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La Riforma del 1517-1559: Martin Lutero e la Nascita della Riforma Protestante, Schemi e mappe concettuali di Storia Moderna

La riforma protestante, un movimento religioso con caratteri politici che portò ad una frattura decisiva all'interno della chiesa cattolica. Il documento traccia la storia della riforma, dall'inizio con martin lutero e le sue 95 tesi, alla guerra tra inghilterra e spagna, e alla successiva pace di augusta. Vengono anche menzionate le conseguenze sulla politica europea e la nascita del deismo.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 05/01/2024

myriammuratore
myriammuratore 🇮🇹

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Scarica La Riforma del 1517-1559: Martin Lutero e la Nascita della Riforma Protestante e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Ripasso esame di storia moderna: L’esperienza spagnola: Insieme ai portoghesi, anche gli spagnoli ebbero l’interesse a finanziare nuove esplorazioni. Quando Marco Polo cercò qualcuno che finanziasse il suo viaggio per le Indie, partendo da Ovest, i sovrani di Castiglia furono gli unici ad appoggiarlo. Così Marco Polo nell’ottobre del 1492 finì per scoprire le Americhe, nonostante volesse arrivare in India. Marco Polo, aveva ipotizzato che la terra fosse rotonda, come Toscanelli, ma il loro unico errore è che il disegno del planisfero era troppo piccolo poiché mancava un continente: Le Americhe. Quando Marco Polo arrivò, si trovò davanti un paese inesplorato, dalle sue lettere leggiamo i suoi incontri con le popolazioni locali, e anche i suoi pensieri di vero e proprio conquistatore cristiano. Ecco perché fu visto in diversi modi nel corso dei secoli: come l’uomo che ha saputo portare la civiltà la dove non c’era, e come colui che ha sottomesso e sfruttato le popolazioni indigene indifese, che non potevano combattere a pari armi. Per dividere equamente il territorio, Spagna e Portogallo firmarono con l’appoggio del PAPA nel 1494 il trattato di Tordesillas; Insieme ad un nuovo paese da scoprire, c’era anche un nuovo mare, che diventa protagonista di scambi commerciali. Il sogno di Colombo di raggiungere l’India da Ovest fu realizzato da VASCO BALBOA nel 1513. FERDINANDO MAGELLANO, che era fortemente appoggiato dall’imperatore Carlo V, decide di spingersi oltre e finì per arrivare nelle Molucche, facendo ciò, mise in discussione il trattato di Tordesillas del 1494, dicendo che i territori non erano equamente divisi. I viaggi di Magellano furono molto importanti, tra i membri dell’equipaggio abbiamo anche PIGAFETTA, che scrisse un diario di bordo, e grazie alla mancanza di un giorno nella narrazione nel tempo si resero conto di quello che sarà il FUSO ORARIO. All’inizio gli Spagnoli iniziano le loro esplorazioni per scoprire e trovare materiali preziosi, infatti non avevano inizialmente l’intento di formare un vero e proprio IMPERO. À Nel 1519 entra in scena HERNAN CORTES, condottiero spagnolo che decise di esplorare la zona del messico incontrando per la prima volta gli AZTECHI. Gli aztechi possono considerarsi una civilità precolombiana recente, erano stanziati in un altopiano del messico che si estendeva fino ai confini del Guatemala; la loro capitale era Tenochtitlan. Sorprendentemente, la società degli aztechi era molto sviluppata e ben organizzata, a capo di tutto c’era il sovrano, che deteneva la maggior parte dei poteri. Questa cosa giocò a loro discapito, poiché appena gli spagnoli attaccarono il sovrano cadde tutto il loro sistema, la vincita degli spagnoli dipese da questo e dall’uso delle armi da fuoco, inoltre i piccoli popoli circostanti sottomessi dagli Aztechi, si unirono con gli spagnoli. Gli spagnoli si spostarono anche nel PERU’, questa volta il condottiero era PIZZARRO, spietato soldato che usava modi brutali per conquistare ciò che voleva. Pizzarro incontrò gli INCA, anche loro come gli aztechi erano una civiltà precolombiana recente. Avevano anche loro una società ben organizzata e ripartita, come anche il loro sistema economico che si basava sul baratto, e sull’agricoltura, i profitti agricoli venivano organizzati in magazzini, in modo tale che in caso di carestie e difficoltà ci fossero degli aiuti. Il loro impero si estentava più che in larghezza in lunghezza, ed erano molto in difficoltà a causa del clima tropicale di quelle zone. La loro particolarità, che li rese famosi e misteriosi tutt’oggi, sono le grandi costruzioni fatte da grossi blocchi di pietra, non si sa come essi potevano trasportarli e sistemarli. Pizzarro arrivò non per cercare una convivenza, ma con l’intenzione di abbatterli, gli Inca però non si arresero subito, per molto tempo usarono tutte le loro forze per combattere gli spagnoli, ecco perché ci furono numerose battaglie e in una di questa Pizzarro morì. Solo nel 1572 gli Spagnoli conquistarono definitivamente tutto l’impero Inca. Lo scopo degli spagnoli era sempre lo stesso : quello di trovare MATERIALI PREZIOSI. La svolta si ebbe con la scoperta delle miniere del CIERRO RICO (situato nell’attuale bolivia), miniere che fornirono agli spagnoli grandi quantità di argento. Poiché l’argento non esiste in natura, usarono una proceduta chiamata AMALGAMA, l’amalgama prevedeva di frantumare il minerale per essere mischiato in grandi vasche con il mercurio, per fare ciò servivano grandi quantità di acqua ecco perché queste vasche erano situate vicino laghi/ corsi d’acqua. Gli spagnoli si resero conto che stavano formando un vero e proprio impero, ecco perché i sovrani di Castiglia si dedicarono all’organizzazione di questo impero, che spagnolizzò tutto il territorio del sud America; Le città infatti presentano un organizzazione urbana e una piantina, molto simile a quella delle città situate in spagna. L’impero fu suddiviso in 2 e poi 3 viceregni, DELLA NUOVA SPAGNA (Messico/Centr’america), DELLA NUOVA CASTIGLIA (Perù e meridione) e DELLA NUOVA GRANADA (settentrione rimasto scoperto) Per permettere di amministrare al meglio il potere dei sovrani vennero mandati dei viceRe, che avevano un mandato massimo di 3 anni, ogni tot c’erano degli ispettori mandati a controllare che stessero svolgendo il volere del Re. Sul piano giudiziario e legislativo c’erano le Audiencians, che facevano rispettare i decreti che arrivavano dalla spagna. Mentre localmente, c’erano i consigli cittadini guidati dal sindaco. Le vittime di queste conquiste furono le popolazioni indigene, che vennero costrette a spostarsi, i ribelli furono uccisi e chi veniva inglobato nella civiltà europea era costretto a cambiare il suo credo e le sue tradizioni . I sovrani di Castiglia però, tennero tanto al fatto che gli indigeni non fossero riconosciuti e chiamati schiavi, li vedevano come possibili sudditti, che dovevano solo essere civilizzati e cristianizzati. Con questa idea nacquero le encomienda: il sovrano concedeva dei diritti signorili su terre o villaggi che includevano anche gli abitanti, gli abitanti del villaggio dovevano prestare servizio e la loro mano d’opera ai Signori per ringraziarli del fatto che gli stavano insegnando la religione cristiana. Il problema principale è che questi conquistadores non trattavano i lavoratori come loro simili, ma velatamente come veri e propri schiavi. Ecco perché nel 1600 in loro soccorso arrivarono i Gesuiti che costruirono vere e proprie strutture chiamate REDUCCIONES dove ospitare chi veniva sfruttato, sfortunatamente sotto volere del Papa, dovettero smettere nel 1700. Lo sfruttamento degli indios provocò molto sconcerto, alcune figure come Bartolomeo de las Casas cercarono di denunciare pubblicamente il problema anche ai sovrani spagnoli, ma nessuno aveva una soluzione o nessuno voleva prendere un provvedimento. Le condizioni terribili di lavoro, e le malattie portate dagli europei alle popolazioni Indios che non avevano gli anticorpi per affrontarle, provocò un grave crollo demografico. Le miniere di argento e la quantità di argento prodotto, che arrivavano in Europa provocò un’inflazione mai vista prima nella storia, GLI SPAGNOLI erano come DROGATI da questo traffico poiché il denaro gli serviva per finanziare guerre e pagare i prodotti dagli altri paesi; ciò creò la cosidetta RIVOLUZIONE DEI PREZZI. Enrico VIII era un uomo molto impaziente così decise autonomamente di ripudiare la moglie e sposare nel 1529 Anna Bolena; Facendo ciò nel 1533 venne scomunicato. In risposta alla scomunica nel 1534 Enrico VIII emanò la legge di supremazia, nella quale si autoproclamava Capo della Chiesa. In questo momento possiamo dire che la Riforma diventa Nazionale. La riforma di Enrico VIII poiché non aveva e non contestava la dottrina religiosa, non andò a cambiare niente rispetto al cattolicesimo. L’unica differenza era la figura del capo dello stato. Inoltre si appropriò subito di tutti i beni ecclesiastici in Inghilterra e soppresse tutti gli ordini religiosi. Più tardi suo Figlio, Edoardo andò a modificare la dottrina religiosa avvicinandosi un po' di più ai principi Luterani. Maria Tudor, regina cattolica, cercò durante il suo regno di ripristinare il cattolicesimo, ma l’intenzione finì subito. Nel gruppo dei Protestanti abbiamo anche i CALVINISTI, il fondatore di questa religione era Calvino, religioso francese che si interessò intorno al 1531 alla riforma in corso. Calvino fu subito esiliato, dal Re di Francia, così decise di spostarsi a Ginevra, non troppo lontano così poteva avere contatti con la Francia. Nel 1536 scrisse la sua dottrina, ciò che lo differenzia da Lutero è il concetto di PREDESTINAZIONE. Per Calvino tutti gli uomini sin dalla nascita sono predestinati, si portano dietro un disegno di vita che nessuno potrà cambiare neanche le opere che compie durante la vita. Inoltre non crede nell’eucarestia, ritiene che essa sia solo una commemorazione, le messe e le chiese furono sostituite da assemble spoglie e prive di immagini religiose. La città di Ginevra divenne il fulcro del calvinismo, i calvinisti avevano un vero e proprio progetto di creare una città perfetta. Furono sostenuti anche dai nobili che volevano attaccare la monarchia francese, ma la sua espansione si bloccò subito a causa della posizione geografia sfavorevole, che finì per bloccarli tra i loro attaccanti. L’affermazione della Riforma protestante provocò un vero e proprio scisma mai visto dopo quello ortodosso. Ci rifurono tentativi di riconciliazioni come la DIETA DI RATISBONA (Melantone e Montarini), ma fallì. Anche Carlo V vince e sconfigge i principi tedeschi, ma una volta arrivato in Germania si rende conto che davanti ha un territorio frammentato politicamente e religiosamente e deve arrendersi al fatto che ormai il Luteranesimo si è radicato. Nel 1555 abbiamo la Pace di Augusta, in cui il Luteranesimo viene riconosciuto come nuovo credo, la novità è che la religione del principe implicherà la religione del suo paese. Inoltre si stabilisce che tutti i beni ecclesiastici conquistati dopo il 1552 dovevano essere restituiti alla chiesa. Così finisce la riforma, e si blocca anche quella radicale, ma nessuno si pronunciò mai sulle altre religioni nate; solo nel 1559 Francia e Spagna raggiungeranno una pace. CONTRO RIFORMA: All’interno della chiesa cattolica, molti uomini come Montarini, Erasmo da Rotterdam avevano compreso che c’era bisogno di una riforma all’interno della chiesa cattolica, ma i tradizionalisti radicali cercarono di sventare ogni tipo di cambiamento. Nacquero nuovi ordini religiosi come i Cappuccini e i Teatini, che credevano in un ritorno alla chiesa delle origini, fatta di fede e povertà. Ancor di più dopo il sacco di roma nel maggio 1527, i credenti iniziarono a credere che Dio avesse mandato una punizione divina, e che c’era la necessità di reagire contro i protestanti in modo da PURIFICARSI. Così inizia la controriforma, che cercò di sdradicare ogni forma di protestantesimo e gli eretici. Il Papa Paolo III chiama intorno a sé una serie di consiglieri, che a loro volta avevano idee profodamente radicali o nuove che guardavano ad una possibilità di cambiamento, tra questi troviamo Carafa, Pole e Contarini. Carafa era profondamente radicale, propriò sotto il suo consiglio nel 1542 Paolo III fondò ll tribunale del Sant’uffizio, che condannava tutti coloro che erano ritenuti eretici o protestanti. Il tribunale era il simbolo di un ulteriore sconto e non di una riappacificazione. Nel 1545 viene organizzato il Concilio di Trento, il concilio istituito a Trento poiché era una città di mezzo che poteva far incontrare cattolici e protestanti aveva lo scopo di mediare e trovare un punto d’incontro con i protestanti, che mai si presenteranno ecco perché il concilio venne successivamente spostato a Bologna. Il concilio si divide in diverse fasi, e termina nel 1562, un po' più tardi del previsto poiché quando Carafa divenne Papa Paolo IV il conciliò si fermò. All’interno del concilio i cattolici erano divisi in quelli che volevano un’ondata di novità, che potesse ristabilire l’ordine della chiesa secondo i suoi veri valori, e coloro che non volevano delle novità e volevano solo riaffermare il cattolicesimo per come già era. La prima cosa che si fa è fissare i canoni: - Viene rifiutata l’idea di lutero di salvezza, l’uomo quindi attraverso le sue opere poteva riscattarsi - Vengono confermati i 7 sacramenti - Si confermano gli ordini religiosi, i santi e i dogmi - Infine, si ristabilisce l’uso del latino, cioè la lingua cattolica. Durante il Mandato di Carafa come Papa, l’opera di mediazione di blocca, anzi crea e istituisce l’Indice dei libri proibiti che verrà cancellato solo in tempi recenti. Nell’ultima fase del concilio, non ci sono molte novità, anzi vengono riaffermati tutti i concetti e dogmi della chiesa cristiana. L’unica cosa che subisce un cambiamento è il calendario. Da questo momento in poi viene usato quello Gregoriano. Nel frattempo, molti membri della chiesa capiscono che c’è bisogno di una rievagelizzazione, specialmente nella zona periferica delle campagne in cui i contadini si erano convertiti non per fede. Così vengono mandati dei missionari, anche nei ceti più poveri dell’europa in modo da far circolare la parola di Dio e il cattolicesimo. Per quanto riguarda l’elite, iniziarono a nascere numerose confraternite, mentre i gesuiti si occupano dell’istruzione, quindi creano delle scuole, ricordiamo quelle di Roma, Messina, con lo scopo di istruire i figli dell’elite; il sistema scolastico si basava su materie prettamente umanistiche, standardizzato sul modello della Sorbonne e quasi tutti gli insegnanti erano teologi. L’INDIPENDENZA AMERICANA / RIVOLUZIONE AMERICANA: Dopo la scoperta dell’America le grandi potenze europee iniziano ad avere l’interesse di esplorare queste nuovo continente sconosciuto. Tra i primi viaggi ricordiamo quello del 1524 di Verrazzano nella parte settentrionale, e successivamente quello di Cartier del 1525 che si spinse fino a Quebec. L’AMERICA FRANCESE: I francesi, arrivano a colonializzare una parte dell’America settentrionale, seppur le loro colonie e il loro territorio non fosse vasto come quello spagnolo e successivamente come quello inglese, la loro influenza ha lasciato numerosi segni significativi in America. I francesi ebbero l’interesse a mandare nel nuovo mondo mercanti e uomi religiosi come i gesuiti, riuscirono a fondare la città di Quebec, che ancora oggi riporta dei tratti molto simili alle città francesi, e riuscirono ad esplorare le zone del Mississipi, questo spiega perché ad oggi si parli il francese in Quebec e a Montreal. L’esplorazione del Mississipi fu completata da Lazal nel 1682. Il Nord America appariva diviso in due aree quella francese e quella inglese. La zona inglese era soprattutto lungo la costa. La convivenza tra francesi e Inglesi non durò a lungo, gli inglesi aveva l’aspirazione a conquistare i territori francesi. Ecco che così avvenne la guerra dei 7 anni tra il 1756 e il 1763. L’Inghilterra finisce per affermarsi come potenza coloniale, nonostante tutti gli sforzi dei francesi che furono persino sostenuti dalle popolazioni indigene, che vennero alla fine brutalmente uccise. La guerra si concluderà con LA PACE DI PARIGI, che confermerà la riduzione dei territori alla Francia. Dal 1763 il dominio inglese si espande sempre di più, e comprende in totale 13 colonie divise in 3 aree diverse : - Al NORD abbiamo le colonie della NUOVA INGHILTERRA, che sono quelle più antiche, la loro economia si basava sull’agricoltura e sulla pesca; Gli abitanti di quelle zone avevano una religione di stampo calvinista, essi vennero chiamati i PURITANI - AL CENTRO abbiamo altre 3 colonie, meno omogenee rispetto a quelle del nord ma è qui che troviamo le città più grandi come New York, questa zona conobbe maggiormente l’influenza degli Olandesi; infatti, anche da un punto di vista stilico la città di New York ne è un esempio. - AL SUD troviamo un altro tipo di colonia, come quella della VIRGINIA e della CAROLINA, la loro attività economica era solamente incentrata sull’agricoltura di grandissime piantagioni che richiedevano sempre di più la mano d’opera di schiavi. La mano d’opera servile veniva procurata nelle AMERICHE grazie al COMMERCIO TRIANGOLARE, una forma di commercio utilizzata dalle potenze europee che aveva come scopo quello di far navigare navi sempre piene di carico, umano o di prodotti. Le navi partivano dall’Inghilterra cariche di prodotti europei e si dirigevano in Africa per scambiare i prodotti con schiavi, una volta avvenuto lo scambio il viaggio ripartiva fino alle Americhe dove gli schiavi venivano scambiati con i prodotti coloniali, che sarebbero finiti in Europa. I protagonisti di questo commercio furono soprattutto gli OLANDESI E GLI INGLESI, si resero i protagonisti, gli Olandesi soprattutto poiché erano già noti per le loro doti violente. IL 1700 è l’età delle RIVOLUZIONI, e in questo quadro si inserisce la rivoluzione AMERICANA: Le colonie erano organizzate molto diversamente rispetto ai territori della madre patria, nonostante fossero sotto il controllo inglese, sapevano benissimo autogovernarsi; La società era divisa diversamente, non esistevano classi sociali, tutti potevano avere la possibilità di un’ascesa sociale, e la religione non rappresentata un problema, poiché qualsiasi era tollerata. Piano Piano nell’idee americano si fonda il pensiero Individualista in cui ognuno deve essere resposabile di se stesso e del suo duro lavoro. Le colonie quindi volevano essere autonome, non ritenevano indispensabile il controllo della corona Inglese, che invece voleva sottometterle. Nei primi anni le colonie riuscirono ad arricchirsi con commercio atlantico, che non presentava tante restrizioni, erano solo vicolati a commerciare con gli Inglesi, ma questa cosa era aggirata con il contrabbando che non veniva controllato neanche dalle autorità locali. Da questo momento in poi la situazione può essere divisa in 4 fasi distinte: - FASE DI PROTESTA: questa fase inzia dopo la pace di Parigi e la fine della guerra dei 7 anni, poiché l’inghilterra si trova a dover pagare i debiti e le spese di guerra, una guerra che aveva giovato soprattutto alle colonie, ecco perché chiede il loro aiuto. L’inghilterra inizia a chiedere ai coloni detta religione naturale, che pensa a Dio come il creatore del Mondo ma non come colui che agisce nel mondo. La vendita dei beni ecclesiastici non poteva essere immediata, così si usò la CARTA MONETA, ancora in quel momento non c’erano le banconote, così si usò la carta moneta una specie di ipoteca che valeva quanto il bene acquistato, nel momento in cui il bene viene dato all’assegnato la carta moneta veniva ritirata. Il problema principale fu che la carta moneta poche volte veniva ritirata, e il bene assegnato, ciò portò una grande inflazione. Nel momento in cui L’America viene scoperta, il mediterraneo cessa di essere l’unico protagonista di scambi commerciali, resterà sempre sotto i riflettori, ma accanto a lui ci sarà anche l’Oceano Atlantico. Un Mare nuovo, da scoprire, che ispira questa curiosità a numerose potenze. In questo quadro nel quale gli Spagnoli avevano conquistato e ottenuto gran parte dei territori del Sud e Centro America, approfittando delle debolezze della Spagna che non poteva procurare nel nuovo mondo tutti prodotti necessari, si inseriscono gli Olandesi. Gli Olandesi sono conosciuti per la loro indole conquistatrice, sono agguerriti e vogliono affermarsi come potenze nell’Atlantico. Creano anche loro una Compagnia delle Indie che farà da modello agli Inglesi e Francesi. Gli Inglesi ottennero alcune concessioni dal Re di Spagna Filippo II, approfittarono di queste concessioni, e scelsero di combattere i loro nemici nello stesso modo in cui facevano gli Olandesi, con una fitta rete di contrabbando. Nel caso inglese, la novità fu le concessioni della Regina Elisabetta I delle PATENTI DI CORSA, che autorizzavano a sequestrare tutti i bottini che gli inglesi incontravano delle navi nemiche. Protagonista della guerra di corsa tra Spagna e Inghilterra, fu Francis Drake, un corsaro divenuto con tempo un uomo di politica, che riuscì a dare un enorme prestigio alla marittima inglese. La sconfitta della Spagna avvenne nel 1588 quando resto bloccata nel Canale della Manica l’invincibile Armada, l’Inghilterra riuscì a vincere grazie soprattutto all’appoggio degli Olandesi. Poiché nonostante la guerra fosse nata apparentemente per questioni di carattere commerciale/marittimo, in realtà aveva importanti fondamenti religiosi; Inghilterra e Province Unite erano protestanti, invece la Francia di Filippo II sostenuta dal Papa era cattolica, e tentava sempre in un ritorno del cattolicesimo. Dopo la Guerra Anglo-Spagnola, l’Atlantico si vede diviso in più parti, la Spagna era concentrata al Sud dove stava cercando importare nei nuovi territori il modello della madre Patria, I francesi finanziarono campagne esplorative per scoprire la parte settentrionale dell’America, in particolare ricordiamo i viaggi di Cartier, l’esplorazioni fino al Mississipi, la fondazione di Quebec e Montreal, che restarono profondamente influenzate dalla cultura francese e ancora oggi il fatto che la lingua più parlata sia il francese ne è una conferma. La Francia mandò in America uomini religiosi come i gesuiti e i mercanti, ecco come nacquero i collegi religiosi. Sono stati in grado di trovare degli accordi con le popolazioni locali. Nel Momento in cui entrano in scena gli Inglesi, la situazione cambia. Gli inglesi si stanziano principalmente nelle zone costiere, ma hanno un forte desiderio di conquistare anche la parte Francese, la svolta si ha quando inizia la guerra dei 7 anni che va dal 1756 al 1763, i francesi ebbero l’appoggio delle tribù e popolazioni locali, mentre gli inglesi delle colonie, nonostante la Francia fu sostenuta anche dalla Spagna, la Forza delle truppe inglesi fu inarrestabile, così la Francia fu costretta a rinunciare alla maggior parte dei territori conquistati in America. Da questo momento in poi l’Inghilterra si afferma come vera e propria potenza nel quadro Atlantico; La prima colonia fondata dagli inglesi fu la Virginia, insieme ad essa ricordiamo anche Plymouth fondata dai padri pellegrini, anche chiamati puritani, che rappresentano uno dei più importanti flussi migratori inglesi. Dopo la Guerra dei 7 anni, le colonie non si sentivano asservite alla corona Inglese, anzi si sentivano molto indipendenti nonostante le leggi imposte. Nei primi anni dopo la guerra fu così, le colonie riuscivano ad aggirare con il contrabbando le leggi e i dazi inglesi, e nonostante ci fossero dei controllori facevano finta di non vedere. La situazione cambia nel momento in cui l’Inghilterra si rende conto dei costi che ha dovuto affrontare della guerra, una guerra che aveva giovato ai coloni, proprio per questo chiese a loro un risarcimento. Iniziò ad inasprire le leggi sui commerci, prima viene fatta la Legge sulla Melassa, che provoca un forte contrabbando, successivamente viene fatto lo SUGAR ACT, che abbassava il dazio e doveva scoraggiare il contrabbando poiché chiunque veniva trovato ad infragere la legge sarebbe stato giudicato direttamente dalla corte inglese, senza passare da quella locale, questa cosa fu percepita dalle colonie come un forte attacco ai loro diritti. La goccia che fece traboccare il vaso fu quando venne emanato lo STAMP ACT, che imponeva alle colonie di dare alloggio e sistemazione ai soldati inglesi. Da questo momento le colonie decisero di riunirsi per sottoscrivere un documento di ribellione, chiedendo gli stessi diritti degli inglesi, e lo stesso trattamento degli inglesi; In Inghilterra una tassa doveva esse prima approvata dalla camera dei comuni, mentre questo passaggio non avveniva per quelle Americane. Il momento di ribellione di questa fase appunto chiamata di PROTESTA fu l’attacco alla casa del governatore Inglese a Boston nel 1765. Alla fase di protesta succede la Fase di Resistenza: abbiamo numerose sommosse cittadine, e proteste locali con i decreti e leggi emanate dall’Inghilterra, un esempio è il massacro di boston del 1770. Nel momento in cui La compagnia dell’Indie orientali ottenne il monopolio del Thè, che significava che gli Americani non potevano più commerciarlo avvenne il BOSTON TEA PARTY, nel porto di Boston nel 1773 in cui alcuni commercianti e navigatori travestiti da indiani Moak diedero fuoco alle navi contenenti le merci. Questo avvenimento, portò l’Inghilterra ad inasprire e creare leggi puntive, e a chiudere il porto di Boston fino a quando non avrebbero risarcito il danno. Da questo momento nel 1774 si riunisce per la prima volta un congresso continentale a Philadelfia, culla della rivoluzione e dipendenza americana. In questo primo congresso, si decide di sottoscrivere un documento in cui si rifuta il pagamento delle tasse; Nonostante ci fossero già questi campanelli di allarme non tutti quelli radunati nel congresso avevano ancora l’idea di una vera e propria indipendenza dall’Inghilterra. Nel 1776 il Congresso scrive una dichiarazione d’indipendenza, dichirazione che verra firmata dai padri fondatori come Jefferson, Washington, e Franklin, la dichiarazione fu fortemente influenzata dagli ideali illuministi, ma nonostante difedesse i diritti dell’uomo, essa fu firmata da uomini e proprietari di schiavi. La guerra ha una durata di 8 anni, ed inizia nel momento in cui lo stato del Massachuttes viene dichiarato ribelle e Boston viene messa sotto assedio; Inizialmente l’inghilterra si vide in vantaggio, ma grazie alle sommosse locali e al supporto della Francia, le colonie riuscirono a vincere, e nel 1781 la guerra finisce con la resa di Saratoga e Yorktown. Solo successivamente a Parigi verrà firmata una pace tra America e Inghilterra. Nel momento in cui la guerra finisce inizia una FASE COSTITUENTE, adesso le colonie sono divise, sono indipendeti ma non sanno se la cosa migliore è avere un potere forte. Nel frattempo nascono numerosi contrasti e guerre civili, poiché c’erano quelli che volevano restare fedeli alla corona inglese come i Tories e quelli che volevano un’indipendenza come gli Yankes, questa situazione portò a numerose sommosse e morti, che portò all’esilio di numerosi tories. Le colonie avevano bisogno di un potere centrale forte, ogni stato approvò una propria costituzione che affermava principi comuni come: diritti uguali per tutti, sovranità del popolo, divisione dei poteri, e uguaglianza. Da una parte c’era chi come i Federalisti voleva un solo potere centrale e forte, mentre chi come gli antifederalisti volevano colonie indipendenti che si potessero autogestire. La svolta si evven nel 1787 quando i membri dell’elite federalista si radunano a Philadelphia, per preparare una costituzione federale, affidando al nuovo stato centrale che si stava creando maggior poteri, e maggior potere di risolvere questioni riguardanti la politica interna e estera, il debito pubblico, l’esercito, il commercio e le tasse. Una delle cose più importanti che fecero è dividere i 3 poteri, il potere legislativo venne affidato ad un CONGRESSO a sua volta diviso in camere, il potere esecutivi al Presidente che veniva eletto dal popolo con un sistema di votazioni particolare e il potere giudiziario affidato alla Corte suprema. La capitale degli Stati uniti fu Washington in onore di George, la prima casa bianca fu costruita a Philadelphia ma a causa di un incedio fu ricostruita nella capitale. La conquista Spagnola e Inglese in America ha caratteri ben diversi ed Elliot nel suo manuale ce lo sottolinea. Elliot per spiegare la conquista dal punto di vista spagnolo prende come protagonista Hernan Cortes invece dal punto di vista inglese Newport; Le loro esplorazioni non sono avvenute in contemporanea, ma hanno un destino comune quello di far sentire sia Cortes che Newport: delusi da quello che avevano ottenuto. Cortes inizia il suo viaggio non per volere del sovrano spagnolo, che non gli aveva concesso alcun finanziamento, ma per volere del governatore di Cuba. Cortes inizia la sua spedione, insieme a uomini di basso rango dotati di forte spirito di conquista, avendo anche lui non forte spirito di conquista individuale non per il volere del governatore; Infatti nel momento in cui arriva in America, sfrutta le LEGGI MEDIEVALI DI CASTIGLIA per ribellarsi al governatore e creare e fondare città tutte sue. Nel momento in cui gli Europei arrivarono in Asia fu inevitabile che la loro cultura influenzasse e portasse cambiamenti negativi/positivi alle culture locali, facciamo alcuni esempi: L’Impero Moghul, che ha origini in India, è famoso per le sue splendide città e per i monumenti sfarzosi, è un impero che ha portato splendore all’India, ma nel momento in cui si insediarono gli Europei l’impero andò in declino, le cause principali furono 2 : l’insediamento europeo, e la coalizzione delle piccole popolazioni nemiche con gli Europei. Il declino dell’impero moghul coincide con l’ascesa degli Inglesi nel dominio dei commerci Indiani. La dinastia Qing: la dinastia Qing è la dinastia che sostituì la Ming in Cina, fu fondata dai Manciù, una popolazione che veniva dal nord della cina che approfittando dei problemi della dinastia Ming presero piano piano il potere. La dinastia durò per tanti secoli fino al 1911, i sovrani applicarono una politica differente dai loro predecessori, volevano ridare splendore alla Cina, nonostante fosse un pase molto grande e difficile da controllare, avevano infatti il progetto di Creare una Nuova Cina. Strinsero rapporti soprattutto con gli Inglesi, che grazie a questi accordi ottennero il monopolio del commercio del thè. Il giappone di Tokugawa: Il Giappone a differenza di India e Cina attuò una politica diversa, si accorse di come gli Europei si stavano insediando in Ansia, ma non volevano che le loro culture influenzassero quelle del Giappone, così fece da sé stessa, decise di chiudere tutti i porti in modo da non commerciare con potenze straniere, e sviluppò la sua economia all’interno del proprio territorio. Ciò non sfavorì il Giappone, anzi gli portò numerose agevolazioni soprattutto ai ceti sociali, nacque un nuovo ceto sociale mercantile che acquisì man mano più importanza di quello militare dei samurai, seppur questa cosa risultò favorevole all’inizio, fu la causa del declino e crisi del Giappone in seguito. Il Giappone però non strinse rapporti con l’Europa solo per questioni commerciali ma soprattutto religiose, poiché non voleva che religioni importanti come il cattolicesimo potessero sovrastare i culti locali, come il bhuddismo e il confucianesimo. LA RIFORMA DEL 1517-1569: Con il termine riforma ci riferiamo ad un movimento religioso a caratteri politici che ha portato una frattura decisiva all’interno della chiesa cattolica. quella della chiesa cattolica, appunto perché non c’erano fondamenti religiosi dello scisma. Solo successivamente con il figlio di Enrico, la dottrina anglicana verrà modificata e si ispirerà a quella di Lutero. Nel corso del tempo ci sono stati tentativi di ricattolicizzare l’Inghilterra, ricordiamo la possibile salita al trono di Maria Stuart, Regina Cattolica. Ma nel momento in cui salì al potere Elisabetta I, l’anglicanesimo si affermò sempre di più, emarginando e perseguitando negativamente i cattolici rimasti. All’interno della chiesa cattolica, c’erano uomini che avevano capito che c’era bisogno di un cambiamento perché la chiesa cattolica si stava allontanando dalla chiesa delle origini. Proprio in questi anni di riforme, nacquero nuovi ordini religiosi come quelli dei Cappuccini e dei Teatini. Dopo il Sacco di Roma del 1517, i cattolici credono che sia un segno/una punizione di Dio contro tutte le eresie che stavano avvenendo; perciò, la chiesa decise di iniziare una CONTRORIFORMA, che sventasse e mettesse fine a tutte le eresie. Il Papa Paolo III, fu circondato da figure come Contarini e Pope che pensavano ad una riconciliazione della chiesa e ad un rinnovamento della dottrina, e da figure come Carafa che erano legati e radicalizzati alla dottrina tradizionale del cattolicesimo. Durante il papato di Paolo III, sotto consiglio di Carafa, nacque il Tribunale del Sant’Uffizio, che doveva condannare e giudicare tutti quelli sospettati come eretici. Nel 1545 si decise di organizzare un concilio, a Trento, una città di mezzo neutrale che potesse far incontrare i protestanti e i cattolici per trovare un punto d’incontro. A questo concilio non si presentarono mai i protestanti, ecco perché poi fu spostato a Bologna e divenne occasione per chiesa cattolica per riconfermare e ribadire la sua dottrina. Il concilio si divide in 3 fasi, nella seconda fase del 1547 vengono fissati dei canoni, quindi vengono ribaditi tutti i Dogmi di fede, le indulgenze, i santi, l’esistenza di un purgatorio, i 7 sacramenti, la lingua latina come lingua cattolica, e viene esclusa la dottrina della salvezza di lutero. Nel 1555 Carafa diventa Papa Paolo IV, durante il suo papato, il concilio si ferma, e nasce nel 1559 l’Indice dei Libri Proibiti che durerà fino ai tempi moderni. Solo dopo la sua morte nel 1562 il concilio riprenderà la sua ultima fase; In quest’ultima fase: -viene stabilito l’uso di uno nuovo calendario, quello gregoriano, viene fissato l’obbligo di dimora dei parroci nelle loro parrocchie affinche potessero entrare a contatto con la comunità e tenere sotto controllo la situazione, viene imposto ai parrochi l’obbligo di tenere dei registri, di battesimo, dei matrimoni e dei decessi. Dopo la fine del concilio si inizia una campagna di evangelizzazione, soprattutto nelle campagne e nelle periferie, dove i contadini o gente meno istruita non si era convertita per fede ma per dovere. La stessa cosa venne fatta anche nelle colonie con le popolazioni indigene. Gli incaricati erano i Gesuiti, nuovo ordine religioso chee fungeva da vero e proprio esercito del Papa, proprio perché tra i loro voti avevano quello di obbligo di ubbidienza a Lui. Si ebbe anche un’evangelizzazione dei ceti nobili, infatti i Gesuiti furono gli autori dei colleggi che amministravano l’istruzione dei ragazzi dei ceti più benestanti, i colleggi come quello di Roma e di Messina, avevano una duranta di 5 anni, e seguivano il modello della Sorbonne. Le materie insegnate erano principalmente umanistiche e gli insegnanti erano soprattutto teologi o uomini di chiesa. I gesuiti, ma in particolare gli europei cattolici, cercarono anche di evangelizzare fuori l’europa, in territori come la CINA E IL GIAPPONE, ricordiamo il tentativo di Marco Ricci in Cina, e il Tentativo di Alessandro Valignano in Giappone, che portò non ad un’unificazione ma a numerosi scontri sanguinosi come la Rivolta di Shimabara. Nel 1800, la Francia di Napoleone ha il desiderio di conquistare l’egitto, proprio l’egitto poiché esso era via la via principale per comunicare con le Indie e per Bloccare l’espansione Inglese. Nel Momento in cui Napoleone Invaderà Malta, L’ingheterra decise di entrare in gioco per bloccare il loro progetto, con la fine dello scontro e la vittoria dell’Inghilterra, napoleone deciderà di conquistare la penisola Italiana fino al Regno di Napoli, lasciando la sicilia in Mano agli Ingleci che occuparono anche Malta. La Politica di Napoleone usata nel Mediterraneo contro gli Inglesi, che erano una roccia contro la sua espansione fu IL BLOCCO CONTINENTALE, imposto anche a tutti i paesi da lui conquistati, quindi nessuno poteva commerciare con l’Inghilterra e l’Inghilterra non poteva commerciare nel Mediterraneo. Seppur sia stata un’idea astuta, sarà uno dei motivi che porterà alla fine dell’impero napoleonico poiché causerà un grande malcontento. Dopo il Congresso di Vienna e la fine del periodo Napoleonico, si crede di aver riportato un equilibrio nel mediterraneo, in realtà nei vari paesi come Spagna e Italia, si crearono organizzazioni segrete come la massoneria e la cantoneria che mirarono alla creazione di sommosse. Il primo stato nel quale scoppiò una rivoluzione fu la Spagna, che attraversò una devastante guerra di indipendenza e indebolì la Spagna. L’Italia successe alla Spagna, il Regno di Sicilia si ribellò alla vittoria delle truppe austriache e iniziò una rivoluzione che si espanse fino al settentrione, la rivoluzione terminerà nel 1821 con la vittoria delle truppe Austriache. Nel frattempo, anche La Grecia, sotto il potere dell’Impero Ottomano, insorge per volere la sua indipendenza. La guerra di indipendenza della Grecia fu una guerra molto difficile che terminò grazie all’aiuto delle grandi Potenze come Inghilterra, Francia e Spagna, il loro intervento determinò l’indipendenza della Grecia. Intervento che avvenne poiché le singole potenze avevano in progetto di controllare a modo proprio il mediterraneo. Nel 1830 la Grecia si definiva stato autonomo nel 1832 fu riconosciuta definitivamente nel Trattato di Costantinopoli. La questione d’oriente: La Russia aspirava da sempre da uno sbocco sul mediterraneo, poiché fino al 1800 non aveva uno sbocco diretto ma tramite degli stretti controllati dai Turchi. Il mancato raggiungimento in questi anni, era stato da sempre parte di una politica antirussa delle grandi potenze come Francia e Inghilterra. Nel momento in cui il Mar Mediterraneo ritorna ad essere un protagonista attivo negli scambi commerciali europei ed extraeuropei, la Russia mira definitivamente ad avere uno sbocco, così nacque la questione d’oriente, che durerà fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Negli anni 30, EMERGE LA FIGURA DI MEHMET ALI’, mehmet era un soldato volontario arrivato in Egitto per aiutare a riconquistare e riorganizzare i territorio precedentemente conquistati da Napoleone. Piano Piano Mehmet si fa notare come soldato e uomo astuto e valoroso, e poiché in quel momento non c’era nessuno in grado di ricoprire il ruolo di governatore dell’Egitto, il sultano Mahmud II affida a lui questo incarico. Mehmet come governatore, inizia a capire quali sono le debolezze dell’impero ottomano e come sia possibile attaccarlo. In Egitto fu una figura estremamente importante poiché rimodernizzò tutto il sistema poltico, sociale ed anche miliare. Costruì scuole, strutture, ospedali, introduce nuove tecniche di combattimento e addestramento. Nel 1831 decide definitivamente di sfidare il sultano e invade la Siria, aiutato da suo figlio che inizia delle campagne vittoriose che portarono alla conquista di Gaza e Damasco. Mahmud cercò di richiamare l’aiuto delle grandi potenze, ma solo lo Zar di Russia riuscì ad aiutarlo, mediando in una pace negoziata, ma non contento Mehmed ritorna all’attacco e prende possesso definitivo della Siria e dichiara guerra al sultano. A questo punto le grandi potenze si schierano dalla parte dell’Impero Ottomano, sconfiggendo Mehmed. Nel 1841 Mehmed è costretto a ritirarsi, ma resterà a governare l’Egitto fino al 1849. In quegli anni anche la Francia guidata da Carlo X aveva deciso di invadere e conquistare l’Algeria, il desiderio di conquistare l’Algeria era nato da molto tempo, quello stato era diventato il granaio Francese, e rappresentava un occasione per Carlo X per diventare popolare agli occhi dell’opinione pubblica, che avrebbe focalizzato l’attenzione sulla sua politica estera e non su quella interna. La conquista dell’Algeria fu facilitata dal fatto che Mahmud II era troppo impegnato e occupato contro Mehmed, nonostante questo la guerra francese in algeria provocò numerosi scontri. Nel 1857 l’Algeria si può definitavemente dire Francese, ed era la prima volta che una potenza europea riuscisse a conquistare un paese arabo e musulmano così vasto, nel momento in cui l’Algeria divenne francese si fermò il commercio di schiavi e il contrabbando arabo. L’impero Ottomano, ormai aveva capito e compreso che era fortemente indebolito e non aveva più la forza dei secoli passati, così cercò ispirandosi ai modelli occidentali europei di iniziare una serie di rivoluzioni e cambiamenti, ad esempio nacque un Codice penale, nacque una costituzione, si separò il potere laico da quello religioso. Nonostante questi cambiamenti il declino fu nel corso del tempo inevitabile. La Russia gli dichiarò guerra e nel 1878 costrinse l’impero ad una pace forzata, che vedeva i Balcani come indipendenti, ma nonostante la loro indipendeza il territorio non si mostrava unificato, ma fortemente disorganizzato e frammentato In questo clima nacque l’idea di APRIRE IL CANALE DI SUEZ, l’apertura del canale di Suez fu un’idea accolta nel tempo dalle potenze come Francia e Inghilterra poiché esso poteva rappresentare per loro un’occasione importante. La Francia da una parte era convinta di rafforzare il suo potere e la sua posizione sul mediterraneo, l’inghileterra di rafforzare i rapporti con le Indie e la sua presenza in Egitto. L’apertura del Canale di Suez fu una grande occasione per facilitare e accorciare i tempi degli scambi commerciali e dei commerci, era la chiave per la creazione di un commercio internazionale. Nel 1888 Il canale di Suez fu definito luogo neutro, che poteva essere usato anche in caso di Guerra, ma in guerre che includessero la Grecia.
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