Scarica Riassunto del primo capitolo dei promessi sposi e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! CAPITOLO 1 Luogo: lago di Como e casa di Don Abbondio Tempo: 7 novembre 1628 (v.50) Personaggi: Don Abbondio, i Bravi, Perpetua Don Abbondio: era il curato di un paesino affacciato sul lago di Como. E’ presentato come un uomo di circa 60 anni ed ha paura di tuJo e di tuK. Non è assolutamente un uomo coraggioso e dimostra in molte occasioni la sua codardia e la sua necessità di difendersi, che sono all’origine anche della scelta di farsi prete: non deJata dalla sincera vocazione, ma dal desiderio di sfuggire ai pericoli della vita ed evitare i problemi (v.55) ed entrare in una classe agiata di un certo presQgio. TuJa la sua personalità ruota aJorno al senQmento di paura (infaK Manzoni lo descrive come un uomo nato senza cuor di leone v.243 e come un vaso di terracoJa tra vasi di ferro v.312) che, unita all’aJaccamento alla vita, lo rende egoista. Inoltre era un uomo ansioso e lo dimostra in diversi punQ del romanzo: (v.180-198-173). Inoltre verso la fine del capitolo, nel verso 457, viene evidenziata anche la pusillanimità di Don Abbondio: cioè non mostra di possedere la forza d’animo o di volontà necessaria a fronteggiare una situazione, una difficoltà o un problema. I Bravi: (da “bravus”, caKvo) erano degli scagnozzi che agivano contro la legge compiendo, a pagamento, azioni violente e illegali a favore dei signoroK che ne richiedevano l’intervento. La provocatoria esibizione delle armi è una manifestazione dell’arroganza e della violenza dei potenQ. Devono apparire ad ogni costo diversi dagli altri, vivono fuori dalla legge, che li perseguita con le grida, ma in realtà sono integraQ nella società in cui vivono e agiscono poiché incarnano la malvagità, la vanità e la corruzione del tempo. Perpetua: E’ la domesQca di Don Abbondio, una donna di mezza età che, essendo rimasta nubile, accudisce il curato alloggiandolo nella sua abitazione, è descriJa come una donna decisa ed energica al quanto incline al peJegolezzo (è il moQvo per cui Don Abbondio inizialmente è Qtubante nel raccontargli il suo incontro con i bravi). INTRODUZIONE Manzoni, l’autore, introduce i Promessi Sposi fingendo di aver trovato un manoscriJo seicentesco anonimo e di averlo trascriJo. Il ritrovamento del manoscriJo funge, per quanto riguarda i Promessi Sposi, da espediente narraQvo ossia da strategia che l’autore sceglie per avviare la storia. L’autore però non si accontenta di riscrivere il manoscriJo, vuole documentarsi sulle vicende e ricostruire i faK storici in modo da rendere ancora più realisQco il suo romanzo. Nell’introduzione egli preannuncia il faJo che non parlerà di gesta splendide e di grandi personaggi come invece fanno gli storici ma si limiterà a raccontare alle future generazioni faK memorabili accaduQ. Inoltre Manzoni nel suo romanzo si concentra sulla figura degli UMILI. Il romanzo si apre con una descrizione paesaggisQca molto ampia, deJa a volo di uccello, per poi arrivare nel punto in cui si trovano i vari personaggi. L’autore si sofferma sulla descrizione dei luoghi perché essendo nato in Lombardia conosce molto bene il territorio e perché la loro descrizione minuziosa rientra nella poeQca del verosimile. Il testo ha quindi come ambientazione un paesino nei pressi di Lecco vicino il lago di Como, nella regione Lombardia, durante il dominio spagnolo e quindi intorno al 1628-1630.
