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Medioevo: Nestorianesimo, Monofisismo, Bizantino, Islamico e Vassallaggio, Schemi e mappe concettuali di Storia Medievale

Eventi storici del medioevo, tra cui la disputa tra nestorianesimo e monofisismo, la condanna di monofisismo da parte di zenone, la fondazione e la caduta dell'impero bizantino, il diffondersi dell'islam, la battaglia di poitiers e la lotta per il potere tra il papato e l'impero. Vengono trattati anche i feudali e i loro rapporti con i signori.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 09/01/2024

giacomo.aulopi
giacomo.aulopi 🇮🇹

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Scarica Medioevo: Nestorianesimo, Monofisismo, Bizantino, Islamico e Vassallaggio e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! CAPITOLO 1: CADUTA DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE - Cause della crisi del III secolo d.C.: • Crisi politico-militare: ◦ Minacce alle frontiere; ◦ Integrità dell'Impero a rischio; ◦ Assenza di un meccanismo di successione; ◦ I membri dell'esercito diventano usurpatori; • Crisi demografica e territoriale: ◦ Diffusione di epidemie, frequenza di carestie; ◦ Calo demografico; ◦ Diminuzione della schiavitù; • Crisi economica e commerciale: ◦ Carenza di manodopera; ◦ Affermazione del colonato; ◦ Svalutazione della moneta; ◦ Ascesa dei prezzi; ◦ Spirale inflazionistica; • Crisi sociale: ◦ Suddivisione della società: ▪ Senatori e cavalieri = “honestiores” ▪ Plebei = “humiliores”; • Crisi religiosa: ◦ Tendenze assolutistiche, diffusione di nuovi credi religiosi in contrapposizione a quelli tradizionali (culto del sole, mitraismo e cristianesimo); • Crisi urbana: ◦ Iniziò il cambiamento graduale delle grandi città aperte dell'antichità, alle più piccole città cinte da mura, comuni nel Medioevo; - 235: morte di Alessandro Severo; - Cinquantennio di “anarchia militare”: Diocleziano (284-305 d.C.) fu l'ultimo sovrano di questo periodo; - Diocleziano divide l’impero in quattro parti, governate da 2 Cesari e due Augusti; - 11 maggio 330: Costantino, Augusto d’Oriente, trasferisce la capitale principale dell’impero da Roma a Bisanzio, rinominandola Costantinopoli; - 312: Battaglia del ponte Milvio, Costantino sconfigge Massenzio e rimane l’unico padrone dell’Occidente; - 313: Editto di Milano di Costantino: libertà di professione della religione su tutti i territori dell’impero; - 9 agosto 378: Battaglia di Adrianopoli, sconfitta di Valente, imperatore d’Oriente, per mano dei Visigoti di Frigiterno: i romani concedono dei territori ai barbari nelle colonie del Nord Europa; - 380: Sotto Teodosio, il cristianesimo diventa religione di stato; - 410: Sacco di Roma da parte dei Visigoti di Alarico; - 452: Attila marcia verso Roma ma si ferma sul fiume Mincio: si ritira dopo aver parlato col papa Leone Magno; - 455: Secondo sacco di Roma da parte dei vandali di Genserico; - 476: Lo sciro Odoacre depone Romolo Augusto e invia le insegne regali all’imperatore d’Oriente Zenone; CAPITOLO 2: IL CRISTIANESIMO - Il cristianesimo fu inizialmente una delle numerose religioni salvifiche diffuse fra le classi aristocratiche dell’impero romano (“Salvifica” = la religione si basa sul concetto di liberazione dal male, in questo caso con la preghiera e dopo la morte); - Il cristianesimo si diffuse già a partire dal I secolo a.C.; - Nel 250 d.C. iniziarono le persecuzioni contro i cristiani per mano di Decio, che aveva fatto uccidere papa Fabiano: le persecuzioni verranno proseguite anche da Diocleziano tra il 285 e il 304; - Nel 313 d.C. Costantino concesse ai cristiani la libertà di culto; - Nel 380 d.C. Teodosio impose a tutti i cittadini dell’impero la professione della religione cristiana; - Evangelizzazione delle campagne: Le campagne furono evangelizzate a partire dal V secolo attraverso le pievi, chiese battesimali direttamente controllate dal clero cittadino e dall’episcopio; - I vescovi a capo delle diocesi più grandi ottennero una naturale supremazia su quelli delle diocesi più piccole, cosa che tendeva a ricalcare la preminenza delle aristocrazie urbane delle città maggiori su quelle delle città minori; Pagina di 1 21 - Monachesimo: Dal III secolo in avanti, in Oriente, ci furono le prime manifestazioni di monachesimo, un fenomeno che si presentò come una scelta strettamente individuale, che prevedeva il rifiuto più radicale del mondo, ovvero l’isolamento più completo dalla società, e la ricerca di una redenzione attraverso il sacrificio e l’ascesi. Alla preghiera e alla meditazione si affiancava la mortificazione del corpo. - 529: fondazione del monastero di Montecassino da parte di Benedetto da Norcia; - 540: Benedetto da Norcia scrive la regola dei monaci benedettini, basato sul principio dell’“Ora et labora”, che influenzerà la vita monastica di tutta l’Europa; - L’incontro fra barbari e romani comporto uno scambio reciproco di cultura e di religione: i barbari iniziarono a trascrivere le proprie leggi in lingua latina e su supporto cartaceo, mentre i romani arruolarono i barbari all’intero delle proprie schiere; - Le molteplici dottrine cristiane: • Arianesimo: Il credo prende il nome dal religioso egizio Ario, che sosteneva che, siccome Gesù era stato “creato” e non “generato” dal Padre, perciò non condivideva la natura del Padre, dunque non era Dio; • Nestorianesimo: I nestoriani sostenevano la compresenza in Cristo di due nature distinte, quella umana e quella divina; • Monofisismo: I monofisiti attribuivano a Cristo un'unica natura, quella divina; - Zenone, imperatore d’Oriente, nel 482 condannò il monofisismo alessandrino al fine di recuperare all’autorità imperiale le comunità delle regioni centrali dell’impero e di Costantinopoli; - 544: Giustiniano emana l’editto dei Tre Capitoli, che condannò in parte la dottrina nestoriana e provocò uno scisma all’intero della Chiesa, che durerà per tutto il VI e il VII secolo; CAPITOLO 3: REGNI ROMANO-BARBARICI - Vandali: • 406: giungono in Europa in seguito alla glaciazione del Reno; • 429: sbarcano in Africa; • 430-442: conquistano Mauretania, Numidia, Cartagine e Africa Proconsolare (Tunisia, Algeria e Libia); • 455: Sacco di Roma da parte di Genserico; • Il loro regno verrà conquistato da Giustiniano nel VI secolo; - Angli e i Sassoni: • Arrivano dalla Danimarca e conquistano i territori britannici; • Danno vita a dei regni regionali destinati a mantenere il proprio nome anche fino ad oggi (Wessex, Essex, Sussex, Merci, East Anglia, Northumbria), come anche il Wales che corrisponde all’odierno e italianizzato Galles; • La Britannia viene paganizzata; • VI secolo: il monaco Agostino avvia un’opera di evangelizzazione della Britannia, che culminerà con il battesimo di Eteberto re del Kent e con la fondazione della sede vescovile di Canterbury; - Ostrogoti: • 488: Giungono in Italia per volere dell’imperatore d’Oriente Zenone; • 493: il re degli Ostrogoti Teodorico sconfigge Odoacre; - Visigoti: • 410: i Visigoti di Alarico scendono in Italia e saccheggiano Roma; • Tornano in Gallia (Francia e Spagna) e lì si stabiliscono; • I sovrani Eurico e Alarico II promulgarono il “Lex Romana Visigothorum”, un’importante raccolta di norme di legge ispirate alla tradizione giuridica romana; • VI secolo: Verranno spinti verso la penisola iberica dai Franchi; • 711: il loro regno viene abbattuto e conquistato dai Musulmani; - Franchi: • I Franchi erano divisi in Franchi Salii (Nord Francia, basso Reno) e Franchi Ripuarii (Sud Francia, Treviri e Colonia); • 430: Clodoveo, re dei Franchi Salii, e discendente del fondatore della dinastia merovingia, Meroveo, riunisce i Franchi sotto la sua unica guida; • Sconfisse tutti i capi franchi nei territori di Austrasia, neustria e Burgundia; • 496: si fece battezzare da Remigio, vescovo di Reims; • 510: Fece scrivere la “Lex Salica” la raccolta di norma consuetudinarie franche; • 511: Muore Clodoveo e divide il regno tra i suoi figli, che erano fannulloni; • Inizia il periodo dei “re fannulloni” e dei maestri di palazzo che lavorano al posto loro; Pagina di 2 21 - I maestri di palazzo sono potenti perché i re fannulloni non sanno fare nulla, dunque fanno tutto loro; - Una delle famiglie di maestri di palazzo più importanti era quella dei Pipinidi, con Carlo Martello; - 732: Battaglia di Poitiers vinta da Carlo Martello contro i musulmani; - 751: Carlo Martello destituisce l’ultimo sovrano merovingio e si proclamò nuovo re dei Franchi; - 751: I longobardi conquistano Ravenna; - 754: Papa Stefano II chiede aiuto al figlio di Carlo Martello, Pipino il Breve, contro i longobardi: Pipino li sconfigge e viene incoronato re di Francia tramite unzione regia. Vennero unti anche i figli Carlo e Carlomanno; - 754-756: il neo re Pipino conquista l’Esarcato e la Pentapoli, riconsegnandole al papa; - 768: Muore Pipino il Breve, subentrano Carlo e Carlomanno; - 770: Carlo sposa Ermengarda, figlia del re longobardo Desiderio - 771: Carlo e Carlomanno re di Francia, Carlomanno muore a dicembre di quell’anno; - 774: Carlo Magno sconfigge desiderio per conto del papa Adriano I; - 772-785: guerra contro i sassoni; - 776: guerra contro i mori, musulmani di Spagna; - 778: sconfitta di Carlo Magno a Roncisvalle per mano dei baschi. Il ricordo di questo episodio si diffuse grazie alla “Chanson de Roland”; - 799: Viene eletto papa Leone III dopo la morte di Adriano I; - 25 dicembre 800: Carlo magno viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero; - Fondazione della scuola palatina, del palazzo di Aquisgrana; - Divisione dell’impero in marche e contee, governate da marchesi e conti, il cui operato era controllato dai missi dominici, dei legati inviati per conto del re. Conti e marchesi sono vassalli del re, e a loro volta hanno dei vassalli; - Nell’806, grazie alla “Divisio imperii”, pianificò la divisione del suo impero tra i tre figli Ludovico, Lotario e Pipino; - 814: muore Carlo Magno; - Ludovico il Pio è l’unico figlio di Carlo Magno ancora in vita; - 817: “Ordinatio imperii” di Ludovico il Pio che divide l’impero tra i suoi tre figli Pipino, Ludovico il Germanico e Lotario; - 824: “Constitutio Romana” di Ludovico il Pio che regola il rapporto di sottomissione del papa all’imperatore; - 830: viene modificata l’“Ordinatio imperii” e Ludovico il Pio aggiunge un ulteriore erede avuto da un’altra moglie: Carlo il Calvo; - 841: Inizia una lotta fratricida per il trono, che verrà vinta da Carlo il Calvo alleatosi con Ludovico che sconfiggeranno Lotario presso Fontenoy; - Giuramento di Strasburgo, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico si giurano fedeltà reciproca; - 843: Trattato di Verdun, si spartiscono i territori: • Lotario, che conserva il titolo imperiale, è assegnato il regno d’Italia, con l’aggiunta del territorio compreso tra i fiumi Reno e Loira; • Ludovico il Germanico ottiene il regno di Germania (è la parte orientale dell’impero carolingio, con le terre a est del Reno e a nord delle Alpi); • Carlo, detto “il calvo“, riceve il regno di Francia; - 881: Carlo il Grosso, figlio di Ludovico il Germanico, è l’unico sovrano rimasto in vita; - 887: l’aristocrazia tedesca si ribella contro l’imperatore Carlo il Grosso ed elegge come proprio sovrano Arnolfo di Carinzia; - 888: l’aristocrazia francese si solleva contro Carlo il Grosso (che muore nello stesso anno) e il regno di Francia va a Oddone di Angers; - Il regno d’Italia invece è attribuito da un’assemblea nobiliare a Berengario I, marchese del Friuli; - Termina così l’impero di Carlo Magno; CAPITOLO 9 VASSALLAGGIO - Il feudalesimo è un periodo che va dal IX fino agli stati nazionali nel XIV secolo: questo sistema poggia sul rapporto vassallatico-beneficiario tra signore e vassallo e sull’economia del sistema curtense; - Il rapporto vassallatico-beneficiario funziona così: • Il signore dona al vassallo un beneficio, in genere un feudo, dove il vassallo risiedeva, lavorava e manteneva la sua famiglia; • Il vassallo garantiva “auxilium et consilium” al proprio signore; - Il re era il signore e i suoi vassalli che amministravano i feudi erano: • Conti, che amministravano le contee, i feudi interni al regno; Pagina di 5 21 • Marchesi, che amministravano le marche, i territori di confine dell’impero; - Il re inviava dei legati chiamati “missi dominici”, che controllavano l’operato di conti e marchesi; - Il territorio dell’impero non era completamente inquadrato nella rete vassallatico-beneficiario: c’era l’allodio, la proprietà privata, governata dall’allodiere. - Sistema curtense: all’interno dei feudi l’organizzazione del lavoro era regolata secondo il sistema curtense, che divideva il feudo in: • “Pars dominica”: è la parte dove il signore può cacciare e viene coltivata dai servi, i “manentes”; • “Pars massaricia”: è la parte divisa fra i contadini, i “manentes”, del signore, il moderno podere; - I contadini dovevano prestare le “corvées” ai propri signori, ossia un servizio di lavoro sulle terre del dominico; - Tra il 770 e l’813 viene emanato il “Capitulare de villis” da Carlo Magno, che disciplina le attività rurali, agricole e commerciali delle aziende agricole dell’impero. È uno dei pochi documenti amministrativi sopravvissuti del regno di Carlo Magno; - I feudi venivano dati in dono o beneficio (“beneficium”) dal signore ai propri vassalli, ma non erano ereditari: potevano essere revocati in qualsiasi momento dal signore: • 877: “Capitolare di Quierzy” di Carlo il Calvo che garantisce l’ereditarietà dei feudi maggiori; • 1037: “Costituito de feudis” di Corrado II idi Franconia, che garantisce l’ereditarietà dei feudi minori; - “Polittico di Irminone”: documento che descrive le proprietà di un signore: i possedimenti terreni e i suoi confini, i boschi, le viti e dei prati; CAPITOLO 10: I REGNI DELL’ETÀ POST-CAROLINGIA - FRANCIA (ROBERTINGI CHE DIVENTANO CAPETINGI VS CAROLINGI): • 987: Ugo Capeto si impadronisce del titolo regio: inizia la dinastia Capetingia; • Re come entità lontana a cui rivolgersi solo in caso do conflitto; • La Francia, dall’887, si divide in due regioni: Provenza e Borgogna; - REGNO ITALICO: • 888: Il marchese friulano Berengario I viene eletto dall’aristocrazia re d’Italia dopo la morte di Lotario; • Guido II di Spoleto, duca di Spoleto, e suo figlio, Lamberto di Spoleto, vogliono spodestare Berengario I e ottenere il comando del regno d’Italia; • 924: Berengario I muore e diventa re Rodolfo II re di Borgogna (924-926); • 926: Ugo di Provenza diventa re d’Italia (926-946) dopo la morte di Rodolfo II re di Borgogna; • 946: Lotario II d’Italia, figlio di Ugo di Provenza, diventa re d’Italia e lo sarà per 4 anni fino alla sua morte nel 950; • 950: Berengario II diventa re d’Italia; • Berengario II imprigiona Adelaide, vedova di Lotario II; • Adelaide, tramite il servo Adalberto Atto, (appartenente alla dinastia dei Canossa) chiede aiuto al re di Germania Ottone I che scende in Italia, detronizza Berengario II e sposa Adelaide; - GERMANIA: • 887: Arnolfo di Carizia, appartenente alla dinastia carolingia, diventa re di Germania; • 911: Corrado I di Franconia è re di Germania. Questa data viene presa dagli storici come data ufficiale della nascita della Germania; • 918: Enrico I di Sassonia, o Enrico l’Uccellatore, viene eletto re dopo la morte di Corrado I di Franconia; • 933: Enrico I di Sassonia respinge gli Ungari; • 936: Ottone I di Sassonia, o Ottone il Grande, Figlio di Enrico I di Sassonia, viene incoronato imperatore di Germania ad Aquisgrana; • 955: Ottone I sconfigge definitivamente gli Ungari; • 962: Ottone I scende in Italia, detronizza Berengario II e sposa Adelaide; • 962: Ottone I emana il “Privilegium Othonis”, che stabilisce che l’elezione papale dovesse avvenire soltanto con il consenso dell'Imperatore del Sacro Romano Impero e alla presenza di suoi rappresentanti; • Per ottenere i territori bizantini del sud Italia, Ottone I fa sposare il proprio figlio, Ottone II, con Teofàno, nipote dell’imperatore bizantino Giovanni Zimisce; • 973: Ottone I muore e Ottone II diventa imperatore; • Spedizione fallimentare contro i Saraceni da parte di Ottone II; • 983: Ottone II muore improvvisamente e il figlio Ottone III diventa imperatore di Germania; Pagina di 6 21 • Il progetto politico di Ottone III è sbilanciato sul versante ideologico più che sul versante pragmatico di amministrazione del regno: - Pretendeva che la sua autorità e sacralità fosse garantita solamente dal suo titolo e che non dovesse far nulla per mantenere il consenso del popolo; • 1001: Ottone III muore senza lasciare eredi; • 1002: Enrico II di Franconia diventa re fino al 1024. È l’ultimo esponente della dinastia degli Ottoni; • 1024: Corrado II di Franconia diventa re fino al 1039; • 1037: Corrado II di Franconia emana la “Constitutio de feudis”; CAPITOLO 11: ANNO MILLE - Secondo il monaco benedettino Sigebert de Gembloux, l’Anno Mille l’inizio della catastrofe e che di sarebbe un’“Orribile cometa” in cielo che avrebbe presagito l’apocalisse; - In realtà fu un anno di innovazioni e ripresa economica; - Quasi nessuno si accorse dell’entrata nell’anno Mille a causa delle diverse date di inizio anno dei calendari in Europa (25 marzo, 25 dicembre, anno che va dal 25 marzo al 31 dicembre eccetera); - Popolazione raddoppia, triplica in Germania e Inghilterra; - Invenzione del mulino ad acqua; - Invenzione dell’aratro in metallo e munito di versoio; - I grandi proprietari terrieri si trasformano in signori; - La “curtis” si trasforma in castello; - I signori inizialmente erano signori fondiari ossia che governavano sul loro territorio e basta; - Quando un signore si arricchiva e costruiva il proprio castello diventava signore di banno, che governava anche sui territori circostanti e le mezzadrie vicino al suo castello che non gli appartenevano attraverso soprusi e violenze - I signori bannali, oltre alle corvées, applicavano appunto il “banno”, ossia delle tasse che i cittadini abitanti nel suo territorio: • l’uso di qualunque luogo o attrezzatura domìnica da parte del massaro era sottoposto a tasse. Vi erano quindi tasse sull’uso dei boschi e pascoli (aree vitali per la sopravvivenza delle comunità contadine), del mulino, del forno ecc.; • il signore aveva diritto alla taglia, cioè poteva recarsi nella fattoria del massaro e requisire ciò che preferiva (persino una figlia o un figlio); • progressivamente l’obbligo di residenza perpetua nel manso fu esteso dai servi della gleba ai massari; alle loro figlie fu persino proibito di sposare contadini di altri feudi: nessuno doveva sottrarre forza- lavoro al signore; CAPITOLO 12: FEUDALESIMO - Il feudalesimo è un periodo che va dal IX fino agli stati nazionali nel XIV secolo; - Si passa dalla “curtis” al castello; - Incastellamento: è il fenomeno dell'apparizione e successiva diffusione dei castelli nell'Europa medievale tra il X e il XII secolo: • Tra il IX ed il X secolo, l'Europa fu travolta dagli attacchi di tre diverse popolazioni: i saraceni, ovvero i pirati che, partendo dai porti controllati dagli arabi, compivano scorrerie nelle terre costiere; i normanni (o, impropriamente, vichinghi), un feroce popolo marinaro del Nord; e gli ungari; • Il potere carolingio, dopo la morte di Carlo Magno, era ormai in piena crisi e i sovrani si dimostrarono del tutto incapaci di fronteggiare questi nemici; • I feudatari, così, cominciarono a fortificare i propri possedimenti e a organizzare una difesa indipendente; • In questo senso, le minacciose incursioni e la necessità di protezione furono alla base della nascita embrionale dei futuri comuni; • Nella generale crisi dei poteri centrali, le signorie locali cominciarono a rafforzare la propria autorità, ad assorbire i deboli allodi confinanti e a strappare numerose concessioni ai vari re e imperatori; • I proprietari e signori fondiari, sia laici sia ecclesiastici, prendevano talvolta l'iniziativa di costruire castelli (sull'allodio di proprietà o anche sul terreno demaniale) senza attendere l'autorizzazione del re o del signore feudale della regione, con l'intento di rafforzare la propria posizione economica e politica ponendosi come difensori di una porzione di territorio; • La giurisdizione del re, infatti, non riusciva ad arrivare su tutti i territori dell’impero, e a farsi carico di ciò erano proprio i proprietari dei castelli che assicuravano protezione e mantenevano la sicurezza all’interno del feudo per tutti gli abitanti; Pagina di 7 21 - La borghesia nasce all’interno del comune, che sono tutti coloro che svolgono mansioni come l’artigianato e il commercio; - Le corporazioni controllavano la formazione dei giovani, la raffinazione delle materie e la vita economica all’interno del comune; - Tre fasi comunali: • Prima fase: comune aristocratico, governo autonomo di famiglie più ricche e potenti della città; • Seconda fase: Comune potestarile, retto da un magistrato straniero, il potestà, per evitare conflitti interni fra fazioni; • Terza fase: Comune popolare dominato da ceti urbani borghesi associati a delle corporazioni; - I comuni in Italia si trovano solo a Nord, perché il sud Italia è in mano agli Svevi; - 1100-1150: nascono le università; - Nascono le scuole private: una famiglia ricca invitava a casa sua un mostro per il figlio, successivamente a casa propria venivano invitati tutti i bambini che volevano imparare; - Nel 1300 queste scuole private si evolveranno nelle scuole comunali; CAPITOLO 16: RIFORMA DELLA CHIESA - La Chiesa era corrotta: le pratiche diffuse erano simonia (vendita di cariche ecclesiastiche) e nicolaismo (concubinato); - I monaci di Cluny, con il loro stile di vita sobrio e umile, denunciano lo stato attuale della chiesa e portano avanti il movimento antisimoniaco e antinicolaita; - Questa accusa pone le basi del conflitto portato avanti dagli Ottoni fra Chiesa e Impero; - 1054: Scisma d’Oriente: • I papi si scomunicano a vicenda; - 1059: Niccolò II emana il Decretum Electione Papae: il papa può essere eletto solo dai cardinali, non dal popolo o dal re; - 1073: Papa Gregorio VII viene eletto per acclamazione popolare; - Dissenso popolare da parte anche dell’arcivescovo di Ravenna Liberto, il futuro papa Clemente III; - Cerca consenso da Enrico IV di Franconia, ma gli si rivolta contro; - 1075 Dictatus papae, il papa è superiore all’imperatore; - 1076 Enrico IV prova a deporre Gregorio VII con un concilio a Worms; - Gregorio VII scomunica Enrico IV; - Enrico IV viene riammesso dopo l’episodio di Canossa; - 1080 Enrico IV nomina come antipapa Clemente III; - Enrico IV scende in Italia, conquista Roma e imprigiona Gregorio VII; Gregorio VII chiede aiuto a Roberto il Guiscardo, che libera Roma e spedisce Gregorio VII a Salerno; - Gregorio VII muore nel 1085; - La lotta per le investiture prosegue fino al 1122, quando Enrico V di Franconia e papa Callisto II, firmano il concordato di Worms, dove si trova un compromesso; CAPITOLO 16: LE CROCIATE - 1095: Papa Urbano II convoca il concilio di Clermont per dichiarare i turchi selgiuchidi, che avevano occupato Gerusalemme, come nemici della fede; - 1095: Crociata dei pezzenti: Pietro l’Eremita viene sconfitto e viene rispedito in Occidente; - 1096-1099: Prima Crociata: • Comandata da Goffredo di Buglione; • Si allea col re di Bisanzio Alessandro Commeno; • Conquista Gerusalemme; - 1147-49: Seconda Crociata: • Papa Eugenio III vuole riconquistare la contea di Edessache è stata sottratta dai musulmani; • Prima crociata guidata da regnanti europei, tra cui Luigi VII di Francia e Corrado III di Svevia; • Grande insuccesso: vengono sconfitti nel 1148 a Damasco; - 1189-1192: Terza Crociata: • Obiettivo: riconquista di Gerusalemme, che era stata conquistata da Saladino; • I comandanti furono Federico Barbarossa, Filippo II Augusto re di Francia e Riccardo Cuor di Leone; Pagina di 10 21 • I successi cristiani furono la conquista di Acri e la creazione del Regno di Cipro, tuttavia non riuscirono a riconquistare Gerusalemme; • Federico Barbarossa morì annegato in un fiume; - 1202-1204: Quarta Crociata: • Papa Innocenzo III stabilì che erano i papi a dover dirigere le crociate; • L’obiettivo era la riconquista di Gerusalemme; • La crociata venne finanziata da Venezia, allo scopo di espandere la propria rotta commerciale; • La crociata si conclude con la conquista di Costantinopoli e la fondazione dell’impero latino d’Oriente, che durò fino al 1261; - 1209-1229: Crociata contro gli albigesi: • Papa Innocenzo III muove la crociata contro i catari nella regione della Linguadoca; - 1212: Crociata dei bambini: • Un pastorello ispirato raccoglie a sé dei bambini e muove la crociata; • I bambini affogano in mare; - 1217-1221: Quinta Crociata: • L'obiettivo della quinta crociata era conquistare l’Egitto per bloccare i porti del Nilo e, di conseguenza, l’economia in Africa e Medio Oriente, al fine di costringere il sultano a cedere la Palestina. Questo obiettivo verrà ripreso di nuovo da Luigi IX re di Francia durante la settima crociata; • San Francesco d’Assisi nel 1219 prova a convertire il sultano d’Egitto; • La Crociata fallì a causa soprattutto di contrasti interni al movimento crociato; - 1228-1229: Sesta Crociata: • Guidata da Federico II di Svevia; • Papa Gregorio IX scomunica Federico perché non voleva combattere contro il sultano d’Egitto, • Federico dunque parte per l’Egitto e conclude il conflitto con la diplomazia, riottenendo Gerusalemme; • Il papa muove una crociata contro Federico II per conquistare Gerusalemme sotto il dominio della chiesa; - 1248-1254: Settima Crociata: • Unico protagonista: Luigi IX re di Francia; • La crociata fallì e Luigi IX venne imprigionato; - 1270: Ottava Crociata: • Luigi IX morì a Tunisi; - Terminano le crociate; CAPITOLO 17: GLI SVEVI - Quando muore Enrico V di Franconia, la nobiltà si divide in guelfi e ghibellini: i guelfi a favore dei duchi di Baviera, i ghibellini a favore dei duchi di Svevia; - Papa Innocenzo II incoronò imperatore Lotario di Supplimburgo (1133), inaugurando un’alleanza tra la Chiesa e la fazione guelfa, che diverrà solidissima nel secolo seguente; - La contesa tra Impero e Papato, che si riaccese in seguito all’incoronazione di Federico II di Svevia (1220), fece sorgere le due fazioni anche in Italia; - 1125: Lotario II di Baviera re di Germania; - 1137: Corrado III di Hohenstaufen re di Germania; - 1152: Federico Barbarossa re di Germania; - 1154: Federico Barbarossa scende in Italia e convoca la prima dieta di Roncaglia per sedare il conflitto fra papa Adriano IV9 e Arnaldo da Brescia, rappresentante dei cittadini e romani; - 1158: Seconda dieta di Roncaglia, in cui emana la “Costituito de regalibus” in cui vengono definiti i poteri del re per regolare i rapporti e i poteri col papa e con i comuni; - 1158: Federico Barbarossa emana la “Constitutio pacis” con la quale proibisce le leghe fra le città; - Milano non si assoggettò al Barbarossa; - Federico Barbarossa assedia Milano che cade un mese dopo; Pagina di 11 21 - 1167: viene fondata un’alleanza fra comuni, la “lega lombarda”; - 1176: La lega lombarda sconfigge Federico Barbarossa nella battaglia di Legnano; - 1183: con la pace di Costanza in cui si stabilisce la pace fra comuni, papa e imperatore; - Federico Barbarossa favorisce il matrimonio fra suo figlio Enrico VI di Svevia e Costanza d’Altavilla, figlia del duca normanno Ruggero II di Sicilia; - 1190: Federico Barbarossa morì durante la terza crociata mentre attraversava un fiume; - 1194 Sale Enrico VI di Svevia; - 1197 Muore Enrico VI di Svevia, non si sa chi doveva diventare re di Sicilia. Innocenzo III favorisce l’ascesa di Federico II di Svevia, figlio di Enrico VI di Svevia, mentre la Germania propone Ottone IV di Brunswick; - 1212 battaglia di Bouvines: Giovanni Senza Terra con Ottone IV di Brunswick vs Federico II di Svevia e Filippo II Augusto re di Francia; - Vince Federico II; - 1212: Con la bolla d’oro Sicilia o Eger Federico II viene incoronato dei Germania, dopo essersi impegnato solennemente a non unire mai la corona di Sicilia e di Germania; - 1220: Va in Sicilia; - 1222-1224: Sconfigge i musulmani insediatisi in Sicilia; - 1231: Costituzione di Melfi: oltre a regolamentare gli aspetti economici e la vita sociale nell'ambito del regno di Sicilia; - Papi ostili a lui, c’è tutto il casino della sesta crociata; - 1235-1237: Federico II torna in Germania per sedare la ribellione del figlio Enrico VII di Hohenstaufen; - 1237-1250: Voleva assoggettare a tutti i costi i comuni dell’Italia settentrionale; - 1238 Federico II di Svevia sconfiggela lega lombarda a Cortenuova; - I comuni della lega lombarda ottennero la scomunica di Federico II grazie al papa Gregorio IX; - 1250: Federico II di Svevia muore a Lucera; - Corrado IV di Hohenstaufen , figlio di Federico II di Svevia, al potere; - 1254: Corrado IV di Hohenstaufen muore e al suo posto sale il figlio Corradino; - 1258: Manfredi di Sicilia, fratello di Corradino, si impadronisce del regno; - Il papa urbano VI chiama Carlo d’Angiò per conquistare il regno di Sicilia sottraendolo a Manfredi; - 1266: Battaglia di Benevento, Carlo d’Angiò sconfigge Manfredi. Manfredi prova a riconquistare la Sicilia ma venne sconfitto a Tagliacozzo nel 1268; - Termina così la dinastia Sveva; CAPITOLO 18: STATUTO DELLA CHIESA, BONIFACIO VIII vs FILIPPO IV IL BELLO - 1295: Papa Bonifacio VIII viene eletto papa, voleva detenere il potere spirituale e temporale; - Per rilanciare la Chiesa indisse il primo giubileo garantendo il perdono di ogni peccato a tutti coloro che si fossero recati a Roma in pellegrinaggio; - 1285: Filippo il bello re di Francia avvia il regno di Francia a diventare una monarchia nazionale; - “Decima degli ecclesiastici” di Filippo IV il Bello: tassa di un decimo del loro guadagno gli ecclesiastici; - 1302: Filippo IV inoltre convoca gli stati generali, un’assemblea che riuniva i rappresentanti dei tre ceti, o stati, della società francese: nobiltà feudale, clero e borghesia cittadina; - Filippo IV fece proclamare all’assemblea che i poteri del re provenivano direttamente da Dio senza bisogno della mediazione del papa; - 1302: Papa Bonifacio VIII emana la “Bolla Unam Sanctam” in cui si ribadiva la superiorità del potere della Chiesa su qualsiasi potere politico laico; - Filippo IV il Bello accusa il papa di avere usurpato il trono pontificio e chiamandolo a risponderne in un processo davanti a un tribunale francese; - Filippo IV il Bello invia un contingente armato guidato da Guglielmo di Nogaret; - “Schiaffo di Anagni”: Mentre le truppe francesi di Filippo IV il Bello lo stavano conducendo in Francia, un gruppo di cavalieri alleati ai francesi guidati da Sciarra Colonna imprigiona il papa nella sua stessa dimora ad Anagni; - Dopo qualche giorno di prigionia il re fu liberato, anche grazie all’intervento degli abitanti di Anagni, e Guglielmo di Nogaret dovette ripiegare; - Da questo momento in poi, il papato era in mano ai francesi e a Filippo IV il bello; - Filippo il Bello riuscì a far eleggere un papa francese, il vescovo di Bordeaux, col nome di Clemente V; - 1309: Clemente V sposta il papato ad Avignone; - Nei decenni successivi, fino al 1377, la sede papale si trasferì in Francia, ad Avignone, e i papi furono tutti francesi; Pagina di 12 21 - - SIGNORIE: • Ducato di Milano: - Gian Galeazzo Visconti prese il potere a Milano nel 1385; - Sotto di lui la potenza viscontea raggiunse il culmine, controllando importanti città del Veneto, della Toscana e dell’Umbria; - Dopo la sua morte il potere dei Visconti si ridusse a Milano e alla Lombardia; • Repubblica di Firenze: - A partire dalla seconda metà del Trecento, la Repubblica di Firenze conquistò varie città toscane, ma anche questa espansione non si concretizzò in un assetto stabile e in una struttura centralizzata; - Nel 1434 Cosimo dei Medici si impadronì del potere, grazie alla sua immensa ricchezza e all’appoggio del popolo e di alcune potenti famiglie; - Non vi furono modifiche istituzionali, nonostante il suo potere fosse assai simile a una Signoria; • Repubblica di Venezia: - Nel corso del Trecento Venezia proseguì l’espansione marittima verso Oriente in cui era impegnata da secoli; - Dopo una battuta di arresto, dovuta a due guerre contro i genovesi, l’espansione riprese nel Quattrocento, ma ora verso la terraferma, a causa della nascita dell’Impero ottomano che chiudeva le vie dell’Oriente; - STATI REGIONALI: • Stato della Chiesa: - Nel centro, in assenza del papa residente ad Avignone, fu il cardinale Albornoz a riorganizzare lo Stato della Chiesa, trasformandolo di fatto, fra il 1350 e il 1370, in uno Stato regionale comprendente Romagna, Marche, Umbria e Lazio; - Tornati a Roma, dopo il Papato di Avignone, i pontefici avviarono un’opera di consolidamento del loro Stato; • Regno di Napoli: - Il Regno di Napoli era lo Stato più vasto della penisola, ma vi restavano saldamente radicate le strutture feudali. - Il potere della Corona era fortemente indebolito da quello dei baroni, e questa situazione si accentuò con la lunga crisi dinastica che ebbe inizio alla morte di Roberto d’Angiò (1343) e che terminò un secolo dopo con l’insediamento di Alfonso V di Aragona, il quale pose fine temporaneamente alla frattura tra Regno di Napoli e di Sicilia; - Alfonso V avviò un’opera di ammodernamento dello Stato e si impose come uno dei protagonisti della scena politica italiana di quegli anni, facendo della sua corte napoletana uno dei principali centri del Rinascimento; - Alla sua morte il Regno di Napoli tornò a separarsi da quello di Sicilia passando nelle mani del figlio naturale Ferrante, che proseguì l’opera riformatrice del padre; - In conclusione, in Italia l’equilibrio politico poggiava sulle alleanze o sui conflitti dei cinque Stati maggiori: quelli di Milano (Visconti), Venezia, Firenze, del Regno di Napoli (Angioini) e dello Stato della Chiesa; - Ciascuno di essi era in grado, alleandosi con altri, di impedire a ciascuno degli altri quattro di acquistare una egemonia sull’intera penisola; - La conseguenza fu che nessuno di essi fu capace di imporre il propio potere e di unificare l’Italia in un unico Stato, sull’esempio francese o inglese. In Italia, come in Germania, si crearono invece le condizioni per una divisione che durerà per cinque secoli; CAPITOLO 23: STATI NAZIONALI - Le monarchie nazionali sorsero in Europa a partire dal XIII secolo. Si trattava di veri e propri Stati caratterizzati da: • accentramento del potere nelle mani del re; • un apparato burocratico moderno ed efficiente; • un potente esercito permanente formato anche da un gran numero di soldati mercenari; • popoli che condividevano la stessa lingua e la stessa cultura - Il sovrano doveva trovare un equilibrio fra i tre ceti sociali: nobiltà, clero e borghesia; - Per questo motivo fra il XIV e il XV secolo nacquero le prime assemblee: le assemblee erano organismi consultivi che assistevano il re nelle sue attività di governo, riunivano i rappresentanti del clero e della nobiltà e, in un secondo tempo, anche quelli della borghesia; - Le prime monarchie nazionali si costituirono in Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra; Pagina di 15 21 - L’Italia rimase divisa in: • Ducato di Milano; • Repubblica di Venezia; • Repubblica di Firenze; • Stato pontificio; • Regno di Napoli; - FRANCIA: • La presenza sul suolo francese di feudi appartenenti al re inglese impediva la formazione di uno stato nazionale. • Filippo VI (1328-1350) nel 1337, appartenente alla casata dei Valois, cercò di appropriarsi dei feudi inglesi provocando la reazione di Edoardo III d’Inghilterra (1327-1377); • Inizia la Guerra dei Cent’Anni (1337-1453); • 1339: Edoardo III assedia Cambrai; • 1343 - 1345: tregua momentanea; • 1346: Vittoria da parte degli inglesi Crécy; • 1356: Vittoria degli inglesi a Poitiers, dove devastarono il suolo francese e catturano Giovanni II, re di Francia; • 1360: Pace di Brétigny: Edoardo III rinuncia ai diritti ereditari sulla Francia, ma pretende il dominio di tutta l’Aquitania e di Calais; • 1407: inizia la seconda fase della Guerra. • Contemporaneamente ci sono dei disordini politici in Francia (guerra civile fra Borgognoni e Armagnacchi); • 1415: gli inglesi riprendono la guerra, dopo che Giovanni senza Paura, figlio del duca di Borgogna, si allea con gli Inglesi; • 1420: Trattato di Troyes, in cui venne imposto a Carlo VI di riconoscere il re inglese come erede dei territori inglesi in Francia; • 1429: Carlo VII (1429-1461) ricominciò a pretendere l’unificazione dello stato, cercando di riorganizzare la resistenza contro il dominio inglese; • Giovanna d’Arco, dopo aver avuto delle visioni in cui l’Arcangelo Gabriele le chiedeva di liberare la Francia e di condurre Carlo all’affermazione della sua sovranità, indossati abiti maschili e l’armatura, venne messa alla guida di un esercito e conquistò Orléans e Reims. L’entusiasmo acquisito dal proprio esercito a causa del fervore che riuscì ad instillarvici favorì nuove vittorie; • Il re fu incoronato a Reims ma la fama di Giovanna era cresciuta così tanto che il sovrano non mosse un dito quando venne catturata dagli inglesi di Giovanni di Lussemburgo, per timore che il suo prestigio fosse offuscato dalla giovane; • Giovanna d’Arco, sottoposta a processo per eresia, a soli diciannove anni fu condotta sul rogo nella piazza di Rouen; • 1436-1453: recupero di vari territori da parte dei francesi eccetto Calais sulla Manica; • La guerra dei Cent’anni permise la costituzione dello Stato nazionale francese che si rafforzò grazie a Luigi XI: - Il re prima scese a patti con una lega di feudatari che si erano ribellati e poi ne annesse i territori fino a imporre la sua sovranità su tutta la Francia; - Reclutò un esercito permanente da affiancare alla vecchia cavalleria, nuovi reparti di artiglieria e corpi di mercenari; - Fu costituito un articolato apparato amministrativo con dei Parlamenti regionali che oltre alla funzione giurisdizionale avevano il diritto di rimostranza, di porre cioè un veto nei confronti delle decisioni del re; - Il controllo del potere ecclesiastico fu portato avanti con la Prammatica Sanzione che limitava i potere di investitura dei vescovi da parte della chiesa. Anche la religione doveva diventare uno strumento di consenso; - INGHILTERRA: • La guerra dei Cent’anni aveva limitato i territori inglesi e ciò scatenò l’instabilità in Inghilterra dove si manifestò una guerra civile in cui si contrapposero la casa dei Lancaster, il cui emblema era una rosa rossa, alla casa degli York, simboleggiata da una rosa bianca; • Il conflitto chiamato Guerra delle due Rose fu lo scenario di violenze inaudite e si concluse con l’ascesa al trono di Enrico VII Tudor (1485- 1509) con cui ebbe inizio la stabilità della monarchia inglese. • Il sovrano riuscì ad accentrare il potere sottraendolo alla feudalità, in Inghilterra non molto forte; Pagina di 16 21 • Si alleò con la borghesia e gli strati sociali produttivi e limitò la sua politica estera, mettendo in atto un orientamento isolazionista che gli consentiva di concentrarsi sulla crescita del proprio stato. • Si favorì un nuovo sistema di produzione nell’agricoltura, si svilupparono le attività manifatturiere riguardanti la produzione della lana che, grazie allo sviluppo del paese come potenza coloniale, sarebbe stata esportata ed avrebbe creato grandi patrimoni. • La funzione giudiziaria e quella tributaria venne delegata agli sceriffi e ai giudici di pace. • Al re fu affiancato un Consiglio della Corona costituito da aristocratici e fu istituita la Camera Stellata, un tribunale speciale che puniva i reati dei feudatari. • Vennero limitati i poteri della chiesa ed i privilegi ecclesiastici; - SPAGNA: • La storia della formazione dell’identità nazionale e dello stato in Spagna coincide con la lunga guerra, contro i musulmani, chiamata la Riconquista. • Nel 1212 dopo la battaglia di Las Navas de Tolosa la penisola iberica risultava costituita da cinque regni: Aragona e Castiglia, i più estesi, il Regno di Navarra, ai confini con la Francia, il Regno di Granada, dominato dai musulmani; - PORTOGALLO: • Il matrimonio tra Ferdinando di Aragona ed Isabella di Castiglia nel 1479 segna l’inizio dell’unificazione formale dei due Regni. • La Castiglia e l’Aragona si differenziavano perché la prima, affacciata sull’Atlantico, aveva delle velleità di conquista in quella direzione mentre le mire espansionistiche dell’Aragona erano rivolte al Mediterraneo, dove possedeva le Baleari, la Sicilia e la Sardegna ed in seguito il Regno di Napoli. • In Aragona gli interessi economici principali erano agricoli-commerciali mentre la principale attività castigliana era l’allevamento. • Anche la lingua era diversa. • Nonostante queste differenze il re ottenne un largo consenso e riuscì a costruire un forte apparato burocratico e un esercito permanente. • La base comune fu certamente il clima religioso che si diffuse in occasione della “crociata” contro il regno dei Mori a Granada. Anche l’Inquisizione, costituita per la prima volta in Castiglia nel 1478, ebbe l’effetto di unificare il sentimento di intolleranza contro gli infedeli. • Il papa Alessandro VI diede a Ferdinando il titolo di Re Cattolico. • Questo acuì il clima di intolleranza verso i moriscos, i musulmani convertiti ed i “converso”s, gli ebrei convertiti e sollecitò l’adozione di leggi che ne provocarono l’esclusione da tutti gli incarichi pubblici. • Questa politica di intolleranza ebbe come rovescio della medaglia una notevole diminuzione della capacità produttiva del paese perché i moriscos e i “conversos” espulsi portarono all’estero le proprie capacità artigianali e produttive e determinarono una sempre maggiore dipendenza della Spagna dalle importazioni di prodotti; - FRONTIERA ORIENTALE: • Massimiliano I di Asburgo (1459-1519) venne eletto Imperatore nel 1493 su un territorio molto vasto articolato in tre aree: - Il Sacro romano impero germanico; - Gli antichi possedimento degli Asburgo (Austria, Tirolo, Stiria, Corinzia e Carniola); - I Paesi Bassi e la Franca Contea, territori acquisiti grazie all’unione matrimoniale con Maria di Borgogna; • Nonostante la vastità dei territori l’imperatore non possedeva un esercito né poteva avvalersi di un adeguato apparato burocratico e la sua salita al trono avveniva per elezione, non per via dinastica. Il carattere poli-nazionale dell’impero non permetteva un accentramento del potere; per questo Massimiliano procedette ad una politica matrimoniale, cercando le alleanze attraverso i matrimoni; • Il pericolo più temuto furono gli Ottomani così chiamati dal nome di Othman (1299-1326), il sultano che fondò questa dinastia. Il nerbo dell’esercito turco era costituito dai Giannizzeri, istituito originariamente come guardia personale del sultano. Tra le famiglie contadine venivano selezionati bambini di età compresa tra i sei e i nove anni, convertiti all’islamismo e sottoposti ad una disciplina forzata e durissima. Non potevano contrarre matrimonio così non avrebbero avuto remore negli scontri di guerra. La loro arma tipica era la sciabola con la lama ricurva; • I turchi continuarono la loro espansione e nel 1453 occuparono Costantinopoli decretando la caduta dell’Impero bizantino. La grande capitale bizantina cambiò il suo nome in Istanbul e la grande chiesa di Santa Sofia fu trasformata in una moschea. I turchi occuparono anche la penisola balcanica insidiando Pagina di 17 21 - A soli otto anni venne affidata al convento benedettino di Disidodenberg per ricevere un’accurata educazione; - Sin da quando aveva cinque anni era soggetta a visioni soprannaturali; - A 43 anni rese pubblico il contenuto di tali visioni; - Scrisse, ispirata da Dio, diverse opere: “Sci vias”, “Liber vitae meritorum”, “Liber divinorum operum”; - Caso unico per una donna, predicò non all’interno della chiesa, ma direttamente davanti al popolo; - Nonostante la monaca si ritenesse ignorante e incolta, altre opere rivelano che Ildegarda aveva buona conoscenza non solo della Bibbia, ma anche delle scienze naturali, degli autori latini e della filosofia neoplatonica; CATERINA DA SIENA - Caterina da Siena era analfabeta: imparò a leggere e a scrivere miracolosamente. Era la penultima di 25 figli; - Spinta dall’impulso divino iniziò la sua esperienza mistica entro le mura domestiche, senza sentire il bisogno di ritirarsi in convento; - Verso i quindici anni Caterina uscì dal suo isolamento e si dedicò a opere di misericordia; - Dal 1370 la sua vita mutò radicalmente: in una visione, Gesù le aprì il petto, ne estrasse il cuore e lo sostituì con il suo; - Da questo momento, come lei stessa affermerà, la sua cella eremitica sarà solo interiore, sarà solo il suo cuore e la sua mente, mentre l’intera sua esistenza verrà proiettata nella vita pubblica e nella storia; - Guidata da Dio intervenne con decisione nella vita politica del suo tempo, dapprima per sedare le discordie tra Siena e Firenze, poi per indurre il papa a lasciare l’esilio di Avignone e far ritorno a Roma.; - Morì a soli trentatré anni lasciando un vero e proprio modello di santità vissuta; CONCLUSIONE Guidata da Dio intervenne con decisione nella vita politica del suo tempo, dapprima per sedare le discordie tra Siena e Firenze, poi per indurre il papa a lasciare l’esilio di Avignone e far ritorno a Roma. Morì a soli trentatré anni lasciando un vero e proprio modello di santità vissuta. Restituendo la voce alle donne medievali si è dimostrato che il Medioevo, diversamente da quello che si suppone, fu la prima età storica in cui le donne raggiunsero un notevole grado di emancipazione sociale e culturale e iniziarono a porre le basi di quelle richieste di parità e uguaglianza che sono ancor oggi oggetto di scontri. La condizione della donna nella società contemporanea è sicuramente migliorata ma, esiste ancora un enorme divario che, sia pure a livelli diversi a seconda dei continenti, esiste tra uomini e donne nell’intero nostro mondo. Questo perché, a mio avviso, non si è mai intervenuti nel problema “famiglia e divisione del lavoro al suo interno” e, soprattutto, senza un profondo cambiamento nelle convinzioni più antiche e radicate, non si riuscirà mai a ottenere una reale parità tra il sesso maschile e quello femminile. Il maggior ostacolo che esiste tra la donna e la sua possibilità di avere una vita di “prima” e non di “seconda” serie è infatti quello che viene definito il suo “ruolo di sposa e di madre”. Poche generalizzazioni sono così vere per il mondo intero: le cure del ménage, non retribuite, sono dappertutto considerate come lavoro di donne. La donna di casa fa un lavoro “invisibile”, di scarsa soddisfazione e terribilmente ripetitivo. Un lavoro non socialmente riconosciuto benché rappresenti un contribuito enorme alla vita collettiva. Comunque sono milioni le donne che, oltre al lavoro in casa, ne hanno uno fuori casa e retribuito. Poco tempo fa mi è capitato di leggere uno dei tanti sondaggi che si trovano abitualmente su ogni giornale: in Italia l’85% delle donne con bambini e un lavoro a tempo pieno fuori casa sono sposate a uomini che non si occupano mai del ménage. Ma non va molto meglio negli altri paesi tanto che il risultato di questa scarsa collaborazione è che le donne europee hanno la metà del tempo libero rispetto ai loro compagni di vita. Il lavoro fuori casa delle donne penso sia assolutamente indispensabile, nella maggior parte dei paesi, per la sopravvivenza della famiglia, sia che si tratti di occuparsi del raccolto nei campi, che di battere a macchina in un ufficio o di lavorare in fabbrica. Ed è questa la ragione fondamentale per la quale, ormai, il pretendere che il lavoro domestico sia la sola ed esclusiva responsabilità delle donne diventa inaccettabile e irrealistico. Molte volte mi domando se l’attuale sforzo di liberazione della donna, da parte delle più accese femministe, non rischi di fallire: negarsi come donna, appagarsi nel copiare i comportamenti dell’altro sesso, cercare di riprodurlo come una specie di modello ideale e perfetto si traduce in una negazione della propria originalità. Eppure il mondo rigorosamente maschile, fin dai tempi più antichi, ci appare contestabile ed è infatti contestato. Pagina di 20 21 È paradossale il fatto che alcune donne si accontentano di essere degli uomini mancati. Pagina di 21 21
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