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La scoperta del sapere geografico: la geografia come disciplina sconosciuta, Sintesi del corso di Geografia

La geografia è una disciplina che va oltre il semplice apprendimento di nozioni. Offre competenze per comprendere lo spazio, gli eventi e le relazioni territoriali. Studia i rapporti tra esseri umani, comunità e culture. La globalizzazione ha cambiato il modo di vivere e agire nello spazio. Per comprenderla, è importante analizzare le sue parti: popolazioni, gruppi sociali e individui. La geografia ha avuto diverse interpretazioni nel corso del tempo.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 28/12/2022

chia22ra44
chia22ra44 🇮🇹

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Scarica La scoperta del sapere geografico: la geografia come disciplina sconosciuta e più Sintesi del corso in PDF di Geografia solo su Docsity! CAPITOLO 1 ALLA SCOPERTA DEL SAPERE GEOGRAFICO LA GEOGRAFIA: QUESTA SCONOSCIUTA Sembra paradossale considerare la GEOGRAFIA una disciplina sconosciuta in quanto:  Affonda le sue radici nell’antichità  Ha costituito un edificio affidabile di conoscenze  E’ presente nella scuola italiana fin dai primi anni di istruzione La geografia presenta ancora MOLTO DA SCOPRIRE PER QUANTO RIGUARDA LE SUE POTENZIALITA’ FORMATIVE E PROFESSIONLIZZANTI. E’ necessario eliminare STEREOTIPI E PREGIUDIZI che ne fanno un contenitore enciclopedico, per riuscire a cogliere la sua vera natura. Nonostante la GEOGRAFIA sia caratterizzata da molte nozioni, essa oltrepassa il PURO NOZIONISMO. Piu’ grave e’ l’ incapacita’ di molti di avvalersi delle NUMEROSE COMPETENZE E ABILITA’ che la geografia puo’ offrire: - Organizzare mentalmente e interpretare lo spazio in cui si vive - Collocare in modo consapevole i fatti nelle loro reali dimensioni territoriali e nelle loro reciproche relazioni - Confrontare i diversi punti di vista per ottenere un’analisi ad ampio raggio dei fenomeni spaziali non condizionata da effetti distorsivi Le NOZIONI non costituiscono un traguardo ma MEZZI PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI SPECIFICI DI INDAGINE. Le NOZIONI organizzano gli elementi comunicativi di base per riferirsi alle RELAZIONI CHE INDIVIDUI E SOCIETA’ INTRATTENGONO CON LO SPAZIO-AMBIENTE TERRESTRE. Esso e’ uno spazio molto COMPLESSO e DISOMOGENEO che e’ OGGETTO DI INDAGINE DELLA GEOGRAFIA. GEOGRAFIA (in estrema sintesi) scienza che studia i processi di antropizzazione del pianeta cioè i rapporti che nello spazio e nel tempo associano tra loro esseri umani, comunita’, popoli e culture. I PROCESSI DI ANTROPIZZAZIONE si manifestano sempre con maggiore pervasività comportando GRAVE RISCHI per le varie specie, compresa quella umana. Le attività antropiche hanno causato un’ACELERAZIONE DEI CAMBIAMENTI BIOLOGICI E FISICI che risultano sempre MENO SOSTENIBILI. La GLOBALIZZAZIONE ha modificato profondamente il modo di vivere e di agire nello spazio ed ha portato il PIANETA AD UN PUNTO DI FORTE CRITICITA’. La superficie terrestre e’ in natura DISOMOGENEA e DIFFERENZIATA e, tale condizione è accentuata dalla molteplicità e varietà dell’AZIONE TRASFORMATRICE. Per comprendere l’AZIONE TRASFORMATRICE e’ importante analizzarla nelle sue PARTI, cioè distinguendo gli IMPATTI ESERCITATI DA: - POPOLAZIONI - GRUPPI SOCIALI - INDIVIDUI (che agiscono ognuno con le proprie specificità) E’ necessario includere nello STUDIO DELLO SPAZIO SOCIALE il riferimento alle DISUGUAGLIANZE. E’ importante orientare la DISCIPLINA VERSO FINALITA’ PRECISE per interpretare: 1) Agire territoriale degli esseri umani che sono mossi dai propri bisogni 2) POLITICHE SPAZIALI messe in atto da Governi, multinazionali e gruppi di potere. La ricerca deve includere la DIMENSIONE ETICA che e’ necessaria per accordare esigenze immediate a interessi di ampia portata (equità sociale, sostenibilità, giustizia territoriale). Tali finalità sono rilevanti perché riguardano il funzionamento del mondo dal punto di vista spaziale e il progetto di abitare il Pianeta nella sua interezza di LITOSFERA, IDROSFERA, ATMOSFERA nella consapevolezza che esse sono interconnesse nella costruzione di una STRUTTURA UNICA: SISTEMA TERRA. LA COMPOSIZIONE DEI SAPERI GEOGRAFICI OGGETTO e FINALITA’ della GEOGRAFIA hanno ricevuto nel corso del tempo INTERPRETAZIONI DIFFERENTI percio’ non si puo’ delineare in sintesi i percorsi. L’evoluzione disciplinare si e’ caratterizzata: 1) Avvento della GEOGRAFIA SCIENTIFICA (700-800) nozioni e concetti organizzati in modo strutturato per una serie di conoscenze molto diversificate tra loro. La CONOSCENZA DEL MONDO e la NECESSITA’ DI DESCRIVERLLO hanno coinvolto oltre alla scienza e agli studi filosofici, molte espressioni dell’essere umano. L’obiettivo di tali conoscenze era RISPONDERE AGLI INTERROGATIVI PRIMORDIALI E A NUOVI PROBLEMI. Inizialmente i MITI COSMOGENICI venivano utilizzati per spiegare la posizione della Terra, la distanza tra gli astri e la Terra ecc. Queste testimonianze rispecchiavano la VISIONE DEL MONDO da parte di un popolo ma anche i RISULTATI DI OSSERVAZIONI ASTRONOMICHE. Il VOCABOLO “GEOGRAFIA” (dal greco ghe: Terra e graphia: descrizione o disegno),collega FENOMENI TERRESTRI e FENOMENI CELESTI e si accosta alla GEOMETRIA, ALL’ASTRONOMIA e alla FILOSOFIA. Tra i PENSATORI pre socratici si ricordano: 1) ANASSIMANDRO attento alla soluzione geometrica dei problemi cosmologici e secondo la tradizione fu il primo ad elaborare un’interpretazione grafica delle regioni abitate della Terra. (la Terra era concepita come un disco circondata da Oceano). 2) ERATOSTENE  sosteneva che la Terra fosse SFERICA. Fu il primo ad UTILIZZARE IL TERMINE GEOGRAFIA utilizzandolo come titolo di una sua opera composta da tre libri 3) STRABONE DI AMASEA utilizza il termine GEOGRAFIA in una sua opera cosi’ come CALUDIO TOLOMEO. L’opera di STRABONE era composta da 17 libri in cui scrive che la GEOGRAFIA e’ materia del filosofo. In quest’opera emerge il tentativo di congiungere la tradizione scientifico-matematica con gli aspetti antropici. Il nuovo quadro di riferimento è costituito da una CONCEZIONE MECCANICISTICA attraverso la quale viene interpretato il mondo distinto in 4 entità: 1) Spazio 2) Tempo 3) Materia 4) Movimento Le leggi meccanicistiche potrebbero spiegare ogni fenomeno nello spazio e nel tempo facendo riferimento al DETERMINISMO considerato valido per ogni sfera della realtà. DETERMINISMO presenza di una legge o di un SISTEMA di leggi universale per cui tutto in natura accade secondo relazioni di causa effetto. DARWIN dimostra L’EVOLUZIONE GRADUALE e L'AUTODIFFERENZIAZIONE DELLA SPECIE ATTRAVERSO L'INSIEME DI FORZE CINGIUNTE SIA EREDITARIE CHE AMBIENTALI. DARWIN ebbe un forte impatto rispetto a tutta la cultura del tempo rispetto alla collocazione dell'uomo nel quadro della natura. Nell' ambito della GEOGRAFIA emerge un altro studioso, RATZEL, il quale sostiene che L’ambiente naturale sia decisivo rispetto a CARATTERI E COMPORTAMENTI DELL’UOMO (pensiero NON di tipo meccanicistico). Nell’ambito della GEOGRAFIA subentra NON IN MANIERA ANTITETICA una visione in cui assumono rilievo la valutazione dell'azione umana e la circostanza storica nell'esame dei fatti e dei fenomeni sociali. L’opera di geografici FORMAZIONE STORICA produce un ridimensionamento dell'influenza ambientale sull’uomo. La capacità di adattamento in risposta agli STIMOLI AMBIENTALI, induce gli uomini a modificare con il loro intervento la superficie terrestre, tanto più inconsciamente quanto più possono avvalersi di tecniche avanzate . I NUOVI INDIRIZZI DOPO il secondo conflitto mondiale la geografia a attraversa un PERIODO DI CRISI date le condizioni economiche e sociali profondamente mutati e la contrapposizione politica e militare tra le due potenze mondiali (Stati Uniti e Unione Sovietica). La GEOGRAFIA è quindi costretta a ricercare nuove chiavi interpretative e nuove metodologie per prendere coscienza dei cambiamenti in atto. Gli anni 60 e l’inizio degli anni 70 segnano un PERIODO DI contrasti e contrapposizioni in cui la geografia risente del nuovo contesto internazionale e propone nuovi percorsi alcun i dei quali vengono abbandonati mentre altri ri0resi e rivisitati. Un filone attualizza il PENSIERO MARXINIANO che viene riconsiderare attraverso il rapporto uomo natura e sviluppando un’analisi economica del territorio collegata alle esigenze di pianificazione. Si diffonde sempre di più una NUOVA GEOGRAFIA negli anni successivi alla seconda guerra mondiale dopo lo sviluppo di modelli e schemi concettuali, formule e metodi matematici e statistici tratti dalle SCIENZE DURE. Le procedure prendono avvio negli STATI UNITI e nei PAESI SCANDINAVI ma in breve tempo diventano rilevanti ovunque  si parla di RIVOLUZIONE QUANTITATIVA. Il NUOVO APPROCCIO utilizza il RAGIONAMENTO DEDUTTIVO rispetto a quello INDUTTIVO perché legato all'esperienza DIRETTA DELL'OSSERVATORE. Il RAGIONAMENTO SEDUTTIVO ha l'obiettivo di CIRCOSCRIVERE i FATTI GEOGRAFICI entro una misurazione espressa in TERMINI QUANTUTATIVI attraverso la ricerca di LEGGI GENERALI alla base di MECCANISMI NATURALI, SOCIALI ed ECONOMICI. Per tali ragioni la DISCIPLINA VIENE RICONOSCIUTA COME SCIENTIFICA (tale riconoscimento inizia con il determinismo ambientale e prosegue con successivi passaggi paradigmatici). La GEOGRAFIA TEORICO-QUANTITATIVA elabora TEORIE E MODELLI di diffusione SPAZIALE, URBANA e PARTICOLARE. La GEOGRAFIA non può spingersi oltre certi limiti e non può limitarsi solo alla descrizione di RAPPORTI INVARIABILI DI CAUSA-EFFETTO perché altrimenti lo spazio sociale degli esseri umani che è COMPLESSO, LIBERO E MUTEVOLE si ridurrebbe a un insieme di relazioni fisse tra cose che annullerebbe la variabilità umana. Il trattamento matematico dei dati dà un importante contributo alla ricerca perciò i geografi utilizzano anche tecniche di rilevazione e di calcolo statistico . Negli ultimi anni del 900 si impone maggiormente la QUESTIONE AMBIENTALE a causa della diffusione evidente di gravi forme di INQUINAMENTO e di ATTACCHI VIOLENTI SUBITI DAL PAESAGGIO. Le sollecitazioni a mostrare maggiore interesse verso la QUESTIONE AMBIENTALE proviene dai SETTORI DELLA SOCIETÀ PIÙ SENSIBILI ALLA TUTELA AMBIENTALE, sia dal MONDO DELL'ECOLOGIA che esercitano influenza anche sulla RICERCA GEOGRAFICA. L'indirizzo ecologista della GEOGRAFIA si allaccia con la TEORIA DEL SISTEMA GENERALE che offre diverse visioni rispetto alla reciprocità SOCIETÀ-AMBIENTE ricollegandosi al PARADIGMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE. A fine 900 riscuotono molto successo anche filoni di ricerca come quelli della PERCEZIONE, COMPORTAMENTO E GEOGRAFIA UMANISTICA che considerano fondamentali le esperienze SOGGETTIVE e ALLO SPAZIO VISSUTO. La geografia della percezione pone attenzione sullo SPAZIO VISSUTO che è arricchito da elementi psicologici e sulla visione del territorio che hanno i suoi fruitori amplia così gli schemi interpretativi del rapporto società ambiente. La GEOGRAFIA DELLA MENTE introduce nel suo studio la soggettività perciò anche l'arte assume un ruolo importante. Sia la MATEMATICA che la STATISITCA ma anche L’ARTE forniscono APPORTI IMPORTANTI AI SAPERI GEOGRAFICI arricchendosi e rendendoli socialmente più utili. In questa ricerca plurale emerge L’ATTENZIONE NEI CONFRONTI PROBLEMI AMBIENTALI prodotti dalle interazioni tra natura e società umane che, soprattutto in paesi ad alta INDUSTRIALIZZAZIONE, SONO COSÌ PROFONDE DA MINACCIARE IL FUNZIONAMENTO DELLA TERRA. LA TERRA infatti non deve essere considerata solo come un serbatoio di risorse ma come SISTEMA. La situazione attuale, sia per le IMPROVVISE ACCELERAZIONI IMPRESSE AL CAMBIAMENTO, SIA PER LA SCALA PLANETARIA con cui si presenta in tante manifestazioni, è all'origine dell'idea di ANTROPOCENE che parte da motivazioni geologiche ma apre strade percorribili da discipline diverse, anche sociali. Per stimolare nella ricerca un maggiore impegno civile attento al BENE COMUNE, è necessario studiare gli impatti spesso VIOLENTI che l’azione umana produce non solo sulla natura e sui suoi cicli ma anche sulla disparità nella distribuzione delle risorse. Su questi temi è avviato un DIBATTITO nella comunità scientifica per una legittimazione sociale della disciplina che la qualifichi come inclusiva, sensibile e critica in grado di offrire contributi sostanziali alle politiche della sostenibilità.
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