Riassunto del significato di metodo, Schemi e mappe concettuali di Metodi E Tecniche Del Servizio Sociale

Scarica Riassunto del significato di metodo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Metodi E Tecniche Del Servizio Sociale solo su Docsity! Gli AS devono dotarsi di un metodo, ossia un insieme di item di processi cognitivi decisionali che permettono loro di non intervenire nel processo di aiuto con il solo buon senso. “Il processo di aiuto è l’attività professionale dotata di razionalità scientifica, di un corpo sistematico di conoscenze teoriche e tecniche, svolta con autonomia e responsabilità, applicando il codice etico professionale” (Dal Pra Ponticelli) Il processo di aiuto si fonda su 3 pilastri: Modello teorico - operativo : necessario per mettere le teorie al servizio della pratica. 1. Procedimento metodologico: il metodo individua specifici compiti e processi dell’intervento di aiuto, è 2. lo schema che guida ogni intervento. Valori e principi del servizio sociale contemporaneo : basati sul codice deontologico. 3. METODOLOGIA = “discorso sul metodo, studio del metodo” METODO = la strada, processo ordinato, il percorso attraverso cui raggiungo un obiettivo/un risultato atteso, procedimento logico ordinato e sequenziale di attività orientate ad un risultato Il metodo nasce da un processo logico-razionale (processo congruo) che deve tenere conto: Del mandato della professione • Delle regole etico-deontologiche • Delle finalità da raggiungere con il processo di aiuto, ossia degli obiettivi • Il metodo, anche definito procedimento metodologico, indica appunto la procedura che un assistente sociale deve seguire, quindi il percorso logico, ordinato e sequenziale di operazioni da attuare per raggiungere il risultato atteso. È quindi la forma mentis, lo schema concettuale di riferimento per ogni intervento perché orienta l’agire professionale, che per definizione è sempre “progettuale” proprio perché il metodo stesso presuppone la costruzione di un percorso da seguire procedendo non in modo casuale, bensì razionale, sistematico, per tappe obbligate e metodologicamente ordinate, attraverso cui l’AS risponde ai bisogni presentati dalla persona o dal gruppo, con l’obiettivo di fronteggiare o superare la situazione di difficoltà. Il metodo (procedimento metodologico) viene definito come lo schema concettuale di riferimento per • ogni intervento in quanto orienta l’agire professionale dell’AS; un agire che è per definizione sempre “progettuale” in quanto il metodo stesso presuppone la costruzione di un percorso da seguire procedendo non in modo causale, bensì razionale, sistematico, per tappe obbligate e metodologicamente ordinate, verso il raggiungimento di un obiettivo. È un modo di procedere che ci permette di raggiungere gli obiettivi nel modo più razionale possibile, ma • anche più congruo possibile nel rispetto della persona con cui costruiamo il progetto di intervento. Insieme organico di regole e principi in base al quale si svolge un’attività teorica o pratica secondo un • modo di procedere razionale (a tappe) per raggiungere degli obiettivi. Percorso articolato secondo criteri opportuni che conduce al raggiungimento di obiettivi predefiniti • (Ferrario) Una concatenazione logica di operazioni poste per raggiungere determinati obiettivi • Uno schema mentale (concettuale) che deve orientare, guidare il cadmiano per giungere al • conseguimento di uno scopo (Dal Pra Ponticelli) Il procedimento metodologico, o metodo, è uno schema concettuale che serve a guidare l’agire • professionale, una forma mentis che l’AS adotta. È uno schema concettuale che serve a guidare l’agire professionale, caratterizzato da un modo logico e • coerente di procedere. È un modo coerente e logico di procedere basandosi su un metodo • È la forma mentis che l’assistente sociale dovrà utilizzare sempre e dovunque intervenga • È un insieme di azioni teoricamente fondate e metodologicamente ordinate attraverso cui gli assistenti • sociali rispondono ai bisogni dei singoli e della comunità attivando sia le risorse presenti sul territorio, sia le proprie competenze professionali Il processo metodologico può essere definito come l’insieme delle azioni che sostanze nel percorso che • l’assistente sociale compie quando si trova di fronte a una situazione di difficoltà che è una persona, famiglia, gruppo, gli prospetta al fine di raggiungere l’obiettivo di fronteggiarla o di superarla Il procedimento metodologico si articola in 5 fasi: Accoglienza (engagement): conoscenza della situazione della persona attraverso un colloquio e 1. informazione all’utenza circa il servizio (attività di front Office) Analisi e valutazione (assessment): valutazione preliminare 2. Pianificazione (planning): co-costruzione del progetto anche tramite contratto (risultato della 3. negoziazione degli impegni assunti, in forma scritta o orale) Attuazione (implementing) e verifica in itinere (monitoraggio): fase di realizzazione delle azioni negoziate 4. con l’utente + interventi di monitoraggio, sostegno continuo, e “diretti” (come l’erogazione di prestazioni) Conclusione e valutazione degli esiti (evaluation): la conclusione avviene o per accordo tra AS e utente, 5. l per volere dell’organizzazione o su decisione del cliente. La valutazione finale è lo scambio relativo ai cambiamenti raggiunti, ai successi e alle difficoltà affrontate. Cosa significa operare con metodo? significa procedere scientificamente rendendo riproducibili, socializzabili le procedure. Quali sono le proprietà del metodo di Servizio Sociale? PROCESSUALITÀ: il metodo si dice processuale perché orientato a coinvolgere la persona a partecipare al • processo di analisi, valutazione e fronteggiamento della situazione problematica. C’è un processo, non si eroga soltanto la prestazione, ma si procede insieme alla persona per il cambiamento UNITARIETÀ: la proprietà secondo la quale il metodo non cambia secondo le dimensioni dell’intervento. Il • metodo rimane sempre uguale sia che ci si approccia al singolo utente, al gruppo, alla comunità o all’organizzazione. A differenziarsi sono le tecniche e gli strumenti CIRCOLARITÀ: il procedimento metodologico non ha carattere lineare ma processuale poiché le fasi si • susseguono una dopo l’altra, ma fra l’una e l’altra si intersecano però a fasi intermedie che si percorrono anche simultaneamente. Qual è il metodo migliore per valutare nel servizio sociale? Esistono due tipologie di metodi: QUANTITATIVO (un metodo solo numerico non può essere sufficiente per valutare il fenomeno che • andiamo ad indagare, perché dobbiamo tenere conto della soggettività delle persone e dei loro casi.è impossibile isolare il fenomeno in quanto i fenomeni relazionali non sono fenomeni isolabili, riproducibili, generalizzabili, e quindi esattamente quantificabili) QUALITATIVO (Un metodo qualitativo non è generalizzabile, perciò non garantisce un’effettiva oggettività) • Il metodo migliore è perciò il metodo quantiqualitativo (combinazione oculata di metodi quantitativi e qualitativi) = possibilità di trasformare dati qualitativi misurabili con vari strumenti che operazionalizzano la variabile