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Sintassi: L'analisi della struttura delle frasi, Schemi e mappe concettuali di Linguistica Generale

La sintassi è il livello di analisi che si occupa della struttura delle frasi in una lingua. L'oggetto di studio è come le parole si combinano insieme e come sono organizzate in frasi. La presenza di un livello sintattico si vede nel fatto che le parole si combinano seguendo le regole della lingua, e non in sequenze casuali o nel completo arbitrio del singolo parlante. le proprietà di una lingua che permettono ai parlanti di produrre e comprendere nuove strutture sintattiche e nuove frasi mai sentite o usate prima. Verranno esplorati l'unità dell'analisi sintattica, i tipi di sintagmi, come trovare i costituenti di una frase e meccanismi come ellissi.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 29/08/2022

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giulia-falcone-9 🇮🇹

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Scarica Sintassi: L'analisi della struttura delle frasi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! SINTASSI Lavora sopra i morfemi, è il livello di analisi che si occupa della struttura delle frasi: l’oggetto di studio della sintassi è come si combinano fra loro le parole e come sono organizzate in frasi. La presenza nella lingua di un livello che chiamiamo sintassi si può vedere nel fatto, che le parole si combinano tra loro in frasi seguendo i modi previsti dalla lingua, e non in sequenze casuali o nel completo arbitrio del singolo parlante o accostate tra loro in base al significato, cioè seguendo le regole che ci dicono come possono essere combinate. La sintassi genera due rappresentazioni la forma logica (significato) e la forma fonetica: come mettiamo in successione questi elementi lessicali che abbiamo combinato nella nostra testa. Obiettivi della sintassi 1. Rendere espliciti/chiari i principi sulla base dei quali i parlanti giudicano le frasi accettabili o inaccettabili; le intuizioni dei parlanti sull'accettabilità e sulla non accettabilità devono essere ricondotte a proprietà di grammaticalità o di agrammaticalità; 2. Rendere esplicite tutte le proprietà le proprietà di una data lingua che permettono ai parlanti di produrre e di comprendere nuove strutture sintattiche, nuove frasi mai sentite o usate prima; 3. Confrontare le caratteristiche sintattiche delle diverse lingue mediante l'individuazione di parametri adatti al confronto. Unità dell’analisi sintattica: ● parola: sedia, leggere, intelligente, domani, capostazione, carro armato,... ○ costituente ultimo della sintassi ● sintagma: nuovo studente, la casa di Gianni, con il binocolo, un quadro di Maria ○ gruppo di parole→costituente della frase ● frase: scrivo una cartolina, spegni la luce, Sergio ha incontrato un collega in aeroporto… Sintagma (o gruppo di parole) E’ una minima combinazione di parole (costituita da almeno una parola) che funziona come un'unità della struttura frasale (o, più generalmente, della sintassi) Ogni sintagma è costituito da (o contiene almeno) una testa che deve essere presente e che si possa combinare con altri elementi. ➔ rappresenta il minimo elemento che da solo può costituire un sintagma: se viene eliminato, il gruppo di parole perde la sua natura sintagmatica →la testa è l'elemento che determina la categoria dell'intero sintagma Es: la copertina blu → sintagma nominale → testa = copertina; Es. tutti quei miei quattro bei polli ruspanti di fattoria → sintagma nominale; la testa è [polli]N Soggetto è un elemento nominale (sintagma nominale), si accorda con un verbo (sintagma verbale), ci vede essere un verbo vicino. Tipi di sintagmi ● Sintagma nominale (SN): costruito intorno ad un nome (N); la testa è N: i miei amici fidati, le signore, un libro con la copertina blu ● Sintagma verbale (SV): costruito intorno ad un verbo (V); la testa è V: ho dormito bene, vado al parco, leggono romanzi gialli ● Sintagma aggettivale (SAgg): costruito intorno ad un aggettivo (Agg); la testa è Agg: molto unito a Gianni, poco intelligente, pieno di risorse ● Sintagma avverbiale (SAvv): costruito intorno ad un aggettivo (Avv); la testa è Avv: abbastanza rapidamente, molto bene, troppo intensamente ● Sintagma preposizionale (SPrep): costruito intorno ad una preposizione (Prep); la testa è Prep: per Parigi, con la matita, a Stoccolma ○ i SPrep costituiscono un caso speciale: la preposizione testa da sola non è utilizzabile come sintagma; tuttavia, la preposizione 'regge' il SN Predicazione/frase nominale: ci possono essere frasi senza verbo lessicale esplicito che funzionano da messaggi autosufficienti e contengono una predicazione (buona la torta). → le frasi nominali: buona, questa torta: messaggi autosufficienti, contengono una predicazione. ➔ In alcune lingue, la predicazione non prevede necessariamente la presenza di un verbo: giapponese, cin. mand., russo ➔ N.B.: la predicazione è un'affermazione a proposito di un soggetto; soggetto e predicato sono in rapporto di dipendenza reciproca Gli enunciati Sono degli atti linguistici (come: dare un ordine, sospiro....). Quello che concretamente i parlanti producono sono gli enunciati: Mah... ; Ahi Giovanni! ; io no sotto casa... capito?; Gianni è bello e simpatico Gli enunciati sono atti linguistici, proferiti in un contesto, con delle intenzioni comunicative, decodificabili tramite la semantica, la sintassi ma anche la pragmatica (implicature). La frase La frase può essere definita come un'espressione linguistica costruita secondo le regole generali della lingua, tale da esprimere un concetto di senso compiuto anche al di fuori di un testo e di una situazione comunicativa. Una frase è identificata dal contenere una predicazione: affermazione riguardo qualcosa, attribuzione di una qualità (cielo sembra azzurro), assegnazione di una proprietà a una variabile (il cane mangia la mela, elemento che può essere sostituito) o di una relazione fra più variabili. Enunciati e frasi ● Una frase può corrispondere a due enunciati. ○ Antonio, fa caldo ● A un enunciato possono corrispondere due frasi. ○ Vieni qui! Mi devi aiutare (Sto facendo un atto di enunciazione ma ci sono due frasi). Proposizioni e frasi Sempre nei termini della grammatica tradizionale, al concetto di frase si collega quello di proposizione, che è l'unità sintattica con cui si indica ogni frase elementare e minima, costituita almeno da un soggetto e da un predicato (consistente in un verbo finito); nel caso dei verbi meteorologici (ad es. piove, nevica) anche dal solo predicato verbale, che si combina con altre proposizioni per formare la frase più complessa. Nella trattazione scolastica, la proposizione è spesso confusa con la frase, mentre è opportuno tenere distinte le due nozioni, nonostante possano anche coincidere; ad es. in "Ho visto un bel film" abbiamo una sola proposizione, che corrisponde ad una frase semplice; ma non appena in una struttura sintattica compaiono due o più predicati, si individueranno due o più proposizioni, appartenenti ad un'unica frase complessa. ➔ a volte coincide con una frase, altre invece una frase può essere formata da due proposizioni (predicato+soggetto) es. io dico che Genoveffa è simpatica: 1 frase, 2 proposizioni Categorie Tratti-phi (sono i tratti di flessione) altri tratti Nome Numero, genere, caso aggettivo Numero, genere Determinante Numero, genere, caso Pronome Numero, genere, persona, caso quantificatore Numero, genere verbo Numero, persona, tempo, modo, aspetto Categorie invariabili⇒ avverbio, rimane uguale non cambia di genere o numero, preposizione, congiunzione, non accordano I tratti ● plurale: mette in comune parole e permette di associarle con altre (forbici, cucchiai+servono) ● verbo: parte variabile del discorso che indica un’azione o un modo di essere di persona o di cosa Come si generano i costituenti e le frasi: la regola Merge/Salda La frase è organizzata in costituenti. La sintassi combina quindi le parole (in base ai loro tratti) in sintagmi, poi a loro volta combinandoli in unità maggiori⇒ operazione Merge (l’operazione per mettere insieme gli elementi⇒ frase formata da costituenti e come si mettono gli elementi nella frase). Salda è l’essenza della sintassi, prende due oggetti sintattici e ne costruisce uno⇒ operazione ricorsiva (si può applicare al suo stesso risultato) Il + ragazzo il ragazzo il ragazzo + guarda il ragazzo guarda🡪 🡪 ➔ Salda è binario: combina due oggetti sintattici per volta (N+D, SN+SV) ➔ Salda è gerarchico : opera su sintagmi dotati di tratti categoriali. È un'operazione gerarchica perché quando unisce due oggetti, solo uno fornisce il proprio tratto categoriale all'interno del sintagma, cioè la testa del sintagma. Salda assegna un’etichetta al nuovo oggetto che genera: etichetta fornita dalla testa. SN: Il (D) ragazzo (N) Il + ragazzo 🡪 costituente, si crea una relazione. Si può sostituire con Lui, uniti i due elementi costituenti: prima operazione di Merge. Operazione di merge con sintagma nominale e sintagma verbale. Verbo può essere semplice, oppure verbo + complemento oggetto diventa sintagma nominale. LA VALENZA Il verbo deve essere accompagnato da un determinato numero di elementi, affinché la frase sia ben formata e il suo significato sia completo⇒ ogni verbo ha la sua valenza. La valenza di un verbo può essere definita dal suo significato, in base alle sue caratteristiche semantiche. Il verbo seleziona una serie di costituenti che sono obbligatori, i quali completano la valenza di un verbo e sono i suoi argomenti. Sono ammessi altri argomenti per completare il significato che sono i circostanziali. Gli argomenti sono direttamente coinvolti nell’evento descritto dal verbo, mentre i circostanziali aggiungono informazioni in merito al contesto e alle modalità del suo svolgimento, contribuiscono alla collocazione spazio-temporale di un evento, ma la loro assenza non pregiudica la comprensione generale dell’evento stesso. Senza argomento le frasi sono incomplete e risultano agrammaticali, per essere una frase completa il verbo deve essere accompagnato dai suoi argomenti. Es: la ragazza guarda NO; la ragazza guarda il🡪 tramonto SI🡪 Il verbo rappresenta l’elemento portante della frase, in quanto seleziona gli elementi che lo devono necessariamente affiancare. I costituenti che compongono la struttura argomentale di un verbo sono in numero limitato, determinato dal significato del verbo stesso. Gli argomenti devono rispondere a specifiche proprietà semantiche, le quali sono essere scomposte in tratti semantici (unità minime che combinandosi caratterizzano il significato dei lessemi) donna: + umano, - maschio, + adulto; leggere + umano che compie l’azione, mangiare + animato. La scomposizione della struttura argomentale di un verbo è universale, un determinato insieme di tratti semantici corrisponde una specifica struttura argomentale che è uguale in tutte le lingue del mondo. I circostanziali sono illimitati e non sono soggetti a restrizioni semantiche. Gli argomenti sono definiti in base al significato del verbo e all’interno dell’evento descritto. Ogni argomento riveste un ruolo preciso⇒ r uolo argomentale è la selezione degli argomenti operata dal verbo in base al suo significato. I principali ruoli degli argomenti sono: ● Agente: è colui che compie volontariamente l’azione espressa dal verbo. Si tratta di un partecipante caratterizzato dal tratto, animato e rappresenta il primo argomento in azioni dinamiche e transitive (mangiare, uccidere, guardare), provoca ciò che accade. Clara ha gettato la carta nel cestino🡪 ● Paziente: è il partecipante che subisce le conseguenze di un evento dinamico e rappresenta il secondo argomento di un’azione transitiva o passiva, sua presenza legata a quella di un agente, coinvolto nell’azione senza intervento, subisce qualcosa, interessato passivamente a ciò che accade. Leo è stato picchiato🡪 ● Tema: rappresenta il primo partecipante di un evento stativo in cui manca l’agente oppure di un evento cambiato, ossia che esprime cambiamento di stato, di luogo, o posizione. Andrea è arrivato🡪 in ritardo ● Esperiente: è il primo partecipante di un evento che esprime un’emozione, uno stato fisico, psicologico (amare, soffrire, avere fame, freddo), prova un certo stato. Maria sente freddo🡪 ● Beneficiario: indica il partecipante verso cui è rivolta l’azione. È il terzo argomento in azioni transitive (dire, dare, regalare, inviare), trae beneficio dall’azione. Sofia ha ricevuto molti regali🡪 ● Locativo: è il ruolo che include tutti gli argomenti che esprimono il luogo in cui, verso cui, da cui o attraverso cui si muove il primo partecipante di un evento di moto. Questo albergo può ospitare🡪 mille persone ● Strumentale: è l’argomento che esprime il mezzo di cui si serve per realizzare l’evento, mediante la quale avviene l’azione. 🡪 Questo apparecchio frulla la frutta. Funzione sintattica: indica la funzione grammaticale che ogni costituente ricopre all’interno della frase. La selezione argomentale di un verbo è sempre la stessa in tutte le lingue, però la realizzazione dei ruoli sintattici può essere molto diversa. Il ruolo argomentale di agente è associato alla funzione sintattica di un soggetto. Il ruolo argomentale del soggetto sintattico varia in relazione al significato del verbo. *Io ho un libro: il possessore deve essere inteso come un locativo in quanto esprime una rappresentazione astratta del luogo in cui si trova la cosa posseduta. L’assegnazione dei ruoli tematici è regolata da una condizione di carattere universale che prende il nome di Criterio Tematico. Ogni ruolo è assegnato ad uno e un solo argomento, ogni argomento riceve uno e un solo ruolo. Classificazione dei verbi in base al numero degli argomenti Il numero degli argomenti richiesti da un verbo è determinato dal significato dell’evento espresso dal verbo stesso. I verbi sono classificati con una valenza che va da zero a tre argomenti. ● Zerovalenti: sono considerati i verbi atmosferici (piove, sta grandinando). In realtà sono monovalenti, perché ad esempio il verbo piovere seleziona un partecipante, implica la presenza di qualcosa che cade dal cielo. ● Monovalenti: sono i verbi che selezionano un solo argomento, predicativi stativi o cambiativi (il soggetto è il tema) o psicologici (soggetto esperiente) Elisa è nata, Sara è stanca.🡪 ● Verbi bivalenti: sono verbi che richiedono la presenza di un altro partecipante oltre a quello che va a ricoprire la funzione del soggetto, sono verbi transitivi e intransitivi Mario va al mare, Leo guarda un🡪 film. ● Verbi trivalenti: sono verbi, in cui un agente e un paziente si relazionano con un terzo partecipante. Sara ha detto una bugia alla maestra,🡪 Elisa ha messo i giocattoli nel cesto. Il beneficiario può essere omesso quando si intende concentrare l’attenzione solo sul paziente 🡪Alessandro deve spedire una lettera. La valenza è un concetto semantico che riguarda il numero degli argomenti selezionati dal verbo. La transitività è un concetto sintattico, sono verbi transitivi quelli che hanno un oggetto diretto (mangiare, lavare, guardare ecc.). I verbi intransitivi sono quelli che non hanno oggetto diretto (uscire, arrivare, dormire ecc.). Gli argomenti sono elementi obbligatori, cioè necessari per completare il significato di un predicato. La valenza è unica e il suo valore è universale. I verbi vengono suddivisi in base al criterio di transitività e tale distinzione consente una facile e immediata associazione tra verbi transitivi e ausiliare avere. I verbi intransitivi hanno sia ausiliare avere ed essere (verbi che indicano movimento, una permanenza, un cambiamento di stato, verbi riflessivi). Il ruolo argomentale del partecipante che svolge la funzione di soggetto consente di dividere i verbi intransitivi in due sottogruppi: inergativi (richiedono ausiliare avere) e inaccusativi (richiedono ausiliare essere). ➔ Essere è associato a verbi il cui soggetto ha il ruolo argomentale di tema o paziente ➔ Avere è richiesto da verbi il cui soggetto ha un ruolo argomentale diverso (agente o esperiente). L’elemento che determina la selezione ausiliare è una proprietà semantica del soggetto, l’agentività. I verbi con duplice entrata lessicale sono quelli che possono annettere entrambi gli ausiliari come, ad esempio, il verbo cambiare (cambiamento di stato ausiliare essere e agente esercita la sua volontà di modificare paziente ausiliare avere). I verbi inaccusativi sono quei verbi intransitivi in cui soggetto ha il ruolo argomentale di tema o paziente. Fanno parte tutti i verbi di stato, moto, cambiamento e i verbi in forma passiva. Hanno il primo Merge, sono i verbi di cambio di stato (arrossire, congelare), cambio di luogo (vado, arrivo). Sono i verbi atmosferici, esprimono cambiamento di condizione (stato, consistenza, posizione) subito da un dato agente atmosferico. I verbi inergativi sono quelli con la duplice entrata lessicale e sono realizzati in frasi attive, la costruzione ergativa è una proprietà di una classe ristretta di verbi (non come il passivo che è una trasformazione meccanica di tutti i verbi transitivi e non si può recuperare l’agente sotto forma di aggiunto perché viene rimosso, sennò sarebbero frasi agrammaticali) e l’evento in questione consente la presenza del solo partecipante che ne subisce le conseguenze (la neve si scioglie). Sono verbi come affondare, aprire, avanzare, cambiare, cominciare, finire, migliorare. La “coindicizzazione”
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