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Riassunto dalla prima guerra mondiale alla seconda, fascismo e nazismo, Appunti di Storia

Riassunto di - Vigilia Prima guerra mondiale - Il primato industriale della Germania e la legislazione del lavoro - prima guerra mondiale - La Rivoluzione russa e il totalitarismo di Stalin - Il fascismo - La crisi del ’29 - Il nazismo - Seconda guerra mondiale -

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 27/10/2021

Ylenia_r3
Ylenia_r3 🇮🇹

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Scarica Riassunto dalla prima guerra mondiale alla seconda, fascismo e nazismo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Vigilia Prima QUENHA mondiale La Triplice Intesa fu una serie di singoli accordi bilaterali tra Francia, Gran Bretagna e Russia. Si oppose alla Triplice Alleanza, che legava Germania, Austria-Ungheria e Italia. | due schieramenti si fronteggiarono nella Prima guerra mondiale. Triplice Intesa: Francia, Gran Bretagna e Russia Triplice alleanza: Germania, Austria-Ungheria e Italia Il contesto Il contesto europeo fino al 1890 è caratterizzato dalla politica del cancelliere tedesco Otto von Bismarck, basata sulla ricerca di un equilibrio tra le nazioni europee. In modo particolare l’obiettivo del cancelliere è creare una situazione politica in Europa nella quale tutte le potenze siano in qualche modo legate alla Germania e non abbiano motivo per costituire coalizioni ad essa contrarie. L'unica nazione considerata una possibile minaccia è la Francia, a causa della forza al suo interno del movimento revanscista (dal francese revanche, “rivincita”) che propugna la necessità di riconquistare i territori di Alsazia e Lorena invasi dalla Germania nella guerra del 1870. Nel 1890 con le dimissioni di Bismarck da cancelliere (era stato licenziato), la politica estera tedesca muta sotto lo slancio del nuovo sovrano Guglielmo Il (che succede a Guglielmo 1), divenendo più aggressiva e meno interessata al mantenimento dell’equilibrio. Questo comportamento contribuisce al delinearsi di due blocchi contrapposti tra le potenze europee: la Triplice Alleanza che era già stata siglata nel 1882 e la Triplice Intesa . La prima ricaduta della nuova politica estera tedesca coinvolge la Russia: la Germania decide infatti di non rinnovare il “Trattato di controassicurazione” siglato nel 1887 dalle due potenze. Questo trattato stabiliva la neutralità dei due firmatari in caso di un'entrata in guerra dell’altro contro una terza potenza. Nello specifico aveva il ruolo di garantire la neutralità della Russia nel caso di un attacco della Francia alla Germania e la neutralità di quest’ultima nel caso di un attacco austroungarico alla Russia. Il nuovo corso della politica estera tedesca investe invece sul rafforzare la fedeltà all’alleato austroungarico, non rinnovando il trattato con la Russia che ne era il più importante rivale in territorio balcanico. La Francia, che vede nella Germania la principale minaccia in ambito europeo, decide di sfruttare questo nuovo scenario cercando un avvicinamento con la Russia, seppure i due paesi si trovino su posizioni ideologiche completamente diverse: la Francia è una Repubblica mentre la Russia è sotto il dominio degli zar che vi esercitano un potere monarchico di stampo assolutista. Ciò che soprattutto spinge l'Impero zarista a contrarre questa nuova alleanza non è tanto il timore riguardante i propri confini occidentali, quanto piuttosto la preoccupazione suscitata dall’avvicinamento in corso tra Gran Bretagna e Germania nei primi anni ‘90 dell'Ottocento, che pare quasi presupporre un ingresso britannico nella Triplice Alleanza. Questo rappresenta una forte minaccia per la Russia in quanto l’Impero britannico costituisce il suo principale rivale nei territori asiatici. Nell'estate del 1891 si giunge quindi ad un accordo di intesa preliminare tra Francia e Russia, seguito da una convenzione militare firmata il 18 agosto del 1892. Si giungerà poi nel 1894 alla ratifica di una vera e propria alleanza tra le due potenze che si legano quindi attraverso un accordo militare di tipo difensivo, mirante ad assicurare l’intervento dell’alleato in caso di attacco di una terza forza. la Gran Eretagna tra riforme e lotte sociali Dopo una lunga serie di governi conservatori, nel 1906 in Gran Bretagna vinsero le elezioni i liberali che, per la prima volta, si allearono in Parlamento con i laburisti. Entrambi si impegnarono in una energica e organica politica di riforme in favore dei lavoratori e, soprattutto, adottarono una riforma fiscale fortemente progressista. Essa infatti per la prima volta in Europa stabiliva che i più ricchi avrebbero pagato sui loro redditi una percentuale che aumentava via via in proporzione all'aumentare del loro patrimonio. Ne nacque un conflitto violentissimo e senza precedenti che oppose la Camera dei Comuni alla Camera dei Lord. Il conflitto istituzionale durò due anni al termine dei quali i Lord dovettero cedere e accettare la legge. | liberali, tuttavia, uscirono indeboliti dalla competizione, mentre si rafforzarono i laburisti. Sull'onda del successo di questo partito operaio, i lavoratori scesero più volte in sciopero Nel 1894 sale al trono Nicola II, che era devotissimo a sua moglie e ai suoi figli, era angosciato per la salute dell'erede al trono il piccolo Alessandro che era malato(emofilia). Questa tragedia portò lo zar ad affidarsi ad un santone con ambizioni politiche, il monaco Rasputin, e aveva accentuato la sua naturale tendenza a disinteressarsi degli affari di stato. In Russia c'era da una parte lo zar e dall’ altra il popolo, che viveva di miseria e di sofferenze legato alla terra senza diritti e dove c’era un profondo analfabetismo. La Russia viveva in uno stato di stagnazione profonda, favorevole allo zar. Il malcontento nasceva dalla profonda arretratezza della Russia, che tentava in ogni modo di modernizzarsi, a cominciare dal 1861, con l’abolizione della servitù della gleba (Il servo della gleba era colui che apparteneva alla terra, veniva venduto insieme alla terra, con l'abolizione della servitù della gleba vennero così affrancati milioni di contadini). Nel 1867 il governo aveva venduto agli stati uniti l Alaska, dimostrando la sua incapacità di controllare la vastità dei suoi possedimenti. Sotto il regno di Nicola Il si verificò un numero altissimo di pogrom(devastazioni) durante i quali intere comunità ebraiche furono assalite e private dei loro beni, lasciando sul terreno decine di morti. Si crearono partiti di opposizione al carattere autocratico dello zar: * Partito costituzionale - democratico, liberale, che vuole una soluzione graduale alla Russia bigotta, vuole una formazione del parlamento elettivo. * Partito social rivoluzionario, vuole la distribuzione delle terre ai contadini, conferendo loro diritti. * Partito operaio socialdemocratico russo (POSDR), vuole lo sviluppo del capitalismo industriale, dunque la classe operaia con bassi salari si sostituisce alla borghesia senza l'appoggio dei contadini che sono più conservatori. Questo partito si divide in: Bolscevichi, rivoluzionari, con , che vogliono la rivoluzione socialista, e i Menscevichi, più moderati, che credono nell’organizzazione di massa, e puntano su una rivoluzione antizarista, democratico - borghese. Una prima grande rivoluzione fu nel 1905 il popolo Russo si ribella contro la Russia. POLITICA ESTERA La Russia pensò di conquistare il Giappone, che era in via di ripresa economica industriale e quindi di competizione sui mercati, pensando che sarebbe stato facile sconfiggere un popolo dal colore giallo perché loro ritenevano razza minoritaria, in questa guerra la Russia venne sconfitta e l'Impero zarista perse la Manciuria (zona importante dal punto di vista economico dello zar) e una parte dell'isola di Sakhalin. L'improvviso aumento dei prezzi che seguì alla sconfitta innescò una reazione a catena. Incapace di sedare l'ennesima sollevazione popolare, lo zar Nicola Il Romànov lasciò che i soldati sparassero sulla folla inerme che, , si era diretta verso il , la residenza imperiale di San Pietroburgo, per presentare una petizione al sovrano. Lo zar fece sparare sulla folla, il sangue versato provocò una risposta rivoluzionaria con rivolte che dilagarono in gran parte del Paese e lo paralizzarono per quasi un anno. Questi eventi, noti come Rivoluzione del 1905, dimostrarono, da un lato, che i Russi non erano più disposti ad accettare le condizioni di arretratezza e di oppressione in cui versavano, dall'altro, che l'insofferenza e la ribellione investivano tutti gli strati sociali, dai borghesi e dagli operai delle città ai contadini, alle minoranze religiose fino a interi reparti dell'esercito. Spaventato dagli eventi, lo zar concesse una Costituzione e accettò di convocare un Parlamento chiamato in russo duma, ma quando la rivoluzione fu sedata e cominciarono le spietate repressioni, la duma fu svuotata del potere legislativo e ridotta a un semplice organo consultivo. Alla Rivoluzione del 1905 partecipò attivamente Lenin(socialcomunista il quale era dalla parte del popolo e incitava il popolo alla richiesta delle riforme), che fu condannato all'esilio e si rifugiò Svizzera. (0 primato industriale della Germania e la legislazione del lavoro La Germania, grande protagonista della Seconda rivoluzione industriale, durante la Belle époque contese agli Stati Uniti il primato mondiale dell'industrializzazione. Dal 1870 in poi la produzione tedesca di carbone, il combustibile principale prima della diffusione dell'elettricità e del petrolio, era aumentata dell'8000% e quella dell'acciaio, nel 1912, era pari alle produzioni di Gran Bretagna, Russia e Francia messe insieme. Lo sviluppo di questi settori aveva determinato uno spostamento rapidissimo di lavoratori dalle campagne alle città che, a loro volta, erano cresciute a dismisura. A parte Berlino, che aveva la "cintura" operaia più vasta del continente, il numero delle cittadine con più di 10000 abitanti all'inizio del Novecento era passato da 271 a 576. Grazie a Bismarck, la Germania godeva della legislazione sociale più avanzata del mondo: ai primi del Novecento, quattordici milioni di T hi avevano un'assicurazion ntro le malatti li infortuni e | vecchiaia. Nonostante la spietata repressione alla quale il "cancelliere di ferro" aveva sottoposto le organizzazioni dei lavoratori, i socialisti, riuniti nel Partito socialdemocratico, erano cresciuti in modo prodigioso: mentre nelle prime elezioni della Germania unita, svoltesi nel 1871, avevano raccolto appena il 3% dei voti, nel 1912 arrivarono alla straordinaria percentuale del 27%. | socialisti tedeschi divennero il più importante partito socialista europeo e la guida della Seconda Internazionale. Pur essendo accusati dalle classi dirigenti di essere dei pericolosi rivoluzionari, svilupparono posizioni riformiste, inserendosi nella vita parlamentare e cercando di migliorare la condizione della classe operaia attraverso le riforme. La Seconda Internazionale Nata nel 1889 a Parigi, riuniva i partiti operai e i sindacati di tutto il mondo e seguiva l'ideologia marxista. AI suo interno si divise in due anime: una rivoluzionaria e una riformista. Si parla di Seconda Internazionale perché venne dopo la Prima Internazionale, fondata da Marx nel 1864 e scioltasi nel 1876 in seguito ai contrasti al suo interno. hdustriali, Sunker e militari Nell'Impero tedesco, alla massa operaia si contrapponevano due potentissimi gruppi d'interesse. Il primo era costituito dall'alleanza tra gli Junker, i grandi proprietari terrieri che rappresentavano l'aristocrazia di origine feudale, e gli industriali, i cosiddetti "Junker delle ciminiere" che, grazie ai trust (alleanze tra grandi imprese di uno stesso settore produttivo per spartirsi il mercato e imporre prezzi concordati), concentravano nelle mani di pochissime famiglie l'immenso patrimonio industriale e minerario della nazione (i Krupp erano una di queste famiglie), Il secondo era costituito dall'esercito, il quale godeva nel Reich di una libertà assolutamente anomala, in quanto non era controllato dal Parlamento. Quest'ultimo, infatti, non poteva intervenire né sulle spese militari né sui piani di guerra dello stato maggiore, il quale 28 luglio 1914 - 11 novembre 1918 Cause: * Irredentismo italiano: volontà di liberare Trento e Trieste e le terre italiane rimaste all’Austria * Irredentismo serbo: la Serbia chiede all'Austria l'autonomia e l'indipendenza * Contrasti tra la triplice alleanza (Austria, Germania, Italia) e la triplice intesa (Russia, Francia, Inghilterra 1907) e Darwinismo sociale (Il darwinismo sociale è una teoria nata negli anni 1870-80, secondo la quale ogni comunità funziona in base alle leggi naturali descritte da Charles Darwin nella sua teoria dell'evoluzione: anche nella sociologia umana, cioè, i più capaci avrebbero la meglio sui meno capaci.) Causa principale: eNel 1914 in Europa c’è una situazione esplosiva: basta una scintilla per far scoppiare la guerra, ovvero l'attentato di Serajevo: uno studente serbo Gavrilo Princip (affiliato alla mano nera, associazione terroristica serba) uccide Francesco Ferdinando, l'erede al trono dell'Impero austro-ungarico. Scoppio della querra: Il 5 agosto 1914 scoppiò ufficialmente la prima guerra mondiale che opponeva le potenze della triplice intesa, da allora in poi chiamate Alleati, alle potenze della triplice alleanza, definite invece Imperi Centrali, senza pero l’Italia che si dichiarò per il momento neutrale. Tutti erano convinti che questa sarebbe stata una “guerra lampo” cioè una guerra d’ attacco che si sarebbe risolta in un'unica grande battaglia prima di Natale, come dichiaravano i giornali. A Natale invece la pace appariva sempre più lontana. La guerra lampo e di movimento sulla quale puntava lo Stato maggiore tedesco si trasformò in breve tempo in una guerra di posizione di loro logoramento e di trincea. Guerra di trincea: l’organizzazione degli eserciti era arretrata, così le strategie militari. Il conflitto si tramutò presto in una logorante guerra di posizione. Gli eserciti presidiavano le linee, dentro le trincee. Periodicamente, però, i generali li lanciavano in offensive condotte col metodo dell'assalto frontale. | soldati venivano scaraventati fuori dalle buche e costretti ad avanzare sotto il fuoco nemico, di cui erano facile bersaglio. Una strategia, questa, che causò perdite gravissime. Tecnologie e armi: * L'evoluzione tecnologica aveva posto a disposizione delle potenze belligeranti strumenti perfezionati. * Armi leggere e pesanti assai efficaci: mitragliatrici, potenti cannoni, mortai, lanciafiamme, bombe a mano. * Gli eserciti potevano ora contare sui veicoli a motore, usati per trasportare truppe, ma che, in versione corazzata, potevano anche essere adoperati in battaglia. * Aveva fatto poi la sua comparsa l'aviazione, sfruttata per ricognizioni, bombardamenti, assalti. * alcuni degli eroi del conflitto, Francesco Baracca, il Barone Rosso, furono piloti d'aeroplani. e Anche le forze navali si erano nel frattempo trasformate: erano adesso disponibili il sottomarino e navi molto più agili e specializzate. e Le comunicazioni erano facilitate dall'uso del telegrafo e del telefono e fecero la loro apparizione anche le devastanti armi chimiche. * Fu la Germania a fare per prima uso di gas Eventi: FRONTE TURCO Nell'autunno del 1914 l'impero turco-ottomano entra in guerra perché voleva proteggere i suoi territori dalle mire espansionistiche dell'intesa (desiderio di conquista da parte della Francia e dell’Inghilterra), i territori che voleva proteggere erano Iran, Iraq, Siria, Palestina, Arabia. La Francia e l'Inghilterra come contro attacco (mossa difensiva) convincono l'Arabia ad allearsi. Non era mai successo di schierarsi contro un sultano turco, però Lawrence d'’Arabia, colonnello dell’Arabia, convinto che avrebbero avuto anche loro una parte di quei territori, come la Palestina, la Siria per creare una “Grande Arabia”, entra in guerra con la Francia e l'Inghilterra. Tutta via Francia ed Inghilterra pattuiscono tra di loro segretamente un accordo, l'accordo “Sykes-Picot”, con il quale stabilirono che i territori conquistati e strappati all'impero turco sarebbero stati divisi tra loro. In effetti l'Arabia non ebbe nulla e dall'ora inizia il risentimento dell'Arabia verso l'occidente. FRONTE ORIENTALE 1915 c'è l'attacco dei tedeschi e degli austriaci sul fronte orientale, cioè la Russia. La Russia si trovava in difficolta per la mancanza di armi, i soldati russi si ridussero a procurarsi le armi sottraendo i fucili ai morti rimasti sul campo di battaglia. Dal 1916 in poi la situazione migliorò, sia perché gli alleati inviarono armi e rinforzi sia perché le stesse industrie russe cominciarono finalmente a rifornire l'esercito. Intanto però il numero dei caduti aveva raggiunto proporzioni apocalittiche: nel marzo del 1917 l’esercito dello zar aveva perso 9 milioni di uomini, tra morti, mutilati, prigionieri e dispersi. L’Italia dalla neutralità al Patto segreto di Londra (Ruolo dell’Italia= interventista) L'Italia si allontana dall’Austria lascia la coalizione Austria Germania e farà parte dell’Intesa. Poiché lo scoppio della guerra colse di sorpresa l'Italia. Il trattato che la legava alla Triplice Alleanza prevedeva che la nazione che intendeva dichiarare una guerra si consultasse prima con le altre due per confermare il loro sostegno militare e per accordarsi sugli eventuali compensi territoriali. Ciò non era avvenuto, perché l'Austria dichiarò guerra alla Serbia senza neanche avvertire l'Italia, la quale quindi si sentì scatenato la piazza; se votavano sì, dichiaravano implicitamente di passare sopra alla scorrettezza anticostituzionale di Salandra e Sonnino. Allora presero la decisione peggiore: conferirono i pieni poteri al governo e al re perché, saltando il voto del Parlamento, prendessero da soli una decisione. Secondo alcuni storici, questo fu il primo dei numerosi cedimenti parlamentari che, dopo la guerra, portarono l'Italia alla dittatura. Il 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò querra all'Austria. FRONTE ITALIANO L'esercito italiano fu posto agli ordini del generale Luigi Cadorna, che ricevette il compito di oltrepassare le Alpi orientali e di entrare il più profondamente possibile in territorio austriaco.Le truppe italiane furono concentrate nella zona del Carso, da dove poi si diramavano altre divisioni militari fino al monte Grappa, situato nella zona delle prealpi venete. Queste battaglie dell’Isonzo non ebbero successo, furono tutte battaglie che si rivelano una sconfitta per l’Italia. L'unica vittoria si ebbe nel 1916 con la conquista della città di Gorizia. Nell'ottobre 1917 gli austro-tedeschi sconfiggono le divisioni italiane, che erano posizionate a Caporetto vicino al fiume Isonzo, però l’esercito italiano sul Piave riuscì a resistere. E si collegarono attraverso il monte Grappa al Trentino, dove l’esercito aveva resistito all'attacco. In Italia la disfatta di Caporetto suscitò un'impressione sconvolgente nell'opinione pubblica. Intanto l’esercito italiano era molto demotivato perché i comandi di Luigi Cadorna erano molto punitivi, i comandanti i generali della guerra si assegnavano vicendevolmente delle medaglie al merito senza tener conto del lavoro e del sacrificio dei soldati, che venivano puniti anche se dimenticavano il cappello. Cadorna quando c'erano ribellioni da parte dei soldati non faceva altro che fucilare un uomo su 10, ogni 10 sparava un soldato. Quindi i soldati non combattevano con desiderio di far vincere la nostra patria. Per questo il governo cadde, e il generale Cadorna fu sostituito dal generale Armando Diaz e lo stesso Salandra dovette lasciare la presidenza del Consiglio, che, dopo un governo di transizione, passò a Vittorio Emanuele Orlando, un liberale molto vicino alle posizioni di Giolitti. Venivano così allontanati i due uomini che avevano incoraggiato la monarchia a entrare in guerra nonostante l'opposizione della maggioranza degli Italiani. 1916 e Nel 1916 la Germania attacca la Francia nella battaglia di Verdun, durata 4 mesi dal febbraio al giugno 1916, la Francia e l'Inghilterra per rispondere all'attacco della Germania, attaccano alle Somme. Essa si risolse con la più tremenda carneficina cui si fosse assistito in uno spazio così limitato: morirono più di 600 000 soldati. In queste due battaglie si usano i sommergibili le mitragliatrici i carri armati e i gas. e Sempre nel 16 l'Austria per vendicarsi del fatto che l’Italia aveva abbandonato la triplice alleanza ed era passata alla triplice intesa attacca l’Italia nella Strafexpedition (Spedizione punitiva). Nel 16 continuano le battaglie sull’isonzo dove non si registrano vittorie. 1917 * L'Italia nel 17 dà segni di forza, anche perché Armando Diaz arruolava i giovani, aveva abolito le decimazioni, aveva riorganizzato l’esercito e in più aveva promesso ai combattenti che una volta ritornati in patria avrebbero avuto delle terre, quindi da contadini avrebbero posseduto una loro terra. Tutto ciò porto l’esercito italiano a dare il meglio di se, il meglio l’esercito lo da il 24 ottobre del 1918 (vedi giù) L’intervento degli Stati Uniti * Nel 17 entrano in guerra gli Stati Uniti, per tre considerazioni: 1.Una, di tipo pratico, era la necessità di ripristinare la libera circolazione delle merci tra America ed Europa, liberando l'oceano atlantico dove le navi tedesche stavano danneggiando tutte le navi anche quelle neutrali, tra cui quelle delle Stati Uniti, 2. L'altra, di tipo morale, aveva l'obbiettivo di far rispettare il diritto di autodeterminazione dei popoli. Ogni popolo aveva la facoltà di determinare autonomamente il tipo di governo che riteneva opportuno per la sua nazione, e la Germania invece stava calpestando questo diritto perché aveva invaso anche nazioni neutrali. 3. Gli Stati Uniti avevano prestato capitali all’intesa (Inghilterra, Francia, Russia) e visto l'andamento della guerra temevano di non poter più recuperare i capitali prestati e intervengono in guerra affianco alla triplice intesa . Una rivoluzione determina l’uscita della Russia dal conflitto Sul Fronte orientale, intanto, i Tedeschi incalzavano i Russi che cominciavano a mancare di tutto: pane, munizioni, divise, coperte, scarpe. La guerra aggravava ulteriormente la tragica situazione sociale già emersa nel corso della Rivoluzione del 1905: nelle città come nelle campagne si vedeva la gente cadere letteralmente morta di fame. Quanto allo zar, rintanato nelle retrovie e lontano dalla capitale, sembrava ancora una volta non rendersi conto di ciò che stava accadendo al suo popolo. Scioperi e imponenti manifestazioni di lavoratori, ai quali si unì buona parte dell’esercito, sfociarono quindi in una grande rivoluzione, scoppiata nel 1917. Questi eventi determinarono nel 1917 la destituzione e l’arresto dello zar e si conclusero con una grande rivoluzione , seguita da un colpo di Stato organizzato da Lenin, che decise di far ritirare la Russia dalla guerra. Di conseguenza il Fronte orientale sparì, suscitando una grande quanto inutile soddisfazione in Austria e in Germania. La fine della guerra e la vittoria degli Alleati L'esercito austro-ungarico, Esausto per una guerra che si trascinava da troppo tempo, cominciava a sfaldarsi, interi reparti ungheresi e cecoslovacchi si ammutinavano e la feroce reazione degli alti comandi non faceva che esasperare gli animi. Anche sul Fronte italiano la situazione andava cambiando. Il generale Diaz era riuscito in pochi mesi a restituire forti motivazioni ai soldati e agli ufficiali inferiori ponendo fine alle decimazioni, riorganizzando i rifornimenti e facendo circolare la voce che, dopo la guerra, i molti contadini che formavano la fanteria avrebbero goduto di una ridistribuzione delle terre incolte e dei latifondi. Nel giugno 1918, gli Austro-Tedeschi tentarono un_ultimo assalto generale contro gli Italiani schierati sul Piave con l’obiettivo di oltrepassare il fiume e dilagare nella Pianura padana. Lo scontro, al quale Gabriele D'Annunzio diede il nome di Battaglia del solstizio, si concluse però con gravissime perdite e una disordinata ritirata degli attaccanti grazie alla valorosa resistenza dell'ultima leva italiana:“ ragazzi del ‘99”, cioè quelli di diciotto anni. si disgregò l'impero turco-ottomano, l'impero austro ungarico e l'impero russo * conferenza di pace di Parigi del 1919, voluta da Wilson, presidente degli Stati Uniti, che aveva permesso la vittoria degli stati dell'intesa. Wilson si riunì alla conferenza con le 4 potenze vincitrici: Italia rappresentata da Orlando, Francia da Clemenceau, - Stati Uniti da Wilson - Inghilterra da Llyod George e stabilì 14 punti fondamentali per la ricostruzione del mondo dopo la guerra, il documento conteneva: PUNTO 1 L’abbandono della diplomazia segreta Questa raccomandazione era rivolta in particolare a Francia, Gran Bretagna e Italia: queste tre nazioni avevano firmato segretamente il Patto di Londra del 1915 con cui avevano concordato il premio da assegnare all’Italia in cambio della sua entrata in guerra a fianco degli Alleati (premio che Wilson si rifiutò di concedere); Francia e Gran Bretagna da sole, invece, avevano firmato un altro patto segreto ai danni degli Arabi che fu invece rispettato. PUNTO 2 La libertà dei mari in pace e in guerra Perché non veniva rispettata dalla Germania che attaccava anche le navi degli Stati neutrali. PUNTO 3 La rimozione delle barriere doganali e la promozione di un sistema commerciale internazionale integrato Questa pretesa fu giudicata su misura per gli Stati Uniti, usciti indenni e più ricchi di prima dalla guerra, ma inattuabile dall'Europa dove gli stessi Paesi vincitori erano economicamente rovinati e non potevano fare altro che ricorrere al protezionismo per salvare le proprie produzioni. PUNTO 4 La riduzione degli armamenti Difficile da realizzare in un continente che usciva dal conflitto con odi, rancori e timori ancora più forti di prima (primo fra i timori, quello per la Russia rivoluzionaria). PUNTO 5 La definizione delle dispute coloniali secondo modalità che tenessero conto degli interessi tanto delle potenze occupanti quanto delle popolazioni soggette Questo punto diede enormi speranze alle colonie che credettero di poter trattare con le nazioni imperialiste per riottenere la libertà, ma incontrò l’irriducibile opposizione delle potenze coloniali (Gran Bretagna, Francia, Belgio, Italia, Portogallo) che non intendevano in alcun modo rinunciare ai loro domini e ad amministrarli in piena autonomia. I PUNTI 6-13 Il principio di autodeterminazione Ogni popolo poteva dichiararsi autonomo dalla nazione da cui dipendeva e poteva gestire il proprio governo come meglio credeva. PUNTO 14 La creazione di un’associazione di tutte le nazioni e la stipulazione di un patto per la reciproca garanzia dell’indipendenza politica e dell’integrità territoriale Nascita della Società delle Nazioni che era composta dagli Stati vincitori della prima guerra mondiale ovvero di intesa nacque però con una pecca ovvero gli Stati Uniti non vollero partecipare perché ritenevano che gli Stati dovessero risolvere i loro problemi tra di loro. Il Trattato di Versailles impone alla Germania condizioni umilianti Dopo la Conferenza di Parigi si passò ai trattati di pace tra le singole nazioni: quelle sconfitte, alle quali dovevano essere tolti i territori e assegnate penalità in denaro; quelle vincitrici, che aspiravano a spartirsi le spoglie dei vinti. Le condizioni della resa furono esposte nel Trattato di Versailles, firmato nel giugno del 1919 e inquinato dalla sete di vendetta della Francia, che non solo pretese di impedire ogni futura ripresa economica della Germania (con l'imposizione del pagamento di pesantissime riparazioni di guerra), ma volle anche inserire una clausola umiliante e inaudita: una “dichiarazione di colpevolezza” per avere scatenato il conflitto (nessuna nazione nel corso della storia era stata dichiarata colpevole per avere causato una guerra). Sul piano militare la Germania doveva rinunciare all'aviazione, ridurre le forze armate e consegnare la flotta. Sul piano territoriale perdeva il 13 del territorio e il 10 della popolazione. Sul piano economico doveva fornire agli alleati per ben 10 anni carbone, in particolare al Belgio e alla Francia il bestiame. Pagare un indennità monetaria elevatissima come spese di guerra. La Germania accetta perché è obbligata ma poi si rivendica nella seconda guerra mondiale. La fine dell’impero austro-ungarico Dal disfacimento dell'impero austro-ungarico nacquero Romania, Cecoslovacchia, lugoslavia. L’Italia viene beffata All’Italia fu negata la Dalmazia e Fiume, città abitate da italiani, inoltre fu negata la spartizione delle colonie tedesche che si spartirono tra Australia e Giappone, e furono date solamente Trento, Trieste, l’Alto Adige e il protettorato sull’Albania . L'Italia in questo modo era stata beffata, perché Orlando di fronte a Wilson si dimostrò molto arrogante e abbandono la riunione e fu penalizzata. Il crollo dell’impero ottomano e la nascita della Turchia Con il trattato di Sedres la Turchia fu limitata ai confini turchi, i confini esistenti prima della guerra. Tutti i territori dell’Arabia vennero divisi tra Francia e Inghilterra e la Turchia. Mustafà Kemal, chiamato Ataturik, dopo gli scontri con i greci nel 1923 fondò la Repubblica di Turchia. Il genocidio degli Armeni dà inizio a un difficile dopoguerra La Repubblica turca nacque con il genocidio degli Armeni, ovvero dello sterminio di circa la metà della popolazione armena residente nel Paese eseguito dal governo e dal gruppo dei “Giovani Turchi” tra il 1915 e il 1918. Il genocidio ha provocato fra un milione e un milione e mezzo di morti, ma il governo di Atatùrk e quelli seguenti continuano a negarne l’esistenza Il fallimento della Conferenza di Parigi | “14 punti” di Wilson, fondamento della Conferenza di Parigi, falliscono tutti. Le libertà dei popoli non vengono tutelate e la Società delle Nazioni, priva degli Stati Uniti che non vogliono farne parte e della Russia rivoluzionaria che è stata isolata ed esclusa da qualsiasi contatto diplomatico, non riesce a stipulare accordi utili al mantenimento della pace. la Rivoluzione russa e il totalitarismo di Stalin La Russia è uscita dalla guerra a causa di una doppia rivoluzione Per tutto il mondo la guerra era finita nel 1918, ma non per la Russia. Già nel 1917, infatti, essa aveva chiesto alla Germania una pace separata, l'aveva ottenuta nel marzo 1918 e si era ritirata dal conflitto. A chiedere la pace non era stato lo zar, ma il nuovo governo uscito da una doppia rivoluzione che aveva abbattuto la monarchia. in rivoluzione proletaria». || passaggio al comunismo sarebbe stato accelerato dallo «scoppio della rivoluzione in tutta l'Europa occidentale» Nacquero nuovi disordini; Kerenskij ordinò ai battaglioni cosacchi di sparare sui manifestanti scesi nelle piazze. Ormai la frattura era completa: facendo strage di bolscevichi, Kerenskij si era comportato esattamente come lo zar. Intanto la guerra contro Austria e Germania proseguiva. Questa situazione di estremo pericolo offrì a Lenin l'occasione che aspettava: prendere il potere con un colpo di Stato. Nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 1917, alla guida di qualche migliaio di armati, Lev Trotzkij, suo fidato collaboratore e capo delle Guardie rosse, occupò militarmente i ponti, la posta, il telegrafo, le stazioni, le banche, assumendo il controllo di Pietrogrado e costringendo il governo alla fuga. A questa azione si dà il nome di Rivoluzione d’ottobre. Durante il governo di Kerenskij si verificarono episodi di violenza, di corruzione e chiamò Lennin per un aiuto e ci furono due tentativi di colpi di stato. Lennin intervenne ma furbamente accerchiò il palazzo d'inverno e si impadronì della Russia. Lenin una volta preso il potere promulgò una serie di decreti che prevedevano: - la proposta della fine del conflitto dell'inizio di trattative per una pace; - l'abolizione della proprietà privata della terra che viene dichiarata proprietà dello Stato con il progetto di distribuirla ai contadini; - la nazionalizzazione delle industrie e delle banche. Nel novembre 1917 si tennero, a suffragio universale, le elezioni per l'Assemblea costituente che doveva definire la struttura dello Stato sovietico. | risultati furono sorprendenti: i bolscevichi ottennero solo il 25% (risultando maggioritari nelle città), mentre la maggioranza andò ai menscevichi, cioè ai socialisti riformisti. Lenin reagì sciogliendo l’Assemblea, considerata come espressione della democrazia borghese. ll potere era ormai in mano al solo suo partito e ai soviet. Nel 1917 Lenin chiede ottiene l'armistizio dalla Germania con la pace di Brest-Litovsk quindi la Russia: - esce dalla guerra; - rinuncia a territori importanti Ucraina Finlandia Polonia paesi baltici; - perde il 70% della produzione di carbone e ferro e inizia quindi una crisi economica. Consequenza: della rivoluzione fu un'altra rivoluzione una guerra civile tra * armate rosse = guidate da Lenin e Trotekit che volevano attuare il comunismo di guerra cioè la fine della proprietà privata; e armate bianche = nostalgici dello zar Tale guerra ebbe un bilancio di vittime spaventoso, si concluse con la vittoria dei bolscevichi e durò dal 1918 al 1921 provocando molta miseria. Consequenze della Rivoluzione Russa: * Comunismo di guerra * La ceka: polizia politica alla quale fu affidata l'eliminazione della famiglia imperiale * L'eliminazione della famiglia dello zar e Nasce il PCUS: partito comunista dell'unione sovietica(dittatura) * La trasformazione del partito socialista al comunista e La nuova economia politica di Lennin: il comunismo di guerra non dava alla Riussia solidità economica. Era necessario ridare respiro alla popolazione obbligata a seguire lo Stato. La nuova politica economica prevedeva un riordino dell'economia ripristinando la proprietà privata e la libera iniziativa. Nelle campagne cessano controlli, i contadini poteva vendere le eccedenze. | settori più importanti, come il siderurgico, rimano o nelle mani dello stato, mentre le piccole imprese possono create e gestite da chiunque. Lenin era convinto che la rivoluzione dovesse espandersi in tutto il mondo così nasce la terza internazionale comunista. Nel 1922 nasce a l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche l’Urss (bandiera rossa più stella simbolo della Russia). Lenin si ammala muore nel 1924 e si fa strada Stalin INIZIA LO STALINISMO: sistema totalitario russo - controlla - plasma la mente - distrugge. Stalin era un russo che collaborava con Lenin tanto che lo vedeva come suo successore. Con il passare del tempo mostrò delle tendenze diverse.Ma salì comunque al potere perché Lenin non fece in tempo a bloccarlo. Politica interna Obbiettivi di Stail: l'industrializzazione forzata , a qualsiasi costo. militarizzare la Russia subito. (KULAKI) Nel 1928 procedette all'abolizione della Nep, tutti i contadini furono inquadrati nelle kolchoz, aziende agricole fondate sulla proprietà collettiva della terra. Queste aziende di stato venivano sottratte ai kulaki. I Kulaki opposero una resistenza violentissima a queste misure. Stalin deportò i Kulaki nei gulag, dei campito di lavoro forzato della Siberia, dove venivano fucilati. Sempre nel 1928 Stalin elabora piani guinguennali erano dei piani volti all'incremento dell'industria pesante, che hanno un grande successo, anche se il sacrificio dell'industria leggera priva la popolazione di tutti i beni di largo consumo. Il lato positivo era che a disoccupazione scompare, la scuola e l'università divenne pubblica e l'assistenza medica divenne publica e gratuita. Le purghe di Stalin colpiscono i vecchi rivoluzionari Nel 1934 un misterioso attentatore uccise Kirov, primo segretario del partito di Leningrado, amico di Stalin e suo grande sostenitore. Stalin cominciò l'epurazione cioè l'eliminazione di tutti coloro che ricoprivano per esempio incarichi che non corrispondevano all'ideologia per esempio dirigenti politici e membri dell'esercito che lui riteneva scomodi e non è lui pensava che li fossero rivali che non seguissero il sistema aveva dei dubbi su di loro senza nessuna prova senza nessuna certezza gli elimina spariscono dalla circolazione allora mi fermo mi dite un po sta Dopo l’epurazioni ristabilì la pena di morte per tutti i traditori e anche per coloro che coprivano un traditore. Nessuno sapeva in che cosa consistevano le prove di tradimento quindi molti per non rischiare di essere condannati o considerati traditori denunciarono parenti e amici. La polizia segreta era presieduta da Beria e di notte si presentava con il suo gruppo di poliziotti prelevava le vittime e le faceva sparire, alcuni venivano fucilati altri finivano nei gulag. Questi stermini toccarono anche tutte le minoranze, come tedeschi polacchi e ebrei. Il proletariato ora, più della società borghese, si potevano permettere di acquistare beni di consumo in vetrina. Che invece la borghesia non si portava più permettere. Conseguenza: benessere diffuso sopratutto sul proletariato mentre il ceto medio comincia a pensare che potrebbe essere superato dal proletariato. Prima le donne borghesi si rifiutavano di stare sedute dietro ad una serva mentre adesso erano costrette ad accettare l'esistenza del benessere di questa classe. Comincia ad affermarsi quella classe sociale di cui aveva parlato Marx, il quale aveva previsto: - una società senza classi; - una società uguale; e Conseguenze socio-economiche Un'altra conseguenza della prima guerra mondiale è il BIENNIO ROSSO , i due anni tra il 1919 e il 1920. Tutto cominciò nelle campagne, dove scesero in lotta 4 milioni di braccianti, della Puglia, Lazio, Liguria, Pianura padana, i contadini, protestano, si riunirono tra di loro in leghe rosse, poiché capirono che insieme potevano ottenere più risultati. Rosse perché il rosso era simbolo della Russia, dei partiti di sinistra. Danno ai loro rappresentati facendo parti delle leghe il compito di rappresentarli davanti ai datori di lavoro. Lo scontro di classe fu violentissimo e si chiuse con un pesante bilancio di morti e feriti sia tra i lavoratori sia tra gli “agrari” e i loro sostenitori. Nel 1920, tuttavia, furono conclusi 8000 contratti che trasformarono i rapporti di lavoro da feudali in moderni. | contadini chiedevano: - miglioramenti dell'orario e del salario, stessa cosa avvenne nelle fabbriche. Uomini e donne issano sulle loro fabbriche la bandiera rossa, ovvero lo sciopero, quindi i ferrovieri, gli statali e altre categorie diedero vita a uno sciopero generale il quale si aggiunse ai tumulti nelle campagne e paralizzò il Paese. | datori di lavoro chiusero le fabbriche egli stabilimenti. E a questo punto risposero con l'occupazione. Mentre gli imprenditori, terrorizzati, chiedevano l’intervento dell'esercito, Giolitti, tornato alla guida del governo, si fece mediatore tra i datori di lavoro e gli operai e ottenne: - Ila diminuzione delle ore di lavoro - aumenti dei salari - dei delegati all’interno delle fabbriche o terreni che contrattassero da parte dei lavoratori. e Conseguenze politiche Nascono i partiti. Le prime elezioni del dopoguerra si tennero nel 1919 e segnarono un successo clamoroso dei due partiti di massa: * Il partito popolare, la democrazia cristiana, più democratico, più vicino alla chiesa, fondato da don Luigi Sturzo, un partito cattolico di cui il Vaticano aveva permesso la fondazione togliendo il divieto del 1870. * Il partito socialista; * Il partito fascista, i fasci di combattimento. b PARTITO COMUNISTA Nel mentre nasceva anche il PARTITO COMUNISTA, dal partito socialista si staccava l'ala più rivoluzionaria guidata da Antonio Gramsci, il lader napoletano Amadeo Bordiga, fautore di un intransigente astensionismo nei confronti delle istituzioni borghesi e deciso assertore, anch'egli, dell'espulsione dei riformisti, che giudicava elementi collusi con la borghesia e Palmizio Togliatti. D’Annunzio e l'occupazione di Fiume L'Italia politicamente era uscita dalla guerra vincitrice, ma la vittoria dell’Italia era una vittoria a metà. Gabriele D'Annunzio la chiamò vittoria mutilata perché non era stata assegnata dai trattatati all'Italia la città di Fiume e lui ambiva alla conquista di questa città perché abitata da italiani. D'Annunzio occupò con un centinaio di ex Arditi ai quali si unirono alcuni reparti militari, la città di Fiume per impedirne il passaggio alla lugoslavia. (crea il governo carnaro) Alla fine risolse il problema Giolitti che liberò dal governo di D'Annunzio la città e concluse nel 1920 il trattato di Rapallo, grazie al quale la lugoslavia rinunciava al possesso di Fiume, che fu dichiarata Città libera. Nel 1925, poi, con il Trattato di Roma Fiume passò all'Italia. Per quando riguarda la Dalmazia invece, Wilson la negò all'Italia e per non creare problemi Giolitti lo accettò. PARTITO FASCISTA Il Partito Fascista inizialmente era solo un movimento guidato da Benito Mussolini. Mussolini quando scoppia la guerra era uno neutralista diventa poi un trasformista perché si trasforma e diviene un interventista. Inizialmente era direttore di un giornale il Popolo d’Italia, che gli davamo il molto consenso. Nel 1919 Benito Mussolini fondò dunque i Fasci italiani di combattimento, un’organizzazione “paramilitare”. Ideologie: * appoggiare sia gli agrari, i grandi proprietari terrieri che i borghesi/ capitalisti, i proprietari delle fabbriche, perché gli scioperi del biennio rosso stavano danneggiando il loro profitto, bloccava gli scioperi per ripristinare il vecchio ritmo di lavoro. * Fondò i fasci di combattimento, un’organizzazione quasi militare in quanto formò un’esercito, le squadre d'azione che venivano chiamate “Squadracce” alle quali Mussolini dava dei compiti precisi e un ideologia precisa, ovvero quella del nazionalismo e quella dell’antisocialismo. Infatti, i punti più chiari del suo programma: nazionalismo e antisocialismo mentre gli altri punti del programma erano molto confusionari perché riguardavano tutti i settori e il programma era Santo sepolcro redatto così in quanto il luogo di riunione era un luogo chiamato Santo Sepolcro a Milano. Questo programma non seguiva una linea precisa , era vago e confuso. | fasci di combattimento poi cominciarono le loro azioni: - prima azione fu a Bologna, dove i socialisti inauguravano una nuova sede comunale.Il programma di Mussolini era antisocialista e nacque uno scontro: fascisti contro socialisti. Questo scontro poi portò alla nascita del Fascismo. L'Atto della nascita del fascismo avvenne nel palazzo D’Accursio, sede del municipio di Bologna, dove il nuovo sindaco socialista eletto ringraziava dalla finestra i suoi concittadini, in quel momento intervennero i fascisti creando disordini. Il Fascismo fin da subito iniziò a macchiarsi di illegalità perché come partito nascente non aveva ancora molto seguito e quindi vide nell'illegalità il mezzo attraverso cui poter raggiungere una posizione di maggiore spicco di maggiore rilievo nell'ambito del panorama politico italiano. trasformò da fonti di notizie in strumenti di propaganda martellante e capillare; * obbligò tutti gli Italiani a iscriversi al Partito nazionale fascista e a esibire la tessera, rinnovata ogni anno, per ogni richiesta di impiego pubblico o di licenza per attività privata. In questo modo rese chiaro che, più di qualsiasi eccellenza professionale, in Italia contava la fedeltà al Partito. 1925 il partito ebbe grande successo. Il ministero del tesoro ottenne dalle potenze europee il pagamento a rate del debito di guerra. Conseguenza: l'Italia si trovò con una maggiore quantità di denaro che investì nel potenziamento dell'azienda, tuttavia la lira italiana rispetto alla sterlina perse valore(una sterlina valeva 148 lire il cambio era costoso.) Mussolini tentò di alzare il valore della lira verso quella della sterlina riuscì a portare il valore della lira a quota 90: - abbassando salari e stipendi - aumentando le tasse Per rendere il nostro paese indipendente, autonomo e in grado di riaprire il bisogno della popolazione e soprattutto per portare il paese verso l'autarchia ovvero l'indipendenza economica condusse: » BATTAGLIA DEL GRANO = fece tirare vigneti e altre colture lasciando spazio solo al grano ritenuto bene primario, si ebbe una produzione tale di farina da esportarla e ricoprire il fabbisogno nazionale » BATTAGLIA CONTRO I SINGLE = | single dovevano sposarsi e procreare figli forti per la nazione.un figlio maschio avrebbe rappresentato un elemento in più nell'esercito. Dovevano pagare tasse. » BATTAGLIA DELLE PALUDI = bonificò terre paludose per renderle produttive usando denaro dato dai cittadini tramite tasse. IMI e IRI - Creazione dell’Imi, Istituto mobiliare italiano, attraverso il quale lo Stato si sostituiva alle banche nel finanziare le grandi imprese. L'iniziativa fu adottata per evitare che gli istituti bancari, troppo esposti, fallissero, come stava succedendo in tutto il mondo a causa della crisi finanziaria iniziata negli Stati Uniti nel 1929. - Iri, Istituto per la ricostruzione industriale, incaricato di comprare azioni dalle aziende in crisi e di risanarle. Gli operai furono gratificati con una serie di provvedimenti che rendeva più piacevole la loro vita dopo che tornavano dal lavoro: vengono creati i dopo lavoro di modo che le persone potessero ascoltare altre idee politiche e deviare il discorso dal fascismo. MUSOLLINI E SPORT I bambini venivano gratuitamente mandati alle colonie marine, seguiti da delle insegnanti, andavano a mare e si divertivano . A Natale gli venivano dati dei regali. Il duce creò poi una serie di associazioni di massa con l’obiettivo di organizzare il tempo libero degli Italiani e di trasmettere le parole d'ordine del fascismo: I bambini dai 6 agli 8 anni facevano parte di un’ associazione “I figli Della Lupa”, dagli 8 ai 14 “balilla”, gli Avanguardisti (tra i 14 e i 18 anni): ogni domenica con gonna blu e golfino bianco facevano tutto il giro del paese inneggiando canzoni di Mussolini sul fascismo. Questo inquadrava i bambini nel regime e gli faceva fare attività fisica, soprattutto alle ragazze che più forti erano più facevano figli forti. Riforma gentile: rivide tutta l’organizzazione scolastica, i libri dovevano essere di tendenza fascista, organizzò gli studi in modo da privilegiare gli studi umanistici rispetto a quelli scientifici. L'obiettivo era quello di formare un uomo forte. Diede premi alle coppie che proliferavano La politica demografica fascista si espresse attraverso varie manifestazioni: * esaltazione della famiglia e della maternità con la creazione dell’Unione fascista fra le famiglie numerose; * istituzione della giornata della madre e del fanciullo con conferimento della tessera d'onore del Partito nazionale fascista alle madri più prolifiche; * condizioni di priorità negli impieghi pubblici a favore dei coniugati e dei padri di una prole numerosa; * prescrizione dello stato di coniugato o di vedovo con prole come requisito essenziale per la nomina a podestà, vicepodestà, consultore, preside, vicepreside e rettore dell’Università; e riduzione dell'occupazione professionale femminile (con l'esclusione dalla maggior parte degli impieghi pubblici e la limitazione dell'occupazione delle donne nelle industrie); * istituzione degli assegni familiari a favore di tutti i lavoratori dipendenti; * punizione fiscale ai celibi con un'imposta speciale sul celibato; * lotta contro la propaganda anticoncezionale, il procurato aborto, l'infanticidio e l’omosessualità. Campo religioso 11 febbraio 29 Patti lateranenzi Un grande successo politico di Mussolini fu la “conciliazione” tra lo Stato italiano e il Vaticano, attuata nel 1929 attraverso i Patti lateranensi (così chiamati perché vennero firmati nel Palazzo di San Giovanni in Laterano), noti anche come Concordato. Il punto-chiave del Concordato, infatti, fu la rinuncia alla parità di tutte le religioni (tra cui quella ebraica) con la conseguente promozione del cattolicesimo a religione di Stato e a “fondamento e coronamento dell’istruzione pubblica”. Il Vaticano riconobbe, circa sessant'anni dopo la Breccia di Porta Pia, la piena legittimità del Regno d'Italia. In questo modo Mussolini riuscì a ottenere un risultato politico straordinario: il consenso dei cattolici. A causa del Concordato venne definitivamente messo nel cassetto il progetto di legge sul divorzio che era stato più volte presentato e mai approvato durante i governi Giolitti. [ Il cosiddetto "patto Gentiloni" fu un accordo politico informale (mai messo per iscritto) intervenuto tra i liberali di Giovanni Giolitti e l'Unione Elettorale Cattolica Italiana (VECI), presieduta dal conte Vincenzo Ottorino Gentiloni (da cui prese il nome), in vista delle elezioni politiche italiane del 1913] »POLITICA ESTERA In seguito a un calo del consenso nei confronti degli uomini del regime, Mussolini si convince della necessità di creare un impero coloniale per ridare prestigio al Paese e nel 1935 invade l'Etiopia, la conquista e proclama l'Impero, i conclude con la vittoria dell’Italia in quanto contro la popolazione vennero usati gas asfissianti. La Società delle Nazioni reagisce proclamando le cosiddette “inique sanzioni’ che vietano la vendita all'Italia di tutti i prodotti di importazione, ma il duce ribatte varando una campagna di orgoglio patriottico che aumenta ulteriormente la sua popolarità Fu nominato imperatore Vittorio Emanuele 3, In quel periodo Mussolini toccò l'apice della sua popolarità e contemporaneamente iniziò il percorso che lo avrebbe portato alla rovina: isolato dalle altre nazioni a causa di quell’avventura etiopica, si alleò infatti con la Germania, dove, in seguito a una crisi economica mondiale, si era stabilito un altro regime di ispirazione fascista. A dieci anni di distanza dalla fine del conflitto l'agricoltura europea aveva ripreso quota e non aveva più bisogno di importazione da parte degli Stati Uniti. Quando i raccolti cominciarono ad ammuffire nei magazzini, gli agricoltori degli Stati produttori, pur di smerciarli, ne abbassarono il prezzo, il che, però, significò guadagnare molto meno del previsto. I contadini erano in agitazione perché i loro stipendi erano bassi mentre gli operai venivano licenziati perché il sistema Taylorista produceva e le macchine sostituivano l’uomo. Consequenza: , all’inizio del 1928, uno stuolo di contadini ridotti in rovina smise di pagare i debiti contratti con le banche per aggiornare i macchinari e comprare sementi.Quelle banche, essendo private e non garantite dallo Stato, fallirono. I brokers, ovvero i consulenti finanziari, non riuscirono a prevedere in tempo questo crollo dei titoli degli Stati Uniti pertanto il 24 OTTOBRE DEL 1929 si verificò il CROLLO DI WALL STREET. Molti si suicidarono, fabbriche e banche chiusero, la gente faceva la fila per ritirare i soldi ma ormai era troppo tardi, tutti gli Stati Uniti caddero in miseria. Causa: sovrapproduzione, fenomeno per cui i beni di consumo prodotti sono superiori a quelli che il mercato riesce ad assorbire. 3. In che cosa consisteva il New Deal di Roosevelt il quale riuscì a portare gli Stati Uniti fuori dalla crisi? Roosevelt e il New Deal Nel 1933 il nuovo presidente americano, il democratico Franklin Delano Roosevelt, rovescia la politica dei repubblicani e inaugura il New Deal, che fondò su due punti principali: * in campo economico, una violenta sterzata rispetto alle scelte del decennio precedente; rinnegando il liberismo dei repubblicani, Roosevelt programmò un pesantissimo intervento dello Stato in tutti i settori portanti dell'economia; * in campo sociale, una campagna propagandistica per la rinascita dell’ottimismo, che avrebbe restituito agli Americani il loro spirito pionieristico e la fiducia nelle proprie capacità imprenditoriali. Basato su un forte intervento dello Stato nell'economia nazionale e su una campagna di propaganda per la rinascita dell’ottimismo: abbatte la disoccupazione, aiuta gli agricoltori e vara una legge sulla sicurezza sociale che risolleva economicamente le fasce più povere. | provvedimenti per far ripartire l'economia Tra marzo e giugno del 1933, nel periodo poi indicato come “i cento giorni”, il presidente propose e fece approvare in Parlamento una serie di energiche misure con l’obiettivo di dare uno scossone al sistema economico e arrestarne la degenerazione: - la chiusura per alcuni giorni di tutte le banche - rafforzamento dei poteri di controllo sul sistema bancario da parte della Federal Reserve (la banca centrale degli Stati Uniti) attraverso una “speciale legge di emergenza” Questo provvedimento servì: - a non rischiare una nuova e catena di fallimenti bancari; - a porre il sistema del credito su nuove basi di affidabilità e responsabilità; - a ripristinare una fiducia di fondo negli istituti bancari. Il presidente inoltre propose provvedimenti finalizzati a difendere quei settori agricoli che soffrivano duramente per gli effetti della depressione e che da molti anni erano penalizzati ed emarginati nell'economia e nella società del Paese, come: - una legge che istituì indennizzi federali per gli agricoltori che avessero ridotto la loro produzione, con l’obiettivo di fermare la spirale negativa che abbassava i prezzi dei prodotti agricoli e di farli risalire. - crediti agevolati per i contadini. Questo programma diede lavoro a milioni di disoccupati, specialmente giovani, che vennero impiegati in una vasta serie di lavori pubblici. Attraverso questi investimenti furono costruiti strade, ponti, scuole, campi da gioco, argini di fiumi, canali, tunnel. Il presidente intuiva che la riattivazione dell'economia e della società, abbattute dalla crisi, non poteva essere prodotta solo da meccanismi economici, bensì doveva basarsi sulla rinascita della fiducia e dello spirito di iniziativa della gente. “La sola cosa di cui dobbiamo avere paura”, disse in una frase poi divenuta celebre “è la paura stessa”. Avviò una prassi sistematica di accordi tra governo, imprenditori e sindacati per: * limitare la produzione (sempre con l’obiettivo di fare risalire i prezzi), * preservare i livelli di salario e occupazione, * regolare i prezzi e impedire pratiche concorrenziali scorrette. Il progetto più emblematico del New Deal fu la Tennessee valley authority, un ente federale che intraprese in quello Stato non solo imponenti lavori pubblici ma anche la costruzione di case moderne e dignitose per gli abitanti, fu il simbolo di un'economia pubblica capace di produrre promozione civile e partecipazione democratica. Nel giro di alcuni anni la valle del Tennessee cambiò volto; la popolazione conobbe finalmente l'elettricità, raggiunse condizioni di vita migliori, superò la situazione di marginalità dalla quale le logiche del mercato non erano state in grado di riscattarla. La Tennessee valley authority divenne una sorta di piccolo Stato nello Stato e insieme il simbolo di un'economia pubblica capace di coinvolgere i cittadini, orientata al loro benessere, capace di produrre promozione civile e partecipazione democratica Il New Deal riuscì a restituire fiducia agli Americani e a ristabilire la giustizia sociale, ma non a risanare completamente l'economia. Fu solamente il riarmo, alla fine del decennio, in previsione della partecipazione alla Seconda guerra mondiale, che dette un nuovo impulso alla produzione industriale e permise il riassorbimento della disoccupazione. lt nagiamo La Germania sotto il governo di Guglielmo Il (non aveva rinnovato il patto di controassicurazione pensando che la Russia come sistema non democratico e totalitario non si sarebbe mai alleata con l’Inghilterra e la Francia) dopo la sconfitta aveva chiesto l'armistizio agli Stati Uniti a Wilson, che era intervenuto nel 1917, ma la flotta doveva essere ceduta tutta al nemico e si ribella facendo parte comune con gli operai. Il partito social democratico aveva proclamato la Repubblica determinando così la fuga di Guglielmo Il il quale non veniva rispettato nei suoi ordini. In Germania nasce un governo provvisorio, la repubblica di Weimar, dal luogo dove nasce questa repubblica. Questo governo era debole e dovette affrontare diversi problemi Dal punto di vista politico: - dovette affrontare la ribellione dei comunisti la così detta rivoluzione spartachista guidata da Rosa e Luxemburg e Karl Liebknecht nel 1919. Dal punto di vista economico e sociale: - dovette affrontare la disoccupazione a livelli altissimi, - dovette affrontare l'inflazione, la sterlina aveva un controvalore altissimo contro il Marco che non valeva niente, questo rovinò la lui. Nessuno poteva svegliare Hitler neanche per le cose importanti, tranne lui. Hitler si preparava anche i discorsi allo specchio in modo da curare la gestualità. Campo economico = Nel 1933 Hitler ottiene che li fossero cancellati i debiti di guerra stabiliti nel Trattato di Versailles. Le Germania ottenne anche dei prestiti dalle banche, che utilizzo per dare vita alle industrie, non solo l’industria pesante ma anche quella leggera. Per venire incontro alle esigenze della borghesia. Proletariato = (ceto sociale più basso) Hitler abbasso i salari del proletariato, ma in cambio ottenne che i padroni delle fabbriche dove essi lavoravano concedessero condizioni di lavoro migliori, come ambienti più sani, più luminoso e più sanificati, assistenza medica, organizzazione del tempo libero. Hitler si presentò come un padre che ordina e comandava per il bene dei suoi figli. Diede alla Germania un modello di carattere patriarcale. Per creare una società di uomini forti, in cui il padre organizzava e i figli obbedivano sapendo che il padre lavorava per il loro bene. Era una società che si sentiva protetta da Hitler. Creo uomini legati alle loro cose e ai loro beni; una società non condizionata dall’industrializzazione, libera dai modelli industriali. Campo religioso = la chiesa dominante in Germania era la chiesa protestante. Hitler si accordò con la chiesa cattolica, e concesse la libertà di culto. Dalla politica economica e da quella religiosa nasce in Germania il mito del capo, in cui tutte le famiglie tutte le persone si identificavano. Veniva applicato il principio del capo nella famiglia dove il capo era il padre, nelle scuole dove il capo era l'insegnante, negli uffici ecc.. quindi una società basata sull'obbedienza al capo da parte dei cittadini. Campo culturale = mirava a purificare le idee e quindi la razza, mirava a formare la mentalità dei giovani a quelli che erano i principi del nazismo. Hitler condannò, quindi fece bruciare tutti i libri dei filosofi, degli studiosi, dei romanzieri che fossero contrari alla sua ideologia e che esprimevano liberamente le proprie idee. Nelle varie piazze furono appiccati dei roghi, i roghi dei libri. Fece sparire tutte le opere d’arte, che lui considerava arte degenerata cioè l'arte che esprimeva concetti al di fuori delle sue idee. Fu Goebels a far applicare queste regole. Nello stesso modo con cui purificò le idee, perseguitò gli ebrei, le persone affette da handicap, i malati di mente, i deboli, gli omosessuali perché venivano considerati alternatori della razza. Queste persone furono rinchiuse in posti segreti, si persero le loro tracce e poi furono trovate le fosse comuni dove vennero buttati. Circa 1 milione di queste persone furono uccise . E la stessa situazione dei lager, dei pogrom di Stalin. Tutti i sistemi totalitari sono basati sulla purezza della propria razza. Per eliminare del tutto gli ebrei promulgò nel 1935 le leggi di NORIMBERGA, delle leggi che colpivano gli ebrei, es: - erano impossibili i matrimoni misti - Non potevano lavorare in fabbriche dove erano impiegati i tedeschi - Venivano emarginati, ad esempio le grandi famiglie ariane non accettavano di avere come domestici gli ebrei, - Le scuole non ammettevano gli ebrei Tutte strategie per eliminare gli ebrei e conservare la razza ariana. Fu emanata una legge, la legge sulla fuga, in base alla quale i cittadini ebrei che avessero voluto scappare da questa tragedia di persecuzione sarebbero potuti fuggire, ma quasi nessuno aveva tali possibilità economiche da permettersi questa tassa che era abbastanza elevata. Quindi la gran parte degli ebrei rimase in patria, furono perseguitati, uccisi e deportati, i loro negozi chiusi. Solo 300 mila ebrei partirono per salvarsi ma tutti gli altri subirono queste persecuzioni. Nel 1938 esplose la persecuzione vera e propria con la notte dei cristalli, ovvero una vera e propria distruzione di negozi di cui proprietari erano gli ebrei. Hitler voleva quindi eliminare il socialismo e il comunismo, l'idea della pace e della solidarietà tra gli uomini tipiche del socialismo, voleva creare un mondo di giovani il cui principio fosse la forza quindi creare una generazione di giovani tedeschi crudeli, forti, preparati alla guerra, una gioventù dominatrice del mondo, orgogliosa della sua forza, attiva violentemente, pronta a tutto pur di affermare la propria nazione. Una gioventù indifferente alla sofferenza, che dovesse trasmettere attraverso gli occhi la forza di un animale pronto ad aggredire la preda. Per Hitler il dolore era delle persone deboli. »Politica estera Fino a questo momento Hitler si era presentato come un uomo che veniva in contro alle esigenze della classi trascurate dalla Germania come borghesia, del proletariato, soprattutto in campo medico. Negli anni 36/37 Hitler getta via la maschera di uomo di pace. Avendo plasmato la mentalità di tutti i giovani era pronto ad attuare quel punto fondamentale del Mein Kampft: LO SPAZIO VITALE. Ovvero estendersi per trovare materie prime e prodotti alimentari che potessero dare sufficienza alla nazione tedesca e che potessero limitare o evitare del tutto le importazioni. Per attuare questo punto servivano giovani armati pronti a combattere e un economia mobilitata in campo militare. OBIETTIVO: espandersi nell’Europa orientale, verso la Russia, verso la Cecoslovacchia, e rendere tutta la popolazione che parlava slavo suoi schiavi. Quindi: - riarmò la Germania - riattivò le industrie militari - cominciò a procedere sulla via delle conquiste Causa della SECONDA GUERRA MONDIALE. La prima parte ad essere conquistata fu quella della Renania, ovvero la zona a sud della Germania. Mentre questa nazione cominciava ad esultare perché Hitler programmava grandi conquiste, gli inglesi e i francesi si sentivano deboli di fronte alla potenza di Hitler e inizialmente per evitare che si giungesse ad una guerra, lasciarono che occupasse Cecoslovacchia e altre zone. (La guerra poi fu necessaria quando ci fu l’attacco alla Polonia) Inizialmente questa situazione che vedeva nazioni deboli da una parte e nazioni forti dall’altra portò Hitler a dominare sul mondo e attuare il Mein Kampft, poi fu sconfitto. Hitler rivendicò la zona dei Sudeti, che erano stati assegnati durante la prima guerra mondiale alla Cecoslovacchia. Pertanto la Francia con Daladie, Inghilterra con Chamberlain, Hitler e Mussolini si riuniscono in una conferenza, la conferenza di Monaco del 1938, da cui emerge il loro consenso per cedere la zona dei Sudeti alla Germania, “purché questa fosse la sua ultima richiesta”. | Sudeti passarono alla Germania senza che i Cecoslovacchi fossero neppure consultati. Mussolini acconsenti e fu glorificato in molti paesi italiani, poiché lo considerano il paladino della pace. * OCCUPAZIONE DELLA POLONIA da parte di Hitler = Le richieste di Hitler non finirono, chiese anche il corridoio di Danzica, un territorio polacco sul mar baltico che divideva la Prussia orientale dal Reich, ma questa volta non venne concessa. La Germania dovendo combattere su due Fronti (in Polonia a est, in Francia a ovest) si cautelò assicurandosi la neutralità della Russia. Nell'agosto del 1939, infatti, le due potenze firmarono un patto di non aggressione secondo il quale l’Urss avrebbe lasciato che la Germania invadesse la Polonia occidentale e avrebbe a sua volta invaso la Polonia orientale. Dal nome dei due ministri, sovietico e tedesco, che lo firmarono, il trattato prese il nome di Patto Molotov-von Ribbentrop. * Patto d’acciaio = Nel frattempo, abbagliato dai successi del Fùhrer, Mussolini procedette a sua volta all’invasione dell’Albania, che ebbe inizio nell'aprile del 1939. A maggio Germania e Italia rinnovarono l'Asse Roma-Berlino stringendo un Patto d’acciaio, al quale, poco dopo, si unì anche il Giappone. Il 1° settembre 1939 le truppe tedesche entrarono in Polonia; due giorni dopo Inghilterra e Francia dichiararono guerra alla Germania: cominciò così la Seconda guerra mondiale.L’Italia, gli Stati Uniti e il Giappone rimasero per il momento neutrali. Si formano gli schieramenti: - Potenze dell’asse = asse Roma- Berlino- Tokyo = ITALIA + GERMANIA + GIAPPONE. - Potenze alleate = FRANCIA + GRAN BRETAGNA + STATI UNITI + stati che si uniranno. La querra si divide in: E PRIMA FASE: Fino al 42 La Polonia una volta occupata in base al patto Molotov-von Ribbentrop venne divisa in 2: - la parte est = occupazione russa - La parte ovest = occupazione tedesca. e venne sottoposta a un durissimo regime di occupazione sia dai Tedeschi sia dai Russi. A molti inizialmente sembrò una guerra “fasulla”, una guerra senza un senso invece non fu cosi perché l’obbiettivo della Germania era vendicarsi di Versailles e infatti attraverso territori neutrali, quali Danimarca, Norvegia, Olanda, Belgio e Lussemburgo, la Francia fu attaccata alle spalle e quindi Versailles vendicata. La Francia fu divisa in 2: - FRANCIA SETTENTRIONALE dove c’era la sede di occupazione tedesca - FRANCIA MERIDIONALE con capitale Vichy sotto il governo di Pétain, che ipoteticamente doveva essere una città libera ma in realtà era anch'essa sotto dominazione tedesca. Il 10 giugno 1940 Mussolini entra in guerra e quindi diventa realtà l’asse Roma - Berlino - Tokyo. La Battaglia d’Inghilterra = Nei piani di Hitler la seconda tappa verso la conquista dello “spazio vitale” era l’invasione dell’Unione Sovietica i cui abitanti, come i Polacchi, dovevano diventare schiavi dei Tedeschi. Il fronte dell’Unione Sovietica era molto impegnativo per cui per non dover combattere su due Fronti, questa volta molto impegnativi (Unione Sovietica e Francia) , il Fùhrer cercò la pace con la Gran Bretagna, Paese che ammirava molto e che voleva portare dalla sua parte. Il governo inglese, però, che ora era presieduto da Winston Churchill, respinse ogni trattativa e non nascose alla popolazione che da quel momento in poi ci sarebbero stati dolori, sofferenze, lacrime quindi guerra. Hitler decise l’invasione dell’Inghilterra con un'operazione chiamata “Leone marino”. Un'operazione area = dove l’aviazione tedesca Luftwaffe si scontrò con quella Inglese, la RAF (Royal Air Force). Si scatenò la prima grande battaglia aerea della storia, la Battaglia d’Inghilterra, che durò dal 10 luglio al 31 ottobre 1940. Molti piloti inglesi della RAF, meno addestrati e dotati di aerei meno veloci di quelli tedeschi morirono però alla fine aiutati dai radar prevalsero. Quindi Hitler abbandonò l’idea di invadere l’isola e fu LA PRIMA SCONFITTA DI HITLER che aveva manifestato per via aerea le sue debolezze. Le altre battaglie furono sul fronte del Pacifico - quella di Midway dove gli americani distrussero i giapponesi - in Africa dove il generale Montgomery El Alamein distrusse le truppe italiane Nel giugno del 1941 subito dopo l'operazione Leone Marino Hitler si sentiva pronto per attaccare l'unione sovietica e quindi diede vita alla cosiddetta operazione Barbarossa. L'esercito russo colto di sorpresa era privo di militari di soldati, di generali perché i migliori erano morti durante il periodo di Stalin, durante le purghe staliniane e quindi la Russia non riusciva a competere con l'attacco con Hitler. Dopo l'attacco di Hitler all'Unione Sovietica, Stalin, che fino a quel momento era stato il grande nemico delle democrazie occidentali, divenne il loro inaspettato e migliore alleato. Hitler vuole attaccare la Russia per diversi motivi: - Perché la Russia era piena di riserve di petrolio e questo serviva come rifornimento per gli automezzi tedeschi, era ricca di materie prime come grano per i soldati e quindi significava avere riserve alimentari, era ricca di industrie pertanto aveva delle un sottosuolo e delle riserve che facevano gola ai tedeschi ancora perché - Perché voleva abbattere il sistema del comunismo contro la dittatura - E per il cosiddetto spazio vitale Il piano di Hitler prevedeva l'attacco a tre punti strategici: 1 = Leningrado (oggi San Pietroburgo) 2= Mosca 3 = Stalingrado (oggi Volgograd) Hitler nell'operazione Barbarossa ebbe gravissime perdite perché anche se le truppe russe erano prive di generali ciò che giocò a loro favore contro i tedeschi fu il freddo, il gelo, il freddo che bloccava gli automezzi. Quindi i tedeschi furono costretti ad abbandonare l'impresa e quindi già Hitler AVEVA COLLEZIONATO DUE SCONFITTE: 1 = l'operazione del Leone Marino 2 = l'operazione Barbarossa. Considerata la situazione dell'esercito russo privo di soldati comincia ad intervenire in guerra un'altra potenza che fino allora era rimasta isolata, cioè gli Stati Uniti. sottomarini tedeschi e i convogli scortati americani che rifornivano di armi, viveri e munizioni la Gran Bretagna. Alla viglia della fine della guerra... Il 1944 si caratterizza per l'Operazione Overlord, quando il 6 giugno sotto la direzione del generale Eisenhowe le truppe americane sbarcarono in Normandia, con questo sbarco era vendicato il primo attacco che i tedeschi fecero alla Francia. La Francia fu liberata dagli angloamericani. Charles de Gaulle che si trovava a Londra ritornò in Francia. Nel marzo 1945 le forze americane penetrarono da occidente in Germania, dopo aver liberato anche il Belgio e l'Olanda, tutte quelle nazioni che erano state attaccate dai tedeschi. Intanto le truppe sovietiche entrarono a Berlino e occuparono la Germania. Hitler, non ancora convinto che la guerra fosse perduta, si era trasferito con i suoi collaboratori in un bunker, cioè in un rifugio sotterraneo corazzato, nel cuore della capitale, e da lì dirigeva le operazioni. | testimoni di quelle ultime settimane di follia lo descrivono come un uomo sotto shock che restava per ore a fissare il vuoto e poi emanava ordini insensati che purtroppo venivano eseguiti. Uno di questi fu la leva dei ragazzi di quattordici anni, mandò allo sbaraglio tanti tedeschi a combattere perché affermava che se fosse morto lui e la sua famiglia doveva morire tutto il popolo tedesco perché il Fùhrer era l’incarnazione del popolo. Albert Speer, il suo unico grande amico e stretto collaboratore, tentò di dissuaderlo però non lo dissuase nessuno e quando vide la situazione disperata sposò la sua compagna, Eva Braun, poi si suicidò con lei nel bunker, seguito dall'intera famiglia Goebbels, costituita dalla coppia di genitori e da sei bambini. II 7 maggio 1945 una Germania si poteva dire definitivamente sconfitta e quindi arrende. La guerra in Europa era finita. L'unico che non si arrende è il Giappone. Morto Roosevelt nell'aprile del 1945, il nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, inviò al Giappone un ultimatum nel quale minacciava la distruzione totale, se l’esercito non si fosse arreso. L’ultimatum fu respinto per cui il 6 agosto 1945 su Hiroshima e Nagasàk furono sganciate le bombe nucleari. L'imperatore gaiappponese Hirohito si prese la responsabilità di decidere da solo la fine del conflitto e lo annunciò alla nazione in un drammatico messaggio per radio. Il 2 settembre 1945 il Giappone firmò la sua capitolazione e la Germania si poteva dire completamente sconfitta, era terminata la 2 guerra mondiale. 2 POTENZE VINCITRICI = STATI UNITI E RUSSIA l'Italia nella seconda querra mondiale 1939 = L'Italia aveva dichiarato la sua “non belligeranza”, ovvero era “neutrale”. 1940 = Mussolini aveva cominciato a essere ossessionato dai folgoranti successi di Hitler. Gli ambasciatori, lo stato maggiore militare e alcuni dei suoi gerarchi, tra i quali Galeazzo Ciano, suo genero e ministro degli Esteri, tentarono di dissuaderlo, ma tutto fu inutile. Il 10 giugno 1940 Mussolini annunciò a una folla che l’Italia entrava in guerra contro la Francia e la Gran Bretagna. Cominciò la questa nel Mediterraneo, che ebbe come primo obiettivo la conquista della base britannica di Malta. L'obiettivo però fu mancato; allora i Tedeschi incaricarono l’Italia di scortare i convogli che portavano rifornimenti in Libia, costantemente inseguiti dalla marina inglese. Ci furono: - le battaglie di Punta Stilo (nelle acque della Calabria) - le battaglie di Capo Teulada (Cagliari) Finite con perdite da entrambe le parti dove l’aviazione italiana prima non intervenne e poi bombardò sia le navi inglesi sia le proprie. L'Italia viene sconfitta sul Mediterraneo poiché aveva né un esercito né un aviazione capaci di contrapporsi a quelle inglesi e francesi, aveva solo un buono una buona Marina ma nonostante questo viene sconfitta nel Mediterraneo. Il primo disastro avvenne nel porto di Taranto quando gli aerosiluranti inglesi misero fuori combattimento in piena notte tre delle sei corazzate della flotta italiana. Si concluse così l'avventura nel mediterraneo. 1941 L'avventura della marina si concluse praticamente a Capo Matapan (Grecia), nel mese di novembre. La flotta italiana e nave ammiraglia Vittorio Veneto uscì in mare con otto incrociatori e alcuni cacciatorpediniere ma avvistata la flotta nemica l'aviazione tedesca non arrivò e la corazzata fu colpita.
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