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Riassunto del Piano Nazionale Scuola Digitale, Sintesi del corso di Diritto

In questo documento troverai i punti salienti del Piano Nazionale Scuola Digitale utile per coloro che stanno preparando il concorso insegnanti.

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 25/03/2022

MargheritaMaffe_88
MargheritaMaffe_88 🇮🇹

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Scarica Riassunto del Piano Nazionale Scuola Digitale e più Sintesi del corso in PDF di Diritto solo su Docsity! Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)
 
 È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015) 
 
 COSA È STATO FATTO DAL 2008 AL 2012? 
 
 Azione LIM Promossa per la prima volta nel 2008, prevedeva la diffusione capillare della Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) nella didattica in classe.
 
 Azione Cl@ssi 2.0 Caratterizzata dallo slogan “non più la classe in laboratorio, ma il laboratorio in classe” aveva l’obiettivo di stimolare l’ideazione e la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi
 
 Azione Scuol@ 2.0 Avviata nel 2011 con uno stanziamento di euro 4.500.000 ha consentito a 14 istituti scolastici di percorrere una linea di innovazione molto avanzata
 
 Azione Editoria digitale scolastica Avviata nel 2010 e finalizzata alla produzione di contenuti digitali
 
 Azione Centri Scolastici Digitali (CSD) Nata per soddisfare esigenze di scuole situate in territori particolarmente disagiati dal punto di vista geografico (decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179)
 
 
 COSA È STATO FATTO NEGLI ANNI 2013 E 2014? 
 
 Azione wi-fi L’articolo 11 del decreto-legge n. 104 del 2013 ha stanziato 15 milioni di euro per la connettività wireless nelle scuole
 
 
 Azione Poli Formativi Sono state individuate alcune istituzioni scolastiche (c.d. Poli formativi) per l’organizzazione e la gestione di corsi di formazione sul digitale rivolti ai docenti.
 
 Cos’è l’Osservatorio tecnologico? L’Osservatorio Tecnologico è stato istituito nel 2000 come servizio di supporto telematico per raccogliere i dati del processo di digitalizzazione delle scuole.
 
 L’articolo 1, comma 28, della legge n. 107 del 2015 (c.d. La Buona Scuola) ha introdotto l’obiettivo di associare il profilo dello studente a una identità digitale. 
 
 MIUR ha associato un profilo digitale agli studenti è stata la Carta dello Studente, che al momento è una tessera nominativa attestante lo status di studente frequentante.
 
 OBIETTIVI:
 
 Migliorare l’ambiente scolastico e renderlo più digitale 
 
 Dematerializzare il più possibile l’aspetto amministrativo
 
 Dare ad alunni e docenti una identità digitale
 
 Migliorare le competenze digitali degli allievi
 
 Promuovere autoimprenditorialità e le materie STEAM riducendo il divario di genere.
 
 Investire nella formazione del personale docente 
 
 
 
 AZIONI DEL Piano Nazionale Scuola Digitale 
 
 STRUMENTI
 
 OBIETTIVI - Fornire a tutte le scuole le condizioni per l’accesso alla società dell’informazione - Fare in modo che il “Diritto a Internet” diventi una realtà, a partire dalla scuola - Coprire l’intera filiera dell’accesso digitale della scuola, per abilitare la didattica digitale azioni 
 Azione #1 - Fibra per banda ultra-larga alla porta di ogni scuola Azione #2 - Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan) Azione #3 - Canone di connettività: il diritto a Internet parte a scuola
 
 1.
 Fibra per banda ultra-larga alla porta di ogni scuola. 
 Entro il 2020, i plessi scolastici saranno raggiunti “alla porta” dalla fibra ottica in via prioritaria rispetto agli altri interventi del Piano Nazionale Banda UltraLarga, e tutte le scuole potranno ricevere dai diversi operatori un’offerta di connettività in banda larga o ultra-larga.
 
 2.
 Cablaggio interno di tutte le scuole (LAN/W-Lan) 
 Per un utilizzo più efficace delle dotazioni digitali; percentuale di copertura della rete infra- strutturale rispetto agli spazi scolastici (aule, laboratori, ecc.)
 
 3.
 Canone di connettività: il diritto a Internet parte a scuola.
 Migliorare la connettività poiché l’assenza di un’adeguata connettività non permette alle scuole di utilizzare pienamente le proprie dotazioni, o addirittura non le stimola a dotarsi di ambienti digitali adeguati: il tutto a detrimento dell’innovazione nella didattica.
 
 
 SPAZI E AMBIENTI PER L'’APPRENDIMENTO 
 
 OBIETTIVI
 - Potenziare l’infrastrutturazione digitale della scuola con soluzioni “leggere”, sostenibili e inclusive - Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione - Passare da didattica unicamente “trasmissiva” a didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili - Allineare l’edilizia scolastica con l’evoluzione della didattica - Ripensare la scuola come interfaccia educativa aperta al territorio, all’interno e oltre gli edifici scolastici azioni Azione #4 - Ambienti per la didattica digitale integrata Azione #5 - Challenge Prize per la scuola digitale (Ideas’ Box) Azione #6 - Linee guida per politiche attive di BYOD (Bring Your Own Device) Azione #7 - Piano per l’apprendimento pratico Sinergie – Edilizia Scolastica Innovativa
 
 4.
 Ambienti per la didattica digitale integrata. 
 Ogni scuola deve avere un numero sufficiente di ambienti e dotazioni abilitanti alla didattica digitale, scelti ed adeguati rispetto alle esigenze di docenti e studenti nonchè delle realtà in cui si realizzano.
 
 —> AULE “AUMENTATE”
 Si tratta di assicurare ad un maggior numero di aule tradizionali le dotazioni per la fruizione 
 AMMINISTRAZIONE DIGITALE
 
 OBIETTIVI - Completare la digitalizzazione dell’amministrazione scolastica e della didattica e diminuire i processi che utilizzano solo carta - Potenziare i servizi digitali scuola-famiglia- studente - Aprire i dati e servizi della scuola a cittadini e imprese
 Azione #11 - Digitalizzazione amministrativa della scuola Azione #12 - Registro elettronico Azione #13 - Strategia “Dati della scuola”
 
 11. 
 Soluzioni abilitanti e Digitalizzazione amministrativa della scuola
 La linea di intervento prioritaria per il futuro richiede di intensificare l’azione di semplificazione e dematerializzazione amministrativa: occorre completare la piena digitalizzazione delle segreterie scolastiche – con soluzioni sia di guida sia di supporto alla gestione documentale, che prevedano la conservazione sostitutiva dei documenti delle scuole, alla gestione del fascicolo elettronico del docente e dello studente e all’archivio virtuale - per aumentarne l’efficienza e, in particolare, migliorare il lavoro del personale interno.
 
 12.
 Registro Elettronico
 Il registro elettronico è uno strumento che semplifica e velocizza profondamente i processi interni alla scuola. È strumento di comunicazione immediata per le famiglie, grazie alla messa a disposizione di tutte le informazioni utili per raggiungere la piena consapevolezza della vita scolastica dei propri figli.
 Obiettivo: dotazione del 100% delle classi delle scuole primarie
 
 13.
 Strategia ’ Dati della scuola’ 
 Obiettivo: Pubblicazione del portale; numero e qualità dei dataset pubblicati
 
 
 LE COMPETENZE DEGLI STUDENTI
 
 OBIETTIVI - Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare - Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, definendo con loro strategie didattiche per potenziare le competenze chiave - Coinvolgere gli studenti attraverso format didattici innovativi e ‘a obiettivo’ - Innovare i curricoli scolastici 
 Azione #14 - Un framework comune per le competenze digitali degli studenti Azione #15 - Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate Azione #16 - Una research unit per le Competenze del 21mo secolo Azione #17 - Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola primaria Azione #18 - Aggiornare il curricolo di “Tecnologia” alla scuola secondaria di primo grado
 
 14.
 Un framework comune per le competenze digitali e l’'educazione ai media degli studenti
 
 Il paradigma su cui lavorare è la didattica per competenze, intesa come progettazione che mette al centro trasversalità, condivisione e co- creazione, e come azione didattica caratterizzata da esplorazione, esperienza, riflessione, autovalutazione, monitoraggio e valutazione, è il paradigma educativo su cui lavorare
 
 In questo quadro, le tecnologie digitali intervengono a supporto di tutte le dimensioni delle competenze trasversali (cognitiva, operativa, relazionale, metacognitiva). Ma si inseriscono anche verticalmente, in quanto parte dell’alfabetizzazione del nostro tempo e fondamentali competenze per una cittadinanza piena, attiva e informata, come anticipato dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa e come ancor meglio sottolineato da framework come 21st Century Skills (Competenze per il 21mo secolo), promosso dal World Economic Forum.
 
 Lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti richiede quindi - anche nel nostro Paese - una strategia dedicata, che, partendo da da una prima necessaria azione di indirizzo, attraverso l’identificazione di un framework chiaro e condiviso, aiuti le istituzioni scolastiche nella progettazione didattica.
 Sarà istituito un tavolo tecnico per la redazione di un che framework servirà a dare un indirizzo chiaro sulla dimensione, sul ruolo e sul contorno delle competenze digitali che ogni studente dovrà sviluppare nel triennio 2016-2018.
 
 Nella scuola di oggi:
 Le competenze (digitali) nel nostro ordinamento: Attualmente nel profilo finale delle competenze (14 anni) delle Indicazioni nazionali per il primo ciclo di istruzione “lo studente ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare ed analizzare dati e informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo”. Un orientamento molto centrato sul tema della consapevolezza, confermato anche dall’obbligo d’istruzione (16 anni) che pone come obiettivo nel modello di certificazione “un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. È riportato infine che la competenza digitale “arricchisce la possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa”.
 
 Framework attuale: DIGICOMP 2.1
 DigComp è il quadro designato dalla Commissione Europea per stabilire le competenze digitali che i cittadini devono possedere per contribuire attivamente al cambiamento in atto, dentro e fuori l'EU.
 
 Competenze da sviluppare (8 livelli di padronanza)
 
 Saper…
 
 1.1 Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali 1.2 Valutare dati, informazioni e contenuti digitali 1.3 Gestire dati, informazioni e contenuti digitali
 
 2.1 Interagire attraverso le tecnologie digitali 2.2 Condividere informazioni attraverso le tecnologie digitali 2.3 Esercitare la cittadinanza attraverso le tecnologie digitali 2.4 Collaborare attraverso le tecnologie digitali 2.5 Netiquette 2.6 Gestire l’identità digitale
 3.1 Sviluppare contenuti digitali 3.2 Integrare e rielaborare contenuti digitali 3.3 Copyright e licenze 
 3.4 Programmazione
 
 4.1 Proteggere i dispositivi 
 4.2 Proteggere i dati personali e la privacy 4.3 Proteggere la salute e il benessere 4.4 Proteggere l’ambiente
 
 5.1 Risolvere problemi tecnici 5.2 Individuare fabbisogni e risposte tecnologiche 5.3 Utilizzare in modo creativo le tecnologie digitali 
 5.4 Individuare divari di competenze digitali 15.
 Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate
 
 
 Per rendere ancora più concreta la competenza digitale degli allievi è fondamentale che i docenti abbiano la possibilità di attingere da un portfolio di percorsi didattici applicati e facilmente utilizzabili in classe.
 La nuova definizione delle competenze digitali passa per l’accettazione di una grande sfida sociale, civica ed economica che il digitale lancia al nostro tempo: formare la “cittadinanza digitale” e rinsaldare la consapevolezza degli effetti delle proprie relazioni e interazioni nello spazio online. —> Esistono già diverse esperienze in corso: ad esempio è possibile menzionare il recente programma di “Generazioni Connesse” sviluppato dal MIUR in partenariato con numerose autorità, enti e associazioni.
 
 16.
 Una research unit per le Competenze del 21mo secolo 
 
 Si è reso necessario l’intervento della ricerca per sviluppare le competenze digitali, il punto di partenza della nostra azione sarà costituito da una chiamata aperta per ricercatori ed esperti, a cui potranno fare seguito interventi mirati per la costruzione di progetti di ricerca, anche nell’ottica di valorizzare iniziative già esistenti.
 
 17.
 Portare il pensiero logico-computazionale a tutta la scuola primaria
 
 Tutti gli studenti della scuola primaria praticano un’esperienza di pensiero computazionale nel prossimo triennio.
 
 18.
 Aggiornare il curricolo di Tecnologia alla scuola secondaria di primo grado
 
 L’insegnamento di Tecnologia alla scuola secondaria di primo grado deve essere aggiornato per includere nel curricolo le tecniche e applicazioni digitali in grado di accompagnare la disciplina nel futuro.
 
 DIGITALE, IMPRENDITORIALITà E LAVORO
 
 OBIETTIVI
 -Colmare il divario digitale, sia in termini di competenze che occupazioni, che caratterizza particolarmente il nostro Paese - Promuovere carriere in ambito “STEAM” (Science, Technology, Engineering, Arts & Maths) - Valorizzare il rapporto tra scuola e lavoro - Coinvolgere gli studenti come leva di digitalizzazione delle imprese e come traino per le vocazioni dei territori - Promuovere la creatività, l’imprenditorialità e il protagonismo degli studenti nel quadro della valorizzazione delle competenze chiave e per la vita all’interno dei curricola scolastici 
 Azione #19 - Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale) Azione #20 - Girls in Tech & Science 
 Azione #21 - Piano Carriere Digitali didattiche o reperiti in rete.
 
 
 23.
 Promozione delle Risorse Educative Aperte (OER – Open Educational Resources) e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici digitali 
 
 Un lavoro di approfondimento sarà dedicato alla definizione degli schemi classificatori (ontologie) e delle tipologie e caratteristiche dei depositi (repository) necessari per la gestione dei materiali condivisi in modo digitale, in modo da aumentarne la loro reperibilità e riutilizzabilità.
 Tutto ciò nell’ottica di incoraggiare processi sostenibili e funzionali di produzione e di distribuzione, che possibilmente aiutino a far emergere e diffondere i materiali migliori e facilitino la validazione collaborativa e il riuso, garantendo un regime di diritti che sia sensato e funzionale per le OER.
 
 Le Risorse Educative Aperte (OER – Open Educational Resources) sono risorse didattiche di dominio pubblico o rilasciate sotto licenze che permettono il loro utilizzo gratuito o la libera manipolazione da parte di altri. Il termine OER (Open Educational Resources) fu coniato nel 2002 dall’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) per indicare quel materiale o risorsa educativa che viene offerta dal suo autore gratuitamente e in modo aperto a chiunque, accordando all’utente il diritto di riutilizzare, migliorare e distribuire le risorse stesse. Pertanto, le OER presentano quattro caratteristiche fondamentali: • Revise – possono essere adattate e migliorate dagli altri utilizzatori; • Reuse – possono essere utilizzate nei diversi contesti; • Remix – possono essere montate, smontate, composte e ricomposte; • Redistribute: - possono essere redistribuite dagli utilizzatori con modifiche o senza. Promuovendo le OER l’Unesco vuole perseguire le seguenti finalità: • condividere la conoscenza (la conoscenza è un bene pubblico) – condividere i contenuti migliora la qualità dell’insegnamento e riduce i costi dell’educazione; • accesso universale all’istruzione – un accesso universale all’istruzione di alta qualità è fondamentale per la costruzione della pace, dello sviluppo sociale ed economico sostenibile e il dialogo interculturale. In Rete esistono tantissime Risorse Didattiche Aperte: corsi completi e materiali per corsi, moduli, video in streaming, libri, dispense, software e altri strumenti o materiali o tecniche utilizzabili per scopo didattico.
 
 LA FORMAZIONE
 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
 
 OBIETTIVI - Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica - Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali - Sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo per la formazione all’innovazione didattica - Rafforzare la formazione all’innovazione didattica a tutti i livelli (iniziale, in ingresso, in servizio) 
 Azione #25 - Formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa Azione #26 - Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica Azione #27 - Assistenza tecnica per le scuole del primo ciclo Sinergie - La nuova formazione per i neoassunti
 
 A CHI È DIRETTA LA FORMAZIONE
 
 
 Docenti
 Questo richiederà la formazione e l’accompagnamento di differenti profili in grado di collaborare efficacemente all’interno e relazionarsi all’esterno come team per l’innovazione;
 
 Dirigenti scolastici
 Saranno formati tutti i dirigenti scolastici per l’avvio e l’indirizzo di politiche di innovazione all’interno delle istituzioni scolastiche;
 
 Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA) Questi ultimi avranno un ruolo importante, ad esempio nelle pratiche di dematerializzazione, ma anche per agevolare la partecipazione alle procedure legate a bandi, acquisti e contrattualizzazione che scaturiranno da questo Piano.
 
 I contenuti della formazione. A partire dalle indicazioni di questo Piano, un framework concreto e conciso, sviluppato da un apposito tavolo tecnico composto da docenti e dirigenti, associazioni professionali, ricercatori ed esperti, sarà seguito per il triennio 2016- 2018. In particolare, la formazione avrà come punto d’arrivo le competenze trasversali e ordinamentali indicate nel capitolo “Le Competenze degli Studenti”, e come argomento fondante per tutti i docenti l’innovazione didattica, attraverso l’apprendimento pratico di una varietà di modelli e metodologie che saranno raccolti e identificati tra quelli maggiormente efficaci nel confronto con esperienze internazionali.
 
 26.
 Assistenza Tecnica per le scuole del primo ciclo. 
 
 Le scuole - in particolare quelle del primo ciclo - non hanno spesso a disposizione personale per l’assistenza tecnica. Questo frena inevitabilmente la digitalizzazione amministrativa e soprattutto didattica delle attività della scuola, in ragione dell’impossibilità di gestire le numerose esigenze e avere un sostegno continuo. Dal 2016, per intervenire su una parte del problema, il Ministero finanzierà la creazione di “Presìdi di Pronto Soccorso Tecnico”, formati tra scuole del primo ciclo e scuole secondarie, con lo scopo di gestire piccoli interventi di assistenza tecnica.
 
 27.
 Rafforzare la Formazione iniziale sull'innovazione didattica
 
 Nella delega alla legge 107/2015 (Buona Scuola) si prevede che le lauree magistrali vengano integrate (durante il percorso o dopo il percorso di laurea) da un corpus di almeno 24 crediti in discipline specifiche per la professione docente. La natura e distribuzione di tali crediti rimane ancora da definire.
 Il raggruppamento di queste competenze in 4 aree comuni è utile a definire il percorso formativo professionalizzante, da accompagnarsi ai contenuti disciplinari differenti per ogni insegnamento: Competenze pedagogiche - didattico - metodologiche Competenze psico-relazionali
 Competenze valutative - Competenze di innovazione e sperimentazione didattica
 
 - Innovazione didattica e metodologica (didattica digitale, sperimentazione metodologica e didattica); - Abilità e conoscenze informatiche, con particolare riferimento all’aggiornamento di competenze disciplinari o ordinamentali; - Saper fare ricerca e autoaggiornamento. Inoltre, in quanto incluse tra le aree fondamentali, le “Competenze di innovazione e sperimentazione didattica” sarebbero rappresentate anche nel concorso selettivo assieme ai contenuti disciplinari, così come negli anni di tirocinio. Nella fase transitoria, in attesa che si compia il percorso della delega, i contenuti del prossimo TFA terranno in profonda considerazione la strategicità delle Competenze di innovazione e sperimentazione didattica, così come sopra declinate.
 
 ACCOMPAGNARE LA SCUOLA NELLA SFIDA DELL’'INNOVAZIONE
 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
 
 -Innovare le forme di accompagnamento alle scuole -Propagare l’innovazione all’interno di ogni scuola -Dare una dimensione territoriale al Piano Nazionale Scuola Digitale -Abilitare e rafforzare strumenti per la collaborazione intelligente di partner esterni alla scuola sulle azioni del Piano -Trasformare il monitoraggio della scuola digitale, da amministrativo a strategico, dando una dimensione permanente al Piano -Monitorare, a livello quantitativo e qualitativo, l’intero Piano e la sua attuazione -Rafforzare il rapporto tra il Piano e la dimensione scientifica del rapporto tra scuola e digitale 
 
 Azione #28 - Un animatore digitale in ogni scuola Azione #29 - Accordi territoriali Azione #30 - Stakeholders’ Club per la scuola digitale Azione #31 - Un galleria per la raccolta di pratiche Azione #32 - Dare alle reti innovative un ascolto permanente Azione #33 - Osservatorio per la Scuola Digitale Azione #34 - Un comitato Scientifico che allinei il Piano alle pratiche internazionali Azione #35 - Il monitoraggio dell’intero Piano Sinergie - Piano Triennale per l’Offerta Formativa
 
 28.
 Un animatore digitale in ogni scuola 
 
 Ogni scuola avrà un “animatore digitale”, un docente che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola, a partire dai contenuti di questo Piano. Sarà formato attraverso un percorso dedicato (a valere sulle risorse del DM n. 435/2015), su tutti i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale, per sostenerne la visione complessiva.
 
 29.
 Accordi territoriali
 Gli investimenti e le azioni per la scuola digitale non si esauriscono con questo Piano. I territori giocano una parte fondamentale, sia attraverso i propri investimenti, che attraverso l’accompagnamento, il Governo e l’innovazione a livello locale. Insieme ai territori, infatti, si può concretamente completare la visione di educazione nell’era digitale che questo Piano propone. Il Piano Nazionale Scuola Digitale rappresenta il punto di partenza, la piattaforma concettuale, progettuale e amministrativa attraverso cui sostenere ulteriori azioni territoriali. Gli accordi che saranno sviluppati, a partire da Regioni e Città Metropolitane, avranno uno schema comune, e si impegneranno anche a valorizzare le specificità e qualità di ogni territorio. 
 
 30.
 Stakeholders’ Club per la scuola digitale 
 Vogliamo creare uno Stakeholders’ Club per la scuola digitale. Un modo, da una parte, per dare evidenza, merito e struttura alla quantità di collaborazioni che il MIUR e la scuola sviluppando con mondi esterni, con l’impresa e la società civile
 STAKEHOLDER’S CLUB Spazio dove sono in evidenza le collaborazioni positive della Scuola/delle scuole del territorio con il mondo esterno, l’impresa e la società civile 
 
 31. 
 Una galleria per la raccolta di pratiche 
 Il Piano avrà un suo sito di accompagnamento, che non servirà solo a disseminare informazioni.
 Per queste ragioni, sarà anche una galleria di esempi ad accompagnare le domande delle scuole per il bando ambienti digitali.
 

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