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Riassunto dei Gesuiti, Appunti di Storia dell'Educazione

Riassunto discorsivo della Compagnia di Gesù

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 10/07/2023

loredana6
loredana6 🇮🇹

13 documenti

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Scarica Riassunto dei Gesuiti e più Appunti in PDF di Storia dell'Educazione solo su Docsity! La Compagnia di Gesù I Gesuiti o la Compagnia di Gesù è stata tra le congregazione nate durante il fermento religioso del’ 500,nasce nel 1534 da Ignazio di Loyola,un soldato spagnolo che decide di convertirsi alla vita religiosa. I gesuiti nascono con lo scopo della missione evangelica, vogliono diffondere il messaggio di Cristo in ogni luogo, soprattutto nelle nuove terre dove mancava la religione cristiana (America), in oriente (Asia). L’intenzione quindi non era l’insegnamento, di fatto gli stessi gesuiti non provvedevano nemmeno alla formazione dei futuri gesuiti,perché cerare una scuola significava stabilizzarsi e rimanere nel territorio limitando la loro mobilità per la missione evangelica. Fu un collega e amico di Loyola, GIACOMO LAINEZ, a suggerirgli di aprire alcuni collegi- residenze per dare la possibilità ai novizi di avere un luogo dove potevano dormire mentre frequentavano l’università, l’idea era creare un luogo di congregazione e di accoglienza dei futuri gesuiti. Tuttavia si renderanno presto che le lezioni universitarie che frequentano i novizi non sono di livello alto, pertanto decidono loro stessi di erogare un percorso formativo e di impartire le lezioni all’interno degli stessi collegi, quindi la struttura residenziale diventa luogo di formazione per gesuiti. Il primo collegio viene aperto a Gandia in Spagna, in Italia invece il primo collegio sarà a Messina,e da qui in poi nel tempo si diffonderanno molti collegi in tutta Europa. I gesuiti inizieranno a riscuotere molto successo, e qui abbiamo un passaggio importante perché vedono che il modello funziona e decidono di accogliere nei collegi anche studenti laici esterni, per la formazione della futura classe dirigente, ci studieranno infatti i figli dell’ aristocrazia e dell’alta borghesia, di fatto si dedicarono esclusivamente all’istruzione secondaria e superiore, non si occuperanno mai di istruzione elementare. Possiamo dire che rispondono in questo modo ai bisogni del territorio, si rendono conto che la scuola era il mezzo per poter penetrare maggiormente nel territorio e avere un certo peso. I Gesuiti avevano istituito 2 tipi di percorsi educativi, uno per i figli dell’alta borghesia e l’altro per i figli dei nobili, in entrambi il piano di studi era comune: - il collegio per i nobili detti Collegia Nobilum si differenziavano per alcune materie specifiche destinate alla formazione del futuro nobile come il diritto e le discipline cavalleresche (galateo, danza, equitazione, saper combattere ,saper tirare di scherma,la conoscenza di lingue straniere) l’aristocratico doveva saper stare in determinati contesti. Giampaolo Brizzi, massimo esperto dei gesuiti,ha definito i collegi dei gesuiti un PROGETTO EDUCATIVO POLIVALENTE (con più discipline) in cui si insegnava tutto quello che era necessario per soddisfare le esigenze del ceto nobiliare. Con la crescita esponenziale dei collegi, era necessario definire delle regole, infatti i gesuiti da 1545 si impegnarono a creare una serie di norme che funzionassero in tutti i loro collegi, un regolamento che garantiva la gestione degli stessi collegi. Nel 1599 si avrà la versione definitiva emanato a Napoli con il nome di RATIO STUDIORUM (la ragione degli studi) si tratta di una raccolta di norme, sotto forma di codice,un libro diviso in 30 capitoli, regole a cui tutti coloro che vivevano nei collegi quindi professori, alunni e superiori dovevano attenersi. Il piano di studi della Ratio Studorium prevedeva un piano di studi della durata di 8-10 anni, entravano intorno ai 13 anni quindi sapevano già leggere e scrivere e uscivano intorno ai 20 anni, i corsi erano distinti e dovevano essere superati tutti e 3. L’obiettivo era formare la futura classe dirigente (aristocratica e borghese), raggiungere e superare tutti gli obiettivi era molto soggettivo, perché dipendeva dalla bravura dello studente stesso. Il piano di studi come detto era comune ad entrambe le classi sociali, salvo per alcune discipline riservate prettamente ai nobili che avevano il loro percorso presso i collegia nobilia. 1) Il primo corso era UMANISTICO: e prevedeva lo studio della letteratura e della grammatica greca e latina e di storia. Ogni corso era suddiviso in 5 CLASSI dopo aver superato tutto il primo corso con tutte le classi si accedeva al secondo corso; 2) Il secondo corso era FILOSOFICO: è prevedeva lo studio di tutte le filosofie logica, fisica, metafisica, estetica anche questo corso era suddiviso in 3 CLASSI; infine 3) Infine l’ultimo corso era TEOLOGICO: è consisteva nell’apprendimento di tutte le teologie, anche questo suddiviso in 3 CLASSI. Dal punto di vista metodologico possiamo dire che i Gesuiti si rivelano particolarmente originali, tuttavia non è proprio così, concettualmente si la loro metodologia è innovativa ma non originale perché la riprendono da una comunità presente nell’Europa centrale nel corso del’300 chiamata “I fratelli della vita comune”, l’operazione che fanno è quella di avere avuto l’intuizione e di applicarla dandole una nuova veste. Ma quali furono le novità metodologiche? 1) la divisione per classi, si passa alla classe successiva raggiungendo tutti gli obiettivi, prima invece si stava tutti insieme; 2) si parlava esclusivamente in latino; 3) l’esercizio della memoria, fondamentale per loro; 4) il sistema dei premi e delle punizioni; 5) il sistema del mutuo soccorso e di emulazione ( ovvero lo studente bravo veniva preso come punto di riferimento e doveva aiutare poi gli altri, emulare il più bravo. Mentre per quanto riguarda gli aspetti organizzativi della didattica era organizzata in 5 ambiti: 1) la pre-lezione: consisteva nel presentare l’autore da studiare contestualizzando prima il periodo in cui era vissuto e poi spiegarlo, quindi una piccola introduzione per semplificare i concetti; 2)la ripetizione: il sabato era la giornata dedicata al riepilogo degli argomenti di tutta la settimana, utile per fermare i concetti;
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