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riassunto completo di analisi e racconto dell'Orlando Furioso compiuto da Italo Calvino, Sintesi del corso di Italiano

breve riassunto della vita di Italo Calvino + riassunto molto dettagliato dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, libro molto celebre della letteratura italiana analizzato da Italo Calvino nel 1970

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018
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adrirestuccia 🇮🇹

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Scarica riassunto completo di analisi e racconto dell'Orlando Furioso compiuto da Italo Calvino e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALO CALVINO: Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 - Siena, 19 settembre 1985) è stato uno scrittore e partigiano italiano. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. Di qui l'impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo più metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, è stato sostenuto, classica.!! I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de | nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea. "Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori" cantati da Italo Calvino, con la sua lettura chiara, appassionata e lucida di un classico della nostra letteratura. Calvino propone una ricca scelta di strofe non rispettando la divisione in canti, ma seguendo le vicende dei singoli personaggi. Si alternano perciò parti di commento, narrazione, quasi di anticipazione, a versi del testo originale, in un vero "racconto" in cui sembra quasi di sentire la voce. Calvino si muove leggero nella trama dei destini incrociati di Angelica, Bradamante, Ruggiero, Astolfo, Rodomonte e Orlando, colui "che per amor venne in furore e matto". Due autori geniali e fantasiosi si incontrano, per la meraviglia dei lettori, nell'unico luogo in cui potrebbero incontrarsi, un libro in un'edizione arricchita dalle tavole di Grazia Nidasio, una tra le più grandi illustratrici italiane. ORLANDO FURIOSO: L'Orlando furioso è un poema cavalleresco di Ludovico Ariosto pubblicato per la prima volta nel 1516 a Ferrara. Il poema, composto da 46 canti in ottave (38.736 versi in totale), ruota attorno al personaggio di Orlando, a cui è dedicato il titolo, e a numerosi altri personaggi. L'opera, riprendendo la tradizione del ciclo carolingio e in parte del ciclo bretone, si pone a continuazione dell'incompiuto Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo: in seguito, tuttavia, Ariosto considererà l'Orlando innamorato solo come una fonte a cui attingere, a causa della non attualità dei temi del poema, dovuti alla materia cavalleresca, ma riuscirà a risolvere questo problema apportando delle modifiche interne all'opera, tra cui l'introduzione di tecniche narrative sconosciute al Boiardo e soprattutto intervenendo spesso nel corso del poema spiegando al lettore il vero fine degli avvenimenti.!! Caratteristica fondamentale dell'opera è il continuo intrecciarsi delle vicende dei diversi personaggi che vanno a costituire molteplici fili narrativi (secondo la tecnica dell'entrelacement, eredità del romanzo medievale), tutti armonicamente tessuti insieme. La trama è convenzionalmente riassunta intorno a tre : in primis la linea epica della guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani che fa da sfondo all'intera narrazione e si vicende principali, emblemi anche del sovrapporsi nel poema di diversi generi letterari conclude con la vittoria cristiana in seguito allo scontro tra gli eroi avversari. La vicenda amorosa si incentra invece sulla bellissima Angelica, in fuga da numerosi spasimanti, tra i quali il paladino Orlando, di cui viene sin dalle prime ottave preannunciata la pazzia, portando all'estremo la dimensione del cavaliere cristiano della chanson de gestevotato alla fede. Le inchieste dei vari cavalieri per conquistare Angelica si rivelano tutte vane, dal momento che (prima di uscire definitivamente dal poema nel XXIX canto, per giunta a testa in giù sulla sabbia) la donna sposerà il musulmano Medoro causando la follia di Orlando e l'ira degli altri cavalieri. Il terzo motivo, quello encomiastico o celebrativo (su cui tuttavia persistono all'interno del poema una serie di ombre), consiste nelle peripezie che portano alla realizzazione dell'amore tra Ruggiero, cavaliere pagano erede del troiano Ettore, e Bradamante, guerriera cristiana, che riusciranno a congiungersi solo dopo la conversione di Ruggiero al termine della guerra: da questa unione discenderà infatti la Casa d'Este. PERSONAGGI: | personaggi principali dell'Orlando Furioso, oltre ad Orlando e Angelica, sono appunto Carlo Magno, Rinaldo, Astolfo, Rodomonte, tutti appartenenti al ciclo carolingio, mentre del ciclo bretone, abbiamo la magia e il meraviglioso, che ritroviamo in personaggi come la maga Alcina e il mago Atlante. 1. Orlando: è un conte, è il più forte paladino dell’esercito cristiano dei Franchi ed è nipote di Carlo Magno. La sua spada è chiamata Durindana ed era appartenuta in precedenza ad Ettore. Il suo cavallo è chiamato Brigliadoro. Il corpo di Orlando è invulnerabile per incanto, il punto debole è rappresentato dalla pianta dei piedi; 2. Agramante: è re d'Africa, è il principale nemico di Carlo Magno e guiderà l’esercito saraceno nell’assedio di Parigi; 3. Marsilio: re di al-Andalus ed alleato di Agramante; 4. Ruggiero: è guerriero virtuoso e leale dell'esercito pagano. Assieme a Bradamante sarà il capostipite della Casa d'Este. La sua spada è chiamata Balisarda ed è in grado di penetrare qualunque materiale, vincendo anche gli incanti. Il suo cavallo è chiamato Frontino, ma in realtà si tratta di Frontalatte, il cavallo di Sacripante; 5. Astolfo: è un paladino, figlio del Re d'Inghilterra Ottone, è il migliore amico di Orlando e suo compagno d'armi. Il suo cavallo è chiamato Rabicano ed tanto veloce e leggero nella corsa da sfiorare appena il terreno; non si nutre di fieno ma solo d’aria pura. La sua lancia d’oro incantata è in grado di disarcionare al suo solo tocco qualunque cavaliere; 6. Angelica: è la principessa del Catai, esperta di medicina ed arti magiche, è di increbile bellezza ed è contesa non solo da Orlando e Rinaldo, ma anche da molti altri cavalieri. Ariosto la presenta come una donna altera e cinica, è un personaggio estremamente ambiguo; 7. Sacripante: è il re di Circassia e come molti altri paladini è innamorato di Angelica. Il cavaliere ha sempre servito lealmente la principessa, ma lei lo usa sempre e solo per soddisfare le proprie voglie o scopi. Il suo cavallo è chiamato Frontalatte.; 8. Mandricardo: è un valoroso cavaliere pagano, diviene acerrimo nemico di Rodomonte dopo che ne rapisce la promessa sposa, Doralice. La sua armatura è invulnerabile per incanto ed era appartenuta in precedenza ad Ettore; 9. Bradamante: è una valorosa guerriera, sorella di Rinaldo e di Ricciardetto e quindi cugina di Orlando. È innamorata di Ruggiero, nonostante costui sia un cavaliere pagano appartenente all'esercito nemico; 10. Carlo Magno: è l'imperatore del Sacro Romano Impero e comandante dell'esercito dei Franchi; re d'Africa Agramante, Marfisa si dichiara cristiana e invita il fratello a fare altrettanto, strappando però solo una promessa. Nel frattempo udito il pianto di una donna, i tre guerrieri intervengono per punire il malvagio Marganorre, il quale aveva in odio tutte le donne. Ruggiero torna infine ad Arles e le due donne si recano all'accampamento cristiano, dove Marfisa viene battezzata e si mette al servizio di re Carlo. Astolfo torna nuovamente in Etiopia e guida l'esercito etiope per l'intera Africa facendo guerra ai pagani rimasti in patria. In breve i Saraceni sono costretti a rifugiarsi nella città di Biserta. Venuto a conoscenza delle vittorie dei cristiani, re Agramante cerca di concludere al più presto alla guerra in Europa, attraverso un unico duello tra Ruggiero e Rinaldo. | due cavalieri giurano di passare all'esercito avversario se qualcuno appartenente al proprio esercito fosse intervenuto nel combattimento. Durante il loro duello Melissa assume le sembianze di Rodomonte e convince re Agramante ad intervenire rompendo i patti. La feroce battaglia che ne scaturisce si conclude con la fuga dell'esercito saraceno che si imbarca e abbandona l'Europa. Prima di raggiungere l'Africa, la flotta viene abbordata dalle navi cristiane comandate da Dudone. Solo re Agramante e re Sobrino si salvano su di una scialuppa. Nel frattempo in Africa i cavalieri cristiani fatti prigionieri da Rodomonte vengono liberati. Tra di essi ci sono Oliviero, Sansonetto e Brandimarte che può così riabbracciare Fiordiligi. Durante i festeggiamenti per la liberazione, arriva Orlando e semina il panico nell'accampamento. Una volta immobilizzato, Astolfo può restituirgli il senno. L'imbarcazione che conduce in salvo re Agramante e re Sobrino è costretta a fermarsi sull'isola di Lipadusa (Lampedusa), dove ritrovano re Gradasso. Intanto Ruggiero, in viaggio verso la Francia, scopre che è stato Agramante a interrompere il suo duello con Rinaldo, ma non mantiene il giuramento fatto e si imbarca per raggiungere in Africa il re pagano. Durante la navigazione si trova di fronte ad una tempesta e il cavaliere abbandona le sue armi sull'imbarcazione, riuscendo a salvarsi su di uno scoglio. Nell'isola incontra un eremita che gli insegna le basi della religione e lo battezza. La nave abbandonata da Ruggiero giunge a Biserta ed Orlando, Brandimarte ed Oliviero si dividono le armi del cavaliere. | tre raggiungono quindi Lampedusa dove si scontrano con i tre re saraceni. Re Gradasso uccide Brandimarte e Oliviero viene gravemente ferito, ma Orlando uccide subito dopo re Agramante e re Gradasso. Re Sobrino gravemente ferito viene invece graziato. In Francia, Rinaldo è ancora tormentato dall'amore per Angelica e decide di raggiungere la donna mettendosi in viaggio verso Oriente. Grazie alla magia di Malagigi, Rinaldo, arrivato nelle Ardenne, beve alla fonte del disamore e, riacquistato il suo senno, si congiunge con gli altri paladini a Lampedusa. Durante il viaggio di ritorno in Francia, i paladini si fermano presso lo scoglio dell'eremita dove incontrano Ruggiero. Saputo della conversione dell'uomo, Rinaldo gli promette in sposa la sorella Bradamante. Una volta giunti a Parigi, Ruggiero viene a sapere che Amone, padre di Bradamante, ha già promesso a Costantino, imperatore dell'Impero Romano d'Oriente, di dare in sposa la figlia al suo successore Leone. Il cavaliere parte allora per la Bulgaria con l'intenzione di uccidere il suo rivale, ma viene fatto prigioniero. Bradamante convince Carlo Magno a indire un torneo: lei si darà in sposa solo a chi saprà resisterle dall'alba al tramonto. Crede di combattere contro Leone, in realtà si tratta di Ruggiero, nel frattempo liberato dal figlio dell'imperatore, che vince a favore del rivale. Ma quando Leone scopre la verità, diventa grande amico di Ruggiero e accetta di rinunciare a Bradamante. Il matrimonio tra Ruggiero e Bradamante viene finalmente celebrato, ma dopo nove giorni di banchetto arriva Rodomonte, accusa il novello sposo di infedeltà verso re Agramante e lo sfida a duello. Il combattimento si trasforma quasi subito in una lotta corpo a corpo, finché Ruggiero uccide, con tre pugnalate nella fronte, Rodomonte. La fuga di Angelica Angelica, approfittando dello scompiglio nel campo di Carlo Magno dove è tenuta in custodia, scappa nel bosco. Rinaldo, seguendo le tracce del suo cavallo che lo portano verso Angelica, incontra Ferraù (un cavaliere pagano che come tanti altri aspira ad Angelica) e tutti e due, dopo aver combattuto per un po', cercano la principessa seguendo percorsi diversi nel bosco. Ferraù si perde e cerca l'elmo in un fiume. Angelica si riposa dietro un cespuglio, e dall'altra parte è sdraiato Sacripante, anche lui innamorato di Angelica. Angelica si accorge della sua presenza e approfitta del suo amore per farsi aiutare nella fuga. La fuga di Angelica è il nucleo fondante sul quale viene costruita tutta la complessa struttura del Furioso: da una parte rappresenta l'avvio del movimento, un punto che si muove nello spazio e che parte da un altrove lontano (posto fuori dal poema - non a caso Angelica è un'invenzione di Boiardo), dall'altra è l'emblema della condizione di incompletezza che avvolge i cavalieri, della estenuante ricerca della soddisfazione, del vano desiderio. L'incontro con i cavalieri nel canto I, e quindi anche il disvelamento della loro dimensione e del ruolo che ricoprono nel poema, avviene sempre per mezzo di questo progressivo allontanamento. L'isola di Alcina Ruggiero arriva con l'Ippogrifo (un cavallo alato) su un'isola incantata, popolata da piante e rocce parlanti. Ruggiero parla con un mirto che in realtà è Astolfo, che è stato trasformato in pianta da Alcina. L'isola è abitata da tre fate: Alcina e Morgana che rappresentano il vizio e Logistilla che rappresenta la virtù. Ruggiero vuole andare nel regno di Logistilla ma Alcina cerca di sedurlo: tutti gli amanti di Alcina vengono poi trasformati in piante o pietre (come Astolfo). Mentre Ruggiero aspetta Alcina per passare una notte con lei, arriva Melissa (una maga buona) con un anello magico che rompe l'incantesimo di Alcina e la fa apparire con le sue vere sembianze: brutta e vecchia. Ruggiero scappa verso Logistilla che vive in un mondo virtuoso. Mandricardo rapisce Doralice Doralice sta andando nel luogo dove deve sposarsi con Rodomonte. Viaggia attraverso il bosco, con le sue guardie e a un certo punto si avvicina Mandricardo, Re di Tartaria, che sa che Doralice è una donna molto bella. Mandricardo chiede alle guardie di poterla vedere, ma esse non glielo permettono, così le uccide tutte, vede la donna, se ne innamora e la porta con sé sul suo cavallo, e dopo la convince che egli è l'uomo giusto per lei. Il palazzo incantato di Atlante Il palazzo di Atlante è forse l'immagine più rappresentativa del poema; un labirinto dove i cavalieri restano intrappolati, in un vorticoso meccanismo di specchi e di inseguimento di immagini vane e inafferrabili. Tutto il canto XII è costruito attraverso una fitta rete di richiami intertestuali: sia nel parallelo tra Orlando e Ruggiero, entrambi impegnati in una vana inchiesta amorosa, sia nei rimandi al primo canto del poema. Ruggiero giunge nel castello dopo aver perso Angelica, all'inseguimento della vana immagine di Bradamante; Orlando credendo di vedere Angelica portata via da un cavaliere sconosciuto. Proprio la donna amata dal paladino renderà per un momento vano anche l'incanto di Atlante nella sua reale apparizione, liberando dal meccanismo lo stesso Orlando, Sacripante e Ferraù (come si può notare riproposizione dello stesso schema dell'apertura della narrazione). Gli altri cavalieri (compreso Ruggiero) rimarranno imprigionati fino alla successiva liberazione da parte di Astolfo, ancora una volta grazie all'ausilio della magia e del libro che scioglie tutti gli incantesimi donato da Logistilla al duca d'Inghilterra. La follia di Orlando Orlando vaga per il bosco e legge su un albero delle scritte incise nella corteccia, in cui insieme al nome di Angelica c'è un altro nome: Medoro, il giovane saraceno di cui Angelica si è invaghita, ricambiata. Orlando, convinto che Angelica sia innamorata di lui, pensa che Medoro sia un nome usato da lei per alluderlo. Va in una grotta e trova una poesia scritta dallo stesso Medoro in arabo, lingua che Orlando conosceva benissimo, in cui narrava l'amore per Angelica. Orlando comincia ad avere pensieri sempre più strani, e quando va a chiedere ospitalità per la notte presso alcuni contadini, essi gli raccontano che sul letto in cui Orlando sta dormendo, Angelica e Medoro hanno passato la loro prima notte di nozze. Quando Orlando vede il bracciale che Angelica aveva regalato ai contadini, impazzisce e si mette a distruggere tutto ciò che trova sul suo cammino. Infine si spoglia dell'armatura e dei vestiti e, esausto, si sdraia per terra nel bosco senza dormire e mangiare per tre giorni. Morte di Zerbino e Isabella Zerbino ed Isabella si sono da poco ritrovati, ma Zerbino muore in uno scontro con Mandricardo. Isabella vuole farsi monaca dopo la morte del suo amato, e va da un eremita. Rodomonte, colpito dalla bellezza di Isabella, uccide l'eremita e trascina via la donna. Isabella, che preferisce morire piuttosto che piegarsi alla violenza di Rodomonte, gli chiede di colpirla con la spada sul collo per vedere se una finta bevanda dell'invulnerabilità che ella aveva bevuto funziona. Rodomonte le dà il colpo di spada, Isabella muore: Rodomonte la seppellisce e si pone a guardia della tomba. Astolfo sulla luna Astolfo, in groppa all'Ippogrifo, vola a Nubia, una città tutta d'oro, dove vive il re Senàpo, vittima di una maledizione (è cieco e tormentato da uccellacci con il volto di donna, le arpie). Astolfo, dopo aver rotto la maledizione contro Senàpo, si reca sulla luna con il carro di Elia, per riprendere l'ampolla che contiene il senno di Orlando, e trova anche l'ampolla contenente il suo. Quindi consegna la boccetta ad Orlando che ne aspira il contenuto; di nuovo padrone di sé, potrà aiutare Carlo Magno a vincere la guerra contro i saraceni.
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