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Riassunto da Cricco di Teodoro: Surrealismo, Sintesi del corso di Storia dell'arte contemporanea

Riassunto Surrealismo per esame di storia contemporanea di S.Causa

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 20/01/2023

Khufu17
Khufu17 🇮🇹

3.5

(8)

15 documenti

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Scarica Riassunto da Cricco di Teodoro: Surrealismo e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! SURREALISMO _Nel 1899 Freud pubblicò “L’interpretazione dei sogni”, un’opera rivoluzionaria per la sua visione del sogno come lo strumento più adatto per la ricostruzione dell’attività psichica inconscia. _Nel 1924 Andrè Breton, scrisse il Primo manifesto del Surrealismo. _Egli costata che per ogni essere umano il sonno e il sogno sono una sorta di parentesi all’interno dell’attività quotidiana. _Deve quindi, necessariamente esistere un modo affinché anche questa attività del tutto umana, possa far parte di una realtà superiore, che riesca ad unire i due momenti dell’esistenza: la veglia (la realtà) ed il sogno. _Dando vita ad una specie di realtà assoluta, la “surrealtà”. _Il Surrealismo è un automatismo psichico, cioè un processo automatico che si compie senza il controllo della ragione e fa sì che l’inconscio emerga e si esprima durante la veglia. _Il pensiero, privo di carattere morale o estetico, è libero di raccogliere immagini, idee, parole senza costrizioni o scopi. _Con il Surrealismo viene raggiunta, la surrealtà, in cui veglia e sonno si conciliano in modo armonico e profondo. _La bellezza surrealista nasce dal poter trovare assieme due oggetti reali ed esistenti, che non hanno nulla in comune, nello stesso luogo ugualmente estraneo ad entrambi. _Tale situazione, genera una visione inattesa che sorprende per la sua assurdità e perché contraddice le nostre certezze. _I modi e le tecniche escogitati dai pittori surrealisti per pervenire ad una pittura automatica furono numerosi, fra essi, da ricordare: il “frottage” (strofinamento), il “grattage” (grattamento/raschiamento) e il collage. _Frottage: consiste nello sfregare una matita, un gessetto o un altro materiale per colorire un supporto messo a contatto con un pavimento in legno o con qualunque altra superficie che presenti irregolarità. L’immagine che ne uscirà, non dipesa dalla volontà dell’artista, verrà usata come evocatrice di oggetti e forme diverse. _Grattage: consiste nel grattare o raschiare con qualsiasi strumento il colore steso sulla tela, così da far emergere un colore sottostante o la tela grezza. _Collage: consiste nell’accostare in modo casuale ritagli di giornali, stampe, cataloghi, riviste ecc. con un’associazione irrazionale di forme che proprio per questo, diventano surreali. _Esiste un altro tipo di libertà, alla quale i surrealisti guardano con molto interesse: la libertà sociale. _Tale libertà, si attua soltanto attraverso la rivoluzione. _L’attività dei surrealisti non si limitò al campo artistico e culturale. _Se ai fini della libertà individuale il punto di riferimento è Freud, per l’avvento della libertà sociale la figura guida è Marx. _Andrè Breton, assieme ad altri surrealisti aderì convintamente all’ideologia comunista nel 1927 cambiando il nome della loro rivista in “Il Surrealismo al servizio della rivoluzione”. _I Dadaisti dopo la Prima guerra mondiale avevano, in modo simile ai Surrealisti, utilizzato la casualità come generatrice di arte, le loro convinzioni erano distruttive e il loro comportamento tendenzialmente anarchico. _Al contrario, i Surrealisti (molti dei quali provenivano dal movimento Dada) avevano una proposta costruttiva che considerava sia una nuova scienza (la psicoanalisi) come strumento per raggiungere la libertà individuale, sia l’azione politica rivoluzionaria come mezzo per arrivare alla libertà sociale. _I movimenti artistici condannati come “arte degenerata” durante il regime nazista furono: Dadaismo, Espressionismo, Cubismo e Surrealismo. _Nel ’40 a causa dell’occupazione nazista della Francia, molti surrealisti partirono per l’America. _Max Ernst, Paul Èluard, Joan Mirò, Renè Magritte e Salvador Dalì furono le personalità artistiche più significative fra le tante che aderirono al movimento surrealista. MAX ERNST (1891-1976) _Nasce nel 1891. _Si dedica alla pittura, aderisce prima al movimento Dada e successivamente, dati i suoi interessi per la psichiatria, si rivolge al Surrealismo. _Nel frattempo, si trasferisce a Parigi, ma essendo inscritto alle liste di proscrizione naziste, viene internato in un campo di prigionia francese per stranieri indesiderati. _Una volta rilasciato, abbandona la Francia e si reca Negli Stati Uniti con l'aiuto della collezionista Peggy Guggenheim (che sposa e da cui divorzia nello stesso anno 1943). _Infine ritorna in Francia fino alla morte (che avverrà a Parigi nel 1976). _A Max Ernst si deve la più lucida interpretazione della poetica dell'arte surrealista. _Fu lui a mettere appunto il “frottage”, il “grattage” e la “decalcomania”. _La pubertè proche (verso la pubertà): _Gli inizi di Ernest furono all'interno delle tematiche e delle tecniche Dada. _Questa opera è stata realizzata nel 1921. _L'artista mette insieme frammenti di fotografie, pittura a olio e frottage. _Al centro dell'immagine, vediamo una figura sensuale e senza volto che è sospesa in aria mentre un frammento roccioso precipita in basso. _Il braccio sinistro della donna, penetra in una sfera vicina a un ammasso informe (forse la costellazione delle Pleiadi a cui allude il titolo dell'opera). _Il fondo celeste e un po’ crettato, si conclude nella parte inferiore con delle linee orizzontali legate a strisce verdi. _Superiormente altre linee parallele si uniscono a fasce alternate di azzurro e di blu di diversa altezza. _All'esterno della superficie dipinta, in basso, l'artista ha scritto tre versi surrealisti in francese (enigmatici al pari del soggetto figurativo). _Au premier mot limpide (alla prima parola chiara): _Questa opera è protosurrealista, eseguita nel 1923. _Si tratta di un dipinto murale a olio eseguito nella casa degli amici Paul e Gala. _Il dipinto è il frammento di un vasto ciclo pittorico venuto alla luce nel 1967 (nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione). _Nell'opera è rappresentato un muro con aperture rettangolari. _Lo sfondo rappresenta un cielo azzurro senza profondità. _Ai lati del muro, vi sono due steli che terminano con capolini fiorali spinosi di carciofo o fiori di cardo chiusi. _Da una delle aperture, sporge una mano femminile dalle unghie laccate il cui indice e medio si incrociano e sostengono un frutto rosso sferico. _Al frutto è collegato un filo legato ad un insetto stecco che si arrampica lungo il muro. _Il filo passa da due chiodi e disegna una sorta di “M” asimmetrica (iniziale di Max) (forse le dita stanno per “X” finale dello stesso nome). _Affascinato dalla lettura dell'interpretazione dei sogni di Freud, l'artista ha prodotto un'opera carica di simboli onirici e allusioni erotiche (Es. le dita incrociate rimandano alle gambe affusolate di una donna e la loro congiunzione al dorso della mano ad un inguine). _Due bambini sono minacciati da un usignolo: _I dipinti di Ernst eseguiti tra il 1921 e il 1924 segnano una rapida maturazione artistica in senso surrealista, contribuendo alla definizione dell'estetica del movimento con le loro creature fantastiche e le loro narrazioni oniriche e visionarie. _Quest'opera viene realizzata nel 1924 (anno in cui Breton pubblica il primo manifesto del surrealismo). _Il dipinto raffigura un prato cinto da un muro che si chiude in lontananza con un arco di trionfo, oltre l'arco si intravede un edificio cupolato. _Il cielo da un colore giallognolo diventa sempre più scuro per concludersi in alto con un blu profondo. _In primo piano a sinistra, è collocato un vero cancellino di legno dipinto di rosso; _Mentre a destra vi è la sagoma di legno di un edificio con tetto a capanna. _Sul Prato vi è una figura monocroma che rincorre l'usignolo con un coltello, un'altra figura è stesa a terra ed una terza si trova sul tetto e stringe il petto di una bambina cercando di metterla in salvo mentre si protende a premere il bottone di un vero campanello per appartamenti blu e rosso fissato alla cornice del quadro. _Il margine inferiore del dipinto ospita il titolo dell’opera in francese. _Il soggetto è surrealista, infatti, è il ricordo di un incubo che aveva avuto durante l'infanzia indotto da una forte febbre. _Il titolo è surrealista. _Gli elementi della quotidianità che vengono proposti in modo angoscioso e deformato è surrealista. _La monocromia delle figure immerse in un ambiente colorato è surrealista. _La materia della casetta e del cancellino è surrealista (ripropone la vividezza di uno stato allucinatorio presente negli incubi come quello sperimentato dall’artista da bambino che fa apparire vero ciò che invece non lo è). _La vestizione della sposa: _Dipinto eseguito nel 1940. _Affianco al contadino vi è la sua compagna, con una vulva estremamente grande (più della stessa persona). _Le braccia e le gambe della donna occupano tutta la parte inferiore del dipinto. _Le figure si trovano su uno sfondo bianco, che confonde la percezione delle distanze e annulla lo spazio. _La scala dell’evasione: _Si tratta di uno dei dipinti della serie delle “Costellazioni” (24 dipinti - due serie di 11 e 13 opere) . _Eseguita nel 1940 ed esposta nella galleria newyorkese di Pierre Matisse (figlio terzogenito di Henry Matisse), essa dà prova di un ulteriore metodo automatico di pittura. _L'artista inizia a dipingere su una carta il cui aspetto cromatico è il risultato della pulitura dei pennelli utilizzati per realizzare l’opera precedente. _Di conseguenza ogni Costellazione contiene in sé l'essenza cromatica di quella precedente e tutte sono unite da un sottile filo di colori. _L'artista lavorò sempre circondato dalle Costellazioni finite, che divenivano fonte d’ispirazione. _Mirò dispone forme riconoscibili: una figura femminile sulla destra che contempla un cielo stellato, le stelle sono cerchi neri da cui partono raggi o curve a spirale, ci sono anche forme di animali o a luna, schemi geometrici e una scala a pioli che si incurva verso la sommità proiettandosi nello spazio infinito. _La fantasia di Mirò arriva a toccare i margini dell’Astrattismo; tuttavia, lo stesso artista non volle mai che gli fosse cucita addosso l'etichetta di “astrattista”. _Blu III: _Questo dipinto è il terzo di una serie di grande formato, è il massimo dell'essenzialità raggiunto da Mirò negli anni ‘60 del ‘900. _Essenzialità di forme e di colori. _La grande tela blu viene percorsa trasversalmente da una rarefazione cromatica (che dà il senso del cielo infinito e profondo). _In esso sono presenti due masse: una nera in basso e una rossa in alto, circondata da un alone scuro. _Il corpo rosso, nel suo movimento è bloccato e trascina con sé un filamento. _La curva divide il dipinto in due parti di cui una vuota, e l’altra accoglie la figura onera ovata. SALVADOR DALì (1904-1989) _Il personaggio nel quale il Surrealismo trova la sua espressione più completa ed esasperata è Salvador Dalì, il quale portò la propria provocazione ai limiti della decenza. _Tanto che nel 1934 finì per essere cacciato dal gruppo da Breton in persona. _Inventore di oggetti, illustratore, sceneggiatore (collaborazioni con Disney). _Dalì nasce in Catalogna nel 1905. _Già da subito, l’artista eccelle nel disegno con basi accademiche, affascinato da artisti italiani quali: Bronzino, Raffaello e Botticelli. _All’inizio degli anni ’20 viene ammesso all’Accademia di Madrid, che aveva visto tra i suoi allievi più brillanti Picasso, ma a causa del suo atteggiamento provocatorio, nel 1926 viene radiato per indegnità. _Nel 1927 si reca a Parigi dove incontra e frequenta Picasso. _L’anno successivo (1928), tramite Mirò entra in contatto con i Surrealisti, nei confronti dei quali, mantiene sempre un altezzoso distacco. _Dalì costruisce il proprio personaggio, egli arriva a vestirsi di Surrealismo. _Personalità imprevedibile, enigmatica, egocentrica, narcisista ed eccentrica, anche nel modo di vestire, nei suoi caratteristici baffi all’insù copiati da Velasquez e nella stravaganza dei comportamenti in pubblico (istrionico). _Dal 1940, a causa dell’occupazione nazista della Francia, si rifugia negli Stati Uniti, dove rimane per quasi un decennio diventando uno degli artisti più amati e richiesti. _Lui che aveva sempre dichiarato di essere contrario alla borghesia, dimostrò, invece, di essere molto attaccato al denaro, tanto che Breton lo ribattezzò “Avìda Dollars”. _Negli ultimi anni della sua vita finisce per diventare prigioniero del suo stesso personaggio, sempre più scostante, altezzoso e imprevedibile. _Dalì si spegne nel 1989. _Con lui muore l’ultimo, vero, grande protagonista dell’avanguardia artistica del Novecento. _Il metodo paranoico-critico: _Dalì inventa una sua particolare tecnica di meccanismo automatico che definisce “metodo paranoico-critico”. _La paranoia è una malattia mentale cronica da cui, secondo l’artista, siamo tutti affetti. _Consiste in delusioni sistematiche e i sintomi più comuni sono manie di persecuzione, manie di grandezza o di inferiorità. _Le immagini che l’artista cerca di rappresentare sulla tela, nascono dalla paranoia e prendono forma pittorica solo grazie alla razionalizzazione nel momento critico. _Il metodo paranoico-critico, consiste quindi, nell’interpretazione e la restituzione più diretta e impersonale dei fenomeni deliranti. _Dalì vorrebbe riuscire ad esprimersi come un paranoico, ma non essendolo che in teoria, nelle sue opere (anche le più coinvolgenti) si percepisce che il momento critico riesce a prendere un lucido sopravvento. _Quindi, gli elementi onirici, i tabù sessuali, i desideri di potenza e le fobie riescono a materializzarsi sulla tela con una nitidezza e una perfezione tecnica che tendono a sfiorare quasi l’Iperrealismo. L’arte acquisisce una specie di valore terapeutico. _Le figure attribuite allo spazio vengono spesso rappresentate con materia dura, mentre quelle attribuite al tempo con materia molle. _Il delirio viene espresso attraverso elementi repellenti e più l’immagine è brutta, più l’inconscio si libera. _Queste forme ambigue, a seconda di come si guardano, possono sembrare cose diverse o più cose assieme. _Si tratta di un linguaggio artistico molto complesso la cui comprensione non è quasi mai semplice o possibile. Comprendere le ragioni profonde della paranoia significherebbe guarirne. _Dalì è invece inguaribile nel suo repertorio di forme impossibili. _Il disegno: _Disegnatore di grande talento, profondo conoscitore e ammiratore dei grandi del passato del Rinascimento italiano (Bronzino, Raffaello e Botticelli). _In “Studio per Stipo antropomorfo”, un disegno a penna e china del ’36 vediamo come la rotondità del corpo è dato con un delicato chiaroscuro. _Il soggetto è un’inquietante figura pseudo-umana semisdraiata. _Sulla destra si intravede il profilo di una città, la figura compie un gesto con la mano come a dire che la realtà esterna va tenuta a distanza, almeno fino a quando non si è fatto ordine nei “cassetti” del proprio subconscio. _I cassetti sono un rimando all’inconscio e alla psicoanalisi. _L’artista stesso afferma, dopo gli studi di Freud, che il corpo umano è pieno di cassetti segreti che solo la psicoanalisi è in grado di aprire. _Busto femminile retrospettivo: _Si tratta di un collage tridimensionale. _L'artista aggiunge all'ingrediente psicoanalitico anche quello simbolico legando la figura femminile (che rappresenta l'immaginario erotico) al pane e alle pannocchie (allusioni falliche). _Il calamaio richiama un dipinto realista di Millet e aggiunge un'ulteriore citazione, mentre le formiche sulla fronte alludono alla decomposizione alla morte. _Venere di Milo a cassetti: _Il tema del corpo umano a cassetti è una costante nella produzione artistica di Dalì; infatti, lo riproporrà più volte sia in pittura, che in scultura con la parodia della “Venere di Milo a cassetti”. _Qui l'artista non si limita a ritoccare una celebre opera dell’antichità (come aveva già fatto Duchamp con la Monna Lisa quasi vent’anni prima) ma interviene in modo assai pesante. _Stravolge il significato e la funzione dell’opera. _Ricava dal calco in gesso della Venere, dei cassettini in corrispondenza di zone significative dal punto di vista simbolico o erotico. _La provocazione è completa quando applica ai cassetti dei pomelli rivestiti di ermellino (materiale con cui venivano rifiniti gli abiti da cerimonia di papi e imperatori) scelta che rende l'esito finale ancora più grottesco e dissacrante. _Ossificazione mattutina del cipresso: _Il dipinto occupato quasi per intero da una vaporosa massa di nubi biancastre sullo sfondo di un cielo mattutino, mostra sul lato destro le cime di due cipressi. _Il più alto rimanda al mondo vegetale e mostra una consistenza compatta, quasi solida come se la chioma avesse subìto qualche strano processo di ossificazione. _Da un'apertura del cipresso balza fuori un cavallo di marmo bianco in atto di slanciarsi verso l'alto. _L’evidente contrarietà ad ogni legge fisica, congela l'opera nella dimensione surreale del sogno. _Costruzione molle con fave bollite: presagio di guerra civile: Olio su tela, Filadelfia, Museum of art. _L’incombere oscuro e terribile della guerra è il tema di un’altra opera molto significativa, realizzata nel 1936. _Le forme anatomiche in primo piano, sono usate per comporre un essere immaginario ripugnante, allegoria della guerra e di quello che la violenza cieca porta. _Una gigantesca mano nodosa strizza con violenza un seno di donna. _Un’altra mano poggia a terra, scarnificata e deforme, mentre un microscopico uomo le si affaccia incuriosito da dietro. _Un piede scheletrito poggia con forza sull’abbozzo anatomico di un bacino, a sua volta sorretto da un altro piede ossuto. _Sulla parte superiore dell’opera, vediamo un volto orribilmente ghignante che volge in alto lo sguardo disperato. _Al suolo sono presenti ossa, fave bollite e strane concrezioni minerali, tra le quali spunta, fuori contesto, un armadio. _Il gioco di arti e frammenti anatomici, forma una sorta di architettura geometrica pietrificata. _Le emozioni che questo dipinto suscita sono violenza, angoscia e paura. _La tecnica pittorica è realistica e contribuisce ad aumentare il senso di irrealtà della scena. _Mostri così non esistono, sembra suggerire Dalì, ma la nostra psiche è capace di produrne anche peggiori, allo stesso modo di come la natura umana è capace di generare l’orrore assoluto della guerra. _Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia (metamorfosi): Olio su tela, Connecticut. _Realizzata nel 1938. _L’attenzione dell’artista si sposta dalla paranoia al sogno, nel quale forme e personaggi non hanno più contorni definiti e possono assumere i significati più vari e contraddittori. _È impossibile dire con precisione che cosa rappresenta il dipinto, in quanto in seguito ad ogni lettura, emergono immagini sempre nuove e differenti. _Non vi è quindi più certezza di nulla e ogni soggetto viene subito polverizzato e contraddetto dal successivo. _Con un primo sguardo vediamo emergere al centro dell’opera una fruttiera, ma staccando lo sguardo e riapplicandolo nuovamente, ecco apparire un pallido volto dalla fronte alta. _Il cane da caccia con il muso rivolto verso destra, dà la sensazione di riempire gran parte del dipinto, in realtà la groppa dell’animale è costituita anche dalle pere della fruttiera. _L’occhio destro del cane è un tunnel che attraversa il rilievo roccioso (cranio del cane), attraverso il quale si intravede un paesaggio in prospettiva in lontananza. _Il muso del cane è una sorta di duna sabbiosa, mentre il collare è un ponte che viene riflesso nell’acqua sottostante. _Per finire, vediamo una donna velata seduta di spalle sulla spiaggia, ricavata sempre dal piedistallo della fruttiera iniziale. _Con questo dipinto, Dalì ha voluto mettere in crisi la testimonianza dei nostri stessi occhi, la nostra acquisizione più certa. _Sogno causato dal volo di un’ape (metamorfosi): Olio su tavola, Madrid. _In quest’opera l’atmosfera diventa limpida e cristallina. _L’artista stava dormendo quando un’ape lo punge. _Con l’immediatezza tipica dei surrealisti, Dalì ha cercato di raffigurare quello che il suo inconscio gli ha comunicato in una frazione di secondo (l’avvenuta puntura). _In basso vediamo Gala che riposa sollevata magicamente sopra un piatto scoglio frastagliato. _Un’arma appuntita sta per trafiggere il braccio destro della donna, siamo nell’istante che precede la sensazione del dolore, l’arma rappresenta anche un simbolo sessuale. _La percezione della puntura d’ape, che a sua volta ronza attorno ad un melograno sospeso a mezz’aria, viene ingigantita dal sogno. _Infatti, assume la forma di due tigri feroci che saltano fuori dalle fauci di un pesce che a sua volta fuoriesce da un rosso melograno spaccato. _Sullo sfondo vediamo un elefante sostenuto da zampette di ragno che porta sul dorso un obelisco. _Nonostante questo, riesce a camminare sull’acqua piatta, con molta leggerezza. _Cercare dei significati, anche in questo dipinto ha poco valore percentuale del sogno conta più la sensazione d’insieme che del singolo particolare che ha un senso solo se visto nell’attività onirica. _L’artista utilizza una tecnica quasi fumettistica per rappresentare le tigri ed il pesce mentre il corpo della donna è perfetto ed eroticamente realistico. _Melancolia (ritratto di Isabel Styler-Tas): _Dalì rappresenta la figlia del gioielliere Louis Tas, uno dei più ricchi mercanti di diamanti di Amsterdam. _Il piccolo dipinto a olio, risale al soggiorno newyorkese del 1945. _Per la realizzazione di quest’opera, l’artista si rifà alla tipologia dei doppi ritratti rinascimentali italiani (es.Piero della Francesca, Raffaello). _Sulla destra vi è il profilo della donna, di un realismo quasi fotografico; _Sul capo ha un colbacco di pelliccia. _Le luci di alcune case si spegneranno, la nebbia mattutina si dileguerà e il paese si animerà di vita quotidiana. _Magritte ha dipinto ogni cosa in modo da assicurarci che è tutto vero e normale. _Non sappiamo se la roccia sia immobile, se stia precipitando o se si stia sollevando. _L’artista gioca nuovamente con i nostri sensi e con i nostri più radicati convincimenti aggiungendo alla roccia la qualità di potersi sollevare, privandola del suo peso e sottraendola alla legge di gravità. _Le grazie naturali: Olio su tela, Bruxelles. Collezione privata. _Questo dipinto risale a pochi anni prima della morte dell’artista. _Vediamo quattro uccelli verdi che sono, allo stesso tempo, foglie turgide in un ambiente semidesertico delimitato in lontananza da una catena montuosa. _L’ibridazione, ossia la fusione di due entità reali e conosciute, uccelli e foglie in questo caso, è un altro mezzo destare spaesamento. _In questo modo le foglie diventano esseri animati e gli uccelli parte della vita vegetale, sono privati della capacità di volare. _Tale osservazione, è da sola capace di generare tristezza e malinconia. _Ad accrescere la capacità poetica dei dipinti di Magritte interviene anche il titolo che l’artista ha dato all’opera. FRIDA KAHLO (1907-1954) _Di padre tedesco e madre messicana, Frida Kahlo nasce a Città del Messico nel 1907. _A sei anni si ammala di poliomielite che le lascia una malformazione alla gamba _A 18 anni un terribile incidente segna per sempre la sua vita: l'autobus su cui viaggia di ritorno da scuola si scontra con un tram; la ragazza riporta fratture multiple che le causeranno gravissimi problemi di salute per tutta la vita. _Durante la convalescenza. Frida inizia a dipingere da autodidatta. _Migliorate le sue condizioni di salute, conosce Diego Rivera (artista già famoso e di vent’anni più anziano di lei) al quale si lega in una lunga e tormentata storia d'amore. _Frida all'impegno artistico, aggiunge quello politico con l'appassionata militanza nel partito comunista messicano. _André Breton colpito dal lavoro di Frida, la include nelle mostre del movimento, anche se l'artista rifiuterà sempre la definizione di surrealista: l'intenso carattere soggettivo della sua arte la lontana da facili classificazioni storiche. _Nel frattempo, raccoglie i primi successi di critica e di pubblico, esponendo con i Surrealisti nel 1938 a New York e nel 1939 a Parigi. _Mentre le sue condizioni di salute peggiorano, la fama come pittrice si consolida. _Nel 1950 è costretta alla sedia a rotelle e quattro anni dopo arriva la morte come una liberazione. _Legando in maniera indicibile arte e vita, l'artista messicana ha incarnato alcune problematiche fondamentali dell'identità femminile, che l'hanno resa una figura di riferimento per l'arte futura. _Frida ha realizzato circa 200 dipinti di cui 1/3 è costituito da autoritratti (perché definiva se stessa il soggetto che conosceva meglio). _La sua pittura raccoglie influenze dall'arte popolare, dagli ex voto, dalla pittura precolombiana e dalla ritrattistica messicana. _Le due Frida: _L'opera ha una composizione simmetrica e consiste in un doppio autoritratto speculare. _Entrambe le figure sono sedute su una panca, legate fra loro dalle mani che si stringono in corrispondenza del centro del dipinto e dall’arteria che unisce i due cuori anatomici. _La Frida a sinistra indossa un vestito europeo, mentre quella di destra porta un semplice abito “tehuana” tradizionale della regione sud occidentale di Oaxaca (da cui proveniva il ramo materno della famiglia). _Le due Frida hanno i cuori visibili collegati fra loro da un'arteria, quello della Frida “tehuana” è congiunto a un medaglione che la donna stringe nella mano sinistra con il ritratto di Diego da bambino: si tratta di un chiaro simbolo della vita della della Kahlo che esiste in quanto nutrita dall'amore per Rivera. _L’altra Frida rischia di morire dissanguata poiché l'arteria è recisa, a stento chiusa dalla pinza chirurgica, dalla quale gocciola sangue che le macchia la veste: la precarietà della sua relazione con Diego le procura anche sofferenza in sicurezza. _Il dramma della composizione si riflette anche sullo sfondo dove si agita un cielo tempestoso pieno di nuvole. _La tela si fonda su un dualismo spesso ricorrente nel lavoro dell'artista, ispirato alla mitologia messicana (sole/luna; notte/giorno; vita/morte). _Per quanto non poche siano state le interpretazioni dell'opera, Frida nel suo diario parla della rappresentazione di un'amica immaginaria della sua infanzia. _Autoritratto come tehuana: _Il tormentato amore per Diego intrecciato con la porta la realizzazione di quest'opera iniziata durante l'anno del divorzio e completata nel 1943. _L'artista indossa ancora una volta l'abito della tradizione tehuana, nella sua versione riservata alle occasioni festive. _Il vestito è composto da un'elaborata cuffia in pizzo che lascia scoperto solo il viso, conferendole un carattere quasi sacrale. _Sulla fronte è dipinto in miniatura un ritratto di Diego a rappresentare in maniera letterale il pensiero costante dell'amato nella mente di Frida. _La testa è coronata da fiori e foglie, dalle cui estremità si diramano una serie di fili verdi che si intrecciano con quella di filamenti bianchi che fuoriescono dalla cuffia. _Il motivo della donna tehuana acquista popolarità nelle arti in quel periodo, in quanto rappresentazione della componente autoctona del Messico. _A questo simbolo nazionale si aggiunge un elemento di rivendicazione femminile: la regione di provenienza era infatti governata da una società di tipo matriarcale che assegnava un ruolo sociale preminente alla donna. _In questo dipinto la dimensione folcloristica si lega a quella personale, più che dal viso (quasi inespressivo e marcato dal tratto scuro e le sopracciglia) la condizione dell'artista è raccontata dagli elementi simbolici come l'intreccio dei fili che richiama una ragnatela di relazioni o il sistema nervoso.
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