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riassunto del libro storia della letteratura giovanile dal 1945 ad oggi, Sintesi del corso di Letteratura

riassunto completo libro, storia della letteratura giovanile dal 1945 ad oggi

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

Caricato il 17/11/2023

milladell
milladell 🇮🇹

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Scarica riassunto del libro storia della letteratura giovanile dal 1945 ad oggi e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura solo su Docsity! Capitolo primo Dal 1945 agli anni ottanta 1. Brevi cenni storici sul periodo antecedente La prima storia espressamente dedicata all’infanzia ad avere assunto forma scritta sarebbe il Panchatantra , risalente al III o IV secolo d.C. , enunciava precetti di politica e di vita pratica a tre principini svogliati e indocili, conducendoli sulla via del sapere e della saggezza. Secondo altri, la data di inizio della letteratura per l’infanzia sarebbe da collocare nel 1967, data di pubblicazione dei Contes de ma Mere l’Oye di Charles Perrault. In italia la cosiddetta letteratura per l’infanzia, infantile o giovanile, ha attraversato l’intero Ottocento caratterizzandosi per le prevalenti finalità educativo-istruttive. Tra queste le avventure di pinocchio (collodi); i romanzi di Mark Twain, le avventure di Tom Sawyer, le avventure di Huckleberry Finn , storia del bambino buono. 2. La letteratura per i fanciulli nel secondo dopoguerra 2.1 due indirizzi di scrittura Due direttrici tematiche e valoriali: una tendenza conservatrice e una progressista. Da un lato residuo di venti anni di dittatura e degli antecedenti ideali nazionalistici e patriottici tardo risorgimentali, enfatizzati dalla propaganda fascista. Presenza di opere quindi legate ancora a temi ed ideali caratteristici della letteratura del regime, come anche i manuali scolastici, che riflettono una società agricola e rurale, religiosa. Tra gli scrittori rappresentativi di questo orientamento ci sono Giuseppe Fanciulli, Olga Visentini e Salvator Gotta. Il primo, forse il maggiore scrittore per ragazzi della prima metà del secolo, donandoci un racconto traboccante di buoni sentimenti: le nuove avventure dell’omino turchino. Olga Visentini, detta il trentino volante per i suoi giovanili, brillanti trascorsi accademici, autrice anche di cospicui manuali di letteratura giovanile e di puntuali profili di scrittori per ragazzi, prosegue con sciolta e elegante scrittura e sincero impegno educativo nella narrazione di vivaci storie a carattere patriottico, di ambientazione prevalentemente risorgimentale, e contemporaneamente di fresche vicende con candide protagoniste femminili, spaziando anche in altri ambiti e generi narrativi, dal racconto fantastico a quello religioso, dalla poesia alla divulgazione.Salvator Gotta, noto per il piccolo alpino. Un secondo indirizzo di scrittura è rappresentato da autori e disegnatori sia di area cattolica sia laica e marxista che sperimentano nuovi stili, linguaggi e contenuti, con apertura a valori civili e democratici, a ideali europeistici e universalistici di pace e fratellanza umano e attenzione alle problematiche sociali e ambientali come il Primo Rodari. Ulteriore tratto caratterizzante della lettura per ragazzi del periodo considerato è l’apporto di scrittori per adulti, come Calvino e Bevilacqua, nonché di pedagogisti come Petrini e Psicologi come Petter. Anche gli autori di corrente innovativa per linguaggio e contenuti risentivano dell’equivoca convinzione che il compito primario del libro per il soggetto negli anni cruciali della formazione fosse di educare attraverso la letteratura, facendo quindi opera di educazione, sacrificando la dimensione del piacere. Prospettiva che sarà capovolta ed esasperata negli anni successivi ai movimenti sessantotteschi e specialmente a partire dagli anni 80 e per tutti i 90, con l’irruzione delle opere di rottura degli autori nordici e anglosassoni e con la enfatizzazione della ludicità e il parallelo ostracismo alla pedagogia equivocamente intesa a moralismo deteriore e forzato conformismo, senza che si raggiungesse un equilibrio tra le due finalità. Ma anche la nuova letteratura trasmetterà pur sempre per lo più indirettamente “messaggi” modelli e indicazioni comportamentali, nonostante le dichiarazioni contrarie dei suoi esponenti. Nel secondo dopoguerra la letteratura per ragazzi riceve l’incentivo e impulso dal dettato dei programmi didattici per la scuola elementare del 1945, con l’invito alla diffusione di buoni libri di produzione nazionale e la raccomandazione che la lettura non sia limitata al solo testo scolastico, istituire in ogni classe una piccola biblioteca. Mentre la sollecitazione ad affiancare ai libri italiani a libri stranieri, al fine di rompere le barriere. Non tutta la letteratura pre 68 era solo di carattere educativa-istruttiva, basta pensare a Alberto Manzi, Domenico Volpi e Rodari. 2.3 la produzione editoriale del periodo A partire dagli anni sessanta , la creazione di sempre più sofisticati birbi-gioco e di artistici albi figurati per la prima età, spesso opera di autori-illustratori; libri- problema o libri-messaggio, vale a dire romanzi o racconti che affrontano le più vive e attuali problematiche del nostro tempo, di ordine umano, esistenziale, sociale, civile, ecologico; la massiccia connotazione della fibra moderna, una ricchissima produzione a sfondo storico o a carattere biografico, in genere confluenti nelle collane di narrativa per la scuola; una copiosissima letteratura di divulgazione scientifica, storica e geografica, rispondente a vive e avvertire esigenze di informazione documentazione, precipuamente a uso scolastico. propria interiorità, personaggi che non fuggono dal loro ambiente, forza di superare gli ostacoli. Anche il romanzo di Quintavalle, sfondo della vicenda il contrasto tra le due italie. Racconti che parlano del Sud dell’italia, dei suoi problemi e la sua volontà di riscatto, invito ad impegno sociale. Racconti di ampia collocazione all’interno della scuola media, come libri di narrativa ma per il loro taglio documentaristico possono riuscire meno attraenti se non mediati da un adulto e che solleciti alla riflessione, inquadrando i problemi del contesto storico. 3.4 la narrativa ecologica-ambientalista Problema della tutela dell’ambiente e protezione di flora e fauna, minacciata dal progresso tecnologico scientifico e i comportamenti umani hanno alimentato la letteratura di argomento ecologico-naturalistico, e nutrita produzione editoriale a carattere divulgativo, incentivata dai programmi didattici per la scuola primaria del 1955 e del 1985, che additano la formazione di una coscienza ecologica come impegno della scuola. Mentre lo sfruttamento delle risorse e l’inquinamento ha portato alla produzione id una letteratura a cavallo di più generi narrativi, carattere di libro-denuncia come SOS per il pianeta terra del 1971 di Masini e Pacini. L’emergenza ambientale ispira molti racconti ecologici in chiave fantastica(fantaecologica). Il genere è forse individuabile nelle sue origini in clorofilla dal cielo blu del 1975 di Bianca Pitzormo, muta il volto della grigia e cementifica Milano. Molte le letture tese a ribaltare i luoghi comuni e pregiudizi secolari, istillati o alimentati anche da tanta letteratura del passato, a cominciare dalla fiaba classica, per es nei confronti del lupo, rappresentato come l’emblema della malvagità e dell’ingordigia e oggi specie protetta. Questa operazione è ampliamente avvalsa della tecnica narrativa del ribaltamento. 3.5 l’invenzione fantastica Trasfigurazione della realtà, la letteratura dell’infanzia nel dopo guerra da le sue prove migliori, in forma di fiaba moderna, surreale, con umorismo, attenta a i problemi sociali, paradossale e grottesco come calvino o pura fantasia. Mondo tecnologico e automatizzato, racconti fantastico- fiabeschi che rispondono al bisogno di evasione e di meraviglioso proprio del piccolo dell’uomo non meno che dell’adulto. Dispiegarsi sulle libere ali della fantasia può trasmettere qualche insegnamento o messaggio idelogico di entrambi gli schieramenti: quello cattolico e di sinistra. Importanza della fantasia e dei sogni nell’educazione dei ragazzi, via percorsa da Gianni Rodari, visione del mondo serena e progressita. Prassi educativa in direzione antiautoritaria e liberatrice del potenziale creativo dell’infanzia. Le sue tecniche( binomio fantastico, fiabe alla rovescia, insalata di fiabe) volte alla sollecitazione della creatività. Indicato come il continuatore dell’opera di Gianni Rodari, cui lo accumulano la militanza politico- ideologica, Marcello Argilli trasfondo il suo impegno educativo, idelogico e sociale nelle sue fiabe moderne, atmosfera surreale e motivi umoristici. Realtà attuale e tecnologica, aggiornare il repertorio fiabesco classico. Classificabili come meta fiabe, vale a dire racconti finalizzati alla trasmissione di un messaggio, fortemente ideologico. Negli anni settanta abbandona l’orientamento narrativo per l’adolescenza. Altro racconto di critica sociale è Marcovaldo del 1963 di Calvino, paradossale favola moderna, neorealismo letterario del dopoguerra, nazione che cambia abbracciando i disvalori del consumismo. Calvino è autore di altre fiabe in chiave moderna paradossali come il visconte dimezzato, nell’insieme non appare opera adatta all’infanzia e neppure alla preadolescente, anche se spesso inserito nella scuola media. 3.6 raccolte e rinarrazioni di fiabe Alla valorizzazione del patrimonio fiabesco nazionale ha atteso con superiore sensibilità artistica Italo Calvino, la cui raccolta Fiabe italiane edite da Einaudi nel 1956, rappresenta una monumentale impresa culturale che recupera un più vasto pubblico di lettori, patrimonio di narrazioni fantastiche del nostro folklore. Traducendo dal dialetto, riscrivendole e rielaborandole, 200 fiabe. La fatica di Calvino colma il vuoto dell’assenza nel nostro patrimonio etnico- folkloristico di una raccolta nazionale di fiabe, come quella dei fratelli Grimm. 3.8 testi teatrali Nell’immediato dopoguerra al teatro viene dato il contributo di geniali autori. A partire dagli anni 70 il teatro per ragazzi si trasforma in teatro dei ragazzi, volto a valorizzare la spontaneità infantile e liberare la fantasia, creatività e pensiero divergente rispetto al prodotto già confezionato, non più il bambino spettatore ma bambino ideatore, creatore e protagonista. Entra in crisi la scrittura di testi teatrali rivolti all’infanzia, che rischiamo di non avere più mercato, anche per il progressivo venire meno delle recite scolastiche. 3.9 l’avventura Durante questo periodo nonostante la concorrenza del film e della televisione e più tardi del Fantasy e venir meno del fascino dell’esotico, non avendo più oggi il nostro pianeta qualcosa da ivelare, la letteratura avventurosa ha spaziato dall’antichità ai giorni nostri e dall’uno all’altro continente, influenzata anche dalla cinematografia, fumetto e narrativa adulta. Distinzione tra avventura-peripezia in qui dominano i fatti e lo svolgimento delle trame; avventura ella partecipazione emotiva e avventura umana o avventura senza eroe, si assiste all’abbandono dell’avventura pura, sul modello salgariano e la prevalenza di creazioni letterarie a carattere avventuroso si accostano atri due orientamenti, libri-problema. Romanzo Western, Tommy River 1959-70 di Mino Milani: personaggio moderno, realistico rispetto agli eroi salgariani, genere arricchito anche da Volpi con chioma di papavero. 3.10 avventure nella storia Romanzo storico prevalentemente rivolto a un lettore preadolescente, dove la narrativa avventurosa ha conseguito nel periodo i risultati più rilevanti, trovando incentivo e collocazione nelle collane di narrativa per scuola media. La tradizione del romanzo storico sopravvive nell’opera di Antonio Lugli, libri ricchi di pathos e di avvincente tensione narrativa, sullo sfondo di una fedele ricostruzione storica e si implemente dell’apporto Mino Milani. Dopo gli anni settanta il romanzo storico vivo ancora una felice stagione con autori come Teresa Buongiorno, Quintavalle, fedeli ricostruzioni storiche, queste ultime all’interno di un’avvincente trama narrativa, della vita quotidiana di grandi popoli e ricomposizione di quadri di civiltà. Apprezzabile il romanzo storico La ragazza col falcone di Bianca Pitzormo nel 1973, romanzo avvicente nella puglia di Federico II di Svezia, suggestive atmosfere storiche. 3.11 libri sulla seconda guerra mondiale e sulla resistenza Molti i libri ambientati nel tragico periodo della seconda guerra mondiale. Soprattutto il tema della resistenza ha ispirato una ricca letteratura, ora retorica e celebrativa. Ragazzine sottomesse all’autorità genitoriale, ipercontrollate e frustrate nelle loro aspirazioni. Simpatie adolescenziali per l’altro sesso e primi innamoramenti, pudicamente trattati e sempre finalizzati al matrimonio, del tutto assenti le precoci esperienze sessuali; in Violetta la Timida Violetta è considerata una bambina. Ragazze creature candide e ingenue. Io e mio zio finta autobiografia. Simpatia dell’autrice per gli umili, i poveri, emarginati portatori di stigma. Al contrario, per molti aspetti i romanzi al femminile della Anguissola possono apparire datati in riferimento ai contenuti, alle tematiche affrontate e alle posizioni assunte. Lo spaccato di un’altra Italia, quella del dopoguerra e del miracolo economico, non trascurabile valore documentario. Scrittura condita di umorismo, la sua opera come ponte di passaggio tra la vecchia e nuova letteratura. 3.15 la letteratura rosa Quanto al genere rosa che ha come interlocutore privilegiato un lettore e più spesso una lettrice adolescente o anche adulta, il bisogno di sognare e di vivere per mediata personam attraverso processi di immedesimazione, meravigliose storie d’amore, è la chiave del successo delle telenovelas e soap opera, versione mediatica. Prodotti narrativi di evasione, dalla forte componente consolatoria e compensatoria. Negli anni 50 vero e proprio boom del romanzo rosa avventuroso-sentimentale e lacrimevole. Per un sentito bisogno di fuga, di rifugio nella fantasia e di sogno, ottimismo e di speranza (lieto fine) dopo gli orrori della guerra. Romanzo rosa assumeva spesso la forma dei fotoromanzi. Nella letteratura per ragazzi la letteratura rosa italiana un autore italiano è Annamaria Ferretti. A partire dagli anni 70 questa letteratura non rispondeva più ai sogni e desideri femminili, né alla raggiunta emancipazione della donna anche sul campo sessuale, né rifletteva la nuova realtà famigliare e sociale e con essa i valori e disvalori. Crociata contro il genere rosa aperto da Umberto Eco con il costume rosa. Evidenze e misteri dell’ideologia italiana negli anni sessanta. Imputa nel saggio ai fotoromanzi di propagandare disuguaglianza sociale, di enfatizzare la bellezza come condizione per contrarre un matrimonio vantaggioso, presentato come unico mezzo di ascesa sociale. Dispetto alle critiche, il genere rosa rispondeva al bisogno di sognare delle ragazze nel passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza. Queste letteratura nel tempo si è mimetizzata in romanzi dal target non definito. 3.16 la narrazione umoristica 3.16.1 due note sull’umorismo nei libri per ragazzi La lotta al riso, quale sospetto strumento di irrisione dei valori e di degenerazione delle coscienze, temuta espressione di durezza di cuore e di aridità dei sentimenti, ha connotato negativamente molta narrativa per ragazzi del passato.( eccezione vignette del corriere dei piccoli). Pregiudiziale considerato dal nutrito filone della letteratura didascalica e moraleggiante, che utilizzava la tragicità di eventi, totale assenza di umorismo in Cuore di Amicis. Lutti, rovine, scomparsa di persone care, persecuzioni, sono temi ricorrenti in larga parte della letteratura patetica e lacrimosa del secolo scorso tesa a trasmettere valori etici e civili. Non mancano eccezioni: dall’umorismo caustico e corrosivo de i viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. Sprazzi di umorismo bonario e scanzonato, talora misto a critica sociale si ritrovano in moltissimi libri per ragazzi, principalmente ne le avventure di pinocchio e in vari romanzi di Mark Twain 3.16.2 nel secondo dopoguerra in Italia Il sospetto nei confronti del riso perdura nel ventennio fascista nonostante la presenza tollerata nelle vignette del corriere dei piccoli. L’umorismo presuppone un atteggiamento critico di costume e avvenimenti che non era conciliante con le idee fasciste. Cessato il conflitto, la letteratura per razza si è aperta a motivi e spunti comici liberandosi da preoccupazioni didascaliche e moraleggianti, incoraggiata dalla scoperta a livello psicologico del valore educativo-formativo, socializzante, liberatorio e terapeutico del riso. Produzione letteraria di Marcello Argilli o di Bianca Pitzorno 3.17 attenzione alla diversità L’attenzione alla diversità comunque intesa, frutto di una più matura coscienza sociale e civile, connota positivamente la nostra scrittura per ragazzi a partire dal dopoguerra e sempre più convintamente nei decenni successivi. È del 1971 la legge che sopprime le scuole speciali a favore dell’itegrazione dell’handicap(fisico, psichico, sensoriale) nelle classi comuni e del 1977 delle classi differenziali, introducendo l’insegnate di sostegno. Non più inserito nella narrazione per smuovere la compassione nei coetanei ma per riconoscere i loro diritti e rimuovere i pregiudizi. Va riconosciuto all’Anguissola il merito di avere affrontato in anticipo sui tempi il tempa della diversità con il realistico gli erede del circo alicante 1953, rappresentazione del diverso tutt’altro che stereotipata 3.18 riduzioni dei classici della letteratura per adulti Questione delle riduzioni e degli adattamenti ha animato il dibattito tra gli studiosi. Mino Milani si dichiara favorevole. 3.19 nel mondo della biografia La proposta di racconti biografici rivolti all’infanzia poggia su un oggettivo meccanismo psicologico, già intuitivamente colto dalla pedagogia dell’età risorgimentale e da quella del positivismo pedagogico: i processi di identificazione che sollecitati nel giovane lettore dalle alte esemplarità proposte, favoriscono l’acquisizione di caratteristiche di personalità, ideali di vita come attesta tutta la letteratura autobiografica e biografica. Soprattutto le vite parallele di Plutarco, hanno storicamente inciso e influito i lettori. 3.21 il libro di narrativa nella scuola media 1962 viene istituita la scuola media unificata. I programmi d’insegnamento per questo ordine di scuola prevedono in accompagnamento alla lettura antologica quella di opera narrativa moderna, italiana o straniera, alle secondi e terze classi, successivamente estesa anche alla classe prima. Dilagano le collane di libri di narrativa, con l’apparato di corredo didattico, con prove di verifica della comprensione, commenti. Questa peculiarità è stata ragione di non considerazione se non di aperto ostracismo da parte della critica, estesa anche ai loro autori. Scrittori che scrivono non per i ragazzi ma per la 3.28 il mondo dell’illustrazione Sin dall’inizio degli anni sessanta prevale specialmente nei manuali scolastici, un disegno convenzionale, spesso melenso, datato. Molte illustrazioni si attenevano agli stilemi figurativi e a moduli iconografici di Grand Hotel. Negli anni del dopoguerra anche nel campo dell’iconografia si delineano due distinte tendenze_ immagini (maggioritarie) stereotipate, sciatte, poco curate e comunque di cattivo gusto, da ricondurre anche alla scarsa considerazione di cui venivano tenuti allora gli illustratori e l’esiguità dei compensi, ed altre dai tratti più innovativi, frutto di audaci sperimentazioni e vocazioni artistiche. Fino agli anni sessanta nei libri di testo predominano illustrazioni obsolete e stantie, esteticamente poco gradevoli, i migliori illustratori si esprimevano tramite le pagine della stampa periodica per ragazzi, soprattutto il vittorioso che radunava alcuni dei più apprezzati illustratori del tempo. Decisivo per la valorizzazione dell’illustrazione il contributo di guardare le figure di Antonio Faeti. 3.29 gli illustratori del libro per ragazzi La constatazione della positiva incidenza dell’illustrazione e più in generale della veste grafico- editoriale sulla scelta e sull’acquisto del libro, unitamente al progresso delle tecniche tipografiche e della scienza pedagogica, matura consapevolezza del ruolo educativo e didattico dell’immagine, sensibilizza il mondo dell’editoria nei confronti del discorso iconografico. Nuova generazione di illustratori, provenienti da altre esperienze figurative come la pubblicità, il fumetto, il periodico per ragazzi, il desing, la moda. A volte uniscono conoscenze artistiche e di carattere pedagogico o psicologico, come Cristina Lastrego e Francesco Testa. Rapida rivoluzione grafico-pittorica, stilistica e artistica che, fortemente influenzata dai media e orientamenti dell’arte contemporanea, tende a privilegiare la ricchezza cromatica entro un tratto tenue e delicato, suggestive atmosfere. Nel contempo l’illustrazione, linguaggio visivo, passa a una funzione interpretativa, svolgendo un ruolo parallelo e essenziale all’intero della narrazione verbale-alfabetica. In molti casi l’illustratore, commentando e interpretando il testo, diventa coautore, traducendo in immagini le parole scritte. 3.30 libri gioco e picture books Dalle geniali intuizioni e sperimentazioni di Bruno Munari nasce l’dea del libro gioco e del libro oggetto: cartonati o albi nel materiale più disparato: Cartone Gomma Stoffa, legno, che incoraggiano e favoriscono l’esplorazione sensoriale, rispondendo al bisogno del bambino di toccare, mordere, annusare, accarezzare. E accanto ad essi libri interattivi e animati che invitano l’intervento manuale come quelli con i buchi. 3.31 la stampa periodica per i ragazzi Incoraggiati dall’interesse della scuola e della mai venuta meno predilezione infantile e giovanile, proseguono nel secondo dopo guerra gli storici il corriere dei piccoli, lo scolaro, italia missionaria, il gionalino, piccolo missionario e il vittorioso. Ad essi si affiancano alcuni periodici cattolici rigorosamente per bambine e ragazze come la vispa teresa e primavera e il pioniere di ispirazione laico-comunista. 3.31.1 i tre giornalini Il corriere dei piccoli nasce nel 1908 per volontà di Luigi Albertini e Silvio Spaventa Filippi, su progetto di Paola Lombroso Carrara, quale supplemento settimanale del corriere della sera, intendendo porti come periodico per i piccoli, e rivendicazione del loro diritto di avere una propria stampa di informazione, intrattenimento. Di orientamento laico, privilegiava l’orientamento ludico-umoristico e la dimensione del divertimento con le sue spassose storie vignettate. Pubblicava anche sezioni di racconti, non di rado a puntate. L’intenzionalità educativa non ostentata né prevaricante, era raramente esplicitata: scaturiva piuttosto dalle divertenti vicende raccontate, che si concludevano con un lieve insegnamento. Rivolgendosi a bambini di classe borghese e piccolo borghese, ha formato generazioni di italiani fino al 1995. Il vittorioso di ispirazione cattolica nasce nel 1937, col dichiarato intento di fungere da argine ai fumetti diseducativi, combattere la modernità anticristiana con le sue stesse armi. Bibbia a fumetti, rubriche di informazioni, sezione dedicata alla scienza e fantascienza, allo sport. 1950 il pioniere, orientamento laico comunista, distribuito nelle case del popolo e nelle sezioni del partito, come il vittorioso lo era nelle parrocchie e oratori, diretto fino al 1953 da Gianni Rodari e Dina Rinaldi. 3.31.2 venti di crisi Negli anni sessanta cominciano a spirare venti di crisi nei confronti di questa stampa periodica, in parte imputabili alla TV. Esigenza di un rinnovamento e di un adeguamento al nuovo pubblico di lettori, attraverso la modernizzazione della veste grafica, del linguaggio e sopratutto dei contenuti 3.32 il fumetto 3.32.1 l’ostracismo alla letteratura disegnata Il linguaggio misto, iconico-verbale, costituito dalla sequenza progressiva di immagini e di elementi di scrittura fonetica racchiusa nei balloons e nelle didascalie, il fumetto ha conosciuto uno straordinario sviluppo negli anni 30 del secondo scorso. Tutta via quando a inizio secolo la striscia disegnata, nata in america yellow kid nel 1985 fece il suo ingresso in italia, introdotto in vignette mute dal periodico novellino incontro immediatamente l’opposizione della nostra tradizionale vetero-umanistica, aristocratica e librocentrica, che accusava di diseducare alla lettura, pigrizia mentale. Sul piano dei contenuti di suggerire disvalori e indurre alla violenza, sollecitando morbosamente la sfera della sessualità. Anche il ventennio fascista ne bloccò la diffusione. Anche da sinistra veniva criticato nel dopoguerra, per la proveniente americana. Rodari considerava il fumetto come la possibilità di realizzare fumetti diversi da quelli americani e che perseguissero differenti finalità. Capitolo due la svolta del ’68 1. Il decennio di preparazione Tutti gli anni sessanta sono preparatori di quella rivoluzione educativa, sociale, generazionale, di mentalità e di costume culminata nella radicale critica sessantottesca, interessando anche la scrittura per ragazzi e i manuali scolastici. Rivoluzione propizia da maestri di frontiera, da Manzi a Bernardini, Don Milani, teoria dei descolarizzatori che denunciano il carattere autoritario e selettivo della scuola del tempo, impegnandosi nella liberazione degli ultimi, dando riconoscimento all’infanzia come soggetto attivo del processo educativo. Non trascurabile il contributo alla nuova visione e riconsiderazione dell’infanzia proveniente dalla diffusione di testi come il piccolo principe di Saint Exupery che esalta la centralità e il ruolo attivo del bambino, depositario di sapienza e saggezza, contrapposta all’ottusità del mondo adulto. devozione umbertina cispina con quale la borghesia italiana preparò i propri figli al nazionalista, al fascismo. 3.2 libri sovversivi In quegli anni viene anche diffuso il libretto rosso degli studenti, invito alla ribellione ai compiti e alla scuola a non perdere tempo con i boy scout, incoraggiamento al libero esercizio della sessualità e al tempo stesso inteso a rassicurare su masturbazione, malattie veneree, aborto, e invito a fumare marjuana. 3.3 nuova tendenza della letteratura per ragazzi Vengono indirettamente tracciate direttive contenutistiche e ideologiche per la frattura scrittura per ragazzi, raramente arriverà a questi eccessi, almeno quella italiana, e in ogni caso non nell’immediato, ma dopo la rivoluzione o svolta degli anni 80. La sessualità irrompe sempre più frequentemente nei libri per ragazzi, anche se non in forme così spinte. Nel 1972 viene pubblicato petting di Gianni Padoan in cui il protagonista è il sesso, o meglio gli interessi e le curiosità sessuali degli adolescenti. Da veicolo dei valori cattolico-borghesi il libro per ragazzi si trasforma crescentemente in molte sue espressioni in veicolo di messaggi trasgressivi. 4. La letteratura femminista Il ’68 ha rappresentato, nel bene e nel male, una rivoluzione etica, comportamentale, di mentalità e di costume, lotta all’autoritarismo e la rivendicazione dei diritti della donna, anche in materia di libertà sessuale. Impegno femminista, reazione delle presenti e soprattutto passate esclusioni, subordinazione in famiglia, nella società e nel mondo del lavoro, ma anche narrative, a cominciare dalla fiaba classica. Dalla parte delle bambine del 1976, protagoniste femminili intraprendenti e coraggiose. Interessante iniziativa editoriale, innovativa in quel momento storico. Adele Turin con le sue controfiabe che esordiscono nel 1975. Bianca Pitzorno scrive nel 1979 Extraterrestre alla pari, che è anticipatore della futura idelogia gender, che sostiene narrativamente la tesi che l’identità maschile e femminile è socialmente determinata, frutto di condizionamenti educativi. Un bambino proveniente da una lontana stella in cui non vige la precoce distinzione tra i sessi, non ha ancora il sesso determinato. Approdato sul nostro pianeta viene forzatamente costretto alla mascolinità e rinunciare alla sua bambola, finchè le analisi del sangue ne rilevano la femminilità. Consueto rituale di condizionamenti, dall’abbigliamento ai giocattoli. 5. La critica dei maiali scolastici e la biblioteca di lavoro La radicale critica sessantottesca, prima ancora di interessare in profondità la scrittura per ragazzi si è abbattuta sugli obsoleti libri di testo. In un paese sempre più industrializzato, nei lbri di lettura per la scuola elementare si continuava a presentare un paese agreste, idilliaco e pacificato in cui al centro c’è la vita nei campi. Sul piano valoriale molti testi ancora legati al trinomino dio patria e famiglia. Quale reazione alternativa ai libri di testo del tempo nasce la biblioteca di Lavoro. Strumento o insieme di strumenti sostitutivi del libro di testo e finalizzati al rinnovamento dell’insegnamento nei contenuti e nei metodi era curata dal gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. Uno degli strumenti per distruggere la scuola del nozionismo. Persiste mondo agreste e divisione dei ruolo maschili e femminili. Mamma casalinga. Dopo il 1968 compaiono pagine meno gloriose della nostra storia nazionale, denuncia della politica coloniale italiana, l’oppressione di altri popoli. Trattazione più obbiettiva. 6. Scontro di prospettive critiche e valoriali Dopo il 68 nel campo della letteratura giovanile, la critica cattolica e quella laica più attenta alla dimensione valoriale e all’armonica formazione della personalità infantile e giovanile perdono il loro primato, affiancate da un approccio di segno opposto. Capitolo terzo: la seconda rivoluzione degli anni 80 1. 1987: uno spartiacque e un bivio Antonio Faeti colloca emblematicamente l’inizio della nuova letteratura per l’infanzia nel 1987, facendolo coincidere con l’inaugurazione della collana gli istrici della Salani. Libro di Piumini lo straliscio come opera di demarcazione che, segnando una cesura, ha aperto nuovi orizzonti: un libro che forse per la prima volta nella nostra recente letteratura getta uno sguardo inquieto sull’età infantile, che non appare affatto come l’eden. Anni ottanta interessati da una seconda rottura o rivoluzione(dopo quella rodariana) impersonificata in particolare da Bianca Pitzormo con la sua scrittura trasgressiva. Riferimento alle prime opere di Bianca pirzormo e Donatella Ziliotto, alla letteratura femminista di dalla parte delle bambine alla collana tantibimbi della Einaudi, ai vari racconti della biblioteca di lavoro. 1987 come linea di demarcazione tra la nuova scrittura e la letteratura più tradizionalista, dominante. Adesso protagonista è la nuova letteratura, profondamente innovativa nel linguaggio, e soprattutto nei temi, nei contenuti e nell’impostazione ideologica che proclama la sua estraneità a qualsiasi intento pedagogico, distanziandosi dalla stessa scrittura rodariana. La letteratura nordica influenza fortemente il nuovo corso della narrativa per l’infanzia, atteggiamento diversi verso la famiglia, la scuola, la morale, l’educazione tradizionale, e in genere il mondo adulto. In italia pioniera dell’ondata trasgressiva è Donatella Ziliotto, con la denuncia dell’inadeguatezza e dell’ipocrisia dei grandi. Nell’insieme l’incontro con le altre letterature, soprattutto anglosassoni e nordiche, contribuisce a internazionalizzare la nostra scrittura per ragazzi. 2. La letteratura trasgressiva 2.1 caratteri e tendenze Se negli anni cinquanta e sessanta prevalevano gli scrittori-educatori, sulla scia della linea deamicisiana, adesso a partire da questa seconda rottura si afferma una nuova schiera di tusitala che dichiarano di raccontare per il solo piacere del raccontare con l’unica preoccupazione dello charme, dell’incanto della storia e dalla parola, come si esprime Bianca Pitzorno, estranei a qualsiasi proprosito didascalico e moraleggiante e a ostentare finalità didascaliche, senza rinunciare alla critica sociale. Tendenza al ludico ovunque. Storicamente i libri per i bambini e i ragazzi sono stati utilizzati nel nostro paesa come strumento moralistico di conformazione ai valori dominante, a ancora nel post 68 ponevano al servizio di ideali utopici di giustizia sociale e di altri valori condivisi, quali la pace, la salvaguardia della natura, la lotta al pregiudizio, adesso all’interno di una letteratura che spesso privilegia temi 4. Altre tendenze narrative e nuovi autori Parallelamente alla letteratura trasgressiva, prosegue l’attività di altri scrittori, più tradizionali. 5. Una scrittrice rappresentativa : Beatrice Solinas Donghi Altra scrittrice al femminile e apprezzata stagista è Beatrice Solinas Donghi, linguaggio semplice ed essenziale. Rivive e riscrive la fiabistica classica secondo un gusto e una sensibilità moderna. Racconta di protagoniste femminili ma con tratti lontani dalla accesa trasgressività e di esasperato ribellismo di altre scrittrici. Neppure si ritrova nelle sue opere la contrapposizione tra genitori e figli, tra femmine e maschi e tanto meno tra le figure femminile all’interno della famiglia, che anzi intrecciano un’alleanza famigliare. Romanzi meno socialmente impegnati e meno di rottura con la scrittura precedente, sui contenuti e sui messaggi trasmessi: messaggi che comunque non entrano nelle intenzioni della scrittrice, che si pone in una dimensione di pura narratività. I valori non sono enunciati, ma scaturiscono direttamente dalle vicende. Equilibrio e misura contraddistinguono la sua opera. Tema della sessualità trattato con garbo e misura, senza ostentazione né esplicitazione. Eroine intraprendenti e avventurose, furbe e ingenue, intrepide e curiose, equilibrio tra tradizione e modernità. Personaggi maschili un po' in ombra, posizione marginale. Infanzia più realistica e meno estremizzata di quella che compare nei romanzi della Pitzorno e Ziliotto. 6. Scrittrici di svolta: Bianca Pitzorno, Donatella Ziliotto, Angela Nanetti 6.1 Bianca Pitzorno Protagonista della letteratura per ragazzi, impersonando la letteratura antiautoritaria e trasgressiva neta sull’onda lunga del 68, scrittrice dalla parte delle bambine. Bambine indomite, coraggiose, lo straordinario che irrompe inattesamente nella quotidianità. Desiderio di rivalsa dei bambini nei confronti del mondo dei grandi. Nella sua appassionata difesa dell’infanzia oppressa, la Pirzorno individua un altro idolo polemico nella scuola, dissacrando in libri parzialmente autobiografici la figura dell’insegnante, oggetto anche di una descrizione fisica caricaturale. Al di là delle sue oggettive qualità narrative il libro è da apprezzare come denuncia dei caratteri negativi della scuola in quegli anni, autoritaria e classista, tuttavia la sistematica demolizione di una figura centrale di riferimento per il bambino come l’insegnate ha attirato alla scrittrice qualche critica. Nei suoi libri c’è molto della sua autobiografia, della sua storia personale. Ma nei suoi libri c’è ancora una bambina molto arrabbiata per le tante discriminazioni che in quanto femmina subiva in famiglia e a scuola e che le bambine continuano a sopportare. È stata indicata come successore di Rodari, ma lei nega questa paternità, precisando di non avere niente e assolutamente niente a che fare con lui, né sulla scelta dei temi, né sull’atteggiamento verso l’infanzia, si dichiara una bambina che parla a dei bambini oltre a differenziarsi per la scelta della lingua, dei temi e dalla lunghezza della storia, estranea a qualsiasi proposito che non sia il piacere di raccontare ed intrattenere le lettrici. Rodari era un pedagogista che si rivolgeva ai suoi giovanissimi interlocutori, con una intenzionalità educativa, e non aderiva a tesi femministe, pur nell’assoluto rispetto per le bambine. Ulteriori elementi estranei all’opera rodariana è l’uso dell’autobiografismo, la scelta di una scrittura di genere, di una contrapposizione tra infanzia e mondo adulto, la critica alla scuola o negativa immagine della famiglia. Nell’insieme quello di rodari è un mondo più sereno, sorridente, ottimista. Elementi di vicinanza sono la comune vocazione saggistica, la difesa dell’infanzia, ottimisitca fiducia nel bambino come agente di cambiamento sociale, scrittura umoristica. 6.2 Donatella Ziliotto Presenta molti punti di affinità con la Pitzorno. Laureata in lettere e curatrice- regista di programmi televisivi per ragazzi, dà voce all’infanzia e soprattutto a quella più emarginata e sofferente, vittima di soprusi degli adulti. L’impegno educativo e sociale, sebbene negato è evidente. Il dato autobiografico di bambina dalla non facile vita in famiglia, specialmente nella relazione con la madre è molto presente nei suoi scritti, predilezione per un surreale condito di umorismo. Ricorrente il motivo dell’inadeguatezza del mondo adulto, incapace di ascolto, colpevole di soffocare spontaneità, libertà e autonomia del bambino. Madre superficiale e attenta unicamente all’esteticità, incapace di cogliere il bisogno di dialogo. Compaiono due tipi di madri: quelle superficiali e quelle ossessive, precisine. Quasi sempre ostili anche le figure che incarnano l’autorità. Frequente anche il motivo della solitudine infantile, assenza di dialogo all’interno delle famiglie, ruolo di riferimento assunto da coetanei o adulti comunque anziani, dotati di capacità empatiche. Amicizia tra coetanei o l’amore preadolescenziale sono additati come via di uscita da situazioni di disagio. Altra peculiarità è l’attenzione alla diversità, e denuncia degli atteggiamenti sociali di emarginazione.in fiabe africane si sforza di dislocare etnocentrismi e presunzioni eurocentriche. Ha saputo cogliere e interpretare i cambiamenti che hanno contrassegnato la famiglia, la scuola e la stessa relazione educativa. E di aver recepito il bisogno di libertà e di autonomia delle nuove generazioni. 6.3 Angela Nanetti Insegnante della scuola secondaria si avvale di una profonda conoscenza della psicologia del preadolescente. La sua scrittura indulge ad una visione non positiva della scuola e della famiglia in sintonia con la tendenza contestativa della letteratura di queli anni. Nei suoi libri compaiono adulti inanscoltanti, non dialoganti, non rispettosi della personalità del minore. Una vena trasgressiva non di rado accompagnata da una narrazione cupa e angosciante, caratterizza molti dei suoi libri. Cambio di stagione del 1988 dove ci sono molti aspetti contenutisticamente e narrativamente problematici denunciati da Giorgio Bini, disorientanti flashback, scarsi avvenimenti, esibizione di linguaggio giovanile poco controllato. La sessualità nel preadolescente, il protagonista si vergogna perché il suo membro è più piccolo di quello dei suoi amici è il motivo centrale de le memorie adalberto, scritto in forma di persona in forma di diario. L’ostilità all’horror nascerebbe dalla sommersa e inconfessata paura di non riuscere più a controllare l’immaginario infantile e adolescenziale che la moderna letteratura per l’infanzia ha sciolto da lacci e condizionamenti. 13. Altri generi, temi e filoni narrativi: esemplificazioni e specificazioni 13.1 fiabe e racconti fantastici Non cessa l’interesse degli scrittori per la fiaba, ora rinata, ora di invenzione originale, che spesso assume la veste di fiaba moderna, ambientata in un mondo urbano e tecnologico, nella quale si distingue Marcello Argilli: Tante fiabe per giocare, fiabe moderne. 13.5 resistenza, secondo conflitto mondiale e Shoah Accrescimento della distanza temporale e caduta delle ideologie, tendono a ridursi numericamente e qualitativamente i libri sulla resistenza. 13.6 narrativa per l’adolescenza e i libri per la scuola Si incrementa l’offerta narrativa per gli over 13 collocandosi in una posizione intermedia tra letteratura preadolescenziale e narrativa per lettori anagraficamente più maturi. Le cosiddette storie dell’età evolutiva, che attraversano vari ambiti e generi narrativi, romanzi di formazione. Trattano temi e problemi adolescenziali, difficili rapporti con la famiglia e la scuola, anoressia, bullismo, alcol, droga. Questa letteratura è da distinguere dai romanzi, spesso confluenti nella letteratura per la scuola media che sono perlopiù intrisi di speranza e ottimismo. Specifica letteratura rivolta agli alunni più che ai ragazzi, a lungo il libro di narrativa per la scuola media privilegia romanzi per adulti ridotti e riadattati, che spesso si prestano a utili collegamenti con l’insegnamento della storia. Poco affrontato il tema della sessualità. 14. Nuovi giornalini e periodici commerciali 14.1 nuove proposte editoriali Se a partire dagli anni 80 è un progressivo sillicidio di cessazioni di gionalini di qualità estetica e di interesse educativo, a compensare la loro scomparsa nascono nuovi periodici per ragazzi, molti dei quali rivolti alla già trascurata fascia di età della prima e seconda infanzia. Tra essi la giostra, focus pico, pimpa, gionalini disney come bambi, cip& cop e winnie the pooh. Comprendono giochi, cruciverva, disegni da completare. Per la fanciullezza si propone focos junior eccellente giornalino di informazione/divulgazione scientifica. Il giornale dei bambini, poi peter pan, di Angelo Petrosino. Capitolo quarto La letteratura giovanile del terzo millennio 1. L’editoria 1.1 mercato e produzione editoriale Nel nuovo millennio l’editoria per ragazzi, a differenza di quella generale, rimane in una fase espansiva. 1.2 sfide impegnative Nel nuovo millennio l’editoria per ragazzi si trova ad affrontare sfide impegnative: la vincente concorrenza televisiva e di internet, come di altre forme di intrattenimento come i videogiochi; incremento demografico; prolungamento del tempo scolastico, impegni extrascolastici che riducono il tempo da dedicare alla lettura. Internet, dvd. 3. La letteratura per l’infanzia : caratteri e tendenze 3.1 caratteri generali Nel nuovo millennio la letteratura per la prima infanzia non registra particolari novità, se non una crescente e sempre più raffinata qualità dei disegni e ricerca di novità dal punto di vista grafico. Sul piano del contenuto è soprattutto la narrativa per la fanciullezza e l’adolescenza a venire interessata da nuove tematiche, riflettendo i mutamenti nella nostra cultura, nel tessuto sociale e famigliare. Al bambino si parla con naturalezza di qualsiasi argomento, compreso il fenomeno della morte. Nell’insieme proseguono, più ridimensionati, le tendenze editoriali e gli indirizzi di scrittura maturati nel post sessantotto. Letteratura di impegno civile, che ricorda più gli anni 60/70, gli italiani del nuovo millennio tendono a evitare eccessi trasgressivi di un recente passato, non tanto per ossequio a un prudente politically correct come paventano in molti, ma forse perché molta trasgressione di ieri è diventata conformismo di oggi e si avverte l’esigenza di un maggio equilibrio. Conseguentemente si attenua l’ondata di libri che avevano come primo obiettivo e idolo polemico la famiglia, la scuola, la pedagogia e i valori tradizionali. 3.2 ulteriori tratti distintivi 3.2.1 omogenizzazione Tanti osservatori del mercato editoriale denunciano una complessiva mediocrità del livello dell’offerta narrativa che tende sempre più ad assumere tratti di omogenerizzazione e standardizzazione, pubblicazioni ripetitive. Si cerca di cavalcare i temi di moda, come il fantasy. 3.2.2 serialità Si rafforza la moda dei serial, per lo più raccolti in specifiche collane che hanno come protagonisti il medesimo personaggio: Geronimo stilton, Pimpa. 3.2.3 ibridazione I tradizionali generi narrativi sono sempre più oggetto di vistosi fenomeni di ibridazione, come nel fantasy. A causa di questa crescente e ormai compiuta contaminazione è ormai problematico reperire nella nuova produzione per ragazzi libri che rientrino a pieno titolo nei tradizionali generi. 3.2.4 crossmedialità Si consolida il fenomeno della crossmedialità o del libro nella catena multimediale, in virtù del quale un medesimo prodotto narrativo può nel contempo e in momenti successivi essere libro, film, cartoon, fumetto videogioco, transitando disinvoltamente dall’uno all’altro formato. Il libro si inserisce sempre più nella catena multimediale, come suo anello o segmento. Ulteriori caratteri ricorrenti si rinvengono nei libri per ragazzi del periodo. Scarsa considerazione per il mondo adulto e l’iper protagonismo di quello infantile. Protagonista di molti romanzi e racconti è un coetaneo del lettore, percorso di formazione. 3.3 temi e generi Gli scrittori del nuovo millennio dispiegano la loro creatività in un’infinità di direzioni, di generi e sottogeneri narrativi. Prevalgono le storie di vita, scrittura di genere, compresa quella più prettamente fantastica. 9.1 Guido Quarzo Laureato in pedagogia appartiere all’illustre schiera di maestri scrittori come Alberto Manzi. Grande lettore di fiabe e degli scritti di Rodari, da lui utilizzati sia a teatro sia a scuola. Quarzo è il più grande Rodariano tra gli odierni autori per l’infanzia e il naturale prosecutore dell’opera dello scrittore di omega: semplicità stilistica, filastrocche. Vocazione nello scrivere in prosa, fiaba classica riambientata in contesti moderni. Si è dedicato anche alla divulgazione artistica per i più piccoli. Romanzo storico. Nell’insieme la lettura dell’opera di Quarzo equivale ad una immersione nella migliore narrativa per ragazzi, sia che si dispieghi in una dimensione fantastico- fiabesca, in prosa o in versi, condita di humor, fascinose atmosfere storiche. 9.2 Angelo Petrosino Angelo Petrosino fa il suo esordio come scrittore per ragazzi nel 1989, maestro narratore profonda conoscenza del mondo dell’infanzia. Attenzione agli ultimi, disederati, emarginati, fortuna della serie Jessica, segue la vita e evoluzione di una bambina, non si trova un’immagine negativa né della famiglia né della scuola. Accompagna le lettrice attraverso un percorso di crescita. 10. Generi, temi e filoni narrativi emergenti 10.1 trionfo del fantasy Fenomeno editoriale emergente nel periodo è l’esplosione del Fantasy. Tipico prodotto letterario anglosassone, è la risultante della contaminazione tra più generi narrativi(fiaba, favola, leggenda, poema epico, avventura, giallo, fantascienza ecc)richiamando le antiche saghe medievali e il movimento romantico neogotico. 10.2 la diversità sessuale nel libro per ragazzi Il tema dell’omosessualità era da anni presente nella narrativa per ragazzi straniera, ampiamente tradotta in Italia 10.3 i giornalini del terzo millennio A partire dagli anni settanta del secolo scorso, la stampa periodica per ragazzi, nonostante gli sforzi di rinnovamento tematico, attraversa una fase tumultuosa, che di traduce in una progressiva scomparsa di molte testate e nella spesso effimera comparsa di altre. Crisi da imputare ad altre opportunità di svago, tv, videogiochi, social. Chiudono molti giornalini storici. Oggi il panorama della stampa periodica per ragazzi si presenta estremamente variegato ma attraversato da preoccupanti elementi di criticità. Resistono i giornali cattolici e delle grandi case editrici. Pimpa, peppa pig, focus pico. Crisi profonda per i periodici rivolta alla delicata età dell’adolescenza e preadolescenza. Nel tempo si è attenuato il disordinato proliferare di periodici di impronta consumistica, frivoli e superficiali, diseducativi, fitti di gossip. 10.4 la crisi del fumetto a destinazione infantile Nel nuovo millennio il fumetto italiano subisce la concorrenza del manga e degli eroi della Marvel, con parziale eccezione per titoli come Tex, Dylan Dog, resiste l’inossidabile topolino. La striscia disegnata trova ancora spazio e consacrazione sulle pagine di vari periodi per ragazzi, in primis il giornalino della san polo. Dal 2003 repubblica in collaborazione con panini comcs pubblica i classici del fumetto, rivolta ad un pubblico adulto. Intanto si assiste alla nascita di fumetti derivanti da cartoons come i simpson e winx o witch. Dissaffezione delle giovani generazioni, vive una difficile stagione; cadute o ridimensionate le obiezioni etico-pedagogiche ed estetiche che per decenni avevano accompagnato la nascita e tentato di frenarne la diffusione, è ora relegato ai margini degli interessi, rischiando di trasformarsi in un’esclusiva lettura per adulti. 10.5 graphic novel La tendenza dominante è quella della graphic novel, non più streisce che rimandano a una puntata successiva, ma narrazioni disegnate non seriali, storie fumettate complete e chiuse, target adulto o adolescenziale. Privi di censura o limitazioni, fumettisti si esprimo in assoluta libertà.
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