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Riassunto completo del libro "Corso di Diritto Pubblico", Sintesi del corso di Diritto Pubblico

Ildiritto pubblico e costituzionale, definendo l'ordinamento giuridico e costituzionale, la costituzione e l'ordinamento costituzionale, il diritto pubblico e privato e lo stato. Vengono inoltre analizzate le forme di governo e di stato, con riferimenti a Kelsen, Locke, Marx e Hegel.

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

In vendita dal 21/07/2022

Andrea-alfredi
Andrea-alfredi 🇮🇹

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Scarica Riassunto completo del libro "Corso di Diritto Pubblico" e più Sintesi del corso in PDF di Diritto Pubblico solo su Docsity! DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 1) ORDINAMENTO GIURIDICO E COSTITUZIONALE Qualunque organizzazione esistente costituisce un ordinamento giuridico, al suo interno ci sono regole e bisogna crearne delle altre per regolare le varie attività. Le regole etiche e religiose hanno come fine quello di perseguire il perfezionamento dell’individuo. Le regole Giuridiche devono regolare i rapporti dentro l’organizzazione e definiscono i confini degli Interessi, Doveri. Le regole del diritto non riguardano le azioni dell’individuo ma regolano la vita dell’intera organizzazione. Le regole giuridiche regolano i Doveri e i Diritti. Ci sono norme giuridiche quando siamo all’interno di un Rapporto Giuridico tra 2 o più individui che seguono una Regola Comune e creano dei vincoli. Ogni organizzazione produce Diritto ed è soggetta a quel Diritto. Possiamo dire che nessuna organizzazione è Proprietaria dei Diritti ma esiste una Pluralità: si parla della Teoria della Pluralità degli ordinamenti giuridici. Cosa è un Ordinamento Giuridico. Esiste un rapporto tra Diritto e Organizzazione Sociale? Per rispondere bisogna pensare a due differenti teorie. - La prima è sostenuta da Kelsen, Teorie Normativiste secondo le quali ogni organizzazione è da vedere come qualcusa di delimitato e da studiare secondo regole proprie. Le regole e il diritto formano queste organizzazioni. – La Seconda è la Teoria Istituzionalista secondo la quale non è il Diritto a formare l’organizzazione, ma è essa stessa che crea regole che servono per mantenerla e tenerla unita. Le Norme sono il prodotto di Fatti Normativi intervenuti in un momento della storia. La nostra costituzione entra in vigore nel 1948 ed è un esempio di questo. Per le teorie Normativisste una società ha un Ordinamento. Per le teorie Istituzionaliste la società è un ordinamento. Un Ordinamento Giuridico è l’insieme di più elementi che sono tutti espressione di una organizzazione sociale e quindi sono coordinati secondo determinati criteri. Ogni Ordinamento è un Sistema e deve essere Coerente, Completo e Unitario. Nel diritto si ha la differenza tra Disposizioni (suscettibili di interpretazioni e modificabili) e Norme (prodotto dell’interpretazione). Costituzione e Ordinamento Costituzionale. Affinchè un ordinamento giuridico possa essere ritenuto un sistema, deve esserci un Progetto alla base (formazione di norme e valori in cui riconoscersi). La Costituzione può essere Rigida (modificabile solo con procedimento aggravato) oppure Flessibile. Le costituzioni sono diventate più presenti grazie a movimento Costituzionalista. Ogni Ordinamento Statale ha una sua Costituzione che sansisce il Tipo di Stato, Valori e Governo. Si definisce Ordinamento Costituzionale quel raggruppamento di norme Scritte o Non Scritte che donano valore alla nazione e forma all’Ordinamento Giuridico. Ci sono Organi Costituzionali che hanno valore e che possono delineare l’ordinamento costituzionale. Le norme costituzionali vanno interpretate in base situazione odierna. I normativisti tendono a identificare la costituzione con il documento. Gli istituzionalisti con la Decisione Politica che fonda questa carta. Per Kelsen una norma è prodotta dal principio di Effettività (valida fino a quando non lo sarà ritenuta più). Secondo gli istituzionalisti qualsiasi ordinamento ha delle regole, non esiste una forma che non ne abbia. La differenza tra Costituzione e Ordine Costituzionale è che la Costituzione è la carta entrata in vigore nel 1948 e l’Ordine Costituzionale sono i principi che ne fanno parte. Diritto Pubblico e Privato. Il diritto costituzionale si colloca sempre prima di altri diritti, è il tronco da cui nascono tutte le altre norme. Nell’ordinamento appartiene il Diritto Costituzionale. Si hanno due tipi di Diritto, Pubblico e Privato. Il Diritto Pubblico è quando lo stato lascia ai cittadini il Libero Esercizio e Contratto, in realtà interviene per aiutare e per mettere in pari i diritti degli individui. Il Diritto Privato è quando lo stato è al primo posto sempre negli interventi. Il confine tra pubblico e privato è molto mobile. Dal Pubblico fanno parte il Diritto Costituzionale, Parlamentare, Regionale, Amministrativo e Penale. Nel Diritto Del lavoro e dell’Economia si parla sia di diritto Pubblico che Privato. DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 2) LO STATO Lo stato si forma gia da molti secoli. C’è stato un forte cambiamento, prima era tutto Feudale (c’era padrone e diversi padroni si scontravano per un territorio). Piano piano si è slittati verso un’unica figura che è quella dello Stato. La prima divisione si ha tra Impero e Religione. Lo stato moderno nasce e viene caratterizzato da 2 elementi: 1. La Sovranità, la sua Autonomia. L’avere Potere sopra qualsiasi altro potere esistente nel suo territorio. 2. La Politicità, il poter sottoporre alle proprie regole chiunque si trovi nel suo territorio. Garantisce Diritti e Servizi. Uno Stato deve mantenere il Monopolio della Forza, cioè far sottostare alle proprie regole Cittadini. Lo Stato è quando una popolazione si sottomette a un Potere Politico e dona vita ad un ordinamento che soddisfa i suoi Interessi. Lo Stato per Esistere deve avere un Popolo, Territorio e un Governo Sovrano. Per funzionare lo Stato deve essere sovrano, darsi delle regole e avere una costituzione. Il Popolo diventa una fonte di legittimazione dello stato. Il concetto di Stato Federale sta prendendo piede, c’è una divisione di ruoli e sembra che lo stato non sia più il vero detentore dei suoi poteri. L’uomo ha diritto alla Proprietà Privata, alla Vita e alla Libertà. Per Hobbes lo stato è una condizione di conflitto e per uscire si delega al sovrano il potere di disporre di se stessi. Per Locke lo Stato è lo sviluppo di una condizione positiva che deve essere migliorata. Per Hegel il cittadino dipende dallo stato che è del tutto separato dalla società. Per Marx la sotira dell’uomo è una lotta tra classi sociali, lo stato è uno strumento delle classi per dominare le altre più povere classi. Le forme di Governo consistono le modo in cui viene distribuito il potere in uno Stato. Le forme di Stato riguardano il rapporto tra governati e governanti. Le Forme di Stato sono: - Lo Stato Assoluto. Si forma con la dissoluzione dell’ordinamento Feudale. C’è un sovrano riconosciuto e legittimato da Dio. Ha tutti i poteri. La Società è divisa in Classi. - Lo Stato Liberale. Nasce come risultato della lotta tra Borghesia e Aristocrazia. Non tutti possono votare ma solo chi ha certe capacità. Tutti i cittadini hanno Diritto di Libertà e Proprietà. Stato Monoclasse. - Lo Stato LiberalDemocratico. Inizio 1900. Diritto di voto ai maggiorenni. Si garantisce organizzazione in Partiti. Stato Puriclasse. - Lo Stato Sociale. Riconosce tutti i diritti dell’individuo. Stato interviene a livello Sociale ed Economico. - Lo Stato Costituzionale. Si fissano i diritti e doveri dei cittadini in costituzioni che vanno rispettate. - Lo Stato Fascista si ispira alla storia totalitaria degli Ideali Hegeliani. - Lo Stato Socialista sostiene lotta di classe della teoria di Marx. - Lo Stato Confessionale non accetta separazione tra Potere Religioso e Statale. Trattato di Lisbona. La costituzione per l’Europa per portare il tutto a un processo unificato doveva essere la Ratifica a Roma nel 2004, ma paesi come la Francia e Paesi Bassi l’affossarono con un referendum che disse NO. Ci fu poi il Trattato di Lisbona che venne ratificato, non parla della costituzione ma la esprime nelole scritte. Introduce molte novità: unione sostituisce comunità facendo cadere il sistema a pilastri, introdotto il presidente del consiglio europeo; Commissione sarebbe stata composto da 18 stati. DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 5) FONTI DEL DIRITTO Ogni ordinamento pone delle regole cosi che certe norme vengano ritenute parte stessa dell’Ordinamento. Requisiti che le norme devono avere sono: Generalità (devono essere riferite a tutti i cittadini) e Atrattezza (deve essere una regola ripetibile nel tempo). Ci sono le Fonti di produzione del Diritto che sono atti o fatti che producono Imperativi riconosciuti dall’Ordinamento. Ci sono le Fonti sulla Produzioni che sono norme che disciplinano i modi di produzione del diritto oggettivo. Si parla di Fonti Fatto quando si producono norme senza uno specifico processo. Sono Fonti Atto quando la norma è prodotta da un soggetto istituzionale portatore di una volontà. Soggetti che concorrono a produrre Diritto. Fonti del diritto indicano quali soggetti possono introdurre norme nell’ordinamento. Con la nascita dello stato liberaldemocratico cambia e prende importanza la Costituzione Rigida dove si ottengono le maggiori fonti del Diritto. La costituzione introduce il criterio della competenza, dividendo i ruoli che spettano ai soggetti stabiliti in certi ambiti. Costituzione, Fonte sulle Fonti. La costituzione è la massima fonte delle fonti, legittima i processi di produzione del Diritto e disciplina i modi di Produzione. Regola i processi di produzione più importanti, quelle che creano Norme di rango Costituzionale e quelle che creano Norme di Rango Primario. Nell’ordinamento ci deve essere Unità, Coerenza e Completezza. Criteri per ordinare le Fonti del Diritto. Nel nostro ordinamento i criteri per tarre le norme giuridiche tratte dalle Fonti vengono tratti dalla Costituzione. Criteri sono 3: 1) Criterio Cronologico. Regola successione degli Atti Normativi nel Tempo. Una norma creata all’ultimo entra in vigore abrogando la precedente. La norma assume subito l’efficacia ed entra in funzione. L’abrogazione scrive il valore della norma in questione, non la cancella. La Deroga invece mantiene una norma ma la si circoscrive nel tempo. Abrogazione può essere: - Espressa (disposta dal Legislatore, nel testo sono indicate le disposizioni abrogate). - Per Compatibilità (non viene cancellata dal legislatore, ma non vale più essendoci un contrasto di compatibilità tra due norme). – Per Nuova Materia (la nuova disciplina si sostituisce alla precedente). Ci sono le Clausole di Abrogazione Espressa che prevedono un obbligo di espressione per abrogare una norma. In questo modo si razionalizza il processo di produzione di diritto in una materia. - Criterio Gerarchico, la norma che vale è quella della fonte superiore. Se si applica la norma sovraordinata quella sottordinata non è abrogata, ma invalida. Quindi deve essere annullata ad opera degli organi competenti. L’invalidità pone la cancellazione della norma che risulta invalida riferita al presente, futuro e al passato. - Criterio della Competenza. Quando le fonti sono ordinate dalla costituzione secondo una scelta di competenza. Se una norma non è competente, invalida, deve essere cancellata da ordinamento. Interpetazione del Diritto. L’applicazione del diritto è soggetto a interpretazione. Non essendoci criteri interpretativi nella costituzione, ci si basa sull’articolo 12 del 1942: - Interpretazione testuale/letterale, è il significato proprio delle parole. - Interpretazione teleologica basata su legislatore e il suo senso oggettivo. - Interpretazione logico sistematica basata sulla connessione del contesto e dell’ordinamento. Nell’articolo 12 si fa riferimento all’uso interpretativo analogico (se ci sono lacune, si riempe legiferano con norme di casi simili). Se manca una legislazione aerea, si usa quella marina e si parla di Analogia Legis. Nel caso in cui non ci sono corrispondenze si fa una raccolta di principi generali dall’ordinamento e si parla di Analogia Iuris. L’articolo 14 prevede il divieto di analogia per le norme in ambito penale e per leggi speciali. Basandosi sulla Costituzione, in caso di dubbio, non si può far riferimento a una legge lesiva dei diritti sanciti dalla costituzione stessa, questo è il Criterio di Stretta Interpretazione. Poi abbiamo l’Interpretazione Autentica, effettuata dal Legislatore, sono retroattive perchè il significato dato dal Legislatore riguarda delle norme già in vigore. Fonti del Diritto. Troviamo la Costituzione e le Fonti Costituzionali. La Costituzione è l’atto supremo dell’ordinamento. La sua caratteristica è la Rigidità (per una modifica c’è bisogno di un corposo processo costituzionale). Per la modifica è prevista la Legge di Revisione Costituzionale oppure Leggi Costituzionali di determinate materie. Il processo di formazione di leggi costituzionali è diverso e si chiama Procedimento Aggravato. Ci sono 2 letture del progetto di Legge alla Camera, dal giorno della pubblicazione entro i 3 mesi si può richiedere un Referendum Costituzionale. Se il progetto di legge è accettato dai 2/3 della camera, si promulga senza referendum. Fonti Comunitarie. Il dibattito verte se la nostra costituzione sia in grado di permettere il recepimento degli Obblighi Comunitari. I tribunali italiani applicano il Diritto Comunitario. In Italia è stata accettata l’interpretazione secondo la quale l’Articolo 11 della Costituzione permette di recepire l’ordinamento comunitario. Unico limite stabilito è il rispetto dei principi della costituzione (rispetto diritti cittadini). Legge Ordinaria dello Stato. La gente è fonte e competenza generale. Le leggi ordinarie dello stato vanno considerate materie che riguardano interessi e valori generali. La Legge è l’atto fonte abilitato a produrre norme e dotato di Forza Legge, nel rispetto della costituzione. Ci sono Riserve Assolute quando l’intera materia è riservata alla legge; Riserve Relative quando alla legge spetta una parte essenziale; Riserve Rinforzate cioò l’intervento legislativo che avviene con certe procedure. Decreti Legislativi. La costituzione attribuisce al governo dei poteri Normativi che sono Decreti di Legge e Legislativi. Entrambi hanno la solita importanza e valore della legge ordinaria. La potestà non è autonoma, costituzione vuole intervento del governo. Il governo non può adottare Decreti legislativi senza una legge di delegazione. I decreti di legge devono essere convertiti in Legge entro 60 giorni. La Legge di Delegazie deve conferire al governo il potere di avere atti che abbiano forza di legge. Il decreto legge è l’atto che governo emana in attuazione della legge di delegazione, deliberato dal Consiglio dei Ministri ed emanato dal presidente della Repubblica. Decreto Legge. Governo può adottarli e sono momentanei. Devono essere misure concrete, inseriti per essere usati come emergenze. Se entro 60 giorni non viene convertito in legge, decade la sua funzione e valore. Appena in mano al governo diventa un Disegno di Legge di Conversione che va alle camere dove può essere modificato. Se il decreto decade, si introduce una Legge Regolatrice, per evitare danni a cittadini o vuoti normativi. Referendum Abrogativo. È un esercizio di Potestà Normativa che permette ai cittadini di abrogare leggi ritenute come danno allo Stato, nonostante approvazione del Governo. Fonti Legislative Specializzate. Qui troviamo fonti diverse anche tra loro, hanno in comune il rivolgersi a qualcosa di specifico. Abbiamo: - Leggi di esecuzione dei Patti Lateranensi, regolano i patti tra due stati e che andrebbero modificati con processo costituzionale se non ratificati da entrambe le parti. - Leggi che disciplinano Rapporti tra Stato e confessioni religiose. - Leggi che permettono di staccare una Provincia da una Regione. - Leggi di Amnistia o Indulto. Fonti espressione di autonomia degli Organi Costituzionali. Ogni camera ha il suo regolamento. I regolamenti parlamentari sono atti fonte di Rango Primario a competenza riservata, ci sono anche regolamenti parlamentari Speciali che regolano funzionamento di organi particolari delle camere. Regolamenti degli altri Organi Costituzionali. La corte Costituzionale può avere un proprio regolamento che ne stabilisca le funzioni. Anche la Presidenza della Repubblica può avere propri regolamenti per l’apparato amministrativo. Si ha anche una certa autonomia al Governo, che crea le leggi in rapporto con il Parlamento. Le Fonti Regolamentari. I regolamenti sono fonti Secondarie del Diritto. Ci sono dei regolamenti dell’Esecutivo che possono essere Regolamenti Governativi, Ministeriali o Interministeriali. I Regolamenti Governativi sono apporvati dal consiglio dei ministri e il consiglio di stato deve approvarli entro 45 giorni. Per rendere l’applicazione delle leggi più veloce ci sono i Regolamenti di Esecuzione. Regolamenti di Attuazione per far applicare i decreti legislativi. Fonti del Diritto Regionale. Sono: - Statuti Ordinari, per l’approvazioni ha due fasi, viene proposto un test e votato e apporvato dalla maggioranza dei componenti regionali. La fase eventuale è che viene messo ai voto sotto referendum ai cittadini. È statuto a competenza specializzata e sovraordinato rispetto alle Leggi Regionali. - Legge Regionale, approvata secondo statuti regionali. Alle regioni spetta la Potestà Legislativa Residuale (in materie che non spettano a stato o governo). Potestà Legislativa concorrente delimita i poteri tra Stato e Regioni. - Regolamenti Regionali, la Potestà Regolamentare spetta allo Stato. Ci sono anche Statuti Speciali, approvati secondo legge costituzionale e presenti in regioni Autonome come la Valle d’Aosta o Friuli. Le Fonti Locali. Lo Statuto è creato e votato, è atto fondamentale costitutivo dell’organizzazione dell’ente locale. C’è un procedimento aggravato di approvazione, e se non viene approvato a maggioranza si rinvia la votazione. Ci sono poi i Regolamenti previsti in ogni comune o ente. Le Fonti Fatto. La Consuetudine è quella più riconosciuta, composta da 2 elementi: il fatto che un comportamento viene ripetuto nel tempo, questo comportamento è giuridicamente riconosciuto. Se non vi sono questi 2 elementi si parla di Prassi (mera situazione non vincolante in quanto non riconosciuta giuridicamente). Le fonti fatto integrano già il Valore Normativo della costituzione. Proprietà Privata. Articolo 42 sansisce le basi della costituzione economica. La proprietà è pubblica o privata. Proprietà privata è garantita dalla Legge che ne tutela i diritti e crea leggi per regolamentarla. Sindacati e Diritti di Sciopero. Articolo 40 prevede diritto di sciopero. Si afferma sciopero economico per far valere i diritti ai lavoratori. Diritti al Lavoro. Lo stato deve provvedere a qualsiasi mezzo per promuovere diritto al lavoro. È inviolabile. C’è libertà di scegliere e svolgere mansione che si vuole. C’è anche una retribuzione minima che consenta lui e la famiglia a vivere vita. Diritto alla Salute. Diritto fondamentale, istituito un servizio sanitario nazionale per curare la popolazione. Persona ha diritto a ricevere i trattamenti sanitari. Eguaglianza. Articolo 3 enuncia 2 cose fondamentali, parla dell’eguaglianza dicendo che può essere Formale, tutti cittadini uguali davanti alla legge. DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 7) POTERE POLITICO E ORGANIZZAZIONE La funzione di elaborare, individuare ed applicare le leggi viene divida in carica diverse, per agevolare il sistema. Questa separazione dei poteri viene teorizzata da Montesquieu e Locke. La terzietà è importante ma non avviene questa divisione nel potere Legislativo e Amministrativo. La capacità di esercitare le forme lecite di indirizzo politico viene chiamato forma di governo, ciò che lo influenza è il sistema politico. Forme di governo. La classificazione dello stato si forma nel periodo del 1800 e per questo oggi si da molto risalto al rapporto tra Governo e parlamento. Questo è il modello inglese che è una monarchia costituzionale e che oggi non ha la costituzione scritta. L’origine del governo presidenziale si attribuisce alla nascita degli USA nel 1787. La separazione dei poteri rimane caratteristica odierna nei governi presidenziali. MONARCHIA COSTITUZIONALE, REPUBBLICA PRESIDENZIALE, REPUBBLICA DIRETTORIALE, MONARCHIA ORLEANISTA, REPUBBLICA SEMI PRESIDENZIALE, MONARCHIA O REPUBBLICA PARLAMENTARE Nel 1700 nel governo inglese, entrò al governo la figura del primo ministro. La camera dei comuni pose le basi di un nuovo tipo di governo, senza voto e senza sostegno delle camere il governo non poteva andare avanti. La camera dei comuni si divise poi in 2 parti, quella che sosteneva e quella contraria. Molti paesi con inizio della restaurazione presero spunto dal modello inglese. Tipologie di Governo. Governo Presidenziale: Presidente  Assemblea  Corpo Elettorale È forma di governo monocratica, il titolare del Potere Esecutivo è il Presidente. Presidente viene eletto a sua volta da grandi elettori, eletti in 50 stati. C’è un regime di separazione dei poteri. Le leggi le fa il confresso, presidente ha una sola volta potere di veto. Ogni 2 anni ci sono elezioni di mezzo termine, presidente può trovarsi con un congresso composto da altri membri del partito e quindi si deve abbassare a trovare alleanze. Singoli parlamentari godono di autonomia. Governo Parlamentare: Corpo Elettorale  Parlamento  Governo  Presidente L’Esecutivo è espressione del parlamento. Capo di stato ha diritto di nomina. Governo rimane in vita se il parlamento vuole investire in quell’esecutivo. È sistema collegiale, in italia abbiamo consiglio ministri. Emerge figura primo ministro che dona indirizzo politico. Governo Semi-Parlamentare: Corpo Elettorale  Assemblea  Governo  Presidente Riporta caratteristiche dei due tipi precedenti. Presidente ha tutti i poteri, eletto dal popolo, condiziona il parlamento. Presidente può anche indire elezioni anticipate. Governo Direttoriale: Corpo Elettorale  Parlamento  Direttorio Potere esecutivo esercitato da un organo collegiale eletto dal parlamento. Forme di governo in Italia. Ordinamento del 1848 nacque con caratteri di Monarchia Costituzionale. Si spostò poi in direzione del governo parlamentare. Si creò figura del presidente della repubblica non molto chiara sul ruolo o poteri. Importanza poi di eleggere presidente dle consiglio e di sciogliere camere era più di un semplice potere. Costituzione e Prassi Italiana. Perassi fede ordine del giorno durante la costituente nel quale dichiarava di voler un governo dettato al parlamentarismo. Presidente della repubblica elegge presidente del consiglio, governo necessita della fiducia delle camere. Vi è anche la possibilità di una mozione di sfiducia. Trasformazioni della forma di governo in Italia. 1970 sistema elettorale è in crisi ed inizia processo di cambiamento che non fa superare la crisi del 1980. C’era bisogno di sviluppo e stabilità. Si ricorse a referendum popolari. DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 8) SOVRANITA POPOLARE Sovranità appartiene al popolo, articolo 1. Nostra costituzione è molto originale con questa dicitura. Popolo ha possesso della sovranità in senso giuridico. Con il corpo elettorale, popolo si sceglie il destino decidendo chi lo deve rappresentare. Sovranità popolare usa lo stato come uno strumento per la sua volontà. Popolo è composto da persone che sono legate tra loro con un vincolo giuridico che è la cittadinanza. Popolo che Vota. Articolo 48 parla del diritto di voto, fino al 1975 era per i 21 anni, oggi è a 18. Voto è dovere civico. Diritto di voo all’estero è disciplinato in forme speciali. Possono votare, secondo la Ue, tutti i residenti dei comuni alle comunali ma non a quelle governative. L’ufficio anagrafe segue aggiornamento di chi può e non può votare e invia tessera elettorale. Il voto deve essere Personale, Segreto, Libero. Voto come Dovere Civico. Popolo che Elegge. Noi eleggiamo qualcuno che rappresenti una nostra volontà (democrazia rappresentativa). Popolo è sovrano, forma il corpo elettorale e usa strumenti a sua disposizione. Nostro sistema elettivo ci permette di eleggere: - 630 Deputati alla camera - 315 Senatori - Presidenti delle Regioni e Consiglieri - Sindaci e Consiglieri - Presidenti delle Provincie e Consiglieri - 72 parlamentari europei Nostra legislazione elettorale, prevede la trasformazione dei voti in seggi. Essa indica le modalità di voto e i tempi in cui si devono svolgere. Formule e Sistemi Elettorali. Un sistema elettorale permette di trasformare i voti dei cittadini in seggi. Si è di fronte a risultato maggioritario. Si formano anche dei sistemi misti dove c’è un sistema con parti maggioritarie e parti proporzionale. Elezioni Parlamentari. Nostro è un sistema parlamentare misto e sistema elettorale di camera e senato prevede che con sistema proporzionale vegna previsto un premio con cui si ripartiscono Seggi alla camera, senzato. Struttura elettorale è uguale per camera e senato. Alla Camera 617 seggi sono suddivisi in 26 circoscrizioni. Al Senato 309 seggi sono da suddividersi a livello regionale. - Sia alla camera che al senato concorrono liste di candidati e si vota per una delle liste alla camera e al senato. - ciascuna forza politica può decidere di presentarsi in coalizione, ma deve presentare un sistema unico ed avere un capo unico. - liste sono formate da componenti - su scheda di camera e senato non compaiono nomi in lista, che invece sono presenti sui tabellari, ma solo i simboli delle liste - ci si può candidare sia in liste camera che senato, ottenendo più voto. Ci sono anche delle Soglie di Sbarramento, per coalizioni al 2% e singole liste al 4%. Si ripartiscono i seggi nella coalizione a seconda di quanti voti hanno raggiunto. In caso di non raggiungimento del 2% si danno 340 seggi a chi ha più voti. Elezioni Regionali. Articolo 122 stabilisce che è demandato dalle regioni come svolgere le elezioni. Ci possono essere tante tipologie di elezioni. Vi si attinge alla lista per attribuire un premio di maggioranza. Si vota a una sola scheda per un singolo turno. Si vota il candidato, la lista oppure fare voto disgiunto. Eletto il presidente che riceve più voti, si elegge almeno il 55% dei seggi a favore (questo è il premio). Elezioni Comunali e Provinciali. Articolo 117 queste elezioni sono materia dello stato, caratterizzate da elezione diretta. Nei comuni Maggiori abbiamo: - Scheda unica per eleggere consiglio e sindaco (collegato ad una lista). - Si vota per il sindaco, lista e inserire nome di preferenza. - Per essere eltti bisogna avere maggioranza assoluta, oppure ballottaggio e dopo la vittoria si ottiene 60% dei seggi. Nei comuni Minori ( < 15.000) abbiamo: - Si vota una volta sola, viene eletto il 2/3 dei seggi a favore della lista del candidato. Restanti seggi divisi con i candidati restanti. Elezioni Europee. 72 seggi sono ripartiti in base agli abitanti delle 5 circoscrizioni scelte. Viene richiesto che una lista ottenga il massimo dei voti. Essendoci zone meno popolose il richio che quei candidati non passino è alto. Contorno. Liste vengono presentate e devono essere sottoscritte da un totale di firme per poi essere poi portate al tribunale e validate. Ci sono disposizioni che regolano le spese elettorali da fare. Trasformazione delle Leggi elettorali. Dal 1993 si hanno avute modifiche che modificavano la Legislazione Proporzionale. Le elezioni sono fatte cosi per creare un Sistema Bipolare, per facilitare la Governabilità. Siccorme non si poteva modificare la costituzione, non è cambiato il modo di voto del Governo. Il Cittadino vota una lista di partiti divisi in schieramenti. - Promulgazione da parte del presidente della repubblica che firma o meno il progetto, per poi andare in pubblicazione. - Camere prevedono progetti speciali in situa d’urgenza, come conversione dei decreti legge. C’è la Legge Finanziaria, dura 2 anni e mezzo e il governo presenta entro il 30 settembre da approvare entro il 31 dicembre. C’è presentazione del documento alla quale vanno presentati disegni di legge collegati. Legge Comunitaria è lo strumento con la quale permette di adeguare l’ordinamento italiano a quello europeo e ogni anno il governo entro il 31 gennaio presenta il disegno di legge. Legge di Semplificazione per racchiudere in un’unica legge diverse leggi ed articoli per semplificare l’assetto normativo e ridurre le spese. Procedure d’Indirizzo. Le camere determinano l’indirizzo politico e cooperano con lo stesso governo, nel caso della maggioranza. Usano diversi strumenti, come il Rapporto Fiduciario (votazione sulla mozione di fiducia al nuovo governo) ma anche Mozioni di Sfiducia presentate dall’opposizione. Strumenti delle camere sono: - Le Mozioni, strumento per fare una deliberazione su diversi argomenti. Ha lo stesso Iter di un normale progetto di Legge. Le camere le fanno per chiedere al governo di andare in una certa direzione. - Risoluzione è identico alle Mozioni, si distingue per essere usato ai fino conclusivi di un dibattito o di richiesta del governo che porta a conclusione di un dibattito. - Ordini del Governo, sono presentati in corso d’esame di un Progetto di Legge o Mozione rivolti al governo. Ogni camera può muoversi nei limiti del rapporto con il governo. Se un atto di indirizzo è proposto dall’opposizione, la maggioranza fa in modo di sostituirlo. L’opposizione può proporre progetti di legge (che forse non saranno mai discussi) ma solo per farli sentire agli elettori. Controllo ed informazione. Le procedure di Informazione e Controllo sono diverse. Abbiamo: - Le Interrogazioni, sono a risposta immediata. Al governo viene fatta una domanda alla quale rispondono ministri. Chi ha posto la domanda può dire se la risposta è soddisfacente e replicare. - Le Interpellanze. Sempre richieste al governo, si chiede coma mai il governo abbia agito in una certa maniera. Si possono chiedere qui delle mozioni per far aprire un dibattito. Le commissioni possono chiedere audizioni (chiamano governo a rispondere su argomenti di Politica Amministrativa). Si possono fare Commissioni d’Inchiesta che hanno stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria. Possono servire per vicende nelle quali bisogna fare luce. Altre funzioni delle Camere. Hanno anche Funzioni Amministrative e Giurisdizionali. Hanno autonomia di bilancio, amministrativa e contabile. La regolamentazione del sistema audiotelevisivo è deciso da una commissione parlamentare apposita. Sistemi di Votazione e Lavori. I lavori Parlamentari sono improntati alla programmazione, dal 1997 esiste una legge del Contingentamento dei Tempi che detta entro quando devono concludersi le assemblee su un certo argomento. Sulle Modalità di Votazione bisogna dire che ora lo Scrutinio Segreto è ridotto e avviene sempre lo Scrutinio Palese. Le opposizioni usano l’Ostruzionismo non potendo quasi mai vincere, usano mezzi possibili per rallentare una votazione. Si presentano molti emendamenti, si chiede conta delle presenze e si obbliga la maggioranza ad essere presente in parlamento. Il Governo in Parlamento. Il parlamentismo necessita una stretta collaborazione tra Maggioranza e Governo. Articolo 64 dice che i membri del governo possono partecipare, parlare a qualsiasi riunione. Articolo 72 dice che il parlamento può eseguire il Procedimento Ordinario quando vuole. Ha la facoltà di fare decreti d’urgenza e non ha obbligo di dimettersi se ad una votazione va sotto. La questione di fiducia è quando c’è un annuncio formale del governo che chiama alla votazione su un tema importante, nel caso la fiducia non passi il governo si dimette. Il voto di fiducia è diventato il modo per eliminare la Discussione e far approvare un disegno di legge. Parlamento e altri Organi. - Presidente della Repubblica, viene eletto in sede comune dal Parlamento, Promulga le leggi del parlamento e può essere messo in stato d’accusa. - Corte Costituzionale, eletta per 1/3 dal Parlamento. Articolo 136 dice che possono controllare attività governativa e sostenere se una norma è anticostituzionale o meno. - Potere Giudiziario, elegge 1/3 dei giudici del consiglio superiore della magistratura. Controlla operato del Ministro della Giustizia su come regola. - Regioni. Era prevista una commissione sulle regioni, si sono creati regolamenti per colmare la lacuna nel nostro ordinamento. Le Regioni possono proporre una Proposta di Legge alle camere. - Unione Europea. Sottrae poteri al governo, alcune funzioni normative vengono intraprese dall’Unione. C’è una commissione permanente UE per controllare le varie attività in entrambe le camere. DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 10) PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Ogni Ordinamento Statale ha una figura Istituzionale che lo rappresenta fuori e dentro lo Stato. Il Capo dello Stato (identificato nei tempi passati come il Monarca, Re). Il Capo Dello Stato è un organo monocratico, costituito da una sola persona. Eletto dal corpo dello elettorale. Ci sono anche casi in europa di monarchia ma hanno perso la loro importanza e forza, mancano di Legittimazione Rappresentativa. Elezioni e Durata in Carica. Viene eletto dalla seduta comune delle due camere e da 58 delegati delle regioni, con Maggioranza Qualificata. Per le prime 3 votazioni si usa una maggioranza qualificata, poi si passa ad una Maggioranza Assoluta. La maggioranza Qualificata prevede il voto a favore per Minimo i 2/3 aventi diritto al voto. Per essere eletti bisogna avere almeno 50 anni, godere dei Diritti Politici e Civili. La sua durata è 7 anni. Quando manca il presidente della repubblica prende il suo posto il presidente del Senato (supplenza). Ogni Presidente della Repubblica che cessa la sua carica diventa Senatore a Vita. Attribuzioni del Presidente della Repubblica. Il capo dello Stato è un organo di garanzia nazionale. Atti del presidente della Repubblica non sono validi se non c’è la conferma del governo (controfirma). I poteri attribuiti al presidente dalla costituzione sono: - Sulla Rappresentazione Esterna accoglie i Rappresentanti esteri, dichiara Stato di Guerra, effettua visite all’Estero. - Sul parlamento nomina 5 senatori a vita, scioglie le camere, indice elezioni. - Funzione Legislativa: promugla leggi governo, può rinviarle. Emana atti del governo. - Funzione Esecutiva: nomina il presidente del Consiglio e Ministri, conducendoli al giurmaneto sulla costituzione, accetta dimissioni del governo. - Sovranità Popolare: indice oltre alle elezioni, anche i Referendum. - Esercizio sulla Giurisdizione: nomina giudici della Corte Costituzionale, presiede Consiglio Superiore Magistratura. Responsabilità. Articolo 90 prevede che il presidente ha una forma di irresponsabilità per i suoi atti, tranne nel caso di tradimento alal costituzione. È un comune cittadino al di fuori della sua carica. Il procedimento sullo stato di accusa avviene per mezzo del parlamento, poi mandato alla corte costituzionale che prendono atti e decidono. Il giudizio della Corte Costituzionale si divide in: - Fase Istruttoria: si raccolgono i dati. - Dibattimento: discussione tra le parti. - Decisione: se ci sarà Assoluzione o Condanna Sentenza è definitiva, tranne nel caso della revisione. Nella Prassi. È garante nazionale e ha anche una certa influenza politica. Ha potere di scioglimento ma non può esercitarlo negli ultimi 6 mesi di carica. Convocare elezioni anticipate è importante. Nel 2006 Napolitano dovette salvare la crisi di governo. Lo scioglimento è importante per poter garantire una certa atività legislativa, senza che governo rimanga per mesi in stato di crisi. DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 14) GARANZIE GIURISDIZIONALI La funzione giurisdizionale serve a dichiarare il diritto ed a applicare le regole. Nessun ordinamento moderno ne fa a meno. Per garantire osservanza delle regole, ordine sociale, sono state sempre preposte le figure dei Giudici. Nei secoli si è evoluta la loro figura, diventando sempre più autonomi rispetto al Potere Esecutivo. Con la separazione dei poteri, anche l’attuazione di rivoluzioni (francese) la separazione dei poteri diventò sempre più reale e il problema di una vera Indipendenza della Magistratura si pone a fine 1800. Le costituzioni garantivano e stabilivano l’Indipendenza della Magistratura dall’Esecutivo (esso deve garantire i mezzi per l’attuazione dell’attività giudiziaria). Funzione Giurisdizionale. La definizione prende in considerazione un Profilo Soggettivo e uno Oggettivo. Nel caso del Soggettivo si fa attenzione allo Status del Soggetto. Nel Profilo Oggettivo si guarda l’attività giurisdizionale. “si definisce funzione statale l’applicazione della legge attivata su impulso delle parti, per risolvere un conflitto esercitato da un soggetto terzo, nel rispetto contraddittorio tra le parti”. Quelli che fanno parte alla situazione sono: Attore e Convenuto, Pubblico Ministero, Imputato. La funzione Giurisdizionale differisce da quella Legislativa (la cui espressione è la Legge); differisce da quella Amministrativa (da esecuzione alle leggi). Nella Funzione Giurisdizionale la funzione è la Sentenza con cui il Giudice conclude la situazione. L’Organizzazzione Giudiziaria. Articolo 102: funzione giurisdizionale è svolta dai Magistrati. Giudici Ordinari hanno una giurisdizione generale in maniera Civile e Penale. Al vertice c’è la Corte di Cassazione. Ci sono poi 29 distretti giudiziari che fanno capo ad altre Corti d’Appello, gli uffici nei distretti sono divisi in Circondari. Possono esserci le cause in Materia Civile e Penale. Per le cause Civili sono previsti: - Giudice di Pace. Ha la competenza per cause minori e le sue sentenze possono essere impugnate dal Tribunale. - Tribunale. Può essere Monocratico o Collegiale, le cui sentenze sono impegnate dalla Corte d’Appello. - Corte d’Appello è un Giudice Collegiale di secondo grado. Per le cause Penali: - Giudice di Pace per atti minori e appellabili sempre al tribunale. - Tribunale, giudice di primo grado appellabile alla corte d’appello. - Corte d’Appello, giudice collegiale di secondo grado. Per reati più gravi, i tribunali si affiancano alla Corte d’Assise. Sono organi collegiali composti da 2 giudici di Carriera e 6 giudici Popolari. Distribuzione per lavoro attuata per competenza e diviso per i giudici. Esiste anche il ricorso In Cassazione (solo per questioni di legittimità, si controlla se legge è stata rispettata). Può disporre annullamento della sentenza se Giudice non opera nella legge. Ci sono poi i Funzionari Giudicanti e i Funzionari Requisenti (PM). All’interno di ogni tribunale c’è una Procura della Repubblica e Procura Generale presso la corte di Cassazione. I requirenti devono perseguire e far rispettare interesse della giustizia. I PM hanno obbligo di esercitare azione penale e di fare indagini pr mezzo della Polizia Giudiziaria. Giurisdizioni Speciali. Sono Amministrativa, Contabile e Militare. I giudici Amministrativi fanno parte della difesa della Pubblica Amministrazione, secondo articolo 103 nella difesa degli Interessi Legittimi e dei Diritti Soggettivi. Legislatore deve dividere i doveri dei giudici ordinari e amministrativi. Possono operare per danno Soggettivo e chiedere anche risarcimento danno. Sono previsti Tribunali Amministrativi Regionali (legge 1971), divisi in sezioni distaccate e sono 1 giudice collegiale di primo grado le cui sentenze sono Impugnabili presso il Consiglio di Stato. I Giudici Contabili controllano la contabilità amministrativa, hanno controllo sui giudici in merito di pensioni. Corte dei Conti si articola in sezioni Giurisdizionali di primo grado che possono essere appellate alla corte dei conti centrale. I Tribunali Militari hanno giurisdizione stabilita solo in tempo di guerra. In caso contrario hanno potere solo su appartenenti alle Forze Armate. Solo in tempi di guerra la legge può stabilire altri compiti a questi tribunali. Corte di Cassazione fa da garante e risolve le controversie tra Giudici Ordinari e conflitti di giurisdizione tra Giudici Ordinari e Giudici Speciali. La Magistratura. Costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. Si ribadisce la separazione di poteri nel sistema giudiziario italiano, indipendenza del potere giudiziario. Per confermare indipendenza infatti, i magistrati non possono essere nominati da qualcuno, entrano tramite corso e quindi c’è proprio una Selezione. Ci sono nomine di giudici Non di Carriera, che vengono nominati e assumono ruolo di Giudici Onorari (sono giudici onorari, i giudici di pace). È importante la partecipazione dei cittadini all’attività giudiziaria, la legge regola i casi e le forme di partecipazione. Magistrati sono caratterizzati dall’Inamovibilità, non possono essere rimossi o sostituiti (se non per scelta del Consiglio Superiore della Magistratura). Lo stesso ministro di Giustizia ha poco potere, promuove azione disciplinare e organizza il funzionamento generale della struttura. Il Pubblico Ministero ha indipendenza dei Magistrati Requirenti e questo pone obbligatorietà eguale della Persecuzione di Tutti e pone i PM indipendenti a qualsiasi organo dello stato. CSM: Consiglio Superiore della Magistratura. È organo dal quale dipende la carriera del Magistrato, decide assunzioni, assegnazioni e trasferimenti. Articolo 104 prevede una Composizione mista (presidente Repubblica, Presidente corte di cassazione, procuratore generale corte di cassazione, dei componenti elettivi). La legge stabilisce il numero di composizione (sono 27, 3 di diritto, 16 eletti e 8 scelti dal parlamento), la durata è 4 anni e non si può essere rieletti subito. Questo organo opera con 2 commissioni: quella per il Conferimento degli Incarichi Direttivi e per la Sezione Disciplinare. Presidente ha anche potere di sciogliere csm se non è in grado di operare. È un organo stabilito da articolo 105 che deve garantire indipendenza, struttura e dare promozioni e incarichi. CSM deve cooperare con il Ministro della Giustizia che ha competenza in materia organizzativa. Csm dona pareri in merito alle leggi su ordinamento giudiziario. Cms ha funzione disciplinare e fa sanzioni (che possono essere richieste anche dal ministro della giustizia o procuratore). Esiste il Consiglio della Giustizia Amministrativa, Consiglio della Corte dei Conti, Consiglio della Magistratura Militare. Principi costituzionali del Processo. Fondamento di un sistema giudiziario si trova nelle norme costituzionali, si regola il processo e queste norme fanno in modo che attività giurisdizionale sia autonoma e persegua la tutela delle situazioni giuridiche dei cittadini. Articolo 24 stabilisce che tutti possono agire per difendersi ed esercitare i propri diritti (Gratuito Patrocinio), ovvero la spesa legale se uno non può permettersela sarà a carico dello stato. Si ha sempre diritto alla difesa, in qualsiasi caso. Articolo 111 parla del giusto processo, ci deve essere giusto contraddittorio tra le parti con un Giudice Imparziale. Questo articolo prevede che l’imputato abbia dei diritti come per esempio essere informato sui capi di accusa, dare tempo alla difesa di Documentarsi e Prepararsi, interrogare testimoni. Si deve rispettare la Ragionevole Durata, processi devono durare entro i tempi giusti. Vi è obbligo delle motivazioni, e da esse che la difesa si può aggrappare e chiedere il processo in secondo grado. Il nostro sistema giudiziario è composto da 2 gradi di giudizio, è importante inserire i motivi. Responsabilità dei Magistrati. Il nostro ordinamento prevede l’indipendenza di loro dalle altre cariche, ciò non implica che magistrati debbano operare in piena libertà e fare errori. Ci sono responsabilità da rispettare. Hanno responsabilità Disciplinare essendo pubblico impiego, devono garantire immagine della pubblica amministrazione. L’Azione Disciplinare ce l’hanno il Ministro della Giustizia e corte di cassazione. Se magistrato agisce con dolo contro un individuo esso può far ricorso contro lo stato, che lo risarcirà. Magistrati possono essere sottoposti a responsabilità politica diffusa, ovvero il potere di critica riconosciuto a Livello Pubblico. Riforma dell’Ordinamento Giudiziario. 2005, parlamento del governo Berlusconi approvò grande riforma giudiziaria. Nel 2006 Ministro mastella con governo Prodi ne abilitò solo metà. La gerarchizzazione delle procure venne attenuata, csm riprese il suo ruolo centrale. Venne eliminato il passaggio da Magistrati di Funzione Giudicante e Requirante e venne reintrodotto equilibrio per merito. Sentenze di Accoglimento Manipolativo. Le sentenze di accoglimento hanno effetto manipolativo. Si chiamano cosi perchè la corte non limita ad eliminare le Norme, ma modifica il tutto. Ci sono le seguenti decisioni: - Sentenze di Accoglimento Parziale dichiarando Illegittima una parte della legge, viene manipolato il testo della legge. Testo ridotto nel numero di interpretazioni possibili. - Sentenze Sostitutive dove corte dichiara illegittima una norma e la sostituisce con altra, manipola testo aggiungengo un significato nuovo rispetto al testo precedente. - Sentenze Aggiuntive dichiarano illegittima una norma, creano una norma che la rende legittima. - Sentenze Addittive di Principio si limitano a individuare il principio generale in base al quale certe materie vanno disciplinate per non invadere il campo del parlamento. - Sentenze Monito sono suggerimenti nelle dichiarazioni della corte, suggerimenti al legislatore, una sorta di dialogo che non devono per forza essere rispettati ma è difficile ignorarli vista l’autorevolezza della Corte. Effetti della Dichiarazione di Illegittimità. Sentenze incidono sulle fonti del diritto. Articolo 136 dice che quando la corte dichiara incostituzionalità della norma, dal giorno dopo cessa di funzionare. Articolo 137 stabilisce le sentenze della corte sono inoppugnabili. Corte non può decidere sugli effetti del tempo della norma abolita, può vedere di limitarne gli effetti e diluirli nel tempo. L’Attribuzione. Articolo 134, corte costituzionale giudica su attribuzione di ruoli legislativi di Stato e Regioni. Ovvero i conflitti degli organi di stato (interorganici) o conflitti tra stato e regione (intersoggettivi). Corte Costituzionale risolve il conflitto stabilendo a chi spetta titolarità della competenza. Ogni violenza può essere violata con qualsiasi Atto o Fatto. Conflitti tra Poteri dello Stato. Articolo 37 sansisce che il conflitto tra poteri dello stato è risolto dalla Corte Costituzionale. In questo modi si distingue i Conflitti Costituzionali da quelli di Legge Ordinaria che prima del 1948 non erano stati differenziati. Corte Costituzionale deve dire quali sono i poteri dello stato e se esiste materia del conflitto. Punto di Vista Soggettivo, non è sufficiente far riferimento alla divisione dei poteri. Nell’ambito del Potere Giurisdizionale, la corte ha ammesso ciascun giudice per la tutela della Funzione Giurisdizionale. Sotto il profilo Oggettivo i poteri sono tutelati da norme costituzionali, non tutti possono essere tutelati davanti alla corte. Giudizio davanti alla corte si divide in 2 fasi, Giudizio sull’Ammissiblità del Conflitto e l’ordinanza dichiara ammissibile il conflitto e corte notifica gli organi. Nel giudizio la corte risolve il conflitto tra le parti chiamate in causa e annulla i poteri che non spettano ai relativi organi. Conflitto tra Stato e Regioni. Sia stato che regione possono proporre alla corte un ricorso se uno dei due Organi invado l’altro in materia di competenza. Qualsiasi atto è idoneo a determinare materia di conflitto. Viene fatto il ricorso, entro 60 giorni ci deve essere il giudizio e si può anche chiedere la sospensiva. La Corte deve giudicare sulle accuse mosse dal Parlamento contro il Presidente della Repubblica. DIRITTO PUBBLICO (CAPITOLO 16) ORDINAMENTO ITALIANO E SUA EVOLUZIONE L’Italia e il suo ordinamento sono cambiati molto oggi, guardando anche alla loro storia e alle istituzioni. Ogni ordinamento delle nazioni è in continuo cambiamento, se muta la società anche l’ordinamento deve farlo. Quando la capacità della costituzione scritta si esaurisce (non è più in grado di mantenere la sua fuznione con la società) avviene una modificazione costituzionale. Si fa una revisione costituzionali, si può procedere con cambiamenti senza modificare il testo in modo che si adatti la costituzione al mutamento sociale. Statuto Albertino. Dal regno Sardo si passò all’Unità d’Italia. Il consolidamento dell’Unità nasce dal rapporto tra Borghesia e Corona. Le leggi dello statuto di Sardegna venne poi esteso a tutti i territori annessi. L’estensione di questo statuto rappresentò la faccia politica e sociale dell’Italia. Nel 1848 nasce lo Statuto Albertino voluto da Re Carlo Alberto. Creato da un consiglio di conferenza. L’influenza francese era notevole, la carta venne introdotta su modello francese. Monarchia costituzionale prevedeva il Potere Esecutivo in mano al Re. Potere Legislativo condiviso dal Re e 2 camere (1 Rappresentativa e 1 regia vitalizia). Giustizia veniva emanata dal Re, che era anche inviolabile. Dall’articolo 24 al 32 si parla di diritti e doveri dei cittadini davanti alla legge, uguali diritti, tassazione equa, libertà di stampa e riunione. Cattolicesimo era la religione di Stato. Non si prevedevano procedure aggravate per la sua modifica, era uno Statuto Flessibile. Evoluzione Ordinamento Statutario. Si divide la storia della fase statutaria in 2 fasi: Fino al Fascismo. Con Statuto Albertino si passò da una Monarchia Costituzionale a una Parlamentare, perchè si formò sempre di più il rapporto tra Re e Parlamento. Nel 1910 votò solo il 10% e nel 1912 si introdusse il Suffragio Universale Maschile. C’erano situazioni dualiste nello statuto che emergevano in situazioni di crisi, il Re aveva sempre il potere di eleggere nomine militari. Il senato non si assunse mai un riolo autonomo, non divenne mai il parlamento una camera imparziale. Non essendoci partiti, il governo non aveva molto forze e doveva scendere a compromessi con i parlamentari. La magistratura non era indipendente, dipendeva dal governo. Dopo che Vittorio Emanuele III Sali al trono, al governo c’era Giolitti ci fu un periodo di trasformismo dove si curavano le esigenze dei ceti poveri e bisognosi. Durante e Dopo il Fascismo. Le democrazie europee entrarono sempre più in crisi visto il poco controllo alla povertà dalla crisi economica, tutte volevano realizzare obiettivi e miglirare il proprio paese. In Italia il disegno autoritario iniziò con Mussolini presidente del Consiglio 1922. Il sistema parlamentare entrò in crisi prima di altri paesi e Mussolini prese sempre più potere istituendo la milizia volontaria e limitando la libertà di stampa. Nel 1924 ci fù l’omicidio Matteotti. Nel 1925 Mussolini fece discorso con il quale camera si assunse responsabilità politica di cosa stava succedendo. Presidente del consiglio prendeva sempre più poteri diventando Capo di Governo, introdusse codici di sicurezza (Codice Rocco, puniva chi andava contro lo Stato) e le leggi Razziali, sciolse partiti politici e fece Patti Lateranensi con la chiesa. Istitui la Camera dei Fasci. Statuto Albertino venne svuotato del suo valore senza che il Re facesse un minimo gesto. Caduta del Fascismo fino a Referendum 1946. Luglio 1943 Gran Consiglio del Fascismo sfiduciò Mussolini che venne arrestato, Re riprese il Potere (come da articolo 5). Alla presidenza del Consiglio venne Badoglio (militare), firmato armistizio ed enti fascisti vennero eliminati. Mussolini venne liberato da Tedeschi e sostenuto da essi, lui formò la Repubblica Sociale Italiana a Nord. C’era il contrasto fra Corona e partiti di opposizione che volevano una soluzione per cancellare il passato, vi era responsabilità di Vittorio Emanuele III che non fece nulla contro il fascismo. Vittorio Emanuele rinunciò alla carica e vi inseri Umberto I che convocò una Assemblea Costituente. 1945 consulta nazionale che doveva dare al governo informazioni e suggerimenti (304 membri). Le donne ottennero il voto e si potè parlare di Suffragio Universale Vero. Si fece referendum il 2/06/1946 e vinse la Repubblica. Il 14 giugno il Re parti e non fece più ritorno in Italia. Costituente e Costituzione del 1948. Costituente affidò a 75 membri la Costituzione per la redazione di un testo base. Meuccio Ruini fu il presidente e si fecero 3 commissioni: 1 sui Diritti, 1 sui Doveri e 1 per Ordinamento Costituzionale della Repubblica. Testo base venne presentato il 1 Gennaio 1947 con 1600 emendamenti, furono accettati 242. L’approvazione avvenne il 22 dicembre 1947. Non si ricompose stato prefascista ma neanche si arrivò a modernizzazione voluta. Era una carta Innovativa ma non molto chiara sulla forma di Governo, ne sulla figura del presidente della Repubblica. Le camere formarono un bicameralismo identico, con stesse funzioni. Storia Costituzionale della Repubblica. Ci furono 4 fasi. 1° Fase. Caratterizzata da attuazione della costituzione. Durò 20 anni, dal 1948 al 1968 caratterizzato dal Centrismo di De Gasperi (DC). Ci fu una lentezza nell’attuazione della costituzione, solo dalla seconda legislatura si creò la Corte Costituzionale. Questo Centrismo crollò con la legge elettorale a premio di maggioranza del 1953 che non vece vincere la DC che si alleò con il PCI. Giovanni Gronchi divenne il presidente della Repubblica. Fino agli anni 1970 venne istituito il CSM, disciplinati i Referendum e Istituite le Regioni. 2° Fase. Caratterizzata da una crisi Politico Istituzionale che durò dal 1968 al 1979. Governi di CentroSinistra erano deboli, era periodo di manifestazioni giovanili dure e di attentati terroristici (strategia della tensione). Si fecero governi di Unità Nazionale per reagire. Aldo Moro fu rapito e ucciso nel 1978. 3° Fase. Durò dal 1979 al 1991. Potere Politico era nelle mani della DC ma presidenza del consiglio non venne dato a democristiano. Venne rivisto Concordato con la Chiesa, Cancellato il Voto Segreto, Procedure di Bilancio, rivisto il Codice di procedura Penale e riformato il sistema radiotelevisivo con legge Mammi che divise in 2 il polio Rai-Mediaset. 4° Fase. Si inaugura con referendum su legislazione elettorale con esigenza di fare muro contro Comunismo, Mario Segni volle agirare il sistema partitico cavalcano la sfiducia nei partiti. Aprile 1993 si tenne il referendum e ci furono indagini su Magistratura che portanono a sparizione di partiti per la Corruzione. Si introdussero nuove formule di Legge Elettorale, Nuovo regolamento sul Finanziamento dei Partiti e si risanò il bilancio del Debito Pubblico entrano nell’UE. Ordinamento Italiano a 70 anni da Costituzione. Si è portato a compimento di attuazione della Costituzione e dei 139 articoli ne sono stati modificati solo 32. Ci sono sempre state Revisioni. Valori e Principi sono rimasti e si sono inseriti nella Società Italiana.
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