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Riassunto del libro “Baciarsi”, Sintesi del corso di Antropologia Culturale

È un riassunto sintetico ma esaustivo che mi ha consentito di passare l’esame con facilità e con buoni risultati

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

In vendita dal 05/04/2022

marianna-di-costanzo
marianna-di-costanzo 🇮🇹

4.5

(8)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto del libro “Baciarsi” e più Sintesi del corso in PDF di Antropologia Culturale solo su Docsity! LIBRO “BACIARSI” 1 INTRODUZIONE Il bacio è il gesto universale e culturale dell’amore, infatti nonostante sia tipico dell’occidente, è stato esportato in tutto il mondo tramite il colonialismo, le arti, la letteratura ecc... L’universalità del bacio sta proprio nella sua riconoscibilità, nella sua transculturalità che lo rende traducibile in tutti i linguaggi corporei. La parola “bacio” deriva da “basium”, nome latino che proviene a sua volta dal greco “baskaino” che significa inspirare, aspirare o sedurre. Come dire che baciare vuol dire trasmettere all’altro qualcosa di sé. In questi ultimi anni di pandemia il bacio ha perso la propria essenza: senza corpi che si toccano, mani che si stringono, labbra che si sfiorano, la comunità diventa pura astrazione. Già in passato il bacio era considerato un qualcosa per attuare uno scambio di sé: come testimoniano le descrizioni più antiche del bacio, risalenti all’India del 2000 avanti Cristo, dove si dice che attraverso il contatto bocca a bocca si inala l’anima dell’altro. Morris fa risalire il bacio agli ominidi preistorici, che condividevano con altre specie animali l’uso di nutrire i piccoli bocca a bocca. Baciarsi ha un valore universale, anche se il modo in cui lo si fa non è sempre lo stesso. In molte culture, ad esempio, il bacio c’è, ma non è come quello che tutti noi conosciamo. Aesempio, gli eschimesi, i malesi ed i polinesiani si scambiano effusioni, ma anche convenevoli, strofinandosi il naso (Darwin sostiene che la compatibilità olfattiva sia una forma di riconoscimento che risale alla preistoria, grazie alla quale possiamo sentire le emozioni dell’altro). Anche nella Cina tradizionale ci si baciava accostando il naso alle guance e soffiando per far arrivare il proprio profumo. L’esempio più estremo del bacio è quello raccontato da Malinowski riguardo le effusioni erotiche che si scambiavano gli abitanti delle isole Trobriand; le coppie in amore si mordono fino a ferirsi le labbra, la lingua e le ciglia, arrivano all’estasi dei sensi strappandosi ciocche di capelli. Nonostante ciò, il bacio labiale è molto diffuso, anche se alcune popolazioni lo associano solamente all’erotismo: nel Giappone tradizionale il bacio tra adulti ha poco a che fare con l’affetto e molto con il desiderio, come mostrano le stampe erotiche chiamate shunga, dove compare il kuchisū, cioè letteralmente “succhiare la bocca”. Non mancano, però, chi eseguiva la distinzione tra diversi tipi di bacio sulla bocca, come ad esempio i Romani che dividevano i baci d’amore da quelli fraterni, materni e via discorrendo; non a caso i Romani distinguevano tre tipi di bacio, ovvero il basium (bacio d’amore), il savium (bacio erotico) e l’osculum (bacio religioso) il cui quest'ultimo si divideva in osculum sanctum (bacio dei cristiani) e osculum infame (bacio delle streghe durante i culti di Satana). Anche il cinema ha aiutato all’espansione del bacio e lo ha reso un simbolo dei mutamenti sociali, basti pensare ai baci teneri e timidi che si mostravano prima sugli schermi ai baci forti in Cinquanta sfumature di grigio; questo sta nel fatto che il bacio è ormai accettato anche nello spazio pubblico. Ma baciarsi può avere anche significati politici, come quando in Giappone nel dopoguerra ci si baciava per mostrare la democrazia e l’uguaglianza. Insomma, il bacio può fare una rivoluzione perché è egualitario per definizione. Non fa differenza fra i ruoli. Unisce e non divide. Di fatto, il segreto del bacio sta tutto qui. È il più unisex fra i gesti dell’amore. 2 ETOLOGIA DEL BACIO Gli inventori del primo bacio sono stati i primati che hanno adottato la tecnica di nutrire i piccoli passandogli il cibo premasticato direttamente da bocca a bocca e trovarono anche la strategia di strofinare le labbra sulla bocca del figlio in modo tale da riuscire a consolarli in mancanza di cibo. In questo senso si può dire citando Freud che il bacio è nato come sostitutivo del pane e da allora non ha mai smesso di essere considerato un nutrimento per il corpo e per l'anima. Dunque, il bacio nasce come gesto alimentare per poi essere ritualizzato è trasformato in un gesto simbolico. Le nostre preferenze in fatto di baci raccontano lo stato del nostro del nostro complesso edipico e al tempo stesso denunciano la riuscita dello svezzamento al seno materno rivelando anche la nostra voglia di piacere. Freud in “Tre saggi sulla teoria sessuale” pubblicato nel 1905 sostiene che il nostro primo rapporto con il mondo e di tipo orale in quanto passa attraverso il seno materno che una volta succhiato diventa il prototipo di ogni relazione affettiva. Il bacio si configura come una sorta di continuazione della suzione del seno dove però al posto del latte e dell'amore materno si cerca la relazione con un altro individuo. I bonobo, le scimmie che forse più assomigliano agli umani, approfittano delle loro sporgenti labbra per baiarsi appassionatamente e spesso fanno un uso molto erotico della lingua. Entrambi i generi hanno spesso incontri omosex, le femmine stringono alleanze durature sancite da atti sessuali che regolano soddisfazione reciproca (si sfregano a vicenda i genitali). Il bacio ha anche molte funzioni positive, infatti, secondo alcuni psicologi, esso consente di far aumentare la compatibilità genetica con l’altro partner. Studi di neurofisiologia hanno messo in evidenza che il bacio provoca con la risposta biologica che porta alla produzione di ormoni e fa accendere la stessa area del cervello che controlla il piacere quando un essere umano è sotto effetto di droghe. A conferma del fatto che l’amore crea dipendenza. È stato dimostrato, inoltre, che quando ci si bacia a lungo il corpo produce ossitocina, l'ormone della soddisfazione, il quale sopprime il cortisolo, l'ormone dello stress (il bacio è un dopante, la Kisspectina). E come se non bastasse, baciarsi fa bene anche al sistema immunitario, perché scambiando baci con il partner si arricchisce il nostro microbiota, vale a dire quella colonia di microrganismi che abitano nel nostro ventre. E le coppie stabili, a forza di baci, arrivano a somigliarsi anche visceralmente e non solo somaticamente. È stato calcolato che in ogni bocca vivacchiano circa settecento batteri diversi e per godere dei vantaggi di tanta biodiversità dovremmo dare nove baci al giorno. Inoltre il bacio non dipende da fattori fisiologici ma culturali. Ci fu uno studio condotto da Margaret Mead: nel dopoguerra nascevano amori trai soldati americani e le ragazze inglesi. Questi amori però finivano sempre male. Margaret Mead affermò che sulla scala dei valori sentimentali, che va da 0 a 30, per le ragazze inglesi il bacio arrivava dopo il 20, quindi tardi. Succede che le ragazze inglesi rimangono turbate quando vengono baciate dai soldati americani improvvisamente perché per loro dopo il bacio si aspettano che i ragazzi vadano a chiedere la mano per sposarle. Questo non avviene. Nel frattempo però loro si sono concesse al bacio e questo genera turbamento. La Mead osservò che la percezione del bacio è culturale e può creare anche degli equivoci tra culture diverse. Dimostra infatti che hanno ragione entrambi, sono tutti e due delusi dall’altro, anche i maschi sono delusi perché si aspettano che prima che ci siano altri baci prima di arrivare ad altro. Per le ragazze inglese invece dopo il bacio qualche mese dopo dalla sociologa giapponese Kazue Muta, che ha accusato il principe di Biancaneve di atti sessuali osceni su una partner inconscia. 7 IL BACIO BIBLICO Il bacio all’interno delle Sacre Scritture assume un ruolo completamente nuovo: non è più il bacio della passione o della metamorfosi, ma viene considerato una salvezza da parte del Divino. L'unico bacio “erotico” è quello dei coniugi Giacobbe e Rachele, ma è solo un tocco di labbra per via della considerazione molto stretta che gli ebrei avevano del bacio. Un discorso a parte prendono i baci tra consanguinei, come quello di Esaù e Giacobbe: è un bacio che non è un bacio, assomiglia piuttosto a un morso al punto che la Torah marca graficamente questa particolarità mettendo numerosi puntini sulla parola qui vayshaqehu (letteralmente: “lo baciò”). Secondo il Midrash, cioè la lettura esegetica di epoca talmudica, questo surplus di puntini viene interpretato come il segno lasciato dai denti dell’uno sul collo dell’altro. L’episodio ha dato origine all’espressione yiddish vayshaqehu mit pintelach, “lo baciò con i puntini”, per indicare una persona o una circostanza in cui si dice una cosa ma se ne intende un’altra. C'è una forte componente olfattiva nel bacio, ce lo insegna sempre la Bibbia, dove Isacco per riconoscere il figlio Giacobbe lo bacia e odora i suoi abiti, dove invece baciare i piedi o la terra è segno di sottomissione per adorazione e baciare gli indumenti o gli oggetti significa venerare a tal punto da voler baciare qualsiasi cosa sia entrata in contatto con l'oggetto di tale culto. Il bacio infatti è cardine centrale della cultura ebraica, presente spesso nella sacralità. Ogni volta che si oltrepassa una soglia si dà un bacio alla Mezuzah, piccola pergamena contenente brani che affermano l'unicità di Dio. Nelle sinagoghe viene baciata la torah. 8 IL BACIO CRISTIANO Già San Paolo emanava tra i cristiani il gesto del baciarsi per scambiare tra di loro la pace e l’amore di Dio (diventato poi lo scambio di pace attuale). I Cristiani delle origini si salutavano sempre baciandosi, in segno di appartenenza alla cristianità. Per quanto il bacio che i novelli sposi si scambiano sull’altare, non nasce da un’esigenza romantica e sentimentale, ma costituisce il sigillo di un patto di mutuo soccorso che fa dei coniugi un solo corpo. Il bacio cristiano sparisce con il tempo perché pian piano si inizia a credere che questo tipo di relazione tra i corpi sia troppo spinto. E che possa nascere eros tra sconosciuti o persone non sposate. Al posto di baciarsi durante la messa decisero fosse opportuno baciare una tavoletta con la raffigurazione di Cristo. Si producono le tavolette osculatorie che appese ai muri delle chiese o passate tra i devoti venivano baciate dai fedeli. Martin Lutero, artefice della riforma protestante, stabilisce che il bacio non ha più senso in quella società, è un gesto superato e in quanto tale non va più praticato, è più opportuno fondere tutte le tavolette osculatorie ricavando dei soldi per fare opere di bene. Il protestantesimo cerca di scardinare tutto ciò che si attaccava al materialismo. 9 BACI DEL PERDONO E DEL TRADIMENTO Nella parabola del figliol prodigo il bacio che il padre e il figlio si danno è anticonvenzionale, nasconde il significato della misericordia (oltre all’affetto di un padre verso il figlio): la misericordia delle labbra veicola un messaggio di pace; meglio un torto condonato che un rancore alimentato per sempre. Il bacio al lebbroso: il bacio che San Martino dà al lebbroso è simbolo dell’amore cristiano che diventa un principio attivo che immunizza da ogni male, è una manifestazione d’amore che salva e protegge. Il topos del bacio ai malati si è ripresentano anche in altri ambiti, come i baci che Madre Teresa di Calcutta dava ai malati che lei accudiva. Il bacio di Giuda: bacio del tradimento, il segno diabolico della rottura di ogni vincolo di fiducia e d’amore. La rappresentazione più iconica di Giuda è quella di Giotto situata all’interno della cappella degli Scrovegni, in cui si riesce ad illustrare un dolore umano. Ai tempi di Giotto il bacio era molto importante, motivo per il quale Giuda incarnava il male ed il peccato del tradimento. 10 BACETTI SATANICI Gli uomini di Chiesa indicano con il nome di osculum infame, il bacio satanico, cioè l’opposto del bacio santo. Coloro che danno anima e corpo al principe delle tenebre posano le labbra in segno di sottomissione sui genitali, sulla coda, sulle corna, sulle natiche del grande seduttore o dell’animale di turno in cui si è incarnato. Nel Malleus Maleficarum scritto nel 1486, libro pieno di teorie su questi adepti del demonio, viene citato l'osculum infame che esce ben presto dai confessionali per diventare simbolo di trasgressione erotica o topos comico: Chaucer nei Racconti di Canterbury spiega come l'adultera Alison venga interrotto durante un coito da uno spasimante, a cui invece di offrire la bocca offre il lato B, l'anal kiss è dunque metafora di invertimento di codici sociali etici e religiosi del tempo. Il tema del bacio al posteriore passa così alla cultura popolare, dove in Friuli nasce il detto "baciare il culo della vecchia" usato per spaventare i bambini che vogliono visitare luoghi nuovi, gli viene detto che si dovranno baciare il culo di una vecchia. 11 BACIARE I PIEDI Baciare il basso corporeo può però avere un influsso nobile, vale per il bacio ai piedi, atto che nasce sia da Maria Maddalena che alla resurrezione di Gesù si prende cura di lui e gli bacia i piedi per devozione, sia nell'ultima cena del vangelo di Giovanni, dove Gesù lava i piedi ai discepoli. Nascono così i riti del Giovedì Santo, dove il Papa bacia i piedi ai mendicanti. Viene spesso ripetuto nel corso della storia anche dai sovrani, diventa un gesto di teologia politica in quanto i sovrani stessi sono devoti al loro popolo. 12 BACI E KAMASUTRA Vatsyayana, bramano, cioè un sacerdote indiano, un filosofo, scrittore e un artista, un guru, cioè un maestro di vita, scrive il libro del kamasutra nel terzo secolo d.C. Il kamasutra è considerato il libro sexy dell’occidente. Il libro è stato letto dall’occidente intorno all’800 tradotto dall’inglese. Gli inglesi avevano occupato l’India e il testo venne tradotto dal gergo puritano dell’800 inglese da dove noi poi abbiamo preso i testi. Marsiglio l’ha tradotto oggi direttamente dall’India e il significato è molto diverso. Vatsyayana mette nel libro un intero capitolo dedicato al bacio che può essere dato in tante parti del corpo, sui capelli, petto, seni, ascelle, fronte, capelli, inguine, sotto l’ombelico. Questo poteva scandalizzare l’occidente dell’800. Il consiglio del libro in questo capitolo è quello di ’osservare il partner che se rientra a casa senza salutare bisogna baciarlo per risvegliare il suo eros e se non funziona ci si deve preoccupare perché l’ha disperso da qualche altra parte. Egli dice che bisogna tenere sotto controllo la propria vita erotica. Nella cultura indiana il matrimonio indiano è la norma da secoli e tra persone che si sposavano senza nemmeno conoscersi era indispensabile avere cura del rapporto erotico che si doveva mantenere dentro la coppia per una ragione anche strategica, perché se il marito iniziava ad avere relazioni con concubine o prostitute l’economia domestica andava in rovina. È un’immagine diversa dall’idea che abbiamo noi del kamasutra con le innumerevoli posizioni proposte. La ragione qua è di tipo sociale. Egli suddivide i baci prima per intensità:  Bacio misurato: semplice contatto delle labbra  Bacio palpitante: quando al bacio si aggiungono le vibrazioni positive  Bacio che colpisce: punta della lingua che colpisce come una saetta la bocca del partner. I baci si caratterizzano anche per geometria, dividendosi in: pari, obliqui, vaganti e premuti, quest'ultimi possono essere anche a coppa se si serra tra le dita il labbro inferiore dell'amato e lo si bacia con la bocca a coppa. Un'altra cosa interessante è quella che uno dei baci più erotici sono quelli a lucchetto o quelli dati con la punta della lingua. Il capitolo sui baci del kamasutra finisce con l’autore che afferma che le attività dei baci sono come il cibo perché contribuiscono al sostentamento del corpo. L’eros è il nutrimento fondamentale della relazione amorosa e un sesso non soddisfacente è una malnutrizione dell’anima. In india però non ci si può né toccare né baciare in pubblico. Hanno inventato il saluto della anjali mudra, con le mani giunte, per salutarsi con rispetto e affetto senza tocco. Questo perché la società indiana ha molti problemi di contaminazione. Nel 2007 ci fu una serata a Mumbai e Richard Gere, per raccogliere soldi per i malati di Aids, abbracciò in pubblico un’attrice e la baciò. Fu uno scandalo totale al punto tale che le loro statue vennero bruciate nelle piazze. Poi si scusarono. 13 BACI DA VEDERE Il bacio, storicamente parlando, è un tabù, anche da prima del cristianesimo. Le immagini di baci sono scarse rispetto alla tradizione orale e scritta.Fu con Correggio ed il suo “Giove ed Io” ripreso dalle Metamorfosi di Ovidio, dipinto del 1531, che raffigura il volto del re degli Dei prendere la forma di una nuvola che bacia Io in maniera erotica ad aprire la strada agli artisti dediti all'arte profana, che rifugiano sempre le figure dei loro baci nella mitologia (esempi: fine del Settecento Amore e Psiche di Canova o il bacio di Hayez, allegoria politica tra Cavour e Napoleone III). La scultura di Rodin, scolpita nel 1882 che ritirare due amanti trasportati dalla passione suscita talmente scandalo che nel 1924, quando viene esposta a Tokyo, la polizia la nasconde dietro un paravento di bambù poiché istiga all'eros. Nel Novecento però il bacio diventa soggetto autonomo ed esplicito, di cui ricordiamo Il bacio di Klimt e quello di Picasso, il compleanno di Chagall e il surrealista bacio dei due amanti dai volti coperti di Magritte. Secondo Levi Strauss è qui che il bacio riflette la mutevolezza degli
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