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Riassunto del libro "A scuola di futuro" di Daniel Goleman e Peter Senge, Sintesi del corso di Pedagogia

Sintesi del libro "A scuola di futuro. Per un'educazione realmente moderna" di Daniel Goleman e Peter Senge, suddivisio nei vari capitoli.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 21/01/2023

Kie98
Kie98 🇮🇹

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Scarica Riassunto del libro "A scuola di futuro" di Daniel Goleman e Peter Senge e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! Daniel Goleman, Peter Senge, A scuola di futuro. Per un'educazione realmente moderna, Rizzoli, 2017, pagine 111 (titolo originale: The Triple Focus. A New Approach to Education, Ed. More Than Sound, 2014, traduzione di Giovanni Gladis Ubbiali) In questo libro Peter Senge - esperto di apprendimento organizzativo e di pensiero sistemico al MIT e autore di La quinta disciplina - e Daniel Goleman, autore di Intelligenza emotiva e fondatore del movimento per l’apprendimento sociale ed emotivo, individuano gli strumenti cognitivi ed emotivi necessari ai giovani per contribuire al nuovo ambiente tecnologico, in cui sono nati e a trovarvi maggiori occasioni di autorealizzazione. Essi identificano tre insiemi di abilità essenziali per orientarsi nel nuovo mondo, caratterizzato da livelli elevati di distrazione e da relazioni personali sempre più precarie. Un mondo in cui l'interdipendenza tra le persone, gli oggetti e il pianeta si fa sempre più stretta. Tali insiemi di abilità, messi in risalto dagli autori, pertengono alla sfera interiore, al rapporto con gli altri e alla comprensione della realtà esteriore. Riavviare un'educazione alla vita. L'educazione sociale ed emotiva sviluppa cinque abilità: autoconsapevolezza, autogestione, empatia, abilità sociali, decision making. "La triplice attenzione (interiore, verso gli altri e verso l’esterno) può preparare al meglio i ragazzi per il futuro". Concentrandosi su sé stesso, su una migliore comprensione del proprio mondo interiore e delle proprie aspirazioni più autentiche, il soggetto potrà accedere a una vita ricca di significato. Sintonizzarsi sugli altri porterà invece a sviluppare l'empatia, a essere cioè in grado di comprendere visioni del mondo, cognitive ed emotive, diverse dalla propria. Questo genere di attenzione aiuterà gli individui a prendersi cura degli altri e ad accrescere la capacità di lavorare, cooperando in un armonico gioco di squadra. Comprendere il mondo nel suo insieme, infine, richiede un pensiero sistemico, che vada oltre il lineare «A causa B», quel tipico modo di pensare che riconosce l'esistenza di una sola risposta giusta, caratteristico del sistema educativo tradizionale. Quando tutte e tre le intelligenze vengono coltivate, i bambini fioriscono. Se un numero sufficiente di genitori, educatori e studenti sarà in grado di diffondere progressivamente l’apprendimento sociale ed emotivo e il pensiero sistemico nelle scuole, cresceremo "ragazzi sempre più felici, calmi e interiormente maturi, che raggiungeranno il successo nella loro vita e contribuiranno a cambiamenti fondamentali nella società". Esiste una relazione comprovata tra gli effetti dell’educazione sociale ed emotiva e il rendimento scolastico. Concentrarsi su sé stessi. Perché è necessaria un'opera di alfabetizzazione emotiva? Perché riuscire a identificare con un nome preciso le emozioni che provano aiuta i bambini a comprendere meglio ciò che sta accadendo dentro di loro. Ciò costituisce la base essenziale sia per prendere le giuste decisioni sia per armonizzare comportamento ed emozioni nel corso dell'esistenza. Essere incapaci su questo versante può far deragliare la vita dei futuri adulti su itinerari sbagliati. L’autoconsapevolezza - rivolgere cioè l’attenzione al nostro universo interiore di pensieri e sensazioni - consente una corretta gestione di sé stessi. Quando i bambini si mettono in sintonia con ciò che per loro è più rilevante, su ciò che li coinvolge, stabiliscono un contatto profondo con gli interessi che li motivano. Al contrario, inseguire gli obiettivi del proprio insegnante riguardo ciò che dovrebbero imparare, trascurando i propri, può indurre negli allievi un atteggiamento che considera lo studio composto unicamente da obiettivi altrui e, di conseguenza, non permettere loro di connettersi alla propria riserva personale di motivazione e di coinvolgimento. Questo sintonizzarsi col proprio mondo interiore possiede inoltre un risvolto etico. Crescendo, infatti, il senso di essere allineati con i propri valori diventa una sorta di timone interiore. Nella vita e nella carriera tutto ciò porta a generare il «buon lavoro», "una potente combinazione di ciò che ci coinvolge, ciò di cui ci importa e ciò che riusciamo a eseguire con successo". Il buon lavoro necessita di entusiasmo, etica ed eccellenza. Goleman e Senge sottolineano come, durante il percorso scolastico, le funzioni cerebrali che sovraintendono all’apprendimento lavorano al meglio quando siamo concentrati e calmi. Addestramento all’attenzione nell’educazione sociale ed emotiva. Alcune scuole stanno già insegnando ai bambini a diventare «consapevoli». Il che significa prestare attenzione a ciò che pensano e provano senza essere sopraffatti da tensioni interiori. La nuova scienza dell’attenzione permetterà di aiutare i bambini a migliorare tale aspetto. L’attenzione costituisce l’abilità essenziale per l’apprendimento. La capacità specifica di mantenere l’attenzione dove si desidera viene definita controllo cognitivo. Il circuito per il controllo cognitivo si trova nella corteccia prefrontale, che funge da centro di controllo della mente. Si tratta dell'area cerebrale che ci consente di resistere alle distrazioni, di inibire gli impulsi deleteri, di posticipare la gratificazione per raggiungere i nostri fini, di essere pronti a imparare e di restare concentrati sulle nostre mete. Quando un bambino riesce a migliorare il proprio controllo cognitivo, sta contribuendo allo sviluppo di un ampio spettro di abilità vitali. Evidenze scientifiche, frutto di ricerche accurate dimostrano come il controllo conoscenza, all’interno di confini accademici arbitrari, come la separazione della matematica dagli studi sociali o dell’economia dalla psicologia. "Il pregiudizio a favore della frammentazione e dell’analisi è evidente nella tipica progressione, annidata nei programmi scolastici standard, verso argomenti definiti sempre più strettamente, progressione che tende a continuare fino all’università". Non a caso, nella società contemporanea, "un 'esperto' è qualcuno che sa molto su poco". Se però partiamo dal presupposto che tutto nell’universo sia interdipendente - concetto fondamentale, per esempio, nella fisica quantistica - e che tutti gli uomini possiedono questa intelligenza sistemica innata, concepiremmo una diversa scala cognitiva. Dovremmo considerare l’analisi e la sintesi come capacità cognitive complementari. Integrata con questa spirale di abilità cognitive dovrebbe essercene una seconda intessuta di abilità emotive. Il vero potenziale degli studenti è di gran lunga superiore a quello che il sistema educativo comune, con la sua sottolineatura dello sviluppo cognitivo puro e dell’analisi rispetto alla sintesi, è progettato per produrre. Negli ultimi 200 anni l'istituzione-scuola è stata aggiornata solo "in modo incrementale", e mai in profondità. "Abbiamo ancora dei livelli predefiniti, che vengono attraversati dagli studenti in massa, con linee guida rigide sui programmi e insegnanti esperti che si suppone le facciano applicare". Ciò riguarda ancora l’80-90% dei programmi scolastici. L’educazione sociale ed emotiva e il lavoro sui sistemi promuovono invece lezioni fondate sull’esperienza, e un apprendimento cooperativo basato su progetti e sull’azione. In tale contesto gli studenti vengono intensamente coinvolti in argomenti significativi per le loro vite e si rendono responsabili del proprio apprendimento. Emerge un nuovo ruolo per gli insegnanti: non più "docenti", ma progettisti, facilitatori e decision maker. Concentrarsi sulle vere innovazioni in ambito pedagogico non significa trascurare programmi e standard. Si tratta invece di cambiare la cultura della scuola. Una delle best practice dell’educazione sociale ed emotiva è, per esempio, coinvolgere i genitori per quanto possibile. Per far sì che il nuovo modello pedagogico iniziato a scuola trovi poi riscontro e continuità anche nell'ambiente familiare. Il vero apprendimento si dispiega in una continua fusione tra pensiero e azione. Gli insegnanti che adottano il nuovo modello pedagogico di solito attraversano essi stessi processi profondi di apprendimento e cambiamento. La scuola è un sistema complesso, in cui l’ambiente degli stakeholder è molto più articolato di quanto si verifichi nel mondo degli affari. "Quasi tutti sostengono che 'tutti i ragazzi possono imparare', ma siamo meno pronti a dire 'tutti gli insegnanti possono imparare'". Sempre più le aziende odierne sono alla ricerca di persone che abbiano autonomia di pensiero e che sappiano motivare e dirigere sé stesse nell’acquisizione delle competenze necessarie e lavorare in maniera efficace all'interno di un team, affrontando problemi complessi. Le imprese devono solo tornare a nutrire fiducia in istituzioni scolastiche in grado di sviluppare queste capacità. All’età di sette od otto anni, i ragazzi sono già abbastanza consci dei problemi ambientali e sociali globali. Ciò che principalmente viene loro meno è la sensazione che anche la scuola conosca tutto questo, e che possa prepararli ad agire efficacemente in proposito. Le idee che Goleman e Senge propongono per una rifondazione del sistema scolastico appaiono entusiasmanti e condivisibili.
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