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Riassunto de La Locandiera (1753), Carlo Goldoni, Schemi e mappe concettuali di Letteratura Italiana

Riassunto di tutte le scene del primo, del secondo e del terzo atto de La Locandiera di Carlo Goldoni. ATTO PRIMO SCENA PRIMA Il Marchese di Forlipopoli e il Conte d’Albafiorita si trovano alla locanda. Il Marchese, con una certa arroganza, insiste sulla differenza sociale che c’è fra lui e il Conte; infatti il Marchese è un aristocratico decaduto, che ha dovuto vendere il titolo, mentre il Conte è un mercante arricchito, che è entrato a far parte della nuova nobiltà...

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

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Caricato il 14/06/2022

Luxianaa
Luxianaa 🇮🇹

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Scarica Riassunto de La Locandiera (1753), Carlo Goldoni e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! CARLO GOLDONI LA LOCANDIERA RIASSUNTO PERSONAGGI ● Il Cavaliere di Ripafratta ● Il Marchese di Forlipopoli ● Il Conte d’Albafiorita ● Mirandolina,la locandiera ● Ortensia,comica ● Dejanira,comica ● Fabrizio,cameriere ● Servo del Cavaliere ● Servo del Conte La scena si rappresenta in Firenze nella locanda di Mirandolina. L’AUTORE A CHI LEGGE Goldoni in questa introduzione si rivolge direttamente al lettore, chiarendo alcune cose della sua commedia. Innanzitutto ci tiene a specificare che, tra tutte le commedie da lui composte, la Locandiera è la più morale, la più utile e la più istruttiva. Ciò potrà sembrare un paradosso dato il carattere della protagonista, una donna lusinghiera e molto pericolosa; ma, considerando il comportamento dei personaggi maschili, Mirandolina si rifà alla scuola che insegna a fuggire i pericoli, per non soccombere alle cadute. Mirandolina mostra al pubblico come si innamorano gli uomini; riesce in poche ore a far innamorare di sé il Cavaliere di Ripafratta, disprezzatore delle donne, che mai ha seco loro trattato. Compiacendolo, assecondandolo, lodando le cose che gli aggradano, parlandogli con umiltà e rispetto e usando parole dolci, con due lacrime e uno svenimento, lo fa cadere nel sacco. Nemmeno l’autore stesso immaginava che un simile personaggio si facesse vincere dall’amore e in così poco tempo. Accaduto questo nei primi due atti, Goldoni non sapeva cosa inserire nel terzo; finché non gli viene in mente di portare in scena quelle donne lusinghiere che maltrattano i propri amanti aspramente. Ad esempio nella scena dello stirare la stessa Mirandolina maltratta il Cavaliere, dopo averlo fatto innamorare di sé, smuovendo lo sdegno dello spettatore contro di lei. Inoltre Goldoni avvisa il lettore di un cambiamento riguardante il personaggio di Fabrizio: questo infatti parlava veneziano nella prima rappresentazione dell’opera, ma nell’edizione del 1753 parla italiano. ATTO PRIMO SCENA PRIMA Il Marchese di Forlipopoli e il Conte d’Albafiorita si trovano alla locanda. Il Marchese, con una certa arroganza, insiste sulla differenza sociale che c’è fra lui e il Conte; infatti il Marchese è un aristocratico decaduto, che ha dovuto vendere il titolo, mentre il Conte è un mercante arricchito, che è entrato a far parte della nuova nobiltà (i due protagonisti rappresentano gli estremi dell’alta società veneziana del tempo). Il Conte tuttavia gli risponde per le rime, in quanto anch'egli è un nobile. Dopo che il Marchese gli ha rinfacciato che il suo titolo è comprato, il Conte gli ricorda invece come egli abbia venduto il suo di titolo. A questo punto entrambi dichiarano di trovarsi in quella locanda a Firenze perché innamorati di Mirandolina. Il Marchese sostiene che Mirandolina abbia bisogno della sua protezione, quindi le converrebbe sposare lui, mentre il Conte afferma che ciò di cui la donna ha bisogno è il denaro. Il Conte infatti spende tutti i giorni uno zecchino d’oro e non manca di fare preziosi regali alla locandiera, allude poi ai mancati pagamenti del Marchese. Il Marchese poi informa il Conte che a quanto pare Mirandolina sia innamorata del cameriere Fabrizio e il Conte interviene dicendo che, essendole morto il padre da sei mesi, forse vuole sposare Fabrizio per portare avanti la locanda. A questo punto il Conte suggerisce di dare 300 scudi ciascuno alla locandiera, ma ovviamente il Marchese rifiuta la proposta. SCENA SECONDA Entra in scena Fabrizio e i due nobili gli chiedono come stia Mirandolina. Segue un leggero battibecco sulla mancata educazione del ragazzo, egli infatti ha appellato il marchese come “signore”. Fabrizio allora si rivolge a entrambi come “illustrissimo”, ma il Marchese si offende, in quanto sostiene che tra egli e il Conte ci sia una differenza di ceto. Fabrizio allora sussurra all’orecchio del Conte che la differenza è tutta nei conti. Così Fabrizio si rivolge al Marchese chiamandolo “eccellenza” e al Conte come “illustrissimo”. Dopo che il Conte dona al ragazzo uno zecchino d’oro e invita il marchese a fare altrettanto, quest’ultimo si rifiuta e lo accusa di sperperare i suoi soldi. SCENA TERZA La scena consiste in un breve battibecco tra il Marchese e il Conte. Il Marchese dice che l’intento del Conte è quello di batterlo con i suoi regali, ma ciò non basta in quanto afferma che Mirandolina non abbia rispetto di lui e che alla donna serve protezione. Il Conte allora elogia il denaro: tutti rispettano chi ha il denaro. SCENA QUARTA Il Cavaliere di Ripafratta, sentendo del trambusto dalla sua camera, si reca dai due disputandi, chiedendo cosa avesse scatenato tale discussione. A questo punto viene interrogato dal Marchese in meritò alla nobiltà e il Conte aggiunge che la nobiltà non ha valore senza denaro. Quando il Marchese vede che la discussione sta per volgere a suo sfavore, cambia argomento. I due innamorati confessano al Cavaliere il motivo della loro discussione, ma quando questo apprende che la disputa ruota attorno a una donna esprime tutto il suo disprezzo. Il Marchese e il Conte elogiano Mirandolina, essendo lei bella, parlando bene, vestendo con pulizia ed essendo di ottimo gusto. Ma nonostante le insistenze dei due e il frequente invito a guardare la donna, il Cavaliere sostiene che le donne siano tutte uguali, un’infermità insopportabile per l’uomo. Inoltre dichiara di non volere eredi, perché per averne dovrebbe sposarsi e sopportare una donna per il resto della vita, invece preferisce spendere il suo patrimonio con gli amici. Infine dichiara di stimare quattro volte più di lei un cane da caccia. SCENA QUINTA Entra in scena Mirandolina e chiede ai signori se può essere utile in qualcosa. A questo punto il Marchese le chiede di andare in camera con lui, ma lei risponde che manderà un cameriere se può servirlo in qualcosa. Il Marchese allora elogia la pudicizia della donna all’orecchio del Cavaliere. A questo punto il Conte vuole regalarle degli orecchini di diamanti e, dopo varie insistenze, ella accetta e il Conte vanta la prontezza di spirito di Mirandolina al Cavaliere. Quest’ultimo continua a borbottare quanto la donna non meriti queste attenzioni e questi regali, sostiene che sia impertinente nel rifiutarsi di servire un suo cliente nella propria camera e di prosciugare le ricchezze del Conte senza nemmeno ringraziare. Il Cavaliere rimprovera molto sgarbatamente Mirandolina per la biancheria che gli è stata servita, lei allora gli promette della biancheria migliore e lo invita a usare più gentilezza nei suoi noie e lei lo sa molto bene perché lavorando in una locanda ha visto molte cose. La donna fa per andarsene, ma il Cavaliere la trattiene. Lei si fa dare la mano di lui e quando il Cavaliere le chiede il perchè, Mirandolina gli dice che sia il Conte che il Marchese si sarebbero montati la testa per un simile gesto; lui invece no perchè è un uomo vero. A questo punto Mirandolina lascia la camera. SCENA SEDICESIMA Il Cavaliere è sbalordito,trova che in Mirandolina ci sia qualcosa di diverso dalle altre donne. Ma non per questo si sarebbe fatto abbindolare da lei, si sarebbe innamorato di lei e l’avrebbe sposata. Per lui resta una donna con cui divertirsi, al pari di qualsiasi altra. SCENA DICIASSETTESIMA Fabrizio mostra la camera a due nuove ospiti: Ortensia e Dejanira. Usa l’appellativo “illustrissime” quando si rivolge a loro. Dopodiché le donne gli chiedono di parlare con il padrone dell’osteria e lui va a chiamare Mirandolina. SCENA DICIOTTESIMA Si scopre che le due donne non sono delle dame, ma due attrici comiche. Se la ridono per come hanno ingannato il cameriere, ma allo stesso tempo Dejanira teme che il conto sarà più salato. Ortensia la rassicura subito, ma Dejanira teme che i loro compagni possano raggiungerle e smascherarle. Ortensia però le dice che non possono arrivare a Firenze, perché da Pisa con il navicello ci vogliono tre giorni. SCENA DICIANNOVESIMA Torna Fabrizio per annunciare l’imminente arrivo di Mirandolina e garantisce un servizio impeccabile. Ortensia si destreggia molto bene nella parte della nobildonna e Dejanira se la ride. Poi Fabrizio tira fuori penna e calamaio per prendere i loro nominativi. Ortensia chiede il perché e il cameriere risponde che i locandieri sono obbligati a prendere il nome, il casato, la patria e la condizione di tutti gli ospiti. Ortensia gli chiede cosa succeda se qualcuno fornisce loro un nome falso e Fabrizio le risponde che i locandieri non possono farci nulla. La donna si presenta allora come la Baronessa Ortensia del Poggio, proveniente da Palermo (Fabrizio pensa subito a quanto debba essere focosa, essendo siciliana). Dejanira non sa cosa dire e viene incitata da Ortensia, ma alla fine risponde l’amica per lei: Contessa Dejanira dal Sole, proveniente da Roma. Fabrizio torna al lavoro mentre le due si burlano a vicenda. SCENA VENTESIMA Le due stanno ancora ridacchiando quando arriva Mirandolina, questa bacia la mano ad Ortensia, ma quando prova a baciarla a Dejanira, quest’ultima scoppia a ridere. Al che Mirandolina inizia a insospettirsi perché le dame non sono mai lasciate da sole. Così chiede se siano accompagnate da qualcuno o se abbiano della servitù. Ortensia allora dice che il Barone suo marito arriverà con il marito di Dejanira, il Conte Orazio. A sentire i nomi dei loro finti mariti Dejanira scoppia a ridere. Mirandolina allora allude alla loro falsa nobiltà e Dejanira si fa smascherare. Ortensia rimprovera Dejanira e si scusa con Mirandolina affermando di volersi solo divertire. Mirandolina le lascia usufruire della camera, ma dice anche che se dovesse arrivare qualcuno di davvero nobile dovrebbero lasciarla subito. Ortensia a questo punto si impone perché ha intenzione di pagare la camera e Mirandolina la avvisa che nella stanza accanto alloggia un cavaliere. Così le due iniziano a chiedere se questo sia molto ricco, ma la locandiera non risponde. SCENA VENTUNESIMA Il Marchese entra nella camera delle due false dame e Mirandolina presenta a lui le signore. Dejanira e Ortensia cercano di non farselo scappare e iniziano a lusingarlo molto esplicitamente. Il Marchese si presenta e si vanta di offrire protezione a Mirandolina e la offre anche alle due signore. Dopo vari apprezzamenti, il Marchese tira fuori un fazzoletto di seta e fa finta di asciugarsi la fronte e Mirandolina si complimenta. Il Marchese allora si vanta di essere un uomo di gusto. Dopo lo mostra alle commedianti e spiega che il fazzoletto viene da Londra. Critica anche il Conte, poiché non sa scegliere regali di buon gusto e insiste nel regalarlo a Mirandolina che infine accetta di prenderlo. Le dame allora iniziano ad attirare la sua attenzione: Dejanira gli chiede se a Firenze possa trovare un fazzoletto di simile bellezza e Ortensia gli chiede se conosce un buon calzolaio. Dopodiché si congedano con la promessa di pranzare insieme e il Marchese rassicura Mirandolina perché ha occhi solo per lei. SCENA VENTIDUESIMA Prima che ognuno torni alle sue occupazioni, il Conte si aggiunge al discorso. Il Marchese dice all’orecchio di Mirandolina di mostrare il fazzoletto al Conte e lei lo mostra. Il Marchese a questo punto invita la donna a non far vedere certe cose, perché si fanno in segreto. A questo punto il Conte prende un gioiello di diamanti che si abbina agli orecchini che le aveva già regalato. Dopo forti insistenze Mirandolina lo prende e il Marchese lo maledice nella sua mente. Le due comiche, vedendo il diamante, iniziano a lusingarlo e il Conte si presenta loro. Dejanira dice di conoscere la famiglia del Conte, in quanto è molto importante. Ortensia poi aggiunge di essere quasi sua compaesana, essendo lei di Palermo e il signore di Napoli; mentre Dejanira dice di essere andata una volta a Napoli e di aver voluto conoscere un cavaliere napoletano. Il Conte allora le invita a pranzo nella sua camera, ma il Marchese si oppone perché si era già accordato con le dame per il pranzo. Queste ultime lo liquidano velocemente per stare con il Conte, il quale chiede a Mirandolina di apparecchiare il tavolo per tre, dicendo al Marchese che non c’era posto per una quarta persona. A questo punto il Conte dice a Mirandolina che, nonostante stia pranzando con le due donne, ama solo lei. Il Marchese allora pensa tra sé e sé che non prenderà un bel fazzoletto a Firenze per Dejanira e invita Mirandolina a custodire il suo. SCENA VENTITREESIMA Essendo rimasta sola, Mirandolina pensa che non saranno dei regali a farla innamorare, né tanto meno la protezione di un nobile. Se dovesse scegliere però preferirebbe sposare il Conte perché spende di più. Ringrazia la venuta delle due donne, così il Conte e il Marchese saranno impegnati con loro e lei potrà concentrarsi sul Cavaliere di Ripafratta. Mirandolina infatti ha come obiettivo far innamorare di lei il Cavaliere. ATTO SECONDO SCENA PRIMA Fabrizio porta il pranzo in camera del Cavaliere di Ripafratta, ma vuole che sia il suo servitore a darglielo, in quanto trova il Cavaliere molto scortese. Il servitore però gli dice che il suo padrone è scortese solo con le donne e a lui non avrà niente da ridire.Fabrizio pensa che il Cavaliere sia uno sciocco a non sopportare le donne. Il servitore serve il pranzo al Cavaliere, il quale nota che il pranzo è stato servito molto presto. Il servitore gli dice che la sua camera è stata servita prima di quella di tutti gli altri ospiti per volere di Mirandolina. Il Cavaliere è stupido da tanta premura e discutendo con il suo servitore, quest’ultimo dice che, se non facesse un torto al suo padrone, servirebbe volentieri la locandiera. Il Cavaliere si meraviglia di come la locandiera incanti tutti e decide che il giorno dopo dovrà partire subito per Livorno. SCENA SECONDA Il servitore comunica al Cavaliere che, se il suo pranzo non è di gradimento, Mirandolina gli preparerà un piccione. Ma il padrone gusta con piacere il pranzo e si stupisce della bontà della salsa che lei ha preparato. A questo punto il Cavaliere manda il servitore a fare i complimenti alla locandiera. Tra sè e sè il padrone riflette sulle qualità di Mirandolina e sui servizi che gli sono stati forniti. Soprattutto apprezza la sincerità della donna, essendo per lui tutte le donne bugiarde. SCENA TERZA Il servitore torna e avvisa il Cavaliere che Mirandolina sta preparando un altro piatto e il padrone decide di pagare la donna il doppio. A questo punto il Cavaliere chiede al servitore del Conte d’Albafiorita e questo lo informa che lui è pranzo con due dame, arrivate poche ore prima alla locanda. Il Cavaliere disprezza come due donne sconosciute gli abbiano fatto perdere la testa e lo accusa di debolezza. Poi chiede del Marchese di Forlipopoli e il servitore gli dice che è uscito dalla locanda. SCENA QUARTA Entra Mirandolina in camera con la nuova portata e vuole servirla lei stessa in tavola, nonostante il Cavaliere insista nel farla servire al suo servitore. Il Cavaliere inoltre si stupisce dell’umiltà di Mirandolina. La locandiera poi gli spiega che non serve nessuno nella propria camera. Il Cavaliere assaggia il nuovo piatto e ne rimane estasiato. Data la simpatia che inizia a provare nei confronti della donna, decide ancora più fermamente di recarsi il giorno dopo a Livorno. Il Cavaliere fa i complimenti alla donna, la quale gli dice che la locanda è fornita di cuochi e non è tutto merito suo. Una cosa che ha fatto lei è la salsa, ma non può rivelarne il segreto. A questo punto il Cavaliere fa prendere al servitore del vino di Borgogna e ne offre un po’ alla donna, che dopo qualche reticenza beve dal bicchiere del Cavaliere. Prende anche un pezzo di pane per non sentirsi male e si siede al tavolo del Cavaliere. Gli chiede poi di mantenere il segreto, perché molte volte sia il Conte che il Marchese le hanno chiesto di pranzare con loro, ma lei ha sempre rifiutato. Il Cavaliere intima poi al suo servitore di tacere sulla vicenda e lo liquida mandandolo in cucina a preparare delle uova. Poi confessa a Mirandolina che forse ella gli sta facendo cambiare natura, perché non ha mai passato così tanto tempo con una donna e non ne ha mai provato simpatia. La giovane gli dice che anche lei sente qualcosa per lui, ma non si sposerebbe mai con un uomo che odia le donne e poi lei non vuole affatto sposarsi, vuole rimanere libera e, se sapesse che il Cavaliere prova qualcosa nei suoi confronti, smetterebbe di andare a trovarlo. Il Cavaliere decide così di ubriacarsi e poi brindano a chi si vuole bene, ma senza malizia. SCENA QUINTA Il Marchese entra nella camera del Cavaliere. Mirandolina si affretta subito a dire che era andata a servire il Cavaliere, ma poi si era sentita male e stava bevendo del vino di Borgogna per riprendersi. Il Marchese allora vuole assaggiare a tutti i costi il vino di Borgogna. SCENA SESTA Il servitore apparecchia anche per il Marchese e poi serve in tavola le uova che il Cavaliere aveva ordinato. E’ costretto però a portarle subito via, in quanto al Marchese non piacciono. Chiede a Mirandolina di rimanere, ma ella vuole andarsene, però lui le ordina di rimanere ed è costretta a farlo. Mirandolina invita il Marchese ad assaggiare un po’ della pietanza che aveva preparato al Cavaliere e anche lui è esterrefatto. A questo punto Mirandolina e il Cavaliere iniziano a parlare sottovoce. Lei non sopporta la presenza del Marchese e dichiara di odiare gli uomini come lui odia le donne. Assaggiato il vino di Borgogna, il Marchese propone di assaggiare il suo vino di Cipro e il servitore del Cavaliere porta dei bicchieri piccolissimi. Il Marchese ne versa alcune gocce. Mirandolina e il Cavaliere bisbigliano con disapprovazione, in quanto il vino non è buono. Il Cavaliere mente però e fa i complimenti al Marchese, mentre Mirandolina gli dice la verità e dice che non sopporta chi mente. Il ATTO TERZO SCENA PRIMA Mirandolina è nella sua camera e chiama Fabrizio per farsi portare un ferro caldo per stirare la biancheria, anche se il compito non spetterebbe a lui. Fabrizio dice però che finchè mangerà il suo pane dovrà servirla, anche se è tutto inutile perché lei non ricambia il suo amore per far innamorare di lei solo i nobili. Lei, infastidita, lo manda a prendere il ferro e Fabrizio esce dalla sua camera. SCENA SECONDA Mirandolina sta ancora pensando a ciò che le ha detto Fabrizio e lo ritiene un povero sciocco. Arriva il servitore del Cavaliere e le porta una piccola ampolla con della melissa. Mirandolina chiede se sia di oro e il servitore risponde di sì. A questo punto chiede che senso abbia prendere la melissa dopo che si è ripresa dallo svenimento e perché il Cavaliere non gliela abbia offerta quando stava male. Il servitore le confessa che il padrone lo aveva mandato prima a comprare l’ampolla e poi dallo speziale a prendere la melissa. Mirandolina ne beve un po’ giusto per precauzione. Quando sta per ridare al servo la boccetta, questo le dice che ormai è sua, che il padrone gliela ha fatta comprare apposta. Mirandolina la fa rimandare indietro, compiendo un affronto nei confronti del Cavaliere. SCENA TERZA Fabrizio torna con il ferro e lo dà a Mirandolina. Subito dopo le dice che è venuto a sapere della boccetta che il Cavaliere le ha regalato e lei prontamente dice di non averla accettata e di averla restituita. Fabrizio chiede spiegazioni, ma Mirandolina arrabbiata lo manda a prendere un secondo ferro bollente. SCENA QUARTA Il Cavaliere entra in camera di Mirandolina e, dopo essersi assicurato che la donna stia bene, le chiede perché ha rifiutato il suo regalo. Spiega poi che ella non è soggetta agli svenimenti e che la melissa non le serve, tanto non le accadrà mai più. Il Cavaliere ha timore che la donna sia svenuta a causa sua, ma Mirandolina gli dice che è a causa del suo vino di Borgogna che si è sentita male e che non tornerà mai più nella sua camera. Mirandolina chiama Fabrizio per farsi portare un secondo ferro bollente e il Cavaliere insiste per farle accettare il suo regalo. Lei dice che non accetta i regali e il Cavaliere le rinfaccia tutti i regali che lei ha accettato da parte del Conte d’Albafiorita. Mirandolina dice che lo ha fatto solo per non offenderlo. Il Cavaliere allora inizia a sentirsi offeso e la donna chiama insistentemente Fabrizio. Poi infine prende la boccetta e la lancia nella pila della biancheria da stirare. SCENA QUINTA Entra Fabrizio con il secondo ferro e si ingelosisce vedendo il Cavaliere. Mirandolina inizia a chiedere se Fabrizio stia bene, perchè non lo vede molto in forma, mentre il cameriere le chiede se debba riscaldare il primo ferro, ormai raffreddato. Il Cavaliere prova a mandare via Fabrizio, ma Mirandolina gli rivolge dolci attenzioni e poi lo manda a riscaldare il ferro. SCENA SESTA Il Cavaliere accusa la donna di essere innamorata del suo cameriere e le dice che lei si meriterebbe l’amore d'un re. Ironicamente la donna risponde “Di spade o di coppe?”. Il Cavaliere vuole dichiararsi una volta per tutte, ma Mirandolina cerca di mandarlo via perché ha della biancheria da stirare. Il Cavaliere le chiede se della biancheria sia più importante di lui e lei risponde di sì, perché deve essere servita la mattina dopo alla locanda e poi non ha intenzione di avere a che fare con un uomo che disprezza le donne. A questo punto il Cavaliere le dice che ha imparato la lezione: non odierà più le donne e, anzi, chiede perdono per averle disprezzate. Lui vuole servire Mirandolina, ma lei non ne vuole sapere. A questo punto al Cavaliere sta per venire un mancamento e lei gli restituisce l’ampolla con lo spirito di melissa. Il Cavaliere vuole prenderle la mano, ma lei lo brucia con il ferro da stiro e gli chiede scusa falsamente. Il Cavaliere dice che non gli importa perché lei ormai ha scottato il suo cuore. Mirandolina inizia a chiamare Fabrizio per farsi portare un ferro caldo, ma il Cavaliere vuole che usi il suo servitore perchè è geloso di Fabrizio e se dovesse vederlo gli spaccherebbe la testa. Mirandolina va a prendere il ferro da stiro, lasciando il Cavaliere da solo. SCENA SETTIMA Il Cavaliere maledice se stesso per essersi innamorato di Mirandolina. SCENA OTTAVA Il Marchese si reca dal Cavaliere perché quando quest’ultimo gli ha lanciato il vaso una goccia d’acqua ha macchiato l’abito del Marchese. Il Cavaliere chiede scusa al Marchese tre volte e infine la questione si risolve. Il Marchese poi capisce che il Cavaliere è innamorato di Mirandolina e il Cavaliere se ne va infuriato. SCENA NONA Il Marchese trova la boccetta dorata con lo spirito di melissa. Crede che non sia vero oro, ma princisbech. La prende credendo che con lo spirito di melissa possa togliere la macchia dal suo vestito. SCENA DECIMA Dejanira vede il Marchese da solo e lui le dice che sta cercando di rimuovere la macchia dal suo vestito con lo spirito di melissa. Lei subito lo ferma perché la macchia peggiorerebbe e dice di poter lavare lei il vestito del Marchese per uno scudo. Essendo a corto di quattrini il Marchese vorrebbe rifiutare, poi Dejanira vede la boccetta e il Marchese gliela regala, tanto pensa di poter ripararla a Mirandolina. Dejanira crede che sia oro vero e corre a farla vedere a Ortensia. SCENA UNDICESIMA Il Marchese incontra il servitore del Cavaliere che cerca la boccetta d’oro. Il Marchese fa finta di non averla vista ed entra nel panico perchè apprende che sia stata pagata 12 zecchini d’oro e lui non potrà mai risarcire Mirandolina di tale spesa. Il servitore se ne va sconsolato per non aver trovato la boccetta. SCENA DODICESIMA Il Marchese si dispera perché non possiede 12 zecchini d’oro per risarcire Mirandolina e il Cavaliere e non può nemmeno recarsi da Dejanira per chiedere indietro la boccetta. Giunge il Conte per sapere se il Marchese è venuto a conoscenza del fatto che il Cavaliere si sia innamorato di Mirandolina. Il Marchese è sicuro che Mirandolina non lo ricambia perchè lui le ha offerto la sua protezione e perchè vale molto di più del Cavaliere. Il Conte gli fa però notare che Mirandolina ha pranzato con il Cavaliere, lo serve in camera, gli prepara la biancheria migliore, mette in scena finti svenimenti e altre smancerie, tutte cose che non ha mai fatto a loro due. Il Conte e il Marchese si sentono molto risentiti perché loro hanno sempre offerto molto di più a Mirandolina. Il Conte allora propone di lasciare la locanda e quella donna ingrata all’istante e dice che lui ha già fatto andare via le due dame. Rivela inoltre al Marchese che sono due attrici e che si trovano in una casa vicino al teatro assieme alla loro compagnia. Il Marchese non vorrebbe andarsene, ma il Conte gli dice che verranno ospitati gratuitamente da un suo parente e poi gli presta 13 zecchini d’oro. Il Marchese ha intenzione di pagare la boccetta e di restituire lo zecchino che il Cavaliere gli aveva prestato. SCENA TREDICESIMA Mirandolina si rende conto di essere in una pessima situazione e ha intenzione di evitare il Cavaliere e chiude la porta della sua camera. L’unica soluzione sarebbe quella di chiedere aiuto a Fabrizio, promettendogli di sposarlo, ma poi pensa che il giovane prima o poi si stancherà delle sue vane promesse. Decide quindi nel caso di sposarsi veramente. SCENA QUATTORDICESIMA Il Cavaliere bussa insistentemente alla porta di Mirandolina, ma lei non ha alcuna intenzione di aprire. Dopo varie insistenze, promette al Cavaliere di raggiungerlo successivamente in camera sua perché in quel momento è impegnata con degli ospiti. Il Cavaliere la minaccia se lei non si recherà nella sua stanza. Mirandolina chiama Fabrizio e gli dice che il Cavaliere è innamorato di lei. Fabrizio dice che se ne era accorto e si era molto ingelosito della cosa. La donna però gli dice falsamente che lei agisce senza malizia e non sapeva che il Cavaliere fosse cotto di lei e non se ne era mai accorta. Fabrizio le dice che questo accade perché lei è orfana e senza marito e Mirandolina dice che vorrebbe maritarsi. SCENA QUINDICESIMA Il Cavaliere inizia a bussare alla porta di Mirandolina, lei non vuole rispondere e per questo motivo risponde Fabrizio. Il Cavaliere ordina a Fabrizio di aprire la porta, ma il giovane continua a chiedergli se ha bisogno di qualcosa senza aprire la porta. SCENA SEDICESIMA Il Conte e il Marchese dalla porta di mezzo sentono tutto e decidono di intervenire. Il Conte convince Fabrizio ad aprire la porta al Cavaliere, che entra nella camera come una furia, cercando Mirandolina. I presenti mentono e dicono che non sanno dove sia. Il Cavaliere si giustifica dicendo di non essere innamorato della locandiera, ma di aver pagato per un servizio che le aveva chiesto. Fabrizio allora lo accusa di aver chiesto alla donna di andare nella sua camera da letto e il Cavaliere minaccia di rompere il cranio a Fabrizio. Il cameriere se ne va. SCENA DICIASSETTESIMA Il Conte e il Marchese prendono in giro il Cavaliere perché prima li ha criticati e poi si è innamorato della locandiera. A questo punto il Conte vuole la sua rivincita. Il Cavaliere strappa il fodero della spada al Marchese per iniziare un duello contro il Conte, ma quando esce la spada questa è rotta. Il Marchese lo accusa di avergli rotto la spada, ma poi si ricorda di averla rotta lui in un duello precedente. Il Conte continua a provocare il Cavaliere, il quale però non riesce a dire di no quando gli chiedono se sia veramente innamorato di Mirandolina. SCENA DICIOTTESIMA Arrivano Fabrizio e Mirandolina per porre fine al duello. Il Conte e il Marchese allora continuano a sfottere il Cavaliere per il suo amore verso Mirandolina, ma lui non riesce a dire di no. Alla fine Mirandolina confessa di aver cercato di sedurre il Cavaliere perché voleva fargliela pagare per la sua misoginia, ma non ci era riuscita. Il Cavaliere però non proferisce parola e si mostra confuso. Il Conte e il Marchese allora continuano a inveire contro di lui e Mirandolina dice la verità, perché lei è una donna onesta. Dice anche che le finte lacrime e i finti svenimenti sono armi che le donne usano spesso e che il Cavaliere dovrebbe saperlo. Il Cavaliere è sconvolto nell’apprendere che il pianto e lo svenimento di Mirandolina sono falsi in realtà. Il Conte e il Marchese sostengono ancora che egli sia innamorato di Mirandolina, ma lei sostiene il contrario, non è riuscita a innamorarlo. Allora Mirandolina annuncia di voler sposare Fabrizio per mostrare ai presenti che il Cavaliere non è affatto geloso. Il Cavaliere maledice Mirandolina e la minaccia con parole dure e terribili e poi se ne va.
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