Leopardi: Dialogo tra un venditore e un passeggere e la filosofia della vita, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Scarica Leopardi: Dialogo tra un venditore e un passeggere e la filosofia della vita e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! DIALOGO TRA UN VENDITORE E UN PASSEGGERE COMPOSTO NEL 1832 E FACENTE PARTE DELLE OPERETTE MORALI, QUESTO CONFRONTO, RIPORTATO DA LEOPARDI, CONSENTE DI CAPIRE DUE VISIONI DIVERSE DELLE VITA: UNA DEL SAGGIO E L’ALTRA DEL POPOLANO. QUEST’ULTIMO È CONVINTO CHE LA VITA L’ANNO NUOVO SARÀ PIÙ BELLA RISPETTO A QUELLA DELL’ANNO PASSATO, NONOSTANTE LA VITA SIA STATA OGNI ANNO REGOLARMENTE INFELICE. IL SAGGIO, ATTAVERSO LA MAIEUTICA (QUINDI DISCORSI E DOMANDE), CONDUCE IL VENDITORE ALLA CONSAPEVOLEZZA CHE LA VITA HA DATO SOLO MALI NEGLI ANNI. È IMPORTANTE RICONOSCERE COME CI SIA UNA SORTA DI SPERANZA NELLA VITA FUTURA, COME SE LA VITA BELLA FOSSE QUELLA CHE ANCORA NON SI CONOSCE. QUESTO CONCETTO VIENE ANCHE SVILUPPATO NEL TESTO “IL SABATO DEL VILLAGGIO”. LA TESI È CHE NESSUNO VUOLE TORNARE INDIETRO NEL TEMPO E RIVIVERE LA VITA CHE HA VISSUTO; INOLTRE, SI ARRIVA A QUESTA CONCLUSIONE GRAZIE ALL’ESPERIENZA. LA GINESTRA COMPOSTA NEL 1836 E FACENTE PARTE DEI CANTI, IL TESTO SI APRE (E SI CHIUDE AD ANELLO) CON UN’IMMAGINE: QUELLA DELLA GINESTRA PROFUMATA ALLE PENDICI DEL VESUVIO STERMINATOR. IL FIORE CON IL SUO PROFUMO CONSOLA LA MEMORIA AFFRANTA DALLE DISTRUZIONI CHE HANNO COLPITO I LUOGHI ABITATI DAGLI UOMINI E NON SOLO. INFATTI, CI SONO CHIARI ESEMPI DELLA FORZA DISTRUTTRICE DELLA NATURA, AD ESEMPIO L’ERUZIONE DEL VULCANO VESUVIO CHE HA DISTRUTTO I LUOGHI ABITATI E COLTIVATI ALLE SUE PENDICI OPPURE UNA MELA CHE CADE DALL’ALBERO E COLPISCE UN FORMICAIO ANNIENTANDOLO. INOLTRE, GLI UOMINI SONO NATI PER SOFFRIRE E PER SPERIMENTARE I MALI: DUNQUE SONO STOLTI SE CREDONO DI ESSERE NATI PER LA FELICITÀ E DI POTER IN UN QUAL MODO SOGGIOGARE LA NATURA PERCHÈ QUESTA TROVA IL MODO PER DISTRUGGERE IL GENERE UMANO. DUNQUE, LEOPARDI INSERISCE IL MODELLO DI UOMO IDEALE, CIOÈ LA NOBIL NATURA. QUESTA SOLLEVA GLI OCCHI CONTRO LA REALTÀ, ACCETTA IL VERO, SI MOSTRA FORTE NEL SOFFRIRE E CAPISCE CHE IL RESPONSABILE DEL MALE È LA NATURA. SI PARLA DUNQUE DI UN MODELLO ETICO DEL SINGOLO INDIVIDUO CHE SUCCESSIVAMENTE SI UNISCE AD ALTRI UOMINI PER COMBATTERE LA GUERRA COMUNE CONTRO LA NATURA CHE È LA CAUSA DI TUTTI I MALI. SI PROPONE INOLTRE DI AMARE IL PROPRIO DESTINO E DI ACCETTARLO: SCEGLIENDOLO DUNQUE IO DECIDO DI SPARGERE QUEL PROFUMO CHE È CONSOLATORIO. LA GINESTRA ADORNA IL DESERTO E SPARGE IL SUO PROFUMO: DUNQUE NOI ALL’INTERNO DI QUESTO PESSIMISMO COSMICO SPARGIAMO PROFUMO PROPRIO COME FA LA GINESTRA, CONSAPEVOLI DI CIÒ CHE SIAMO E SENZA MONTARCI LA TESTA. IN SEGUITO, C’È UNA RIFLESSIONE SULL’UNIVERSO E SUGLI UOMINI: QUEST’ULTIMI, INFATTI, NON SONO MINIMAMENTE COMPARABILI ALL’IMMENSITÀ DELL’UNIVERSO, MA SONO SOLO UN PUNTINO CHE NE FA PARTE. ATTRAVERSO I DEITTICI VIENE CREATA UNA SEPARAZIONE TRA IL NULLA, CHE SIAMO NOI, E LE GRANDEZZE STERMINATE DEL FIRMAMENTO. LA GINESTRA È TENERA, DOLCE, NON RENITENTE, CONSAPEVOLE DEL VERO CHE ACCETTA, È SAGGIA. INOLTRE, LA NATURA QUI RAPPRESENTATA È SIA DISTRUTTIVA (IL VULCANO) SIA TRANQUILLA (LA GINESTRA). LEOPARDI OPERA UNA RIFLESSIONE SUL PASSATO: I CONTADINI AVEVANO PAURA CHE IL VESUVIO ERUTTASSE E DUNQUE STAVANO A GUARDIA DI NOTTE. ORA NEL PRESENTE C’ È IL RISCHIO CHE RICAPITI LA STESSA SITUAZIONE, NONOSTANTE CI SIA GIÀ STATA UNA DISTRUZIONE IN PASSATO. CI SONO DUE TEMPI A CONFRONTO: QUELLO DELLA NATURA E QUELLO DELL’UOMO: QUESTO, INFATTI, SI CREDE ANCORA TANTO CORAGGIOSO DA CONTRASTARE LA FORZA DELLA NATURA CHE PERÒ È INDIFFERENTE E DISTRUTTIVA. LA GINESTRA NON HA MAI VOLUTO ALLONTANARE DA SÉ IL DESTINO CHE LA ATTENDEVA; INOLTRE È SAGGIA E NON ORGOGLIOSA: LEI, INFATTI, NON È MAI STATA RENITENTE, CIOÈ NON SI È MAI TIRATA INDIETRO, SE NON ALL’ULTIMO MOMENTO QUANDO LA LAVA L’HA COSTRETTA A PIEGARE IL CAPO. LE RIFLESSIONI PRESENTI NELLA GINESTRA