Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Riassunto del libro Vulnerabili, Appunti di Relazioni Internazionali

Riassunto sintetico ma esaustivo del libro Vulnerabili

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 18/04/2024

antonella_peau
antonella_peau 🇮🇹

2 documenti

1 / 4

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto del libro Vulnerabili e più Appunti in PDF di Relazioni Internazionali solo su Docsity! Vulnerabili Esiste la Meritocrazia? - la competizione meritocratica è tutt’altro che equa. Il merito e la ricompensa al talento non possono essere l’unico criterio sul quale può poggiare un’intera società. Nessuno di noi ha meritato di nascere e di vivere, né tantomeno di morire. Con l’avvento della rivoluzione informatica, procediamo a velocità sempre più elevata, perdendo di vista la vulnerabilità umana. Abbiamo idolatrato l’efficienza a scapito dell’efficacia in ambiti come quello sanitario. Eppure, il modello del profitto e dell’efficienza si è dimostrato vulnerabile e debole proprio sul fattore umano. Per stare al passo con la velocità, è stato richiesto all’homo faber uno sforzo immane e le conseguenze di ciò sono minori compensi, minori diritti, minori protezioni e minori aspettative di vita per l’homo vivens. Come si fa a riconoscere il valore di ogni singola vita? - facendo della vulnerabilità e della debolezza umana il perno su cui fare leva per ricostruire una società, un’economia, una politica e un’interdipendenza. Solo considerando questo come perno, sarà possibile creare delle reti di interdipendenza meno vulnerabili e più sicure. Ma ciò non sarebbe possibile senza la POLITICA. LA POLITICA: è l’arte di costruire quel poco di prevedibilità delle cose, riducendo l’incertezza e l’insicurezza. Ciò nonostante, per costruire una nuova interdipendenza più solida occorre la componente PROMETEICA della politica, caratterizzata da uno spirito di sfida. La politica ha il compito di guidare situazioni di carattere emergenziale, sospendendo la lotta politica a favore del benessere delle persone. Il potere è il controllo del flusso decisionale. C’è stata una diversa politicizzazione durante le due fasi della pandemia, cioè la politica ha assunto diversi ruoli. Nella prima fase, abbiamo la messa in atto di misure estreme accettate da tutti ma senza un vero progetto. La competizione della leadership era scomparsa a favore di una dimensione del futuro immaginata dagli scienziati. Nella seconda fase, invece, il protagonismo della politica è riemerso a cominciare dal cambiamento di prospettiva avvenuto dentro l’UE e nei rapporti tra le democrazie all’interno della stessa. In assenza di progetti che coinvolgono la società, la competizione politica diventa, però, esercizio di un potere sulla società e non della/per la società. Cessa di esistere quello che Lincoln definiva l’arte del governo del, dal e per il popolo. 1 FASE -> Come si sono comportate le autorità politiche di fronte alla pandemia? - hanno imboccato esclusivamente una via sanitaria: si sono completamente affidati al giudicio dei medici e degli scienziati. La politica ha sospeso alcuni diritti e nel frattempo, ha sospeso anche se stessa: ciò ha rappresentato l’unico modo per assolversi, per scaricarsi di dosso le responsabilità di aver decostruito il servizio sanitario nazionale, rendendolo inadatto a fronteggiare eventi speciali. Metafora della Nave: l’umanità deve sfruttare l’occasione della pandemia per ripensare alla sua navigazione e alla sua rotta. Sul vascello dell’iperglobalizzazione siamo da soli e costretti a navigare su mari sempre tempestosi con una velocità sempre maggiore e con una sicurezza sempre minore. 2 FASE -> la speranza ha lasciato il posto al rancore, che ha prevalso sminuendo la solidarietà, intesa come la capacità di condividere il dolore. Ciò che ha scatenato il rancore è stata l’assenza di una salda azione da parte del governo su tutto il territorio. La conseguenza è stata una società divisa, nella quale ognuno ha pensato a sé (si salvi chi può). DIPENDE DA NOI -> se la pandemia sarà una nuova edizione dell’8 Settembre 1943 (anno in cui Badoglio annuncia l’entrata in vigore dell’armistizio di Cassibile, attraverso il quale non fu possibile fare lotta alle truppe anglo-americane - “Morte della Patria” perché ci fu un’implosione dell’apparato statale sorto dopo il Risorgimento) che porterà al disfacimento della nostra società oppure sarà un 25 aprile 1945, ovvero una liberazione che sia una rinascita. Quali sono le conseguenza della Pandemia? - le ripercussione colpiranno soprattutto i giovani e il loro futuro. Alle generazioni più giovani è stato chiesto di adeguarsi al confinamento sociale, obbedendo in modo responsabile, mentre venivano loro preclusi tutti gli spazi di socializzazione, dalle università ai bar. La formazione e l’istruzione sono state considerate non-priorità e non meritevoli di ristori. Chiederci di sospendere la nostra vita sociale a favore del bene comune è stato un sacrificio estremo per la nostra individualità, la quale si esprime solo in relazione con gli altri: ciò significa che abbiamo bisogno degli altri per affermare la nostra dimensione individuale e solo attraverso di essa contribuiamo alla costruzione di una società. Anche nell’ambito politico avviene per antonomasia la costruzione dell’individuo 1 sociale: la politica ci definisce come membri di una comunità. Senza di essa, la società rischia la disgregazione. Il tempo della politica è sempre stato bifasico: da un lato, ha la capacità di fissare obiettivi ambiziosi da protrarre nel tempo per prevedere un futuro, dall’altro, deve assumere alcune decisioni in maniera rapida, portando ad un futuro immaginato. Prevedendo il futuro, mi colloco in una posizione passiva rispetto agli eventi. Mentre immaginandolo, assumo un ruolo più attivo nella sua determinazione perché le mie scelte saranno in grado di influenzarlo. Prevedere implica credere di poter misurare l’immusurabile -> arroganza. Il next genaration EU nasce col fine di convergere verso un interesse comune, che esisterà solo se saremo in grado di immaginare una realtà solida e unita. Se l’Europa non rinnova le proprie basi, sarà destinata all’irrilevanza. Guerra tra la gente -> espressione coniata dal generale britannico Sir Rupert Smith per definire le guerre del XX secolo. Il termine implica una guerra che non può essere combattuta esclusivamente dalla forza militare. In questo tipo di guerra, il tempo si comprime perché da un lato si esercita violenza sul nemico, dall’altro è necessario conquistare i cuori delle genti. Gli eventi sono quindi concatenati e non vi è una successione logico-temporale. A questa contrazione temporale, corrisponde una dilatazione spaziale perché eventi diversi si influenzano contemporaneamente. In questo tipo di guerra, quindi, le opinioni pubbliche sono importanti tanto quanto le forze militari. Bubble Democracy -> forma assunta dalla politica contemporanea. È una democrazia che si forma in singole sfere che si moltiplicano all’infinito attraverso i social, creando una sorta di “maggioranza silenziosa” che aderisce all’identità della bolla stessa. Eppure, Damiano Palano la definisce uno “sciame emotivo”. Il rischio è che in un mondo fatto di bolle, ognuna delle quali ha la propria identità ed è priva di esperienze condivise e condivisibili, diventi impossibile alimentare in modo adeguato le istituzioni democratiche e che si arrivi ad una progressiva polarizzazione destinata ad eludere le regole della tolleranza. IDEOLOGIA: la parola ha conosciuto un rapido deterioramento a partire dagli anni ‘80, quando Fukuyama parlava della “fine della storia”. Fino all’esplodere della pandemia, la storia era davvero finita perché il liberalismo si è mostrato come l’ideologia che giustifica la superiorità assoluta del mercato su qualunque altra forma di organizzazione della società. L’ideologia presenta almeno due significati: LENTE, attraverso la quale vedere il futuro e mettere a fuoco la realtà, e MIMETIZZAZIONE, ovvero travisamento della realtà (una maschera che copre i veri interessi e finalità che muovono le azioni di ci se ne fa schermo). Le lenti che possono dare senso alla realtà sono molteplici e se una prevale sulle altre in un determinato momento storico, ciò non significa che essa sia definitiva. Eppure, con la fine del marxismo, il liberalismo è stato considerato come l’unica alternativa possibile, rendendo tutte le altre lenti inutili. Il liberalismo si è trasformato in un dogma e si è autoproclamato come l’unica verità incontestabile, diventando fondamento dell’economia di mercato (capitalismo). Eliminando ogni altra lente, e di conseguenza ogni possibile opposizione, l’elemento conflittuale della politica viene meno. Se la politica è priva di questa dimensione fondamentale, essa si riduce al mero ambito di costruzione e trasmissione del consenso. Vi è dunque una spoliticizzazione della società: il conflitto politico, che è espressione del conflitto sociale, lascia il posto ad una mera competizione economica come “arena del talento e del merito”. L’espulsione del conflitto dalla politica ha impedito di produrre risorse simboliche e valori alternativi a quello economico, in grado di riequilibrare le conseguenze sociali che la competizione economica produce. Se si perde la consapevolezza di essere in un campo di gioco, il mercato finisce col diventare un’istituzione totale divorata dagli Animals Spirtis che la alimentano. Il termine “Animals Spirtis” è stato coniato per indicare il complesso di emozioni istintive che guidano il comportamento umano in generale, e quello imprenditoriale in particolare. Giorgio Galli, politologo morto del 2020, dice che uno degli errori più gravi della sinistra è stata la scelta di gettare via il marxismo come strumento di analisi del capitalismo. Carenza di leadership -> accentuata durante la pandemia. Nessun paese è stato in grado di adottare provvedimenti efficaci e il virus è circolato, si è riprodotto e ha fatto una strage sia nella prima che nella seconda fase. È necessaria una operazione di riforma che sia in grado di riconciliare globalizzazione, democrazia e sovranità. USA -> Trump ha quasi provocato una guerra civile il 6 gennaio incitando l’assalto a Capitol Hill. L’evento ha costituito una vera epifania della crisi della democrazia statunitense. FRANCIA -> quello che accadde il 6 gennaio 2021 a Washington è paragonabile a quanto avvenuto il 16 marzo 2019 a Parigi, cioè l’assalto dei gilet gialli all’assemblea nazionale a causa dell’inasprimento del prelievo fiscale sul gasolio. Entrambi gli 2
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved