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riassunto del libro "Opera aperta", Sintesi del corso di Storia Dell'arte

riassunto del libro "Opera aperta" di U.Eco

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023
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Caricato il 02/05/2023

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Scarica riassunto del libro "Opera aperta" e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! Opera aperta CAP. 1: LA POETICA DELL’OPERA APERTA Le opere cosiddette ‘aperte’ sono quelle che lasciano la possibilità di essere concluse in maniera diversa a seconda del fruitore, il quale ha libertà di interpretarle secondo una nuova dialettica opera-interprete. Un’opera d’arte con-chiusa, cioè con un signi- ficato ben precisato dall’autore, può essere comunque considerata aperta per la moltepli- cità di interpretazioni suscitate. Tuttavia anche opere come Klavierstuck XI di Stockhausen, che paradossalmente potremmo definire in- complete, sono aperte; come se l’autore fosse disinteressato rispetto all’esito finale. L’opera aperta promuove atti di libertà co- sciente. In antichità invece (greci) cercavano di applicare correzioni ottiche in modo che po- tesse essere visto ‘nel solo modo giusto pos- sibile’. Nel medioevo si sviluppa la lettura allegorica: la bibbia può essere letta in altri modi oltre a quello letterale. Possiamo dirne un’opera aperta, ma non indefinita. Possiamo trovare un aspetto di apertura an- che nel barocco: viene negata la definitezza statica del rinascimento, dello spazio svilup- pato attorno ad un’asse centrale. Il barocco può essere definito come la prima manifesta- zione della sensibilità moderna perché l’uomo si allontana dalla consuetudine per avvicinarsi all’invenzione e al movimento. Verlaine: ‘art poétique’, consapevolezza del- l’opera aperta. Molta della letteratura contemporanea è fon- data sull’uso di simboli come comunicazione dell’indefinito (Kafka): l’opera rimane aperta in quanto ambigua. 1 Ulysses di J. Joyce è l’esemplare massimo di opera aperta. Il racconto si espande in ogni dimensione. Può essere riletto infinite volte da punti diversi perché non ha inizio. L’opera ha un senso, che ha la ricchezza del cosmo: le singole parole possono avere molteplici signi- ficati e chiavi di lettura. Teatro di B. Brecht termina in situazioni di am- biguità dell’esistenza sociale come problemi irrisolti a cui trovare una soluzione. L’apertura qui diventa strumento di pedagogia rivoluzio- naria, perché è un’opera aperta come potreb- be essere aperto un dibattito. Fenomeno dell’opera in movimento: campo musicale (“scambi” di Pousseur); architettura (università di caracas); plastico (polaroid di munari); letterario (livre di Mallarmè). L’arte, più che conoscere il mondo, produce dei complementi del mondo, delle forme au- tonome che si aggiungono a quelle esistenti esibendo leggi proprie e vita personale. Arte come metafora epistemologica: cioè riflette il modo in cui la scienza vede la realtà. Almo tradizionale di essere e apparire si sostituisce una polarità di finito e infinito, tale che l'infinito si pone nel cuore stesso del finito. Relatività di einstein: basata su infinità e indeterminazione. 1. Le opere aperte, in quanto in movimento, sono caratterizzate dall'invito a fare l'opera con l’autore; 2. esistono quelle opere che già fisicamente compiute sono tuttavia aperte ad una germinazione continua di relazioni interne che il fruitore deve scoprire e scegliere nel- l'atto di percezione della totalità degli sti- moli; 3. ogni opera d'arte è sostanzialmente aperta ad una serie virtualmente infinita di letture possibili ,che porta l'opera a rivivere (se- condo un gusto) un'esecuzione personale. Stanti al punto tre si può dire che tutte le in- terpretazioni sono definitive (nel senso che ciascuna di esse è, per l'interprete l'opera stessa) e provvisorie (nel senso che ogni in- terprete sa di dover sempre approfondire la propria). La poetica dell'opera in movimento instaura un nuovo tipo di rapporto tra artista e pubbli- co, una nuova posizione del prodotto artistico nella società. CAP. 2: ANALISI DEL LINGUAGGIO POETICO CROCE E DEWEY Per Benedetto Croce la rappresentazione del- l’arte abbraccia tutto e riflette il cosmo. ambiguità: nel senso negativo di mancanza di centri di orientamento; senso positivo di continua rivedibilità di valori 1 e certezze. Dewey invece parla del ‘senso del tutto inclu2 - sivo implicito’ che pervade ogni esperienza ordinaria. Se la riflessione ci obbliga a sceglie- re e a portare in luce solo alcuni elementi della situazione, "l'indefinita qualità pervasiva di un'esperienza è quella che collega tutti gli elementi definiti, gli oggetti di cui siamo fo- calmente consapevoli, facendone un tutto”. Per Dewey il proprio dell'arte sarebbe quello di “evocare e accentuare questa qualità di es- sere un tutto e di appartenere a un tutto più grande”. Dalle azioni deweyane ha preso for- ma una metodologia psicologica che è quella transazionista: il processo conoscenza è un processo di transazione. ANALISI DI 3 PROPOSIZIONI Un messaggio linguistico può aspirare a di- verse funzioni: 1. referenziale, il messaggio indica qualcosa di univocamente definito e verificabile: exp. “Quell’uomo viene da Milano” può avere un significato diverso in base alle esperienze che hanno avuto in vita; 2. emotiva, il messaggio mira a suscitare reazioni nel ricettore, a stimolare associa- zioni, a promuovere comportamenti di ri- sposta che vadano al di là del semplice riconoscimento della cosa indicata: exp. “quell'uomo viene da Bassora” in base che voglio comunicare una delle soluzioni pos- sibili sarà accentuare un certo ordine di suggestioni. Si parla di suggestione orientata nel momento in cui utilizzo un gran numero di parole e ognuna di loro ha una significato (exp. Fedra figlia di Minos3 - se e Parsifae: i genitori sono odiati per le cose che hanno fatto quindi anche la figlia è circondata da un alone di odio) ; 3. conativa, 4. fatica, 5. estetica, 6. metalinguistica 7. Connotativa, il contorno di memorie 8. Denotativa, rendere edotto oggettivamente LO STIMOLO ESTETICO La differenza tra referenziale ed emotivo non riguarda la struttura dell'espressione quanto il suo uso. Impiego estetico del linguaggio = linguaggio poetico. Stimoli estetici legati dal nostro gusto. Signifi- cato multiforme e rivedibile perché composto da significato+ricordi. Abitudine =/ apprezzamento estetico: dob- biamo cercare il nuovo come costante cresci- ta intellettuale. Apertura e totalità stanno del rapporto cono- scitivo diretto degli stimoli dell’intenzione estetica. IL VALORE ESTETICO E LE DUE APERTURE Due significati di apertura: 1. Condizione di fruizione estetica 2. Apertura esplicita (Dante cerca di esprimere il concetto di trinità; Joyce in Finnegans Wake cerca di definire il co- smo - chaosmos. Definizione caotica e polivalente). La pluralità semantica di Joyce non determina ancora il valore estetico. Entrambe le defini- zioni (Dante e Joyce) sono un insieme di signi- ficati denotativi connotativi che si fonde con valori fisici per formare una forma organica; entrambe le forme, se contemplate sotto il loro aspetto estetico, si rivelano aperte in quanto stimolano una fruizione sempre rinno- vata e sempre più profonda. Nuova apertura dell’arte contemporanea defi- nita accrescimento dell’informazione. CAP. 3: APERTURA, INFORMAZIONE, COMU- NICAZIONE 3.1 TEORIA DELL’INFORMAZIONE Teoria dell’informazione: tende a conteggia- re la quantità di info contenute in un messag- gio. Tale quantità è determinata da una serie di consapevolezze che il singolo può avere rispetto all’attendibilità di una fonte. L’infor- mazione è dunque una quantità additiva, è qualcosa che si aggiunge alle cose che già so ma si presenta come acquisizione originale. La teoria dell’informazione si basa sulla ma- tematica. La teoria dell'informazione, procedendo per scelte binarie, usa logaritmi di base 2 e chia- ma l'unità di informazione bit contraendo le parole binary digit. Possiamo quindi dire che la quantità di informazione trasmessa da un messaggio è il logaritmo binario del numero di alternative suscettibili di definire il messaggio senza ambiguità. 1859-1952, pensiero romantico2 tragedia greca3
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