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Riassunto de “La Celestina”, Appunti di Letteratura Spagnola

Riassunto in italiano molto dettagliato sull’opera di Fernando De Rojas-“La Celestina”.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 10/09/2023

asia-di-carlo
asia-di-carlo 🇮🇹

5 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto de “La Celestina” e più Appunti in PDF di Letteratura Spagnola solo su Docsity! RIASSUNTO LA CELESTINA (Ita): Prologo: Nel Prologo l’autore cita in apertura una frase di Eraclito che dice che tutte le cose sono create a guisa di contesa o battaglia. L'autore cita questa sentenza eraclitea riferendosi all'uomo, ma allarga poi lo sguardo a tutti gli elementi della natura,e nota che c'è sempre contrasto. Lo stesso contrasto che l'autore sa che nascerà dalla sua opera: gli stampatori ci hanno messo del loro ponendo all'inizio di ogni atto rubriche secondo lui superflue e poi altri hanno avuto da dire sul nome, e cioè pensavano che non potesse essere chiamata commedia dato che finiva in tristezza. Fernando de Rojas afferma che il primo autore volle chiamarla commedia considerando il principio lieto,e lui, vedendo queste dispute, divise la questione al mezzo e la chiamò 'tragicommedia'. E precisa poi alla fine che la scrittura di quest'opera fu una sorta di passatempo, svoltosi nei momenti sottratti agli studi principali, cioè quelli giuridici. ATTO I: Calisto entra in un giardino per inseguire il suo falcone e incontra Melibea; nel vedere la bellezza della ragazza afferma che in lei si concentra la grandezza di Dio,ma Melibea lo respinge prontamente e gli ordina di andare via. Per questo Calisto torna a casa molto angosciato e subito chiama il suo servo Sempronio,ordinandogli di chiudere immediatamente le finestre e di lasciarlo solo avvolto dalle tenebre. Sempronio capisce che è afflitto dal male d'amore,e va via; in un primo momento pensa che se vuole ammazzarsi può pure farlo,ma poi pensa a quanti dicono che il dolore si guarisce con la compagnia e pensa di andare ad aiutarlo. In quel momento Calisto lo chiama e comincia quasi a delirare, pronunciando dei versi e identificando Melibea con Dio,al punto di rispondere alla domanda 'tu non sei cristiano?',con 'io sono Melibeo,Melibea adoro e in Melibea credo e Melibea amo'. Sempronio resta sbalordito e ride perché pensa che il peccato del suo signore sia simile a quello di Sodoma,e facendo questo paragone fa ridere anche Calisto che tutto avrebbe pensato di fare,tranne che quello. A questo punto Calisto comincia ad elencare a Sempronio le doti di Melibea: la nobiltà e l'antichità della sua stirpe, la grazia, la bellezza, i capelli lunghi e simili all'oro, gli occhi verdi a mandorla, le ciglia lunghe, il naso regolare, la bocca piccola, i denti minuti e bianchi, la bocca rossa e carnosa, la carnagione liscia, il colorito bianco, le mani piccole, le dita affusolate, il corpo perfetto simile ad una dea (descrizione tipica dei luoghi comuni della letteratura medievale). Sempronio stanco decide di trovare un rimedio, e dice al suo signore che conosce una vecchia chiamata Celestina (dove dimorava la ragazza di cui il servo era innamorato, cioè Elicia) che potrebbe risolvere i suoi problemi. Allora Sempronio si reca a casa della mezzana, e la sua visita mette molto in agitazione Elicia; mentre il servo parla con Celestina, Calisto rimasto a casa parla con un altro suo servo, Parmeno; subito bussano alla porta Celestina e Sempronio, che si sono messi d'accordo ma Parmeno non è felice di vedere la mezzana e spiega al suo signore il motivo: le aveva fatto da servitore e aveva avuto modo di constatare che tutti i mestieri che si metteva a fare,erano solo coperture per la sua attività di mezzana di fanciulle meschine che vendevano il loro corpo. Calisto gli chiese di smetterla e si diresse verso Celestina desideroso di conoscere i suoi rimedi. La donna subito si mostrò per quella che era, avida di denaro e Parmeno sotto voce continuava a pronunciare parole di pena per il suo padrone che era caduto nelle grinfie di quella strega. Celestina sentendole rispondeva a tono a Parmeno, e gli cominciò a raccontare del suo rapporto con la madre: la donna in punto di morte le aveva raccomandato il figlio e lei lo aveva sempre trattato da tale; per questo anche nell'occasione di vederlo al servizio di Calisto provava gioia nel sapere che non aveva vagabondato,ma gli raccomandava di non fidarsi mai ciecamente di signori come lui,e con un nome provò a portarlo dalla sua parte: Areusa. Avvicinandosi però Sempronio e Calisto i due smisero di parlare,e Celestina chiuse il suo discorso dicendo a Parmeno di diventare amico dell'altro servo, perché insieme avrebbero avuto più possibilità di riuscire nell'impresa. E infatti i due si avvicinano,e parlando sottovoce Sempronio dice a Parmeno che Calisto ha dato 100 monete d'oro a Celestina, e insieme se la ridono alle spalle del loro signore. ATTO II: Calisto resta in casa a parlare con Sempronio,e gli chiede se ha fatto bene a dare 100 monete d'oro alla mezzana; ovviamente il servo,che è d'accordo con lei,incoraggia la fiducia del signore nei confronti della vecchia e gli suggerisce di calmarsi e andare a riposarsi perché la sua faccenda è ora in buone mani. Calisto però è impaziente e pensa che non sia una buona idea,e chiede a Sempronio di recarsi da Celestina per sollecitarla; lui però non vuole lasciarlo solo,allora il signore gli dice di andare e di chiamare a sostituirlo Parmeno,che gli farà compagnia. Quindi Calisto resta in compagnia di Parmeno e chiede a lui cosa gli sembri della faccenda,e il servo non riesce a trattenere i suoi dubbi riguardo la mezzana e pensa che sia caduto proprio in brutte mani. Al signore non piacciono i discorsi del servo e gli ordina di tacere e di far sellare il suo cavallo. Così vi monta sopra e cavalca,ricoperto dalle maledizioni di Parmeno che è stanco di non essere creduto e pensa che il male gli derivi sempre dalla sua lealtà. ATTO III: Sempronio va a casa di Celestina, la sgrida per la sua lentezza e la donna non si stupisce perché sa che è tipica degli amanti, l'impazienza. Insieme si mettono a studiare il comportamento da tenere nella faccenda di Calisto e Melibea, e rivela al servo che conosce la ragazza praticamente da quando è nata, dato che era molto amica della madre. Innanzitutto capiscono che per portare Parmeno dalla loro parte devono usare Areusa come esca e poi Celestina dice al servo che troverà il modo di far innamorare Melibea di Calisto. Intanto sopraggiunge Elicia, felice e stupita insieme di vedere Sempronio lì per la seconda volta, tanto che lo prende con sè e lascia la mezzana da sola, dopo averle portato il necessario per preparare il suo intruglio: pelle di gatto nero, occhi di lupa, sangue di caprone e il ciuffo della sua barba. ATTO IV: Celestina cammina per strada parlando fra sè e sè e valutando i profitti e i rischi della sua impresa, giunge alla porta della casa di Melibea e pensa sia di buon auspicio trovarvi Lucrezia, cugina di Elicia, che sicuramente non le sarà ostile. Alisa, madre di Melibea, le sente parlare e chiede alla sua serva chi sia la donna che è alla porta; Lucrezia non ha buone parole per lei, tanto che fa ridere la sua signora, la quale le ordina di far salire Celestina. Parlano brevemente, ma poi Alisa deve andare via e lascia Melibea a fare gli onori di casa. Dopo poco Melibea riconosce Celestina, e per il fatto che si trattava di una vecchia amica di famiglia è disposta ad ascoltare quanto lei ha da dirle. La mezzana comincia a parlare di un giovane ammalato, che ha nome Calisto e al solo sentirlo pronunciare Melibea va su tutte le furie e ordina a Lucrezia di cacciare via la vecchia, perché non vuole sentir parlare di lui e vuole assolutamente che abbandoni ogni suo proposito. Tuttavia Celestina, che si era già preparata ad una reazione del genere, la prega di aiutarla a dare sollievo a giovane per un mal di denti che lo sta abbattendo e di donarle il suo cordone che aveva fama di aver toccato tutte le reliquie di Roma e Gerusalemme. Commossa Melibea decide di accettare e si pente di aver reagito così duramente. ATTO V: Preso congedo da Melibea, Celestina si avvia verso casa, parlando tra sé e scongiurando di aver corso un grande pericolo per l'ira della ragazza. Giunta a casa vi trova Sempronio, e gli dice di andare con lei da Calisto, perché sarà lì che sentirà meraviglie. Parmeno vede i due venire da lontano e lo dice a Calisto; egli gli dice di correre ad aprire loro la porta e si lamenta per la sua lentezza. ATTO VI: Calisto chiede subito a Celestina come sia andato l'incontro,e lei gli dice che è riuscita a convertire la durezza della giovane in dolcezza, e il suo impeto in pacatezza, al punto di essere convinta che tutto quell'astio iniziale era solo sintomo di amore trattenuto, che è ciò che distingue le fanciulle come lei da quelle di strada. Allora Calisto si calma,e sale sopra con Celestina per sapere i dettagli del colloquio avuto con Melibea. La mezzana gli racconta della scusa del mal di denti, della richiesta del cordone ma per andare avanti chiede a
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