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riassunto cricco di teodoro volume 1, Dispense di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

RIASSUNTO STORIA DELL'ARTE CRICCO DI TEODORO VOLUME 1

Tipologia: Dispense

2019/2020
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Caricato il 16/05/2020

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sofiapieroni15 🇮🇹

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Scarica riassunto cricco di teodoro volume 1 e più Dispense in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Il Cricco di Teodoro volume 1 ​PREISTORIA  La fase della Preistoria è definita età della pietra perché la pietra è stato il primo materiale usato dall'uomo per fabbricarsi armi e utensili. L'età della Pietra si divide convenzionalmente in tre diversi periodi In relazione all'evolversi delle tecniche impiegate nella sua lavorazione. ● il Paleolitico (1800000-10000 anni fa) ● Il mesolitico ( 8000-6000 a.C) ● il Neolitico ( 6000-4000 a.C) La seconda grande fase evolutiva della Preistoria si apre con l'età dei metalli, quando si iniziano a estrarre a lavorare i primi metalli. Si divide in tre periodi: ● L'età del rame (4000-3000 a.C) ● l'età del bronzo (3000- XI secolo a.C) ● l'età del ferro (XIII secolo a.C- VI secolo a.C) Le prime forme di rappresentazione risalgono al Paleolitico superiore. Il loro significato va ricercato all'interno della magia e dei riti propiziatori. Per uomo primitivo l'arte e quindi una pura necessità. Fra le espressioni artistiche preistoriche vi sono la scultura la pittura e Graffiti rupestri. SCULTURA Possono essere in pietra osso avorio. Esse rappresentano preferibilmente figure femminili e la loro caratteristica è l’ esagerata accentuazione di alcuni attributi anatomici della donna. In loro vi è un'evidente significato magico propiziatorio. GRAFFITO E PITTURA RUPESTRI Le prime forme di pittura ai primi Graffiti si trovano all'interno delle caverne abitate dall'uomo. si tratta essenzialmente di rappresentazioni di animali da cacciare. Le tecniche sono due: il graffito e la pittura. La prima consiste nell' incidere la parete rocciosa mentre la seconda è realizzata tracciando forme e figure mediante tinte a base di terre o minerali. Nel periodo Paleolitico l'uomo non ha una fissa dimora, non troviamo tracce di architettura preistorica almeno fino al periodo mesolitico. COSTRUZIONI MEGALITICHE In genere sono costituiti da gigantesche pietre. La più semplice di queste è il Menhir, mentre la più complessa è la struttura del dolmen. I Cromlech sono invece grandi costruzioni megalitiche a pianta circolare diffusi in Svezia Danimarca e regioni come Francia e Gran Bretagna. Il Cromlech più famoso è quello di Stonehenge in Inghilterra. ​ STORIA  SUMERI La prima grande civiltà fu quella dei Sumeri in Mesopotamia. Ai I Sumeri furono attribuite alcune delle prime e più importanti invenzioni dell'uomo: la geometria, l'astronomia, l'idraulica. Le città sumeriche sono delle vere e proprie città stato ● ​le ziggurat All’interno Delle Mura si ergono costruzioni di proporzioni gigantesche: le ziggurat. La piramide è una delle strutture architettoniche più perfette e razionali che racchiude lo spirito di tutta la civiltà egizia. Inizialmente le piramidi sono sovrapposizioni di più mastabe una sull'altra. La più antica e la celebre ​piramide di Djoser​, l'artefice di tale costruzione è Imhotep, forse il primo architetto della storia. Questa è una piramide a gradoni e come tutte le piramidi a gradoni è una struttura piena, cioè priva di qualsiasi spazio interno. Il sepolcreto si trova infatti sotto terra. Per quanto riguarda invece le piramidi a facce lisce ne è un esempio la piramide di Cheope​ dell'architetto Hemiunu. La sua struttura rimane inalterata all'interno, ciò che muta è soprattutto l'esterno. Mentre la cella funeraria si trova quasi al centro della costruzione. Per quanto riguarda la ​piramide di chefren​ la qualità del materiale e la sua accurata levigatura davano all'insieme un particolare senso di perfezione geometrica, ribadendo la funzione simbolica che gli antichi egizi attribuivano alle loro piramidi, pensate come vere e proprie scale celesti. La ​piramide di Micerino ​ha le facce meno inclinate delle altre il che le conferisce uno straordinario senso di proporzionalità ed equilibrio ● i templi Oltre all'architettura sepolcrale anche l'architettura sacra, relativa cioè la costruzione dei tempi, ha un grande rilievo. Essi possono essere di due tipi: - divini, quando sono consacrati a uno o più divinità (Un esempio di Tempio di vino è il tempio di Amon, Dio del cielo e della fecondità a karnak) - funerari, quando sono eretti per facilitare la vita dopo la morte (Un esempio di Tempio funerario è quello di ramesseum) Sia il tempio Divino sia quello funerario presentano 5 elementi costruttivi ricorrenti: 1. Il Pilone cioè l'ingresso monumentale 2. il cortile colonnato che era l'unico spazio aperto 3. la sala ipostila riservata ai sacerdoti che vi praticavano i riti di purificazione 4. il vestibolo, la zona dove i sacerdoti preparavano le offerte 5. il santuario o sacrario, che si compone a sua volta di uno o più ambienti in cui il più interno prende il nome di Naos ● la pittura e il rilievo La tecnica pittorica egizia consiste nel mescolare pigmenti ottenuti dalla macinazione di vari minerali e terre colorate con un aglutinante Ossia una sostanza collosa a base di acqua gomma arabica e albume d'uovo. Questo tipo di pittura si definisce solitamente a tempera. Per quanto riguarda la tecnica del rilievo, invece, consiste nell’incidere la figura su un supporto di pietra precedentemente levigato. Esiste il cosiddetto bassorilievo e il rilievo inciso. Per rappresentare una figura umana si mette in evidenza le sue caratteristiche fisiche essenziali e più significative. Per esempio il volto e la testa vengono rappresentati costantemente di profilo, l'occhio è rappresentato frontalmente poiché solo tale visione ne descrive la forma e l'espressione ecc.. Il Colore della pelle è un elemento molto importante: gli uomini appaiono sempre con un incarnato di colore rosso-bruno, mentre le donne sono di colore più chiaro. ● la scultura Gli egizi ricavavano le proprie sculture in pietra da un unico blocco di materiale. L'artista procedeva attraverso tre fasi: 1. la sbozzatura 2. la rifinitura 3. la pulitura Il compito principale della scultura è quello di reincarnare i defunti. Se per la pittura e il rilievo è necessario rispettare un determinato simbolismo per la scultura sono indispensabili solennità e monumentalità. Degli esempi di scultura egizia sono -Micerino e la moglie khamerer-nebti (Boston, Museum of fine Arts, in basalto, una delle pietre più dure esistenti in natura) - stile Marino nel tardo periodo neopalaziale fa la sua comparsa anche un nuovo stile pittorico, detto -palaziale. ● ​la scultura Anche la produzione scultorea assumeva un grande rilievo punto l'opera symbola costituita da un rhython riproducente la testa del Toro sacro. Si tratta di un vaso per le libagioni. 4. periodo postpalaziale La produzione artistica non fu più creativa.L’arte si trasformò in raffinato artigianato. I MICENEI ● miceneo antico -La tazza di Vafiò è una tazza d’oro proveniente dalla tomba di Vafiò che testimonia il forte legame con la civiltà cretese. -Maschere funebri delle tombe reali di Micene rinvenute da Schliemann. (maschera di agamennone, museo nazionale di atene) ● miceneo medio Il carattere distintivo di questo periodo è la realizzazione di un numero notevole di tombe a thòlos. La tholos è formata da anelli lapidei che vanno stringendosi verso l'alto, la forma circolare degli anelli impedisce alle pietre di precipitare durante la costruzione mentre la faccia interna di ogni elemento squadrato viene sagomata. La più celebre di queste architetture funerarie è il Tesoro di Atreo noto anche come tomba di Agamennone. ● miceneo tardo Caratteristica del periodo è la costruzione delle immense mura che circondano il palazzo reale e le altre fabbriche dell'acropoli;ossia la parte della città posta più in alto è generalmente difesa da mura (un esempio è l’Acropoli di Tirinto). LA GRECIA  La storia dell'arte greca viene solitamente divisa in quattro grandi periodi. 1. Il primo periodo definito ​periodo di formazione o periodo geometrico​ si estende dal XII al VIII secolo a.C e coincide con la calata dei Dori e con la fondazione delle prime città. In esso si manifestano le primissime espressione dell'arte greca 2. il ​periodo arcaico​ si estende dal VII secolo al 490 a.C, in questo periodo di tempo la civiltà greca inizia a maturare le caratteristiche che più la contraddistinguono, sviluppando soprattutto l'architettura dei Templi la scultura e la rappresentazione della figura umana. Una suddivisione ancor più precisa vedi seguenti tre sotto periodi: - il primo Arcaico - arcaico maturo - arcaico tardo 3. Il terzo periodo o ​periodo classico​ (detto anche Età dell'oro) comprende il breve intervallo di tempo tra l'inizio delle guerre persiane (490 a.c.) e la conquista della Grecia da parte di Filippo di Macedonia (338 a.c) e rappresenta il momento di maggior splendore della società, dell'economia, dell'arte e della cultura greca. Anche in questo caso è possibile riferirsi a una suddivisione più precisa: - classico iniziale o dello stile Severo - classico maturo - stile ricco - classico tardo 4. L'ultimo periodo è noto come periodo ellenistico, esso si estende convenzionalmente tra il 323 a.c., anno di morte di Alessandro Magno, e il 31 a.C data della battaglia di Azio. In questo periodo inizia il declino dell'arte greca Ma si assiste, nel contempo, anche alla sua massima diffusione. IL PERIODO DI FORMAZIONE (XII-VIII SECOLO a.C) In questa fase si abbandona progressivamente il concetto miceneo di città-fortezza e si affermano nuove più funzionale organizzazione del territorio:le poleis. le poleis Si compongono di più parti: -L'Acropoli posta alla sommità di un colle e la parte alta e rappresenta il centro ideale della città. - L’asty, o città bassa, si estende ai piedi dell'acropoli e rappresenta la città per e propria, con le case di abitazione le botteghe e gli edifici pubblici. -La chora, cioè la campagna che costituisce il cuore economico e produttivo della polis. Gli ordini architettonici L'ordine architettonico rappresenta la più grande fra le novità che i greci introducono nell'arte del costruire. Esso consiste in una serie di regole geometriche e matematiche mediante le quali le dimensioni di ogni elemento di un edificio sono costantemente messi in rapporto tra loro e con le dimensioni dell'edificio nel suo insieme. ● L'ordine dorico È il più antico. il tempio dorico non poggia direttamente sul terreno ma su un crepidoma​ in pietra, un massiccio basamento costituito da 3 o più gradini.La parte superiore del crepidoma prende il nome di ​stilobate​ e costituisce il piano orizzontale sul quale poggiano tutte le colonne del tempio.La colonna dell'ordine dorico si compone di due elementi distinti: Il ​fusto​ e Il ​Capitello ​uniti tra loro mediante un elemento anulare ovvero il collarino.  Il fusto della colonna Dorica è rastremato verso l'alto e presenta un leggero rigonfiamento detto ​entasi​. Il fusto dorico è scanalato. Il Capitello costituisce il vero e proprio coronamento della colonna ed è a sua volta formato da due elementi sovrapposti chiamati rispettivamente echino​ (quello inferiore) e ​abaco​ (quello superiore). L'insieme degli elementi strutturali e decorativi che si appoggiano sui capitelli prende il nome generico di ​trabeazione​. La trabeazione è formata sua volta da tre elementi sovrapposti chiamati rispettivamente architrave fregio e cornice.  Il fregio si sviluppa con l'alternarsi di ​metope e triglifi.  L'insieme del ​timpano​ e delle​ cornici​ che lo contornano costituisce il cosiddetto​ Frontone.  Frontone Trebeasione Colonna cCrepidoma Timpano — Goria baltici [Abaco go | a l'Echina ITTZIZZI collare | Stilobate ” 7 i E # i a i Gna |g j a > sin Stilobate Nonostante la grande diffusione dell' ordine Ionico poche frammentari sono i resti dei Templi di età arcaica pervenuti fino a noi. il primo esempio è l’Heraion di Samo (tempio diptero octastilo) il secondo esempio è l'artemision di Efeso (edificio diptero octastilo) ● l’ordine corinzio Nella colonna Corinzia compare un nuovo basamento (plinto) che solleva la colonna dallo zoccolo. Il fusto È ancora più esile mentre la forma del capitello è ‘a cesto’, scolpito con foglie d'acanto. Risale al V secolo a. C e raggiunge la sua massima diffusione in età ellenistica. Sarà utilizzato molto dagli architetti Romani. Simile allo ionico, presenta un capitello caratterizzato dalla presenza di un motivo decorativo a foglie di acànto. ● kouroi e korai I soggetti rappresentati nelle sculture arcaiche erano il kouros e la kore. Il kouros è un giovane uomo nudo; la nudità ha la funzione di far risaltare il corpo con le sue qualità fisiche e le qualità intellettive. la Kore è una giovane donna vestita con una tunica e un mantello; la veste ha la funzione di indicare il ruolo della donna nella società greca. Il kouroi e la Korai possono indifferentemente raffigurare divinità personaggi eroici o essere umani Ci sono tre correnti scultoree predominanti: 1. DORICA. La scultura Dorica si sviluppa tra il il VII secolo e il VI secolo a.c. nel Peloponneso tra gli elementi più ricorrenti e caratterizzanti abbiamo: -la predilizione per la figura umana nuda -la creazione di forme estremamente semplici e squadrate - l'adozione di proporzioni massicce. L'effetto che ne deriva è di grande solidità e potenza. Uno dei più significativi esempi di scultura Dorica ci è offerto da una coppia di kouroi: Kleobi e Bitone (Delfi,museo archeologico) -​A figure rosse: ​Si realizza dipingendo di nero l'intero sfondo del vaso e lasciando le figure dei color rosso-brunastro della terra cotta. Un esempio di tecnica figure rosse è ‘il sonno e la morte che sollevano il corpo di Serpedonte sotto la direzione di Hermes’ di Euphronios (Roma, Museo Nazionale etrusco)   L’INIZIO DEL PERIODO CLASSICO  ● stile severo (alla ricerca dell’equilibrio) Lo stile Severo che precede quello classico presenta il ripetersi di alcune caratteristiche morfologiche: - la testa è alquanto piccola e il volto diventa tondeggiante. - la bocca si fa piccola e le labbra si fanno più carnose - le palpebre diventano consistenti - le treccioline delle acconciature arcaiche si trasformano in ciocche morbide - la massa muscolare si distribuisce armoniosamente - le spalle si arrotondano il busto, largo, esprime grande potenza - le gambe, lunghe, si assottigliano verso i ginocchi e le proporzioni complessive sono più slanciate. Tali mutamenti nello stile si accompagnano nuova concezione dell'impostazione da dare alla statua che, infatti, da una cosa rigidamente statica passa lentamente ad essere un organismo più complesso, atteggiato in modo che sembra darle anche maggiore vitalità. Efebo di Kritios (atene) È uno degli esempi più importanti di questa trasformazione, è innovativo poiché contrasta fortemente con l'appoggio su ambedue le gambe proprio dei massicci kouroi arcaici, pur lasciando inalterata la frontalità del busto. E’ in questo periodo, del resto, che si pone il problema più tipico della statuaria Greca: quello dell'equilibrio e della gravitazione. Zeus di Capo Artemisio(atene) Se il marmo era stato il materiale a cui si rivolgevano di preferenza gli scultori arcaici, quello che meglio si prestava a interpretare le idee degli artisti dello stile Severo fu il bronzo. Esso Infatti permetteva una più grande libertà compositiva e maggiore resistenza. Nello Zeus nonostante la posizione assunta, nè l’atteggiamento del volto nè la muscolatura rivelano la tensione dell'azione, anzi il corpo sembra immobile. Auriga di Delfi (delfi) Giovane di Mozia (mozia) Bronzi di Riace (museo reggio calabria) composto della dea. La scena colpisce per l’abilità nel “cogliere l’attimo”, nel fissare un movimento rapido e istantaneo. ● POLICLETO DI ARGO Fu soltanto con il grande bronzista di Argo, Policleto che venne data la soluzione definitiva a tutti i problemi presentati dalla statuaria greca. La soluzione consiste nel riunire in una sola statua sia il senso del movimento sia quello della Stasi. E’ con policleto, infatti, che possiamo considerare iniziata l'esperienza dell'arte cosiddetta classica. Nell' innovare la scultura greca policleto era partito dall'osservazione e dallo studio della natura e non più da quell’insieme di dati e di regole tradizionali a cui nelle botteghe degli scultori greci si faceva riferimento da decenni. Egli misura un certo numero di uomini per raggiungere la definizione di misure medie, perciò, in un certo senso ,ideali. E quindi, l'uomo ideale che policleto scolpisce è tuttavia un corpo possibile, le cui proporzioni si avvicinano moltissimo a quelle rintracciabili in natura. Le idee sulle perfette proporzioni del corpo umano furono scritte dallo scultore in un trattato chiamato il canone. Secondo il canone policleteo ogni elemento del corpo umano doveva essere rappresentato proporzionalmente a tutti gli altri. In particolare, la testa doveva essere circa ⅛ dell'intero corpo, il busto doveva corrispondere a tre teste e le gambe a quattro (Infatti 1 + 3 + 4 = 8) DORIFORO(firenze, galleria degli uffizi) Il Doriforo è, quindi, strutturato attraverso un preciso insieme di regole proporzionali. Altra caratteristica della statuaria greca è la ricerca di armonia ed equilibrio della posizione. L’atleta è rappresentato con una tecnica chiamata chiasmo. Il termine significa posizione incrociata. Nel caso del Doriforo si manifesta alternando la posizione delle braccia e delle gambe.Il modellato della muscolatura del Doriforo segue perfettamente i movimenti degli arti. DIADUMENO(atene) La composizione, nel complesso, rivela una volontà di ricerca indirizzata verso un maggior preziosismo inventivo, caratterizzato da cadenze dolci e rilassate. Amazzone ferita (roma musei capitolini) E’ il corrispettivo femminile del Doriforo ● FIDIA L’arte di Fidia celebra una bellezza ideale, che non si limita alla piacevolezza delle apparenze ma esprime i valori più alti della cultura ateniese. L’ideale della Grecia classica è infatti la perfetta coincidenza tra bellezza e virtù morali, tra etica ed estetica. Dopo aver esordito come pittore, Fidia si distingue nella scultura, raggiungendo la perfetta Prassitele, scultore greco, è uno degli artisti più importanti dell’antichità. Nasce ad Atene intorno al 400 a.C. Vive nel IV secolo a.C., periodo in cui entra in crisi la democrazia ateniese. È un’epoca di sconvolgimenti politici, animata però da un grande fermento culturale. Prassitele trascorre la sua vita ad Atene, ma lavora anche per altre città della Grecia e dell’Asia Minore. Le sue sculture, realizzate soprattutto in marmo, esprimono grazia e delicatezza. I soggetti che predilige sono le figure di divinità, spesso in età giovanile, raffigurate nei loro aspetti più umani. Prassitele, infatti, abbandona i toni eroici e solenni della scultura classica, inaugurando un nuovo stile, più intimo e garbato, che sarà oggetto di numerose imitazioni. Le divinità di Prassitele sono raffigurate in pose e gesti quotidiani, che li avvicinano ai comuni mortali.Caratteristica delle sculture di Prassitele è la postura bilanciata dei corpi, sempre raffigurati in pose flessuose ed armoniche. Spesso appoggiate a un sostegno, le sue figure assumono atteggiamenti rilassati, ed evocano un’impressione di naturalezza. Le sue opere più importanti sono: -Afrodite Cnidia (Città del Vaticano) il primo nudo femminile nella scultura occidentale. La dea è raffigurata mentre si accinge a immergersi in acqua per il bagno rituale. Dopo essersi tolta la veste, la appoggia delicatamente sopra l’anfora che le sta accanto. L’Afrodite di Cnido è una delle opere più copiate e riprodotte dell’antichità. Apollo sauroctonos (Parigi Museo del Louvre) Ermes con Dioniso bambino (Olimpia) ● SKOPAS DI PARO Skopas è uno dei più celebri artisti della Grecia antica. Attivo nel IV secolo a.C., è noto per l’intensità espressiva delle sue opere.Skopas è definito dalle fonti letterarie maestro del pathos: è infatti tra i primi scultori antichi a esprimere le passioni e gli stati d’animo più intensi. Molte delle sue figure hanno i tratti del volto duramente incisi, le occhiaie scavate e le labbra socchiuse. Tra le sue opere più celebri: -Menade Danzante(atena) La menade, seguace di Dioniso, dio dell’ebbrezza, è raffigurata durante una danza impetuosa. La torsione del corpo, le vesti scomposte e i capelli scompigliati comunicano un movimento tumultuoso. Il viso rivolto verso l’alto esprime l’estasi che la menade raggiunge durante il rito dionisiaco. Per conferire ulteriore efficacia alle sue figure, Skopas non rifinisce il marmo. La superficie ruvida delle sue sculture crea effetti di luce e ombra che ne esaltano la carica espressiva. ● PERGAMO E RODI Grandi centri dell’arte ellenistica divennero città e centri al di fuori della Grecia, in particolare Alessandria d’Egitto, Rodi e Pergamo. Nell’arte pergamenea troviamo anche altre caratteristiche comuni alle altre tendenze ellenistiche: innanzitutto il pathos e l’effetto scenografico. Le immagini tendono sempre ad un effetto forte: devono commuovere ma devono anche stupire. Non a caso nell’arte pergamenea troviamo una ricerca di complessità che ha portato spesso a definire questa arte come "barocca", intendendo con questo termine ovviamente il moltiplicarsi e l’intrecciarsi di molteplici motivi con un effetto altamente spettacolare. Opere caratteristiche di quest’arte sono: -L’altare di Zeus Soter e Athena Nikephoros -Galata morente e Galata suicida Altro grande centro di produzione dell’arte ellenistica fu l’isola di Rodi nel Peloponneso. L’arte che qui si sviluppò può essere considerata di intonazione più classicheggiante che negli altri centri di produzione ellenistica.Non vi è ricerca del tipico o del singolare, ma la figura esprime tutta l’eleganza di quella bellezza ideale senza tempo che era la grande caratteristica dell’arte greca. Non sono assenti tuttavia elementi derivanti dall’arte pergamenea, soprattutto nel grande complesso del Laocoonte, dove la complessità scenografica e la componente del pathos, sono sicuramente riconducibili all’influenza esercitata da Pergamo sulla cultura di Rodi. Il gruppo del laocoonte (città del Vaticano metà del primo secolo a.c.) illustra uno dei capitoli di maggior partecipazione emotiva della mitica guerra di troia. A Rodi fu eseguito anche il grande gruppo scultoreo raffigurante il ‘​Supplizio di Dirce​’. Coerentemente all'estetica ellenistica, l'insieme dei    personaggi assume pose e atteggiamenti tali da configurare un moto ascensionale di avvitamento. GLI ETRUSCHI(​IX secolo a.C.-I secolo a.C)  Con gli etruschi ogni espressione artistica e profondamente connessa con qualche esigenza di carattere religioso. La grandezza e l'importanza degli Etruschi sta in un nuovo modo di intendere L'arte, non partendo dall’ideale per arrivare al reale ma viceversa partendo dal reale, dal quotidiano e dall'utile per arrivare a un nuovo ideale, senza dubbio meno perfetto, ma sicuramente più sentito, immediato ed espressivo. ARCHITETTURA CIVILE Le città etrusche sono generalmente circondate da mura, esse costituiscono, assieme ad alcune tombe e al basamento dei templi,gli unici esempi di architettura etrusca in pietra.Tale tecnica costruttiva verrà ripresa e ulteriormente perfezionata anche dai Romani. L'ingresso alle città etrusche avviene per mezzo di porte aperte nelle mura di cinta. Tali porte assumono anche caratteristiche monumentali, in quanto vengono realizzate con strutture ad Arco semicircolare, del quale romani, in seguito, ne faranno ampio uso. il tempio Etrusco ha pianta rettangolare ed è spesso collocato su un alto podio in muratura, imitazione della natura ma interpretazione ed esaltazione di alcuni suoi aspetti caratterizzanti. ROMA. DALLE ORIGINI ALLO SPLENDORE DEI PRIMI SECOLI DELL’IMPERO  Cenni storici Secondo gli storici Romani Roma fu fondata il 21 aprile del 753 a.c. dal leggendario Romolo sul Colle Palatino.Per i primi due secoli della sua storia, dal 753 al 509 a.c., Roma fu governata da 7 re.Durante il periodo monarchico tutto il potere era nelle mani del re, assistito Dal Senato, un'assemblea formata da soli Nobili. Con la Cacciata di Tarquinio il Superbo nel 509 a.c. si instaura a Roma la Repubblica, che durerà fino all'avvento dell'impero, con Augusto, nel 27 a.c. l'arte Romana si manifestò soprattutto in quelle forme che rientravano nelle regole nella tradizione e cioè: - nel ritratto, che trasmetteva alle generazioni future realisticamente le fattezze degli antenati - nelle grandi opere pubbliche realizzate per l'utilità comune e dello Stato - nei rilievi e nelle architetture onorari e che avevano la funzione di celebrare un evento un personaggio particolare. Inoltre difficilmente viene ricordato il nome dell' artefice di un manufatto artistico, tanto che, per la maggior parte, l'arte romana è anonima. Tecniche costruttive dei romani A differenza dell’architettura greca basata su un principio che è il più semplice il più intuitivo: quello dell' architrave appoggiato sui piedritti; sistema composto di soli 3 elementi: architrave e due sostegni, l'architettura Romana base ai propri schemi costruttivi sul principio dell'Arco e della volta( sistema archivoltato). ● L’ARCO L'arco e un elemento costruttivo dal profilo curvilineo in grado di sostenere i carichi sovrastanti che a differenza dell'architrave, trasmette un'azione di spinta lateralmente sui piedritti. Nell'arco si distinguono le seguenti parti: •concio: ciascun blocco dell’arco di forma trapezoidale; •intradosso e estradosso: rispettivamente la superficie inferiore e superiore dell'arco i che possono risultare ad andamento parallelo e non; •archivolti: le superfici frontali, cioè le due facce esterne secondo una vista di prospetto dell'arco; •chiave: il punto più alto della curva dell'intradosso (il concio di chiave è posto alla sommità); •imposta: superficie di appoggio dell’arco sui piedritti; •corda: distanza netta all'imposta tra piedritti (luce); •freccia o monta, distanza tra punto chiave e la corda TIPOLOGIE DI ARCHI Il profilo o sesto: è il rapporto tra la freccia e la semicorda dell’arco. L'arco è in grado di sostenere pesi notevolmente superiori rispetto ad un architrave e può realizzare varchi molto più ampi.L’arco veniva posto in opera utilizzando le cèntine; queste erano realizzate creando una struttura in travi di legno che davano la forma alla curvatura dell'intradosso sulla quale erano quindi poggiati i conci dell’arco. Una volta che la messa in opera dei conci era completata, la centina veniva rimossa con l’operazione del disarmo, cioè liberandola dal peso dell'arco. ● LA VOLTA La volta è un sistema di copertura che si basa sul principio dell'Arco. Anche per le volte valgono le stesse denominazioni e definizioni date per l'arco;ma mentre questo copre una piccola superficie, la volta ne copre una molto maggiore.Le volte sono utilizzate per realizzare coperture di ambienti, chiusi o in parte aperti. il materiale che domani impiegarono più diffusamente nella costruzione delle volte delle Cupole fu il calcestruzzo. Si definisce volta un particolare tipo di superficie posta a copertura di uno spazio delimitato da muri o da pilastri. La volta è un elemento tridimensionale dato dallo sviluppo di una superficie nello spazio, più precisamente dalla traslazione o rotazione di una curva direttrice lungo una retta generatrice. La DIRETTRICE è dunque la curva che determina la forma della volta La GENERATRICE è la retta che con Le terme ​Le acque nelle città romane venivano impiegate non solo per il soddisfacimento dei bisogni primari di dissetarsi e lavarsi, ma anche per spettacolari giochi d'acqua nelle fontane e, soprattutto, per le terme. I romani chiamavano Terme i grandi complessi dei bagni pubblici. Sono stati progettati dal grande architetto Apollodoro di Damasco, e vennero iniziate dopo il 104. Le fognature ​La Cloaca massima ovvero la fognatura della città è risalente in gran parte al periodo Augusteo, essa consentiva alle acque di scolo che si raccoglievano nelle depressioni del Foro Romano di riversarsi nel Tevere. I templi Tempio della Triade Capitolina ​È il primo grande edificio templare. il tempio era dedicato a Giove ottimo Massimo Giunone e Minerva, la cosiddetta Triade Capitolina e ricordava i templi Etruschi. Anche se manteneva invariate le dimensioni la tipologia di Tempio Etrusco venne esteso il colonnato. Pantheon ​Si deve all’​imperatore Adriano​ (117 d.C – 138 d.C.) la costruzione di uno dei monumenti che più hanno influito nella storia dell’architettura: il Pantheon, prodotto dell’ingegneria romana, è oggi pressoché intatto dopo quasi due millenni.Gli elementi che costituiscono il Pantheon sono: un prònao composto da tre file di otto colonne e sormontato da un timpano; un ampio corpo cilindrico; una cupola emisferica, che presenta al culmine un’ampia apertura circolare di 8,92 metri di diametro e cinque file concentriche di 28 cassettoni di misura decrescente verso l’alto: la superficie così mossa produce continui giochi di luci e di ombre.La grande cupola, con i suoi 43,44 metri di diametro, è la più grande del mondo romano. Le costruzioni onorarie ARCO ​Fra le costruzioni onorarie, cioè quelle realizzate per onorare, glorificare e ricordare qualche personaggio importante le sue gesta, i romani fecero uso di strutture ad Arco.Questa tipologia ebbe largo impiego soprattutto in epoca imperiale( 27 a.c. 476 d.c.). Un esempio e l'arco di Augusto a Rimini. L'arco a tutto sesto è affiancato da due semicolonne corinzie sulle quali grava la trabeazione. IL TEATRO Anche per quanto riguarda il teatro, esistono differenze significative tra la concezione greca e quella romana: TEATRO GRECO: è scavato entro il declivio di una collina naturale, affinché le gradinate, disposte a semicerchio, si possano appoggiare al terreno.Le file dei posti vengono suddivisi in settori da scalinate radiali. al centro vi è uno spazio circolare destino dal coro e dietro di esso il palcoscenico. La posizione del teatro è generalmente scelta in modo che esso domini la città e che si inserisca armonicamente nell'ambiente naturale TEATRO ROMANO: è invece interamente costruito e tipicamente cittadino, tutto racchiuso verso l'interno, con le file di posti appositamente costruite altezza. Il vero e proprio luogo della rappresentazione non hai più il coro ma il proscenio, delimitato sul retro da una parete a più piani che funge da sfondo.Iil teatro occidentale europeo ha ripreso poi la concezione di quello romano, in dimensioni ridotte l'ingresso indipendente agli estremi opposti. Un esempio fra i più noti di insule è quello detto casa di Diana a Ostia antica. IL PALAZZO IMPERIALE​ Ma per magnificenza, dimensioni e ricchezza, sopra tutti gli edifici destinati alla residenza si collocano i palazzi Imperiali. Il più smisurato di essi fu certamente la Domus Aurea, costruita per Nerone dagli architetti Severo e celere tra il 64 e il 68. Organizzata attorno a un lago esso si componeva di edifici, padiglioni, giardini, boschi, pascoli, terrazze, viali, ville, orti ecc.. ● La pittura Il primo genere di pittura che si sviluppò a Roma fu quella Trionfale destinata, Cioè, a illustrare le gesta vittoriose dei suoi condottieri. La pittura Pompeiana( è romana) superstite è ad affresco. Siamo soliti distinguere la pittura parietale romana e Pompeiana in quattro stili: 1. Il primo stile è detto strutturale o a incrostazione e imita un rivestimento in lastre di marmo pregiato di specie diverse: esempi notevoli di tale tipo di decorazione( II secolo a.c.) si trovano nella casa di Sallustio a Pompei 2. il secondo stile detto anche dell'architettura in prospettiva o architettonico (inizi del primo secolo a.c- 30 a.c), simula nelle pareti delle architetture prospettiche che dilatano lo spazio tramite colonne, lesene, trabeazioni... si tratta a volte di visioni parziali di città, di porticati, di paesaggi. Caratteristica ulteriore di questo tipo di decorazione è che le architetture sono sempre credibili, non vi è cioè nulla di fantasioso o di sproporzionato. gli esempi più spettacolari si collocano quelli della cosiddetta villa di Poppea a oplontis. 3. il terzo stile detto anche della parete reale o ornamentale ( 30 a.c- 54 d.c.) e ti Configura, punto, come puramente ornamentale. Il tablino della casa di Marco Lucrezio frontone, a Pompei, Accogli un raffinato esempio di tale tipo di pittura. 4. il quarto stile, o fantastico o dell' illusionismo prospettico (seconda metà del primo secolo d.c. o età neroniana) si serve di prospettive architettoniche e di decorazioni del tipo di quello del terzo stile, ma in maniera del tutto fantasiosa; la prospettiva è virtuosistica, complessa e moltiplicata in profondità. uno degli esempi più significativi di questo quartostile è costituito da un frammento di affresco proveniente da Ercolano. ● Il ritratto Fra i generi artistici, quello che più di ogni altro risulta inscindibilmente legata alla mentalità romana è senza dubbio il ritratto. La statuaria Romana cerca la rassomiglianza. Infatti tutte le famiglie patrizie erano solite conservare nel lato e delle proprie Domus le maschere di cera dei defunti. Augusto di prima porta ​Al contrario del Ritratto a uso privato, la ritrattistica ufficiale fu caratterizzata da un compromesso con la statuaria greca. L'augusto di Prima Porta riprende l'atteggiamento equilibrato del doriforo di policleto. Ma Augusto, l'imperatore che si ergeva protettore della tradizione e della moralità, non poteva essere nudo come un generico eroe greco o un guerriero. Fu così che al corpo venne apposta una corazza, però aderente, in modo da rivelare comunque il disegno anatomico del busto con i muscoli pettorali ben pronunciati. Viene mostrato immobile con il braccio destro sollevato in un gesto solenne di comando. Il volto dell' imperatore, inoltre, venne modificato per renderlo sereno e idealizzato. (Vaticano) ● L’arte plebea La maggior parte dei cittadini romani era plebea. L’arte Romana, allora, è come se avesse due anime, ugualmente vitali: quella aulica e quella plebea, tanto che parliamo anche di arte plebea. Da questa forma artistica, scaturirà gran parte dell'arte medievale. Esempio di quest'arte sono ‘il corteo funebre da amiternum’ (l’aquila,museo nazionale) il fregio dell'Arco di Augusto a Susa. L’IMPERO ROMANO MUORE. NASCE IL SACRO ROMANO IMPERO ​parte prima  ● cenni storici Gli anni che vanno dalla fine del II secolo d.c. fino al 476, anno fatidico della caduta dell'Impero Romano d'Occidente, furono piuttosto ingloriosi per Roma.Un grande imperatore che cercò energicamente di risollevare le sorti dell'impero fu Diocleziano. ● l’architettura di Roma e delle province Nonostante il declino della potenza Romana le architetture di Roma continuavano ad aumentare di numero e a essere grandiose. Palazzo di Diocleziano​ ​In Dalmazia il palazzo di Diocleziano è un grandioso complesso palaziale, quasi una vera e propria città, il palazzo ha dimensioni talmente grandiose che nel Medioevo divenne il nucleo centrale della cittadina di Spalato e il mausoleo fu trasformato nell'attuale Duomo. Basilica di Massenzio ​Edificata sulla lettura della Vèlia, di fronte alla via Sacra che attraversa il foro romano, era interamente divisa in tre navate ● la scultura (Dal realismo allo stereotipo e all'ascesa dell'arte plebea) ​Nel campo della ritrattistica ufficiale vi è un abbandono del naturalismo ellenistico, a vantaggio di nuovi valori simbolici ed espressivi che si diffondono attraverso il tipo del ‘filosofo’ e ‘dell'imperatore filosofo’, dal volto venoso, severo e malinconico. Colonna di Marco Aurelio ​ venne eretta nel 180 per celebrare le campagne militari dell' imperatore Marco Aurelio, rispetto alla colonna traiana le bande del nastro spiraliforme si riducono di numero, le figure che compongono le scene sono più alte e meno numerose, il rilievo è più marcato e più profondo, cosìcche si hanno forti contrasti chiaroscurali. Non v’è più come nella colonna traiana rispetto per la dignità dei vinti, qui lo sconfitto è sempre trattato con durezza. Arco di Costantino ​Dimmi retta per celebrare il decennale regno di Costantino e la vittoria su Massenzio. Questo monumento è di rilievo storico-celebrativo e rientra a pieno titolo nella corrente dell' arte plebea. Il monumento è, forse, il più antico esempio di edificio di spoglio. L'arco, infatti, ingloba rilievi e sculture provenienti da monumenti dell'età di Traiano, di Adriano e di Marco Aurelio. Basilica di Santa Sabina ​eretta fra il 422 e 432 a Roma Mausoleo di Santa Costanza ​eretta a Roma attorno al 350 come Mausoleo di Costanza, la figlia dell'imperatore Costantino. Con Santa Costanza l'architettura Romana tardoantica si arricchisce di una struttura che riunisce in sé le ricerche che avevano dato vita al Pantheon. Battistero Lateranense ​fondato da Costantino a Roma attorno al 315 Basilica di San Lorenzo ​eretta a Milano. Quello che ci troviamo di fronte è uno spazio Romano colmo di ricordi classici, tanto che, già nel Medioevo, la Basilica di San Lorenzo veniva paragonata al Pantheon. ● il mosaico E’ soprattutto tra il IV e il V secolo che la tecnica del mosaico diventa la più diffusa, arrivando persino a sostituire la pittura.I mosaicisti romani impiegavano soprattutto pietre dure e terracotta ma poi iniziò a diffondersi anche l'uso di tessere in pasta di vetro, imponendosi in special modo all'interno delle prime basiliche cristiane. I colori a disposizione aumentarono enormemente con l'uso del mosaico a pasta vitrea. I mosaici di Roma e Milano​ ​In essi è possibile ancora seguire le tracce della lunga convivenza dell'arte plebea con quella greco-romana. Voluta anulare di Santa Costanza (Roma)​La volta anulare del deambulatorio di Santa Costanza ci ha conservato quelle che sono le più antiche decorazioni musive paleocristiane. E’ possibile peraltro riconoscere almeno due tipologie ornamentali: - La prima è costituita da un sistema geometrico - la seconda organizza le varie porzioni di volta con Maggiore libertà compositiva Catino absidale di Santa pudenziana (Roma) ​ Il mosaico riflette pienamente la specificità dell'arte musiva presentando già caratteri pertinenti alla religione cristiana. Essi, tuttavia, non sono più solo allusivi o simbolici. Maggiore chiarezza conviene raggrupparle manifestazioni artistiche per periodi storico-politici omogenei. 1. Periodo Imperiale dal 402 a 476 Mausoleo di Galla placidia ​ all'esterno L'edificio è molto semplice e spoglio, facendo uso di chiari volumi geometrici ed essendo costituito di solo in mattoni a vista. Al contrario dell'esterno, l’interno è di una stupefacente ricchezza ornamentale quasi a sottolineare il contrasto simbolico tra il corpo e lo spirito. Battistero degli ortodossi ​l'edificio a pianta ottagonale e anche in questo caso vi è un sobrio esterno è un ricchissimo è articolato interno. 2. Periodo ostrogotico dal 476 al 540 Basilica di Sant'Apollinare Nuovo ​attorno al 505 Teodorico fece ergere la basilica di Sant'Apollinare Nuovo. Si tratta di una Cappella Palatina, in cui gli splendenti mosaici dell'interno appartengono a epoche differenti, infatti alcuni vennero poi sostituiti in periodo giustinianeo, quando l'edificio venne definitivamente consacrato al culto cattolico. Nelle decorazioni musive si possono notare alcuni dei caratteri distintivi dell'arte propria dell'impero d'Oriente. Fra questi notiamo: la ripetitività dei gesti, la preziosità degli abiti, la mancanza di volume, la rappresentazione frontale, la fissità degli sguardi, la quasi monocromia degli sfondi, l'impiego di elementi vegetali a scopo ornamentale. Mausoleo di Teodorico​ fu eretta per accogliere le spoglie di Teodorico. La sua realizzazione determina una decisa rottura con le tecniche costruttive tradizionali basate sull'impiego del laterizio e riporta alla mente l'aspetto degli edifici monumentali di Roma. All'aspetto Imperiale e alle tecniche costruttive romane si sovrappongono decorazioni di gusto barbarico. 3. Periodo giustinianeo da 540 al 565 Santa Sofia Costantinopoli ​sotto il regno di Giustiniano e l'impero d'Oriente visse un periodo particolarmente Glorioso. fu costruita fra il 532 537 dagli architetti scienziati Antemio di Tralles e Isidoro di Mileto, Dopo il 1453, quando Costantinopoli cadde nelle mani del sultano Papa Leone III nella Basilica di San Pietro a Roma. Nasce così il Sacro Romano Impero. ● L’arte barbarica Per arte barbarica intendiamo la produzione artistica e le forme Che l'arte assunte presso i popoli non romanizzati e comunque Nomadi. ● I longobardi Altare del duca Ratchis ​È il monumento che ci dà più informazioni sui metodi di rappresentazione artistica dei Longobardi. Non c'è nulla nella composizione che possa apparire naturalistico: l'anatomia dei protagonisti, infatti, è appena abbozzata i volti appaiono molto schematici. ● l’arte della rinascenza Carolingia Carlo Magno comprese che era necessario dotarsi di una capitale fornita di palazzi di rappresentanza, Dunque inizio nel 789 alla costruzione della propria residenza di Aquisgrana dotata di un aula regia, di una cappella poligonale e di bagni termali e scuderie. Il ​monumento equestre di Carlo Magno​ è senza dubbio la più significativa scultura carolingia facente parte del tesoro della cattedrale di Metz. L'opera più importante realizzata in territorio italiano durante il periodo carolingio è l'​altare d'oro di Sant'Ambrogio​ a Milano.L’autore fu Vuolvinio, il grande altare di legno è rivestito da lamine d'oro, d'argento ed argento dorato, separate da cornici in filigrana. ● l’arte della rinascenza Ottoniana Le aspirazioni della dinastia dei carolingi vennero raccolti in eredità dalla casa degli Ottoni, che le succedette nella conduzione dell' impero. Infatti essi promossero un programma culturale in cui il culto della romanità, spiritualità paleocristiana e imitazione delle Arti suntuarie erano importanti. Rappresentative a riguardo sono ​la corona dell'impero e la croce di Lotario​, croce priva del Cristo Crocifisso, perciò detta aniconica, in essa risalta un Cammeo Augusteo e un sigillo con la scritta in latino che dice Cristo aiuta il re Lotario ed è quindi anche strumento di affermazione politica.Importante e anche la placchetta d'Avorio del Castello Sforzesco ​otto imperator. È in età ottoniana che, sul piano architettonico, si afferma anche la cripta, il doppio coro e la volta a crociera. IL ROMANICO. L’ARTE DELL’ETA’ DEI COMUNI  ● cenni storici Dopo l'anno mille tutta l'Europa occidentale conosce un periodo di intensa ripresa economica e di straordinario fermento innovativo determinato dal definitivo esaurirsi della pressione esercitata dalle popolazioni Barbariche. In breve, dunque, si giunge ad una ripresa consistente e duratura di tutte quelle attività economiche, religiose e culturali che in epoca altomedievale erano state tralasciate. Fondamentale appare il diffuso e rinnovato interesse per gli studi, che conduce all'istituzione delle prime grandi università europee: quella di Bologna la prima in assoluto. Questo clima sarà la premessa per la nascita e lo sviluppo dei liberi comuni. Tutti I caratteri storico economici hanno un immediato riflesso anche in campo artistico e nell'architettura in particolar modo. Le numerosissime variegate esperienze artistiche europee manifestatisi tra il 1000 è la fine del XII secolo sono convenzionalmente definite romaniche. essa è espressione della specifica realtà culturale ed economica di una determinata regione, di una particolare comunità o anche di una singola città. ● l’architettura romanica esempio la cripta chi assume le funzioni simboliche di Mausoleo di San Marco. Battistero di Firenze ​I due principali edifici romanici Fiorentini sono il Battistero di San Giovanni e la Basilica di San Miniato al Monte. Costruiti entrambi tra il XI e il XII secolo, nel corso del Duecento vennero ulteriormente accresciuti e decorati.la caratteristica che più colpisce è l'estremo rigore delle decorazioni geometriche:- a quadrati e rettangoli nella fascia Inferiore- a rettangoli e archi in quella mediana- a semplici rettangoli. colpisce inoltre il raffinato contrasto tra il bianco candido dei marmi e il verde cupo del serpentino. l'interno, fastoso, a una spazialità che richiama la tradizione romana rinviando direttamente al Pantheon San Miniato al Monte a Firenze ​Costruita sui resti di un originaria chiesa carolingia, venne consacrata nel 1018. Dalla sua posizione, alla sommità di una Dolce collina, essa Domina simbolicamente l'intera città. come nel Battistero, anche in San Miniato la componente disegnativa ha il netto sopravvento su quella strutturale.La successione dei volumi risulta meno incalzante rispetto alle tipologie Lombarde la sensazione che ne deriva è quella di un grande sereno equilibrio. Ma è forse anche il caso di parlare di classicità, perché nella scelta del linguaggio compositivo e nell'impiego degli elementi architettonici sia la Basilica di San Miniato sia il Battistero di San Giovanni possono ben dirsi in relazione diretta con L'Antico. Duomo di Pisa ​Il duomo di Santa Maria Assunta di Pisa riflette, nella storia della sua costruzione, tutto il vivace internazionalismo che animava allora la città Toscana. La grande opera fu iniziata nel 1064 da Buscheto, che nel suo progetto riesce a fondere elementi di provenienza asiatica, araba, francese, Lombarda e soprattutto romana. La pianta è a croce latina immissa e presenta cinque navate nel corpo longitudinale e tre nel transetto. l'intersezione di quest'ultimo con la navata centrale è sottolineata da una cupola a pianta ellittica. Lo spazio che ne deriva dà al visitatore una sensazione di armonia e di quieta solennità. Questa richiama in modo diretto i modelli dell’architettura tardo-antica. Piazza dei Miracoli ​Diotisalvi nel 1153 inizierà costruire il grandioso battistero circolare e il Bonanno nel 1174 sarà chiamato a erigere l'imponente Torre campanaria, la celebre torre pendente. San Nicola a Bari ​La Basilica di San Nicola venne consacrata nel 1197 e rappresenta uno degli esempi meglio riusciti del complicato processo di integrazione tra le forme del romanico Lombardo e quelle della tradizione tardoantica e bizantina. L'esterno è il suo vero aspetto di un complesso fortificato. All'interno sono conservate le sacre reliquie di San Nicola, conservate nella cripta. Essa diventa l'indiscusso modello di riferimento per tutte le numerose altre chiese romaniche edificate in area pugliese. Duomo di Monreale ​(sicilia) È un edificio che esprime in modo significativo la versatilità con cui l'architettura romanica siciliana è riuscita a conciliare tradizioni ed esperienze artistiche apparentemente lontanissime. Situato sulle pendici di Monte Caputo, il duomo presenta una pianta a croce latina divisa in tre navate di cui quella centrale il doppio delle laterali. La ricchezza dell' ornamentazione di basi, tori e capitelli, variamente scolpiti o intarsiati con pietre policrome, offre uno ● la pittura romanica Come la scultura, anche la pittura romanica si diffonde in stretto rapporto con l'architettura. In Francia,Inghilterra e Germania si impiega preferibilmente l’affresco. In Italia invece si diffonde la pittura murale mentre a Venezia e in Sicilia si privilegiano ancora i mosaici. In Spagna e in Toscana Infine si sviluppa autonomamente la pittura su tavola.Assume particolare importanza la miniatura che consisteva nel decorare in modo molto minuto i principali codici conservati nelle biblioteche dei conventi. La tecnica più usata era quella del guazzo. I temi erano geometrici o floreali, zoomorfi e grotteschi. croci dipinte ​Tra i tipi di dipinto particolare importanza assume soprattutto in aria Toscana e Umbra la cosiddetta Croce dipinta. essa rappresenta Cristo e anche una grande moltitudine di soldati e di popolo. due sono le tipologie delle Croci dipinte romaniche: 1. La prima è più antica, risalente agli inizi del XII secolo, è quella del cosidetto Christus triumphans ossia Cristo trionfante e rappresenta Gesù con il corpo e la testa eretti, gli occhi spalancati e piedi leggermente divaricati. e lui non si avverte alcuna partecipazione umana al dolore e quindi si vuole simboleggiare il trionfo di Cristo sulla morte. un esempio ne è stata realizzata dal maestro Guglielmo nel 1138 ed è custodito nella cattedrale di Santa Maria Assunta. 2. la seconda tipologia matura sul finire del XII secolo in aria francesi ed è quella del Christus patiens ossia Cristo sofferente. Il Cristo viene rappresentato morto, con il capo reclinato e gli occhi chiusi. Si vuole quindi privilegiare l'aspetto dell'umanità di Gesù che soffre e partecipa, come tutti gli uomini, il dolore. Mosaico ​Dove l'influsso bizantino non cessa mai di manifestarsi e nell'arte del mosaico. Essa trova la propria espressione più alta nei grandi cicli Veneziani della Basilica di San Marco. La decorazione della zona presbiteriale della cattedrale di Cefalù, in provincia di Palermo, costituisce a tal riguardo uno dei più antichi e meglio conservati esempi di arte musiva in terra siciliana IL GOTICO. L’ARTE CHE VIENE DAL NORD SI AFFERMA NEL DUECENTO ITALIANO  Con arte gotica indichiamo genericamente quell'arte che si manifesta intorno alla metà del XII secolo e prosegue fino al quattordicesimo secolo, l'arte gotica ebbe origine in una zona limitata della Francia settentrionale, nella regione attorno a Parigi, chiamata ile de France. Il termine gotico venne adoperato per la prima volta da Giorgio Vasari per indicare in modo del tutto negativo l'arte degli anni che avevano preceduto il Rinascimento, pertanto l'arte gotica, nell'interpretazione dispregiativa che ce ne fornisce il Vasari, era l'arte barbarica che aveva cancellato la buona arte classica. ● BENEDETTO ANTELAMI (1150-1230) ​È il primo scultore gotico italiano. Deposizione ​La prima è più importante opera dell'antelami è la deposizione del Duomo di Parma. Risalente al 1178 ciò che immediatamente ci colpisce in questo rilievo è la presenza di particolari scultorei e decorativi che rinviano direttamente al mondo classico. Il riferimento all'arte imperiale romana, in effetti, è una delle componenti più importanti dell'arte di Benedetto. Il soggetto rappresentato è la deposizione di Cristo dalla Croce. Per quanto certi atteggiamenti rigidi delle figure ricordino gli schemi Bizantini, la delicata e rigorosa ornamentazione classica, le pieghe degli abiti, i decori delle veste, l'attenzione per i particolari naturalistici e per l'espressione dei sentimenti di alcuni personaggi rendono questo rilievo straordinariamente nuovo. coro concluso da un doppio ambulacro. Cattedrale di notre-dame di Chartres​ il 10 giugno 1194 la Cattedrale di Notre Dame di Charles fu distrutta da un violento incendio, essa conservava un'importante reliqua, la tunica della Vergine e la tradizione voleva che la reliquia fosse l'abito indossato da Maria al momento della nascita di Gesù. Quello di Chartres viene definito gotico classico perché vi sono presenti, e portate all'estrema perfezione, tutti i caratteri che abbiamo indicato come specifici dell'architettura gotica. Saint-Chapelle di Parigi ​Attorno agli anni quaranta del 200, conclusasi la spinta della prima architettura gotica, nuove concezioni intervennero a vivificarla. La perfetta consapevolezza delle potenzialità strutturali degli archi acuti, dei contrafforti e degli archi rampanti, nonchè la comprensione del modo in cui circolano le forze all'interno delle membrature di un edificio e di come si trasmettono le spinte, dette luogo, al cosiddetto gotico rayonnant (radiante).Il termine è dovuto alla forma degli immensi rosoni che sembrano ruote dotate di raggi e che occupano gran parte dell' estensione della facciata. La massima espressione del gotico rayonnant è rappresentata dalla Francia pelle a Parigi consacrata tra il 1241 e il 1246. La cappella fu pensata come uno scrigno o un prezioso e monumentale reliquiario per ospitare la corona di spine altre reliquie relative alla passione di Cristo. Basilica di Sant’Andrea a Vercelli ​È l'unica chiesa gotica italiana che possa dirsi in stretta relazione con quelle francesi, rappresentano un importante momento di transizione dai modi di costruire del periodo tardo romanico. Basilica di San Francesco d'Assisi​ è il primo edificio in cui è possibile riscontrare il superamento e l'assimilazione dell'esperienza francese e che costituisce un'elaborazione tutta italiana del gotico, conclusa nel 1280 custodiva il corpo di San Francesco. La basilica che sorge in una posizione elevata è a croce commissa e comprende due ambienti distinti, disposti su due diversi livelli: la chiesa inferiore e quella superiore. La chiesa inferiore ha un'unica navata di quattro campate, un transetto con bracci voltati a botte, un'abside a pianta semicircolare e cappelle laterali. La chiesa superiore, pur ripetendo lo schema di quella sottostante, si rivela inondata di luce. ​basilica di Santa Maria Novella a Firenze​ alla fine del Duecento Firenze era una delle città italiane più vive, ricca di palazzi e di chiese nel 1246 venne progettata la basilica di Santa Maria Novella, la pianta della chiesa è a croce commissa e ricorda i semplici schemi cistercensi. L'esperienza ci mostra che, entrando dal portale principale di una chiesa con le navate separate da pilastri o colonne, si ha l'impressione che i pilastri più lontani siano meno alti di quelli a noi più vicini, pur essendo tutti della medesima altezza. Sembra inoltre che la distanza fra un pilastro e l'altro vada via via riducendosi, mentre i pilastri di destra e quelli di sinistra paiono convergere verso un medesimo punto lontano. Quest'effetto, che è detto prospettico, è esaltato in Santa Maria Novella dall'effettiva riduzione della distanza tra un pilastro e l'altro procedendo verso l'abside, facendoci illusoriamente apparire la chiesa più lunga di quanto in effetti non sia. Basilica di Santa Croce a Firenze​ Nel 1294 i francescani iniziarono la costruzione della basilica di Santa Croce, l'architetto era Arnolfo di Cambio e la consacrazione avvenne solo nel 1443. La basilica è a croce immissa e con tre navate. L'interno è molto austero e spoglio in ● GIOVANNI PISANO ​È il figlio di Nicola pulpito di Sant'Andrea a Pistoia​ la forma esagonale ricorda l'opera Pisana di Nicola, delle 6 colonnine perimentali 2 sono sorrette da leoni stilofori, uno da un uomo ricurvo e altre tre poggiano direttamente a terra sulle loro basi. L’esilità delle colonne, gli archi molto acuti dimostrano l'accettazione piena, da parte di Giovanni, delle forme attraverso cui il gotico si esprime. Abbandonate le pieghe larghe e un po' rigide di Nicola, tralasciata la sicurezza della composizione a base geometrica, le figure di Giovanni si coprono di abiti dalle pieghe ricurve decorative. Infine l'anatomia, sintetica, ma solida, dei rilievi di Nicola Pisano, quasi si perde negli ammantati personaggi del figlio Giovanni. Pulpito della cattedrale di Pisa Madonna col bambino della cappella degli Scrovegni ​ Raramente dalla fine del mondo classico era stato dato di vedere statue isolate, ma la Vergine di Giovanni è invece libera da ogni costrizione, il suo profilo è marcatamente romano e ci suggerisce che il Pisano dovette aver studiato direttamente la statuaria classica. ● ARNOLFO DI CAMBIO (1240/1310) ​Arnolfo, collaboratore di Nicola Pisano svolse la sua attività tra Toscana Lazio e Campania mentre a Roma e ebbe modo di vedere studiare le opere degli antichi, Dai quali tratti forti e continue ispirazioni per la sua attività di scultore ed architetto Carlo D'Angiò​ è uno dei primi risultati della sua attività di scultore indipendente tomba del Cardinal De braye​ è nella chiesa di San Domenico a Orvieto Inserisci nella diffusa tipologia del monumento funebre a muro ​Ciborio di Santa Cecilia in Trastevere​ il Ciborio, struttura prevista protezione dell'altare già nelle basiliche paleocristiane, si presenta in questo caso come una grande edicola impostata su Quattro Colonne di riuso
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