA DONNA DI CUI ALFIERI ERA INNAMORATO ERA SPOSATA E NON AVEVA IL CORAGGIO DI PARLARLE c. MANCANZA DI ARGOMENTI QUANDO ERA CON LA DONNA AMATA [ACCADEVA RARAMENTE PERCHÉ CUSTODITA DAI SUOCERI] – NON ERA IN GRADO DI SOSTENERE UNA 51 CONVERSAZIONE CHE POTESSE INTERESSARE LA DONNA AMATA d. RICERCA NEI LUOGHI PUBBLICI CITTADINI DELLA DONNA AMATA – LA RICERCAVA IN OGNI ANGOLO DELLA CITTÀ PER POTERLA INCONTRARE e. IMPOSSIBILITÀ DI REGGERE L’EMOZIONE SOLO SENTENDOLA NOMINARE – QUESTO RENDEVA LA SITUAZIONE INSOSTENIBILE AUTUNNO 1765, VIAGGETTO DI 10 GIORNI A GENOVA CON IL SUO CURATORE – FU LA SUA PRIMA USCITA DAL PAESE: LA VISTA DEL MARE HA RAPITO LA SUA ANIMA E NON SI È MAI STANCATO DI CONTEMPLARLO ULTIMI 18 MESI PASSATI NEL PRIMO APPARTAMENTO – PASSARONO VIA VELOCEMENTE E FURONO CARATTERIZZATI DA OZIO E DISSIPAZIONE CONTINUA a. AVEVA FATTO RICHIESTA DI UN IMPIEGO NELLE TRUPPE FIN DAL PRIMO ANNO DI ACCADEMIA b. MAGGIO 1766 – È STATO INCLUSO IN UNA PROMOZIONE GENERALE INSIEME AD ALTRI 150 GIOVANI [SEBBENE LA SUA PASSIONE PER LA CARRIERA MILITARE SI FOSSE RAFFREDDATA MOLTO NELL’ULTIMO ANNO, NON AVENDO RITIRATO LA RICHIESTA, HA ACCETTATO L’OFFERTA ED È ENTRATO NEL REGGIMENTO PROVINCIALE DI ASTI COME PORTA-INSEGNA. INIZIALMENTE AVEVA CHIESTO DI ENTRARE NELLA CAVALLERIA PER IL SUO AMORE PER I 52 a. CONSERVARE IL RICORDO DELL’AVVENTURA [OPERA UTILE PER COLORO CHE VERRANNO DOPO] b. FISSARE SU CARTA L’IMMAGINE DELLA REALTÀ c. FARE OPERA DOCUMENTARIA, GEOGRAFICA E STORIOGRAFICA c. GRAND TOUR VS. PETIT TOUR – IL SUO CETO NOBILE GLI PERMETTE DI VIAGGIARE E CONOSCERE LA GENTE DELLO STESSO CETO: ERANO VIAGGI ESTENSI SVOLTI DA RICCHI GIOVANI DELL’ARISTOCRAZIA CON LO SCOPO DI PERFEZIONARE IL LORO SAPERE CON PARTENZA E ARRIVO IN UNA MEDESIMA CITTÀ 1. GRAND TOUR [DA INTRAPRENDERE ALL’INTERNO DELL’EUROPA] – GIRO DELLE PRINCIPALE CITTÀ E ZONE D’INTERESSE ARTISTICO E CULTURALE EUROPEE, CONSIDERATO PARTE ESSENZIALE DELL’EDUCAZIONE DI GIOVANI DI BUONA FAMIGLIA a. VIAGGI IN ITALIA – MILANO, FIRENZE, ROMA, NAPOLI b. DESTINAZIONI SUCCESSIVE – SI DIRESSE VERSO LA FRANCIA, INGHILTERRA, SVEZIA, DANIMARCA, FINLANDIA, GERMANIA, RUSSIA, BELGIO, OLANDA E SPAGNA 2. PETIT TOUR [ALL’INTERNO DEI CONFINI ITALIANI] – GIRO IN VERSIONE RIDOTTA E SCORCIATA DI ALCUNE TAPPE ALFIERI – NEL SUO VAGABONDARE PER L’ITALIA E PER L’EUROPA RACCONTA I SUOI VIAGGI a. NEL MOMENTO IN CUI RACCONTA I SUOI VIAGGI, ELABORA IL RACCONTO A PARTIRE DA DOCUMENTI DI VIAGGIO CHE PASSANO DA UN GRADO ZERO DI SCRITTURA AD UN’OPERA LETTERARIA b. RACCONTO DEI SUOI VIAGGI – È PIENO DI GIUDIZI, OSSERVAZIONE, SELEZIONE DELLE INFORMAZIONI CON TANTE FOTOGRAFIE DELL’ESISTENZE IN CUI IL NARRATORE/SCRITTORE ENTRA IN GIOCO CON LA PROPRIA PERSONALITÀ PER REGISTRARE CIÒ CHE HA VISITATO 1. CAPITOLO PRIMO – PRIMO VIAGGIO. MILANO, FIRENZE, ROMA SUA VOGLIA IRREFRENABILE DI VIAGGIARE AMPLIFICATA DAL FREQUENTE CONTATTO CON STRANIERI – LO PORTA A RICHIEDERE [CONTRARIAMENTE ALLA SUA INDOLE NATURALE] A ESCOGITARE UN PIANO PER OTTENERE UN PERMESSO DI VIAGGIO A ROMA E A NAPOLI PER 55 ALMENO 1 ANNO, BEN SAPENDO CHE ALL’ETÀ DI 17 ANNI E QUALCHE MESE, NON GLI AVREBBERO MAI PERMESSO DI PARTIRE DA SOLO: PER QUESTO MOTIVO, HA PENSATO DI ORGANIZZARE UN VIAGGIO INSIEME AD UN TUTORE INGLESE CATTOLICO [UOMO MATURO E RISPETTATO], IL QUALE ACCOMPAGNAVA UN FIAMMINGO E UN OLANDESE CON CUI AVEVA TRASCORSO PIÙ DI 1 ANNO ALL’ACCADEMIA, CON I QUALI DURANTE IL VIAGGIO HA SEMPRE PARLATO IN FRANCESE [SI È SERVITO DEL COGNATO PER OTTENERE IL PERMESSO DI PARTIRE DAL RE SOTTO LA GUIDA DEL TUTORE INGLESE]QUESTA È STATA UNA DELLE PRIME VOLTE IN CUI HA ORCHESTRATO UN PIANO CON ASTUZIA E DETERMINAZIONE AL FINE DI CONVINCERE IL TUTORE, IL COGNATO E IL RIGIDO CURATORE  PARTENZA DA TORINO LA MATTINA DEL 4 OTTOBRE 1766 – ERANO IN UNA CARROZZA CON I 4 PADRONI, UN CALESSE CON 2 SERVITORI, ALTRI 2 A CASSETTA DELLA LORO CARROZZA, E IL SUO CAMERIERE A CAVALLO COME CORRIERE: IL SUO NUOVO CAMERIERE ERA FRANCESCO ELIA [AVEVA TRASCORSO QUASI 20 ANNI AL SERVIZIO DELLO ZIO E, DOPO LA SUA MORTE IN SARDEGNA, ERA PASSATO A SERVIRLO: ERA UN UOMO DI UN INGEGNO ACUTO, STRAORDINARIAMENTE ATTIVO E VALEVA DA SOLO PIÙ DI TUTTI GLI ALTRI 4 SERVITORI MESSI ASSIEME], CHE SI SAREBBE RIVELATO ESSERE L’EROE PRINCIPALE NEI SUOI VIAGGI PERCHÉ GLI ALTRI 8 ERANO 56 COMPLETAMENTE INCAPACI a. MILANO – SOGGIORNO DI 15 GIORNI: MOLTE DELLE COSE CHE AVREBBE POTUTO VEDERE NON LE HA VISTE, OPPURE LE HA VISTE SUPERFICIALMENTE E IN FRETTA, ESSENDO IGNORANTE O PRIVO DI INTERESSE PER QUALSIASI ARTE UTILE O DILETTEVOLE b. EMILIA ROMAGNA – PARTENZA DA MILANO DOPO UN SOGGIORNO DI 15 GIORNI a. PARMA – SOGGIORNO DI 1 GIORNO b. MODENA – SOGGIORNO DI POCHE ORE QUI, COME AL SOLITO, NON HA VISTO NULLA O HA DATO SOLO UN’OCCHIATA VELOCE E SUPERFICIALE A CIÒ CHE C’ERA DA VEDERE c. BOLOGNA – VI RIMANE PER UN PERIODO IMPRECISATO, FORSE PER 10 GIORNI: NON GLI PIACQUERO PARTICOLARMENTE I PORTICI E I FRATI DELLA CITTÀ, E NON HA APPREZZATO I SUOI QUADRI c. TOSCANA a. FIRENZE [QUI HA PERSO IL SUO TEMPO PERCHÉ SI ANNOIÒ DAL MOMENTO CHE HA VISITATO POCO E NON IMPARÒ NULLA: PER QUESTO MOTIVO, PRESTO 57 PASESAGGIO DA VITERBO IN POI L’AVESSERO PROFODAMENTE INDISPOSTO, QUELLA MAESTOSA ENTRATA LO CONSOLÒ E SODDISFÒ ENORMEMENTE I SUOI OCCHI. APPENA SCESE NELLA PIAZZA DI SPAGNA DOVE ALLOGGIAVAMO, LUI E I SUOI DUE COMPAGNI [HANNO LASCIATO L’AIO A RIPOSARE] HANNO SUBITO COMINCIATO AD ESPLORARE LA CITTÀ PER IL RESTO DELLA GIORNATA, VISITANDO DI SFUGGITA ANCHE IL PANTHEON [I SUOI COMPAGNI SEMBRAVANO MOLTO PIÙ MERAVIGLIATI DI QUESTE COSE DI QUANTO LO FOSSE LUI]. DURANTE QUESTO SOGGIORNO, FU COLPITO DALLA BASILICA DI SAN PIETRO, DOVE AVREBBE PREFERITO TORNARE DUE VOLTE AL GIORNO PER VEDERE COSE NUOVE 2. CAPITOLO SECONDO – CONTINUAZIONE DEI VIAGGI, LIBERATOMI ANCHE DELL’AIO NAPOLI [DESIDERIO DI TROVARE UNA TEMPERATURA MITE] – PARTENZA CON I VETTURINI, SIA PERCHÉ ALL’EPOCA LE STRADE DA ROMA A NAPOLI NON ERANO PRATICABILI, SIA A CAUSA DEL SUO CAMERIERE ELIA [A RADICOFANI ERA CADUTO SOTTO IL CAVALLO DI POSTA E SI ERA ROTTO IL BRACCIO: DURANTE QUESTO INCIDENTE, DIMOSTRÒ UN GRANDE CORAGGIO, SANGUE FREDDO E UNA VERA FORZA D’ANIMO PERCHÉ UNA VOLTA CADUTO, SI RIALZÒ DA SOLO E SI AVVIÒ A PIEDI FINO A RADICOFANI. QUI, MENTRE ASPETTAVA UN CHIRURGO, SI ERA STRAPPATO LA MANICA DELL’ABITO E VEDENDO CHE SI ERA FRATTURATO IL BRACCIO, CON GRANDE ABILITÀ TENNE IL BRACCIO TESO MENTRE CON L’ALTRA MANO RIATTACCÒ 60 L’OSSO ROTTO. QUANDO ARRIVÒ IL CHIRURGO, L’UNICA COSA CHE DOVETTE FARE FU QUELLA DI FASCIARE IL BRACCIO. IN MENO DI 1 ORA, SONO RIPARTITI CON IL FERITO A BORDO DELLA CARROZZA] a. PROGETTO DI SOGGIORNARE PER TUTTO IL CARNEVALE b. ARRIVO A NAPOLI IL SECONDO GIORNO DELLA FESTA DI NATALE, IL 6 GENNAIO – VENNERO ACCOLTI DA UN CLIMA QUASI PRIMAVERILE: L’INGRESSO DAL NORD DELLA CITTÀ [ATTRAVERSO CAPO DI CHINA PER GLI STUDI E TOLEDO] GLI PRESENTÒ LA CITTÀ IN UNO DEGLI ASPETTO PIÙ VIVACI E POPOLOSI CHE AVESSE MAI VISTO FINO AD ALLORA [IMMAGINE CHE GLI RIMASE PER SEMPRE IMPRESSA]. IL SUO UMORE CAMBIÒ QUANDO FU COSTRETTO AD ALLOGGIARE IN UNA BETTOLACCIA SITUATA NEL PUNTO PIÙ BUIO E SPORCO DELLA CITTÀ, PERCHÉ TUTTI GLI ALBERGHI PULITI ERANO COMPLETAMENTE PIENI DI FORESTIERI [CIRCOSTANZA CHE AMAREGGIÒ MOLTO IL SUO SOGGIORNO, PERCHÉ IL LUOGO IN CUI SI TROVAVA HA SEMPRE ESERCITATO UN’INFLUENZA IRRESISTIBILE SUL SUO GIOVANE CERVELLO, FINO ALL’ETÀ PIÙ AVANZATA] c. GRAZIE ALL’INTERCESSIONE DEL PRIMO MINISTRO – VENNE INTRODOTTO IN DIVERSE CASE  IL CARNEVALE A NAPOLI, SIA PER GLI SPETTACOLI PUBBLICI SIA PER LE NUMEROSE FESTE PRIVATE E VARIE FORME DI OZIOSO 61 DIVERTIMENTO, SI RIVELÒ PIÙ BRILLANTE E PIACEVOLE DI QUANTO AVESSE MAI VISTO A TORINO  NONOSTANTE AVESSE FATTO CONOSCENZA CON DIVERSI GIOVANI SIGNORI NAPOLETANI, NON ERA RIUSCITO A STRINGERE AMICIZIA CON NESSUNO [LA SUA NATURA RISERVATA GLI IMPEDIVA DI AVVICINARSI, E LA SUA ESPRESSIONE TRATTENUTA FACEVA SI CHE GLI ALTRI NON SI AVVICINASSERO A LUI]  PER QUANTO RIGUARDA LE DONNE, DI CUI ERA MOLTO INCLINE – NON NE TROVAVA DI ITNERESSANTI, SE NON QUELLE MODESTE, MENTRE QUELLE TROPPO AUDACI NON SUSCITAVANO IL SUO INTERESSE, LASCIANDOLO CON IL CUORE VUOTO [LA SUA INTENSA VOGLIA DI VIAGGIARE OLTRE I CONFINI LO SPINSE AD EVITARE QUALSIASI LEGAME AMOROSO, E COSÌ DURANTE QUESTO PRIMO VIAGGIO RIUSCÌ A SOTTRARSI A QUALSIASI RETE AMOROSA] d. SUO MAGGIORE PIACERE – ERA LA MUSICA BURLESCA AL TEATRO NUOVO: PERÒ, ANCHE SE QUEI SUONI ERANO PIACEVOLI, LASCIAVANO NELLA SUA ANIMA UNA LUNGA ECO DI MALINCONIA  MENTRE SI TROVAVA A PASSEGGIO LUNGO LE SONANTI SPIAGGE DI CHIAIA E PORTICI, LO ASSALIVANO CENTINAIA DI IDEE FUNESTE E LUGUBRI, E TROVAVA UN CERTO 62 RITROVARSI SOLO E PADRONE DI SÉ STESSO] DECISE DI NON RIMANDARE ULTERIORMENTE E ABBANDONÒ I SUOI COMPAGNI [DECISIONE AZZECCATA PERCHÉ RIMASERO A NAPOLI PER TUTTO APRILE E NON FECERO IN TEMPO A RAGGIUNGERLO A VENEZIA PER L’ASCENSIONE] 3. CAPITOLO TERZO – PROSEGUIMENTO DEI VIAGGI. PRIMA MIA AVARIZIA PARTENZA DA NAPOLI PER POI ARRIVARE A ROMA [AL TERMINE DEL CARNEVALE] – UNA VOLTA ARRIVATO A ROMA, ACCOMPAGNATO DAL FIDATO ELIA, TROVÒ AI PIEDI DELLE SCALE DELLA TRINITÀ DEI MONTI UN GRAZIOSO APPARTAMENTINO MOLTO ALLEGRO E PULITO [LO CONSOLÒ DOPO LA SPORCIZIA DI NAPOLI]  SENTIMENTI CHE NUOVAMENTE LO ASSALIRONO – STESSA DISSIPAZIONE, NOIA, MALINCONIA E FRENESIA DI RIPRENDERE IL VIAGGIO [LA COSA PEGGIORE ERA LA SUA TOTALE IGNORANZA DELLE COSE PIÙ SFRONTATE, IGNORANZA CHE AUMENTAVA OGNI GIORNO DI PIÙ, COME LA SUA INSENSIBILITÀ NEI CONFRONTI DELLE MERAVIGLIE DI ROMA, LIMITANDOSI A VISITARE SOLO 4/5 DEI PRINCIPALI LUOGHI D’INTERESSE CHE LO AFFASCINAVANO] SECONDO SOGGIORNO A ROMA, VENNE PRESENTATO A PAPA CLEMENTE XIII [ERA UN BEL VECCHIO DALLA VENERANDA MAESTÀ] – LA MAGNIFICENZA DEL PALAZZO DI MONTECAVALLO, UNITA DALLA SUA PRESENZA, RESE ACCETTABILE 65 PER LUI IL GESTO CONSUETO DI INGINOCCHIARSI E BACIARE IL PIEDE PONTIFICIO [NONOSTANTE AVESSE STUDIATO LA STORIA ECCLESIASTICA E CONOSCESSE IL SIGNIFICATO DI TALE GESTO] TERZO STRATAGEMMA AVVENUTO PRESSO LA CORTE PATERNA DI TORINO E ATTRAVERSO IL CONTE DI RIVERA – OTTENNE IL PERMESSO PER UN SECONDO ANNO DI VIAGGI [PERMESSO PER TUTTO IL 1768, ANNO DURANTE IL QUALE SI TROVÒ LIBERO E SICURO DI POTER ESPLORARE IL MONDO] DURANTE IL QUALE AVEVA IN MENTE DI ESPLORARE LA FRANCIA, L’INGHILTERRA E L’OLANDA  PICCOLA COMPLICAZIONE CHE LO AFFLISSE A LUNGO – IL SUO TUTORE A TORINO [CON LUI NON EBBE MAI AVUTO UN CHIARO ACCORDO E NON GLI AVEVA MAI FORNITO DETTAGLI PRECISI SUI SUOI INTROITI, FORNENDOGLI INVECE PROMESSE AMBIGUE E ALTERNANDO CONCESSIONI FINANZIARIE] GLI SCRISSE IN OCCASIONE DELL’AUTORIZZAZIONE OTTENUTA PER IL SECONDO ANNO DI VIAGGI, PROMETTENDOGLI UN ASSEGNO DI 1500 ZECCHINI, NONOSTANTE NE AVESSE RICEVUTI SOLO 1200 PER IL PRIMO VIAGGIO [NON OSAVA AFFRONTARE IL SUO RIGIDO TUTORE CON UNA LETTERA FORMALE, PERCHÉ SAPEVA CHE AVREBBE IMMEDIATAMENTE REAGITO NEGATIVAMENTE: INFATTI, LA PAROLA DEL RE AVEVA GRANDE INFLUENZA NEGLI AFFARI DOMESTICI DI TORINO, 66 SPECIALMENTE TRA LA NOBILTÀ, E PER LUI SAREBBE STATO FACILE SCREDITARLO COME SPENDACCIONE E COSTRINGERLO A TORNARE IN PATRIA. INVECE CHE LAMENTARSI CON IL SUO TUTORE, DECISE DI RISPARMIARE IL PIÙ POSSIBILE DURANTE IL PRIMO VIAGGIO AL FINE DI AUMENTARE IL SUO FONDO PER IL SECONDO ANNO] PRIMI DI MAGGIO, PARTENZA PER VENEZIA [RIDOTTO NELLE SUE ASPIRAZIONI E NEI SUOI SENTIMENTI: CI VOLLERO CIRCA 10 GIORNI DI VIAGGIO PER ARRIVARE INTORNO ALLA FESTA DELL’ASCENSIONE PER POI RIMANERE FINO ALLA METÀ DI GIUGNO] – LA SUA MISERIA LO COSTRINSE A SCEGLIERE UN VETTURINO, ANCHE SE DETESTAVA QUEL MEZZO DI TRASPORTO. LASCIA ELIA E IL SERVITORE NELLA CARROZZA MENTRE LUI SI IMBARCA SU UN MODESTO RONZINO CHE INCIAMPAVA AD OGNI PASSO, COSTRINGENDOLO A CAMMINARE PER GRAN PARTE DEL VIAGGIO [CONTAVA TRA SÉ E SÉ QUANTO GLI SAREBBE COSTATO QUEL VIAGGIO DI 10/12 GIORNI, QUANTO AVREBBE SPESO DURANTE IL MESE A VENEZIA, QUANTO AVREBBE POTUTO RISPARMIARE LASCIANDO L’ITALIA…] a. VETTURINO CONTRATTATO FINO A BOLOGNA [NON GLI PIACQUE NÉ ALL’ANDATA NÉ AL RITORNO] LUNGO LA VIA DI LORETO, CHE NON GLI ISPIRÒ ALCUNA DEVOZIONE [UNA VOLTA ARRIVATO QUI, SOPRAFFATTO DALLA NOIA E DALLA STRETTEZZA D’ANIMO, NON POTÉ PIÙ SOPPORTARE L’AVARIZIA E IL PASSO LENTO DELLA MULA: PER QUESTO MOTIVO, PAGÒ AL VETTURINO QUASI 67 CHE LE PERSONE NON LO CERCASSERO CON INSISTENZA, IL CHE ACCADEVA RARAMENTE [SUA TENDENZA AD ISOLARSI CHE ERA IN PARTE DOVUTA ALLA FIEREZZA E RIGIDITÀ DEL SUO CARATTERE, E IN PARTE AD UNA NATURALE E QUASI INSORMONTABILE RESISTENZA VERSO VOLTI SCONOSCIUTI] c. ARRIVO A GENOVA – SENZA LA PRESENZA DEL MINISTRO DI SARDEGNA E CONOSCENDO SOLO IL SUO BANCHIERE, NON CI VOLLE MOLTO PRIMA CHE SI SENTISSE ANNOIATO: GIÀ VERSO LA FINE DI GIUGNO AVEVA DECISO DI PARTIRE QUANDO UN GIORNO, IL SUO BANCHIERE [UOMO DI MONDO E DI GARBO], LO ANDÒ A TROVARE. VEDENDOLO COSÌ SOLITARIO, SCHIVO E MALINCONICO, SENZA LIBRI, SENZA CONSOCENZE E SENZA ALCUNA OCCUPAZIONE SE NON QUELLA DI PASSEGGIARE PER LE STRADE DI GENOVA O LUNGO IL LIDO IN BARCA, FORSE EBBE COMPASSIONE DI LUI E DELLA SUA GIOVINEZZA. DECISE DI PORTARLO DAL SIGNOR CARLO NEGRONI, UN SUO AMICO CAVALIERE, CHE AVEVA TRASCORSO GRAN PARTE DELLA SUA VITA A PARIGI: QUESTO SIGNORE, RENDENDOSI CONTO DEL SUO FORTE DESIDERIO DI RECARSI A PARIGI, GLI DIEDE DELLE INFORMAZIONI VERITIERE E SINCERE, CHE DECISE DI CREDERE SOLO ALCUNI MESI DOPO QUANDO ARRIVÒ NELLA CAPITALE FRANCESE 70 a. NON SI ERA MAI ALLONTANATO COSÌ TANTO DALLA TERRA FERMA DURANTE LE SUE PASSEGGIATE MARITTIME [QUANDO UN VENTICELLO FAVOREVOLE SI ALZÒ, DECISE DI PRENDERE IL LARGO: TUTTAVIA, IL VENTO SI RINFORZÒ TANTO DA DIVENTARE PERICOLOSO, COSTRINGENDOLI A RIFUGIARSI A SAVONA E A RIMANERVI DUE GIORNI IN ATTESA DI CONDIZIONI MIGLIORI] b. UNA VOLTA ARRIVATO AD ANTIBES E SBARCATOVI, IL FATTO DI UDIRE UN’ALTRA LINGUA, VEDERE USI DIVERSI, ARCHITETTURE DIVERSE E VOLTI DIVERSI, LO CONFORTAVA NONOSTANTE LE CONDIZIONI NON FOSSERO MIGLIORATE c. ATTRAVERSA TOLONE E MARSIGLIA – UNA VOLTA ARRIVATO A TOLONE VOLLE SUBITO RIPARTIRE PER MARSIGLIA, DOVE RIMASE PER 1 MESE PER EVITARE I CALORI ECCESSIVI DI LUGLIO, POCO ADATTI AI VIAGGI [AL CONTRARIO LO COLPÌ POSITIVAMENTE CON IL SUO ASPETTO ALLEGRO, LE NUOVE E PULITE STRADE, IL BEL PORTO E LE DONNE GRAZIOSE E VIVACI: NEL SUO ALBERGO C’ERA UNA TAVOLA ROTONDA OGNI GIORNO, QUINDI AVEVA COMPAGNIA A PRANZO E A CENA SENZA ESSERE COSTRETTO A PARLARE, COSA CHE GLI È SEMPRE COSTATA FATICA DATA LA SUA NATURA TACITURNA (LA SUA TACITURNITÀ, IN PARTE DOVUTA AD UNA CERTA TIMIDEZZA CHE NON ERA MAI RIUSCITO COMPLETAMENTE A SUPERARE, AUMENTAVA ULTERIORMENTE A QUELLA 71 TAVOLA, DATA LA COSTANTE LOQUACITÀ DEI FRANCESI, PER LA MAGGIOR PARTE UFFICIALI O COMMERCIANTI). IL RESTO DELLA GIORNATA LO TRASCORREVA CON SODDISFAZIONE DA SOLO: NON HA STRETTO AMICIZIA NÉ FAMILIARITÀ CON NESSUNO DI LORO, NON ESSENDO MAI STATO DI NATURA APERTO O SOCIEVOLE, MA LI ASCOLTAVA VOLENTIERI, ANCHE SE NON IMPARAVA NULLA DA LORO] d. UNA DELLE RAGIONI CHE LO AVEVANO SPINTO A DESIDERARE ARDENTEMENTE DI VISITARE LA FRANCIA – ERA LA POSSIBILITÀ DI GODERE APPIENO DEL SUO TEATRO a. 2 ANNI PRIMA, TORINO – AVEVA ASSISTITO AD UNA COMPAGNIA DI ATTORI FRANCESI E AVEVA FREQUENTATO PER UN’ESTATE INTERA IL TEATRO b. PER NATURA – ERA INCLINE PIÙ EMOZIONI TRISTI CHE ALLE RISATE: RIFLETTENDO SU QUESTO IN SEGUITO, SI RESE CONTO CHE UNA DELLE RAGIONI PRINCIPALI DELLA SUA INDIFFERENZA VERSO LA TRAGEDIA POTEVA DERIVARE DAL FATTO CHE MOLTE TRAGEDIE FRANCESI CONTENEVANO SCENE E ATTI CHE COINVOLGEVANO PERSONAGGI SECONDARI, RALLENTANDO L’AZIONE PRINCIPALE SENZA ALCUNA NECESSITÀ E DI 72 QUESTI ELEMENTI NON VENIVANO MITIGATI ABBASTANZA DALLA BELLEZZA DEI GIARDINI, DALL’ELEGANZA E DALLA FREQUENTAZIONE DEGLI SPLENDIDI VIALI PUBBLICI, DAL BUON GUSTO E DALLA GRANDE QUANTITÀ DEI BEI CAFFÈ, DALLA SUBLIME FACCIATA DEL LOUVRE, DAGLI INNUMEREVOLI E QUASI TUTTI SPETTACOLI DI BUON LIVELLO E DA ALTRE SIMILI ATTRATTIVE a. UMILEZZA E ROZZEZZA DELLE COSTRUZIONI b. PATETICA POMPOSITÀ DELLE POCHE CASE CHE SI ATTEGGIAVANO A PALAZZI c. SPORCIZIA E GOTICISMO DELLE CHIESE d. STRUTTURA VANDALICA DEI TEATRI DELL’EPOCA e. TANTE ALTRE COSE SPIACEVOLI CHE GLI CAPITAVANO DI VEDERE OGNI GIORNO [FACCE POCO ATTRAENTI DELLE DONNE] c. CATTIVO TEMPO CHE PERSISTEVA OSTINATAMENTE, TANTO CHE DOPO PIÙ DI 15 GIORNI DI AGOSTO TRASCORSI A PARIGI, NON AVEVA ANCORA VISTO IL SOLE [PRIMA IMPRESSIONE DELLA CITTÀ CHE SI FISSÒ COSÌ PROFONDAMENTE NELLA SUA MENTE CHE ANCORA DOPO 23 ANNI LA RICORDA VIVIDAMENTE] d. CORTE, SI TROVAVA A COMPIEGNE – PER TUTTO IL MESE DI SETTEMBRE SAREBBE 75 RIMASTA LI: POICHÉ ALL’EPOCA NON C’ERA L’AMBASCIATORE DELLA SARDEGNA A PARIGI [AVEVA DELLE LETTERE PER LUI], NON CONOSCEVA NESSUNO IN CITTÀ TRANNE CHE ALCUNI STRANIERI CHE AVEVA INCONTRATO E FREQUENTATO IN VARIE CITTÀ ITALIANE [NEMMENO LORO CONOSCEVANO PERSONE RISPETTABILI A PARIGI]  COME TRASCORREVA IL SUO TEMPO QUI A PARIGI – TRA PASSEGGIATE, TEATRI, DONNE DI MONDO E UN DOLORE QUASI COSTANTE: QUESTA ROUTINE DURÒ FINO ALLA FINE DI NOVEMBRE, OVVERO FINO A QUANDO L’AMBASCIATORE RITORNÒ A PARIGI DA FONTAINEBLEAU [VENNE DA LUI INTRODOTTO IN DIVERSE CASE, SOPRATTUTTO PRESSO GLI ALTRI MINISTRI ESTERI, IN PARTICOLARE PRESSO L’AMBASCIATORE DI SPAGNA DOVE C’ERA UNA PARTITA IN CUI SI TROVÒ PER LA PRIMA VOLTA A GIOCARE. SENZA GRANDI VINCITE O PERDITE, SI STUFÒ PRESTO ANCHE DI QUEL PASSATEMPO, COME DI OGNI ALTRA ATTIVITÀ A PARIGI: PER QUESTO MOTIVO DECISE DI PARTIRE PER LONDRA A GENNAIO, ESSENDO STANCO DI PARIGI, DI CUI CONOSCEVA SOLO LE STRADE E NON ERA ENTUSIASTA NELLO SCOPRIRE COSE NUOVE] 76  CITTÀ VISITATE PRIMA DI PARTIRE PER LONDRA A GENNAIO 1. MARSIGLIA, 1767 [CITTÀ MEDIEVALE CHE NON GLI È PIACIUTA PARTICOLARMENTE] – QUI CI RIMANE PIÙ O MENO 1 MESE: AVEVA UNA CURIOSITÀ PER LA CITTÀ, IL PORTO, LE DONNE E IL TEATRO [NON AVEVA INTENZIONE DI SCRIVERE COMPOSIZIONI TEATRALI]. NEL SUO ALBERGO MANGIAVANO SU UNA TAVOLA ROTONDA: ERA UN MODO DI CONSUMARE I PASTI CHE NON VENIVANO SERVITI AI TAVOLI DISTINTI MA CHE VENIVANO SERVITI AD UNA GRANDE TAVOLATA COMUNE ROTONDA A CUI TUTTI I VIAGGIATORI PRESENTI NELL’ALBERGO SI SIEDEVANO 2. VERSAILLES, CAPODANNO 1768 [GIORNO PARTICOLARMENTE INTERESSANTE PER LE CERIMONIE CHE SI SVOLGEVANO] DOVE EBBE L’OCCASIONE DI CONOSCERE LUIGI XV – VENNE INVITATO A CORTE A VERSAILLES DALL’AMBASCIATORE, INVITO CHE ACCETTÒ PER UNA CERTA CURIOSITÀ DI VEDERE UNA CORTE PIÙ GRANDE DI QUELLE CHE AVEVA VISITATO FINO AD ALLORA [ERA PIENAMENTE CONSAPEVOLE DELLE DELUSIONI CHE AVREBBE POTUTO INCONTRARE]  CAPODANNO 1768 – SEBBENE SAPESSE CHE IL RE NON PARLAVA CON I 77 VERA LIBERTÀ CHE NE DERIVA, FACENDOGLI DIMENDICARE COMPLETAMENTE GLI ASPETTI SPIACEVOLI DEL CLIMA, LA MALINCONIA CHE ALEGGIA SEMPRE NELL’ARIA E LA FATICA DEL VIVERE] – LO HA IMMEDIATAMENTE CONQUISTATO: LE STRADE, LE LOCANDE, I CAVALLI, LE DONNE, IL BENESSERE DIFFUSO, L’ATTIVITÀ DI QUELL’ISOLA, LA PULIZIA E IL COMFORT DELLE CASE, ANCHE SE PICCOLE, LA MANCANZA DI MENDICANTI, UN COSTANTE MOVIMENTO DI DENARO E DI INDUSTRIA DISTRIBUITO EQUAMENTE NELLE PROVINCE E NELLA CAPITALE [TUTTE CARATTERISTICHE AUTENTICHE E UNICHE DI QUEL PAESE LIBERO E FORTUNATO]  LONDRA – QUI, PER I FORESTIERII, ERA MOLTO PIÙ FACILE ESSERE INTRODOTTI NELLE CASE: PER QUESTO MOTIVO, SI LASCIÒ TRASPORTARE DA QUESTA FACILITÀ E DAL SUO COMPAGNO DI VIAGGIO NEL VORTICE DEL GRAN MONDO PER ALCUNI MESI [ANCHE LA CORTESE E PATERNA AFFABILITÀ DEL PRINCIPE DI MASSERANO (ERA UN UOMO ANZIANO E AFFEZIONATO AI PIEMONTESI, ESSENDO IL PIEMONTE LA SUA PATRIA, ANCHE SE IL PADRE SI ERA TRASFERITO IN SPAGNA), AMBASCIATORE DI SPAGNA, CONTRIBUÌ MOLTO A INFRANGERE LA SUA NATURA RUSTICITÀ E RISERVATEZZA]. DOPO CIRCA 3 MESI, SI RESE CONTO CHE SI ANNOIAVA TERRIBILMENTE DURANTE QUELLE SERATE E CENE, DOVE NON IMPARAVA NULLA: QUINDI, INVECE DI PARTECIPARE COME OSPITE, SI ELEVÒ AL RUOLO DI COCCHIERE ALL’INGRESSO DELLA 80 CASA [TRASPORTAVA SU E GIÙ PER LONDRA IL SUO COMPAGNO GANIMEDE, A CUI LASCIAVO LA GLORIA DEI SUOI TRIONFI AMOROSI, MENTRE LUI SI LIMITAVA A SVOLGERE DILIGENTEMENTE E CON DESTREZZA IL SUO RUOLO DI COCCHIERE], DIVENTANDO COSÌ BRAVO NEL SUO LAVORO CHE PERSINO DURANTE ALCUNE DELLE DISPUTE TRA I COCCHIERI INGLESI ALL’USCITA DEI TEATRI, USCÌ CON UN PO' DI ONORE, SENZA DANNI NÉ AI CAVALLI NÉ ALLE CARROZZE [IN QUESTO MODO TRASCORSE I SUOI DIVERTIMENTI DI QUELL’INVERNO: CAVALCARE PER 4/5 ORE OGNI MATTINA E STARE ALLA GUIDA DELLA CARROZZA PER 2/3 ORE OGNI SERA, INDIPENDENTEMENTE DALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE] OLANDA [AVREBBE POTUTO APPREZZARLO DI PIÙ SE L’AVESSE VISITATO PRIMA DELL’INGHILTERRA] – IN ESTATE È UN PAESE AMENO E RIDENTE a. CARATTERISTICHE CHE SI AMMIRANO IN OLANDA [ERANO LE STESSE CHE SI TROVAVANO IN INGHILTERRA, NONOSTANTE IN OLANDA ERANO LEGGERMENTE INFERIORI] – POPOLAZIONE, RICCHEZZA, BELLEZZA, LEGGI SAGGE, INDUSTRIA E ATTIVITÀ b. SOGGIORNO ALL’AIA [DURÒ MOLTO PIÙ A LUNGO DI QUANTO AVEVA PIANIFICATO] 81 DURANTE IL QUALE AVEVA FINALMENTE INCONTRATO L’AMORE, CHE FINO AD ALLORA GLI ERA SEMPRE SFUGGITO – INCONTRA LA GENTILE SIGNORINA CRISTINA EMERENTIA LEISWE VAN ADUARD [PIENA DI GRAZIA NATURALE, MODESTAMENTE BELLA E DOLCEMENTE INGENUA], SPOSATA DA 1 ANNO CON UN UOMO RICCHISSIMO [ERA UN UOMO DI GRANDE INGEGNO, ORIGINALITÀ, CULTURA E CARATTERE FERMO, IL CUI PADRE ERA STATO GOVERNATORE DI BATAVIA], LA QUALE HA TOCCATO PROFONDAMENTE IL SUO CUORE a. IN UN PAESE COSÌ PICCOLO E CON POCHE DISTRAZIONI, HA AVUTO L’OCCASIONE DI RIVEDERLA MOLTO PIÙ SPESSO DI QUANTO AVESSE DESIDERATO, TROVANDOSI PRESO IN MODO QUASI IRRESTIBILE [AVEVA ANCHE PRESO SERIAMENTE IN CONSIDERAZIONE DI NON LASCIARE MAI PIÙ L’AIA, CONVINTO CHE SAREBBE STATO IMPOSSIBILE VIVERE SENZA DI LEI, DAL MOMENTO CHE L’AMORE GLI AVEVA APERTO IL CUORE, CONSENTENDO CONTEMPORANEAMENTE ANCHE ALLE DOLCI INSINUAZIONI DELL’AMICIZIA] b. SI SENTIVA ESTREMAMENTE FELICA A L’AIA, DOVE PER LA PRIMA VOLTA NELLA SUA VITA NON DESIDERAVA NULLA AL DI LÀ DELL’AMICA E DELL’AMICO IL SIGNOR JOSÉ D’ACUNHA AMBASCIATORE DEL PORTOGALLO IN OLANDA: TRA AMANTE E AMICO, RICAMBIATO DA ENTRAMBI, I SUOI 82 LO HANNO COSTRETTO AD ALZARSI DAL LETTO: L’AMICO LO HA PORTATO A CASA SUA, DOVE È RIMASTO PER DIVERSI GIORNI E NON LO HA MAI ABBANDONATO [IL SUO DOLORE ERA PROFONDO E SILENZIOSO: O PERCHÉ SI VERGOGNAVA O PERCHÉ NON SI FIDAVA, NON VOLEVA ESPRIMERLO A PAROLE, MOTIVO PER CUI TACEVA O PIANGEVA]. NEL FRATTEMPO, IL TEMPO, I CONSIGLI DELL’AMICO, LE PICCOLE DISTRAZIONI A CUI L’AVEVA COSTRETTO E UNA VAGA SPERANZA DI POTERLA RIVEDERE, DI TORNARE IN OLANDA L’ANNO SEGUENTE E LA NATURALE LEGGEREZZA DEI SUOI 19 ANNI, HANNO COMINCIATO A SOLLEVARLO PIAN PIANO [ANCHE SE IL SUO CUORE NON SI È RIMARGINATO PER MOLTO TEMPO, LA SUA RAGIONE È TORNATA INTERAMENTE IN POCHI GIORNI]. SEBBENE ANCORA MOLTO ADDOLORATO, HA DECISO DI PARTIRE PER L’ITALIA, TROVANDO DOLOROSO VEDERE UN PAESE DEI LUOGHI CHE GLI FACEVANO RICORDARE IL SUO AMORE PERDUTO QUASI CONTEMPORANEAMENTE A QUANDO L’AVEVA AVUTO [GLI È DISPIACIUTO MOLTO SEPARARSI DA UN CARO AMICO MA ANCHE LUI, VEDENDOLO GRAVEMENTE FERITO, LO HA INCORAGGIATO A PARTIRE, CONVINTO CHE IL MOVIMENTO, LA VARIETÀ DELLE ESPERIENZE, LA DISTANZA E IL TEMPO L’AVREBBERO GUARITO] 85 d. METÀ SETTEMBRE CIRCA – SI È SEPARATO DALL’AMICO AD UTRECHT, DOVE L’AVEVA ACCOMPAGNATO  ATTRAVERSO BRUXELLES, LA LORENA, L’ALSAZIA, LA SVIZZERA E LA SAVOIA [SI È FERMATO IN QUESTE CITTÀ SOLO PER DORMIRE] È ARRIVATO IN PIEMONTE IN MENO 3 SETTIMANE, PER LA PRECISIONE A CUMIANA, NELLA VILLA DELLA SORELLA. DA QUI È ANDATO SUBITO A SUSA SENZA PASSARE PER TORINO [QUESTO PER EVITARE OGNI CONTATTO UMANO, SENTENDO IL BISOGNO DI ELABORARE IL SUO DOLORE NELLA COMPLETA SOLITUDINE] 7. CAPITOLO SETTIMO – RIMPATRIATIO PER UN MEZZO ANNO, MI DO AGLI STUDI FILOSOFICI PRIMO VIAGGIO CHE DURÒ CIRCA 2 ANNI E ALCUNI GIORNI – DOPO CIRCA 6 SETTIMANE DI RIPOSO PRESSO LA CASA DELLA SORELLA, QUANDO LEI TORNÒ A TORINO LUI TORNÒ CON LEI a. MOLTI QUASI NON LO RICONOSCEVANO PIÙ, DATA L’ALTEZZA CHE AVEVA GUADAGNATO IN QUEI 2 ANNI [LA VITA VARIEGATA, OZIOSA E MOVIMENTATA GLI AVEVA GIOVATO COSÌ TANTO CHE LA SUA STATURA ERA NOTEVOLMENTE AUMENTATA] b. APPENA TORNATO A CASA [CUORE PIENO DI MALINCONIA E AMORE] – SENTIVA IL BISOGNO DI APPLICARE LA MENTE AD UNO STUDIO, MA NON SAPEVA QUALE, POICHÉ LA SUA EDUCAZIONE TRASCURATA, UNITA AI CIRCA 6 ANNI DI OZIO E DISSIPAZIONE, L’AVEVANO RESO INCAPACE DI QUALSIASI STUDIO 86  INCERTEZZA SUL SUO FUTURO E SE FOSSE RIMASTO IN PATRIA O AVREBBE VIAGGIATO DI NUOVO – PERIODO IN CUI DECISE DI PASSARE L’INVERNO A CASA DELLA SORELLA, LEGGENDO TUTTO IL GIORNO [LETTURA DI LIBRI FRANCESI, COME L’ ELOISA DI VOLTAIRE (CI PROVÒ PIÙ VOLTE SENZA RIUSCIRCI, TROVANDO NEL LIBRO UNA TALE ARTIFICIOSITÀ, UNA RICERCA OSSESSIVA, UNAFFETTAZIONE DI SENTIMENTI E POCO AUTENTICO SENTIMENTO, CHE NON RIUSCÌ A COMPLETARE IL PRIMO VOLUME) + STUDIÒ CON GRANDE INTERESSE IL SISTEMA PLANETARIO, I MOVIMENTI E LE LEGGI DEI CORPI CELESTI, FINO A DOVE POTEVA CAPIRLI SENZA IL SUPPORTO DELLA GEOMETRIA: HA STUDIATO SUPERFICIALMENTE LA PARTE STORICA DI QUELLA SCIENZA CHE È INTERAMENTE MATEMATICA. NONOSTANTE LA SUA IGNORANZA, HA COMPRESO ABBASTANZA PER POTER ELEVARE IL SUO INTELLETTO ALL’IMMENSITÀ DI QUESTO UNIVERSO CREATO] E FACENDO POCHE PASSEGGIATE, SENZA TRATTARE CON NESSUNO c. TRA TUTTE LE DOCILI E NOBILI OCCUPAZIONI CHE LO DILETTAVANO, ACCRESCEVA ANCHE LA SUA TACITURNITÀ, MALINCONIA E DISGUSTO PER OGNI COMUNE DIVERTIMENTO – PER QUESTO MOTIVO, IL COGNATO CONTINUAVA A SPINGERLO A PRENDERE MOGLIE [PER 87 GIURISDIZIONE AL COMPIMENTO DEI 20 ANNI]. UNA VOLTA OTTENUTE PIÙ INFORMAZIONI SULLA SUA SITUAZIONE FINANZIARIA, SCOPRÌ DI ESSERE MOLTO PIÙ BENESTANTE DI QUANTO IL TUTORE GLI AVESSE FATTO CREDERE FINO A QUEL MOMENTO [LO AVEVA AIUTATO PERCHÉ L’AVEVA ABITUATO PIÙ AL MENO CHE AL PIÙ E DA ALLORA IN POI, È SEMPRE STATO ATTENTO NELLE SUE SPESE]. TROVANDOSI CON CIRCA 2500 ZECCHINI DI REDDITO EFFETTIVO DISPONIBILE E UN BUON RISPARMIO ACCUMULATO DURANTE GLI ANNI DI MINORITÀ, ERA ABBASTANZA RICCO PER LE SUE ESIGENZE E, ABBANDONATA OGNI IDEA DI ACCUMULO, SI PREPARÒ PER IL SUO SECONDO VIAGGIO [INTRAPRESO CON MAGGIORI SPESE E COMFORT] 8. CAPITOLO OTTAVO – SECONDO VIAGGIO PER LA GERMANIA, LA DANIMARCA E LA SVEZIA  VIAGGIATORE IN FUGA DAL MONDO a. CARATTERE BURBERO E SCONTROSO b. VOLONTÀ DI RIMANERE SEMPRE COERENTE A UN’IDEA DI LIBERTÀ ASSOLUTA SECONDO VIAGGIO IN EUROPA a. PARTENZA A MAGGIO 1769 DIRETTO INIZIALMENTE A VIENNA [DOPO AVER OTTENUTO L’INDISPENSABILE E RIGIDA AUTORIZZAZIONE DEL RE, OVVERO I DOCUMENTI NECESSARI PER L’ESPATRIO: ALFIERI, IN QUALITÀ DI NOBILE, ERA LEGATO AL RE DA UN VINCOLO DI SERVIZIO E PER QUESTO MOTIVO NECESSITAVA DI UN ESPLICITO PERMESSO PER USCIRE DAL PAESE] – DURANTE IL VIAGGIO, AFFIDANDO A FRANCESCO ELIA [ERA IL DOMESTICO CHE ACCOMPAGNAVA ALFIERI NEI SUOI VIAGGI] IL NOIOSO COMPITO DI PAGARE, COMINCIÒ A RIFLETTERE INTENSAMENTE SULLE QUESTIONI DEL MONDO [INVECE DI PROVARE QUELLA NOIOSA E OZIOSA MALINCONIA E QUELL’IMPAZIENZA DI CAMBIARE LUOGO 90 (SPINTA A CAMBIARE LUOGO E A INTRAPRENDERE ALTRI VIAGGI: QUEST’ANSIA DI VIAGGIARE COGLIE SEMPRE CHI NON HA PASSIONI NÉ INTERESSI) CHE L’AVEVANO TORMENTATO NEL PRIMO VIAGGIO (IN PARTE A CAUSA DEL SUO AMORE NON CORRISPOSTO E IN PARTE PER L’APPLICAZIONE COSTANTE DI 6 MESI IN MATERIE DI QUALCHE IMPORTANZA) (VIAGGIO IN DIVERSE CITTÀ D’ITALIA, IN OLANDA E IN INGHILTERRA) SVILUPPÒ UN TIPO DI MALINCONIA RIFLESSIVA E PIACEVOLE (MALINCONIA CHE SI TRASFORMA IN UNO STATO D’ANIMO CHE L’AUTORE AVVERTE COME POSITIVO – DOLCISSIMA – PERCHÉ GLI ACCENDE IL DESIDERIO DI RACCOGLIERSI IN SÉ STESSO E DI DEDICARSI ALLA LETTURA)]  SUBLIMI SAGGI DEL FAMILIARE MICHELLE DE MONTAIGNE – DIVISI IN 10 VOLUMI, DIVENNERO I SUOI FEDELI E COSTANTI COMPAGNI DI VIAGGIO: LO DELIZIAVANO, LO ISTRUIVANO E NON POCO LUSINGAVANO ANCHE LA MIA IGNORANZA E PIGRIZIA, PERCHÉ APRENDO CASUALMENTE UNO QUALSIASI DEI VOLUMI, LEGGENDO UNA PAGINA O DUE, POI LO RICHIUDEVANO E MOLTE ORE DOPO RIFLETTEVO SUI QUEI BREVI PASSAGGI [PROVAVA IMBARAZZO NEL TROVARE FREQUENTI PASSAGGI IN LATINO LUNGO LE SUE PAGINE, CHE LO COSTRINGEVANO A CERCARE LA TRADUZIONE NELLE NOTE POICHÉ GLI RISULTAVA IMPOSSIBILE COMPRENDERE 91 ANCHE LE PIÙ BANALI CITAZIONI IN PROSA] b. PRIMA DI ARRIVARE A VIENNA [SOGGIORNO DURANTE IL QUALE AVREBBE POTUTO CONOSCERE E FREQUENTARE METASTASIO, IL QUALE PASSAVA MOLTE ORE OGNI SERA IN CASA DEL LORO MINISTRO, IL DEGNO CONTE DI CANALE IN COMPAGNIA DI ALTRI POCHI LETTERATI CON CUI LEGGEVA SERALMENTE UN ESTRATTO DI CLASSICI GRECI, LATINI O ITALIANI. OLTRE ALLA SUA NATURA RITROSA, ALFIERI ERA COMPLETAMENTE IMMERSO NEL FRANCESE E DISPREZZAVA OGNI LIBRO E AUTORE ITALIANO (MOTIVO PER CUI QUELL’ASSEMBRAMENTO DI LETTERATI LEGATI AI CLASSICI GLI SEMBRAVA DI ESSERE UNA FASTIDIOSA BRIGATA DI PEDANTI)] – PASSAGGIO A MILANO E A VENEZIA [DUE CITTÀ CHE HA VOLUTO RIVEDERE], PER POI PASSARE A TRENTO, INSBRUCK, AUGUSTA E MONACO [SI FERMA MOLTO POCO IN QUESTE CITTÀ]: UNA VOLTA ARRIVATO A VIENNA, GLI È SEMBRATO DI VEDERE MOLTE DELLE PICCOLE PECULIARITÀ DI TORINO, MA SENZA LA BELLEZZA DEL PAESAGGIO [RIMANE PER TUTTA L’ESTATE SENZA IMPARARE NULLA: PER QUESTO MOTIVO, HA ABBREVIATO IL SUO SOGGIORNO FACENDO UNA BREVE VISITA A BUDA A LUGLIO, PER VEDERE UNA PARTE DELL’UNGHERIA]  RITORNA AD ESSERE MOLTO OZIOSO, PASSANDO MOLTO DEL SUO TEMPO GIRANDO DA UNA COMPAGNIA ALL’ALTRA, 92 9. CAPITOLO NONO – PROSEGUIMENTO DI VIAGGI. RUSSIA, PRUSSIA DI BEL NUOVO, SPAGNA, OLANDA E INGHILTERRA  COSTANTEMENTE SPINTO DALLA BRAMA DI VIAGGIARE, SEMPRE DESIDEROSO DI PARTIRE METÀ MAGGIO CIRCA, PARTENZA PER LA FINLANDIA IN DIREZIONE PIETROBURGO [DECISE DI PARTIRE NONOSTANTE SI TROVASSE PIACEVOLMENTE A STOCCOLMA] a. FINE APRILE, UPPSALA – BREVE VISITA: CITTÀ RINOMATA PER LA SUA UNIVERSITÀ b. ARRIVO A GRISSELHAMNA, PICCOLO PORTO SVEDESE SULLA COSTA ORIENTALE, DI FRONTE ALL’INGRESSO DEL GOLFO DI BOTNIA – QUI RITROVA L’INVERNO: GRAN PARTE DEL MARE ERA GHIACCIATO, RENDENDO IMPOSSIBILE QUALSIASI TIPO DI NAVIGAZIONE DALLA TERRAFERMA ALLA PRIMA ISOLETTA [PER ATTRAVERSARE QUESTA PARTE DEL GOLFO SI DEVONO ATTRAVERSARE 5 ISOLETTE]: PER QUESTO MOTIVO, HA DOVUTO ASPETTARE IN QUEL LUOGO DESOLATO PER 3 GIORNI, FIN QUANDO IL GHIACCIO HA COMINCIATO A ROMPERSI E AD APRIRE PICCOLE VIE D’ACQUA CHE AVREBBERO PERMESSO IL PASSAGGIO DI UNA PICCOLA IMBARCAZIONE. IL GIORNO SUCCESSIVO, ARRIVA UN PESCATORE SU UNA PICCOLA IMBARCAZIONE PROVENIENTE DALLA PRIMA ISOLA, ANNUNCIANDO CHE SAREBBE STATO POSSIBILE ATTRAVERSARE, ANCHE SE CON DIFFICOLTÀ [NONOSTANTE AVESSE UNA BARCA MOLTO PIÙ GRANDE DEL PESCATORE (TRASPORTAVA ANCHE LA SUA CARROZZA) HA DECISO DI RISCHIARE IL PASSAGGIO: SEBBENE LA SUA BARCA AFFRONTASSE OSTACOLI MAGGIORI VISTA LA GRANDEZZA, IL PERICOLO ERA MINORE PERCHÉ ERA PIÙ RESISTENTE AGLI URTI DEI 95 DISPOTISMO/ASSOLUTISMO ILLUMINATO/RIFORMATORE – MODELLO DI GOVERNO MONARCHICO IN CUI IL SOVRANO [MONARCA/DESPOTA ILLUMINATO, IL QUALE CREDEVA DI AVER OTTENUTO PER NASCITA IL DIRITTO DI GOVERNARE E CHE DI CONSEGUENZA GOVERNAVA IN MANIERA ASSOLUTISTICA, OVVERO CON LO SCOPO DI BADARE ALLO SVILUPPO DI TUTTI I LORO SUDDITI, NON SOLO PER COMPIACERE LA NOBILTÀ] ATTUAVA UNA SERIE DI RIFORME ISPIRATE ALLA CULTURA ILLUMINISTA, MOTIVO PER CUI LA SUA OPERA È INDIRIZZATA A FAR TRIONFARE I PRINCIPI DELLA RAGIONE  I SOVRANI ANDARONO SEMPRE PIÙ INCONTRO ALLE ESIGENZE DI LIBERTÀ ED EGUAGLIANZA DEI PROPRI SOTTOPOSTI, MANTENENDO INTATTO IL PROPRIO POTERE. CIÒ FU POSSIBILE ANCHE PER UNA GRAVE MANCANZA DEGLI ILLUMINISTI CHE MOSTRAVANO UN PUNTO DI VISTA AMBIVALENTE 1. CRITICAVANO L’ORIGINE DIVINA DEL POTERE REGIO 2. DIFFIDAVANO DI OGNI PROGRAMMA DI TIPO DEMOCRATICO, TEMENDO L’IRRAZIONALITÀ E LA DISORDINATA PASSIONALITÀ DEL POPOLO  NEI FATTI – GLI ILLUMINISTI ACCETTAVANO L’AUTORITÀ REGIA PURCHÉ VENISSERO MESSE IN ATTO LE PROPRIE RIFORME E IN QUESTO MODO ALCUNI SOVRANI POTERONO: a. LIMITARE I PRIVILEGI DI NOBILTÀ E CLERO b. INSTAURARE LA LIBERTÀ DEI COMMERCI c. PROMUOVERE L’ISTRUZIONE PUBBLICA d. MIGLIORARE IL REGIME FISCALE IN QUESTO MODO LE CONDIZIONI DI VITA DI ALCUNI STATI MIGLIORARONO ANCHE SE NEL COMPLESSO LE POPOLAZIONI CONTINUARONO a. AD ESSERE SOTTOPOSTE ALLA VOLONTÀ DECISIONALE DEL POTERE COSTITUTIVO b. A RESTARE PRIVE DEI PIÙ ELEMENTARI E FONDAMENTALI DIRITTI E DA QUESTA SITUAZIONE LO STATO TRASSE I MAGGIORI VANTAGGI PERCHÉ DIVENNE ANCORA PIÙ FORTE, RICCO E MEGLIO AMMINISTRATO POSSIBILITÀ DI ANDARE IN RUSSIA [IN QUEL PERIODO STAVA ATTRAVERSANDO TUTTI QUEI PAESI CON SOVRANI ILLUMINATI CHE TENTANO DI APPLICARE QUEI PRINCIPI NELLE LORO SOCIETÀ] – AVEVA UNA FORTISSIMA ASPETTATIVA NEI CONFRONTI DI QUESTO PAESE, DAL MOMENTO CHE NE AVEVA SENTITO MOLTO PARLARE: AL TEMPO LA RUSSIA ERA GOVERNATA DA CATERINA II DI RUSSIA, MA ALFIERI NON LA VOLLE INCONTRARE A CAUSA DELL’ACCUSA CHE AVEVA PER AVER AVVELENATO IL MARITO ED ESSERE SALITA AL TRONO IN QUESTO MODO PER DARE LIBERTÀ AL POPOLO [COMPORTAMENTO CHE TROVA SPIEGAZIONE NELLA SUA INSITA REPULSIONE VERSO LA TIRANNIDE] GROSSI BLOCCHI DI GHIACCIO GALLEGGIANTI (NUMEROSE ISOLETTE GALLEGGIANTI DAVANO UN ASPETTO STRANO AL MARE, DAL MOMENTO CHE SEMBRAVA PIÙ UNA TERRA FRAMMENTATA CHE UN CORPO D’ACQUA. FORTUNATAMENTE, IL VENTO ERA MOLTO LEGGERO, QUINDI I COLPI DEI BLOCCHI DI GHIACCIO SULLA SUA BARCA SEMBRAVANO CAREZZE PIÙ CHE URTI). PIÙ VOLTE, ALFIERI E I SUOI MARINAI SONO SCESI DALLA BARCA SU MASSI DI GHIACCIO, USANDO DELLE SCURI PER APRIRSI UN PASSAGIO E POI RISALIRE A BORDO CON LA SENSAZIONE DELLA BARCA RIEMERSA, SCACCIANDO GLI OSTACOLI LUNGO IL CAMMINO (IN QUESTO MODO HANNO NAVIGATO LE PRIME 7 MIGLIA SVEDESI IN PIÙ DI 10 ORE)] c. ULTIMA SOSTA AD ABO, CAPITALE DELLA FINLANDIA SVEDESE, IN CUI ARRIVA VERSO LA FINE DI MAGGIO – HA PROSEGUITO IL SUO VIAGGIO VERSO PIETROBURGO SU OTTIME STRADE E CON CAVALLI VELOCI [NON RICORDA SE SIA ARRIVATO DI GIORNO O DI NOTTE, POICHÉ IN QUELLA STAGIONE LE TENEBRE DELLA NOTTE SONO QUASI ANNULLATE: INOLTRE, ESSENDO MOLTO STANCO PER NON AVER DORMITO BENE PER DIVERSE NOTTI NELLA CARROZZA, ERA COSÌ CONFUSO E STANCO DA NON ESSERE PIÙ IN GRADO DI DISTINGUERE I GIORNI DELLA SETTIMANA, L’ORA DEL GIORNO O PERSINO IN QUALE PARTE DEL MONDO SI TROVASSE IN QUEL MOMENTO] a. APPENA HA MESSO PIEDE IN QUEL CAMPO 96 ASIATICO DI TRABACCE ALLINEATE, SI RICORDA DI ROMA, GENOVA, VENEZIA E FIRENZE, PER POI COMINCIARE A RIDERE: QUANTO PIÙ VEDEVA DI QUEL PAESE, PIÙ AVEVA CONFERMA DELLA SUA PRIMA IMPRESSIONE, PORTANDO CON SÉ LA CONTESTAZIONE CHE NON VALEVA LA PENA DI VISITARE QUEL PAESE [TUTTO GLI ANDAVA CONTRO, TRANNE LE BARBE E I CAVALLI] b. RIMANE IN QUEL REGNO BARBARO MASCHERATO DA EUROPEO PER QUASI 6 SETTIMANE SENZA VOLER CONOSCERE NESSUNO, NEMMENO ALCUNI GIOVANI DEI PRIMI CIRCOLI DEL PAESE CON CUI AVEVA FREQUENTATO L’ACCADEMIA A TORINO. NON VOLLE CONOSCERE NEMMENO L’IMPERATRICE CATERINA II [PER CAPIRE IL VERO MOTIVO DI UNA CONDOTTA COSÌ IRRIMEDIABILMENTE SELVAGGIA, È GIUNTO ALLA CONCLUSIONE CHE È STATA UNA SEMPLICE INTOLLERANZA DEL SUO CARATTERE INFLESSIBILE E UN PURO ODIO PER LA TIRANNIA IN GENERALE, CHE POI È STATO ASSOCIATO AD UNA PERSONA GIUSTAMENTE ACCUSATA DEL PIÙ ORRENDO DEI CRIMINI: L’ASSASSINIO TRADITORE E VIGLIACCO DEL MARITO INDIFESO] 97