Scarica Riassunto del libro "Geografia e antropocene. Uomo, ambiente, educazione" di Cristiano Giorda e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Geografia solo su Docsity! GEOGRAFIA E ANTROPOCENE Uomo, ambiente, educazione ta rezione uomo-natire passa
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5 CAMBIAMENTO CLIMATICO E ANTROPOCENE ● Antropocene e cambiamento climatico ○ L’antropocene secondo Crutzen inizia con la rivoluzione industriale ■ Ruddiman focalizza la sua attenzione sulle emissioni di metano e biossido di carbonio → le attività umane sono state in grado di in uenzare la presenza di gas serra prima della rivoluzione industriale ○ periodizzazione ■ l’Antropocene inizia dal 1850 circa in poi ■ Paleoantropocene va dalla comparsa dei primi ominidi alla rivoluzione industriale ■ fase precedente in cui non si riscontra azione umana ● Il cambiamento climatico ○ Il V e ultimo rapporto dell’IPCC sostiene che il cambiamento climatico è inequivocabile ○ le azioni umane sono così le cause dominanti del riscaldamento globale in atto ■ il ruolo principale è giocato dai gas serra, ma contribuiscono anche le emissioni di aerosol, polveri e i cambiamenti d’uso dei suoli ■ dalla Rivoluzione industriale a oggi la concentrazione atmosferica di biossido di carbonio è passata da 278 a 515 ppm ■ le concentrazioni di metano hanno raggiunto le 1856 ppb ○ esiste un grande divario emissivo tra gli Stati a più alto e più basso reddito ● le politiche per il cambiamento climatico ○ politiche di mitigazione ■ puntano ad eliminare le cause alla base del riscaldamento globale ○ politiche di adattamento ■ puntano a limitarne gli e etti ○ ci sono 5 periodi delle politiche di mitigazione 6 ■ prima fase → venne istituito l’IPCC ; 1992, adottata la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici ■ seconda fase → protocollo di Kyoto ■ terza fase → post- Kyoto, forte rallentamento dell’azione sul fronte della mitigazione ■ quarta fase → Accordo di Parigi ■ quinta fase → implementazioni possibili future delle azioni di mitigazione ● future azioni di mitigazione: come fermare il riscaldamento globale ○ L’IPCC sottolinea che per limitare il riscaldamento a 1,5° servirebbero trasformazioni senza precedenti nella maggior parte dei settori economici ○ due possibili strade per poter fronteggiare il cambiamento climatico: ■ politiche di mitigazione tradizionali → mettere in campo reazione realmente e caci , capaci di portare a forti riduzioni delle emissioni di gas serra delle diverse nazioni per raggiungere, nel più breve tempo possibile, una situazione di azzeramento ■ approccio che punta a modi care alcuni aspetti del funzionamento del sistema climatico terrestre attraverso tecniche geo ingegneristiche (talvolta sembrano quasi futuristiche) → nella maggior parte dei casi si tratta di tecnologie in fase di sviluppo iniziale ● Conclusioni ○ tre diverse possibilità di evoluzione dell’umanità ■ business as usual → livelli di riscaldamento così elevati da provocare impatti sui sistemi sici, ecologici e socioeconomici di cilmente immaginabili → riconferma delle dinamiche che hanno portato alla de nizione di antropocene ■ forte e immediata accelerazione delle politiche di mitigazione → veloce diminuzione delle emissioni di gas serra e un sostanziale azzeramento entro la metà del secolo → 7 speranza e inizio della Neoantropocene ■ utilizzo di metodologie di geoingegneria avanzate → tentativo di mantenere la temperatura planetaria entro limiti accettabili → a vantaggio di singoli soggetti o gruppi di potere ● Il caso di Venezia ○ Venezia è una importantissima città italiana situata nel delta del Po in Veneto, costruita in larga parte nella laguna che precede l’Adriatico. Da un lato l’attività umana ha permesso di mantenere la laguna tale e quale a più di mille anni fa (si parla infatti di laguna parzialmente artificiale), la quale altrimenti sarebbe stata cancellata da fenomeni naturali col tempo. Tra gli interventi più ambiziosi eseguiti nella città ricordiamo sicuramente il Mose, un imponente tentativo di moderare la natura e le alte maree che rischiano di inondare la città (spinte da forti correnti da Nord e da Sud) o gli scavi nei canali per aumentare la profondità del fondale e permettere quindi il passaggio di navi più grandi. Sebbene sia stata resa possibile la navigazione più massiccia, gli scavi hanno aumentato la potenziale quantità d’acqua che può penetrare nella lagune con le maree. ● Il lago di Aral ○ È un enorme bacino di acqua salata situato tra Kazakistan e Uzbekistan. A partire dagli anni ’60 ad oggi la sua superficie si è decimata lasciando chilometri di superficie desertica. Infatti, in un piano di coltivazione intensiva dell’URSS, si costruirono dei grandi canali artificiali per trasportare l’acqua degli affluenti del lago altrove (distese originariamente desertiche dove poter coltivare ad esempio il cotone). Gli scienziati pensavano che il livello dell’acqua sarebbe sceso e i terreni appena prosciugati sarebbero potuti essere sfruttati per la coltivazione. Questo non fu possibile in quanto, l’acqua evaporando lasciò il terreno coperto di sali depositati. Questo incredibile disastro ambientale ancora oggi ha un impatto sull’uomo, siccome il vento trasporta polveri inquinanti pericolose a molti km di distanza. ○ Il lago di Aral non è che un esempio di come tutti i sistemi idrici del mondo si siano, o siano stati, trasformati grazie all’impatto dell’uomo. Questo ha portato ad un’alterazione irreversibile degli equilibri del sistema terra intero. 10 FIGURE DELL’ANTROPOCENE GLI UOMINI E LE FORESTE DELL’ANTROPOCENE ● le foreste hanno sempre avuto un ruolo culturale ○ l'uomo infatti abita i boschi all’antichità ○ in questo processo nessun bosco è esente dall’intervento dell’uomo → non possono essere considerati completamente naturali ● la Terra diceimila anni fa era completamente coperta da una tta foresta naturale ○ ma con deforestazioni, boni che, pastorizia e agricoltura abbiano ridotto la massa globale vegetale del 45% ○ negli ultimi 250 anni il processo ha subito accelerazione ○ la deforestazione non è però un processo inevitabile e irreversibile ○ la rigenerazione però porta problematiche ambientali quali ■ le foreste derivanti dall’abbandono dell’agricoltura non 11 hanno la stessa forza delle originarie ■ molto spesso i boschi sono in sinergia con l’uomo per conservarsi in buone condizioni ● L'Amazzonia ○ l’idea di wilderness legata all’Amazzonia è glia di un approccio coloniale svalutante dell'operato umano sugli ecosistemi dai tempi più remoti → l’azione coloniale è stata devastante ○ è in realtà l’insieme di molte foreste diverse che presentano diverse di erenze regionali ma con elementi di fondi che le accomunano ● i boschi europei ○ l’urbanizzazione ha portato all’abbandono di molte aree montuose e collinari ○ le foreste vergini non ci sono in europe, ci sono piuttosto quelle naturali/Old Growth Forest ○ a livello globale circa il 50% delle foreste è infatti vetusto ○ ibridazioni ■ per tempo i boschi sono stati fattori socio-economici fondamentali ■ hanno però anche assunto un forte valore paesaggistico → questo sottolinea le variabili sociali, culturali e soggettive nel processo di attribuzione di signi cato ai contesti spaziali ○ narrazioni ■ ad oggi le rappresentazioni idealizzate riguardano boschi che crescono sempre di più e ai quali si da un valore i virtù dell’allontanamento dall’uomo ■ è centrale l’idea della wilderness ○ pensare in modo ibrido ■ è importante quindi considerare l’approccio geogra co come utile a comprendere il signi cato metaforico delle rappresentazioni e delle narrazioni prodotte nell’ambito dei processi territoriali ■ è importante quindi parlare delle foreste come il risultato di una plurimillenaria interazione tra uomo e natura, un’interazione che ha dato vita a ecosistemi forti e resistenti ■ l'Antropocene ci permette di capire anche la loro importanza culturale ■ ci permette anche di cogliere quanto devastante e impattante è stato il comportamento dell’uomo su di esse SISTEMI DEL CIBO NELL’ANTROPOCENE
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su scala globale
iltema de cho nelle
poltiche interazinali è
centale da arni + centrali
concetti come la sicurezza.
alimentare eil cirio al
cibo