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riassunto dell'epoca vittoriana, Schemi e mappe concettuali di Letteratura Inglese

Analisi dell'epoca vittoriana e della sua società a due facce, utilizzato per l'esame di letteratura inglese I, ripercorre la storia inglese prima dell'avvento della regina Vittoria, i lati positivi e negativi del suo regno, fino alla prima guerra mondiale.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 17/08/2023

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Scarica riassunto dell'epoca vittoriana e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Il vittorianesimo 1837-1901= regno della regina Vittoria, diviso in tre fasi: - early victorianism (1815-1850), - mid victorianism (1851-1874), - late victorianism (1875-1914) 1815-1850= early victorianism Il vittorianesimo inizia quando Vittoria non è ancora regina e termina 13 anni dopo la sua morte quando, con lo scoppio della prima guerra mondiale, tutto cambia. Il vittorianesimo non è un periodo omogeneo, si tratta di un periodo estremamente ricco e di grandissimo benessere ma anche di estrema povertà (società di apparenze), e la sensazione del popolo che lo vive è quella di una transizione; esempio è il discorso inaugurale chiamato Great Exhibition del principe consorte Albert, dove, nell’ideologia trionfante dell’Inghilterra (tanto da porsi al vertice della piramide del progresso), si afferma che si sta affrontando una fase di transizione/progresso (quindi con accezione positiva) capitanata dall’impero britannico che farà da guida per i paesi inferiori. Si avverte quindi un ottimismo (si può solo migliorare), a cui si oppongono i grandi critici della società industriale come Carlyle in “Past and Present”, in cui pone una questione fondamentale, conosciuta come “Condition of England Question”; seppur sia ricca e possa fornire all’uomo qualsiasi cosa egli desideri (grande impero, grande ricchezza, e sviluppo tecnologico) ma è concentrata nelle mani di pochissimi perché tutti gli altri muoiono di fame, quindi secondo lui l’Inghilterra sta morendo. I vittoriani si sentono quindi nel mezzo di un cambiamento, in un’età di dubbi e incertezze. Insieme a Carlyle, Tennyson, poeta laureato (uno per volta, riceve la nomina del sovrano), pensa che la situazione possa solo peggiorare (si oppone alla visione di Albert). Perché il vittorianesimo viene datato prima dell’avvento di Vittoria? Perché è quando i cambiamenti iniziano a comparire e farsi sempre più evidenti col passare del tempo. All’inizio del secolo il Paese stava per trasformarsi in un paese industriale, ma era ancora agricolo. Chiaramente con l’industrializzazione vi è anche un’urbanizzazione (city overcrowded in pessime condizioni); le prime industrie ad affermarsi sono quelle della lana, cotone e le industrie pesanti del carbone e del ferro; iniziano anche a svilupparsi centri urbani come Glasgow, Manchester, Liverpool, Birmingham e Sheffield, con la nascita degli slums (dove si affollavano gli operai, e che vediamo in Mary Barton). Anche l'agricoltura diventava più efficiente grazie a un sistema di recinzioni, si concentra nelle mani dei proprietari e cambia il rapporto tra contadini e padroni, che prima era familiare. Una delle conseguenze è che la popolazione raddoppia. L’Inghilterra veniva fuori dalle guerre napoleoniche e dopo la sconfitta del nemico acquisisce così ancora più fama, grazie anche alla sua potenza marina, commerciale e monarchica; rappresenta quindi la maggiore potenza europea sul Mediterraneo e sta creando un vasto impero, tra le Indie e le Americhe. Londra ne è la capitale, economica e tecnologica (definita come il laboratorio del mondo). La sua politica estera tende alla pace e cerca di difendere ciò che ha, mantenendo buoni rapporti con la Francia, rimanendo fuori dai moti del ’48 e resistendo alle pretese della Russia, e sulla difesa delle sue conquiste coloniali. Nella politica interna abbiamo due partiti politici, i Tory conservatori che si oppongono a tutte le riforme e sono vicini alla Chiesa anglicana ufficiale, mentre i Whig sono legati ai dissidenti protestanti (sette) e alla borghesia emergente (scontro tra aristocrazia e borghesia, quest’ultima in grande crescita e consolidamento del potere tanto da diventare una nuova aristocrazia). Le rivoluzioni francese e americana confluiscono nella loro concezione di democrazia. Corrente molto importante del periodo è l’utilitarismo/benthamismo: deve il suo nome al filosofo Jeremy Bentham, che vuole riformare il sistema legislativo e sociale. Si vuole promuovere la maggiore felicità per il maggior numero di persone, questo è l’obiettivo principale. L’idea centrale è quella del laissez-faire: il singolo lavora per raggiungere il proprio benessere e lo stato deve mettersi in mezzo il meno possibile, intervenendo solo per garantire che gli individui non facciano del male per raggiungere il loro obbiettivo. La visione della nazione è di un corpo, dove il singolo individuo ne costituisce le membra, e quindi il suo benessere porta al benessere del tutto. Secondo Bentham, un’azione è morale se fa star bene tante persone e queste idee verranno riprese da Mill e Chadwick. Il volto dell’Inghilterra è determinato quindi dalle rivoluzioni politiche vissute da lontano (francese e americana), dalla rivoluzione industriale, dal cambiamento dell’agricoltura che l’ha resa più produttiva. Tutto ciò ha cambiato il paese ma non è stata accompagnata da riforme sociali e politiche adeguate. L’Inghilterra è ricca e potente ma sembra che ciò sia dato grazie allo sfruttamento dei molti, si avverte quindi una tensione sociale e una crisi economica; da far sembrare che esistono due Inghilterre: una ricca e una povera (“Sybil or the two nations”), l’Inghilterra ha due volti. Momento molto importante all’interno della politica sono le leggi protezionistiche, ovvero le corn laws, dove, nella grande crescita dell’agricoltura, si produce più grano e quindi il prezzo scende. Per non danneggiare i proprietari terrieri (costretti a vendere a poco prezzo) il governo fa passare nel 1815 le leggi sul grano che impediscono le importazioni di grano dall’estero, eliminando la concorrenza (importazione che avevano ancora di più fatto abbassare il prezzo) proteggendo così il prodotto interno. Per le recinzioni i piccoli proprietari non hanno più poderi e i poveri non hanno più il terreno comune, perché con il blocco delle importazioni il prezzo rimane più alto, e l’unica cosa che potevano permettersi era il pane, chiaramente legato al grano. È una scissione tra gli interessi dei ricchi e quelli dei poveri. Tutto ciò porta a grandi tensioni sociali: gli industriali vogliono produrre rapidamente e a basso costo, i lavoratori vogliono guadagnare di più e avere condizioni di lavoro più umane. Nel 1819 si verifica il massacro di Peterloo a Manchester, quando una folla si radunò per sentire un oratore radicale chiamato Hunt, cosa che non poteva succedere ed ecco perché la polizia carica e muoiono 11 persone. Le risposte alla condition of England question  Robert Owen, padre del socialismo utopistico inglese, crede che la competizione non sia sufficiente per lavorare bene ma vada sostituita con la collaborazione, sostenendo che bisogna cambiare il cuore degli uomini che può portare a vantaggi in ambe due le parti.  Ashley Cooper, conte di Sheffield, è il padre della legislazione industriale del 1800, vuole dare una risposta politica (a differenze di Owen) che porta a un miglioramento di molti aspetti delle condizioni di vita come il Factory Act del 1833 riguardo la possibilità per i bambini di andare anche a scuola, e la riduzione delle ore di lavoro.  J.S. Mill è un grande utilitarista come Bentham, che riconosce che non si può dire che un’azione è morale in base a quanta felicità crea, ma ci sono altre cose che contano. E scrive un saggio sulla libertà delle donne, probabilmente scritto con la moglie, molto avanzato per l’epoca, affermando che se le donne avessero le stesse possibilità degli uomini, sarebbero uguali in tutto e per tutto. J.S. Mill riconverte il benthamismo, riconoscendo la qualità dei piaceri e smentendo il mero calcolo dei piaceri e delle pene ("meglio essere Socrate insoddisfatto che un cretino soddisfatto"). Crede nella influenza degli ideali. Modifica la cruda lezione del laissez-faire e propone istruzione pubblica, sindacati, libertà femminile. Trade unions (organizzazioni sindacali dei lavoratori)  La folla del 700 era antipapista, senza visioni politiche e ostile al radicalismo; mentre dopo le guerre napoleoniche, si sente una necessità di riforme.  Le organizzazioni di lavoratori sono illegali e i sindacati possono essere accusati di cospirazione. uomo e nazione (eliminazione dell’egoismo). “Lo spirito del self help è stato da sempre un carattere tipicamente inglese e dà la misura del nostro potere come nazione.” Macaulay, altro che esalta il vittorianesimo, è il più famoso storico vittoriano, reinterpreta il passato alla luce di questo umore positivo e ottimista, è un liberale (quindi crede nel progresso) ed è un rappresentante delle idee della borghesia, ed è il fondatore del mito della nazione Whig. Scrive “History of England” dove l’epoca vittoriana è vista come una storia di miglioramento fisico, morale e intellettuale. A queste voci si oppongono quelle di Dickens, Carlyle e Arnold (contrari alle conseguenze sociali dell’industrialismo). Carlyle in “Signs of the Times” attacca la rivoluzione industriale che secondo lui sta distruggendo e contaminando l’intimo delle persone e sta trasformando l’uomo in una macchina (“nella testa, nel cuore e nelle mani”, come in Hard Times, proprio dedicato a Carlyle, dove gli uomini sono chiamati Mani perché è l’unica cosa che conta). È un’epoca meccanica e così sarà ricordata. Arnold invece scrive Culture and Anarchy, dove fa un’analisi spietata della cultura vittoriana, parla di anarchia spirituale che si vede nelle brutte città industriali (inizio di Hard Times), nell’affermazione della libertà individuale, nell’ adorazione della ricchezza e delle macchine. Attacca i mali che sono conseguenza del liberalismo politico, economico e del materialismo che ne deriva. Lui vede le tre classi sociali di aristocratici, borghesi e classe lavoratrice, ribattezzandole in tono dispregiativo come barbari, filistei e plebe; chiedendosi da dove mai potrebbe partire il cambiamento quando nessuna delle classi può avviarlo. La religione Ha un posto importante nella vita del vittoriano dell’età media, c’è spirito religioso e devozione, la forma di cristianesimo praticata è l’evangelismo, che pone l’enfasi sulla condotta morale (anche se non religioso), si da importanza alla lettura della Bibbia e alla frequentazione della chiesa. Fino agli anni 70 questa è la forma di religiosità dominante, divisa tra anglicani, metodisti, presbiteriani, quaccheri e in varie sette non conformiste. La chiese d’Inghilterra li tiene tutti insieme. Negli anni 30 nella chiesa anglicana sorge l’oxford movement o tractarian movement, quest’ultimo dai sermoni Tracts of the times che denunciano una situazione dolorosa della chiesa anglicana e propongono una sorta di seconda riforma che vedeva un avvicinamento tra cattolicesimo e protestantesimo. I primi opuscoli hanno ancora un aspetto fortemente anti romano ma poi si avvicinano al cattolicesimo e il cardinale Newman si converte. Politica Grande peso hanno i liberali soprattutto tra 48 e 78, il modello a due partiti che vede l’alternanza tra Gladstone, liberale, e Disraeli, conservatore. La politica è dominata dal liberale Palmerston, rappresentante delle necessità della classe media, talmente potente che la seconda riforma voluta dai conservatori, entra in vigore solo dopo la sua morte. (Segretario di stato per gli affari esteri, età di Palmerston) Il secondo reform bill (1867) segue quello del ‘32, che aveva fatto accedere al voto una serie di borghesi con la reazione fallita dei cartisti; comunque più volte si prova a far passare un nuovo reform bill, che arriva solo con Disraeli e quindi con i conservatori, ma che diventa più liberale con la pressione di Whig e liberali. Aumentano i votanti, includendo artigiani e lavoratori della fascia più alta, ma la percentuale rimane inferiore al 10% della popolazione. La legge muta la relazione tra le due camere, perché aumenta la possibilità che la camera dei comuni diventi più democratica (perché per elezione), e quella dei lord più conservatrice (perché per ereditarietà). Le riforme sanità e istruzione Si va verso uno stato che offre più servizi e diventa più democratico, che quindi interferisce di più nella vita del cittadino (stato assistenziale) quindi il liberismo inizia a decadere perché si tratta dell’idea opposta. La salute pubblica migliora, anche se ci sono due epidemie di colera tra 48 e 58. Chadwick nel 38 prepara un rapporto sulla sanità, molto importante, infatti il parlamento stabilisce un rapporto di inchiesta che determina l’approvazione del public health act: la città deve fornire l’acqua ad ogni casa con la costruzione di fognature, acquedotti e pavimentazione stradale. Quindi da questo momento non vedremo più quegli slums senza acqua. Vi è quindi un grande miglioramento nelle condizioni di igiene e prevenzione per le malattie. Per l’istruzione nel 1870 nasce un sistema delle scuole elementari che dà il via all’istruzione obbligatoria e gratuita. La gente diventa alfabetizzata, quindi inizia a leggere, e quindi nascono i periodici e i vari passatempi culturali come libri e teatri. Aumento popolazione, Londra cresce le sue dimensioni, la nazione diventa the workshop of the world= periodo di massimo splendore vittoriano. Boom del commercio e costumi, aumenta la ricchezza del paese e la condition of England un po’ si sana perché i poveri stanno un po’ meglio, così come donne e bambini (leggi sul lavoro) e la city controlla il flusso di denaro mondiale diventando un centro economico internazionale. Per mantenere il consenso popolare (divenuto ancora più importante con l’accesso al voto) liberali e conservatori fanno a gare per fare concessioni progressiste, il governo diventa meno repressivo e la disoccupazione decresce (governo più democratico). Socialismo riformista non rivoluzionario, vuole migliorare la classe operaia con riforme. I sindacati si rafforzano negli anni 50 e diventano ancora più forti. Socialismo liberale La London working mens association vuole portare in parlamento i lavoratori e nel 1874 ne entrano 2 su 13 di quelli che si erano presentati. Il socialismo liberale nasce dalla vicinanza tra radicali e liberali, i movimenti sindacali e le associazioni di lavoro. 80/90 dell’800 dal socialismo liberale nasce Labour Party. 1875-1914=late victorianism Quando Vittoria salì al trono nel 1837 il gradimento della monarchia è basso. Si rispettava più la regina (come rappresentante dell’istituzione) che la persona, ma nel corso del suo regno il popolo inizia ad amarla tanto da considerarla una madre; infatti alla sua morte il “Times” scrisse che la nazione era cresciuta tanto rispetto al resto del mondo grazie a lei, alla sua dolcezza femminile, alla sua sagacia, alla sua mancanza di interesse personale, alla sua rettitudine. Vittoria ha trasformato il significato di monarchia: ora il popolo è devoto alla persona e non più all’istituzione. In The forsyte saga: La morte di Vittoria si evidenzia quanto l’Inghilterra sia cambiata in 64 anni di regno, perché non è morta solo una regina ma è morta una donna che aveva fatto mostra di particolare sagacia. Si pensava che mai più una regina avrebbe regnato tanto a lungo. Viene nominata una guerra non finita, che è la guerra di Boera che terminerà l’anno dopo. L’Inghilterra all’inizio del 19° secolo, si riteneva che la sopravvivenza della monarchia era incompatibile con la democrazia e il suffragio. Per questo molti radicali erano contro la monarchia e la Camera dei Lord contro la democrazia perché la ritiene l’anticamera della repubblica. Durante il regno c’è un movimento repubblicano che si fa sentire, ma le cose cambiano nel 1871 quando la regina si ammala (così come anche il principe di Galles) e questo porta ad un’ondata di simpatia popolare, tanto che la regina scriverà una lettera di ringraziamento al popolo, e il movimento repubblicano perde ancora di più importanza quando vi è un attentato fallito, nei confronti di Vittoria. Quando diventa imperatrice delle Indie nel 1876, si avvicina ancora di più al popolo, e i due giubilei (Golden Jubilee del 1887 e Diamond Jubilee del 1897) ne esaltano la ricchezza e la figura; i due spettacolari eventi celebrano il progresso materiale e l’espansione commerciale della nazione, al primo giubileo partecipano i notabili dell’impero, al secondo anche i capi delle potenze straniere per omaggiare la sovrana. Questo tripudio si accompagna all’inizio del declino dell’egemonia britannica, infatti iniziano comunque a farsi sentire i cenni di decadenza del Vittorianesimo. Se il partito che aveva regnato era quello liberale, ora la palla passa a quello conservatore dal 1885 al 1905, tra 1875 e 1914 la Camera dei Lord perde potere in favore di quella dei Comuni (per la maggioranza conservatrice). Vengono emessi altri due Reform Bill (del 1884 e 1885) per l’estensione del voto ai lavoratori agricoli e ridistribuiscono i seggi (dando rappresentanti alle città più numerose e togliendone a quelle meno numerose). Il suffragio universale maschile si ottiene nel 1918 (sempre ad esclusione delle donne). Questione irlandese Dal 1875 alla fine dell’età vittoriana il Parlamento è dominato dalla questione irlandese. Alla Camera dei Comuni il deputato irlandese Parnell (diventa il padre della patria Irlandese), alla testa di un drappello di nazionalisti, ricorre all’ostruzione parlamentare per ottenere l’abrogazione dell’Unione con la Gran Bretagna e l’istituzione di un parlamento locale, rimanendo sempre legati all’Inghilterra; si converte al Home Rule per l’Irlanda nel 1882 con due sconfitte in parlamento, quindi l’idea viene abbandonata, così nascono movimenti nazionalistici, il più estremo è quello dello Sinn Fein. Il fatto che la più antica colonia inglese abbia necessità di autonomia, manda un messaggio negativo chiaramente. Questione femminile Nel 19esimo secolo le donne chiedono il suffragio, appoggiate da J.S. Mill con “The Subjection of Women” del 1869 (scritto con la moglie). Ha una visione moderna: non crede che uomini e donne siano diversi, la differenza è sostanzialmente culturale ed è ciò che rende le donne inferiori; ma se queste avessero le stesse possibilità degli uomini allora non esisterebbe differenza alcuna (racconto di Virginia Woolf su un’ipotetica sorella di Shakespeare). La subordinazione di un sesso all’altro è sbagliato e un ostacolo all’umanità, dovrebbe essere sostituita da un principio di perfetto equilibrio. I movimenti femministi iniziano a fiorire e viene fondata la Women’s Social and Political Union nel 1903 Mrs Pankhurst con opere di disubbidienza civile, e nel 1908 da una sua costola nasce la Women’s Freedom League. Le femministe interrompono i meeting politici, rompono le vetrine, s’incatenano ai cancelli, distruggono le opere d’arte. Incarcerate, fanno lo sciopero della fame e sono alimentate a forza. Nel 1918 quasi tutte le donne ottengono il voto ma con 2 condizioni: avere più di 30 anni ed essere capofamiglia o mogli di capofamiglia. Questo perché con la guerra le donne avevano ricoperto posizioni prima solo maschili dimostrando di poterlo fare e quindi vengono ricompensate con il voto, che 10 anni dopo diventerà universale (1928). Gli scontri sociali Alla fine del secolo l’Inghilterra è ormai un paese industriale, che lavora le materie prime e le esporta ai mercati esteri; la sua vita economica dipende dal commercio estero. Ma nell’ultimo decennio i mercati si chiudono ai prodotti britannici perché vi è in corso un atteggiamento protezionista europeo e statunitense a favore dei loro prodotti locali. Le industrie statunitensi e tedesche cominciano a produrre autonomamente i beni prima importati dalla Gran Bretagna. Negli stessi anni si verifica una crisi dell’agricoltura. Questo rappresenta la nascita della crisi con un conseguente impoverimento della nazione che porta a scontri sociali con scioperi e boicottaggi (perché chiaramente tocca per primi e di più il popolo, coloro che hanno poco). Si inizia a scioperare come strumento di pressione e si sente la voce dei socialisti Fabiani. La previdenza sociale Entrambi i partiti cercano i voti degli operai e si impegnano a garantire leggi per la sicurezza sociale ed economica. Si crea un sistema di previdenza sociale e si accantonano i soldi per le pensioni. Nel 1911 passa il National Insurance Act che assicura il lavoratore contro le malattie, prevede visite e cure per i bambini in età scolare e migliora lo standard della salute del paese. Tre sono i problemi principali che premono sul late victorianism, che iniziano a sottolinearne i problemi: questione irlandese, questione femminile e questione sociale.
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