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riassunto del libro di approfondimento su Hegel, Dispense di Filosofia Politica

viene fatto un escursus della filosofia Hegeliana a partire dagli scritti giovanili sino all’enciclopedia delle scienze in compendio

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 26/12/2023

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claudia-massimi-1 🇮🇹

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Scarica riassunto del libro di approfondimento su Hegel e più Dispense in PDF di Filosofia Politica solo su Docsity! INTRODUZIONE AD HEGEL, Valerio Verra Valerio Verra = fu un filosofo italiano della 2ª metà del ‘900, specializzato nella storia della filosofia. Tra i suoi studi la maggiore attenzione venne posta sulla filosofia classica tedesca; si occupò in particolare di 2 mostri sacri della filosofia tedesca: Kant ed Hegel 1988 pubblica “Introduzione ad Hegel” in cui parte da un breve excursus della vita filosofica di Hegel, passando per gli scritti giovanili ed il periodo di Jena, in cui inizia ad insegnare sino alla pubblicazione delle sue più celebri opere Capitolo 1 - GLI SCRITTI GIOVANILI gli scritti del primo 30ennio di Hegel sono considerati come gli scritti giovanili, questa periodizzazione è dovuta a Dilthey che scelse di studiare il pensiero di Hegel seguendo un processo storico-filologico. fu sempre lui, Dilthey a privilegiare questo periodo della vita filosofica di Hegel, in quanto caratterizzato da un forte panteismo, diverso dalla sistematicità che emerge negli anni più maturi, nella quale scrive le sue 4 grandi opere per la quale viene ricordato: - la Fenomenologia dello Spirito - la Scienza della Logica - l’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio - la Filosofia del Diritto ✍ tutta la filosofia dell’800 non farà altro che tenere come punto di riferimento Hegel e la sua sistematicità la filosofia giovanile di Hegel, è particolarmente caratterizzata dal riferimento alle idee, alle aspirazioni rivoluzionarie ecc…, la sua filosofia fu una vera e propria rivoluzione nel mondo intellettuale filosofico che al tempo viveva un senso di inadeguatezza Verra all’interno del suo scritto, cita anche la filosofia kantiana, allora base degli studi filosofici ed evidenzia come questa verrà sostituita da quella hegeliana, ritenuta decisamente più completa per poter adempiere a compiti etici, politici e religiosi gli scritti giovanili, che vanno dal 1793 al 1800 riguardano gran parte i discorsi sulla vita religiosa, ma nel corso degli anni, vediamo un excursus di come cambia il pensiero di Hegel, dell’evoluzione che vive; infatti inizialmente lo vediamo appoggiarsi alla filosofia kantiana, anche con vari riferimenti ai greci antichi mentre poi nel corso degli anni iniziamo a vedere la sua crescita e lo sviluppo di una tecnica filosofica del tutto nuova che lo porterà alla critica di Kant ed a nuovi progetti filosofici Capitolo 2 - IL PERIODO DI JENA in questo periodo, che parte dai primi dell’800 Hegel si avvicina a quello che era allora il noto “Circolo di Jena” nella quale i grandi intellettuali tedeschi del tempo, si riunivano per discutere del superamento della filosofia kantiana e dei limiti della ragione; gli intellettuali iniziano ad incentrare il loro pensiero verso il processo storico e come la filosofia possa operare in esso, la storia viene presa in analisi come maestra di vita. in questi anni Hegel intraprende la carriera universitaria, con l’intento (come dirà in una celebre lettera all’amico Schelling ) di coltivare la filosofia come sistema , questo periodo, si concluderà con la pubblicazione nel 1807 della Fenomenologia dello spirito. nel mentre Hegel pubblicherà molti scritti, di cui facciamo nota dei più importanti 1801 Hegel si presenta al pubblico della filosofia tedesca con uno scritto “Differenza tra il sistema filosofico di Fichte e quello di Schelling” in cui oltre ad aprire una critica nei confronti di Rehinolds, per non aver valorizzato la filosofia dei due idealisti evidenzia un carattere fondamentale della filosofia la filosofia infatti nella sua ottica ha il compito di: eliminare la rigidità della riflessione, che ha portato l’intelletto a soffocare la vita, e bisogna inserire il tutto in una totalità più razionale. da qui ha inizio l’idea della filosofia come sistema 1802 inizia a pubblicare assieme a Schelling il “Giornale critico della filosofia”, nello stesso anno pubblicherà anche uno scritto sulla “Costituzione della Germania” all’interno della “Costituzione della germania” enfatizza l’idea che la Prussia ormai non è più uno stato, in quanto convinto che la crisi di uno stato si possa misurare dal fatto che vi siano formalmente delle leggi scritte, ma l’operato delle istituzioni è del tutto opposto. parla dell’importanza della difesa, compito primario di uno Stato, che dovrebbe difendere il crollo del paese per mezzo delle armate francesi, si rifà anche un po’ all’idea di Machiavelli e tiene conto dell’insegnamento che ha tratto dalla storia dell’Italia. auspica per il suo paese l’avvento di un Teseo (da alcuni identificato in Napoleone e da altri nell’arciduca d’Austria) che possa rigenerare la Germania mediante efficaci ordinamenti, pur lasciando la libertà alle forme di organizzazione di svilupparsi in maniera spontanea ed organica. 1802-3 Hegel scrive “Le maniere di trattare scientificamente il diritto naturale” in cui sviluppa una polemica su due fronti, in modo empirico ed in modo formare di trattare il problema del diritto. la prima critica si articola nei confronti di Hobbes, egli nella sua filosofia porta gli uomini a concepire la società come un caos in cui si intersecano gli aspetti dei rapporti umani; infatti in questi caso la grandezza dell’ordinamento giuridico si contrappone allo stato di natura degli individui. la seconda polemica è nei confronti di Kant e Fichte che hanno posto l’infinità come qualcosa di opposto alla determinatezza 1804-5 “Logica e metafisica” in cui Hegel sviluppa una riflessione tra il rapporto delle due “scienze”, questo passo è fondamentale per comprendere la genesi della fenomenologia dello spirito. Hegel ci dice infatti, che alla LOGICA viene riservato il compito di distruggere le determinazioni finite, infatti viene anteposta alla METAFISICA, quest’ultima rappresenta il superamento che serve per arrivare all’assoluto. Capitolo 3 - LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO, 1807 con lui si va verso l’idealismo assoluto, con la pubblicazione di questo scritto si distacca definitivamente dall’idealismo schellinghiano. fenomenologia = discorso sul fenomeno, inteso come legittima manifestazione della realtà spirito = è la totalità della realtà fino al particolare > si presenta allo stesso tempo come soggetto e oggetto Hegel per riferirsi all’oggetto dell’indagine condotta dalla fenomenologia parla di SPIRITO e COSCIENZA come se esse fossero 2 cose indistinte, mentre in realtà la COSCIENZA in senso stretto è il punto di partenza del percorso fenomenologico e lo SPIRITO è la conclusione ⚠ L’INTERO PROCESSO DI MANIFESTAZIONE DELLO SPIRITO È GIÀ IMPLICITO NEL SUO MOMENTO INIZIALE la vera autocomprensione della coscienza viene acquisita solo al termine di tutti i passaggi di sviluppo fenomenologia dello spirito = è il percorso della coscienza verso lo spirito assoluto come un intero processo di verità in cui la coscienza, come spirito che si manifesta, si libera della sua spirito estraniato dalla cultura = nel regno della cultura, che arriva sino ai giorni del filosofo, vediamo che questo è caratterizzato fa fortissime contraddizioni, il cui processo culmina culturalmente nell’età illuministica e trova la sua massima espressione politica nella Rivoluzione Francese (soprattutto nel terrore giacobino) > Kant e Robespierre sono per Hegel due facce della stesa medaglia RELIGIONE = dopo le lacerazioni del periodo che va da Sofocle ad Hegel, è ora di ricomporre tutto e lo si fa cercando tramite la Religione di entrare in contatto con l’Assoluto > infatti l’antitesi di questa seconda parte si articola in: religioni orientali, religioni classiche e religioni cristiane le religioni per Hegel permettono di arrivare all’assoluto tramite la forma del mito > aspetto che ritroveremo nel Sistema SAPERE ASSOLUTO = tramite quest’ultimo si supera l’inadeguata concezione mitologica dell’assoluto e se ne raggiunge una più idonea: la filosofia > tramite essa si raggiunge l’obiettivo della fenomenologia, ovvero si arriva all’unità tra soggetto e oggetto giunti al sapere filosofico è rigato il momento di descrivere la realtà come si vede dal punto di vista acquisito nella Fenomenologia ed a ciò provvede il sistema con i suoi 3 momenti: la logica, la filosofia della natura e la filosofia dello spirito Capitolo 4 - LA SCIENZA DELLA LOGICA se all’interno della Fenomenologia i momenti per arrivare all’assoluto sono 2: religione e filosofia, nel Sistema, viene aggiunta anche l’arte, si divide appunto in: arte, religione e filosofia CON L’UTILIZZO DEL TERMINE “SISTEMA” HEGEL VUOLE EVIDENZIARE IL FATTO CHE VUOLE TRATTARE L’INTERA REALTÀ IN TUTTE LE SUE COMPONENTI, EVIDENZIANDONE LE CONNESSIONI DIALETTICHE > ciò viene trattato nell’ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZ IN COMPENDIO LOGICA (idea in sé) = nel Sistema hegeliano si identifica con la Metafisica, ed ha come oggetto l’idea, ovvero la struttura del pensiero umano e la struttura razionale della realtà > in questa parte Hegel ci mostra come il pensiero umano passi da concetti + semplici ed astratti a concetti + complessi e concreti sino ad arrivare all’IDEA si articola nei seguenti momenti: LOGICA DELL’ESSERE = l’essere da cui si parte è totalmente indeterminato, senza caratteristiche ed in quanto tale, tende ad identificarsi con il nulla. la dialettica tra l’essere ed il nulla, da vita al divenire, ovvero il passaggio continuo tra essere e non essere. all’interno del divenire, l’essere acquisisce dei specifici attributi, trasformandosi in questo modo in un essere determinato, tramite la qualità, la quantità e la misura LOGICA DELL’ESSERE - essere indeterminato - nulla - divenire LOGICA DELL’ESSENZA - essenza come fondamento dell’essere - esistenza o fenomeno - realtà effettuale o realtà in atto LOGICA DEL CONCETTO - concetto soggettivo - concetto oggettivo - idea LOGICA DELL’ESSENZA = il momento precedente non ha indagato il fondamento dell’essere, per questo Hegel sviluppa un secondo momento in cui studia l’essenza ESSENZA = natura profonda dell’essere > x Hegel rappresenta il momento in cui l’essere si ripiega in sé stesso per cercare il proprio fondamento viene quindi individuata l’essenza come “ciò che l’essere è stato”, il passato, non ha scopo cronologico ma bensì il presupporre un fondamento da cui essa deriva. Hegel parte dall’essenza in senso stretto, per poi passare in un secondo momento all’esistenza, in cui l’essenza di sé stessa si manifesta uscendo fuori da sé ESISTENZA = fenomeno, è la manifestazione del noumeno kantiano la sintesi dell’essenza e dell’esistenza è perciò la realtà effettuale L’ESSERE NON È PIÙ CONCEPITO NEL SUO FARSI, MA È SPIEGATO DALLA SUA ESSENZA, PORTA IN SÉ UNA VERITÀ, UN SENSO ED UN SIGNIFICATO, PER QUESTO È PIENAMENTE COMPIUTO LOGICA DEL CONCETTO = è l’unione tra l’essere e l’essenza, in questo casi l’idea diventa struttura razionale del reale > è la conclusione di un percorso logico in cui il pensiero ha scoperto sé stesso all’interno della struttura intera del mondo Capitolo 5 - LA FILOSOFIA DELLA NATURA la natura è l’idea fuori di sé, Hegel non condivide come alcuni suoi colleghi come Schelling la passione per la natura ed il ruolo che questa svolge nella filosofia, difatti la colloca come alienata dalla concezione e dimensione esteriore del tempo e dello spazio critica inoltre chi tra gli intellettuali rinascimentali ricercava Dio in ogni parte della natura, non lo nega, ma ci sottolinea che nella sua idea è la manifestazione e l’espressione meno nobile di Dio nella natura l’idea ha perso sé stessa e di conseguenza non può essere valorizzata come manifestazione dello Spirito riconosce però che è un passaggio necessario per lo sviluppo e l’affermazione dell’idea L’IDEA DEVE PERDERSI NELL’ESTERIORITÀ PER POTERSI RITROVARE NELLO SPIRITO, CHE È LA FORMA PIÙ RICCA E CONSAPEVOLE la filosofia della natura ha lo scopo di collocare ed interpretare i fenomeni dell’ambito naturale per darne una lettura metafisica si articola in 3 momenti: 1. la meccanica 2. la fisica inorganica, chimica 3. fisica organica, biologia meccanica = serve a comprendere l’esteriorità della natura nelle categorie stratte di spazio e tempo, in modo separato ed indipendente >all’interno dell’unità spazio-temporale, materia e movimento assumono una determinazione astratta, in quanto solo l’astrazione permette la diversificazione delle due cose quando si passa dalla meccanica finita alla meccanica assoluta, il movimento diventa libero, ma non separato dalla materia, in quanto si trova all’interno di essa chimica = si dedica alla materia qualificata, ovvero quella che ha il movimento e la determinazione spazio-temporale come intrinseci > questi processo ancora non è vita, poiché dipende da condizioni esterne biologia = tra i due mondi, organico ed inorganico, c’è un passaggio implicito > nel mondo organico la struttura razionale del reale emerge nella concreta esistenza: ovvero l’organismo animale; esso è un’unità compiuta nella forma della soggettività, l’organismo è in grado di auto- organizzarsi e di auto-conservarsi interamente in questa parte troviamo articolate 3 altre sottoparti: - la natura geologica = è la precondizione per la vita ma non ha la processualità interna e autonoma del vivente - il regno vegetale = prima forma di vita, ma che non possiamo classificare come organismi in quanto le parti delle piante sono individuali e non hanno relazioni dinamiche con le altre > l’organismo non è compiuto - il regno animale = è l’unità concreta, al vertice di questo regno troviamo l’essere umano in cui l’idea torna in sé stessa e diventa spirito Capitolo 6 - LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO è il terzo e ultimo momento del sistema hegeliano, e se la logica e la filosofia della natura rappresentano due momenti unilaterali e astratti, la filosofia dello Spirito, in cui “l’idea ritorna in sé” è la parte concreta l’idea si è realizzata nella logica, alienata nella natura ed a questo punto diventa autocosciente del razionale e dello spirituale e torna in sé A QUESTO PUNTO DEL PROCESSO, L’UOMO PER HEGEL È ALLO STESSO TEMPO RAZIONALITÀ REALIZZATA E REALTÀ RAZIONALE lo spirituale emerge gradualmente dalla natura, si svincola da essa e prende mano a mano autoconsapevolezza della propria razionalità in un cammino che passa gradualmente per: 1. spirito soggettivo, ovvero lo spirito che si manifesta nel singolo come libertà 2. spirito oggettivo, lo spirito si manifesta nelle forme inter soggettive che rendono possibile la libertà dello spirito soggettivo 3. spirito assoluto, è la libertà assoluta dello spirito dal mondo naturale e dai mondi giuridici, raggiunge l’auto conoscenza razionale a partire dall’arte, dalla religione e si completa nella filosofia SPIRITO SOGGETTIVO = rappresenta l’essere umano nella sua esistenza individuale, studiato tramite l’antropologia, la fenomenologia e la psicologia antropologia = essa indaga sullo spirito, nella prima parte emerge la natura che l’antropologa supera arrivando alla ricerca dell’anima anima = è il principio vitale di tutto l’organismo, è la spiritualità calata nella dimensione biologica, viene per questo definita anche come “spirito naturale”; il momento dell’anima è una cerniera tra FILOSOFIA DELLO SPIRITO SPIRITO SOGGETTIVO - antropologia - fenomenologia - psicologia > anima > coscienza > soggettività individuale SPIRITO OGGETTIVO - diritto - moralità - eticità > comportamento esteriore > propronimento, intenzione, idea morale > famiglia, società civile, Stato SPIRITO ASSOLUTO - arte - religione - filosofia > architettura, scultura, pittura musica e poesia > naturale, personale e rivelata > sapere assoluto 2. la società civile essa è il sistema storico nella quale la vita ed il benessere del singolo si fondono con la vita ed il benessere altrui. nasce dal disintegrarsi di vari nuclei familiari, che per lo steso processo decritto sopra ne vanno a formare di nuovi; è il momento negativo in quanto avviene che gli individui che sono tra loro in stato di relazione differenziata positiva o negativa competono per il soddisfacimento dei propri bisogni l’individuo si concepisce come una totalità di bisogni sempre nuovi da soddisfare, ma non può sempre appagarsi da solo > infatti è soltanto grazie alla coodipendenza economiche che possiamo soddisfare i bisogni economici soggettivi questo sistema tende ad autoregolarsi e genera così disuguaglianze che possono portare in certe circostanze alla crisi di questa società civile. IL COMPITO DELLO STATO È QUELLO DI SORVEGLIARE E TUTELARE LE INEGUAGLIANZE GARANTENDO A TUTTI: ISTRUZIONE, GIUSTIZIA E SICUREZZA 3. lo stato è il compimento dei 2 momenti precedenti, in esso si ricostruisce la razionalità dello stato moderno e si realizza la libertà sostanziale, che non è più formale non si forma come per i contrattualisti su in interesse privato dei singoli, né dalla legge del più forte, ma da una conciliazione tra il principio di interesse della soggettività ed un interesse universale la stabilità dello stato è data dalla sua costituzione, dalla concretizzazione razionale del modo in cui un popolo è arrivato a concepire sé stesso. la miglior forma di sovranità per Hegel è la Monarchia Costituzionale > la democrazia nella sua idea, soprattutto negli stati più grandi, porta ad una disaffezione alla vita politica da parte dei cittadini che percepiscono come insignificante il proprio voto in questa Monarchia costituzionale Hegel vede così divisi i poteri: - legislativo = bicamerale (con le camere simili a quelle inglesi) - governativo - esecutivo = nelle mani del sovrani per quanto riguarda il diritto internazionale Hegel propone un sistema di relazioni internazionali in cui ogni stato mantiene la propria costituzione in quanto è fondamentale la conservazione dell’indipendenza e della sovranità; ogni individualità statale deve essere riconosciuta dalle altre in modo effettuale e non solo formale. il riconoscimento si oggettiva attraverso trattati, che sono però fortemente precari in quanto se cambiano le condizioni in cui sono stati stipulati rischiano di diventare insignificanti perché non possono attuarsi in tutte le comunità in quanto non tutte sono governate da uno stato moderno. quindi Hegel si fa carico della concezione di essere pro alla guerra in quanto la vede come unico modo per risolvere i conflitti tra Stati; vede la “pace perpetua” di Kant come un impossibile ideale, considerando possibile il sacrificio di alcuni uomini per il bene dello Stato (mostra la sua impossibilità dinnanzi allo stato) 3. lo spirito assoluto è il momento conclusivo del sistema Hegeliano, in cui lo spirito trova piena auto consapevolezza nella dimensione culturale dell’umanità elenca 3 momenti, che conducono tutte all’assoluto ma in modalità espressive diverse: l’arte, la religione e la filosofia sono le 3 forme attraverso cui lo spirito esprime sé stesso arte = lo spirito si può manifestare nell’arte e nelle sue 3 sotto categorie ovvero: architettura, scultura, musica pittura e poesia religione = lo spirito si presenta tramite una rappresentazione, a cui viene dato un volto, che è quello di Dio che si incarna in Gesù, e ripercorre un percorso storico della religione 1. la religione naturale, tipica dell’oriente che non aveva però figure 2. Dio che si manifesta come una realtà personale, molto più simile all’uomo, come nel caso dell’ebraismo e del politeismo greco-romano 3. cristianesimo, dove il soggetto divino si incarna nell’uomo e si manifesta pienamente filosofia = è la forma più alta ed adeguata con cui lo spirito si manifesta, diventando a questo punto Sapere assoluto la filosofia è il sapere assoluto in quanto è considerata la forma più alta di conoscenza, ed anche perché è la disciplina che studia l’assoluto, sia come soggetto sia come oggetto; nella filosofia, l’assoluto arriva a conoscere sé nella forma + completa e definitiva Hegel sviluppa a questo punto un processo di storia della filosofia, che ancora una volta si divide in 3 tempi: 1. filosofia greca, che va da Talete ad Aristotele 2. filosofia medievale, considerata di poco valore filosofico in quanto limitata dalla Chiesa dove va da tutti i Padri della Chiesa ai pensatori Rinascimentali e della Riforma, facendo quindi arrivare la filosofia ad una maggiore libertà 3. filosofia moderna, che tratta tutti i grandi da Bacone a Kant LA FILOSOFIA È COME LA NOTTOLA DI MINERVA, CHE OSSERVA TUTTA LA NOTTE PER ARRIVARE A RACCONTARE AL GIORNO
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