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Riassunto del libro "Il videoclip. Musicologia e dintorni dai Pink Floyd a Youtube", Sintesi del corso di Musica

Riassunto completo e dettagliato per gli esami di Linguaggi Musicali, Comunicazione e Media per le industrie creative.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 21/09/2021

alemareso
alemareso 🇮🇹

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Scarica Riassunto del libro "Il videoclip. Musicologia e dintorni dai Pink Floyd a Youtube" e più Sintesi del corso in PDF di Musica solo su Docsity! II VIDEO CLIP - libro riassunto 1° Parte > Rewind di Vasco Rossi / is there anybody out there? Pink Floyd / Papa don't preach di Madonna / La mia risposta Laura Pausini / în the flesh? Pink Floyd. 2° Parte 3 Romeo and Juliet Dire Straits / Buggles - Video killed the radio stars / spot Nescafè gusto dolce / Moby / Pet Shop Boys e Dire Straits / Enigma / The Ave dei RUNDMC / Gli Angeli - Vasco Rossi / Always on My Mind - Pet Shop Boys / Thursday"s Child di David Bowie / Frozen di Madonna / Nathalie - Vivo Sospesa. IL VIDEOCLIP NASCE DALLA MUSICA - LA MUSICA è L'ELEMENTO GENERANTE, IL PUNTO DI PARTENZA. E’ LA TRASPOSIZIONE DI UNA MUSICA PRE-ESISTENTE IN UN IMMAGINE. C'è un problema che nasce già a livello linguistico: spesso la storiografia della musica si basa su termini della storiografia dell’arte e della letteratura, per nominare i generi e le epoche. Viene richiamato soprattutto il senso della vista. La musica viene sempre vista attraverso dei concetti formati per descrivere altre cose. Ci limitiamo troppo spesso a interpretare soltanto l’immagine di 1 videoclip, quando la vera forza del videoclip è il suono. È la musica che costruisce l'elemento generante del videoclip. Importanza che questo audiovisivo può avere per la promozione di prodotti commerciali, una strategia di marketing sulla musica Il videoclip ha 3 poli generali; artistico, promozionale e spettacolare. Tutte e 3 le finalità si possono rintracciare in ogni singolo videoclip, anche se ognuna con 1 diverso grado di incidenza. Sono tutte possibilità a priori. Ogni videoclip è contemporaneamente una forma di spettacolo, arte e pubblicità. Non possono essere classificabili Videoclip - è un binomio musica-immagine, 1 dimensione audiovisiva. Videoclip musicale: componenti: testo linguistico, musica, immagine, rumore, tecnologia - ha proprietà espressive di rappresentazione ma veicola le sue funzioni anche nei campi relativi alla pubblicità, alla valorizzazione e promozione commerciale della stessa canzone - è il momento di maggiore risalto mediatico. È un brano musicale/canzone accompagnato da immagini, entrambi gli aspetti poi contribuiscono a determinare il significato finale, ma si parte dall'aspetto sonoro. | videoclip hanno qualcosa in + della radio - quel senso dell'apparenza che in tutti i campi della società contemporanea (politica, arte, pubblicità, rapporti personali) ha superato il valore della sostanza. Videoclip: è una forma audiovisiva dall'enorme potenziale culturale che ingloba molteplici caratteri propri di altre forme espressive (cinema, musica, teatro, poesia, tecnologia etc tutti insieme in 1 opera totale molto breve). L'ASPETTO VISIVO SI ADEGUA A QUELLO SONORO Ogni progetto discografico che punta al successo dee essere supportato da versioni în video dei brani. (attraverso la televisione, poi con il web e internet) La nascita di Music Television MTV - trasmissioni che iniziano il 1° agosto 1981 - il videoclip diventa da semplice e sperimentale filmato promozionale a canale principe della promozione discografica (già nel primo periodo, il mercato discografico statunitense dopo MTV registrò 1 aumento). MTV agisce come forte promotore, dando 1 forte contributo. In generale, c'è la tendenza che ci permette di capire come alla quasi totalità delle canzoni di successo siano stati abbinati videoclip trasmessi dalle principali emittenti videomusicali. 8 DIRETTRICI DI BASE DEL VIDEOCLIP: 1 SPETTACOLARE, 1 PROMOZIONALE, 1 ARTISTICA - VANNO CONSIDERATE COME POSSIBILITA’ CHE SI INTRECCIANO FRA LORO. Ogni video clip è costituito da tutte e tre le componenti e va valutato nel suo contesto: (un videoclip può tendere più verso l'uno o verso l’altro) esistono anche videoclip che hanno qualità artistiche e contemporaneamente svolgono funzioni pubblicitarie. ANALISI CINEMUSEMATICA — pp.45 — 80. L'analisi Cinemusematica si basa sull’analisi Musematica di Philip Tagg, musicologo svedese, che ha applicato a brani della popular music: l'innovazione consiste nell’estendere l’analisi ai videoclip musicali, originando 1 approccio interdisciplinare. Punti cardine della teoria di Philip Tagg: - analisi musematica - bisogna analizzare dei musemi, delle unità sonore. - Secondo lui, dato 1 oggetto di analisi, bisogna trovare delle unità musicali (musemi) in grado di comunicare lo stesso significato in diverse opere nelle quali esse compaiono. - Si devono trovare brani che presentino somiglianze con il brano da analizzare, descrivere musica attraverso altra musica - considerando però solamente le musiche nei quali si suppone che l’autore dell'oggetto d'analisi abbia potuto attingere. (questo materiale serve per il confronto interoggettivo). - Successivamente occorre confrontarlo all'oggetto d'analisi per comprendere quali siano effettivamente le unità musicali somiglianti. Bisogna concentrarsi sulle singole unità musicali (musemi) per capirne il significato all'interno dei brani e individuare 1 determinatore comune paramusicale (verbale o visivo) - Si definisce un'Associazione extramusicale che si può comincare anche in diversi contesti - quando si tratta l'associazione paramusicale (verbale o visuale), bisogna fare 1 distinzione tra espressioni artistiche e non artistiche > Phillips Tagg prende casi in cui la musica ha 1 funzione didascalica, ma bisogna considerare anche le possibilità espressive degli artisti in relazione alla musica 3 come appunto i videoclip (a volte le immagini sono puramente didascaliche) e la musica non ha mai la funzione didascalica > quindi sia l’associazione verbale che quella visuale possono essere concetti espressi mediante 1 linguaggio artistico e/o funzionale. I videoclip (sono i figli delle canzoni), presentano anche 1 componente personale dell'artista che lo realizza e può contribuire a differenziare le possibilità espressive di ogni opera - per questo bisogna considerare l’opera videomusicale nella sua integrità, dove Si prendono come esempi (brani o videoclip) che assomigliano a quello che viene analizzato. MUSEMI- Le unità musicali + si può ricorrere, come controprova, alla sostituzione ipotetica: mutare 1 ad 1 tutti gli elementi di tutti i musemi individuati: - se, cambiando l'elemento, il brano comunica ancora il senso attribuito al musema, tale elemento non fa parte del musema - se invece quel senso non viene + comunicato, allora l'elemento appartiene al musema. CONSIDERARE I MUSEMI SINGOLARMENTE vale la pena stabilire 1 lista di controllo dei Parametri dell'espressione musicale, in cui si considerino tutti gli aspetti della musica (del tempo, melodici, orchestrali, della tonalità, dinamici, elettromusicali, acustici e meccanici). - . Dopo aver considerato i musemi singolarmente, bisogna considerare anche il SENSO COMUNICATO DAI MUSEMI quando si trovano in aggregati che li contengono (sovrapposizione di + unità sonore, stringhe oppure fasci dimusemi) è possibile solo sei brani sono composti da 1 melodia e accompagnamento. Phillips Tagg ritiene che la cultura europea tende ad attribuire ad ogni ambito 1 relazione dialettica tra due poli: individuo e ambiente - nelle situazioni sociali, protagonista-storia nella letteratura, primo piano-sfondo nelle arti visivi melodia-accompagnamento nella musica: la melodia viene vista come figura individuale, l’accompagnamento come sfondo, come ambiente. (Quindi nella sua analisi si devono comprendere quali figure quali sfondi siano rappresentati nell’oggetto d'analisi) QUESTA TEORIA, APPLICATA Al VIDEOCLIP, SI PUO’ UTILIZZARE SOLO A LVL TEORICO e non PRATICO. Per un videoclip si moltiplicano le combinazioni tra aspetti sonori e visivi - ma soltanto limitandoci all'attenzione di quelli isivi per la sostituzione ipotetica si dovrebbe agire o per intuito, o filmando le scene ogni volta con delle varianti, o montando le scene in modo sempre diverso... comunque Si può avere 1 applicazione parziale di questo modello analitico - il concetto rimane il solito: esiste 1 background culturale in ogni civiltà. Philipp Tagg avverte che > quando si utilizza 1 brano musicale, bisogna mantenere sempre 1 chiave di lettura musicogenica - Negli studi sui videoclip, quindi > bisogna mantenere: = 1chiave di lettura musicogenica nell'analisi della canzone e - chiave di lettura cinemusicogenica nella successiva analisi del videoclip: questo significa che bisogna considerare il rapporto tra suono e l’immagine in movimento. Bisogna analizzare dei cinemusemi > Secondo l’analisi musematica sono stati individuati dei musemi: il pedale, l'intervallo ascendente, l'intervallo discendente .. e un fascio di musemi: il pedale abbinato all'intervallo ascendente della melodia vocale, che comunicano lo steso senso (avvio, nascita, inizio) in diverse opere. Un esempio di sostituzione ipotetica, mostra che, variando il timbro - il senso comunicato è lo stesso, e invece variando anche solo 1 nota delle due, il senso cambia. Rapporti figura e sfondo in Is there anybody out there: il pedale rappresenta il muro, l’unico elemento ambientale e sociale in rapporto al protagonista. Solo Pink e il Muro. Ci sono solo 2 parti musicali: la voce (melodia) e il pedale (accompagnamento) - la melodia coincide con la voce del protagonista stesso. È diviso in due sezioni e ‘1°Sezione: punto di vista musicale: fatta soltanto di 1 pedale e di 1 voce che ripete per quattro volte la stessa domanda 2qazdal punto di vista visivo: i processi visuali sono strettamente correlati con le strutture musicale Appaiono Pink e un muro > La teoria di Tagg che ritiene che nella musica vi è un dualismo tra melodia e accompagnamento, e nelle arti figurative un dualismo tra figura e sfondo - e i due concetti sono relazionati. - Il pedale rappresenta effettivamente il muro - Consapevolezza della duplice significazione musicale - La dimensione visiva rinvia anche alla significazione primaria della musica ed il contenuto visuale del videoclip può anche rappresentare visivamente parte del significato connotativo della musica. * 2°Sezione punto di vista musicale: costituita da 1 arpeggio e una base di sintetizzatore. Punto di vista visivo: appaiono solo Pink e la stanza d'albergo in cui si trova. Il protagonista dispone sul pavimento gli oggetti distrutti in precedenza, poi in bagno si rade - barba, peli del petto, sopracciglia - sfregiandosi. Questa canzone esprime 1 senso di sconforto per l'avvio di un processo psicologico di autodistruzione e incomunicabilità. THE WALL è un incrocio tra film e un insieme di videoclip. È un film nato dalla musica ed è la musica l'elemento principale e generante. Ogni episodio riferito a una singola canzone può essere considerato una sorta di videoclip. Cinemusemi in questo video: cinemusema profilimico + formato dal musema del pedale e dal cinéma del muro. Cinemusema filmico a base audio + musema della melodia della voce che ripete per la 4° volta “c'è qualcuno lì fuori” + 2 inquadrature (Pink di fronte al muro e Pin che batte i pugni verso il muro). Cinemusema filmico a base video 3 inquadratura con movimento alto tra la 3° e 4° ripetizione del verso + effetti sonori Questi cinemusemi approfondiscono e intensificano i significati comunicati dalla musica, attraverso il rapporto suono e immagine. L'analisi cinemusematica di questo video fornisce le seguenti risposte: si tratta di un testo audiovisivo caratterizzato da 1 suddivisione in 2 segmenti che esprimono entrambi un senso di sconforto x l'avvio di un processo psicologico di autodistruzione e incomunicabilità espresso mediante la metafora del muro. Nel prim segmento il protagonista vive in un mondo irreale (allucinazione del muro) avverte ancora 1 debole legame con il mondo esterno, per questo chiede se c'è qualcuno lì fuori (testo) con l'’onomatopea del campanello (musica) e con i pugni dati al muro (immagine). Nel secondo segmento invece la situazione sembra + reale per la rassegnazione allo stato vegetativo e per l'ambientazione nella stanza d'albergo. LE FINALITA” Le finalità della realizzazione del videoclip sono: = Spettacolo - Pubblicità = Arte In ogni videoclip sono presenti queste caratteristiche, senza dei confini ben definiti, sono concetti legati fra loro e con loro anche i loro aspetti. LMEZZI DELLO SPETTACOLO Papa Dont’ Preach di Madonna > videoclip invita a mettere in atto condotte fruitive sensoriali, empatiche, ludiche che implicano l'adesione affettiva e motoria dello spettatore, le condotte logico-riflessive non sono considerate, passano in secondo piano. Il montaggio svolge un ruolo principale nel produrre questi effetti (rispetta la gerarchia della canzone e diventa un parametro musicale). Nella videomusica infatti vi è una strategia di montaggio che privilegia: » il frammento alla compiuta unità narrativa » le forme della ripetizione alla successione regolare delle sequenze » l'esibizione delle qualità imperfette della sostanza sonora e visiva alla perfezione compositiva dell'immagine cinematografica » la de-sincronizzazione alla coincidenza di suoni e immagini. È il ritmo della musica a determinare il ritmo dell’immagine. A volte il montaggio può essere schizofrenico come la musica che accompagna e “frammentato fino ai confini della percettibilità” - esempi di sequenze siffatte sono rintracciabili in Hallo Spaceboy di David Bowie, Regina di cuori dei Litfiba. FRAMMENTAZIONE ESTREMA CHE ESPRIME ANCHE LA DISSOLUZIONE DELLA STRUTTURA NARRATIVA TRADIZIONALE A volte il montaggio può anche rappresentare la disparità tra il tempo reale e il tempo della narrazione. Si tratta di ellissi che rendono il tempo reale + lungo del tempo della narrazione, ma può accadere il contrario come ad esempio in E' Delicato di Zucchero. Qua 1 stessa azione è riproposta più volte, magari con diverse inqadrature. Il montaggio deve la sua forza alla simbiosi che intrattiene con la musica - (questo avviene in maniera “parossistica” ed esasperata in Miracle Goodnight di David Bowie, Up in the Air - 30 seconds to mars) Nel videoclip In My place dei Coldplay il cambio di inquadratura avviene quasi sempre in corrispondenza dei punti chiavi della canzone (prima nota della chitarra, inizio del ritornello, hook, inizio del bridge) Il rapporto tra montaggio e musica nei videoclip è di “sincresi”, (SINCRONISMO + SINTESI) e come punti di sincronizzazione i momenti del video in cui la simbiosi è massima, mentre per “desincronizzazione”- si intende la prassi con cui si creano delle fratture tra il flusso visivo e quello sonoro 3 M.CHION. La simbiosi tra livello sonoro e montaggio può essere + o - accentuata, ma non c'è solo il ritmo: ogni aspetto della canzone può determinare le caratteristiche del montaggio. Il montaggio non si relaziona al sonoro seguendo soltanto il ritmo - es. Candyman di Christina Aguilera, la sincresi è massima, (ritmo, bilanci di batteria) ma anche attacchi vocali e strumentali, accenti melodici e via dicendo. A livello visivo va considerato anche il montaggio interno (oltre a quello effettivo) realizzato attraverso coreografie ed elementi diegetici. Nei videoclip il montaggio può esprimere tutta la sua espressività solo in connessione con la musica e le immagine: attraverso ellissi improvvise, disordine narrativo e concettuale, scavallamento di campo - che viene impiegato in maniera sistematica in molti videoclip (Fashion, David Bowie, Vogue di Madonna.. le inquadrature semrano casuali). La canzone viene creata prima del videoclip, sono le immagini a contrapporsi alla regolarità del ritmo musicale. Esempio che chiarisce il rapporto fra musica e immagine > videoclip Window in the Sky - U2 - vengono riesumati vecchi concerti di Franz Zappa, Frank Sinatra, Nirvana, Beck, David Bowie e altri. È 1 idea già rappresentata x i videoclip dei Depeche Mode, i labiali e le performance strumentali sono montate in modo che siano quei musicisti ad eseguire il brano - ad es: al rilancio della canzone corrisponde nel video 1 vecchio filmato di 1 concerto dei Led Zeppelin in cui John Bonham è impegnato in un rilancio; ad 1 gorgheggio di Bono corrisponde nel videoclip 1 spezzone di un vecchio filmato in cui Elvis Presley esegue un gorgheggio, labiali dei vecchi filmati che corrispondono a dei brevi passaggi della canzone - è però | musica la componente basilare del videoclip, le immagini si adattano ad essa in un secondo momento. Il piano sequenza diviene la figura più comune negli anni ‘90, riprendendo in questo la pratica dei pionieri della videoarte, associando 1 solo piano a 1 sola situazione. Il montaggio e gli altri elementi del filmico e profilmico vengono resi + familiari anche per il riferimento, specifico o generale, che il videoclip mantiene verso altre forme di spettacolo pre-esistenti: = It’smylife di BonJovi - si rifà al film d'azione = Private investigations dei Dire Straits - al cinema noir = Material Girl di Madonna - al musical = Thriller di Micheal Jackson - horror = Loversonthe sun di David Guetta - al western. ANALISI DI PAPA DON'T PREACH - DIRETTO DA JAMES FOLEY PER MADONNA. Il testo del brano musicale riguarda 1 rapporto contrastato tra 1 padre possessivo (Interpretato nel videoclip da Danny Aiello) e 1 ragazza (interpretata da Madonna) che si è appena fidanzata. La musica si adagia sulla corrente + pop degli anni 80. Il testo linguistico e il testo audiovisivo coincidono. L'introduzione musicale procede in simbiosi con l'introduzione visiva: sia per la coincidenza temporale che per quella sintattica. All’inizio il montaggio dimostra aspetti di grandi interesse: inquadrature che raffigurano i più noti scorci di NY (Manhattan, World trade Center, Statua della libertà) alternati in modo repentino, a tempo con gli accordi del sintetizzatore, come se fossero delle cartoline di presentazione del luogo dove si svolgerà la trama. Accordi statici. Quando arrivano le rapide scale ascendenti, l'istanza narrante si sposta tra le strade della città, dove le scene sono più vivaci (Piccioni che volano verso l'alto, anziane su una panchina, automobili). Quando il brano inizia, c'è Madonna che cammina lungo 1 marciapiede, avanza 1 passo per ogni colpo della batteria - l'inquadratura è in un primo momento rivolta verso i suoi piedi, poi, viene alla luce il suo viso con 1 movimento di camera e sullo sfondo le torri gemelle Anche casi precedenti (Le'ts Dance di David Bowie del 1983, il montaggio in concidenza dei rilanci della batteria, si adegua alla velocità del ritmo) Un momento chiave nella storia del videoclip avviene fra il 70-80 > alcuni videoclip che presentavano quella caratteristica (sequenza che corrisponde al rilancio della batteria, adeguamento del video al suono grazie al rilancio della batteria) ad esempio 1980 dei Dire Straits: Romeo and Juliet / Skateaway La seconda sezione della prima stofa di Papa Don't preach è caratterizzata da 1 modulazione, verso sensi + luminosi - nel videoclip a questo punto c'è 1 svolta importante: viene presentato con 1 meccanismo di drammatizzazione tipico del cinema classico hollywodiano + il ragazzo di cui la protagonista si innamora (ossia: quando durante 1 sequenza il sentimento dei personaggi cresceva, si montavano le immagini in modo che quelle che riprendevano i personaggi + da lontano fossero seguite da quelle in cui i personaggi erano ripresi + da vicino , x creare 1 crescendo graduale che Ultimo passaggio > segnato dal ritorno del riff con l'esplosione di 1 bomba su 1 accento ritmico della batteria. VOLONTA’ DI SIMMETRIA PERSINO NELLE SOTTOSTRUTTURE Il rapporto tra montaggio e musica nei videoclip è di “sincresi”, (SINCRONISMO + SINTESI) e come punti di sincronizzazione i momenti del video in cui la sii è massima, mentre per “desincronizzazione”- si intende la prassi con cui si creano delle fratture tra il flusso visivo e quello sonoro > M.CHION. La simbiosi tra livello sonoro e montaggio può essere + o - accentuata, ma non c'è solo il ritmo: ogni aspetto della canzone può determinare le caratteristiche del montaggio. Il montaggio non si relaziona al sonoro seguendone solo il ritmo - e stessa cosa a livello visivo: non va considerato solo il MONTAGGIO VISIVO, ma anche quello INTERIORE (movimenti coreografi ed elementi diegetici, e anche zoom, movimenti di camera etc) In the Flesh? > il grado di sincresi è sempre molto elevato. Il rapporto tra simbolismo musicale e rappresentazione visiva: si tratta di 1 aspetto della videomusica che la musicologia trascura totalmente + il SIMBOLISMO MUSICALE SI ESPRIME MEDIANTE ICONE RICONDUCIBILI A FENOMENI FONOSIMBOLICI. 3 SONO LE PRINCIPALI TIPOLOGIE: Il simbolismo ecoico, il simbolismo sinestesico, il simbolismo fisiognomico. SIMBOLISMO ECOICO > esempio: i violenti rilanci della batteria a cui si ricollegano i bombardamenti del film, oppure il motivo circolare e ridondante del sintetizzatore mixato a cui corrisponde sul piano visivo la concomitante raffigurazione del lampeggiante girevole della vettura della polizia SIMBOLISMO SINESTESICO > è già implicitamente espresso mediante la traslazione della musica verso l’audiovisivo, ma ci sono anche elementi volti a rafforzare questa corrispondenza: come già segnalato, l'asprezza timbrica trova riscontro nell’abbinamento tra i rapidi e improvvisi movimenti di camera e la velocità del montaggio, mentre alla sobrietà della sezione cantata fa riscontro un montaggio piuttosto dilatato e 1 accentuata lentezza dei movimenti di camera. SIMBOLISMO FISIOGNOMICO > gioca sul senso di ansia, angoscia, tensione violenza ed è rappresentato a livello visivo dalle scene di violenza e il pericolo in cui incorrono i personaggi: i fan e la polizia, i soldati nei momenti della battaglia. Immagine del dittatore: è la mutazione che il protagonista subisce a causa del suo muro. La storia di 1 rock star (la paura costruisce i muri) la lezione è che dentro un muro qualsiasi essere umano perde la propria umanità, non c’è spazio per il confronto, non puoi amare. Il protagonista si presenta invitando il suo pubblico a conoscere la sua storia e le motivazioni per le quali è diventato 1 uomo così freddo e crudele. Roger racconta che durante il concerto sputò in faccia ad 1 giovane che tentava di scavalcare le transenne di sicurezza rimanendo poi scioccato del suo stesso gesto. Successivamente fu in grado di comprendere che aveva creato 1 tale distanza fra se stesso e il suo pubblico da arrogarsi il diritto di poter fare quello che voleva. Il suo dittatore compare da 1 balconata mentre la polizia prende a manganellate tutti quelli che sono rimasti fuori. Le immagini di guerra associate a quelle di un concerto rock mi hanno portato anche ad azzardare una ulteriore ipotesi d'interpretazione del film, e cioè che agli occhi dell'autore la macchina da guerra e quella del rock condividano la medesima ideologia: inseguire il profitto. Generali e Artisti piegano la coscienza delle masse utilizzando strumenti di auto-celebrazione; distruggono le famiglie in quanto sia musicisti che soldati devono lasciare le loro case per fare il proprio “dovere”; come i soldati, anche i musicisti usano droghe per gestire lo stress e nella violenza della loro quotidianità perdono i punti di riferimento con i quali dare un senso alla propria vita. Interessante anche l'inquadratura del manifesto pubblicitario “Feeling 7UP” durante la carica della polizia che sembra lo sponsor di una società dove chi non si adatta, viene preso a bastonate. In the Flesh si chiude con la scena del bombardamento in cui presumibilmente perse la vita Eric Fletcher Waters. Il padre tenta di comunicare ma muore prima di poterlo fare. Troveremo ancora questa “interruzione di contatto” rappresentata dalla scena di una telefonata senza risposta, efficace metafora che descrive come all'interno di un muro si perda il contatto con gli altri. Dopo essersi presentato ed aver invitato il suo pubblico a conoscerlo, Pink inizia adesso il percorso a ritroso sul ghiaccio sottile della sua infanzia. Ed è così che entriamo nel vivo della storia! * Nella versione dell’album in studio, all’inizio di questa canzone Waters pronuncia la frase “....we came in?” (... siamo entrati?). E' interessante notare come nell'ultimo brano dell’album in studio, Outside The Wall si senta Waters che pronuncia la frase “Isn't this where...” (“Non è qui che..."). Questo non lascia dubbi che l’album The Wall sia un ciclo, una storia che si ripete. Che il muro che Pink farà crollare, da qualche parte sorgerà ancora. * In un'intervista sul dvd Roger racconta che nel corso del tour “In the flesh“ del 1977 in cui i Pink Floyd promuovevano il loro Animals, vi fu un incidente a Los Angeles nel quale un capo della polizia locale decise, per un odio generico verso il rock ‘n roll, di inviare una squadra a manganellare giovani che volevano assistere allo show con la scusa di verificare che tutti avessero il biglietto. La carica di polizia contro i giovani, che vediamo nelle immagini di questo brano, cita proprio quell'episodio. e La scena che conclude il filmato è la picchiata di uno Junkers Ju 87 Stuka su un accampamento militare inglese, che ricorda le modalità della morte del padre di Pink Videoarte nei videoclip (quella divulgata nei musei, nei club, nelle gallerie) - molti registi ritrovano 1 fonte d’ispirazione ed evidenziano 1 commistione tra videoclip e videoarte. Tutte le possibili espressioni di videoarte si possono definire con “ARTE ELETTRONICA” = Cosa si intende? È tutta l’arte basata sull'impiego delle nuove tecnologie, tutte le forme artistiche che possono essere definite: videoregistrazione, videoinstallazione, videoperformance, videoscultura, videoteatro, videomusica, videodocumentazione, videopoesia, video d'arte, arte multimediale, arte intermediale, arte virtuale, arte interattiva, computer art. E' una locuzione che le comprende tutte. L'arte elettronica è caratterizzata dallo scambio continuo di linguaggi, forme, metodi in 1 dimensione sperimentale che vuole indagare anche le reazioni dell'osservatore. L'arte elettronica cambia fortemente il senso e la stessa nozione di opera d’arte, eliminando i confini tra le tradizionali categorie di pittura e scultura come arti dello spazio e di letteratura e poesia come arti del tempo. Processo generato grazie alle avanguardie (all'interesse per il mondo dell'industria, della comunicazione, di 1 opera d'arte che favorisse la partecipazione del pubblico, rifiuto della tecnica tradizionale e sperimentazione di nuovi mezzi, continua ricerca, volontà di modernità e progresso). CENNI STORICI SULL’ARTE ELETTRONICA ANNI '60: prende avvio la prima sperimentazione video, all'interno del movimento Fluxus, cogliendo il bisogno di relazionare l’arte con forme, temi e contenuti tipici della quotidianità e del sociale attraverso mezzi di ‘comunicazione espressiva come video, performance, azioni con il corpo, fotografia. Nei confronti del mezzo televisivo queste sperimentazioni hanno 1 duplice atteggiamento: si ponevano in modo critico / stimolavano ricerche sui modi di espressione ed i linguaggi che possono derivare dalla tecnologia. | linguaggi video e televisivo hanno delle finalità distinte: il video ha 1 funzione estetica, la televisione ha la funzione di divulgazione, informazione, intrattenimento. ANNI ’70: si diffondono le registrazioni video di azioni, happening e performance - la proposta è quella di 1 opera non più come oggetto ma come esperienza, legandosi alla partecipazione attiva dell'artista e del pubblico. Cambia la fruizione dell'oggetto artistico, lo spettatore diventa parte integrante dell’opera e lo spazio è dinamico. ANNI ’80: esigenza di un pubblico + ampio. Avvento di personal computer, quindi interconnessioni con altri campi dello spettacolo e dell’arte (televisione, musica, cinema, teatro). ANNI ’90: diffusione dei CD, software - realtà virtuale, interattività ed epocale svolta di internet. Molti tra i primi videoartisti provenivano dal mondo musicale, il suono ha avuto un ruolo di primo piano fin dalla fase pionieristica. | primi a intuire le affinità tra l'immagine elettronica, il suono e la musica furono alla fine degli anni '60. (ricordando comunque che già dagli anni ‘40-50 erano presenti componenti radiofoniche di apparati radiotelevisivi che fecero esperimenti molto avanzati. Sedi di ricerca del suono come la RAI di Milano) Il MoMa di Ny fu il primo museo a collezionare videoclip musicali. Anche in molti videoclip concepiti esclusivamente per MTV e simili, al semplice scopo di promuovere il disco, si riscontrano delle influenze dell’arte elettronica: i generi si miscelano e si rinnovano reciprocamente e in continuazione. MUSICISTA, REGISTA, MANAGEMENT, CASA DISCOGRAFICA - | RUOLI NELLA PRODUZIONE DISCOGRAFICA in un videoclip, la figura del musicista è in secondo piano rispetto alla casa discografica, al management, al regista o alla casa di produzione videografica. Di solito, più successo ottiene la band e più essa conta sulle scelte e decisioni (più il musicista è un pilastro economico x la casa discografica più riesce a far prevalere le sue idee), ma solitamente è la casa discografica a decidere come strutturare il video. Il regista comunque deve sottostare alla canzone e portare la propria creatività alla traslazione dalla canzone al videoclip. CINEMA E VIDEOMUSICA Non tutti, ma diversi videoclip sono stati girati da cineasti. (gli angeli di vasco rossi da Roman Polanski). questo stratagemma non rappresenta 1 strada sicura, spesso accade che + i registri di cinema sono grandi più i video sono banali, le enormi capacità dei registi spesso restano confinate nell'ambito cinematografico. A volte però essi riescono ad esprimere la loro ingegnosità realizzando videoclip estremamente interessanti: (Gli angeli di Polanski è stato premiato alla Mostra del Cinema di Venezia come vincitore per la categoria “Finestre sul mondo” la canzone si compone in due sezioni: l'una, molto lenta, corrisponde alla parte cantata (strofe e ritorneli) - l’altra, piuttosto concitata, corrisponde alla parte strumentale (assolo di chitarra elettrica). Polanski compone il video allo stesso modo: la prima parte presenta il cantante leggermente fluttuante nello spazio tra i pianeti immobili ed altrettanto fluttuanti oggetti rappresentativi del consmismo del duemila: nella seconda parte, invece, l'istanza narrante viaggia a folle velocità attraverso paesaggi naturali, poi metropolitani e infine lungo dei condotti creati al computer. Moto frenetico e perenne che contrasta con l'equilibrio visivo e sonoro della prima parte esprime anche il rovescio della medaglia della vita del nostro tempo espressa nella prima parte. VIDEOCLIP COME ARTE TOTALE Videoclip: cinema, musica, teatro, po tecnologia tutti insieme in 1 opera totale breve - 1 forma audiovisiva dall'enorme potenziale culturale e che ingloba molteplici carateri propi ltre forme espressive. A volte, sono artisti che realizzano i videoclip: es Andy Wharol che dirige nel 1981 Movie di Loredana Bertè L'opera è una rivisitazione in chiave attuale del film di Stanley Kubrik 2001: odissea nello spazio. Un po' tutto il videoclip è pieno di cose e persone che fluttuano, in assoluta simbiosi con l’arpeggio chitarristico. La fluttuazione delle masse cesserà nel momento in cui l’arpeggio terminerà e comincerà invece 1 assolo + dinamico. Nel valzer di Johann Strauss nell'opera di Kubirck, i movimenti delle navicelle spaziali erano accompagnati dal suono. E molte inquadrature presentano 1 distribuzione dei corpi nello spazio che rimanda chiaramente ad alcune soluzioni adottate da Kubrick nella sua opera. Nella prima inquadratura appaiono due pianeti e il sole in un’equilibrata disposizione geometrica e prospettica. Vasco entra in campo da destra fluttuando nello spazio. Dall’inquadratura successiva emerge 1 ancora + spiccata attenzione alle simmetrie, segue le leggi della prospettiva, rette che coincidono con il punto di fuga. Il viso del cantante ruota come 1 pianeta (movimento di rotazione e rivoluzione). Quando appaiono le sigarette, Vasco le guarda, ed esse fuoriescono dal pacchetto - ricordando l’osso che diventa, con 1 montaggio formale, l'astronave nello spazio. Poi l’accende e fa un tiro, e la macrostruttura si chiude. Successivamente c'è il primo shock che porta il cantante ad 1 rotazione veloce e improvvisa nello spazio, mentre è avvolto da 1 luce. La nuova strofa incomincia con l'inserimento della batteria (è la successiva struttura) ricomincia con Vasco e l'istanza narrante di nuovo vicini. Vasco si toglie gli occhiali che così fluttuano nello spazio, e 1 lente riflette l’immagine del cantante. Il cantante viene ripreso in campo lungo e si trova esattamente al centro dell'inquadratura: gli occhiali che si è tolto fluttuano verso la camera, si avverte intensamente il tentativo, perfettamente riuscito, di creare 1 salda connessione tra performer e spettatore. Appaiono vari oggetti simbolo del consumismo: lavatrice, forchetta, frigorifero, televisione, oggetti che si muovono nello spazio seguendo 1 sorta di coreografia che accentua 1 costante equilibrio delle masse, 1 simmetria dinamica. Il passaggio dal ritornello al nuovo arpeggio è segnato da 1 stacco con 1 raccordo di sguardo - si crea 1 suspense notevole: appare 1 donna nuda, anche lei fluttuante, Vasco le prende la mano e il climax porta all’inquadratura d'insieme e al bacio, che provoca il secondo shock, simboleggiato da 1 luce molto intensa e Vasco viene proiettato sulla terra. Nell’effetto del viaggio dell’inquadratura precedente (la 15) l'istanza narrante era immobile e lo spettatore vedeva il performere allontanarsi velocemente, adesso è lo spettatore che esegue in soggettiva il viaggio, viene coinvolto emotivamente, anche perché a livello musicale avviene 1 svolta, l'avvio dell'assolo di chitarra elettrica in contrapposizione al delicato lirismo precedente). È 1 sorta di viaggi iperbolico attraverso 1 riproduzione accellerata della pellicola originale, prima paesaggi desertici e metropolitani (los angeles) poi in tupi creati al computer. Il bacio può suscitare 1 emozione, ma anche al contrasto tra equilibrio visivo e sonoro della prima parte e il moto frenetico e perenne della seconda parte, contrasto che esprime, a livello strutturale - il chiasmo tra filmico e profilmico: il consumismo + simboleggiato a livello profilmico nella prima sezione e, mediante il ritmo frenetico, è rappresentato a livello filmico nella seconda sezione; mentre il significato testuale della canzone, il raggiungimento della maturità, è rappresentato a livello filmico mediante 1 montaggio posato nella prima sezione e, a livello profilmico, è rappresentato dalla metafora del viaggio della vita nella seconda. L'ultima inquadratura denota 1 circolarità strutturale, raffigura, a fluttuare tra i pianeti, 1 ragazzo, per dimostrare il ciclo della vita che si ripete, ancora in riferimento al film di Kubrick. ANALISI dell’opera - p 171 RIEPILOGANDO. Il videoclip, da esso traspaiono tutte le finalità: promozionale, artistica e spettacolare. Caratteristiche descritte nel corso del libro sono le macrostrutture videomusicali / la segmentazione audiovisiva / il montaggio e altri elementi filmici / la comunicazione non verbale / il rapporto tra simbolismo e musicale. Etc. Le strutture musicali/lo stile della canzone agiscono sempre sulle strutture visuali, ma non sempre sugli stessi elementi e nello stesso modo. ALWAYS ON MY MIND DEI PET SHOP BOYS - POTENZA DI UN LOOP
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