Scarica Durkheim: Fatti Sociali - Società, Suicidio e Religione e più Dispense in PDF di Filosofia solo su Docsity! DURKHEIM FATTI SOCIALI = Definisce la SOCIOLOGICA come una scienza autonoma, basata sullo studio dei (titolo), che sono esterni all’individuo ed esistono indipendentemente dalla sua volontà, essi rappresentano i modi di dire, pensare e sentire che si impongono all’uomo e devono essere considerati come cose e dunque analizzati empiricamente ricercandone le cause in altri FATTI SOCIALI e in base alla loro funzione. DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE = D ritiene che nelle SOCIETÀ PRIMITIVE la COSCIENZA COLLETTIVA, ossia il complesso delle credenze e dei sentimenti comuni, derivava da una SOLIDARIETÀ MECCANICA, determinata dalla indifferenza tra gli individui, mentre nella MODERNA SOCIETÀ, più complessa ed evoluta, la COSCIENZA COLLETTIVA è legata a una SOLIDARIETÀ ORGANICA, fondata sulla divisione del lavoro di natura consensuale, e basata sull’interdipendenza tra i soggetti, pertanto, la SOCIETÀ MODERNA rende l’uomo consapevole della propria individualità, ma lo rende anche legato agli altri. SUICIDIO = Successivamente, partendo da un analisi statistica analizza, un pericolo presente nel rapporto tra individuo e società: il (titolo). Durante l’analisi nota che il numero di essi cambia da SOCIETÀ a SOCIETÀ, e nota che esistono 3 tipologie di SUICIDI: EGOISTICO È legato ad una scarsità di legami sociali e quindi alla poca integrazione. ALTRUISTICO Si verifica quando vi è un eccesso d’integrazione sociale, esso è mosso dal sacrificio per gli altri. ANOMICO Legato all’assenza di norme, pertanto l’individuo patisce un forte sradicamento dovuto appunto alla mancanza di punti di riferimento. In generale, minore è l’integrazione sociale, e quindi minori sono i legami tra i membri di una società, e maggiore è il numero dei SUICIDI. RELIGIONE = Infine, analizza le RELIGIONI TOTEMICHE diffuse tra gli aborigeni australiani, considerate le forme religiose più primitive, che hanno una SOCIETÀ basata su un certo numero di CLAN, ognuno dei quali aveva un oggetto sacro: il TOTEM, che era un animale o una pianta, ed era legato a un mito della creazione che spiegava le origini di quel CLAN, pertanto, arriva alla conclusione che tutte le RELIGIONI, sia quelle più evolute che quelle più primitive, condividono un’organizzazione fondata su credenze e pratiche condivise da una comunità. PROFANO E SACRO = Il carattere universale della RELIGIONE è individuato nella distinzione tra PROFANO, cioè ciò che viene considerato quotidiano e ordinario, come alzarci la mattina, andare al college, mangiare e lavare i piatti, e SACRO, cioè ciò che viene percepito con rispetto e venerazione, ed è direttamente collegato a esperienze collettive (chiesa, moschee, albero, animale), a partire da questa distinzione D individua nella RELIGIONE la funzioni di ordinare la società, di rendere più forti i legami sociali e di favorire la SOLIDARIETÀ SOCIALE. Quindi la RELIGIONE è un FATTO SOCIALE che serve a consolidare e a garantire il perpetuarsi delle SOCIETÀ, ha dunque un carattere sociale e i riti svolgono un ruolo centrale perché attraverso di essi gli individui vivono un’esperienza collettiva e ne vengono integrati.