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La Riforma Protestante e l'Affermazione delle Monarchie Nazionali in Europa (1500-1804), Appunti di Storia Moderna

La scissione della cristianità durante la Riforma Protestante e la nuova spinta espansionistica delle monarchie europee, tra cui Francia, Inghilterra e Spagna. Vengono discusse le istituzioni caritative, la riforma imperiale in Castiglia, la caccia delle streghe e la formazione dell'accademia francese. Inoltre, vengono trattati gli eventi della Guerra di Successione Spagnola e la formazione della Repubblica Partenopea/Napoletana.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 27/01/2020

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rebecca-merlin 🇮🇹

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Scarica La Riforma Protestante e l'Affermazione delle Monarchie Nazionali in Europa (1500-1804) e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! MANUALE STORIA MODERNA, CARLO CAPRA PARTE PRIMA- ESPANSIONE E DIVISIONE DELL’EUROPA 1)ESPANSIONE DEMOGRAFICA ED ECONOMICA Per lungo 900 si intende il moti di espansione della popolazione, della produzione e dei traffici che iniziano nella seconda metà del secolo XV, tale processo ha scatenato secondo alcuni studiosi una sorta di nascita di un’economia mondiale e a collocare tale secolo come avvio della trasformazione in senso capitalistico dei rapporti di produzione. Infatti l’estensione della superficie coltivata a cereali con metodi e tecniche del tutto tradizionali fu la risposta più diffusa all’incremento demografico. Una visione neomaltusiana considerava l’eccessi delle nascite delle classi povere come un problema per la qualità di vita. Nei decenni centrali del secolo XV si arresta e anzi si inverte la tendenza al declino della popolazione europea che si era instaurata con la grande pestilenza del 1348, la nuova fase di espansione durerà fino al 700, e vedrà un aumento degli europei da 60 milioni nel 1450 a 100 nel 1600. Le cause della crescita sono tre: -minore virulenza delle epidemie di peste, più mortali erano divenute tifo, febbri influenzali,vaiolo e sifilide, -miglioramento del clima cosi i raccolti erano più ricchi e meno frequenti carestie, -aumento della natalità grazie all’abbondanza di terre e posti di lavoro disponibili. Questo aumento ha effetti –crescita centri urbani, anche se condizioni igienico sanitarie erano peggiori che in campagna e celibato diffuso, quindi incremento grazie immigrazione grazi al richiamo delle attività manifatturiere e mercantili,istituzioni assistenziali, opportunità di svago, e impiego di servizi di vario genere, dall’altra però conseguenza di una fuga dei contadini dalle campagne, anch’essa legata allo sviluppo demografico. Da un punto di vista famigliare si afferma quella che è la famiglia nucleare, formata da una coppia di coniugi e dai suoi figli a spese delle famiglie estese ad altri parenti o multiple. Nelle zone dove era diffusa la mezzadria resistettero invece i grandi aggregati domestici, in cui convivevano più coppie sposate,come nord italia, Francia sudoccidentale o dove la proprietà si trasmetteva a un solo figlio. La conseguenza però più importante dell’incremento demografico fu la rivoluzione dei prezzi ovvero tendenza al rincaro di tutte le merci, come prodotti agricoli che durerà dalla fine del 400 al primi decenni del 600. Aumento di tre/quattro volte dei prezzi. I prezzi dei cereali aumentarono cosi tanto da una domanda relativamente inelastica legata evidentemente all’aumento della popolazione. Inoltre aumento anche della produzione d’argento delle miniere europee, aumento significativo. Cosi i metalli preziosi del Nuovo Mondo ebbero al massimo effetto di accentuare un fenomeno che dipendeva sostanzialmente dalla crescita stessa della popolazione. Cosi aumento anche della richiesta dei generi alimentari, soprattutto cereali , mentre carne diverrà cibo dei benestanti. Pane, farinate, segale, miglio, sorgo, meliga, castagne, vegetali e uova in quantità modeste, Due motivi per cui l’agricoltura riuscirà a sfamare la popolazione ovvero la prima è risposta estensiva cioè allargamento della superficie coltivata e risposta intensiva consistente nell’adozione di tecniche atte ad accrescere la produttività , ovvero qnt di prodotto per unità di superficie. Per quanto riguarda i cereali un odo tradizionale di misurare la produttività è il rapporto tra semente e grano raccolto, ovvero resa/rendimento che variava di anno in anno a seconda delle vicende metereologi. 1 Risultati maggiori in alcune aree dei paesi bassi, dell’Inghilterra e della pianura padana grazie all’irrigazione artificiale e all’alternanza dei cerali con piante leguminose e foraggere che consentivano il mantenimenti di numerosi capi di bestiame e quindi la disponibilità di molto concime. Organizzazione del villaggio: esso era la cellula fondamentale della società rurale, gli abitanti erano proprietari di una parte variabile del territorio agricolo circostante, mentre il resto del territorio apparteneva al signore del luogo, nobili o borghesi risiedenti nei centri urbani a enti ecclesiastici. I contadini coltivavano sia terra propria sia terra altrui con forme contrattuali che andavano dalla mezzadria, affitto di denaro, a rapporti enfiteutici o livellari. Tuttavia anche per le terre che tenevano in proprietà dovevano corrispondere al signore determinati censi o diritti, inoltre al signore spettava l’amministrazione della giustizia. I possessi inoltre erano spesso sparsi, nel tipico sistema medievale della rotazione triennale, un anno a frumento o segale, un anno ad orzo o avena e un anno a riposo, diffuso in parte dell’europa centro-settentrionale i campi non recintati giacchè dopo il raccolto le bestie dovevano essere libere di pascolare ovunque. Tuttavia sistema molto comunitario che scoraggiava a priore le innovazioni tecniche e spirito di iniziativa individuale, inoltre i contadini non avevano risorse da destinare a investimenti produttivi. L’ascesa dei prezzi nel XVI secolo ebbero un effetto gravoso sulle condizioni di vita dei contadini, la divisione ereditaria da una parte porta ad ulteriore frazionamento della piccola proprietà contadina e quindi una maggiore vulnerabilità delle aziende di fronte alle avversità climatiche e altre calamità, accumularsi dei debiti , e aumento più che proporzionale alla popolazione dei contadini senza terra o con poca terra moltiplicava offerta di braccia sul mercato del lavoro, comprimendo i salari e facendo aumentare i canoni di affitto. Quindi polarizzazione del mondo rurale fece rimanere il mondo contadino immobile nei progressi fino a quando si ebbe un’ondata di espansione demografica dove si sottoposero all’aratro altre terre abbandonate, bonificazioni palude, aggressione boschi e lande, alterazione dell’equilibrio tra agricoltura e allevamento , tuttavia poi carestie, peggioramento climatico e conseguente arresto della crescita demografica ed economica. Area mediterranea: suoli e clima facilitano la coltivazione della vita, olivo, alberi da frutta. Inoltre tendenza a privilegiare cerealicoltura nelle aree più popolose spiega la specializzazione nell’allevamento di animali da carne da esportare in altri paesi, l’europa centrale quindi territori posti ad est di una linea che va dalle foci del fiume Elba a Trieste avevano due caratteristiche che le differenziavano dall’europa centro occidentale, come enormi estensioni di terreno pianeggiante e fertile tuttavia scarsa forza lavoro. Europa orientale invece sarà centrale nel rafforzamento del servaggio ovvero condizione in cui il territorio agricolo essendo diviso tra pochi grandi proprietari nobili e piccoli poderi delle famiglie contadine queste ultime si ritrovavano a vivere spesso dedicando la maggior parte del loro tempo a coltivare gratuitamente non solo la loro terra ma anche le tenute delle rispettive signorie, non potevano allontanarsi o sposarsi senza il loro permesso e i loro stessi figli in futuro sarebbero stati dedicati a ciò. Situazione molto diffuso. Consumo e autoconsumo: con una classe minoritaria di ricchi diventa sempre più consistente proprio in ragione dell’arricchimento di tali ceti senza contare espansione della domanda pubblica, nel settore editoria e degli armamenti. La produzione industriale non cambierà molto, continua produzione della > parte dei manufatti nelle botteghe artigiane, tuttavia soprattutto nei Paesi bassi, Francia settentrionale, Inghilterra si va diffondendo l’industria a domicilio/proto industriale dove prime fasi decentrate nelle campagne, carattere diverso avevano le concentrazioni di manodopera dove le imprese occupavano decide o centinaia di operai. 2 campagna. Nei confronti del papato furono fatti valere i privilegi della chiesa gallicana, e nel 1516 il successore di Lugi XII Francesco I stipula con il papa Leone X un concordato a Bologna in cui si ha l’affermazione della superiorità del concilio sul pontefice ma in cambio il re di Francia si vedeva di riconoscere il diritto di nominare tutti i vescovati e gli arcivescovati, abbazie e priorati del suo territorio. Tuttavia si aveva un’autorità assoluta ma allo stesso tempo i grandi feudatari mantenevano un considerevole potere locale, le province come Provenza, Borgogna e Bretagna avevano le loro assemblee di stati che contrattavano direttamente con la corona l’ammontare delle imposte e ne curavano la ripartizione, infine la legislazione regia regolava solo alcune materie mentre per il resto vigeva diritto consuetudinario diverso da luogo a luogo. A Luigi XI si possono accostare per tratti psicologici e politici due monarchi della potenza spagnola e inglese ovvero Ferdinando II d’Aragona e Enrico VII Tudor. Essi fecero in gioventù esperienza delle guerre civili con conoscenza del denaro e grande astuzia. Combatterono l’anarchia feudale. Ferdinando, sposa nel 1469 Isabella sorellastra del re di Castiglia, l’unione delle due corone ebbe carattere puramente dinastico e infatti le due corone manterranno istituzioni e leggi separate oltre che tradizioni e lingua, La Castiglia fu popolosa e ricca, repressione dell’anarchia feudale e banditismo grazie alla santa Hermandad una confederazione di città che svolgeva compiti di polizia, l’amministrazione sotto alla tutela con la nomina di funzionari regi ovvero i corregidores, le cortes rappresentanze del clero, nobiltà e città convocate di rado. Sottomissione della nobiltà, mentre nel Consiglio reale ovvero di Castiglia furono in compenso nominati a sedere soprattutto giuristi di origine borghese. Le tre province componenti il regno d’aragona, Aragona,, Catalogna e Valenza mantenendo inalterato i propri privilegi e le proprie autonomie, siccome Ferdinando risiedeva a Castiglia venne convocato un vicerè in Aragona a istituito anche un consiglio d’aragona. Il principale elemento in comune tra i due regni erano la tradizione della reconquista della guerra contro i mori e l’intransigente difesa dell’ortodossia religiosa, creazione nel 1478 dell’inquisizione spagnola, organo la cui giurisdizione si estendeva uniformemente alla Castiglia e all’aragona. Il 1492, anno del primo viaggio di colombo fu contrassegnato da altri due eventi ovvero la conquista di Granata, ultimo califfato musulmano esistente nella penisola iberica e l’espulsione degli ebrei. Quindi la nascente monarchia voleva mettere in chiaro fin da subito la propria unità religiosa simboleggiata dal fatto che i due sovrani recente er Enrico VII Tudor: la nobiltà inglese si era indebolita nella seconda metà del 400 a causa delle guerre delle due rose che aprirono il trono a Enrico Tudor vincitore sul campo di Bosworth, cosi consoliderà il suo potere stroncando varie congiure, rafforzando organi centrali del governo regio, come il Consiglio della corona, i consigli del nord e del galles, il tribunale della camera stellata la cui giurisdizione si estendeva a tutti i casi non contemplati dal diritto consuetudinario e reati di natura politica. Convocazione del parlamento sempre meno sovente, inoltre on presenza di un vero e proprio esercito permanente. PG39 definizione di diritto consuetudinario. In un saggio famoso del 1956 di Chabod egli si interrogava su quali fossero gli elementi costitutivi dello stato moderno, sicuramente la concezione sacrale del re, la fedeltà della monarchia, poi in quest’epoca si aggiunsero tre aspetti fondanti ovvero la costituzione eserciti permanenti, che garantivano al sovrano di un paese con grandi capacità politiche estere e lo svincolano dalla pressione politica della feudalità, poi l’organizzazione di una diplomazia permanente e la formazione di una burocrazia statale sempre più chiaramente distinta dal servizio della casa reale. Inoltre sono caratteri distintivi anche l’esercito, la diplomazia, la burocrazia che tuttavia poteranno un grande volume di spese alle monarchie feudali. Quindi tassazione dei sudditi sia sotto forma di imposizione diretta o indiretta sui redditi. Sia sottoforma di dazi o imposte di consumo. Per quanto riguarda la burocrazia in Spagna, Francia e Inghilterra i consiglieri, giudici e amministratori venivano presi dai ranghi della borghesia colta e della nobiltà recente questo perché la nobiltà aveva una 5 scorda competenza tecnico giuridica sia perché vi era il timore che le casate più potenti potessero servirsi della propria posizione per contrapporsi alla volontà del sovrano. Inoltre intrattenere un buon rapporto con la nobiltà recente era necessario per garantirsi la disponibilità delle lucrose cariche ecclesiastiche, per questo stretta identificazione dei monarchi francesi spagnoli e inglesi con le rispettive chiese nazionali. Per questo Enrico VIII figlio e successore di Enrico VII diventerà a sua volta defensor fidei/difensore della fede. Poi si avrà una sorta di alleanza del potere monarchico con la borghesia mercantile e finanziaria in funzione antinobiliare. Il monarca quindi ci appare qui come una sorta di supremo garante di un ordine e di una concordia interna continuamente minacciati da forze centrifughe e da spinte eversive, quindi il sovrano non diventa più solo una figura legata al suo potere politico o sociale ma si rafforza la concezione sacrale di esso, lui come fonte stesso della legge. Impero asburgico: alla morte di Federico III d’Asburgo l’impero germanico era ingovernabile in quanto composto da vari stati, principali, feudi immediati ovvero non soggetti a nessuna altra autorità che quella dell’imperatore, di popoli e lingue diverse. Inoltre a complicare il tutto c’era la duplice qualità del sovano che reggeva a titolo ereditario gli stati della casa d’asburgo mentre doveva la dignità imperiale alla designazione della Dieta composta dai sette grandi elettori, re di boemia, principi di sassonia, di Brandeburgo, palatinato, arcivescovi di Magonza, Treviri, Colonia e a questo gruppo si contrapponeva la dieta allargata a tutti gli ordini dell’impero che comprendeva di diritto sei elettori, centoventi prelati e una trentina di principi laici, centro quaranta feudatari e i rappresentanti di molte città. Succede a Federico Massimiliano I nel 1493, che sposa Maria di Borgogna e anche se sconfisse i francesi anni dopo dovette sottoscrivere con la Francia la Borgogna e l’Artois mentre la sovranità dei paesi bassi sarebbe spettata al figlio Filippo ma nel 1496 la pace di senlis gli riconobbe il possesso di Artois e Francia contea mentre Filippo il Bello venne emancipato e riconfermato principe dei paesi bassi. Inoltre alla morte del re di Ungheria non avendo egli eredi legittimi gli Amburgo poterono rientrare in possesso dei loro stati. Gli stati ereditari asburgici tuttavia non erano abbastanza per le mire espansionistiche di Massimiliano che invece doveva avere dalla sua parte principi e le città della Germania . Con la Dieta imperiale di Worms che si riunisce nel 1495 si arriva ad un compromesso con la volontà dei ceti tedeschi di dar vita d una costituzione di tipo federale, e cosi si andrà alla creazione di un tribunale imperiale e di un consiglio composto di 17 membri nonché il versamento all’imperatore di un soldo comune. Tuttavia la volontà di Massimiliano di opporsi alle mire italiane del re di Francia fu vana in quanto fallimento di ridurre all’obbedienza i cantoni elvetici nel 1499 con la disfatta di Dornach che segnò l’inizio dell’effettiva indipendenza della svizzera dall’impero. Alla morte di Massimiliano però non si ebbe un bilancio positivo in quanto nei ducati austriaci la sua azione aveva stimolato lo sviluppo dell’economia e dell’estrazione mineraria e aveva gettato le basi di un governo unitario con la creazione di un consiglio aulico e di una camera aulica per adm finanze. Poco dopo si avrà la devoluzione degli asburgo dalle corone di boemia e ungheria. *Espansione della potenza ottomana La presa di Costantinopoli nel 1453 aveva dato alla forza ottomano una dimensione imperiale e aveva segnato l’avvio di una nuova grande ondata espansiva, con delle campagne militari Maometto II conquistò Grecia, Anatolia, Albania, Montenegro, Serbia e parte della Bosnia Erzegovina. Italia incomincia a percepire pericolo. Apologeo della potenza ottomana venne raggiunto sotto i suoi successivi sovrani Selim I e Solimano detto Il magnifico, egli non solo respinse i persiani ma preoccupato delle possibili ripercussioni della propaganda sciita egli fece massacrare a migliaia i propri sudditi sciiti e mosse contro Ismail con un grande esercito che riportò Cialdiran una schiacciante vittoria. Poi sottomise Siria e Egitto, vincita 6 importante dal punto di vista economico perché ai porti di Siria e Egitto facevano capo le carovane che trasportavano le spezie e le sete orientali ma anche punto di vista religioso e morale perché da Egitto dipendevano Medina e la Mecca. Il sultano di Costantinopoli diventava quindi il capo riconosciuto di tutto l’islam sunnita. Il successore, Solimano estense poi la sovranità fino allo Yemen e ad Aden e giunse ad assediare Vienna. Tuttavia caratteristica della civiltà islamica era la convivenza tra razze e religioni diverse, fondamentale fu il sistema del devshirme ovvero una sorta di leva forzata di bambini che venivano educati nella fede musulmana e addestrati per il servizio di corte come paggi, o per formare il corpo dei giannizzeri, fanteria ottomana. Formavano l’esercito ottomano anche i Sipahi ovvero cavalieri che in cambio di servizio miliare ricevevano concessioni di terre che si differenziavano tuttavia dai feudi europei per il loro carattere temporaneo e non ereditario. All’epoca tutta la terra era possedimento del sultano. *Le prime guerre per la supremazia in Italia La pace di Lodi del 1454 aveva sancito un equilibrio tra i maggiori stati regionali tra cui venezia, firenze, milano stato della chiesa e napoli. Tuttavia 40 dopo scomparvero due protagonisti importanti ovvero papa Innocenzo VIII cui succedette Rodrigo Borga con il nome di Alessandro VI e Lorenzo de Medici. Minaccia inoltre delle mire espansionistiche di venezia che aveva mosso guerra contro ferrara e si era impadronita di rodrigo e del polesine e dalle ambizioni del signore di milano ludovico sforza. Quest’ultimo come Venezia per raggiungere propri fini erano pronti ad invocare l’aiuto di potenze straniere Per quanto riguarda Carlo VIII egli intendeva far valere sul regno di napoli i diritti che gli derivavano dalla discendenza angioina e aveva firmato la pace di Senlis con l’impero a ceduto alla spagna alcune province di confine proprio per prepararsi a ciò. Nel 1494 Carlo passa alle alpi con un forte esercito compostod a circa 3500 cavalieri, Ludovico Sforza ne approfittò per sbarazzarsi del nipote e proclamarsi ufficialmente duca di Milano mentre Piero de Medici, inetto successore di Lorenzo cedette a tutte le richiese di Carlo e gli consegnò Pisa, Sarzana e Livorno, e cosi i fiorentini scacciarono dalla città lo stesso. Cosi un anno dopo Carlo entra a Napoli accolto come liberatore dai nobili e cosi gli stati italiani si accorsero del comune pericolo ovvero a fine marzo era stipulata a Venezia una Lega che comprendeva oltre che alla serenissima milano, firenze, lo stato ponteficio, la spagna e l’impero. Successivamente quando Carlo lasciò Napoli ci fu un tentativo vano della lega di chiudere il passo in uno scontro dall’esito incerto a Fornovo. I contraccolpi dell’invasione ebbero effetto anche in Toscana, nella stessa Firenze la lotta tra le varie fazioni medicea e antimedicea minacciava di degenerare in guerra civile, cosi ebbe un ruolo importante Gerolamo Savonarola, frate domenicano che si scagliava contro la corruzione della chiesa e del seolo e invocava una riforma costituzionale e morale. I suoi seguaci erano chiamati piagnoni, imposero adozione di un sistema di governo popolare il cui perno era l’istituzione di consiglio grande composto di circa 3000 cittadini, ma scomunicato da parte del papa e poi processato e giustiziato. Per quanto riguarda invece venezia, nel 1498 Ferrante stringe un trattato di alleanz che prevedeva la consegna alla repubblica di cremona e della ghiara d’adda in cambio di appoggio veneziano alla conquista dello stato di milano. La spedizione fu allestita nel 1499 e si concluse rapidamente con l’occupazione francese di Milano. Francesi espagnoli si accordarono con il trattato di Granata del 1500 per spartirsi il regno di Napoli ma non durò a lungo e la sorte delle armi favorì la Spagna che nel 1503 rimase l’unica padrona del Mezzogiorno d’Italia- Negli stessi si sviluppa il progetto di Borgia, figlio naturale del pontefice Alessandro VI di ritagliarsi un dominio personale nella romagna e nelle marche eliminando i vari signori. La morte del pontefice, che aveva sostenuto tale progetto fece abortire l’impresa ma non prima dell’insediamento dei veneziani a Rimini e Faenza. 7 raggiungere l’oriente circumnavigando la terra verso occidente. In un primo momento non grande appoggio da parte della corte portoghese che vedeva questo progetto come qualcosa di troppo ardito. Quindi Cristoforo si concentrerà sulla monarchia spagnola dove vengono firmate le capitolazioni di santa Fe nell’aprile del 1492, la regina Isabella concedeva a Colombo il titolo di ammiraglio del mare oceano la carica di viceré e governatore delle terre eventualmente scoperte, compartecipazione agli utili derivati e privilegi di nobiltà accessibili dagli eredi. La spedizione comincerà dal piccolo porto atlantico di Palos, il 13 agosto 1492 dove tre caravelle con 120 uomini a bordo presero largo in direzione sud ovest, un mese di stanziamento nelle canarie e dopo 6 giorni di navigazione il 12 ottobre arrivo all’attuale isola di Watling nelle Bahamas battezzata da colombo come San Salvador, anche se egli era convinto di aver raggiunto l’asia e di avere cosi dimostrato le proprie tesi, il 14 marzo 1492 l’ammiraglio fece un ritorno a palos con solo una nave in quanto una aveva naufragato e l’altra aveva proseguito la sua navigazione, con a bordo indiani, pappagalli e ora. Il secondo viaggio che si svolge tra 25 settembre 1493 e giugno dl 1496 invece di ricchezze produce solo schiavi e accuse di malgoverno, infine ci sarà il terzo viaggio 1498-1500 che porta allo scoperta delle foci dell’orinoco e per quarto furono ospitate le Honduras e Costarica. Nel frattempo altri navigatori si mossero tra cui Giovanni Caboto a Terranova, Labrador e Hudson per conto corona inglese e Vespucci al servizio della spagna e Portogallo successivamente. Vespucci fu il primo a comprendere che non dell’asia si trattava ma di un nuovo continente chiamato in suo onore America. Un’altra conseguenza importante della navigazione di colombo è la disputa che ci sarà tra spagna e portogallo circa appartenenza dei territori scoperti, papa Alessandro VI con la bolla iner coetera dichiara che le terre a più di cento leghe delle isole del capo verde appartenevano di diritto alla spagna ma Giovanni II non accettò questo giudizio e condusse negoziati diretti con la corte spagnola che portarono alla firma del Trattato di Tordesillas nel 1494 che prevedeva lo spostamento della linea di divisione tra area spagnola e portoghese di 270 leghe ad ovest, il che renderà possibile al portogallo rivendicare la proprietà del brasile. La rivalità spagnola spinse i portoghesi a stabilire la spedizione alle indie orientali il cui comando è affidato a vasco da gama. 4 caravelle che salpano nel luglio 1497, doppiato il capo di buona speranza, a Malindi salirà un pilota musulmano che conosceva la rotta e si unirà alla spedizione che il 20 maggio 1498 getta le ancore nei pressi di Calicut lungo la costa del Malabar indiano, in ogni caso Vasco riuscirà a caricare le sue navi di spezie e pietre preziose e a ripartire ai primi di ottobre. Viaggio di ritorno penoso, causa meteo e cosi solo due delle 4 caravelle ritornarono in patria dopo ben due anni. Subito dopo altra spedizione di Pedro Alvares cabral, che prenderà possesso di Brasile in nome del re di Portogallo, raggiunta poi l’India ripetendo il viaggi di Vasco stabilì relazioni d’affari con il sovrano di cochin, città portuale della costa del malabar. I navigatori portoghesi tuttavia continuarono l’esplorazione del nuovo continente oltre all’atlantico con l’obiettivo di trovare un passaggio che permettesse di andare oltre america e trovare la rotta per l’asia, ma il primo a trovarlo sarà lo spagnolo Nunez de Balboa che nel 1513 attraversa l’istmo di Darien. Ben più ardua fu la prima navigazione di Magellano, portoghese, al servizio però del re di spagna partito da Siviglia con 5 navi il 10 agosto 1519 costeggiando la parte atlantica dell’america meridionale fino a trovare il fondo della patagonia l’anno seguente. Dopodiché con tre navi Magellano farà la traversata del Pacifico che lo porterà alle filippine e a prenderne in possesso in nome della spagna. Grandi scontri con gli indigeni, e questi porterà solo 20 uomini a raggiungere le coste spagnole nel 1522. Le conquiste del portogallo ebbero come fulcro lo sfruttamento a fini commerciali della via marittima verso Indie orientali, questo perché dato il numero non alto delle flotte che partivano da Lisbona era impensabile 10 pensare ala conquista o la colonizzazione del territorio, quindi costruzione di fortezze e di feitoras/empori commerciali in luoghi strategici e accordi con sovrani. Per la riuscita di tali progetti necessità di una superiorità navale e militare, infatti grazie ai primi viceré nominati da Lisbona in pochi anni insediamento a Sofala, Mozambico e Kilwa, africa sudorientale. Tentativo unico di ribellione da parte del sovrano mamelucco dell’egitto ma che venne stroncato da grande battaglia navale di Diu. Nel secoli successivi il portogallo prese controllo anche dell’isola di Ceylon, Ternate ed amboina nelle molucche e emporio di macao, in cina. Alle spezie si aggiungono la cannella di cenylon, chiodi di garofalo e noce moscata, legni profumati e altri prodotti cinesi. Controllo del commercio attraverso la Casa da India di Lisbona che prelevava il 30% delle importazioni , ad Anversa oi si formò nel 1508 una potente società di mercanti italiani e fiamminghi che rilevava tutte le spezie portoghesi a un prezzo concordato. Tuttavia profitti poco consistenti affinché il Portogallo finanziasse questi progetto, due limiti che diminuivano sotto il profilo economico i vantaggi di tale impero, ovvero non riuscirà mai a impadronirsi di Aden e a chiudere il mar rosso, cosi che anche venezia riuscì ad impadronirsi di determinati prodotti e poi non si prefissero di monopolizzare il lucroso commercio interasiatico. *le imprese dei conquistatores; tra i più importanti ci sono Cortes e Pizzarro, i conquistatores erano soldati spagnoli nobili ma spesso poveri ispirati dalla letteratura cavalleresca che mossero alla conquista di grandi regni e immensi territori. Grande sfruttamento della popolazione indigena, ridotta ai minimi termini, sia per lo sfruttamento del lavoro sia per le malattie introdotte da europei. Inizio spedizione terra ferma 1517. Cortes parte per l’isola di cuba nel 1519 con poco più di 500 uomini e piccolo numero di cavalli e cannone, accolto bene dal sovrano e che per tutta risposta divenne suo prigioniero obbligando la popolazione a pagare un enorme riscatto, cosi ritornando con un truppa più consistente nel 1521 occupa Tenochtitlan distruggendola. Cosi conquista e riorganizzazione dell’impero atzeco rendendo Cortes governatore e capitano supremo, Pizzarro invece parte assieme a Almagro nel 1531 verso sud da panama, prima città fondata dagli spagnoli sul pacifico, raggiungendo poi l’Ecuador, dove si scontrarono con la popolazione incas in uno scontro feroce che vide la vittoria spagnola. Fine impero inca e inizio vicereame spagnolo del Perù con capitale Lima. Il crollo di queste popolazioni indigene è dovuto a 3 fattori ovvero: -terrore che incutevano le armi da fuoco e cavalcature spagnole, insieme alla loro violenza, -contrasti etnici e dinastici che indebolivano i due imperi, -profondo trauma determinato dalle sensazioni di essere stati abbandonati dagli dei. Inoltre ci fu un aumento del numeri di suicidi,oltre alle morti dovute dalle malattie prima sconosciute agli indigeni, zero difesa immunitaria, -sfruttamento. Si verificò poi anche il fenomeno del meticciato determinato dall’unione di uomini e donne di razza diverse, accoppiamenti tra bianchi e donne indie meticci, mulatti nati dall’incrocio tra bianchi e neri, zambos da neri e indiani. Infine nella colonizzazione grande impatto la fondazione di città e l’ecommienda, la prima eseguita secondo gli schemi utilizzati nelle terre strappate ai mori ovvero attorno a grande piazza centrale su cui si affacciava chiesa e altri edifici pubblici si disegnava un reticolo di strade ad angolo retto. L’ecomienda si basava sul dare le terre in commenda ovvero godimento a terzi facenti parti degli ordini militari come ricompensa dei servizi svolti. Nel nuovo mondo ai conquistatores o colono spagnolo di una circoscrizione territoriale al cui interno essi avevano diritto di esigere determinati tributi e prestazioni di lavoro. No ereditaria ma divenne presto una vera e propria forma di sfruttamento del lavoro indigeno. Dal punto di vista admin i due vicereami della nuova spagna e del perù erano divisi in province ovvero le audiencias, dove si avevano dei re, funzionari o giudici e un consiglio delle indie, organo per sovraintendere al governo dei territori d’oltre oceano. Grande controllo sociale coloniale grazie alle NUOVE LEGGI, da parte della corona spagnola, che teneva sottocontrollo lo sfruttamento e l’opera di evangelizzazione. 11 4)RIFORMA PROTESTANTE Avvio di una nuova fase ovvio la scissione della cristianità, esigenza di una riforma della chiesa che la riportasse alla purezza e alla povertà delle origini. Movimento del protestantesimo, da protesta che venne elevata dagli ordini imperiali convertiti al luteranesimo contro i decreti repressivi emanati dalla dieta di sèora, esso voleva ristabilire l’autenticità del messaggio cristiano attraverso lo studio diretto dei testi sacri, religiosità più intensa, di una vita più conforme alle massime evangeliche. I decenni delle invasioni straniere saranno anche quelli della massima espressione del rinascimento italiano, basti pensare a Da vinci, Bramante, Ariosto, Macchiaveli e lo splendore delle diversi corti in italia. Cultura impregnata di valori laici e terreni, orientata verso modelli dell’antichità classica. Compenetrazione tra umanesimo ed evangelismo tipica dei contesti europei piuttosto che italia, forte peso dell’eredità medievale e esigenza di conciliare fede e ragione, ammirazione classici con impronta cristiana dell’esistenza. Esponenti di questo esercizio sono Lefebvre d’etaples e More, autore di Utopia. Punta miliare però Erasmo da Rotterdam, umanista cristiano che come Lutero entrerà in conventi ma dopo alcuni anni lascia questa via per dedicarsi agli studi, in tutta europa stringe diversi legami con diversi circoli colti, grande conoscenza dei classici e eleganza del suo stile latino. Opera molto importante sarà Nuovo testamento del 1516, base della traduzione bibbia in tedesco di lutero, egli considerava il cristianesimo come un ideale di vita pratica piuttosto che insieme di dogmi e assieme a lutero sostiene la difesa del libero arbitrio, e per questo sue opere messe all’indice dalla chiesa di roma. La sua cultura, le sue nozioni perciò verranno recuperate e saranno fonte di discussioni solo secoli dopo. Poi si ha Lutero, ordinato sacerdote nel 1507 che userà gli studi teologici per colmare i suoi interrogativi, insegnando anche a partire del 1513 a Wittemberg in sassonia con un corso sull’epistola ai romani di san paolo. Egli sosteneva che la giustizia divina andava intesa non come giudizio e punizione ma come giustificazione, dono della grazia offerto mediante il sacrificio di Cristo al peccatore che riconosca la sua indegnità e si affidi alla sua misericordia. Lutero considerava l’uomo intrinsecamente malvagio, corrotto dal peccato originale e la cui salvezza fosse derivante ad un’opera di bontà non veicolata dal desiderio di salvezza ma spontanea. Da qui nuova interpretazione delle sacre scritture, infatti Lutero sostiene che non vi debba essere una lettura intermedia tra fedele e lettura sacra ugualmente che tra fedele e dio. Dei sette sacramenti ammessi dalla chiesa solo due si salvavano dalla rilettura luterana dei testi sacri, battesimo come cerimonia di iniziazione alla vita cristiana ed eucarestia commemorazione della cena del signore che vede la presenza reale del cristo nel pane e nel vino offerti ai fedeli, di rilievo invece la soppressione del sacramento dell’ordine, quindi sacerdozio universale dei laici ovvero idea che chiunque potesse celebrare le funzioni religiose, negazione ulteriore al ruolo della chiesa come corpo separato dalla società. Teoria delle indulgenze, essa era basata sul presupposto dell’esistenza di un tesoro di meriti accumulati dalla vergine e dai santi al quale la chiesa poteva attingere per rimettere le pene ai peccatori pentiti e anche per abbreviare le pene in purgatorio. Tuttavia si creò un davvero un mercato attorno alla vendita di questi. Lutero non accettava l’esistenza di meriti terreni e materiali da far valere nell’aldilà, cosi il 31/10/1517 egli inviò ad alberto hohenzollern 95 tesi che secondo la tradizione affisse anche alla porta della chiesa del castello di wittemberg in cui era stigmatizzato il traffico delle indulgenze e negata la facoltà del pontefice di rimettere le pene al di fuori di quelle da lui stesso afflitte. Tesi stampate e gran successo in tutta Germania. La reazione di Roma arrivò pian piano, in primis condanno pronunciata ad Augusta dal cardinale Caetano, ma no conseguenze grazie alla protezione dell’elettore di sassonia Federico il saggio, cosi Lutero continuò con altri volantini e saggi fino a negare l’autorità del papa stesso. Cosi nel 1520 emanazione da parte di Leone X della bolla ExsurgeDomine che lasciava Lutero sessanta giorni per ritrattarsi prima che contro di lui fosse scagliata la scomunica, ma Lutero bruciò la bolla stessa assieme al libro di diritto canonico. Da qui in poi opere più importanti di Lutero, un appello alla nobiltà cristiana della nazione tedesca perché prendesse 12 parte di Enrico trascinerà nella disgrazia lo stesso Cromwell che sarà condannato e giustiziato per tradimento. Si ha la vera svolta religiosa con Edoardo VI 1547 1553 con la diffusione della dottrina calvinista e con la produzione da parte dell’arcivescovo di Canterbury di un Libro delle preghiere comuni e 42 articoli di fede e così invano Maria Tudor, succede a Edoardo e sposa il re di Spagna Filippo II si sforzerà di portare l’Inghilterra alla fede cattolica giustiziando diversi protestanti, anche Cranmer cosi da guadagnarsi appellativo di Maria la Sanguinaria/Blody Mary. Anche in Scozia il calvinismo alla fine anni 50 religione dominante grazie al pastore Knox. Nei paesi scandidavi invece sarà il luteranesimo a diventare religione di stato grazie ai contatti commerciali e culturali con il mondo tedesco, dal 1397 Unione di Kalmar tra corone di Danimarca, Svezia e Norvegia sotto alla supremazia dei re danesi. Nel 1521 la nobiltà svedese elesse a proprio capo Gustavo Vasa che si proclamò re, si staccò dall’unione e procedette negli anni successivi a riformare in senso luterano la liturgia e il culto. Inizio con la Dieta di Vasteras con cui la Svezia diventa un paese luterano ufficialmente e corona dichiarata ereditaria nella dinastia dei Vasi. Ciò viene applicato anche alla finlandia. Invece in Daniamrca la trasformazione degli ordini ecclesiastici avviene grazie al re Federico di Holstein e suo figlio Cristiano III che proclama il luteranesimo unica religione di stato, in contemporanea anche Norvegia e Islanda, province suddite della corona danese. 5)LOTTE POLITICHE E RELIGIOSE DELL’ETA’ DI CARLO V Il quarantennio che va dall’elezione imperiale di Carlo V alla pace di Cateau cambresis sul piano religioso è caratterizzato dall’affermazione della Riforma e sul piano politico invece è segnato dal confronto e dal conflitto tra Asburgo e Valois, la supremazia in Italia fu la posta principale. La situazione si svoltò a favore di Carlo V e del suo erede Filippo II re di spagna, che erediterà regno di napoli , milano e sicilia e sardegna oltre che paesi bassi e francia contea. Tuttavia a causa dell’opposizione francese Carlo non verrà mai riconosciuto come capo di una cristianità di nuovo unificata. Per cui si apre uno scorcio europeo in cui europa sarà politicamente e religiosamente divisa. La via alla corona spagnola di Carlo d’asburgo fu resa più difficle quando ad opporsi sarà la candidatura del re di Francia Francesco I e altri, tra questi leone x. Determinante sarà l’ostilità degli elettori tedeschi nei confronti della Francia, nemica dell’impero e l’oro sparso a piene mani per comprarne i voti dagli emissari di Carlo che poterono contare su un ingente prestito dei banchieri di Augusta, i Fugger e i Welser. Alla fine Carlo eletto all’unanimità dalla dieta riunita a francoforte, il 27 giugno 1519. Carlo caratterizzato da una grande cultura aristocratica cavalleresca franco- borgogna e profonda religiosità sincera e profonda. Tuttavia il suo cammino verso la reggenza fu pieno di ostacoli, infatti nel suo soggiorno in Spagna che durerà tre anni Carlo scontenterà la nobiltà locale distribuendo diverse cariche ecclesiastiche e laiche ai gentiluomini fiamminghi e borgognoni del suo seguito e ciò avrebbe irritato le città di castiglia con la richiesta di nuove tasse per pagare le spese dell’incoronazione imperiale. Nel 1520 in germania invece scoppia la rivolta dei comun eros ovvero cittadini che assunse carattere popolare e antifeudale estendendosi nelle campagne. Tuttavia sconfitta della rivolta e affermazione cosi dell’assolutismo monarchico in Castiglia. L’idea imperiale , che mancava precedentemente a Carlo, si andrò a costituire in Castiglia grazie ance alla larga diffusione di Erasmo negli anni venti in quanto seppur il maggior peso finanziario delle guerre ricadeva su questa terra allo stesso tempo su di essa ricadevano la maggior parte dei benefici anche in termine di possedimenti europei di Carlo V sia dal Nuovo Mondo. Invece in Germania Carlo V si dovrà confrontare con il problema luterano anche se dopo la dieta di Worm la sua attenzione sarà investita pienamente sulla questione italiana e ostilità con Francia di Francesco I. La pace infatti non poteva durare, la francia doveva cercare di rompere accerchiamento dei domini asburgici e la parte imperiale riteneva giunto il momento di 15 strappare all’avversario il milanese e la borgogna, cosi il pretesto sarà l’attacco contro navarra da un protetto della corte francese dopodiché ci si sposterà verso italia settentrionale dove francesi abbandoneranno Milano dove rientra Sforza e sconfitto della Bicocca. Poi Francesco I con un esercito abbastanza consistente nel 1524 entra a Milano e cinge d’assedio Pavia, dove però imperiali sostenuti dalla Germania diedero battaglia nel febbraio 1526 dove alla fine i francesi ebbero la peggio e lo stesso Francesco I prigioniero. Per riacquisire la libertà dovrà firmare l’oneroso trattato di Madrid nel gennaio 1526 per cui si impegnava a rinunciare al Milanese ma anche a consegnare all’imperatore la Borgogna. Promesse che non verranno mantenute, già nel maggio 1526 era stipulata a Cognac una lega difensiva tra la Francia, il nuovo papa Clemente VII, Firenze e la repubblica di Venezia ma intanto turchi avanzano in Ungheria alleati di Francesco I. Non incontrando nessuna resistenza francese i lanzichenecchi al servizio di Carlo V discesero la penisola fino ad arrivare alle mura di roma, dove misero in atto un terribile saccheggio. Questo venne considerato come una sorta di giudizio di Dio sulla chiesa corrotta, ma per sospendere le ostilità desiderata anche da carlo V a causa di difficoltà economiche si firma nel 1529 la pace di Barcellona e un mese dopo a Cambrai si riconcilia anche con Francesco I che rinunciava ai domini italiani ma si teneva la borgogna. Cosi a Milano insediato Sforza mentre Carlo V incoronato imperatore in san Petronio dove ottiene dal pontefice un vago impegno alla convocazione di un consilio che avrebbe dovuto sanare lo scisma religioso e procedere alla riforma della chiesa. Clemente VII in cambio ottiene appoggio alle armi imperiali per riportare i medici a firenze *impero ottomano: grazie a Solimano il magnifico l’impero ottomano raggiunge l’apogeo della sua potenza conquistando Belgrado e poi isola di rodi. Espansione ricomincia nel 1526 con il risalire il danubio fino a quando Solimano riuscirà a rendere Ungheria uno stato vassallo sotto la sovranità del principe di Transilvania Szapolyai ma la successione era rivendicata anche da Ferdinando , cognato del defunto sovrano che aveva ottenuto dal fratello più grande Carlo V il governo dei domini ereditari asburgici e di conseguenza il titolo di re di boemia. Scontro tra le due più importanti dinastie d’europa e il sultano le cui forze arrivarono a minacciare tre anni dopo Vienna. Tuttavia si raggiunse una pace con Ferdinando da parte del sultano cui era riconosciuto il possesso di un’ampia striscia di territorio ungherese a nord ovest, ungheria imperiale mentre sul trono di buda riconfermato Szapolyai. Gli asburgo dovranno poi difendere i bastioni orientali della cristianità contro gli infedeli. Grande minaccia ottomana anche nel Mediterraneo,protagonista il signore di Algeri ovvero Barbarossa, alla caduta di Tunisi nelle sue mani, Carlo V guida una spedizioni per la sua riconquista che avvenne nel 1535. Tuttavia durò poco questa vittoria in quanto al successivo scontro Carlo V perderà, e si manterrà il controllo ottomano fino alla battaglia di lepanto. Francesco I per riaccendere la guerra in Italia e Paesi Bassi, alleato con i turchi tentò due strade ovvero – 1535 1537 i Francesi occuparono savoia in risposta alla presa di Milano da parte imperiale dopo la morte di Sforza e poi nel -1542 1544 ma fallimento ambo le volte. In germania intanto si riprende con carlo che vuole risolvere la situazione religiosa, cosi convoca nel 1530 una dieta ad augusta,dove viene redatta una professione di fede, la confessio augustana, cui aderiscono la maggior parte delle città e principi. E seppur Carlo V intimerò i protestanti a sottomettersi ciò non avviene e cosi stipulazione della lega di smalcalda 1530 cui aderiscono anche le città della renania e della svizzera che non si erano riconosciute nella confessio augustana. Ultimo tentativo di ricomporre una sorta di unità religiosa avviene nel 1541 a ratisbona dove un compromesso tra cattolici e protestanti si delinea sul problema della giustificazione per fede, ma fallimento. Quindi si ricorre alla repressione armata, con la convocazione di un concilio a Trento nel 1545 in cui però i protestanti rifiutano di recarvi considerandolo un mero strumento del pontefici di roma, Paolo III Farnese. La convocazione del concilio legittimava quindi il ricorso alle armi contro eretici, cosi con un esercito e appoggio del papa Carlo V ottiene nel 1546 la sottomissione delle città e degli stati di tutta germania sud. Anno seguente invade Sassonia e a Muhlberg ottiene una schiacciante vittoria sulla lega di smalcalda. Il nuovo interim da lui promulgato ad augusta 16 scontenta sia cattolici sia protestanti e in opposizione con le definizioni del dogma dei padri conciliari a Trento. Altro motivo di conflitto con Santa Sede sarà l’uccisione a causa di una congiura nobiliare fomentata dal nuovo governatore di milano ovvero Ferrante Gonzaga del figlio di Paolo III che dominava Parma e Piacenza, Pier Luigi Farnese, cosi che Gonzaga occuperà subito Piacenza in nome dell’imperatore. E allo stesso tempo Enrico II allaccia subito negoziati con tedeschi e sultano turco per mettere in difficoltà Asburgo. *Pace di Augusta e divisione impero carlo V: il più potente dei principi luterani è Maurizio di Sassonia, schierato con Carlo V e cosi ottenuto la sassonia unita prima divisa in due stati. Ma il timore di un eccessivo incremento della potenza imperiale lo indurrà a riaccostarsi con Lega evangelica e quindi 1551 stipulazione di un accordo segreto secondo cui Enrico II avrebbe garantito il suo appoggio finanziario e militare ai principi protestanti in cambio acquisto di metz, Toul e Verdun. In contemporanea Enrico II occupava e fortificava i tre vescovati e suscitava altri focolai d’incendio in Italia. La guerra cosi non ebbe tutti sviluppi di rilievo, ai principi tedeschi infatti interessava non tanto la vittoria della Francia quanto un’intesa con l’imperatore che salvaguardasse la loro autonomia politica e religiosa. Le trattative in merito condotte da fratello di Carlo V ovvero Ferdinando e iniziò la pace di Augusta nel 25/09/1555. Riconoscimento della Germania in due diverse fedi religiose, cattolica e luterana, mentre nelle città imperiali ammessa la loro convivenza i principi territoriali potevano imporre il proprio credo ai sudditi, che in caso di dissenso dovevano poi emigrare. La pace di augusta quindi sanciva da una parte la divisione religiosa della germania e allo stesso tempo un grande indebolimento dell’autorità imperiale, veri vincitori saranno i principi luterani e cattolici che consolidano cosi il loro potere e anche la monarchia asburgica che grazie al consolidamento delle strutture interne acquista per la prima volta la forma di unità politica. La spartizione del terreno di Carlo V avvenne tra Ferdinando e il figlio Filippo e cosi avvenne alla effettiva sua abdicazione da tutti i titoli, 1555 1556, Ferdinando diviene quindi imperatore con il titolo Ferdinando I ed ereditava la corona di Boemia e di Ungheria, la parte libera dai turchi , e i ducati nell’austria moderna, Filippo II corona di spagna con possedimenti nuovo mondo, paesi bassi, Franca contea, Italia con regno di napoli, sicilia, sardegna e stato di milano. Inoltre egli sposa Maria Tudor, regina di Inghilterra e fine del conflitto francese con la pace di cateau cambresis nell 1559 dopo sconfitta francese e dopo una bancarotta di entrambe le potenze. Le guerre di italia saranno anche utili per sottolineare un cambiamento nel modo di combattere con la cavalleria pesante, infatti essa rimarrà comunque ausiliare nei combattimenti per le scorrerie nel campo nemico e per inseguimento ma le pesanti armature di ferro e la lancia saranno gradualmente sostituite da un armamento più leggero comprendente sciabole e pistole. Questa evoluzione può essere considerata una causa ed effetto di più profondi mutamenti nella società e nello stato, il guerriero medievale a cavallo era espressione di un ordine sociale che riservava la professione della guerra a una classe di milites in grado di trarre dai propri possedimenti feudali le risorse e gli uomini necessari, legato ad un ethos aristocratico e cavalleresco che rimproverava di vigliaccheria l’attacco a distanza. Ora fanteria e artiglieria forniscono armi decisive per uno stato rinascimentale. Si diffonde anche la figura del mercenario come gli hidalgos ovvero nobili poveri che si arruolavano non solo per denaro ma perché quella delle armi era ritenuta l’unica professione onorevole e per un senso di fedeltà alla monarchia e all’ortodossia religiosa. 6)LA CONTRORIFORMA E LA SOCIETA’ ITALIANA Il termine controriforma comincia ad essere diffusa nel 700 per indicare la risposta della chiesa di roma alla sfida protestante, in termini di ridefinizione del dogma di riorganizzazione istituzionale e disciplinare di lotta contro eresia e di sforzo diretto alla riconquista dei territori perduti e alla evangelizzazione dei nuovi mondi. 17 tardo 500 non legata solo all’egemonia spagnola ma caratterizzata anche da un periodo lungo di ripresa demografica ed economica, inoltre si ha un’opera di rafforzamento dentro a determinati stati delle istituzioni e di ricomposizione delle classi dirigenti. Ciò vale anche per i possedimenti diretti dalla spagna, qui l’autorità sovrana era rappresentata da un viceré o governatore dell’alta nobiltà e comandanti eserciti. Ma le magistrature giudiziarie e finanziarie erano in misura preponderante formate da elementi indigeni che spesso riuscivano ad opporsi ai rappresentanti del sovrano, che era riconosciuto come suprema autorità legislativa. Per quanto riguarda magistrature e parlamenti, -napoli vi era il consiglio collaterale, - milano il tribuale supremo, il senato che svolgeva il ruolo di interlocutore principale dell’autorità sovrana. Sia senato che consiglio erano composti da togati ovvero laureati in giurisprudenza. Anche in Sicilia e sardegna c’erano i parlamenti divisi in bracci ecclesiatsico, baronale e demaniale. L’egemonia spagnola riuscirà a spezzare il peso economico e sociale della feudalità. A Milano viene introdotto il catasto. Invece Piemonte e Toscana risalteranno per la direzione presa per diventare stato assoluto, dove il principe risiedeva in loco e agiva direttamente. Ai medici riportati a Firenze dalle armi spagnole venne riconosciuto il titolo di gran duchi di toscana, una riforma costituzionale che manteneva le antiche magistrature repubblicane ma sovrapponeva ad esse due consigli composti dia membri delle famiglie più importanti ovvero il consiglio dei duecento e dei quarantotto/Senato, da quest’ultimo venivano scelti i quattro consiglieri che formavano assieme al principe la signoria. Fu soprattutto cosimo I a sviluppare il regime in senso assolutistico svuotando dai loro poteri i diversi organi di potere e governando attraverso i suoi governanti. Inoltre viene stabilito un nuovo organo militare ovvero l’ordine di santo stefano. Nello stato sabaudo invece si ha una ricostruzione dello stesso attraverso Emanuele Filiberto, che trasferisce la capitale a Torino da chambre. Cosi facendo soppresse o limitò molte autonomie locali e centralizzerà il controllo finanziario in una corte dei conti, con l’aumento delle imposte si andrà a costituire un esercito permanente che seppur piccolo costituisce il primo nucleo di potenza militare piemontese. Il successore Carlo Emanuele I cercò di sfruttare la compattezza del ducato per iniziative espansionistiche che nel 600 lo porteranno a conquistare il marchesato di saluzzo con la francia in ambio di alcuni territori in savoia. Anche nelle repubbliche oligarchiche come Genova si avranno diverse novità come la riforma costituzionale, imposta da Doria, ma allo stesso tempo il passaggio all’alleanza spagnola porterà a quelle tensioni antiche tra vecchia e nuova nobiltà. Che alla fine videro i nobili vecchi ad abbandonare la città e portarono in primo piano gli strati popolari che esigevano sgravi fiscali in favore delle arti. Guerra civile evitata solo grazie alla mediazione spagnola e pontificia e cosi si arriverà effettivamente alla ricomposizione del ceto dei magnifici, dove alle alleanze verticali del periodo si sostitui una stratificazione orizzontale basata sulla ricchezza. Un parallelo con questa situazione si ha a venezia con i due partiti del patriziato, vecchi e giovani, ciò causato da un incremento del patriziato in cui parallelamente c’era stato una differenzazione economica tra le famiglie più ricche e nobiltà povera, i barnaboti e quindi di conseguenza corruzione vita pubblica e concentrazione del potere in poche mani. Tendenza oligarchica che si manifesta ulteriormente con il progressivo rafforzamento del consiglio dei dieci che si impadronisce delle leve della politica interna ed estera e creazione di un nuovo organo di alta polizia. Un’opposizione a ciò si ebbe al rifiuto del maggior consiglio di aumentare i membri del consiglio dei dieci, in quanto scappatoia alla regola della contumacia ovvero divieto di ricoprire per più anni consecutivi stessa carica. Vittoria quindi dei giovani che comportò la restituzione al senato dei poteri usurpati dal consiglio dei dieci ma anche adozione di una politica estera più indipendente a quella spagnola, chiesa e controriforma. Cosi aumenta la tensione tra governo venezia e santa sede che culmina con la crisi dell’interdetto, messa in atto quando la repubblica si rifiutò di consegnare i due re e così Paolo V scomunica i suoi governanti e ciò 20 significava la proibizione di celebrare qualsiasi ufficio ecclesiastico in terra veneta. Ma il ceto veneto non ascoltò mai davvero questo, cosi la repubblica trovò un difensore, Paolo Sarpi. Giordano bruno dopo un lungo processo venne bruciato al rogo come eretico in campo di fiori. Per non subire la stessa sorte Tommaso Campanella dopo 30 anni di torture e incarcerazione piegò la testa all’obbedienza della chiesa. Altro esempio sarà la forzata abiura di Galileo Galieli colpevole di aver sostenuto l’esattezza della tesi di copernico secondo cui la terra girava attorno al sole. Questa forte censura sarà una delle cause più importanti della crisi della società umana del XVII secolo. 7)L’EUROPA NELL’ETA’ DI FILIPPO II Fin dai suoi primi anni di governo Filippo venne considerato il sovrano più potente della cristianità. Da carlo V Filippo II aveva preso la totale dedizione al mestiere di re, la preoccupazione di rendere ai sudditi una giustizia imparziale, il senso di una missione da compiere della quale bisognava rendere conto a Dio,ma a differenza del padre egli si sentiva fortemente spagnolo, anzi castigliano, anche per una concezione religiosa intensa e intollerante. Per questo fin da subito impose la sua ortodossia religiosa, con un rafforzamento dell’Inquisizione, proibiti viaggi all’estero degli studenti, introduzione degi libri stranieri, repressione dei moriscos dell’andalusia, in quanto seppur convertiti al cattolicesimo questi sudditi di origine araba avevano mantenuto la loro lingua e le loro usanze che agli occhi dei vecchi cristiani li rendevano sospetti. Filippo II sovrano intransigente, in quanto era forte la convinzione che l’unità religiosa fosse strettamente connessa a quella che era una unità politica, da salvaguardare ad ogni costo quindi. Basti pensare al concetto di impieza de sangue per cui era necessaria nessuna contaminazione da parte di sangue moro o ebraico. Tuttavia queste regole restrittive non avranno un vero e proprio risvolto soffocante sulla vita degli intellettuali dell’epoca, il periodo tra 500 a metà 600 è noto anche come secolo d’oro, Miguel Cervantes, de Vega, Calderon de la Barca e Zurban sono alcuni tra i nomi più importanti artisti dell’epoca. Tornato dai Paesi Basi nel 1559 Filppo II non si mosse più dalla spagna ma fece spostare la sede della corte e del governo da Valladolid a Madrid, dove costrui la Escorial, una residenza estiva a metà tra palazzo e monastero Tuttavia non centralismo politico , Filippo II sosterrò sempre la concezione imperiale di carlo V secondo cui ogni singolo paese doveva mantenere la propria individualità e i propri ordinamenti ed essere unito agli altri solo nella persona del sovrano. Perfezionamento del sistema dei consigli, composti in prevalenza da giuristi ed ecclesiastici spesso di origine borghese: oltre al consiglio di stato competente per la politica estera, consiglio dell’inquisizione, consiglio di azienda ovvero finanze, vi erano anche consigli reposti ai diversi complessi territoriali in cui sedevano rappresentanti dei paesi interessati. Nelle province poi all’autorità dei rappresentanti diretti del sovrano i vicere o governatori si contrapponevano quella delle magistrature locali. Per quanto riguarda penisola iberica, annessione del portogallo e dei suoi vasti possedimenti coloniali, resa possibile nel 1580 dall’estinzione della loro dinastia. Inalterata la sua forma di governo, le sue leggi e venne sottoposto a un nuovo consiglio formato interamente da portoghesi. Allo stesso modo in Aragona. Dal punto di vista economico e finanziario Filippo II chiese sempre più sacrifici al suo popolo, in termini di uomini e di denaro, il sistema tributario era congeniato in modo da penalizzare i ceti produttivi e da privilegiare le rendite parassitarie, e la maggior parte dei soldi erano spesi in impegni militari della monarchia arricchendo altri paesi. Grandi conseguenze sulle industrie di sete andaluse, agricoltura, allevamento. Inoltre ultimo decennio del 500 segnato da terribili carestie e pestilenze che avviarono un secolare declino della popolazione e dell’economia iberica e castigliana. Tuttavia con egemonia spagnola in Italia, possesso diretto di Napoli, Sicilia, sardegna Filippo II ha una posizione dominante nel Mediterraneo ma ciò lo renderà più esposto agli attacchi dei corsari barbareschi e alla costante minaccia rappresentata dalla potenza ottomana se nel 1522 i soccorsi spagnoli giunsero in 21 tempo per sventare assedio a Malta diversamente 5 anni dopo il successori di Solimano Il magnifico Selim II sferrerà un improvviso attacco contro isola di Cipro mentre Tunisi cedeva nelle mani del bey di Algeri, vassallo del sultano. Si istituisceì grazie al papa Pio V nel maggio 1570 la santa lega, formata da Venezia, spagna, repubblica di genova, il duca di savoia e ordine di malta. Tuttavia l’intervento navale della stessa nelle acque messinesi fu troppo lenta per impedire la caduta di Famagosta, ultima roccaforte veneziana nell’isola di Cipro. Il 7 ottobre 1571 la flotta cristiana e quella ottomana si affrontarono nei pressi di Lepanto all’imboccatura del golfo di Corinto, grande carneficina da ambo le parti però che sarà vinta dalle forze cristiane. Ma dissidi fra alleati, Venezia voleva difendere i suoi possedimenti nel levante mentre Filippo II intendeva dirigere le forze della lega contro le coste nordafricane, Venezia alla fine firmerà una pace separata nel 1573 rinunciando a Cipro e tornando alla sua tradizionale politica di buon vicinato con Costantinopoli . La flotta ottomana invece sarà in grado di riprendere Tunisi e cosi re di spagna e sultano dovranno rivolgersi poi alle vicende nordeuropee aprendo il conflitto con la persi. La tregua stipulata nel 1578 doveva perdurare fino a fine termine. Questo periodo sarà inoltre caratterizzato dall’intensa attività piratesca, e per questo il periodo successivo a Lepanto sarà quello di maggiore insicurezza della navigazione, una sorta di guerra di cprsa esercitata dagli stati barbareschi, ma anche da navigli maltesi, genovesi, toscani e uscocchi, pirati slavi che operavano lungo la costa dalmata. Nell’ultimo ventennio del secolo del XVI si registra la penetrazione in forze del mediterraneo degli olandesi e soprattutto degli inglesi, al tradizionale scontro tra ottomani e cristiani si sovrapponeva quindi la rivalità fra protestanti e cattolici. ^RIVOLTA dei PAESI BASSI Tre fattori che hanno portato all’insurrezione olandese contro la Spagna: -fattore religioso: paesi bassi fin dall’inizio terreno fertile per le dottrine riformate, come il calvinismo. Risposta oppressiva di Filippo II, partito da bruxelles affida la lotta contro l’eresia alla sorella Margherita e arcivescovo di Malines, il cardinale Granvelles che rafforzerà l’inquisizione, apparato ecclesiastico. -fattore resistenza: cosi ai contrasti religiosi si aggiunse una resistenza di natura politica contro un governo avvertito come oppressivo e straniero, cosi che il 5 aprile 1566 i nobili invasero in armi il palazzo della governatrice e pretesero l’abolizione dell’inquisizione e la mitigazione delle leggi contro i protestanti. -crisi economica: metà degli anni 60 colpisce anversa dove folle di calvinisti inferociti devastarono le chiese distruggendo le immagini sacre ritenute manifestazioni di idolatria. Risposta immediata di Filippo II con invio del duca d’alba e del suo esercito nelle Fiandre. Si sostituirà alla governatrice, arresto capi di opposizione, istituzione di un tribunale straordinario ovvero il Consiglio dei torbidi che condanno a morte davvero molte persone. Inoltre a scatenare un’ ulteriore ondata di malcontenta sarà l’imposizione nel 1569 di tasse per mantenere esercito spagnolo, più imposta 10% su tutte transazione commerciali. Approfittando di tale situazione il principe Guglielmo di Orange nassaus, aristocratico fuggito all’estero per sottrarsi dalle persecuzioni del duca d’alba, allestisce una flotta e invade le province settentrionali del mare facendosi poi proclamare statolden ovvero governatore militare delle province di olanda e di zelanda e convertendosi poi al calvinismo. Tuttavia difficoltà dell’esercito di Filippo a rispondere a tale offensiva data la caratteristica acquitrinosa della zona in cui si aveva lo scontro, cosi nel 1575 bancarotta spagnola e anno successivo ammutinamento dei soldati che saccheggiarono poi anversa. In quei giorni stipulazione dell’intesa fra cattolici e protestanti, la pacificazione di gand per lottare comunemente contro l’oppressore. Cosi 1579 sottomissione di arras a cui si oppose subito la lega di Utrecht, mentre le dieci province meridionali tornarono l’una dopo l’altra all’obbedienza invece le sette 22 ^EUROPA ORIENTALE Il territorio europeo che si estendeva tra il Baltico occidentale e il mar nero era quasi diviso nella seconda metà del 500 tra due sole formazioni statali ovvero il regno polacco lituano e la russia moscovita. La polonia era un crogiolo di fedi religiose, cattolica, greco ortodossa, luteranesimo, calvinismo, vige il principio di libertà religiosa. Questa complessità a livello religioso e etnico renderà quindi complesso stabilire l’affermazione di una forte autorità statale, ancora di più a causa di una presenza di nobiltà eccezionalmente numerosa e fieramente attaccata ai propri valori e tradizioni. Tuttavia grande fioritura intellettuale e artistica dell’età rinascimentale dell’età rinascimentale, con copernico es che si formerà a Cracovia, e aumento della produzione cerealicola. Ma ciò costò non pochi sforzi ai contadini costretti spesso a lavorare gratuitamente e indebolimento della monarchia i cui poteri erano limitati dalla presenza di un senato e di una camera di deputati. Dopo la morte senza erede dell’ultimo re, viene afermato il carattere elettivo e non ereditario della corona, scelta tra i nobili, e tra di questi enne scelto il francese Enrico d’Angiò e da li in poi nobiltà polacca elesse sistematicamente principi stranieri e che dovevano quindi appoggiarsi all’una o l’altra fazione aristocratica. Nella Russia moscovita condizioni simili alla polonia, territorio sconfinato e ancora più scarsamento popolato ma su una superficie tre volte superiore alla polonia, scorso sviluppo della vita cittadina e traffici. Evoluzione politica andrà verso la concentrazione di tutti i poteri nelle mani del monarca nei cui confronti gli stessi nobili erano in uno stato di soggezione servile. Ruolo cruciale era quello della chiesa ortodossa di tradizione bizantina che rendeva sacra la figura dello zar e inculcava un’obbedienza cieca ai cittadini. Grande espansione della Moscovia quando eletto Ivan III e di Basilio III che posero le basi per una stretta associazione tra chiesa e stato. Successore di Basilio sarà Ivan IV Il terribile, vissuto in un clima di scontro e odio, si opporrà subito con violenza contro la nobiltà dei boiai, politica di rafforzamento del potere monarchico e di alleanza con i ceti inferiori in funzione antinobiliare. Riuscirà ad attirare a se il popolo fingendo di volere abdicare nel 1564, cosi da fare supplicare il popolo, terrorizzato di fronte ai potenti, di farlo tornare, cosi ottiene un investitura plebiscitaria dividendo lo stato in due parti una delle quali gradualmente estesa a tutte le regioni centrali in cui i suoi uomini seminarono un terrore indiscriminato contro boiari e contro coloro che risultavano sospetti per qualunque ragione. Culmine nel 1570 con il massacro della popolazione di Novgorod . A lui succedette il figlio Fedor, debole e infermo di mente che fu in qualche modo sostituito dal cognato Boris Godunov. Continuando una politica antinobiliare e colonizzazione siberia. Pestilenze, carestie e la morte di egli fece sprofondare però la russia in uno stato di totale anarchia. 8)IL SEICENTO Spesso viene usata la definizione crisi dei seicento per identificare una determinata fase storica, politica e lo scoppio contemporaneo di rivoluzioni e insurrezioni in varie parti di Europa. Inoltre si verificheranno fenomeni economici e sociali, come tendenza al ristagno e al calo della popolazione, la frequenza della carestie e delle epidemie, il rovesciamento di molti indici produttivi e scambi, incremento del pauperismo e disordini politici sociali e intellettuali. Tutte manifestazioni di uno stato di malessere della società europea. In opposizione c’è anche chi nega l’esistenza di una crisi generale e pone accento sui processi di trasformazione e di differenzazione economica, sulla diversità delle esperienze che interessano le varie aree di Europa. Il seicento in ogni caso ha cambiato i rapporti di forza del nostro continente segnando il declino del mediterraneo, spostando verso il mare del nord e verso l’atlantico l’asse dei traffici e il baricentro dello sviluppo economico. ^ il ristagno della popolazione: la lunga fase di incremento demografico iniziata nella seconda metà del 500 si esaurisce alla fine del secolo e metà del 600. Lo sostanziale stazionerà dell’area centro europea è 25 risultatnte dell’aumento della popolazione francese da un lato e dall’altra dalla contrazione complessiva della popolazione tedesca. Stesso andamento che in Germania in Italia dovuto a un calo pronunciato nei decenni centrali secoli scorsi, connesso alle pestilenze, diversamente incremento nei Paesi bassi e Inghilterra. I tre flagelli tradizionali, peste, fame, e guerra infierir orino in Europa, in particolare fame e pestilenze colpivano per la maggior parte individui denutriti, costretti a cibarsi di immondizie e a vagare per le strade a fare elemosina. Uno dei motivi del calo demografico può essere anche nell’aumento dell’età media al matrimonio e alle conseguente riduzione del numero dei figli, ^ Discesa dei prezzi: ciò che aveva caratterizzato l’economia europea del 500 era stata l’aumento dei prezzi tuttavia termine di questa tendenza del 600 e i prezzi presero a ristagnare o a scendere, in Francia in particolare. Altrove l’inversione della tendenza all’aumento fu meno netta. Questo andamento è naturalmente in rapporto con l’attenuarsi della pressione della domanda legato a sua volta dalla curva demografica già descritta. Un’altra spiegazione può essere cercata anche nella drastica diminuzione dei quantitativi di argento importati dalle americhe. Dal punto di vista delle tecniche agricole non si registrano nel XVII secolo grandi novità al di la della rivoluzione agricola inglese. Invece prosegue la tendenza all’esproprio dei coltivatori di retti da parte dei ceti urbani e si aggrava ulteriormente il peso della rendita fondiaria sui fittavoli e i mezzandri. Inoltre nell’est si aggrava una generalizzazione della serivitù della gleba, in Branderburgi-prussia dal 1653 si annuncia che i contadini sarebbero stati d’ora in avanti considerati servi a meno di prova contraria, in Polonia si poteva pretendere che lavorassero 6 giorni a settimana di lavoro gratuito e i padroni avevano diritto di vita o di morte su di essi. Alla rendita feudale e al prelievo signorile ed ecclesiastico si aggiunge poi il crescente peso delle imposte statali soprattutto sulle campagne e sulle classi lavoratrici, che cosi annullava il beneficio di un prezzo del pane diminuiti. Sconvolgimenti anche portati dalle guerre, che a partire dalla guerra dei trent’anni imperversarono per quasi tutto il secolo, a tutto questo si aggiunge la difficoltà del commercio, ad esempio crisi in Inghilterra tra 1620 1650 e anche economia fiamminga e italiana subito dopo, crollo. Tuttavia gravità e durata della recessione non furono dappertutto le stesse, in Inghilterra ad esempio per rilanciarsi si passerà dalle drapperie (panni pesanti in lana cardata) alle new drapperie ovvero tessuti più leggeri e meno costosi, nel nord occidente europeo si hanno dei processi di ristrutturazione e di decentramento delle attività manifatturiere nelle campagne. Tuttavia però una delle prime vere motivazioni di questa crisi del 600 sarà lo scoppio simultaneo di diverse tensioni, rivolte e conflitti politici in tutta Europa, significative di un vero e proprio malessere sociale diffuso da cui si diffonderò un enuclearsi di un sempre più moderno concetto di libertà e messa in discussione delle gerarchie sociali tradizionali. Un elemento comune alle rivolte è la protesta antifiscale, il rafforzamento degli apparati statali e delle spese belliche, portarono ovunque all’aumento delle pressione tributaria, all ricerca di nuove fonti di entrata e alla crescita del debito pubblico, andando a colpire per la maggior parte la popolazione più debole economicamente, creando cosi enormi sperequazioni nella distribuzione del carico, per cui l’imposizione aveva un carattere regressivo ovvero pagava percentualmente di più chi guadagnava meno. Le rivolte popolari in Francia: lunga serie di rivolte in Francia tra il 1625 e il 1675 che spesso si estenderanno a diverse regioni, come per la rivolta dei nu pieds, gli scalzi, esplosa in Normandia del 1640, di solito queste rivolte scoppiavano in genere in risposta all’introduzione di qualche balzello o aggravi e avevano in primo luogo colpire agenti di fisco e rappresentanti regi. Le rivolte contadine avrebbero avuto 26 comunque il carattere al tempo stesso antistatista e anti feudale, preannuncio della rivoluzione francese del 1789. ^Paure e persecuzioni: Il patrimonio folkloristico e pagano ancora ben vive, come il carnevale, le festività pagane, le danze e antichi culto agrari. Universo magico in cui vivevano ancora le plebi, soprattutto in campagna, elemento ora fondamentale per dare una spiegazione al malessere interiore e popolare. Conseguenza di ciò la caccia delle streghe, che raggiunse il parossismo tra 1580 e 1640, volontà da parte dello stato o comunque di chi governava di tenere sotto controllo i comportamenti ritenuti deviati. La stregoneria quindi può essere considerata una vera e propria psicosi collettiva che chiama in causa il senso di insicurezza e di angoscia alimentato dalle calamità dell’epoca, e il conseguente bisogno di invocare le forze occulte e dall’altro di trovare capri espiatori, valvole di sfogo per tensioni società. Fine verso 1650 1660 quando i magistrati smisero di credere al patto col diavolo e cominciarono ad essere avanzate spiegazioni mediche e sociologiche del fenomeno. All’ossessione per le streghe si unisce quella degli untori, che secondo una credenza diffusa spargevano la peste con unguenti malefici. Altra cupa manifestazione del periodo sarà la persecuzione ebrei espulsi da Inghilterra e Francia fin dal medioevo e dai regni iberici dalla fine del 400, nell’età controriforma nel regno di napoli e milano messi in ghetti e fatti oggetto di discriminazione. In germania vi furono una serie di massacri, pogrom. La maggior parte si rifugiò nei Paesi Bassi e Polonia e Lituania, ma proprio qui fu perpetrata una delle stragi peggiori nella storia del popolo ebraico da parte dei cosacchi ucraini insorti. ^Rivoluzione scientifica e filosofica: il seicento sarà il secolo di transizione alla modernità, si approva una nuova concezione del metodo scientifico, Inghilterra e Olanda due dei maggiori centri di elaborazione della nuova cultura. La pubblicazione de I movimenti dei corpi celesti di Copernico e La costituzione del corpo umano di Vesalio fondano due discipline scientifiche fondamentali, l’astronomia e l’anatomia, il fatto che Copernico sostenesse che era la Terra a girare attorno al sole e non viceversa voleva dire sconvolgere la visione tradizionale di un cosmo gerarchicamente organizzato e affermare un mondo invece in continua trasformazione e movimento. Poi ci fu Keplero con il suo Astronomia nova e infine Galilei che scoprì la legge della regola della caduta dei gravi e difese anche la teoria copernicana costandogli processo e condanna da parte del santo Uffizio. Sarà poi Newton a collegare le scoperte dei suoi predecessori nella legge di gravitazione universale. Anche per l’anatomia sarà difficile affermarsi a causa dell’opposizione alla dissenzione dei cadaveri, qui Harvey fece grandi passi avanti sulla circolazione del sangue e funzionamento del cuore. Tutto ciò unito da il via ad una vera e propria rivoluzione intellettuale che inaugura l’epoca moderna, si ha una concezione di un universo infinito, composto da una sola materia a sua volta divisibile all’infinito, le cui parti funzionano come un congegno meccanico. Si incomincia quindi a basarsi una modalità diversa anche di scoperta basata sull’osservazione diretta e la sperimentazione. Alla meccanizzazione dell’universo si accompagnava l’aspirazione a formularne le leggi di funzionamento in termini matematici, ciò attraverso anche diverse mdoalità di comunicazione e studio come le pubblicazioni scientifiche. I due filosofi che più coerentemente interpretarono i nuovi indirizzi della scienza saranno l’inglese Bacon e il francese Descartes ovvero Cartesio. Il primo da le regole per l’investigazione della natura basate sull’osservazione della realtà,classificazione dei fenomeni e sulla formulazione di ipoteso da verificare sperimentalmente, il secondo fornisce la netta distinzione tra res cogitans ovvero lo spirito e res extense la materia, concezione rigorosamente meccanicistica della natura dell’uomo. 27 Grande importanza anche dei rifornimenti di cereali, infatti importante ruolo nella rivoluzione agricola inglese, ingegneri idraulici olandesi specializzati nel prosciugamento di terre acquitrinose e nella costruzione di dighe, chiamati in tutta Europa. Importanza anche della manifattura. Anche le istituzioni finanziarie di Amsterdam senza rivali a livello europeo, la banca accettava depositi da mercanti e agevolava i pagamenti all’interno e sterno, mediante semplici trasferimenti di somme da un conto all’altro e cambiali. Province unite primo paese europeo in cui il numero degli addetti all’agricoltura scese al disotto della metà degli abitanti. Infine regime di relativa libertà religiosa e civile di cui si godeva nelle province Unite, anche se ufficialmente calviniste esse contenevano forti minoranza cattolici anabattisti e ebrei. All’imposizione dell’uniformità religiosa si opponeva la stessa struttura confederale della repubblica, ciascuna delle province aveva i propri stati dominanti, e dei rappresentanti. Gli stati generali che si riunivano nell’aja e che comprendevano i deputati delle sette province avevano poteri limitati e dovevano prendere le loro decisioni all’unanimità. ^La francia dei Borbone: sotto alla guida di Enrico IV di Borbone riguadagna rapidamente una posizione dominante sulla scena europea. Al rifiorire delle attività economiche contribuiscono anche gli sgravi fiscali , la soppressione di molti dazi e il programma di costruzioni stradali avviato dal primo ministro di Enrico Iv, l’ugonotto Maximilien de Bethune nonché duca di Sully. I detentori di uffici venali, ovvero ceto numeroso e potente in Francia si videro riconoscere, dietro pagamento di una tassa annua ovvero la pailette il diritto di trasmettere ereditariamente la loro, grande impulso quindi che si trasformerà nella formazione di una nobiltà di toga che rivaleggiava con la nobiltà di spada per ricchezza e prestigio. 161 Trattato di Lione,firmato con il piemonte sabaudo, Enrico IV ottiene la bresse e il burgey in cambio della cessione del Marchesato di Saluzzo, negli anni successivi si eviterà ogni tipo di intervento militare diretto ma non rinunciando ad esercitare la propria influenza in funzione antiasburgica in Germania e Italia. Dopo l’assassinio de il Borbone a causa di Ravaillac, l’erede al trono sarà luigi XIII, bambino allora di nove anni. Reggenza assunta da Maria de Medici, vedova di Enrico IV che inaugura una politica flospagnola e si appoggerà ad alcuni favoriti venuti da lei dalla toscana. La sudditanza alla spagna e la presenza di questi stranieri suscitarono risentimento dei principi del sangue reale e delle grandi casate aristocratiche che cercavano di riguadagnare il potere politico perduto. Punto in comune delle diverse rivendicazioni, fu la richiesta convocazione degli stati generali del regno, alla quale la monarchia dovrà acconsentire nel 1614, non prima maggiore età di Luigi XIII, ovvero 14 anni per i sovrani. Gli stati generali del 1614 furono gli ultimi in Francia, la reggente e i suoi sostenitori riuscirono a rendere vane le rivendicazioni della nobiltà. Nominato come ministro della guerra e degli affari esteri il giovane vescovo di Lucon, duca di Richelieu. Carica breve perché Luigi XII rivendicando i propri poteri farà assassinare Conticini, uomo scelto dalla reggente come capo governo, e nominerà primo ministro Charlese d’abery de luynes, esiliata la reggente e anche Richelieu. Tuttavia quest’ultimo riuscendo a mantenere i rapporti con il governo e il re sarà poi rinserito dallo stesso nel consiglio della corona, e diventerà fulcro del potere politico francese sostituendosi ad un sovrano privo della fermezza e capacità di comando. Le due politiche di Richelieu: due erano le linee di condotta alternative che si presentavano al cardinale ministro, la prima consisteva nell’appoggio alla politica di restaurazione cattolica degli Asburgo di spagna e austria, ciò avrebbe consentito un risanamento delle finanze e sulle riforme che tutti invocavano. La seconda linea considerava invece una contrapposizione inevitabile al di disegno egemonico degli asburgo e subordinava ad esso ogni esigenza di polita interna, quest’ultima linea scelta da Richelieu. Il ritorno ad una politica estera aggressiva vide quindi il rafforzamento dell’autorità monarchica all’interno del paese, eliminazione di ogni potenziale focolaio d’opposizione, non poteva inoltre più essere tollerata l’organizzazione politico militare degli ugonotti. Tra 1626 e 1628 Luigi XIII e Richelieu condussero una vera propria guerra che vide la fase culminante nell’assedio di La rochelle, la città si arrese nell’ottobre 1628. Ai 30 protestanti concessa una pace di grazia che manteneva la libertà di culto nei limiti sanciti dell’editto di nantes ma no garanzie politiche e militari. Tutte queste azioni politiche ebbero come conseguenza un aumento rapido della pressione fiscale, e in particolare colpendo la campagna,c osi rivolte popolari a partire dal 1625 e in risposta creazione di alcuni commissari per mantenere ordine. Ci furono anche iniziative sul piano culturale, come formazione da parte di R dell’accademia di francia, con ob di fissare i caratteri della lingua nazionale. ^La spagna da Filippo III all’Olivares Con Filippo III si inaugura in Spagna l’era dei privados o validos ovvero dei favoriti onnipotenti a cui sovrani incapaci di governare delegano tutti i poteri di decisione e di comando, il favorito di Filippo III sarà Francisco Gomez de Sandoval, duca di Lerma, il quale avrà il buon senso di comprendere che la Spagna non poteva più sostenere il peso delle guerre . Alla pace con l’Inghilterra segue una tregua lunga 12 anni con le Province Unite. Ma successivamente l’indole dello stesso fece anche espellere dalla penisola iberica i moriscos, sudditi di origine araba convertiti al cristianesimo che in talune regioni come Valencia costituivano un’indispensabile manodopera specializzata per agricoltura e industria, quasi 300000 moriscos abbandonarono la spagna in quella occasione per andare la maggior parte in Nord Africa, duro declino economico e demografico . Poi ci fu Filippo IV a cui si accostò il conte di Olivares e poi duca di San Lucar, al contrario di Lerma uomo energico con pieno zelo per il bene pubblico, e avente l’ob di introdurre profondi mutamenti nelle strutture economiche e politiche della monarchia, ma allo stesso tempo politica che voleva difendere la potenza imperiale spagnola da quella che poteva essere un influsso olandese, e cosi quando finì la tregua dei 12 anni a Madrid si decise di non rinnovarla. Chiaro che la guerra non potesse più gravare sull’economia già esausta castigliana alla fine del 1624 egli presenta al re un memorandum che prevedeva la graduale uniformazione delle leggi e istituzioni nelle varie parti della monarchia e una più equa distribuzione degli oneri e delle cariche. Nel 1626 pubblico un progetto ovvero Unione delle armi, in cui si assegnava a ciascuna provincia un contingente di soldati da reclutare ed equipaggiare a proprie spese. Se in un primo momento sembrerà che le disposizioni di Olivares funzionino perfettamente successivamente nel 1628 con l’apertura di un nuovo fronte in Italia e la cattura da parte olandesi della flotta che trasportava l’argento americano si ebbe un tracollo delle finanze spagnole. ^La guerra dei TRENTANNI, Prima fase 1618-1629 A Rodolfo II succede il fratello Mattia, ma dietro di lui si profilava minaccioso il nipote Ferdinando duca di Stiria e con forte animo cattolico, egli ottenne la designazione a re di Boemia e di Ungheria ma prese subito Cosi che il 23 maggio 1618 una folla di delegati invase il palazzo reale e getterà dalla finestra due tra i più odiati reggenti e il segretario, formazione poi di un governo provvisorio, formazione di un esercito in previsione di uno scontro con gli Asburgo, stesso esempio seguito dalle altre province del regno. Alla morte di Mattia succedette Ferdinando che venne eletto poi dalla dieta imperiale riunita nell’agosto 1619. Due giorni prima i ceti boemi avevano offerto la corona al calvinista Federico V. Cio che Federico ottiene sarà di spingere l’imperatore a chiedere l’aiuto della spagna e della lega cattolica tedesca cosi nel 1620 eserciti bavaresi e imperiali sottomettono alta e bassa austria per penetrare in boemia. E l’8 tentativo di resistenza sulla montagna bianca vicino a Praga ma fallimentare. Alla vittoria imperiale succede una dura repressione, in austria e boemia espulsione di pastori luterani e calvinisti, giustiziati i capi ribellione e nobiltà protestante praticamente costretta a convertirsi bene emigrare. Si tratta di una ricattoliccizzazione forzata a cui seguirà una nuoca costituzione che prevedeva ereditarietà corona. 31 Nel 1621 si aprono le ostilità tra Spagna e Province unite, si ebbe spostamento della Francia per sostenere causa protestante e intervento armato del re di Danimarca cristiano IV contro gli asburgo, necessità di ritirare sul piano militare a causa di problemi interni Francia e trattato di Monzon che riconosceva la supremazia spagnola in un’area nevralgica per Ita e Europa centrale. ^Cristiano IV di danimarca: volendo anticipare la svezia le cui intenzioni espansive nei confronti del dominio baltico erano già note, Cristiano IV costutuì un’armata militare protestante per affrontare il già formato esercito militare imperiale di von Wallestein, tuttavia senza grande successo in quanto dovette poi chiedere nel maggio 1629 una pace. Il re di danimarca cosi facendo riotteneva i territori perduti ma doveva impegnarsi a non intervenire più negli affari imperiali dove ormai VW rivaleggiava con quella degli asburgo, due mesi prima era stato pubblicato l’editto di restituzione, con il quale Ferdinando II ordinava la restituzione di tutti i beni ecclesiastici secolarizzati dopo 1552. Causa cattolica vittoriosa in germania e restaurazione dell’autorità imperiale. ^Dalla guerra di mantova alla pace di Vestfalia 1629-1648 Il nucleo nevralgico della politica europea di questo periodo sarà l’italia settentrionale, alla fine 1627 morte del duca di mantiva Vincenzo II Gonzaga, e il successore designano era stato individuato nel francese Carlo duca di Nevers, ma gli asburgo, preoccupati da una presenza farncese sempre più massiccia rivendicarono la dipendenza dell’impero del ducato di mantova e nel marchesato del Monferrato, su cui puntavano le proprie mire anche il duca di savoia carlo emanuele I. 1629-1630 un esercito imperiale scenderà le alpi e si impadronirà di mantova ma la fortezza di casale monferrato resisterà all’assedio delle forze spagnole al comando del governatore di Milano. I problemi di Richelieu e di Olivares e la grave epidemia che scoppia itali nord costringeranno a questo punto i cointindenti a trattative di pace con accordo di Cherasco, mantova e Monferrato restavano al gonzaga nevers che si riconosceva suddito dell’impero e la francia manteva il possesso di pinerolo. Tutto ciò indebolisce lo sforzo militare spagnolo nei paesi bassi e dall’altro induce il governo francese a sussidiare il re di svezia, cosi che Adolfo potesse difendere la causa protestante ma affermare egemonia svedese, ma contemporaneamente destituzione del Wellstein e la smobilitazione del suo esercito, cosi Gustavo Adolfo maggiore facilità a invadere da nord Brandeburggo e piegare poi occidente il principe elettore Giorgio Giovanni a allearsi con lui. La schiacciante vittoria permise ad A di aprire la via verso germaia meridionale, il re di svezia si dirigerà verso sud ovest verso Magonza, e poi invasione della baviera, ma Wallestein, riformando un nuovo esercito raggiunse gli svedesi che risalivano verso nord ma questi ebbero il sopravvento nella battaglia di Lutzen, in sassonia ma morte di A. Situazione di stallo in cui W tenta di imbandire delle trattative segrete con il nemico ma Ferdinando II capisce che unico modo di sconfiggere per sempre questa minaccia è assassinio, cosi nel febbraio 1634 W pugnalato da alcuni sicari. Cosi imperiali e spagnoli collaborazione per infliggere sconfitta durissima agli svedesi a Nordlinger 1634, e poi pace con imperatore da parte sassonia. La svezia ormai decisa ad abbandonare la battaglia quando si aggiunse un’altra forza ovvero la Francia. Richelieu voleva smuovere una guerra alla spagna e impero con Germania per impedire il consolidarsi della potenza imperiale in Germania e riformarsi di un potere asburgico contro cui già combattuto con Carlo V. Cosi rianimando anche la parte svedese, la flotta spagnola venne distrutta dagli olandesi nella battaglia delle dune e svedesi continuarono distruzioni in germania e esercito francese grande vittoria su spagna nella battaglia di rocroi 1643. Pace di Versailles, 1648serie di trattati tra Olanda e Spagna, francia e impero, e svezia e impero, qui si ha riconoscimento spagnolo dell’indipendenza delle province unite e secessione del portogallo. La francia ottiene il possesso definitivo dei vescovati di Metz, Toul e Verdun e gran parte dell’alsazia e di altre piazzeforti sia sul reno sia in piemonte. Svezia che aveva sconfitto anche danimarca rimaneva padrona della pomerania occidentale e della provincia di Halland. La situazione religiosa dell’impero fu modificata rispetto alla pace di augusta, nel senso di ammettere anche il calvinismo accanto cattolicesimo e al luteranesimo e 32 suffragio in quando si vedeva, in particolare Cromwell il pericolo di un sovvertimento delle gerarchie sociali. Discussioni interrotte dalla fuga del re che cercherà con appoggio degli scozzesi di riaccendere la guerra civile ma fallimento, e condannato a morte, giustiziato il 30 gennaio 1649. Prima volta nella storia europea che un monarca veniva giustiziato dalla sovranità del popolo. ^Interregno e protettorato di Cromwell LA camera dei lords viene soppressa e sostituita dal consiglio di stato, organo che condannerà lo stesso sovrano, e nel maggio 1649 viene proclamata la repubblica unita di Inghilterra, scozia e irlanda, il Commonwealth. Si manterranno tuttavia i contrasti e le de divisioni tra moderati, capi eserciti e i livellatori. Mentre il primogenito di Carlo I rifugiato nei paesi bassi non aveva tardato ad assumere il titolo regio di Carlo II e riconosciuto sia da scozzesi che irlandesi. Per evitare la minaccia realista necessità di formare un’armata compatta e di intervenire subito, quindi arresto dei capi del movimento, repressione sanguinosa dell’ammutinamento di alcuni reparti dell’esercito a Burford, e poi C stesso guida la campagna contro gli insorti irlandesi che sarà segnata da massacri indiscriminati di cattolici, una specie di genocidio con 600000 irlandesi morti o costretti ad emigrare, in questo avvenimento trova la spiegazione l’odio inestinguibile dei cattolici irlandesi verso la dominazione inglese, successivamente vittoria della campagna in scozia. Inizio quindi di una vera e propria politica espansionistica aggressiva, nel settembre 1651 promulgazione dell’atto di navigazione che riservava alla madrepatria il commercio con le colonie nordamericane e ammetteva nei porti inglesi solo navi britanniche o dei paesi da cui provenivano le merci, attacco agli olandesi. Infatti contro risposta saranno le tre guerre navali anglo olandesi che finiranno per sancire la superiorità marittima britannica. Poi nel 1656 C contro Spagna e conquista isola giamaica. Inizio epoca imperialismo britannico. Meno risultati efficienti nella politica interna, sciolto il Lungo Parlamento, insediata un’assemblea di 144 scelti dai capi dell’esercito che formeranno il Parlamento Barebone e stesso anno proclamazione di C come Lord Protettore del Commonwealth di Inghilterra, Scozia e Irlanda, lo stesso C sceglierà i membri del consiglio di stato, quasi tutti capi esercito. Coincidenza potere politico e potere militare. Questo protettorato pose fine alla relativa libertà di stampa e anche il dissenso religioso cominciò ad essere perseguitato. La dittatura militare non rispondeva ai desideri della gentry che voleva potere per se ed era ostile al mantenimento di una forte pressione fiscale, infatti numerose accise sui beni di largo consumo e imposta fondiaria. Successore di C alla sua morte nel 1658 è Richard, figlio, che però sarà incapace di avere la stessa tempra del padre e per questo si richiamerà Carlo II Stuart che con la dichiarazione di Breda 1660 si impegnerà a governare di concerto con il parlamento e concederà larga amnistia e tolleranza religosa. ^La francia delle rivolte popolari alla Fronda L’aumentare della pressione fiscale imposta da Richelieu aveva già provocato delle rivolte popolari, talvolta estese a interi regioni ma pur geograficamente limitate e fondamentalmente spontanee. Un carattere diverso ebbero i disordini della Fronda che videro protagoniste le classi dirigenti e interessarono contemporaneamente la capitale e maggior parte paese. Alla morte di Luigi XIII eletto il piccolo successore Luigi XIV la cui reggenza è assunta dalla vedova del monarca ovvero Anna d’Austria che però affidò la direzione degli affari a Giulio Mazzarino, discepolo di Richelieu. Egli mantenne la fedeltà al pensiero di R ma alla durezza di questo sostituii la diplomazia e la’rte del compromesso e ne ereditò l’impopolarità anche a causa della sua provenienza straniera e estrazione sociale modesta. Principi di sangue e nobili cominciarono quindi ad agitarsi e complottare per impadronirsi del potere politico, gli officers protestavano contro l’autorità concessa agli intendenti e contro la continua creazione di 35 nuove cariche, i rentiers lamentavano enormi ritardi con cui erano pagati gli interessi di cui avevano diritto, poi denuncia generale degli scandalosi arricchimenti dei finazieri e degli appaltatori delle imposte. Situazione incontenibile nel 1648, di fronte e nuove misure fiscali il Parlamento di Parigi prese la testa del movimento di opposizione e tenne delle riunioni congiunte da altre corti sovrane risiedenti nella capitale per concordare un comune programma di riforme, si trattava di stabilire soppressione degli intendenti, della diminuzione imposte, rifiuto sistema degli appalti, invalidità di ogni tassa non approvata dal Parlamento, illegalità degli arresti arbitrari, una marcia indietro rispetto all’assolutismo della monarchia francese. La regina e Mazzarino fecero quindi arrestare uno dei più autorevoli e popolari esponenti della magistratura parigina, ma la piazza si ribellò e la corte fu costretta ad abbandonare la capitale e piegarsi alle richieste del Parlamento, ne quando l’esercito provò nei primi mesi 1649 a penetrare a Parigi fallimento, ormai si era anche firmata la pace con gli insorti. Per questo la Fronda prenderà il nome di Fronda parlamentare, per il ruolo importante giocato contro l’assolutismo. Tuttavia i rivali del Condè e altri nobili non placarono il loro desiderio e odio verso questa nuova direzione francese e ciò accenderà la Fronda dei principi ma a differenza prima fase qua non disegno politico, militare omogeneo ma insieme di alleanze disorganizzate. Rappresentazione di un rigurgito di anarchia feudale nelle campagne, esposte ad estorsioni e alle violenze soldatesche e flagellate anche dalla carestia dell’epoca. Non fu tanto la vittoria del 1652 ma tanto l’esaurimento generale a riportare la pace nel paese e a consentire a Mazzarino e la reggente di rientrare trionfalmente nella capitale, fallimento fronda aveva dimostrato alla popolazione che l’unica forza in grado di scongiurare anarchia e di tenere a freno la prepotenza dei grandi. Fu chiusa sempre da Mazzarino la guerra contro la spagna con la Pace dei Pirenei nel 1659m che assegnava alla Francia l’Artois , Rossiglione e parte Cerdagna. ^Crisi monarchia spagnola Alla fine della guerra dei trentanni la Spagna ebbe la peggio e da ciò deriverà una serie di rivolte popolari sulle estremità orientale e occidentale, penisola iberica, Catalogna e Portogallo. In quest’ultimo la Catalogna si considerava una nazione distinta dalla castiglia, sia per lingua sia per cultura. Disputacio proclamerà nel 1641 unione catalogna alla monarchia Borboni, proclamazione indipendenza anche Portogallo nel 1640. Monarchia spagnola portata all’estremo e quindi incapace di reagire, cosi Filippo IV costretto a licenziare Olivares, a cui succedette don Luis de Haro, nel 1647 scoppia una rivolta anche nel regno di Napoli. La riconquista della Catalogna fu possibile sia per mutamento della situazione internazionale e disordini della fronda ma soprattutto timori dell’aristocrazia catalana di fronte al radicalizzarsi della lotta sociale, da rivolta separatista a guerra generalizzata dei poveri contro ricchi. Infine furono vani i tentativi di Madrid di ricondurre il portogallo sotto la sua obbedienza, troppo forte economicamente, appoggio francia e Inghilterra, lunga tradizione di indipendenza, fine conflitto con la vittoria portoghese di Villanciosa 1665. La castiglia uscirà circa da 50 anni di guerre in preda a una profonda decadenza economica e demografica. 10)ITALIA DEL SEICENTO Il seicento sarà caratterizzato da una crisi generale di cui l’Italia si fa rappresentante, infatti mancata prosperità dei traffici, da paese esportatore a paese importatore di manufatti, spostamento asse dei traffici dal mediterraneo all’atlantico, frantumazione politica, subordinazione alla potenza spagnola. Italia caratterizzata da un declino demografico ed economico, vennero colpite dalla crisi soprattutto le attività di produzione di articoli di lusso centro delle esportazioni verso mercati lontani. Il declino fu soprattutto settore laniero, con un dimezzo della produzione veneziana e milanese. Tuttavia mantenimento 36 di un alto livello artigianale nella fabbricazione di alcuni articoli di lusso, come carrozze o vetri ma allo stesso tempo perdita delle attività commerciali, assicurative e bancarie legate al movimento delle merci. Ciò sarà manifestazione della perdita di importanza del mediterraneo come crocevia di scambi e traffici infatti le manifatture di Venezia, Milano, Firenze e Genova saranno vittime della concorrenza dei produttori dell’europa nord occidentale, infatti grande richiesta delle new drapperie inglesi, esempio manifattura più a basso costo rispetto quella italiana delle corporazioni e che utilizzavano metodi antiquati. Inoltre a questo si aggiungeranno anche effetti devastanti dei trent’anni nell’Italia settentrionale e Germania e gravissime pestilenza che imperverseranno nel 1630 e 1631 w 1656/1657, colpite saranno Milano, Verona, Bologna, Venezia, Napoli e Genova. Ma il calo demografico a causa della peste sarà colmato entro la fine del 600 grazie molto alle campagne anche se riassestamento demografico solo nel 700. Resse meglio agricoltura dell’industria e del commercio, ad una crisi in questo campo si rispose con la dissezione di nuove colture come vite, riso e gelso. Infatti allevamento bacchi da seta, seta grezza e filata divennero presto la principale voce di esportazione degli stati del nord italia. Diffusione anche della filatura e tessitura del lino e della canapa all’interno delle famiglie contadine, produzione dei tessuti di lana o cotone ordinari, fabbricazione di chiodi e attrezzi di ferro notevole progresso, lontani inizi della futura industrializzazione delle regioni settentrionali. A questo sviluppo resterà estraneo il mezzogiorno. Ad un’involuzione economica andrà di pari in passo una cristallizzazione delle gerarchie sociali e crescente distacco tra i detentori della ricchezza fondiaria e classi subalterne dedite al lavoro manuale, si diffonde anche una mentalità aristocratica, legata all’influenza spagnola che disonorava le arti meccaniche e tutte le attività intese al guadagno, si diffonde una maggiore attenzione al culto del casato e della stirpe, pratica del duello, diffusione del fedecommesso e della primogenitura come strumento di trasmissione ereditario. Si va a diffondere la concessione sempre più diffusa di titoli e blasoni. Stessa concezione gerarchica e conservatrice anche nella chiesa, il pontefice esercitava un vero e proprio potere, anche al di fuori dei suoi confini poteri altrove appartenenti ai sovrani. Le organizzazione ecclesiastiche detenevano una parte importante della ricchezza fondiaria e i beni immobili erano in inalienabili, poi esenti dalle imposte, dipendenza unicamente dai tribunali ecclesiastici e non civili, i luoghi di culto godevano di extraterritorialità, diritto di asilo. Grande autorità e prestigio di cui godeva il clero nel Mezzogiorno frutto anche di un’adesione massiccia degli italiani di ogni categoria sociale all’ortodossia cattolica e al magistero religioso e morale della chiesa, unica minoranza religiosa italiana che riuscirà a resistere in Italia sarà la comunità valdese. Le stesse classi dirigenti sosterranno la chiesa in quanto garante dell’ordine sociale e della docilità dei poveri ma anche sbocco cadetti e figlie non destinate al matrimonio. A tutte queste dinamiche sarà legato anche un impoverimento culturale che si osserva in questo periodo in contrapposizione con la stagione umanista, decadenza delle università, e le stesse accademie divengono solo palestre di vacue esercitazioni poetiche prive di spessore intellettuale, uniche eccezioni le accedemie dei Lincei a Roma, del Cimento a Firenze e degli Investiganti a Napoli. Da un punto di vista artistico la decadenza dell’evoluzione intellettuale italiana dovuta anche a un poco sviluppo, quasi nullo di tutte quelle arti o scienze al di fuori della filosofia e al radicarsi a dottrine superficiali. -Domini spagnoli: Il dominio spagnolo porterà con sé fin dai primi decenni del XVII un notevole sforzo di razionalizzazione amministrativa e finanziaria a vantaggio soprattutto delle comunità gravate da debiti, tuttavia ciò si trasformò dopo al 1620, guerra dei trent’anni alla ricerca sempre più frequenti di modi per finanziare la difesa militare con una conseguente pressione fiscale sempre maggiore, cosi le classi dominanti, patriziato nel milanese, il baronaggio, il ceto togato del regno di napoli ne approfitteranno per riaffermare il proprio controllo sulle istituzioni locali in contrapposizione alle autorità sovrane. 37 Manciuria, inizio dianstia Q’ing destinata a crollare fino al crollo del celeste impero 1911. Stabilito ordine questa popolazione però stabilì la propria superiorità di popolo conquistatore costringendo tra l’altro i cinesi a tagliarsi i capelli metà rasati con il tipico codino, ma in ogni caso avranno comunque bisogno della burocrazia cinese. Dopo la crisi della metà del 600 la popolazione riprese a crescere grazie all’acclimatamento di nuove piante alimentari, estensione risicoltura. Tuttavia a questa immagine di potenzia Cinese però si contrapporrà un irrigidimento economico e sociale, esasperato tradizionalismo. -Il Giappone: lo stato giapponese si era costituito sul modello cinese, dalla cina derivato anche il buddiscmo che poi si fuse con una religione diversa ovvero lo scintoismo. Diversamente però che dalla cina l’autorità dei funzionari fu sostituita dai poter dei grandi signori fondiari che potevano contare sulla devozione e sostegno dei samurai. Dal XII secolo accanto all’imperatore si ha un’altra figura ovvero lo shogunato esponente di una delle casate feudali più importanti . Per quasi due secoli appartenente sempre alla famiglia degli Ashikaga, sotto cui Giappone si svilupperà molto anche da un punto di vista culturale. Tuttavia nel XV ripresa delle guerre intestine per la supremazia tra signori feudali, da cui emerse Toyotomi che tenterà inutilmente per due volte la conquista della corea. Suo successore ieyasu. Tuttavia l’epoca Tokugawa caratterizzata al tempo stesso dalla persistenza delle strutture feudali e da un forte accentramento statale. Essi controllavano un terzo del paese e iniziarono un processo di chiusura verso l’occidente, chiusura frontiere, ai giapponesi impedito di viaggiare fuori dai confini e riduzione al minimo dei rapporti commerciali con occidente. Dall’altro lato però ulteriore incremento demografico e del commercio interno, soprattutto agricoltura. -India: questo stato caratterizzato da una moltitudine di etnie, religioni e lingue diverse. Infatti si aveva buddismo, induismo, islamismo e sikh. A questa frammentazione religiosa si affiancava anche una frammentazione di tipo politico, sistema delle caste, e a Delhji si era insediato un sultano turco musulmano, nella penisola deccan invece impero di Vijayanagar, nome della capitale. Equilibrio spezzato però dall’irruzione di un capo militare afgano Babur, che sconfisse sultano di Delhi. Vengono così gettate le basi dell’impero moghul, destinato a perdurare fino XVIII il suo maggiore artefice sarà Akbar Il grande che sottomise India centro settentrionale ma con un inquadramento statale, a governare al suo fianco c’erano il ceto dirigente dei mansabdar, una milizia personale, e zamindar ovvero funzionari della classe dirigente indigena, egli favorirà anche integrazione tra musulmani e indù abolendo l’imposta islamica sugli infedeli. Opposizione quindi alla cellula base della società indiana di comunità di villaggio che viveva in un regime di autoconsumo, sviluppo manifatturiero, crescerà anche una classe media di mercanti. Apogeo dell’impero moghul con il lungo regno di Aurangzeb che unificherà tutto il continente indiano. Gli ultimi anni del suo regno però continue campagne militari contro la stirpe guerriera dei Maratha abitatori delle montagne sudoccidentali, tuttavia pian piano indebolimento a causa della penetrazione francese e inglese che segnerà storia indiana. -Imperi ottomani: con Solimano il magnifico apogeo dell’impero ottomano tuttavia poi declino a causa dei risultati deludenti delle lunghe campagne condotte tra 500 e 600 contro Persia e Austria. In Persia dinastia degli safavidi, Abbas il Grande porta grande progresso a questo stato, con annessioni territoriali e miglioramenti urbanistici, tutti miglioramenti però destinati a scomparire con invasore afghano Nadir Saha. Preoccupazione per il fronte orientale fece si che si chiuse la guerra in Ungheria nell 1593, fine espansione territoriale determinò gravi conseguenze in un impero fondato sulla guerra e sulla conquista come quello turco. Altra grisi sarà la successione, se in un primo momento essa avveniva che a regnare fosse uno dei figli del sovrano in base alle proprie capacitò, infatti figli inviati ad amministrare le province successivamente successione fratelli sovrano che invece no capacità in quanto restavano tutta la vita a palazzo. 40 -Asia e Europa: Asia diede per tutta epoca moderna all’europa più di quanto avvenne all’inverso, infatti nessun paese asiatico chiedeva merci europee in grandi quantità mentre avveniva il contrario, ad esempio con tè e caffè. Influenza dell’occidente minoritaria e ristretta al Portogallo la cui unica vera colonia sarà nell’arcipelago delle filippine. Anche influenza olandese con Le compagnie delle indie olandesi e poi francese. Grande attività missionaria in India e Giappone, gesuiti, anche se non particolari problemi la chiesa guarderà sempre con sospetto i riti cinesi, condannati dal pontefice stesso. Per quanto riguarda insediamenti i portoghesi mantenevano in Indonesia, solo parte isola Timor, Macao e un’isoletta nel largo di canton in cina, mentre in India in Goa, diu, Dauman e Mangalore. Possedimenti olandesi più vasti dalle molucche a sumatra, da malacca a ceylon, invece compagnie Indie orientali inglese insediata con consenso a Bombay. Russia possedimento vasti territori. 13)L’APOGEO DELL’ASSOLUTISMO: LA FRANCIA DI LUIGI XIV Luigi XiV figlio di Luigi Xiii e di Anna d’austria assume la corona a cinque anni ma diventa ufficialmente re all’età di 23, alla morte di Mazzarino nel 1661, e porta avanti un regno di ben 72 anni. Questo lungo regno rappresenta l’apogeo dell’assolutismo monarchico in cui la Francia assumerà una posizione di spessore all’interno contesto europeo, anche a livello culinario, artistico e di moda. Il francese diviene la lingua della diplomazia scalzando il latino. Nelle sue memorie Luigi XIV ha voluto più volte sottolineare come la Francia vigesse nella più totale confusione e disordine al momento della sua ascesa al trono evidenziando poi come il suo regno porrà fine a ciò. Dopo alla morte di Mazzarino egli manifesta da subito la volontà si governare da solo senza più delegare niente a nessuno, cosi le decisioni più importanti le prenderà lui medesimo Solo tre ministri mantenuti in carica ovvero Le tellier , segretario di stato per la guerra, de Lionne per gli affari esteri e Fouquet alle finanze, che però in poco sarà destituito e processato a morte. Tutti proveniente da un ceto modesto così da creare un rapporto di devozione al loro monarca. Successivo a Fouquet viene eletto Colbert come controllore delle finanze, diventando poi super ministro dell’economia. Importante sarà anche il ruolo dei consigli: -consiglio superiore organo ristretto con i ministri citati e presieduto dal re dove si decidevano maggiori affari di stato, -consiglio dei dispacci che esaminava la corrispondenza ricevuta dalle province, - consiglio delle parti in cui c’era cancelliere per questioni giuridiche, -consiglio delle finanze e poi –gran consiglio, ovvero vera e propria corte giudiziaria in cui venivano affidate le cause non dedite ai tribunali standard. Poi c’erano i matres des requetes ovvero funzionari che svolgevano diverse funzioni come quella di relatori di consigli. Gli intendenti ovvero responsabili delle province perdono il loro ruolo straordinario che avevano durante la reggenza di Mazzarino, anche se fungheranno sempre da cinghie di trasmissione di volontà regale e occhi e mani dell’adm centrale delle province. Poi c’erano gli officiers ovvero i detentori di uffici venali ereditati o acquistati in denaro, come consiglieri i presidenti dei tribunali superiori e dei parlamenti, ovvero corti di appello che registravano gli editti regi, nei momenti di debolezza della monarchia essi bloccavano quelle leggi che loro stessi consideravano lesive per la loro autorità, diventeranno nel corso del tempo una terribile forza di opposizione all’assolutismo. Rappresentava la carica venale una forza intermedia tra la società e lo stato, un ceto che alla monarchia doveva la sua legittimazione ma che dalla titolarità del posto e dalla inamovibilità che ne discendeva traeva mpn solo prestigio ma anche certa indipendenza, Tuttavia la monarchia del re sole aveva alcuni limiti, le norme da applicare variavano molto da luogo a luogo, infatti no carattere organico e ciò lasciava scoperte molte zone anche dal diritto privato, vigeva anche il diritto consuetudinario e al sud anche il diritto romano, e diritto canonico. In campo economico appariva importante invece la distinzione tra pays d’election e pays d’etats dove continuavano a riunirsi gli stati provinciali che spesso contrattavano con la corona per le imposte da pagare. 41 Luigi XIV una volta affermò “lo stato sono io”, che va intesa come un involontario riconoscimento di un limite che si traduceva in un’obbedienza e un uniformità statale unicamente ricollegabile alla figura del re e non tanto delle istituzioni. Nei primi anni il sovrano visse ad alternanza a Parigi e nelle sue diverse residenze, nel 1669 inizio lavori di Versailles, che diventerà grandiosa reggia che ospiterà quasi dieci mila persone. Anche qui possibile notare la centralità del re, infatti vigeva un’etichetta molto rigida circa i comportamenti e un volere innato da parte dei cortigiani e di coloro presenti alla reggia di farsi notare dal sovrano stesso. La vita stessa della regia era scandita da lui, infatti i momenti della sua giornata diventavano i momenti della vita della corte stessa, quando si alzava e coricava, grande importanza della scelta della persona che porgeva al re la camicia o sorreggeva la candela di notte, vi fu una vera e propria gara all’interno della corte per emergere agli occhi del re, come attestato anche da diversi uomini di lettere come Rcine, Moluere e La Bruyere. Allo stesso tempo però il soggiorno a Versailles si trasformava in una prigione dorata che allentava molto il contatto del re circa le decisioni politiche e rapporti con gli altri territori. Inoltre grande divario tra la vita lussuosa e sfarzosa nelle residenze del re e della corte e invece della popolazione, infatti essa basava la propria sussistenza unicamente sull’agricoltura, ma che talvolta in crisi in quanto no letame, cattivo collegamento con l’allevamento. Tra le colture diffuse vite. Da un certo punto di vista anche mentale si era ancora profondamente medievali in Francia. La scarsa produttività agricola anche legata alla struttura della proprietà e alle forme di conduzione come mezzadria e piccolo affitto, e alla pressione del prelievo sui contadini che spesso cedevano metà dei profitti e del raccolto ai proprietari del suolo. Inoltre vigevano sia imposte dirette sia indirette, come consumo alcolici, sale dazi e ciò piegava ancora di più chi già di per se guadagnava o coltivava il giusto per campare. Quindi maggior parte della popolazione viveva ai limiti di pura sussistenza. A questo si aggiungono pian piano le lunghe guerre di Luigi. Colbert cercherà da subito di risollevare tale situazione economica ponendo due obiettivi ovvero, - rimediare al grave dissenso dei conti pubblici post Mazzarino e –rilanciare l’economia francese. Così creazione della Camera di giustizia straordinaria per indagare illeciti arricchimenti di finanzieri, appaltatori, ricevitori di imposte, cosi si raccoglieranno decine di milioni di lire sgravando il debito pubblico e cosi riduce anche il cosiddetto piede della taglia avendo un pareggio tra entrate e uscite. Colbert riteneva che ciò doveva aiutare lo stato ad intervenire per sostenere l’economia. Non si hanno però interventi positivi per le campagne, ma sforzo principale sulle manifatture. Capisaldi della strategia colbertiana: - controllo sulla qualità dei prodotti con regolamenti minuziosi e controllo della manodopera, -concessione di sovvenzioni e privilegi imprenditori disposti a introdurre nuovi rami di industria, -protezionismo doganale ovevro imposizione di dazi alti sui manufatti stranieri specialmente inglesi e olandesi cosi da scoraggiare importazioni, - costituzione di compagnie privilegiate per il commercio con le varie aree del globo, come due compagnie indie, -sviluppo della marina mercantile e da guerra con premi agli armatori, -potenziamento delle infrastrutture che agevolavano la circolazione uomini e merci, come strade e canali, porti e servizi postali. Nonostante ciò gli storici sottolineano che tute le azioni di Colbert non ebbero un impatto così decisivo soprattutto a causa dei alcune scelte bellicose da parte di Luigi XIV che peggioreranno drammaticamente la situazione della popolazione. Da un punto di vista religioso si mantenne lo stesso obiettivo di ordine e uniformità riscontrabile in altri campi di questo periodo, in cui obiettivo principale era contrastare l’eresia. Si diffonde una nuova corrente ovvero quella giansenista, che prende il nome da Jansen, un vescovo delle fiandre nella cui opera Augustinus sosteneva la concezione agostiniana della grazia come un dono concesso a pochi ponendo accento sull’interiorità della fede e svalutava l’apparato delle decozioni esteriori tipico del cattolicesimo e si diffonderà velocemente questo movimento, soprattutto tra i ceti medio bassi clero e nobiltà borghesia di 42 suddivise quasi ugualmente tra essi e nobiltà. Poi Dichiarazione di sovranità che affermava il sovrano come assoluto. Il Brandeburgo seppur ingranditosi con la guerra dei trent’anni soffrirà comunque di una discontinuità territoriale e dell’eterogeneità dei diversi possedimenti. A emergere in questo clima sarà Federico Guglielmo che ottenne dai nobili che governavano la dieta di B i mezzi per costituire un piccolo esercito permanente, cosi che egli poté poi affiancare la S, poi Polonia e riscuotere con forze le tasse. Poi tassa sulla birra riscossa dai funzionari regi direttamente mentre in campagna la riscossione della contribuzione fondiaria riscossa dagli stessi signori fondiari che scaricavano tutto il peso sui contadini, peso che però farà rafforzare molto Federico Guglielmo -Austria: Dopo la guerra dei trent’anni la sottomissione dei ceti nei ducati austriaci, la sostituzione di gran oarte della nobiltà in Boemia e infine la ricattolizzazione forzata avevano dato ai loro stati ereditari una nuova compattezza. La religione sarà in mancanza di un’unità linguistica ed etnica il collante di questi stati il culto eucaristico, il culto mariano e la devozione ai santi, i pellegrinaggi saranno momenti salienti per unire il popolo, questo nuovo senso di unità sarà alla base di un rafforzamento degli organi centrali di governo e nella costituzione esercito permanente secondo organizzazione di Montecuccuoli. Da tutto ciò rimaneva esclusa l’Ungheria in quanto divisa tra dominio ottomano e principe di Transilvania, tributario di Istanbul, tuttavia nel 1660 l’imperatore Leopoldo I si decise a portare aiuto alla Transilvania insorta contro dominio turco, che venne sconfitto dall’esercito austriaco. Primo segnale di spostamento verso occidente della superiorità militare un tempo riconosciuta agli ottomani. Leopoldo I tenterà di approfittare del successo per stroncare opposizione nobiliare al potere monarchico, ma la sospensione libertà costituzionali e avvio persecuzione vs protestanti suscitarono una vasta ribellione guidata da Tokoly che cercò alleati in questo attacco agli Asburgo, ma unica risposta da parte re polacco, e così dopo che Vienna assediata esercito turco si avrà una vittoria strabiliante contro le forze ottomane, vittoria di Kahlenberg. Controffensiva austriaca fa si che in pochi minuti ottenga tutta pianura ungherese e Transilvania e allo stesso tempo i veneziani alleati con gli asburgo riusciranno a scacciare i turchi del Peloponneso. La pace stipulata a Carlowitz 1699 sancisce arretramento impero ottomano che cede agli asburgo Ungheria e Transilvania e a Venezia il Peloponneso. L’ascesa austriaca sarà completa al termine della guerra di successione spagnola e dall’acquisizione dei possedimenti spagnoli in Italia e Paesi bassi. A ciò si unisce anche un incremento della popolazione e un risveglio commerciale. Vienna diventa una grande capitale ricca di splendore, ma tutto ciò nascondeva comunque un’arretratezza complessiva di una società legata ai moduli dell’azienda agricola signorile. -Apogeo dell’Olanda: Con la vittoriosa conclusione guerra contro Spagna e morte di Guglielmo II di Orange si ha uno spostamento delle province unite verso le oligarchie patrizie che governavano le città a favore di Amsterdam. Il trionfo del partito repubblicano su quello orangista determina un sistema di vera libertà decentramento del potere e una tolleranza religiosa per i cattolici e minoranze non calviniste. Si ha quindi l’apogeo dell’Olanda, ricca ormai di valori borghesi e insieme universalistici. Garante di questo assetto di pace sarà Jan de Witt che svolge dall’esterno una polotica di pace e di mediazione, dopo due scontri anglo olandesi negli anni 50/65 preferirà concludere con una pace a favore dell’I con la cessione della colonia di nuova Amsterdam, ribattezzata poi NY. Conseguenze più gravi avrà l’aggressione anglo francese 1672, rinsavisce il movimento orangista rappresentato da Guglielmo III, Witt sarà linciato da una folla inferocita a G nominato come capitano generale con pieni poteri. Maggior potere ancora gli sarà conferito grazie al matrimonio con 45 Maria figlia di Giacomo Stuart che favorirà la formazione di un asse anglo inglese destinato a configurarsi maggior antagonista corona francese. -Inghilterra: Restaurazione della monarchia Stuart nel 1660 con un compromesso parlamentare, equilibrio basato dall’esiguità delle entrate ordinarie della corona grazie ai dazi doganali e imposta sui consumi degli alcolici, per ottenere somme maggiori la corona doveva rivolgersi alla rappresentanza nazionale. La monarchia riuscirà ad ottenere maggior indipendenza dal Parlamento grazie ad un incremento naturale del gettito dei dazi e accisa e trattato stipulato nel 1670 a Dover con re di Francia, da cui ottenne cifre alte. Oltre ai problemi dinastici e religiosi si crearono ance due orientamenti politici opposti ovvero i Tories, conservatori fautori della monarchia di diritto divino, legittimismo dinastico e della chiesa anglicana e dall0altra i wighs ovvero i presbiteriani più radicali sostenitori del Parlamento e di un fronte protestante. Dopo al 1680 la politica regia si sviluppa in senso assolutistico, più volte scioglimento del Parlamento, sale al trono Giacomo II, che subito scioglierà le disposizioni del Test act che vietavano il conferimento di cariche a colo non anglicani a favore della dichiarazione di indulgenza. Tories e Wighs chiesero così aiuto a Guglielmo III, sposa una delle figli di Giacomo, che fece si che quest’ultimo all’arrivo di Guglielmo figga subito in Francia e venga cosi sollevato dalla sua carica, facendo passare ciò però come un abdicare da parte dell’ormai ex sovrano, per mettere a tacere i tories. Corona cosi passa a Guglielmo e Maria stuart che rispettano da subito la dichiarazione dei diritti, carattere libero elezioni, e firmano atto di tolleranza che abrogherà le pene comminate negli anni 60 al dissenso religioso, ma non quelle che colpivano i cattolici. Infine Treinnal Act 1694 che prevedeva elezione parlamento almeno ogni tre anni, abolizione censura stampa e Act of Settlement nel 1701 che escludeva gli stuart dalla successione a favore degli Hannover. Tutto ciò rappresenterà una vera svolta nella storia inglese, una gloriosa rivoluzione, sostenuta dallo stesso Locke che sottolineava l’importanza di un assetto statale capace di tutelare le libertà personali innanzitutto. Inoltre nonostante le varie guerre l’economia del paese si sviluppò molto, incremento della produttività agricola permise all’I di diventare esportatrice di cereali e lo sviluppo industriale sarà la base per la rivoluzione successiva. -La guerra della lega d’augusta: Nel 1696 si ha la stipulazione ad Augusta della Lega di Antifrancese formata da Impero, Spagna, la svezia e le Province unite, ciò fu sicuramente motivato dalla questione della successione dell’arcivescovato di colonia contesa tra un candidato filo francese e un candidato imperiale, quando il papa favorì il secondo Luigi XIV occuperà Colonia e cosi le province unite e la monarchia austriaca saranno spinti a dichiarare guerra alla francia, a cui si aggiunse poi la spagna , I e il ducato di savoia. Nel 1689 le operazioni principali si svolgeranno a Catalogna, Irlanda e Paesi Bassi spagnoli, vincita di Guglielmo III durante battaglia della boyne. Nel 1692 vittoria inglese via mare contro Luigi XIV a La Houngue, e dopo diverse sconfitte anche via terra egli sarà praticamente costretto a concludere pace separata con Vittorio Amedeo II cui cedette Pinerolo. Pace firmata nel 1697 a Ryswick, mire espansionistiche di Luigi XIV battuta d’arresto finale. 15) LA SUCCESSIONE DI SPAGNA E I NUOVI EQUILIBRI EUROPEI I primi quarant’anni del secolo XVIIII saranno densi di un concetto relativo all’equilibrio europeo, stabilire una pace tra le potenze europee per avere una sorta di quieto vivere tra di esse. Elemento che sicuramente faciliterà questa missione sarà emergere del ducato sabaudo. -La guerra di successione spagnola: Nel 1700 muore senza erede Carlo II, ultimo discendete degli Asburgo, cosi trattato di spartizione firmato dalle maggiori potenze firmato precedentemente e che prevedeva la salita al trono il figlio di un elettore di 46 Baviera salta per la morte del medesimo, cosi nuovo accordo nel marzo stesso anno, che assegnerà corona di Spagna, i paesi bassi e le colonie americane a Carlo, secondogenito di Leopoldo I e a filippo d’angio, nipote del re sole i domini italiani. Tuttavia questa spartizione suscitava forti ostilità a madrid e cosi nell’ottobre Carlo II si convinse a fare un testamento che proclamava erede universale il duca d’angiò con la condizione di rinuncia perpetua ai diritti di successione in francia. Intanto Luigi XIV voleva far apparire illusoria la separazione tra le corone di francia e di spagna, e cosi siccome tale prospettiva preoccupava le altre potenze europee ai fini egemonici della potenza francese l’imperatore Leopoldo I, I e O creeranno la Grande alleanza. Inizio di una guerra in cui gli schieramenti saranno il seguente, da una parte Leopoldo I, O , I , D e principi tedeschi mentre con Luigi XIV e Filippo V in un primo momento saranno schierati il duca di Savoia Vittorio Amedeo II e re di Portogallo Pietro II ma essi successivamente passeranno allo schieramento opposto il primo perché cede alle promesse di ingrandire il milanese e il secondo grazie ad un accordo commerciale con I. Grazie ad una superiorità numerica e militare e grazie alle risore finanziarie di Londra e Amsterdam la Grande alleanza ha da subito un ruolo di supremazia negli scontri, inoltre grazie alle capacità militari di Eugeniod i Savoia e Churcuill si ottiene la vittoria a Blendheim in Baviera nel 1704. Cacciata dei francesi da Torino e nelle fiandre. Poi presa di Gibilterra, occupazione inglese Minorca e sardegna. 1708 entrata Grande alleanza a Lille e occupazione. La francia si ritrova così in ginocchio, sia a causa delle ampie spese per la guerra sia per le situazioni climatiche di quell’inverno, costretta cosi a chiedere una pace, ma che alla fine rifiuterà in quanto condizioni troppo umiliante, cosi supremo sforzo per continuare la guerra. Seppur le forze anglo olandesi si dimostrarono all’altezza tuttavia si ha un indebolimento dell’esercito inglese a causa della salita al potere del governo dei tory, maggiormente attenti al peso della guerra e poi scomparsa prematura di Giuseppe, nuovo imperatore fratello di Carlo. Si ha la ripresa delle trattative con i francesi e si firma nel 1713 la pace di Utrecht, mentre la monarchia austriaca firma la pace di Rastratt nel 1714. Questi due trattati ristabilirono per diverso tempo un equilibrio a livello europeo: -Filippo V rimane re di Spagna -Carlo d’Asburgo diviene Carlo VI come imperatore e indennizzo dei possedimenti Paesi bassi -In Italia andava il titolo regio a Vittorio Amedeo II, riceveva inoltre Monferrato, Alessandria,Valenza e Lomellina -Olanda si accontenta del possesso di una serie di piazzeforti paesi bassi belgi e francia -Inghilterra possesso di Minorca, Gibilterra, e dalla francia Terranova, nuova scozia, nord america. La sostituzione dell’egemonia austriaca all’egemonia spagnola in italia e affermazione supremazia marittima e commerciale inglese saranno i due risultati più importanti delle guerre di successione spagnola. Il regno di Filippo V che inaugura la dinastia dei Borbone in spagna inaugura una stagione riformatrice per la spagna, infatti obiettivi del sovrano saranno il risanamento delle finanze, eliminazione di molti uffici, e riformazione esercito e adm secondo il modello francese. A partire dal 1714 grande influenza sulla politica estera esercitata da Elisabetta Farnese, sua moglie e il suo uomo di fiducia Alberoni, che si impegnerà per stabilire l’egemonia spagnola in Italia, prima tentando di arrivare in Sardegna e poi Sicilia, tuttavia queste intenzioni turbavano l’equilibrio stabilitosi dopo i due trattati cosi formazione della Quadruplice alleanza composta da I, O, Austria e F. Eliminazione delle flotte spagnole che stavano tentando di assediare Sardegna e Sicilia e confinato Alberoni, ritenuto responsabile. Spagna costretta ad accettare la pace dell’Aja 1720, cose ritornano come prima tranne che Vittorio Amedeo II scambia Sicilia con sardegna, tuttavia questo non pose fine alle kire di Elisabetta Farnese che andrà a puntare verso Piacenza e sul Gran ducato di Toscana dove si andavano estinguendo i Medici. Cercò cosi una sorta di appoggio da Francesi e Inghilterra in modo anche da isolare austria. 47 -Prussia: Se con federico I non si hanno le premesse per una vera ascesa della Prussia tra le potenze europee si si ha invece con il re sergente ovvero Federico Guglielmo I che incominciò a migliorare la sua corte dimezzandone le spese e dedicando le sue migliori cure alla formazione di un forte esercito, formato secondo una forte disciplina che poi estenderà anche all’amministrazione civile e alla società. I mezzi finanziari per il mantenimento esercito derivavamo dal demanio regio che si estendeva su circa un terzo del territorio agricolo. Inoltre riorganizzazione della percezione delle due imposte ovvero contribuzione, tassa fondiaria che gravava sui contadini e l’accisa tassa sui consumi della popolazione urbana. Inoltre vengono stabiliti alcuni organi come le Camere provinciali della guerra e del demanio, un Direttorio generale della guerra ,delle finanze e del demanio. Questo assolutismo di impronta burocratico militare rimane caratteristico dello stato prussiano fino all’unificazione della Germania nel 1870. Paese in via di sviluppo che stava andando incontro a una notevole modernizzazione. 16) UNA NUOVA EPOCA DI ESPANSIONE Tra la fine del XVII e anni quaranta del XVIII secolo si ha un continuo moto espansivo che si manifesta in ogni settore, dalla demografia, alla produzione agricola e industriale. Infatti, si ha un’ondata di crescita della popolazione abbinata quindi ad un aumento produttivo a cui però non seguirà una fase di declino bensì di ulteriore accelerazione nel XIX secolo. Non si parla solo di rivoluzione industriale ma una rivoluzione che si manifesta in tutti i settori. L’Europa vede crescere la popolazione fino a 188 milioni di persone nel 1800 con un aumento quindi del 63%. Vi sono diverse cause annesse alla crescita demografica, 1) un miglioramento del processo produttivo 2)calo della mortalità attribuito ad un miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, infatti si ha un calo ad esempio dei flagelli più pericolosi come la peste. Inoltre alcuni sostengono vi sia stata una progressiva immunizzazione degli organismi ed efficacia dei cordoni sanitari dei governi. 3)aumento natalità, esso collegato al calo dell’età del matrimonio della donna, che da 26 anni nel primo 700 diminuisce a 24. Tuttavia l’aumento esponenziale della popolazione farà si che l’agricoltura dovrà sfamare sempre più persone adottando cosi delle strategie produttive, di fatto si avrà l’estensione delle superfici coltivate e l’intensificazione del lavoro contadino, si registreranno i risultati migliori nella bassa pianura padana, Veneto fino al Piemonte in quando abbondante irrigazione, aziende compatte, incremento del bestiame bovino che rende cosi possibile avere un fertilizzante efficace, nonché necessita di ampi spazi,c he però non era possibile in tutta europa per questo processo lento. Altri esempi però di risultati si avranno nelle isole intensive come Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Brandeburgo, qui si ha l’eliminazione del maggese, ovvero riposo terra periodico e la stretta associazione di agricoltura e allevamento. Si manifesta poi in Inghilterra il fenomeno delle recinzioni, massimo picco tra metà 700 e 1815 quando la superficie agricola coltivata col sistema dei campi aperti si ridesse dalla metà a un quarto circa del totale. Questo processo però era comunque solo presente nel momento in cui il terreno doveva essere suddiviso e nel caso di accorpamento delle terre, infatti nel sistema tradizionale il contadino poteva avere terreni frastagliati divisi. Inoltre meno conveniente per coloro il cui appezzamento di terra era di ridotte dimensioni in quanto in questo caso si aveva un costo alto rispetto al profitto poi ricavato. Nel 700 verrà adottata una diversa procedura per le recinzioni secondo la quale i maggiori proprietari di una comunità dovevano presentare una domanda al parlamento che emetteva uno speciale decreto e nominava un perito per effettuare la redistribuzione della terra. Un ulteriore cambiamento sarà il ciclo di Norfolk ovvero alternanza nella semina, un anno frumento, poi rape, orzo, trifoglio ecc. Si fanno sempre più 50 diffuse le tecniche di incrocio tra le specie animali e il perfezionamento degli attrezzi agricoli. Inoltre si diffondono determinate specie di piante che saranno determinanti per sfamare una popolazione sempre più crescente, come mais, grano saraceno e patata. Con aumento dell’interesse agricoltura si ha anche l’ascesa dei prezzi e quindi aumento dei profitti e dei redditi legati al possedimento della terra, inoltre anche una quantità sempre minore di determinati prodotti porterà ad un rincaro, es legno. Il costo della vità aumenta del 62% mentre i salari solo del 23%. Aumento dei prezzi legati quindi aumento della domanda legata all’incremento demografico, e ciò si accelera ancora di più con la creazione di agglomerati umani sempre più grandi. Un altro fattore inflazionistico sarà l’aumento della massa di metalli preziosi in circolazione, ad esempio con la scoperta dell’oro in Brasile. Aumento anche della massa dei mezzi di pagamento a disposizione, come cambiali o denaro contante. Un altro fattore per la sempre più rapida circolazione del denaro è il miglioramento dei trasporti, ai vecchi tracciati stretti e che limitavano la circolazione di merci e persone si sostituiscono strade carrozzabili più ampi e diritte, lastricate o con ghiaia. Francia uno dei paesi più avanti sotto questo punto di vista, anche per la realizzazione di canali. Spostamenti e comunicazioni sempre più veloci, ad esempio Londra e Edimburgo in 3 giorni. -Boom commercio atlantico Questo periodo sarà un’età aurea per il commercio internazionale, si affermano come nuclei pulsanti di questo Amburgo e Londra. Ma il maggior sviluppo dei traffici viene dall’atlantico, espansione accentuata del commercio inglese e francese con le colonie, e di conseguenza aumento della popolazione vicino al raddoppio, grazie all’immigrazione di europei e di neri africani. L’America latina sarà cosi suddivisa tra Spagna e Portogallo. Dal messico verso nord fino Texas e California e dalle Ande verso interno Spagna. Lungo le coste sudamericane del pacifico prevarrà la coltivazione dei cereali, della vita e degli alberi da frutta. Inoltre fioritura anche dell’industria tessile. Sfruttamento meticci e indios. Buenos aires nucleo per commercio con madrepatria. Il Brasile invece sarà in mano al Portogallo, famoso per produzione di zucchero e oro. Schiavismo attraverso cattura indios. Rio de Janeiro cuore commercio portoghese. Inglesi invece le isole dei Caraibi come le Grandi Antille mentre le Piccole Antille divise tra I F e Province unite. Numero schiavi superava un milione rispetto ai due milioni totali di abitanti. Il commercio degli schiavi inizia con i portoghesi, e poi si aggiunsero inglesi, francesi e olandesi, i negrieri partivano dai porti europei carichi di mercanzie che vendevano poi in africa ai capi indigeni in cambio di schiavi, essi poi attraversavano tutto l’atlantico in condizioni pessime e facevano poi capo a uno dei porti in cui li aspettavano i coltivatori. Solo alla fine del 700 si crea un movimento anti tratta degli schiavi, ma questa brutale pratica abolita solo nel 800. Lo sviluppo delle colonie inglesi nel nord america dipenderà da due elementi ovvero –dinamismo demografico e –mancanza di commistione razziale, gli indios del nord america cacciati verso occidente e poi sterminati. -Le origini della rivoluzione industriale Accanto alla postuma rivoluzione francese la rivoluzione industriale sarà la prima a mutare i consumi, il modo di vita e i rapporti sociali. Molti studiosi sottolineano che è stato l’ultimo ventennio del 700 a far decollare l’industria britannica innescando poi una reazione a catena. Nel XVIII il termine industria cominciava ad assumere il significato odierno ovvero per lo più impiegato nel senso di operosità, tuttavia la concentrazione di parecchi operai in un solo luogo non implicava di se il superamento dell’abilità manuale nelle diverse fasi di lavorazione. Si parlava più frequentemente di manifattura a quella che noi chiamiamo invece industria a domicilio o proto industria ovvero produzione di filati, tessuti o altri prodotto costruiti 51 all’interno casa lavoratori. Tuttavia la manifattura presentava dei limiti che la rendeva poco adatta alla produzione di massa, -all’aumento vendite corrispondeva necessità di espandere area e di conseguenza il mercante no controllo qualità, -difficoltà aumentare i ritmi produttivi. Quindi di qui l’aumento dell’uso delle macchine per accrescere la produttività. Per il passaggio al sistema fabbrica quindi dovevano persistere sei condizioni ovvero: - presenza di continua domanda di espansione, - presenza di strozzature nel reclutamento della manodopera, -abilità tecnica per utilizzare det congegni meccanici, -esistenza di fonti di energia poco costose per il loro funzionamento, -disponibilità capitali, -fiducia nella stabilità del quadro politico e legislativo. Tutte queste condizioni unicamente in Inghilterra. In Inghilterra in un primo momento ci si concentrerà sulla produzione di lana successivamente cotone, la cui popolarità aumenterà molto nel corso del tempo fino a sovrastare la lana. Costo minore, importata in quantità illimitate e invenzione di diverse macchine per farsi che la tessitura e filatura fossero operazioni più semplici e veloci. Inoltre il cotone fece si che anche i meno abbienti potessero migliorare la loro igiene indossando capi di cotone. Quindi questi progressi furono accompagnati anche da progress scientifici, come ad esempio introduzione spoletta volante di Kay nel 1733, più veloce dei telai a pedali, oppure creazioni dal 1769 di Arkwright e Cropton come la diffusione del filatoio meccanico ad energia idraulica e poi a vapore. Maggiore produzione a minor tempo. Progressi anche dal punto di vista della chimica ad esempio con i candeggianti e il carbon fossile trasformato in coke e che manteneva elevate temperature negli alti forni di grandi dimensioni. Cosi Inghilterra diventa da paese importatore a esportatore. Nel settecento poi verrà ampiamente usata energia idraulica, primi tentativi di usare la forza del vapore con Newcomen nella costruzione di pompe per drenare acqua dalle miniere di carbone, decisiva invenzione di Watt di una macchina munita di un condensatore del vapore separato dal cilindro che poteva mantenere una temperatura costante risparmiare energia. Le ripercussioni sociali di questo miglioramento produttivo ebbero un eco non indifferente, spostamento industrie e di masse popolari specialmente nelle regioni centro settentrionali e occidentali inglesi. Aumento anche demografico e dell’urbanesimo. Tuttavia ciò che si otteneva era un insieme di agglomerati informi con pochissimi servizi e molte problematiche sia igienico sanitarie che sociali. Infatti a lavorare nelle industrie non erano solo uomini o comunque adulti ma anche donne e bambini, per la maggior parte addirittura sotto ai 10 anni, provenienti da orfanotrofi o poveri a cario delle parrocchie,scelti perche docili e remissivi. Solo a 800 inoltrato tutela di queste due classi di lavoratori. Le ore di lavoro erano circa 13/14 sei giorni su sette, senza pause, rallentamenti o distrazioni. Si diffonde così il metodismo ovvero setta evangelica che attribuiva importanza alla frugalità e autodisciplina nei distretti minerari e manifatturieri. Pian piano diffusione però del malessere proveniente da una quasi alienazione dell’umano, cosi lenta creazione di associazioni sindacali ma allo stesso tempo forme di sciopero e boicottaggio. Forma estrema di protesta sarà il luddismo, chiamato con il nome di Ned Ludd, personaggio forse inventato che aveva distrutto un telaio, i luddisti si organizzavano in bande e distruggevano i macchinari accusati di aver creato disoccupazione e peggioramento situazione lavoratori. 17) LA CIVILTA’ DEI LUMI Per illuminismo si intende secondo la definizione di Kant l’uscita dell’uomo da uno stato di minorità imputabile a lui stesso, ovvero incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida dell’altro superando paura o mancanza di decisione. Il XVIII secolo è solo il punto di arrivo di tale processo in quanto precedentemente già singole posizioni simili, es Galileo ma che non fornivano un movimento omogeneo e per questo perseguitati. Tipica dell’età dei lumi invece è la circolazione delle idee, nuovi atteggiamento, formazione di un clima favorevole all’esercizio libero e spregiudicato della ragione. Inghilterra e Francia saranno i due paesi in cui maggiormente si ha ricchezza in questo senso. Tuttavia nota negativa di questo movimento sarà l’esclusione delle grandi masse. 52 direttamente dai proprietari una parte del prodotto netto, inoltre essi sostenevano la necessita di dover lasciare libero il commercio delle derrate,affinché esse raggiungessero il loro giusto peso. La tendenza liberista di questa scuola si sviluppa maggiormente in Gran Bretagna, soprattutto con lo scozzese Smith che basava il progresso economico sulla divisione del lavoro, in quanto operaio specializzato su una mansione avrebbe svolto la medesima in modo più efficiente e veloce, cosi abbassamento del prezzo delle merci per una quantità superiore. Inoltre teorizza la mano invisibile ovvero ciascun operatore economico svolge il proprio lavoro per un tornaconto personale, ma senza saperlo agisce anche nell’interesse generale della società, come se guidato da mano invisibile. E’ necessario quindi che i governi lascino agire liberamente i meccanismi di domanda e offerta di b/s. -Circolazione idee: durante illuminismo sarà importante quella che è la formazione di un’ampia opinione pubblica favorevole alle novità. Ciò in diversi modi: *istruzione, infatti si ha un forte impulso nei confronti sia dell’istruzione elementare e secondaria (Piemonte in particolare), sia universitaria. Tuttavia in Francia percentuale di persone capaci a fare la propria firma solo 30-50%, *libri e lettori, numero ancora minore di persone lettrici in quell’epoca, tuttavia forte aumento di pubblicazioni, ad esempio Enciclopedia di D’Alembert e Diderot 4000 copie, *gazzette e giornali letterari, accanto alle gazzette con notizie militari, politiche, diplomatiche si diffondono i giornali letterari circa novità in tal senso, in Italia più noti La frusta letteraria di Baretti e Il caffè di Verri e Beccaria, *centri di aggregazione, essi sono la forma di diffusione di fervore culturale più nota dell’illuminismo, con i salotti, soprattutto Parigi, donne protagoniste, poi accademie e le logge massoniche che uniscono gusto del mistero a ideali di rigenerazione morale. La prima vera associazione massonica è la Grande Loggia di Londra fondata 1717 da due pastori protestanti, simboli compasso, squadra, martello ecc. Richiamavano le tradizioni medievali, segretezza e distinzione in tre livelli ovvero apprendista, compagno e maestro. Fortemente condannata dalla Chiesa di Roma. Alcune di queste associazioni fecero spazio più a scienze occulte e magiche, Cagliostro ad esempio, sarà un siciliano che girerà Europa esercitando presunte arti magiche e come guaritore. Tuttavia necessario sottolineare che fecero parte della massoneria alcune tra le menti più brillanti dell’epoca. 18)FRANCIA E INGHILTERRA NEL 700: UN DUELLO SECOLARE Francia e Inghilterra rimangono in opposizione anche dopo la pace di Ultecht, dopo l quale sicuramente la prima si afferma come dominante per quanto riguarda la lingua, la letteratura, il gusto e la monda ma Inghilterra contraddistinta per la sua idea di libertà, ruolo centrale del Parlamento nella vita politica -Francia: dopo la morte del re Sole viene eletto Luigi XV, pronipote del re precedente che tuttavia necessiterà di una reggenza in quanto solo 5 anni, le volontà del re Sole prevedevano che a fare da reggenti fosse uno dei suoi figli naturali ma il Parlamento proclamando invalide le ultime decisioni del monarca decise di affiancargli Filippo d’orleans, nipote del re. Sostenuto anche dall’aristocrazia. Prende forma cosi lì esperimento della polysinodie ovvero non più ministri ma costituzione di 7 consigli composti per la maggioranza dall’antica nobiltà, poteri limitati all’istruzione degli affari, ma inefficacia quindi dopo poco ricostituzione del sistema dei ministri. Orleans riuscirà a tener sottocontrollo la nobiltà, e allo stesso tempo in Francia si respira un’atmosfera diversa rispetto a quella dell’ultimo periodo del re sole, maggior libertà, testimoniata da opere come quella di Montesquieu ovvero le Lettere persiane. Per quanto riguarda la politica estera si ha un lieve avvicinamento tra Francia e Spagna ma tuttavia i problemi più grandi erano all’interno in quanto il debito pubblico era salito alle stelle. Si mette in atto quindi il sistema Law, derivante da un geniale avventuriero scozzese che si basava sull’aumento della massa dei mezzi di pagamento ottenuto con emissione di carta moneta e avrebbe quindi stimolato circolazione di denaro e di conseguenza commercio e industria. 1716 fondazione della banca generale che poi due anni dopo diventa banca reale, con facoltà di emettere biglietti al portatore ammessi anche al pagamento delle tasse, inoltre medesimi anni 1719 Compagnia delle Indie le cui azioni andarono a ruba e salirono tantissimo di prezzo. Inoltre lo 55 stesso Law ottiene l’appalto delle imposte indirette e diritto esclusivo di emissione di banconote. Tuttavia primi segnali negativi quando la Compagnia non ottenne più gli utili sperati per cui Law sarà costretto a sospendere i pagamenti e alla fine del 1720 fuggirà all’estero. Molta gente grandi perdite, risanato per il Tesoro statale. Alla morte improvvisa di Orleans venne scartato il duca di Borbone come reggente un amico vicino del re ovvero l’ecclesiastico Fleury che da li a poco diventerà cardinale e poi assumerà funzioni del primo ministro. Qui si ha un lungo periodo di pace, stabilizzazione della moneta e delle finanze, e allo stesso tempo fase di espansione economica e agricola. Tuttavia ciò creò ancora più ostilità dagli inglesi. -Inghilterra nell’età di Walpole: alla morte della regina Anna sale sul trono l’elettore di Hannover ovvero Giorgio I, lui e il figlio Giorgio II lasciarono spesso le regini delle manovre agli uomini capaci di governare il Parlamento, prende forma il governo di gabinetto ovvero prassi che assegnava a un primo ministro e ai suoi collaboratori il compito di governare per il re, con la possibilità di sciogliere il Parlamento stesso. Quindi necessità del governo di manovrare le elezioni della camera dei comuni, e cosi si assiste ad una diffusione a macchia d’olio della corruzione, e ciò favorito anche all’attenuarsi delle differenze ideologiche fra whigs e tories. Walpole rimase primo ministro dal 1721 al 172, riuscì a mantenere buone relazioni con la Francia e ridusse il debito pubblico. Stabilità politica incentrata sicuramente sull’egemonia della grande proprietà terriera, infatti i proprietari terrieri mantenevano il controllo della politica nazionale attraverso la loro presenza > in Parlamento e la vita locale attraverso ufficio dei giudici di pace che prestavano la loro opera gratuitamente. Conducevano una vita dallo stampo aristocratico, infine la stessa Chiesa di Inghilterra poteva essere considerata un’appendice della gentry. Tutta la classe della popolazione urbana, mercanti, finanzieri e banchieri miravano a far parte di quest’ultima, infatti nella piramide sociale in mezzo vi erano i piccoli commercianti, e la base composta da salariati, vagabondi ecc. La prima metà del XVIII secolo determinerà però un certo miglioramento del tenero di vita anche delle masse popolari, che potevano permettersi un maggiore consumo di alcolici, “Era del gin”. L’Inghilterra quindi sarà uno dei paesi europei con una condizione economico politico e sociale migliore. -Guerra contro la Spagna: in un certo senso questo periodo cosi prospero e cosi stabile inglese determinerà proprio la fine del medesimo infatti i mercanti inglesi incominciarono a spadroneggiare lungo le coste dell’america latina praticando contrabbando, cosi quando le autorità coloniali aumenteranno vigilanza scopriranno merci illegali e contrabbando. La faccenda toccherà l’apice quando jenkins un marinaio si presenterà alla camera dei comuni con un orecchio mozzato accusando di aver fatto ciò gli spagnoli. Walpole sarà costretto a smuovere guerra contro la Spagna 1739 e successivamente quindi si aprirà la guerra di successione austriaca, lunga 8 anni, 1740/1748. -Guerra successione austriaca: a scatenarla fu l’aggressione dal nuovo re di Prussia Federico II contro la Slesia, parte più settentrionale del regno di Boemia soggetta agli asburgo. Alla testa della monarchia austriaca ce’era Maria Teresa, primogenita di Carlo VI, obiettivo dei Borboni di Francia e di Spagna che non aspettavano che l’occasione di infliggere l’ultimo colpo a tale terra. In un primo tempo monarchia austriaca appoggiata dall’Inghilterra, cui appoggio aumenterà alla successione di Walpole da parte di Carteret, e una serie di avvenimenti come la morte di carlo VII che rese possibile elezione del marito di Maria teresa contribuirono a migliorare le condizioni del conflitto che si combatté per la maggior parte Germania e Italia. Nel 1744 Luigi XV dichiara guerra all’Inghilterra e nel maggio le sue truppe invadono Paesi Bassi, le sorti guerra ancora favorevoli ai francesi e la guerra si concluse con la pace di Aquisgrana firmata nel 1748 da tutte le potenze che sanciva il possesso prussiano della slesia e la cessione della regina austriaca dei ducati di parma e piacenza a filippo Il borbone ma inalterata la situazione precedente. Francia nessun vantaggio territoriale e ciò minerà in qualche modo l’immagine di Luigi XV. Intanto in Inghilterra al ministro Carteret succeduto un altro governo whigs diretto da Pelham e suo fratello il duca di Newcastle che continuarono nel rafforzamento della flotta e interessi commerciali. 56 Luigi XV si dimostrerà solo il parte all’altezza del suo predecessore in quanto spesso mira anche dei capricci della sua amante la marchesa di Pompadour. In più inizieranno i primi conflitti con il Parlamento con l’introduzione del vingtième ovvero imposta che in teoria avrebbe dovuto colpire tutti i redditi nella misura del 5% e che suscitò una forte opposizione da parte del clero e dai devots e che alla fine andò applicato in forma molto diseguale e con grandi agevolazioni verso i ceti privilegiati. Inoltre un’altra vicenda che sottolineerà la debolezza della monarchia sarà quella dei “biglietti” di confessione”, arcivescovo di parigi aveva ordinato al suo clero di rifiutare di fare la sacra unzione a quei fedeli che non presentassero prima un’attestazione scritta di essersi confessati con un sacerdote non sospetto di giansenismo. Il parlamento mise così sotto accusa l’arcivescovo, sfidando il re, e cosi i membri vennero esiliati in altre città ma la solidarietà che essi ricevettero dagli altri parlamenti obbligò il re a richiamarli un anno dopo. Un nuovo conflitto si ha nel 1756 quando il parlamento si dimesse in blocco di fronte al tentativo del re di imporre un nuovo regolamento disciplinare, attentato al re e inizio della pretesa parlamentare di rappresentare collettivamente la nazione di fronte al monarca e di essere garanti dell’ordine costituzionale. La stessa debolezza si riscontra anche nella politica estera francese, affidata ora al ministro Choiseul, e la rivalità con Inghilterra si acutizza quando attriti con le colonie britanniche del nord america e gli stanziamenti francesi nel canada e nella luisiana. Nel 1755 si giunge quindi a una situazione di guerra non dichiarata. Si crea così alleanza I e Prussia e dall’altra parte A, F, Russia cui si unirono poi Svezia e Polonia. Rovesciamento delle alleanze che pone fine alla tradizionale inimicizia tra Asburho e Borbone, inizio guerra dei sette anni 1756 1763. -Guerra dei sette anni: operazioni favorevoli alla coalizione , le forze francesi si impadroniscono dell’isola di minorca e invadono l’Hannover costringendo alla capitolazione esercito inglese. A Londra intanto scelta di affidare la guerra alla chiamata al ministero degli affari esteri di Pitt. Spinto dal suo odio antifrancese riesce a dirigere I al più completo successo. Francia soccombe anche dopo entrata in guerra affianco alla Spagna 1761. Le dimissioni di Pitt favoriscono i negoziati di pace che si concludono col trattato di Parigi del febbraio 1763, Francia otteneva restituzione della Martinica e della Guadalupa ma doveva dare via libera all’espansione britannica in India e estromessa dall’america settentrionale, il Canada e valle dell’ohio passavano sotto dominio inglese, la Spagna doveva cedere la Florida ricevendo i territori sulla destra del Missisipi. -Fallimento delle riforme in Francia: la Francia esce umiliata dalla guerra dei sette anni a cui si aggiunsero diversi contrasti con il Parlamento, infatti governo vs Parlamento per ogni tipo di questione, religiosa o fiscale, e poi grande problema dal punto di vista economico Bertin, controllore delle finanze fu costretto a finanziare le spese belliche con inasprimenti fiscali e indebitamento dichiarando che due dei tre vingtieme sarebbero rimasti in voga per altri sei anni e redazione del catasto. La reazione dei parlamenti e dei ceti privilegiati fu tale che Luigi XV sarà costretto a licenziare il ministro. Influsso delle dottrine fisiocratiche porteranno la Francia, con Bertin e poi con de L’averdy a liberalizzare il commercio dei grani all’interno del paese e all’esportazione dei medesimi, e a promulgare una legislazione favorevole alle recinzioni dei campi aperti e alla privatizzazione dei beni comunali. Ma in questo settore l’azione del governo sarà debole e incerte e le agitazioni popolari scoppiate negli anni 60 e aumento prezzi costringerà ad un ritorno al regime vincolistico. Affare più scottante sarà “affare di Bretagna” a riversarsi contro il duca di auguillon non saranno solo le ostilità del Parlamento ma anche degli stati provinciali, egli era rappresentante del re nella provincia e sarà accusato di prevaricazioni e di aver danneggiato le autonomie locali. Accusa di dispotismo monarchico. Cosi il re scriverà il celebre discorso della flagellazione 1766, ovvero riaffermazione solenne della teoria del diritto divino dei monarchi, il processo del duca doveva essere celebrato dal parlamento di parigi ma Luigi XV ne decise l’avocazione al proprio consiglio e cosi il parlamento dichiarò il duca decaduto dai suoi diritti. In questa situazione di estrema tensione agirà il cancelliere Maupeou con un colpo di stato, il 57 la patente di tolleranza che rendeva legittimo il culto per le confessioni protestanti e greco ortodossia, eliminazione quasi totali delle discriminazioni contro ebrei. Passi in avanti nell’istruzione con introduzione di una legge che prevedeva obbligo scolastico, e prescriveva apertura scuola elementare. Dal punto di vista economico e agrario l’obiettivo era unificazione del mercati interno sopprimendo dazi e pedaggi e sostenendo con sovvenzioni le manifatture nascenti. Inoltre interventi diretti a regolare i rapporti tra i signori feudali e i contadini a loro soggetti, es abolizione dei residui della servitu personale e viene redatto nuovo catasto dei beni fondiari in vista di una perequazione dei tributi e commutazione degli obblighi lavoro in pagamenti. Nel 1787 creazione del primo codice penale che accoglieva i principi della legalità della pena, non più soggetta alle decisioni arbitrarie dei giudici e della parità di tutti i sudditi di fronte alla legge,anche se in parte riflette e tendenze umanitarie del secolo dall’altra però al mantenimento ad esempio di pene giudiziarie molto rigide. Tutte queste riforme suscitano del malcontento, soprattutto Belgio, Ungheria e quando Giuseppe Ii vorrà intraprendere una guerra contro la Turchia i Paesi bassi belgi insorgono nel 1787 e 1789 cacciando i rapp austriaci e proclamando indipendenza. Alla morte di Giuseppe II Leopoldo II e poi Francesco II. Tuttavia bilancio positivo per l’Austria alla fine della monarchia asburgica, buon esercito, burocrazia riformata, buona amministrazione e maggior attenzione per le classi <, inoltre considerevole sviluppo della popolazione, manifatture e traffici. Si affermano come maggiori città Vienna e Trieste. -Russia di Caterina II: successivamente alla morte di Pietro il grande venne eletta Elisabetta, sua figlia la quale fu l’unica capace di portare relativamente avanti i progetti del padre. Ad ella seguirà Pietro III che portò a compimento subito una pace separata dalla prussia rinunciando a qualunque tipo di vantaggio territoriale. Tuttavia carattere instabile e quindi in cattiva luce presso la nobiltà. Sposato con Caterina II che sfruttando questa situazione fece un colpo di stato appoggiata dal clan degli Orlov nel 1762, autoproclamandosi autocrate di tutte le russe. Getterà in prigione suo marito e poco dopo ucciso. Lungo regno 1762 1796, tappa essenziale per la storia russa sia da un punto di vista interno che esterno. Legata ai philosophes fece aprire la russia all’influenza della civiltà europea e in particolare a quella francese, ma 2 veri obiettivi della sovrana: - caratterizzata da volontà riformatrice della chiesa, ella decise nel 1764 di confiscare tutte le proprietà ecclesiastiche, ai ministri del culto conferito uno stipendio ma la maggior parte dei conventi soppressi; - elaborazione di un nuovo codice di leggi attraverso la convocazione nel 1767 di una commissione legislativa composta da rapp nobili, cittadini, contadini liberi e non russi con il compito di elaborarlo. L’istruzione, scritta dalla medesima prendeva atto dallo spirito delle leggi di M e dal dei delitti e delle pene di Beccaria, e indicava come ob la pubblica felicità, tolleranza, libertà, umanizzazione delle pene. Tuttavia questa volontà riformatrice in aggiunta agli inasprimenti fiscali dovuti alla guerra fa si che tra 1771 e 1772 scoppia il malcontento nelle campagne e un anno dopo Pugacev, facente parte tribù cosacca cominciò a raccogliere seguaci spacciandosi per Pietro III e denunciando l’oppressione dei nobili. A lui si unirono molti esponenti delle diverse classi sociali. Iniziò ad attaccare sul bacino del Volga ma nel 1774 afflusso rinforzi dal fronte turco che consenti all’esercito della zarina di infliggere colpo decisivo, nel gennaio P giustiziato. Temendo l’anarchia la zarina cominciò a eliminare tutte quelle azioni a favore delle masse rurali e rese le loro condizioni più dure, es divieto di presentare denunce contro i proprietari. Infine per quanto riguarda la politica estera essa inizia nel 1768 e finisce nel 1774 con la pace sancita dal tarttato di Kuciu k Qainargi dove la russia ottenne accesso al mar nero e il libero passaggio per il canale del bosforo, nel mentre spartizione della polonia che sfruttava a Caterina l’annessione della bielorussia a cui si aggiunse metà orientale della polonia. Tutte queste annessioni effetto aumento demografico, ormai Russia superato Francia come numero di cittadini. 60 -Scomparsa della Polonia: dopo al ventennio 1648 e 1667 Polonia molto provata, diminuzione di un quinto del territorio, diminuzione delle esportazioni di grano e infine popolazione si ridusse di un terzo. All’elezione del re straniero, elettore di Sassonia Augusto II e guerra del nord ci fu un ulteriore regresso eco e demografico . Dopo ad Augusto III viene eletto, grazie appoggio russo, del nobile polacco Poniatowski, ex amante di Caterina II. Egli lancerà un programma di riforme che prevedema la soppressione del liberum veto ovvero la pratica dei nobili che rendeva inconcludenti tutte le riunioni del parlamento. Ciò provoca un intervento armato russo e formazione di uno schieramento nobiliare ostile. Al termine di un confuso periodo di lotte le grandi potenze confinanti decisero di mettere in atto uno smembramento della Polonia, 1 spartizione : -1722 la russia assorbe gran parte Bielorussia, -la monarchia austriaca della Galizia e Lodomiria – Federico il grande la prussia occidentale. Anche se indebolito Poniatowski continuerà con le sue politiche di riforma, e nel 1791 il parlamento si lascia indurre ad approvare una costituzione che trasformava la monarchia polacca in ereditaria e sopprimeva il liberatum veto. 2 spartizione dell’esercito Caterina II e seconda spartizione a vantaggio russo e prussiano e nel 1795 3 spartizione con cui sparisce praticamente la Polonia. -Assolutismo e riforme in scandidavia Il 1722 è l’era della libertà nella storia svedese. La successione è offerta a Federico I d’Assia cassel che salì al trono rispettando una costituzione che attribuiva alla dieta molti poteri precedentemente solo del sovrano e consiglio. Nella guida politica del paese alternanza di due partiti detti dei berretti da notte, prudenti e moderati e del cappelli invece più aggressivi e tendenti al rivoler conquistare l’impero baltico. Non tanto partiti ma consorterie ramificate nella nobiltà e nella borghesia colta. Le guerre promosse dai cappelli non portarono a nessun vantaggio anche se progresso economico e civile del paese non scalfito, anche per quanto riguarda le masse contadine. Diffusione idee illuminismo, tant’è che con le diverse accademie e scuole a fine secolo scomparsa analfabetismo in Svezia. Nel 1722 il giovane re Gustavi III colpo di stato che porta all’abrogazione della costituzione e restaurazione assolutismo monarchico. Il suo governo si distinse per una serie di riforme amm e giudiziario come abolizione tortura e decisiva azione livellatrice. In danimarca assolutismo a partire 1665 legge, si manifestarono alla metà del 700 comunque tendenze riformatrici in primis con Struensee ministro di Cristiano VII e poi da principe Federico al cui fianco si schiera Bernstorff. In Danimarca si ha quindi abolizione del servaggio, coloni liberi proprietari, e quindi grande impulso agricoltura e allevamento. 20)ETA’ DELLE RIFORME NEI REGNI IBERICI E IN ITALIA All’interno dell’assolutismo illuminato rientrano a pieno titolo anche la spagna di Carlo III e il Portogallo del marchese di Pomball. Uno degli ostacoli principali sulla via delle riforme sarà sicuramente il perdurare della potenza della chiesa di roma che dopo le aperture del pontificato di benedetto XIV ritorna ad una chiusura conservatrice. Si avranno delle riforme anche nelle dinasti borboniche e negli stati gravitanti nell’orbita asburgica. Grande interesse per le classi superiori nella circolazione nuove ideologie mentre le classi rurali e popolari meno interesse. E’ necessario notare che la difficoltà incontrata dalle riforme per la loro diffusione è collegata al fatto che la chiesa cattolica ha detenuto da sempre grandi poteri ed esenzioni rispetto allo stato stesso, basti pensare alla giustizia civile che trovava un limite enorme nell’immunità personale del clero e nel diritto di asilo e le esigenze finanziarie degli stati si urtavano contro le esenzioni che proteggevano dalla tassazione i beni ecclesiastici. Inoltre tali beni, spesso donati non potevano essere rivenduti senza un permesso papale e cosi l’esistenza di questa manomorta costituiva un intralcio alla libertà di circolazione delle terre. Per questo 61 clima di rigidità e conservazionismo la chiesa diventerà man mano il bersaglio degli attacchi sempre più violenti degli scrittori illuministi. Anche all’interno della chiesa vi erano correnti di rinnovamento e di contestazione contro la medesima, la principale era il giansenismo che si basava essenzialmente sulla rivendicazione della dignità e dell’autonomia dei vescovi e dei parroci, in olanda formazione di una chiesa scismatica ma questo movimento si svilupperà in gran parte europa e anche in Italia sviluppando organi di stampa e di pubblicistica. L’opera La condizione della chiesa di Febronius sarà molto importante, e da essa deriverà il termine di febronianesimo coniato per indicare il riconoscere del pontefice romano solo un primato onorifico della chiesa. Durante i pontificati di Clemente XII e Benedetto XIV sembrerà esserci un’apertura di compromesso con le tradizionali posizioni della chiesa e le nuove correnti politiche e culturali, ad esempio con i concordati stipulati dalla santa sede con il regno di sardegna , napoli e spagna. Con l’atteggiamento intransigente di Clemente XIII si pone fine a questo clima di collaborazione, nel frattempo sviluppo di una violenta campagna antireligiosa di Voltaire e altri philosphes anche in Italia diffusione sempre di più di voci di denuncia contro intolleranza e invadenza chiesa. Importante momento convergenza tra illuministi, giansenisti e sovrani riformatori sarà la battaglia contro gesuiti, accusati di complotto contro monarchia, espulsi dal Portogallo e poi Francia a cui seguirono anche spagna, regno di napoli e ducato di parma. Dopodiché clemente scioglierà anche Compagna di gesuiti. Vi fu in seguito un’ulteriore offensiva contro i privilegi della chiesa con misure dirette a ridimensionare la potenza economica della stessa ad esempio con imposizione del placet e exequatur sulle nomine e le disposizioni provenienti da Roma, abrogazione del foro ecclesiastico, inquisizione, diritto d’asilo, immunità fiscale del clero, e altri. Questa insofferenza nei confronti della chiesa però non apparteneva alle masse popolari, in quanto nel XVIII culmine della lunga opera di cristianizzazione delle masse avviata due secoli prima. Ciò fece si che la chiesa negli ultimi decenni di questo secolo con Pio VI si chiuse in difesa del suo patrimonio dogmatico e istituzionale. -Regni iberici: in Portogallo le più grandi riforme avvengono sotto al regno di Giuseppe I affiancato dal ministro sempre più importante Pomball, a lui il debole monarca delega ogni potere per la conduzione della politica interna ed esterna, egli compie delle importanti epurazioni nella grande aristocrazia, riforma alcune cattedre e incentiva sfruttamento delle colonie. Periodo di ripresa dell’economia portoghese dopo una lunga immobilità dei secoli precedenti. In spagna invece si ha una svolta decisiva in senso assolutistico, con Carlo III si apre un periodo di lunghe riforme, affiancato dal marchese di Squillace, che mise in atto una serie di iniziative, come illuminazione strade, disposizioni contro vagabondaggio e riduzione dei poteri delle corporazioni. Dopo il congedo di Squillace per delle sommosse popolari l’attività riformatrice della spagna continuerà in modo più cauto sempre però sostenuta da altri illuminati, oltre all’espulsione dei gesuiti accusati delle sommosse contro Squillace, si hanno delle limitazioni alle immunità ecclesiastiche e inquisizione, parziale riforma universitarie, liberalizzazione commercio. E progetti per incremento delle attività produttive. Ripresa economica e demografica che vide crescere di tre milioni in più la popolazione spagnola, industria cotoniera e sfruttamento delle miniere di carbone portarono miglioramento economico. Sviluppo rapido anche delle colonie ispano americane dove il voler rinnovare amministrazione contro corruzione si scontrerà contro la volontà di autonomia dei creoli, da cui derivano poi i moti di indipendenza dei primi decenni dell’800. -Stati italiani intorno alla metà del 700: i decenni centrali del XVIII contrassegnati da una favorevole congiuntura economica grazie a delle buone annate agricole e da una ripresa demografica. IS va ad affermare sempre di più il cattolicesimo illuminato di impronta muratoriana e una crescita anche dell’’interesse per le scienze naturali, economia e agronomia. A livello politico e istituzionale maggiore impulso di rinnovamento con gli asburgo a milano, i lorena in toscana, Borboni a napoli e a Parma. 62 tanto nelle zone più riformate, come centro e nord ma nel mezzogiorno e ciò testimonia che aumento demografico ocn legato ad un progresso economico ma all’accresciuta domanda di cereali, aumento superfici coltivate e quindi intensificazione lavoro contadino nelle aree già densamente popolate. In quest’epoca poi vanno a diffondersi altre coltivazione come mais, gelso, canapa, anche se il quadro generale contraddistinto da arretratezza tecnica e sfruttamento contadino. Forte ascesa dei prezzi a partire dalla metà del secolo, solo a favore però dei proprietari terrieri. 21)NASCITA DI UNA NAZIONE: GLI STATI UNITI DI AMERICA Accanto al monopolio ispano portoghese si affiancano gli olandesi, francesi e inglesi nei caraibi, cosi si inasprisce anche il rapporto tra la corona britannica e quella francese in quanto entrambi desideravano un’espansione continua, il confronto decisivo avvenne durante la guerra dei sette anni in cui i francesi soccomberanno. L’eliminazione però della minaccia francese darà agli abitanti delle colonie la spinta per ribellarsi contro la madre patria. La guerra di indipendenza americana seguita dalla formazione stati uniti che segna momento cruciale del mondo moderno. -Gli inizi della colonizzazione inglese e francese nel nord america: tra la fine del XV secolo e la metà del XVI le corone d’inghilterra e francia iniziano i loro viaggi di esplorazione lungo le coste nordamericane. 1^ tentativo di insediamento si ha nel 1585 1587 con tre spedizioni che però saranno un insuccesso in quanto coloni uccisi dagli stessi indigeni. Di quell’impresa rimane solo il nome di virginia inventato in onore della regina vergine elisabetta I. nel 1606 due distinte compagnie, Plymouth e Londra ottengono dalla corona inglese i privilegi per colonizzare l’area situata tra 34 e 35 parallelo. Anno seguente fondata Jameston lungo il fiume James, insediamento riesce a sopravvivere anche al fallimento della compagnia della virginia nel 1624. Diversa origine ha invece la colonizzazione che chiamata poi Nuova Inghilterra, nel 1620 un centinaio di inglesi, ovvero i padri pellegrini membri di una comunità religiosa che non si riconosceva nella chiesa anglicana attraversa l’atlantico insediandosi nel villaggio i New Plymouth fondato dai padri pellegrini a cui poi si aggiunsero puritani che fuggivano persecuzioni. 1630 fondazione di Boston, poi ci furono dei gruppi che staccandosi dal Massachusetts formarono il rhode Island e il new Hampsire, e poi territorio dato in mano a Carlo II che diventerà Maryland e rifugio per cattolici inglesi. Medesima formazione avranno le colonie della seconda metà del secolo, New jersey e Carolina, mentre il territorio olandese di Nuova Amsterdam fu conquistato nel 1664 dai coloni inglesi che lo ribattezzano New York mentre il Delaware sorse da stanziamento svedese, mentre area libera tra NY e Maryland in mano ad un quacchero, Penn, da Carlo II e nome di Pennsylvania. La popolazione delle dodici colonie, tredici con la Georgia dal 1732 aumentò tantissimo sia grazie a un numero di nascite superiori ai decessi sia per un costante flusso migratorio, questo alimentato dal fatto che le colonie rappresentavano un luogo di accoglienza per le minoranze oppresse e di speranza invece per coloro che volevano rifarsi una vita in un territorio diverso e appena sorto. Metà degli immigrati bianche tuttavia erano servi a contratto ovvero per pagare la traversata lavorano successivamente per tre quattro anni da dei padroni per poi riacquisire la libertà, allo stesso modo presenza di schiavi neri che tuttavia concentrati nelle colonie meridionali. Questo perché in questi territori sorsero le grandi piantagioni di tabacco, riso, indaco e cotone grazie al clima e al tipo di suolo. Massacrante lavoro nei campi affidato agli schiavi neri dei Caraibi o Africa, cosi sulle spalle di persone sfruttate in condizioni pessime nascono i veri grandi dell’epoca ovvero i medi e grandi proprietari terrieri. Le colonie del centro e nord invece coltivatori diretti che producevano e importavano il necessario per una società dai costumi semplici e non differenziata molto dal punto di vista sociale. Dal punto di vista politico le colonie avevano istituzioni politico giudiziarie abbastanza simili, vi era un governatore, nominato dal re o dal proprietario e assistito da un consiglio da lui scelto. Il potere legislativo era esercitato da un’assemblea eletta con un suffragio comprendente più o meno 50/70% maschi adulti ma 65 il governatore aveva il diritto di veto sulle sue deliberazioni. Tuttavia ampie erano le autonomie delle città e comunità di villaggio. -Canada francese: la popolazione della nuova francia , parte dell’odierno canada era inferiore, qui fondazione del Quebec e Montreal. Riconosciuta come colonia regia essa ebbe istituzioni simili a quelle della provincia francese governatore e un intendente, il culto cattolico era ammesso. Gli esploratori e missionari francesi arrivando alla foce del Missisipi fondano la nuova orleans, la presenza francese era limitata solo in posizioni strategiche, ma in grado di bloccare la possibile espansione britannica ad occidente. -Contrasto tra 13 colonie e la madre patria: i coloni parteciparono a fianco delle truppe inviate dell’europa alle operazioni militari contro spagnoli 1739 1742, contro francesi nel 174 1748 e di nuovo nel 1756 1763, quest’ultimo conflitto chiamato come guerra franco indiana, il loro contributo essenziale per eliminazione completa della presenza francese nel nord america. Allo stesso modo però la cessazione della minaccia francese era destinata a far loro apparire meno indispensabile il sostegno politico e militare della madrepatria. Altri motivi di malcontento maturano nel XVIII secolo, infatti gli atti di navigazione in vigore con Inghilterra della metà del seicento escludevano ogni traffico diretto tra le colonie e paesi terzi, cosi giunsero diversi reclami per tale ragione. Nel 1733 approvazione nel parlamento della legge sulla melassa che imponeva dazi proibitivi sull’importazione di questo genere nelle isole francesi, cosi largo ricorso al contrabbando, altrettanto invisi erano i divieti di produrre o esportare manufatti che potessero entrare in concorrenza con quelli della madre patria. Elemento mancante nella politica inglese era sicuramente il management, organizzazione del consenso da parte esecutivo mediante il controllo delle elezioni e la distribuzione dei posti e favori. Le assemblee legislative a base democratica sentivano come oppressivi i poteri di veto e intervento dei governatori, ma forse il nucleo della ribellione fu che nel corso del tempo gli americani assunsero coscienza di se stessi come popolo distinto sviluppando un risveglio come carattere e cultura che poi porteranno pian piano alle tendenze all’individualismo , al pragmatismo, al fare di sa se e alla democrazia, e tutto ciò fece nascere il desiderio nonché necessità di sciogliere i vincoli di fedeltà che legavano le colonie alla madrepatria. Le iniziative del governo britannico portarono le colonie sempre più vicine a tale necessità, basti pensare all’indebolimento dello stato, la riorganizzazione e difesa dell’impero richiedessero un maggior contributo da parte di quanti ne ritraevano vantaggi, coloni nord americani. Inoltre grande necessità di regolare rapporti con gli indiani, che reagivano sempre di più alla penetrazione bianca nei loro territori. Anno seguente allo Sugar act sarà noto per le norme restrittive e punitive circa il contrabbando e istituisce nuovi dazi sullo zucchero, caffè, vino e altri generi. Si aggiunge poi tassa di bollo su tutti documenti legali e fogli periodici, sdegno dei coloni, tassa di bollo dichiarata incostituzionale, perché votata da un Parlamento in cui colonie non rapp. Cosi ritiro un anno dopo della tassa di bollo, ma affermò il proprio diritto a tassare i coloni, introducendo poi altre tasse su te, carta e altri generi ma per riduzione spese sposta esercito stanziato nel continente nord americano verso atlantico. Cosi questi iniziarono a sabotare le merci inglesi, tensione scoppia dopo a che soldati inglesi aprirono fuoco a boston sulla folla a seguito di un disordine uccidendo cinque persone. Ritiro di tutte le tassazioni tranne tè. Il 16 dicembre 1773 gruppo di patrioti americani travestiti da indiani sale su una nave della compagnia delle indie orientali e getta in acqua tutto il tè da essa trasportato, Boston tea party, inizio fase di ostilità aperta tra le colonie e la madrepatria. -Guerra indipendenza: risposta del governo inglese a questo avvenimento dura, ovvero seri di leggi coercitive disposte a chiusura del porto di Boston fino al risarcimento per i danni provocati. Cosi si diffonde uno stato generale di insubordinazione dove vengono delineati congressi provinciali, che sollevano le autorità britanniche, nel 1774 si riunisce a filadelfia il primo congresso continentale, nel quale deciso 66 boicotta mento delle merci inglesi e riaffermazione del principio che gli americani riconoscevano valide solo leggi e imposte votate dalle loro assemblee. Secondo congresso continentale si ha sempre Filadelfia nel 1775 grazie al quale un anno dopo, 4 luglio 1776, approvazione della dichiarazione indipendenza che dava diritto americani di darsi nuovo governo sulla base uguaglianza naturale tra tutti gli uomini e del diritto inalienabile di ognuno alla vita e ricerca felicità, contraddizione però con lo schiavismo nero. Il comando delle forze armate affidate ad un ricco possidente della Virginia ovvero George Washington, anche se esercito britannico maggiore di numero e più ordinato il ricorso alla tattica della guerriglia degli insorti finirono con il logorare glli avversari e svolta importante con la battaglia di saragona nel 1777, dove arresa britannica. Ciò fece si che la Francia volle scegliere di scendere con gli insorti in battaglia, cosi invio di Franklin a Parigi, che era già idolo dei philosphes. Intervento francese e poi quello spagnolo contrastarono la flotta britannica via mari e impedì l’approvvigionamento dell’esercito d’occupazione, nell’ottobre 1781 il generale inglese Cornwallis costretto a capitolare a Yorktown. Guerra finita con il trattato di Versailles, nel 1783. La Gran Bretagna riconosceva indipendenza delle colonie nord americane e restituiva alla Francia alcuni territori del Senegal e Caraibi e alla spagna Florida e Minorca. -Costituzione degli stati uniti: fin dagli anni 1776 e 1777 le colonie si erano date dei regolamenti, in queste prime costituzioni i poteri tendevano a concentrarsi nelle assemblee legislative i cui membri eletti da suffragi molto larghi che permisero la presenza di artigiani e contadini. Diversi problemi presenti ovvero – derivanti dalla guerra come le distruzioni e i danni all’agricoltura e al commercio, il disprezza mento continuo della cartamoneta emessa per finanziare le spese militari, le rivalità fra gli stati per occupazione stati occidentali, fuga di decine di migliaia di lealisti, americani riconoscenti alla corona inglese. Il congresso continentale era troppo debole per far fronte a tali problemi cosi esigenza di un governo centrale forte, capace di arbitrare tra le rivendicazioni delle singole componenti, di regolare commercio e moneta. Madison e Hamilton due propagandisti che presero parte alla riunione dei delegati di cinque stati nella quale partì la richiesta del congresso nel convocare una convocazione incaricata di rivedere la costituzione federale. Quindi si insedia la necessità reale di sostituire gli articoli di confederazione con una costituzione federale nuova. La costituzione degli stati uniti d’america entra in vigore nel 1788, essa si a baserà in un equilibrio tra esigenza di rafforzare il governo centrale e quella opposta ovvero salvaguardare l’autonomia dei singoli stati. Il potere legislativo nelle mani di un congresso composto da senato e camera rapp, elettive entrambe ma i senatori eletti per sei anni e due per ogni stato, i rapp camera due anni e il loro numero era prop a quello della popolazione dello stato che li eleggeva. Al potere esecutivo presidente eletto dal popolo con un sistema di doppio grado, ovvero con designazione di elettori da parte della popolazione di ogni stato, quattro anni di mandato, rinnovabile, potere di sospendere leggi, nomina ministri e direzione della politica estera e forze armate, designazione dei giudici della corte suprema. -Sviluppo degli stati uniti tra 700/800: superati gli ultimi conflitti la giovane nazione americana riprende con uno sviluppo economico e demografico. Il primo stato ad aggiungersi ai tredici già esistenti sarà il vermont, poi Kentucky, Tennesse, Ohio, le spese per questa espansione saranno pagate dagli indiani che furono cacciati dai loro territori e decimati da malattie e alcool. Economia degli stati del sud alimentata dalle colture di cotone anche grazie ad un impulso alle tecnologie per essa. Il primo presidente degli stati uniti eletto è Washington, nel 1789 rieletto per 4 anni nel 1793. Il problema dei debiti di guerra risolti con assunzione integrale del debito da parte del governo federale, inoltre controllo del governo centrale sulla moneta e credito rafforzato da creazione della banca degli stati uniti. Questa tendenza all’accentramento dei poteri e alla promozione degli interessi industriali e finanziari del nord incontrò in seno al congresso e nell’opinione pubblica una crescente opposizione che diede vita al partito repubblicano, contrapposto al federalista, rapp da Jefferson. I suoi sostenitori erano i proprietari 67 un’imposta dall’ammontare annuo prefissato, ma ciò non eliminerà opposizione assemblea. I notabili ormai rappresentavano una vera e propria forma di opposizione rispetto alla corona e alla monarchia, inoltre sempre di più pretendevano una qualche forma di rapp della nazione. Sciolta assemblea notabili il Parlamento respinge le proposte dell’arcivescovo quindi esiliato. Il governo cede richiamando il parlamento a parigi e accontentandosi di una proroga dei vigtieme e del lancio di nuovi prestiti per sanare la situazione. In questo clima matura nella primavera del 1788 una sorta di nuovo colpo di stato simile a quello del cancelliere Maupeou. Il re annuncia una serie di misure studiate dal nuovo candidato Lamoignon, la registrazione delle leggi sarebbe stata affidata a una corte plenaria di nomina regia, inoltre riformazione riforma penale con eliminazione della tortura e restrizione a pochi casi della pena di morte. Ma ciò non placa i fermenti popolari. Incapaci di gestire la crisi di tesoreria saranno quindi convocati gli stati generali che si sarebbero riuniti il 1 maggio anno seguente. Tuttavia il mese successivo sarà richiamato Necker per tentare di raddrizzare le riforme per lo stato. Il 25 settembre il parlamento sostiene che durante convocazione degli stati generali bisognava rispettare le modalità già esistenti ovvero i tre ordini avrebbero dovuto sedere e deliberare separatamente, il che avrebbe dato maggior peso alle decisioni di nobili e del clero ma ciò fece scatenare un forte dissenso con cui alcuni circoli politico intellettuali presero a denunciare egoismo dei ceti > e richiedere un’eguaglianza numerica tra deputati del terzo stato e le rapp del clero e nobiltà e votazione per maggioranza. Cosi con un regolamento elettorale emanato nel gennaio 1789 si disponeva il raddoppio della rapp terzo stato ma non stabiliva nulla riguardo la modalità di voto. Cahier de doleances, essi racchiudevano i desideri e le lamentele del terzo stato che tuttavia era ancora molto cieco in quanto fermamente convinto che lo stato agisse unicamente per il bene comune. A questo si unirà una grave crisi economica nel 1788/1789, carestia, aumento dei prezzi, e diffusione quindi di disoccupazione e miseria che in poco tempo popolarono le strade di vagabondi e straccioni, con non poche sommosse annesse. Riunione a Versailles il 5/08/1789 degli stati generali, metà dei componenti erano del terzo stato, lato positivo che gran parte del clero dalla loro parte. Vi erano anche diversi nobili liberali come La fayette. Il terzo stato propose ai due ordini di riunirsi in un’unica assemblea per la verifica dei poteri e se in un primo momento rifiuto poi il re solidale con nobili ordina allora la chiusura della sala, ma il terzo stato altra sala, dove giurarono di non separarsi. Nonostante ciò si avrà una riunione unica, assemblea costituente nonostante il re fosse esplicitamente contrario a ciò, primo segnale del cedimento della corona ma in realtà si voleva mettere in atto un colpo di forza contro assemblea, furono infatti confluire a parigi diversi reggimenti di mercenari francesi, congedato quindi Necker. La risposta del terzo stato sarà la formazione di una milizia borghese, ma il 14 luglio la popolazione insorse e prese la Bastiglia, e nonostante la risposta armata dello stato presa bastiglia da parte della popolazione. Luigi XVi intimorito ordina la richiamata dei suoi reggimenti e anche Necker, in francia nascono inoltre nuovi organi municipali fedeli alle direttive dell’assemblea nazionale e ci si arma di milizie ovvero le guardie nazionali. Si ha una rivoluzione municipale, ma allo stesso tempo si verificheranno dei disordini nelle campagne a cui si da il nome di grande paura, ondate di panico, in cui spesso invasioni, presenza di briganti assodati dagli stessi aristocratici per portare via il grano al popolo, cosi i contadini affamati e terrorizzati speso saccheggiavano dispense e cantine di castelli. Il 4 agosto l’assemblea nazionale quindi deciderà di eliminare quanto rimaneva del regime feudale con abolizione di ogni privilegio che si opponeva ad un’eguaglianza dei diritti. Tuttavia ciò non fu immediato e cosi i contadini e piccoli coltivatori decideranno di rifiutarsi in massa di pagare decime e censi. Su questa ondata l’assemblea elabora la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, approvata nell’agosto 1789, che si distinguerà per molto tempo come la più solenne e completa affermazione delle libertà fondamentali, dell’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. -Marcia su Versailles: affinché i decreti di agosto potessero entrare era necessario che il re li approvasse ma l’atteggiamento di Luigi XVI fu cosi evasivo da rendere necessario un ulteriore intervento di forza da parte 70 dei patrioti, e cogliendo le diverse pressioni che volevano il trasferimento della corte da Versailles a Parigi una folla composta in prevalenza da donne, si mise in marcia per Versailles, dove giunse il 5 ottobre, dove poi arrivò anche la guardia nazionale parigina comandata da La Fayette. Luigi costretto ad approvare i decreti ma ancora titubante del trasferimento a Parigi cosi la mattina del 6 ottobre gli appartamenti reali invasi dai manifestanti e cosi re costretto a trasferirsi nella capitale parigina, con egli anche assemblea nazionale. Ormai il re era ostaggio dei suoi sostenitori, qui grazie ad un prelato, de Talleyrand, l’assemblea decreterà che i beni della chiesa, circa valore 3 miliardi erano proprietà della nazione e decise emissioni di assegnati, ovvero buoni del tesoro fruttiferi che potevano essere impiegati per il loro acquisto. Speranza di estinguere il debito pubblico, tuttavia non si consideravano le azioni in risposta dei nemici della rivoluzione. Il primo fallimento del nuovo ordine monarchico costituzionale era il re stesso, debole di carattere, attaccato all’ancien regime, tentava di dissimulare il suo continuo progetto di rivincita cedendo alle richieste e alle imposizioni dell’assemblea. Vi erano poi rivalità all’interno del partito patriota ovvero il duca d’orleans il cui desiderio era salire al trono, la Fayette assetato di popolarità, consigliere del sovrano, e infine Mirabeu uomo ambizioso e spregiudicato. Assemblea guidata da un triumvirato composto da Lamethm duport e barnave. Alla sinistra di questo schieramento si collocavano alcuni degli esponenti più radicali e sensibili alle rivendicazioni popolari, come Robespierre, essi erano i giacobini, il cui nome derivava dal luogo in cui essi si riunivano, società degli amici della costituzione. Col tempo essi tuteleranno la rapp nazionale e azione di guida e di raccordo della vita politica in tutta la Francia. Più popolare nel reclutamento e più radicali nelle opinioni era il club dei cordiglieri. Un grande ruolo nello scontro politico sarà dato dalla stampa periodica, tra i giornali più accesi e virulenti si distinguevano il patriote francais di Brissot, l’ami du peuple di Marat e le pere duchesne di Hebert. L’effervescenza della vita pubblica e il fermento a livello sociale e culturale porterà ad una rapida politicizzazione delle masse parigine, infatti ai sessanta distretti entro cui prima suddivisa capitale poi 48 sezioni che saranno il cuore della formazione di club e associazioni. Si afferma anche la figura del sanculotto(pantaloni lunghi e non calzoni al ginocchio), ovvero uomo di parigi, dell’artigianato o nel piccolo commercio ferocemente attaccato alla rivoluzione e con occhio di critica alla nobiltà. Segue una organizzazione amministrativa diversa ovvero il territorio nazionale viene suddiviso il 83 dip che a sua volta divisi in distretti, poi in cantoni e comuni. A ogni livello vi erano consigli elettivi e autorità esecutive e guarda nazionale. Il sistema favoriva ampia partecipazione ai dibattiti e scelte. Avvio anche del movimento della federazione ovvero proclamazione dal basso di un’unità nazionale che cancellava antichi privilegi, il coronamento di questa manifestazione è la festa della federazione del 14 luglio 1790 celebrata a parigi. Nonostante questo miglioramento sul piano politico e amm rimaneva comunque il problema finanziario, la necessità dell’erario costrinse a moltiplicare le emissioni di assegnati e a trasformarne la natura. Viene cosi imposto il corso forzoso degli assegnati cioè la loro accettazione anche nei pagamenti tra privati. Oramai l’assegnato poteva considerarsi in tutto e per tutto cartamoneta e nelle libere contrattazioni il suo valore diminuì sempre di più. L’inflazione andò a danno soprattutto delle classi lavoratrici a favore però degli speculatori. Alle vecchie imposte sostituite con una contribuzione fondiaria proporzionale al valore delle proprietà, un’imposta sulla ricchezza mobile e una patente per l’esercizio di professioni. Per quanto invece riguarda il problema religioso, si giunge ad una costituzione civile del clero che portava ad una radicale organizzazione della chiesa francese, i vescovi dovevano essere eletti dai cittadini,i parroci dalle assemblee elettorali distrettuali, e a ognuno stipendio statale. Imposizione inoltre di un giuramento di fedeltà alla rivoluzione, ma molte figure religiose si rifiutarono e persero cosi il posto. Il clima di unità nazionale fu spezzato definitivamente quando nel 1791 il re tenterà inutilmente la fuga in quanto sarà bloccato poiché riconosciuto. Da ciò si ha un’ulteriore divisione tra chi voleva il re deposto come Robespierre e invece la maggioranza dell’assemblea che fingeva di credere a una versione 71 addomesticata secondo cui il monarca non era fuggito ma rapito. La sensazione ci omplotto soffocata dalla dichiarazione di Pillnitz con la quale imperaypre. Il re di prussia e elettore di sassonia manifestavano la loro intenzione di considerare la situazione del re di francia come un oggetto di comune interesse per Europa. Nel frattempo termine dei lavori per una costituzione francese, repressione degli aspetti più inumani della procedura penale d’antico regime, scioglimento dei parlamenti e nuove regole per adm giustizia,legge organica dell’agosto 1790, il popolo doveva eleggere un giudice di pace in ogni cantone, e un tribunale per ogni distretto. Nei processi penali il giudizio affidato ad una giuria di dodici cittadini, una corte di cassazione elettiva intervenuta solo in caso di vizio di forma. Completa separazione del potere giudiziario da quello legislativo ed esecutivo, e fine del sistema della venalità delle cariche. In campo economico soppressione delle corporazioni di mestiere. Si ha una vera e propria carta costituzionale il 4 settembre 1791. Alla base dell’edificio politico c’era una distinzione tra cittadini attivi, ovvero coloro che pagavano un minimo di imposte equivalente a tre giornate di lavoro, e cittadini passivi. Solo i primi diritto di voto ma a soglia minima fissata era molto bassa quindi suffragio quasi a 5 milioni di francesi. La costituzione deteneva la monarchia come detentrice del potere esecutivo ma limitava esso alla nomina di ministri, diplomatici, generali. Nell’assemblea legislativa non poterono essere eletti i partecipanti alla assemblea costituente, cosi la nuova assemblea vedrà da subito un’egemonia della sinistra, per una ragione principale, l’arma vincente di Brissot sarà atteggiamento intransigente nei confronti delle potenze straniere che sembravano minacciare l’intervento negli affari interni francesi. Cosi Luixi XVI sostituirà i ministri foglianti con dei brissottini e proporrà all’assemblea di dichiarare guerra al nuovo re di boemia e d’ungheria, accolta quasi unanimità. Tuttavia serie di insuccessi militari che portano a una crescita della tensione generale e alla caduta definitiva della monarchia, conseguenza della giornata insurrezionale in cui sarà decisiva l’azione dei sanculotti e federati, il 10/08/1792. 23) DALLA REPUBBLICA GIACOBINA AL DIRETTORIO Dopo alla giornata del dieci agosto si ha quindi l’abbattimento sia della monarchia e sia il fatto che la stessa rappresentanza nazionale fosse stata esautorata. Il prospetto che si ha quindi è quello di uno schieramento antifrancese in tutta europa quasi una lotta mortale tra libertà e la schiavitù. Sebbene si abbia cosi in Francia una rivoluzione anche culturale è necessario sottolineare come la mentalità rivoluzionaria stessa non ammetteva esistenza di interessi o punti di vista differenti, gli avversari sono tutti coloro che appoggiano partiti diversi oppure che non adottano lo stesso pensiero e come tali considerati traditori della patria, non poche saranno le repressioni e le epurazioni. La dittatura del comitato di salute pubblica e il terrore sono espressione di questo dispotismo della liberà e allo stesso tempo strumento per una distruzione delle forme di democrazia diretta cresciuta negli anni rivoluzionari. In questo clima di paura tra il 2/6 settembre 1792 si ha uno degli eventi più raccapriccianti della rivoluzione, ovvero folle di sanculotti invasero le carceri parigine trucidando a morte i detenuti in quanto sospetti di complottare contro rivoluzione, ma in realtà quasi tutti colpevoli di reati comuni, non intervento del consiglio esecutivo guidato da danton. A fine settembre a valmy la francia riesce a bloccare l’avanzata prussiana e nell’autunno del 1792 le armate francesi occupano la riva sinistra del reno, il belgio e si impadroniscono della savoia e di nizza. Lo stesso giorno di Valmy si riunisce la convenzione per procedere abolizione della monarchia formale, 21 settembre (data proclamazione repubblica), caduta della distinzione tra cittadini attivi e passivi anche se al suffragio universale maschile solo partecipazione del 10%. La convenzione ra composta da uomini di legge, adm locali, intellettuali, prettamente di sinistra, vi era una buon parte di girondini, ovvero orientamento brissottino (destra), una parte di rapp della Montagna ovvero sinistra, il resto faceva parte della pianura, ovvero parte oscillante tra i due partiti opposti. Seppur nettamente in opposizione questi partiti si interrogarono allo stesso modo sulla modalità di giudizio del re, 72 Il direttorio già spaccato al proprio interno deve affrontare anche crisi finanziaria, la conduzione guerra e divisione religiosa del paese, per finire poi con un riaffermarsi del movimento giacobino la cui manifestazione maggiore si ha nella congiura degli eguali, organizzata da Babeuf. Questi prevedevano abolizione della proprietà privata e la messa in comune dei beni, un comunismo quindi della distribuzione e non della produzione, tuttavia in poco debellati. Da un punto di vista economico, si ha il deprezzamento dell’assegnato e allo stesso tempo il ritorno alla moneta metallica, a cui seguirà inflazione e poi una brutale deflazione e il governo in difficoltà poiché non riuscirà a pagare creditori e funzionari. A ciò si aggiunge una larga corruzione all’interno del direttorio, che vide l’affermarsi alle elezioni della destra monarchica. Per respingere questo pericolo si deciderà di agire militarmente contro l’occupazione di Augereau, nel mese di fruttidoro ovvero settembre con cui saranno destituiti esponenti e arresti vari. Le reazioni degli europei alla rivoluzione dapprima positive poi prime perplessità circa abolizione dei ritti feudali e giornate rivoluzionarie 1789, cosi alcuni intellettuali sottolinearono ancora l’importanza della libertà individui e diritti uomo, e pian piano a tale pensiero inizieranno ad aderire anche i giovani del ceto medio, altri invece da sostenitori diverranno denigratori della rivoluzione stessa come Alfieri nella sua opera il Misogallo. I governi assoluti allora inizieranno a temere un contagio anche nei loro territori di queste idee rivoluzionarie cosi si stringeranno contro i gruppi filo francesi. Allo stesso modo se alcune potenze riconoscendo grandi capacità francia di resistere alla resistenza dei diversi movimenti antagonisti preferirono instaurare dei negoziati di pace, come prussia mentre altri , Ingh e Au rimarranno in armi, anche stati minori come piemonte, ma per la Francia questo sarà il modo attraverso il quale rinsaldare unità nazionale e via per risolvere il dissesto finanziario. Riconoscendo la monarchia asburgica come punto debole della coalizione antifrancese nel 1796 attacco all’eu centrale ma nonostante alternanza fra successi e insuccessi in germania la Francia resterà sbalordita di fronte alle vittorie ottenute dal generale Bonaparte posto come capo dell’armata di italia. Bonaparte nato in Corsica ma poi costretto ad emigrare in Francia quando i francesi cacciati dall’isola, a parigi riuscirà a contraddistinguersi come comandante dell’armata dell’interno e tanto più quando diventerà generale in capo armata italia. Durante la campagna di italia 1796 accende l’animo di tutti i soldati, mise in atto il suo piano con estrema facilità e velocità, valicato il colle di cadibona e battuti tutti i piemontesi stipulazione con Vittorio amedeo III l’armistizio di cherasco, passando presso piacenza sbaraglia la retroguardia austriaca, aprendo cosi la via di milano dove napoleone entrerà il 15 maggio. Poi si diresse verso sud occupando le legazioni pontificie di bologna e ferrara e le romagne, dopodiché assedia mantova e respinge quattro spedizioni austriache inviate per sostener mantova che però capitola nel 1797,e il papa per evitare l’occupazione di roma sarà costretto nel febbraio a frimare la pace di tolentino che sanciva la sua rinuncia a ferrara, bologna e romagna. A questo punto Napoleone punterà direttamente a Vuenna e a leoben il 18 aprile i rapp austriaci firmano la pace che garantirà le conquiste francesi in Italia. Uno degli obiettivi dati a napoleone dal direttorio sarà di spremere finanziariamente le province, e questo farà ottenendo quasi 60 milioni di franchi aggiunti poi al denaro e ai beni estorti attraverso le rapine e estorsioni perpetrati ai civili. Da sottolineare la dolorosa spoliazione di opera d’arte di ogni genere. -repubbliche giacobine: Napoleone al fine di guardarsi le spalle durante la partita ancora aperta con la Prussia decise di tollerare e incoraggiare l’azione dei patrioti, ovvero partigiani della rivoluzione che sosteneva e diffondeva nel popolo i grandi principi del 89, particolarmente presenti a Milano, essi elaborarono un programma democratico che prevedeva unità nazionale come sbocco di un profondo cambiamento delle strutture politiche, i patrioti volevano un’eguaglianza giuridica ma anche economica attraverso un’imposta progressiva, la distribuzione ai meno abbienti dei beni nazionali, controllo dei prezzi e del commercio, libertà di culto. Vicini dunque alla posizione di Robespierre anche se ne ripudiavano la 75 violenza. Queste idee soprattutto all’interno degli esponenti della borghesia colta che saranno poi punto di partenza delle correnti democratiche del risorgimento. La parte illuminata e moderata aristocrazia e borghesia ricca era più propensa per opinioni moderate che volevano limitare il cambiamento agli ordinamenti politici e giuridici lasciando inalterata la distribuzione delle ricchezze. Formazione quindi di quelle repubbliche costituite da Bonaparte, la prima che si forma sarà rep cispadana nel dicembre 1796, e in questa occasione Compagnoni propone la bandiera tricolare, formata da Bologna, Ferrara, Modena, reggio. A questo organismo poi si uniscono ex ducati estensi, ex legazioni pontificie, e si formò la rep cisalpina fondata a milano 1797 e ingrandita poi con bergamo, brescia, crema e Valtellina. Nel giugno 1797 Rep Ligure. Da questa riorganizzazione territoriale ne restano fuori le province venete al di la del mincio dove presenza di municipalità democratiche che si erano proclamate indipendenti da venezia, dove poi successivamente il patriziato mise fine volontariamente il proprio dominio. Napoleone non curando interessi di queste popolazione firma il 17 ottobre la pace di Campoformio con austria in cui in cambio del riconoscimento della rep cisalpina otteneva il veneto, istria e dalmazia. Forte delusione italiani. Seppur da li a poco Napoleone abbandona italia forte influenza francese, incidente diplomatico dove le truppe francesi occupano lo stato pontificio proclamando rep Romana. Allo stesso modo un anno dopo si forma la rep Partenopea/Napoletana, e cosi con annessione alla francia piemonte e occupazione militare toscana da li a poco tutta penisola si troverà sotto controllo diretto e non delle armi francesi ad eccezione del veneto. Sicilia e spagna rifugio la prima dei borboni e la seconda dei savoia. A Milano, genova,Roma, Lucca e napoli promulgazione costituzioni ricalcate su quella francese, potere esecutivo di un organo collegiale, direttorio rep cisalpina e nella liguria, Consolata nella romana e arcontato nella napoletana, potere legislativo ad assemblea bicamerale. Grande sfruttamento della francia alle repubbliche sorelle da un punto di vista finanziario, abolizione titoli e privilegi feudali, proclamazione uguaglianza cittadini con la legge, libertà opinione, stampa e associazione. Ma mancanza di leggi volte al miglioramento delle condizioni delle masse popolari che unita anche alla fedeltà agli antichi sovrani farà si che questa insorgerà contro francesi e alleati successivamente. Molti legittimisti e sanfedisti insorgono, e apice si ha nel 1799 con vittoria della seconda coalizione contro la Francia rivoluzionaria, e cosi si assisterà alla caduta di diverse province giacobine tra primavera ed estate del 1799, tra cui quella napoletano che avrà il destino più tragico : entrato a Napoli il Ruffo (uno dei patrioti meridionali che lotterà a lungo per difesa rep) offre una onorevole capitolazione, sottoscritta a metà giugno. Ma il contrammiraglio inglese Horatio Nelson impedisce loro partenza consegnandoli ai Borboni che condannerà a morte ben 120 persone. Tutto ciò porterà ad una rapida disgregazione del movimento democratico. -Bonaparte in egitto: intanto Bonaparte per eliminare come forza l’Inghilterra, padrona dei mari e unica vera potenza antifrancese rimasta propose al Direttorio una spedizione in egitto dove sarebbe stato possibile minacciare interessi britannici con indie. Venne così allestita in segreto una flotta di oltre 300 navi con 40000 a Tolosa che arriverà ad Alessandra il 1 luglio 1798, con la battaglia delle piramidi sconfitta dei mamelucchi, ma successivamente l’esercito di Bonaparte subirà un ulteriore sconfitta oltre alle malattie e insorgenze della popolazione, ovvero alleanza tra Ingh, zar di russia Paolo I, Svezia,Turchia a cui si unirà anche austria. Andamento disastroso per i francesi in Italia, conservarono nel 1799 solo Genova. A questo punto Bonaparte ritornato in Francia organizzerà un colpo di stato di brumaio insieme a Sieyes 10 novembre 1799, con il pretesto di una congiura giacobina i consigli trasferiti a saint cloud sotto scorta mentre i tre direttori si dimettevano. Qui Bonaparte accolto con grida ostili, ma il grosso deputati dispersi dai soldati e i pochi rimasti votarono la consegna dei poteri ai tre consoli, Bonaparte, Ducos e Sieyes. 24)LA FRANCIA DI NAPOLEONE 76 Napoleone appare una figura leggendaria già quando è invita ma ciò si rafforza sicuramente quando in esilio scrive il Memoriale. Egli rappresenta a tratti un eroe romantico che seppe distinguere con occhio sicuro ciò che più stava a cuore alla nazione e ciò che conveniva invece al suo dispotismo. La sua dittatura personale insofferente di ogni limite e opposizione non sarà sanguinaria ma efficiente. Tuttavia allo stesso tempo si h una restaurazione del principio gerarchico, delle strutture monarchiche del potere e un consolidamento di alcune conquiste fondamentali per la Rivoluzione, come eguaglianza dirti, razionalizzazione sistema giudiziario e adm. Accanto ai tre consoli, il consiglio degli anziani e dei 500 avevano nominato due commissioni di 25 membri per dare forma nuova carta costituzionale, anche se alla fine essa verrà redatta praticamente unicamente da Sieyes e Bonaparte. La nuova costituzione entra in vigore il 25 dicembre 1799 ancora prima di essere sottoposta al plebiscito che se pur favorevole vide 4 milioni di astenuti dal votare. Tale carta conteneva una dichiarazione dei diritti e menzionava solo in modo vago le libertà fondamentali, ristabiliva suffragio universale maschile e prevedeva di designare in ogni circondario un numero di individui pari al 10% dell’elettorato, un decimo di costoro andava poi a formare le liste dipartimentali, ed essi eleggevano poi la lista nazionale. All’interno liste governo sceglieva adm locali e i membri delle assemblee legislative. Ovvero tribunato e corpo legislativo, la prima discuteva e la seconda approvava o meno leggi sottoposte a loro dal governo. Compressione del potere legislativo a vantaggio dell’esecutivo, disegnando un primo console da cui dipendeva nomina dei ministri, ambasciatori e giudici, il primo console dirigeva il consiglio di stato da lui stesso nomianto. Infine il senato nominava i membri delle assemblee legislative partendo dalla lista nazionale. Dietro a questa moltiplicazione dei corpi e degli organi di governo si nascondeva però in sostanza un potere monarchico, un desiderio di unione e ordine nel segno però del consolidamento delle conquiste fondamentali della rivoluzione sul piano giuridico ed economico. Questi elementi permisero a Napoleone di avere un larghissimo consenso che verrà meno però quando il prezzo da pagare per la sua sconfinata sete di dominio diventerà troppo alto. Questo accentramento del potere si verifica anche nel 1800 quando vengono posti dei prefetti. I dipartimenti erano divisi in circondari ciascuno dei quali dipendeva da un sotto prefetto e alla guida di ogni comune vi era un sindaco. Cosi facendo ogni livello l’unità di comando era in mano a un funzionario di nomina governativa. Anche il sistema giudiziario viene riordinato, i giudici inamovibili ma strettamente connessi al governo, poi verranno sottoposte delle corti d’appello e nel marzo 1804 redazione di un codice civile che per la prima volta disciplinava in modo organico i settori di diritto. A questo seguiranno anche altri codici come quello di commercio, di procedura civile, criminale e penale. Nella scelta del personale di governo viene seguito il criterio dell’amalgama cioè della commistione di vecchi servitori della monarchia borbonica con la classe politica foratasi nel decennio 1789 1799. Anche la politica finanziaria avrà delle modifiche in quanto era necessario il risanamento delle finanze, assemblea costituente non modificata nei suoi tratti essenziali ma all’adm dei corpi elettivi si sostituisce quella più efficiente di agenti di stato e l’onere maggiore viene gradualmente trasferito dalle imposte dirette alle imposte indirette con il ristabilimento dei monopoli sale, tabacco e istituzione tasse alcolici, diritti di registro e bollo. Il pareggio tra entrate e uscite fu cosi raggiunto velocemente. Inoltre creazione nuova moneta ovvero il franco, detto germinale che si mantiene fino 1914. -La pacificazione e la proclamazione dell’impero: il 14 giugno 1800 Napoleone riesce a valicare il gran Bernardo e batte gli austriaci a Marengo,chiudendo la guerra della seconda coalizione e stipulando la pace di Luneville nel febbraio 1801 con Austria, per cui la situazione ritornava a quella del trattato di campo formio ma adige ritorna la frontiera della repubblica cisaplina e riconoscenza alla francia del possesso tutta riva sinistra reno e la pace di amiens con la Gran bretagna l’anno successivo che sanciva la restituzione alla francia delle sue colonie e ai cavalieri di san giovanni dell’isola di malta, mentre egitto ritornava essere turcasìa. I conflitti religiosi vengono placati 77 connesso dalle continue leve militari, cosi che napoleone da eroe infallibile comincerà a diventare agli occhi francesi un orco perennemente assetato di sangue. 25)EUROPA NELL’ETA’ NAPOLEONICA Le conquiste di Napoleone crearono diverse conseguenze nell’assetto europeo, presentando in particolare tre situazioni differenti ovvero: i territori direttamente annessi nell’impero francese (riva sinistra del reno, belgio, olanda, cose anseatiche, parte dell’italia centro sett), gli stati separati dalla francia ma sottoposti alla sovranità di napoleone e infine gli stati vassalli affidati ai membri della sua famiglia o sovrani amici come spagna, regno di napoli, vestfalia, baviera e sassonia. Se in francia il dominio napoleonico significherà il ritorno alla stabilità e all’ordine gli effetti su altri paesi molto differenti, spesso lo scarso riguardo mostrato dai conquistatori per gli ordinamenti, lre trad e la fede religiosa delle popolazioni soggette susciterà reazioni di ostilità e di rivalsa, d’altra parte anche situazioni in cui tutto ciò stimolerà anche un forte sentimento nazionale e di bisogno di indipendenza. -Dalla repubblica cisalpina al regno di italia: nella repubblica cisalpina ricostruita da napoleone dopo vittoria di marengo che si allargherà fino a est dell’adige e ovest al sesia si ha l’approvazione nel 1802 di una nuova costituzione modellata in parte sul modello francese. La presidenza della repubblica ribattezzata italiana per dare soddisfazione al sentimento nazionali nascente viene assunta da Melzi, eletto come vicere dallo stesso napoleone. La costituzione prevedeva come organo primitivo della sovranità nascente i tre colleghi elettorali, commercianti e dei dotti che dovevano eleggere i membri del corpo legislativo cui era demandata approvazione delle leggi preparate da un consiglio legislativo di nomina presidenziale. Di fatto rimaneva ben poco della sovranità nazionale di Bonaparte, anche se da una parte istituzione di ordinamenti analoghi a quelli francesi come accentramento amministrativo mediante i prefetti, la coscrizione militare, riorganizzazione degli studi superiori, riordinamento delle finanze imperniate sull’imposta fondiaria, sulle primative del sale e tabacco, consolidamento del debito pubblico, un concordato con la santa sede, dall’altro lato melzi riuscì a godere di larga autonomia per affermarsi anche a livello personale. Elaborazione inoltre di diversi codici civili e penali diversi da quelli francesi. Questi margini però non più compatibili dopo alla proclamazione dell’impero, nel marzo 1805 rep italiana viene trasformata in regno di italia, napoleone si farà rapp a milano da suo figli strio eugenio di beauharnais. Soppressione del corpo legislativo, creazione del consiglio di stato sul modello francese e di un senato composto da due rapp per dipartimento. E successivamente su imitazione francia imperiale anche il regno italia avrà la sua nobiltà di cui entreranno a far parte insieme a una maggioranza di membri aristocratici anche ex giacobini. Quindi accanto a una stratta subordinazione alle direttive francese il regno si distinse però dalla repubblica per una più decisa e conseguente opera di ammodernamento e razionalizzazione dei vari settori: ristrutturato sistema giudiziario, portati a compimento diversi lavori pubblici e milano assume cosi in poco tempo il volto di una grande capitale, terra anche di diversi letterati e dotti dell’epoca, come Foscolo, Monti, Cuoco. Nel 1806 con l’attuazione del trattato di presburgo si ha all’allargamento del regno di italia con aggregazione di tutto il veneto, istria, damazia e marche. E successivamente trentino e alto adige. L’agricoltura viveva un periodo di stasi, tassazione eccessiva e perdita sbocchi tradizionali da una parte ma anche all’allargamento della richiesta di determinati generi alimentari. Anche altri settori economia presentarono periodi di ombre e luci, da una parte rovina dei porti e declino dell’industria serica dall’altra espansione della produzione laniera e estrazione mineraria. -Regno di napoli e i dipartimenti annessi della francia: dalla riorganizzazione napoleonica escluse sicilia e sardegna dove trovarono rifugio borboni e savoia. Al regno di italia centro nord opposizione del regno di napoli mentre tutte le province non appartenenti a questo assetto furono assorbite dall’impero francese, come ex ducato di parma e piacenza, piemonte, liguria, umbria e lazio. Mentre la toscana se in un primo momento sembra indipendente grazie alla 80 trasformazione nel regno d’etruria successivamente annessione alla francia. In questi territori dominazione diretta o meno in stile napoleonica. Successivamente ai conflitti della terza coalizione si ha la nomina di Giuseppe Bonaparte come re delle due sicilie, che mantenne la suddivisione classica delle dodici province ma fece anche spazio agli esponenti della nobiltà napoletana. Inoltre sviluppo dei centri provinciali, come ad esempio salerno e bari, nuovi ordinamenti giudiziari e finanziari, avvio nuovo catasto e soppressione della feudalità. Tuttavia grosso problema dei demani feudali, ovvero beni ceduti ai baroni insieme alla giurisdizione e sui quali molti contadini spesso esercitavano usi promiscui come la semina o pascolo ecc. Nel 1807 eletta una speciale commissione feudale che in tre anni di duro lavoro procedette alla divisione dei demani, molto spesso favorevole alle università. Tuttavia alle tensioni sociali presenti nel mondo rurale si aggiungerà il fenomeno del brigantinaggio nel mezzogiorno in particolare calabria in cui si avrà un intervento militare francese per porne fine, anche se con metodi spietati, fucilazioni di massa, incendi di villaggi. Dopo Giuseppe Bonaparte, che passerò alla corona spagnola viene nominato al suo posto Murat, sposo della sorella dell’imperatore, egli aveva un carattere nazionale autonomo che lo porterà spesso a scontri con il potente cognato. All’interno del suo regno acquisisce sempre più coscienza una media borghesia provinciale che sarà spesso protagonista delle lotte risorgimentali. -europa centro settentrionale: le regioni dell’area tedesca più influenzate dal dominio francese saranno quelle poste sulla riva sinistra del reno, per questo qui radicale riorganizzazione dell’assetto politico territoriale dell’impero germanico, ormai il sacro romano impero sopravvissuto per otto secoli e mezzo disciolto, francesco II asburgo comincerà a intitolarsi come Francesco I, imperatore ereditario d’austria e nel 1806 proclamazione da parte sua della veneranda istituzione. Un mese prima di questo avvenimento si era costituita la confederazione del reno, il cui governo affidato al fratello minore di napoleone, gerolamo Bonaparte, questo periodo per molti storici sarà osservato come origine del movimento liberale ottocentesco. Nel 1807 uniche potenze che conservavano la propria indipendenza politica erano la monarchia austriaca e la prussia. La prima nonostante la perdita di diversi territori a causa del trattato di presburgo, come tirolo, veneto, istria e dalmazia manteneva una notevole consistenza territoriale, apparentemente ancora fedele alla francia non vide però un grande sviluppo in questo periodo, diversa la situazione prussiana in cui ci sarà ristrutturazione degli organi di governo centrali e adm locali, con abolizione della servitù della gleba, abbattimento vincoli all’iniziativa economica e alla libera compravendita delle terre. Per quanto riguarda la polonia rinasce sottoforma di gran ducato di varsavia con napoleone, modernizzazione e forte impulso dato al sentimento nazionale soprattutto dopo che il gran ducato di varsavia è trasformato in regno di polonia. Facente parte anch’essa degli stati vassallid ella francia si ha confederazione elvetica ricostituita da napoleone dopo la fallimentare esperienza della repubblica elvetica con atto di mediazione, essa riuscirà a mantenere per tutta età napoleonica il proprio stato di semilibertà. Meno fortunata sarà un’altra repubblica sorella ovevro la repubblica batava che nel 1806 sarà trasformata in regno d’olanda e assegnata a luigi Bonaparte, gravi le ripercussioni del blocco continentale per questo paese. -La campagna di russia e sue conseguenze: lo zar Alessandro I fin da subito dimostra tendenze riformatrici che si esprimono da una parte con rafforzamento dei poteri di controllo del senato e nella sostituzione i moderni ministeri al sistema di Pietro il grande e anche nel forte impulso dato dall’istruzione pubblica. Tuttavia molto dei propositi rimasero inattuati mentre riprendeva la tradizionale politica espansionistica degli zar. Nel 1809 aggressione di Alessandro I alla svezia strappandole la finlandia. L’espansionismo russo e la ripresa dei contatti commerciali con Inghilterra saranno la base per un progressivo raffreddamento di 81 napoleone nei confronti dello zar, mentre sempre più forti le ostilità da parte della popolazione russa di fronte alle pretese egemoniche dell’imperatore francese. Alessandro I nel 1812 conclude un trattato di alleanza con la svezia dove il bernadotte aveva preso ad intigare contro napoleone. Di fronte a questo tradimento napoleone si rivolese ancora una volta alla guerra. Preparando 700000 uomini nel giugno 1812 N varca il fiume di niemen dove i generali russi si ritirarono però distruggendo e portando vi ai raccolti nelle retrovie in modo da tagliare i rifornimenti nemici. Questa tattica e immensità territoriale metteranno in seria difficoltà napoleone, che sperava in una vittoria rapida. Tuttavia esercito francese riuscirà ad avere la meglio seppur con diverse perdite e nel settembre si impadronisce di Mosca. Il 19 ottobre dato ordine della ritirata di napoleone che voleva piegare verso sud ma i russi gli chiusero il passo a Malojaroslavetz obbligandolo a ripercorrere il cammino andata in mezzo ormai a una campagna devastata. Un inverno rigido, mancanza di viveri e continui attacchi cosacchi trasformarono al ritirata in un calvario, i 5 dicembre napoleone abbandona l’armata e si contano circa mezzo milione i perdite. Di ritorno imperatore si trova di fronte un’europa in subbuglio,nel febbraio 1813 Federico Guglielmo III stringe alleanza con lo zar proclamando la guerra di liberazione, e si da il via con la sesta coalizione antifrancese in cui entra anche austria. Anche in sicilia il lord Bentick comandante del presidio inglese dopo aver esaurito la corte borbonica indusse il parlamento dell’isola ad approvare una corta costituzionale che conferiva potere legislativo ad una camera d pari, il regno di sicilia inoltre si dichiara indipendente da quello di napoli. L’arma ideologica dei francesi si ritorceva ora contro loro stessi. Napoleone raccolse tutti gli uomini disponibili per tener testa alla coalizione, la battagli adecisiva sarà la battaglia delle nazioni a Lipsia nel 16/18 ottobre 1813,ma egli non riceverà i rinforzi necessari e abbandonato dai soldati della sassonia che passarono al nemico. Ripiegando sul reno la svizzera e olanda si sollevarono contro il suo dominio. Ormai fine del regno vicino. -Crollo grande impero: alla fine del 1813 tre eserciti alleati varcano il reno, mentre gli inglesi in francia del sud. Ormai l’impero di Napoleone era agli estremi a causa di una stanchezza dovuta a guerre interminabili, la coscrizione e il peso delle tasse. La sconfitta definitiva arriva nel marzo 1814 ad arcis sur aube, dove esercito austriaco e prussiano marceranno a parigi nel marzo. Il 3 aprile 1814 dichiarazione della decadenza dell’impero accusato di aver violato i diritti umani e di aver riscosso in maniera errata le imposte. Il 6 aprile napoleone abdica ritirandosi a Fointanebleau, ottenendo la sovranità dell’isola elba. Steso giorno richiamato luigi xviii per occupare trono, quindi i confini francesi vengono riportati con un trattato alla situazione del 1792 con aggiunta di avignone e savoia. Per quanto riguarda invece le sorti del napoleonico regno italia il viceré eugenio, lasciato da napoleone stesso al comando della grande armata dopo ritirata russa una volta che apprende l’abdicazione dell’imperatore firma con il maresciallo austriaco Bellegarde un armistizio per ottenere controllo lombardis e dal veneto fino adige. Ma a causa di una sommossa popolare esplosa contro il suo governo a milano costretto ad abbandonare italia, quindi milano passa in possesso imperatore austria. Nel frattempo riprendono controllo dei loro stati anche Pio VII, il re di sardegna Vittorio emanuele I e in granduca di toscana Ferdinando III. Ultimo atto drammatico si ha nel 1815 quando i ministri riuniti a vienna dal novembre precedente stavano decidendo i destini di europa, in francia accanto al sollievo per la sorte del paese si avrà un diffuso malcontento, a causa della preferenza data negli impieghi e nei gradi militari ai nobili e filo borbonici e timori della restaurazione dei diritti feudali. In tutto questo Napoleone tenta di nuovo l’avventura, abbandona isola elba con pochi seguaci e sbarca il 1 marzi a Cannes. Acclamato dalla popolazione il 20 marzo entra a parigi abbandonata dalla corte borbonica che si rifugia in Belgio. Qui con l’atto addizionale tenta di proporre una costituzione ancora più liberale rispetto a quella proposta da luigi XVIII sottoponendola poi al plebiscito, esito positivo. Ma Napoleone consapevole di affrontare nuovamente una 82
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