Riassunto del libro "Guida alla biblioteconomia moderna" di R.David Lankes, Schemi e mappe concettuali di Biblioteconomìa

Scarica Riassunto del libro "Guida alla biblioteconomia moderna" di R.David Lankes e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Biblioteconomìa solo su Docsity! Riassunto Biblioteconomia moderna – R. David Lankes Concetto chiave del capitolo 1: i bibliotecari sono agenti di cambiamento positivo radicale che scelgono di fare la differenza. Lo scopo di questa guida, quindi, è quello di definire quello che è la biblioteconomia moderna: una disciplina che cresce e si adatta al presente perché sa adattarsi ai costrutti sociali delle comunità di cui è al servizio. È una forma di impegno attivo di trasformazione sociale. La guida si struttura in tre parti principali: 1. “Bibliotecari”: una discussione sulla missione dei bibliotecari, i loro valori e i mezzi di cui dispongono per facilitare la creazione di conoscenza; 2. “Biblioteca”: una discussione su che cosa sia una biblioteca all’epoca dei makerspace (spazi collaborativi aperti alla comunità, all’interno di scuole, biblioteche o istruzioni, rivolti alo studio), in cui si noleggiano canne da pesca e le comunità sono intese come collezioni; 3. “Excursus: dalla missione al missionario”: una discussione e una serie di strumenti per promuovere una biblioteconomia centrata sulle aspirazioni e le capacità della comunità. Concetto chiave del capitolo 2: definire le biblioteche a partire dal lavoro dei bibliotecari e non viceversa. Il ruolo dei bibliotecari nasce da un patto sociale tra i bibliotecari e le comunità di riferimento, un patto che è stato riaffermato nei secoli. Concetto chiave del capitolo 3: la missione dei bibliotecari è quella di migliorare la società facilitando la creazione di conoscenza nelle comunità di riferimento. Un buon bibliotecario non è neutrale: ha dei principi. Il suo lavoro è quello di rendere le cose migliori e quindi deve avere delle convinzioni su cosa sia migliore. Inoltre, i bravi bibliotecari danno valore alla libertà intellettuale. Concetto chiave del capitolo 4: la conoscenza è creata tramite la conversazione; se siete nel business della conoscenza, siete in quello della conversazione. Quando si connettono diversi elementi di informazione, si ottiene la conoscenza. Ma parlare di informazione non è utile per un bibliotecario. Possiamo utilizzare i termini “professionista dell’informazione” e “informare” quanto vogliamo, ma questi termini sono spesso surrogati di documenti o dati, semplicemente tentativi di assolverci dalla responsabilità di ciò che le persone fanno con ciò che noi gli forniamo. Ma i bibliotecari non si occupano di informazione: si occupano di conoscenza e, in seguito, questo ci pone anche nell’ambito della conversazione, che porta ad alcuni nuovi tipi di servizi e pratiche piuttosto sorprendenti. Per i bibliotecari, la conoscenza è l’insieme delle credenze e delle loro relazioni intrinseche che determinano i comportamenti. Essa però non è equivalente alla verità assoluta. In parole più semplici, la conoscenza è un insieme di accordi correlati che guidano le azioni delle persone. Concetto chiave del capitolo 5: i bibliotecari facilitano la creazione della conoscenza tramite l’accesso, la conoscenza, l’ambiente e la motivazione. In qualità di bibliotecari non possono insegnarti nulla se tu non decidi di imparare; quindi, il loro compito è quello di creare le condizioni affinché le persone possano apprendere. Concetto chiave del capitolo 6: i bibliotecari servono le comunità grazie ai sistemi di partecipazione che costruiscono, tra cui le biblioteche. Concetto chiave del capitolo 7: i bibliotecari modellano e poi mettono in atto le definizioni di miglioramento delle loro comunità. Ecco due miti che convivono simultaneamente nella biblioteca: 1. I bibliotecari sono imparziali e forniscono un accesso equo ai loro sistemi a tutti (servizi, programmi, collezioni). Già smentito in precedenza però. 2. Le comunità devono imporre i sistemi ai bibliotecari. I bibliotecari forniscono un ambiente sicuro. I valori essenziali che sono alla base del nostro lavoro: il servizio, l’apprendimento, l’apertura, la libertà e la sicurezza intellettuale e l’onestà intellettuale. Concetto chiave del capitolo 8: i b. sono professionisti guidati da principi, che lavorano insieme alle loro comunità, in uno sforzo di trasformazione sociale. Concetto chiave del capitolo 9: i b. cercano di dare potere a chi non ne ha e di dare voce alle minoranze. Lo fanno perché c’è forza nella diversità. Concetto chiave del capitolo 10: una biblioteca è uno spazio designato e facilitato, con il supporto della comunità, gestito in modo etico dai bibliotecari e dedicato alla creazione della conoscenza. Concetto chiave del capitolo 11: ci sono diverse buone ragioni per avere una biblioteca, ma tutti includono l’idea di rendere la comunità un posto migliore. 8 principali ragioni che ci portano alla necessità di avere una biblioteca al nostro servizio: ➢ Come acquisti collettivi; ➢ Come stimolo economico; ➢ Come centro di apprendimento; ➢ Come rete di sicurezza; ➢ Come supervisore dell’eredità culturale; ➢ Come spazio terzo; ➢ Come culla di democrazia; ➢ Come simbolo delle aspirazioni della comunità. Concetto chiave del capitolo 12: una biblioteca dovrebbe essere una piattaforma partecipativa che consente a una comunità di condividere passioni, esperienze e risorse. Concetto chiave del capitolo 13: ridurre le biblioteche, i bibliotecari e i loro strumenti a un unico schema universale è impossibile. E pericoloso. Concetto chiave del capitolo 14: le biblioteche accademiche accelerano in modo attivo le conversazioni degli studiosi. Le biblioteche accademiche una volta erano appannaggio solo degli studiosi e di una ristretta élite. Man mano che la formazione universitaria diventava sempre più importante nella società odierna, le barriere di genere, razza e classe sono crollate.