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RIASSUNTO DEL LIBRO "INTRODUZIONE ALL'ARCHEOLOGIA" PER ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE ROMANA, Sintesi del corso di Archeologia

Riassunto del libro "Introduzione all'Archeologia" di Ranuccio Bianchi Bandinelli

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 28/01/2020

alessia-caramia
alessia-caramia 🇮🇹

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Scarica RIASSUNTO DEL LIBRO "INTRODUZIONE ALL'ARCHEOLOGIA" PER ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE ROMANA e più Sintesi del corso in PDF di Archeologia solo su Docsity! 1 INTRODUZIONE ALL’ARCHEOLOGIA Ranuccio Bianchi Bandinelli PREMESSA L'archeologia per molto tempo non è esistita come disciplina autonoma e significava “notizie sui tempi antichi” ( Dionigi di Alicarnasso). Nell’ultimo secolo questa disciplina ha cambiato volto: Archeologia filologica dall'ottocento al 1918 archeologia storico artistica dal 1918 al 1945 archeologia storica dopo il 45 La corrente del classicismo della fine del 18° inizi del 19° secolo, con Goethe, segnò l'inizio dell'archeologia. GT pensava che il contatto con le antichità avesse valore educativo data la natura elevata del mondo greco romano. WINCKELMANN Archeologia dell'arte che studia monumenti come opere d'arte nasce con Johann Joachim Winckelmann che nel 1764 scrive la “Storia delle arti del disegno presso gli antichi”. Cerca di ricostruire il tessuto cronologico dell'arte antica per comprendere l'opera d'arte in sé stessa e ricavare elementi di vitale interesse per il proprio tempo; il Winckelmann cerca di scoprire l'essenza dell'arte cioè trovare le leggi che regolano la perfezione di un'opera d'arte e ne fanno esempio di bellezza. Cerca estetica assoluta. La comprensione dell'opera d'arte ha inizio con fissazione della cronologia Prima di W il mondo dell'arte antica appariva come un blocco unico senza prospettiva storica: ai tempi non si sapeva che il 98% delle statue trovate a Roma non erano originali ma copie di età romana di originali greci perduti; il copista romano è un copista specializzato ma commerciale. Le copie avevano funzione puramente decorativa. Winckelman propone criterio analisi stilistica per fondare cronologia (indagine formale dell'opera d'arte) distingue quattro grandi categorie stilistiche o divisioni: 1. STILE ANTICO 2. STILE SUBLIME (Fidia e successori V-IV secolo a.C. ) 3. STILE BELLO (Prassitele Lisippo seconda metà del IV secolo fino a una parte del periodo ellenistico) 4. PERIODO DELLA DECADENZA (ultimo secolo aC ed età imperiale romana) W ricerca e coordina notizie su opere d'arte tratti da fonti letterarie Plinio e Pausania fonti classiche per W sono del II-III sec dC e glorificano l'antica grandezza della Grecia classica anche come riscatto morale nel periodo in cui vivono. Sorge così corrente di cultura che è chiamata neoclassica o neoattica per la quale la età più sublime della cultura greca è quella del V secolo a.C. Concetto stabilito da W: storia dell'arte antica ha svolgimento parabolico: culmine periodo aureo con Fidia poi decadenza; anche Vasari ha assorbito questo concetto. Arte ellenistica considerata decadente e volgare. Per W ciò che è importante è capire l'intima essenza dell'opera d'arte. A inizio ottocento prime campagne di scavo posta in luce di opere greche originali. Secondo W l'arte greca è arte volta a idealizzazione del vero Bianchi Bandinelli è contrario dice che l'arte della Grecia era volta al realismo l'unica che ha inventato scorcio e prospettiva per afferrare aspetto realistico delle cose. Schlegel critica questa visione parlando di misticismo estetico di W che l’ha condotto in errore: sec W arte del V secolo è l'unica idealizzante, tutte le altre arti di epoche precedenti o successive sono o preparazione per arrivare a tale ideale o manifestazione di decadenza. Caratteristiche dell'arte greca secondo W • BELLEZZA FORMALE ASSOLUTA • MANCANZA DI PATHOS • PREVALERE DELLA SCULTURA SU PITTURA 2 Infatti quando Lord Elgin portó a Londra i marmi del Partenone di Atene gli archeologi negarono che potessero essere quelli di Fidia perché troppo pieni di pathos- fu Canova a riconoscerne l'entità di capolavori Stessa cosa con i frontoni del santuario di Olimpia (scavi tedeschi) che delusero molto gli archeologi per eccesso di realismo (per esempio : stalliere che si tocca piede con mano à volgare!!) W fu padre dell'archeologia intesa come storia dell'arte divenne nel 1765 conservatore delle antichità di Roma Nel 68 fu ucciso a tradimento. La sua opera “STORIA DELLE ARTI DEL DISEGNO PRESSO GLI ANTICHI” è divisa in 12 libri: 1. origini delle arti e loro differenze 2. Arte egizia fenicia persiana 3. arte e disegno etruschi 4. arti presso greci e idea del bello 5. bello nelle varie figure dell'arte greca 6. panneggio 7. parte tecnica: meccanismo scultura presso greci e loro pittura 8. progressi e decadenza dell'arte presso i greci romani analizzando i tre momenti dello stile antico sublime e decadenza 9. percorso storia arte presso i greci da inizi fino Alessandro macedone 10. storia arte da Alessandro fino al dominio dei romani in Grecia 11. storia dell'arte greca presso i romani dai tempi della repubblica fino all'intero decadimento 663 d.C. 12. idem Solo con Wickoff 1895 si comincia a parlare di arte romana come di un'arte che presenta nuovi e autonomi elementi di originalità Per W la più sublime tra opere antiche è statua di Apollo di Belvedere di Leocare 350 320 aC è una bellezza sovrumana incorporea porta il sublime suo sguardo quasi all'infinito È un tonico per lo spirito “La bellezza tonifica le nostre energie vitali” (Berenson fine ottocento) 5 LE SCOPERTE E LE GRANDI IMPRESE DI SCAVO Nel 700 a Londra "società dei dilettanti "amatori d'arte che iniziarono a finanziare viaggi in Asia minore per intenti colonialistici-> prime spedizioni in Grecia e in Asia minore. Nel 1738/66 si inizió a scavare a Ercolano; dal 1748 si inizió a scavare a Pompei. Una delle prime acquisizioni di sculture greche in Occidente sono i marmi del Partenone da parte di Lord Elgin inviato come ambasciatore a Costantinopoli nel 1799. Lord Elgin stacca e raccoglie i marmi del Partenone e poi li invia a Londra nel 1812, furono poi venduti al British Museum. Da allora si accentuò interesse per arte greca. 1811 spedizione all'isola di Egina (sculture frontonali portate al museo di Monaco di Baviera) 1822 scavi di Selinunte da parte inglese dopo 1860 scavi a Pompei quando si scoprì la casa dei Vettii e la villa di Boscoreale a Pompei si sono rinvenuti molte sculture pitture e mosaici Nella seconda metà ottocento prime grandi spedizioni di scavo da inglesi tedeschi e francesi 1863 a Samotracia spedizione francese scoperta della Nike che va al Louvre stesso periodo scavi del Dipylon Atene, 1871 compaiono i vasi di stile geometrico 1875 grandi scavi di Olimpia scavi di Efeso inglese tempio di Artemide 1870 Pergamo 1877/79 scavi di Delo e Delfi francesi 1867 scavo di Alicarnasso con scoperta del mausoleo e delle sue sculture scopas briaxis leocare timoteo che avevano decorato il monumento 1871 Schliemann scopre Troia e Micene (tesoro di Atreo e tomba di Clitemnestra) 1880 Dorpfeld acropoli di Atene A fine ottocento italiani vanno a Creta Federico Halberr Luigi Pernier Luisa Banti Doro Levi -scoperta del palazzo di Cnosso e Festo nel 1953 Ventris (uk) decifra il lineare B lingua usata nelle tavolette di Creta Tra fine ottocento e inizio novecento si apre il capitolo delle scoperte del mondo preellenico e mesopotamico che hanno esteso le conoscenze della civiltà umana e dell'arte fino al 6000 a.C. Inoltre procedono gli scavi sull'acropoli di Atene e Payne nel 1936 scopre sculture arcaiche sull'acropoli e testa rampin su torso di Cavaliere dell'acropoli, la più antica Statua equestre della Grecia. 6 RICERCHE TEORICHE E STORICISMO AGLI ALBORI DEL 900 Emanuel Loewy austriaco fu il primo a coprire una cattedra di archeologia classica all'università di Roma. Fu il primo a riprendere la ricerca di W intorno all'essenza stessa dell'arte. Due studi: ⁃ MIGRAZIONI TIPOLOGICHE ⁃ LA NATURA DELL'ARTE GRECA PIÙ ANTICA questi due studi sono importanti perché toccano due punti essenziali nella storia dell'antichità greca : 1- persistenza Iconografica Nell'arte antica il fondamento della produzione artistica è artigiano: non personalità dell'artista ma un patrimonio di tradizioni tecniche e iconografiche attraverso le quali raggiungere una qualità elevata. L'artigiano lavora come ha imparato a bottega- può aggiungere piccole varianti ma c'è un'uniformità tipologica e piccole differenze stilistiche. Questa è la persistenza iconografica: finché nell'arte c'è tradizione artigiana la persistenza degli schemi iconografici è fortissima (persistenza di schemi figurativi). Importante è questo lavoro perché eliminò la concezione dell'archeologia filologica secondo la quale l'arte è un processo un continuum di stili perdendo di vista il processo storico dell'arte. 2- rapporto tra arte greca e vero di natura Rappresentazione della realtà, della natura. Il W aveva formulato il concetto di idealizzazione delle forme reali Loewy riconosce nell'arte greca un approccio più naturalistico: L’arte greca è profondamente ed essenzialmente realistica che innesta questo realismo sulle tipologie iconografiche. Julius Lange A fine ottocento poi ripreso da Alessandro Della Seta definisce alcune leggi della concezione artistica più arcaica dell'arte greca: legge della frontalità : Nell'arte arcaica le figure perdono volume non hanno profondità evitano scorci la visione è lineare e simmetrica. Ciò caratterizza lo stile arcaico. Tali convenzioni sono molto evidenti in Egitto i greci le desunsero dall'Egitto. Lange osservó anche che questa legge della frontalità domina tutte le arti primitive e si ritrova in tutte le civiltà antiche. L'arte greca fu la prima a superarla scoprendo le regole dello scorcio. Lange pensó che la frontalità fosse incapacità di avvicinarsi al vero, cioè elemento primitivo e quindi caratteristico di uno stadio di preparazione all'arte classica. Loewy fece un passo avanti: la frontalità arcaica non era dovuta ad incapacità ma a concezione dell'atto artistico legata ad una persistenza iconografica. Della Seta ne "il nudo nell'arte" esamina la scultura della Grecia studiandola dal punto di vista della ricerca anatomica. La frontalità viene superata per maggiore conoscenza dell'anatomia. Agli inizi del 900 nuova fase degli studi di archeologia con considerazione solo di originali. LA SCUOLA VIENNESE 1895 a Vienna due studiosi, WICHKOFF e RIEGL , Storici dell'arte medievale e moderna si occuparono di storia dell'arte antica per risolvere i problemi dell'arte medievale. RIEGL Nell'”Industria artistica tardo romana” pubblicata nel 1901 fa revisione di tutta architettura scultura e pittura romana dal II secolo con nuova valutazione dell'arte romana specialmente del III-V sec dC. Esprime il concetto di KUNSTWOLLEN volontà d'arte o teoria del gusto: secondo tale teoria ogni epoca della storia determina un proprio gusto e lo esprime in determinate manifestazioni artistiche; quindi occorre ricostruire la problematica degli artisti di un singolo tempo. Articoló l'arte antica in tre periodi : 1 tattile ravvicinato o miope: arte egiziana 2 tattile vista normale: arte greca classica 3 otticoillusionistica: arte romana del tardo impero Ogni epoca produce un'arte diversa che è dovuta a mutare della società. Riegl trascurò lo stretto rapporto tra arte e società e pose il gusto come deus ex machina che regola tutto - non si chiede come si forma e si costituisca quel gusto. Secondo BB il vero problema sta nel comprendere perché artisti di un certo periodo abbiano avuto quello specifico gusto. WICKHOFF deve pubblicare famoso manoscritto purpureo della genesi biblica adorno di miniature. Studiando la pittura scrisse una sintesi dello svolgimento dell'arte romana. 7 Fu il primo a considerare come un valore autonomo anche l'arte romana. I romani furono eredi del patrimonio artistico ellenistico ma produssero elementi artistici nuovi ed originali. Per esempio: -elemento coloristico nella pittura (esprime e risalta la tecnica impressionistica dell'arte romana) -resa dello spazio della veduta prospettica del paesaggio nella pittura pompeiana e nella scultura nel rilievo storico a partire da età Flavia e Traiana. L'originalità dell’arte romana viene sostenuta e individuata in tre punti: 1- RITRATTO REALISTICO 2- CONCEZIONE SPAZIALE PROSPETTICA 3- NARRAZIONE CONTINUATA (cioè disporre vari episodi di narrazione storica o mitologica uno accanto all'altro sullo stesso sfondo paesaggistico senza alcun distacco esempio colonna Traiana) Oggi Wickhoff secondo BB è superato, perché disse che gli elementi prospettici della pittura pompeiana sono patrimonio della originalità romana partendo peró dal presupposto sbagliato di ignorare gli apporti dell'età ellenistica. La spazialità della pittura pompeiana e il rilievo Traianeo erano dirette derivazioni da modelli ellenistici nella pittura e ripresa del primo e secondo ellenismo nel rilievo. (Vedi rilievo del mito di telefo nell'altare di pergamo). Secondo BB quindi le caratteristiche prettamente romane riscontrate da W fa hanno radici nell'arte ellenistica e hanno trovato sviluppo e consolidamento durante l'età romana. (Secondo BB già nella ceramica proto attica l'arte greca si pone il problema dello scorcio e della prospettiva. ) PROBLEMI DI METODO Secondo BB la storia dell'arte consiste nel definire le singole opere nella loro storicità individuale e legarle con la storia della cultura e determinato ambiente. Da quali schemi iconografici discende una opera d'arte in che cosa tali schemi vengono innovati da quali premesse ideologiche ne viene determinato il contenuto occorre allargare conoscenza a situazioni culturali filosofia religione istituti giuridici condizioni sociali condizioni economiche. Per giudizio qualitativo occorre analizzare opera d'arte in relazione alle categorie dell'estetica ma storicizzare questo giudizio. Il fatto artistico non può essere interpretato con i metodi delle scienze esatte. Il lavoro dello storico dell'arte si articola in vari gradi: 1- classificazione e inquadramento cronologico dell'opera d'arte con ricerca filologica (ausilio testi letterari epigrafici materiale archeologico) 2- indagine storica per ricostruire svolgimento produzione artistica, tenendo conto degli elementi culturali e sociali. Il fine specifico dell'archeologia è la ricostruzione della storia attraverso i documenti materiali di una civiltà o di una cultura ricostruzione da porre con uguale peso accanto ai dati storici derivanti dalle fonti letterarie. Il fine specifico della storia dell'arte è la storia della forma artistica nel suo realizzarsi. L'arte a differenza della tecnica e della organizzazione umana non conosce progresso in ciò risiede l'universalità del suo linguaggio. CONCLUSIONE Una storia dell'arte antica è -un'indagine della formazione degli elementi costitutivi della forma artistica nei vari momenti del suo percorso storico -un'interpretazione e definizione critica dei suoi valori espressivi -una valutazione dei suoi significati sociali e culturali per arrivare ad una comprensione profonda delle vicissitudini culturali spirituali e materiali di un'età o di un territorio.
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