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Riassunto della storia dei mezzi di comunicazione , Sintesi del corso di Storia Dei Media

Riassunto schematico della storia dei mezzi della comunicazione. In particolare: telegrafo ottico ed elettrico, televisione, internet, radio, cinema, fotografia, grammofono, telefono, stampa e la digitalizzazione.

Tipologia: Sintesi del corso

2016/2017
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Scarica Riassunto della storia dei mezzi di comunicazione e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dei Media solo su Docsity! STORIA DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE IL TELEGRAFO OTTICO Quadro storico 1700: Rivoluzioni Queste rivoluzioni determinano un cambiamento nella natura umana. Sono rivoluzioni politiche che portano dei nuovi diritti ai singoli individui, all’abolizione della schiavitù e a nuove forme di libertà. Parliamo di: Rivoluzione Americana e Francese: Avvento della COSTITUZIONE Diritti ai cittadini Rivoluzione Agricola: con l’importazione di prodotti prima sconosciuti, che permettono di mangiare di più. Uno dei grandi problemi precedenti era infatti quello della sussistenza quotidiana. Il mondo occidentale grazie a questa rivoluzione tecnologia è riuscito a risolvere il problema della fame grazie a maggiore possibilità di risorse alimentari, la diminuzione dei prezzi dei prodotti. Rivoluzione, o transizione, demografica: a partire dal 1700 infatti il numero di persone che abitano la terra è in continua crescita, aumentando in maniera prepotente. Nel 1900, il numero di persone che abitano la terra poi raddoppieranno. Rivoluzione Industriale: macchina a vapore vero propulsore della rivoluzione industriale, primo modo di produrre energia artificialmente. Questa rivoluzione avvenne, come tante altre, a macchia di leopardo, è una rivoluzione tipicamente inglese ma che poi affiora anche in tante altre parti del mondo, prima o dopo. Londra all’epoca era infatti il centro del mondo. Già allora si cominciava a pensare che la tecnologia fosse cattiva, che rubasse lavoro agli esseri umani. L’800 fu il secolo della comunicazione: qui nascono molti dei mezzi di comunicazione che oggi fanno parte del nostro panorama mediatico: telefono, fotografia, conservazione dell’uomo, la radio, la telegrafia senza fili, ecc. Molti di questi mezzi vengono inventati, lanciati, pensati. Nascono le telecomunicazioni. Prima della telegrafia i messaggi dovevano essere trasferiti fisicamente, mentre con l’avvento delle telecomunicazioni un messaggio inizia ad essere trasmesso. Si creano delle reti di telecomunicazioni che univano dei NODI uniti da RETI. I messaggi che viaggiano in rete devono essere reindirizzati: la rete telefonica, oggi è in grado di reindirizzare le telefonate di 7mia di persone. Questa cosa si chiama COMMUTAZIONE. Ogni comunicazione ha un LINGUAGGIO. Il codice mors, i segnali di fumo, ecc. Il telefono mobile, oltre al linguaggio naturale con cui noi parliamo, ne ha anche uno scritto. Il messaggio deve essere CODIFICATO e DECODIFICATO. Tecnologia di base del telegrafo ottico: Questa rete ha Parigi al centro. Essa rappresenta il percorso che i messaggi facevano per via Telegrafo Ottico. Non c’è un vero e proprio elemento di novità tecnologica, però una rielaborazione culturale. La novità è appunto il cambiamento delle esigenze sociali che andava soddisfatta. 29.09.’16 Con la rivoluzione francese gli ideali borghesi vengono portati a compimento. La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti tra i più preziosi dell’uomo, e viene concesso ad ogni cittadino grazie appunto a questa rivoluzione. La comunicazione, ora, deve circolare, senza limiti né censure. La rivoluzione interessò sia il modo di calcolare il tempo, che lo spazio. I rivoluzionari tentavano infatti di cambiare la concezione di spazio, e anche la lingua. Si voleva creare la lingua universale: l’esperanto. In questo contesto il telegrafo ottico si introduce benissimo, in quanto riduceva le distanze in un certo senso. È anche una rivoluzione temporale: esso ci permette pure di scrivere più velocemente, è quindi anche una rivoluzione temporale. La trasmissione del messaggio avviene più rapidamente. Vediamo dunque il perché del successo del telegrafo ottico: esso era perfettamente in linea con i principi rivoluzionari della Rivoluzione. Esso è anche in grado di riunire l’intera popolazione della grande Francia in un solo punto: Parigi. Si è ora in grado di tenere unita una nazione intera grazie a questa rete di comunicazione. Lo scopo principale dei telegrafi ottici era di tipo militare, per riuscire ad armare le forze del paese al momento giusto e più rapidamente. Si crea il dibattito tra pubblico e privato: chi doveva gestire i telegrafi ottici? 1837, dopo che le linee telegrafiche erano in mano ad un privato da 5 anni, in seguito ad un dibattito parlamentare si decise che le linee di comunicazione dovessero essere in mano allo stato. • Pro pubblico: insurrezioni, borsa, ristrettezza banda (visto che c’era solo una linea di telegrafia ottica, quindi può circolare solo un messaggio alla volta, quindi la rete fa passare solo un messaggio alla volta: meglio che sia nelle mani dello stato), servizio universale • Pro privato: libertà d’impresa, libertà d’accesso, l’esempio della stampa, si temeva che solo i ricchi avessero accesso alla rete e rischiava di nascere un monopolio da parte dei banchieri. In Svizzera il telegrafo ottico viene usato pochissimo per le seguenti ragioni: • è neutrale • c’è molta nebbia. • ci sono moltissime montagne In Inghilterra il telegrafo ottico entra in ’lotta’ con il telegrafo elettrico, però la sicurezza del funzionamento del telegrafo ottico era maggiore, quindi si decide di adottare la forma più ‘vecchia’ del telegrafo, quello ottico appunto. In Inghilterra si permette ai privati di gestire le reti telegrafiche. Watson era il principale proprietario delle reti. I problemi principali de telegrafo ottico furono i seguenti: • Visibilità notturna: il sistema non funziona di notte, si può usare solo di giorno 37 In altri modelli, più intermedi, gli assi principali erano in mano allo stato, mentre quelli laterali erano gestiti da privati. Perché c’è un dibattito? I sostenitori dei privati: 1. Concorrenza: le tariffe cadono a vantaggio degli utenti 2. Maggiore efficienza: i privati usano le tecnologie più innovative, sono in grado di fare una manutenzione migliore perché vogliono guadagnarci 3. Liberismo: business molto promettente che, per ragioni liberiste, andava affidato a privati. I sostenitori del pubblico: 1. Servizio universale: era necessario espandere la rete il più possibile, quindi bisogna fornire un allacciamento anche ai posti più remoti, laddove i privati non investirebbero perché poco conveniente (perequazione) 2. Servizio pubblico: è la prima volta che si parla di servizio pubblico (non è il primo servizio pubblico… acqua, strade…) inoltre è un monopolio naturale: chi primo arriva ha il monopolio, quindi… meglio che questo monopolio sia dello stato. 3. Usi governativi e bellici: visto che gli usi principali del telegrafo sarebbero dovuti essere per motivi governativi e militari, meglio che la rete sia in mano allo stato. Il Decollo del Telegrafo Elettrico: • 1844: USA, Washington-Baltimora • 1845: Olanda e Prussia • 1846: Belgio e Austria • 1847-8: l’Italia e la standardizzazione: l’italia era divisa in due e in ogni parte c’erano due reti diverse e per questo vi erano dei prblemi di comunicazione • 1852: Svizzera e Russia • 1854: Australia • Anni ’50 Ottocento: difficoltà in Francia La Telegrafia Sottomarina Si pensò di mettere dei cavi sott’acqua per far passare i messaggi telegrafici a lunga distanza. Per tutta la storia, in tutti i paesi del mondo, la rete sottomarina rimase in mano dei privati. Lo scopo era una grande strategicità politica: si comunicava con le colonie. Problemi: Cavi, dispersione di corrente, protezione dei cavi, navi posacavi prime ricerche sugli scandagli dell’oceano. 1852: Posato primo cavo tra Calè e Londra (Francia-Inghilterra). Un pescatore aveva strappato il cavo. Il sistema era dunque molto fragile. Serve irrobustire i cavi. Cavo transatlantico: si voleva mettere in comunicazione Europa e Stati Uniti. 1866, dopo fallimenti, si riesce. Nel 1903 ci sono tantissimi cavi sottomarini, con Londra al centro. Londra era infatti al centro di un impero coloniale molto grande. Commercialmente era una potenza superiore a tutti. I cavi seguono il commercio. È esteso anche in Sudamerica, Africa, Asia. Questo era un modello di business molto rischioso, servivano i capitali. È simile al modello di business della new economy. È molto rischioso, ma con guadagni elevatissimi. John Pender, grande imprenditore della comunicazione, diventa anche un personaggio famosissimo tra la popolazione. Usi del telegrafo elettrico 1. Usi Statali: Unione Telegrafica: • Necessità della rete internazionale - Standardizzazione - Omogeneità norme - Tariffe (Regolate a livello internazionale) • 1865: UIT, prima organizzazione internazionale • Organi: conferenze periodiche + Bureau • Influenza della Svizzera (Paese di transito, ogni messaggio faceva incassare qualcosa alla confederazione. La svizzera i specializza anche nell’ospitare le sedi delle organizzazioni internazionali. Il capo dell’UIT è sempre stato uno svizzero fino alla seconda guerra mondiale. Gestito da parte del consiglio federale. Perché? La svizzera è neutrale, equidistante, è un’assicurazione per gli altri paesi. È al centro della rete europea. 1800 Guerre (Crimea, Civile in USA, Franco – Prussiana, Spagna – Usa,) Telegrafia molto usata. Il primo atto di guerra è stato il taglio dei cavi sottomarini per impedire la comunicazione del nemico. Si taglia una vera e propria risorsa bellica al nemico, non solo comunicativa. Colonialismo: Globalizzazione ed imperialismo. Gli storici parlano della prima globalizzazione riferendosi proprio a questi anni, grazie al colonialismo e al telegrafo. Siamo nel periodo in cui le potenze europee si spartiscono il mondo. Tutti i problemi dell’emigrazione hanno radici storiche qui. 2. Usi Commerciali: • Borsa - Ottocento: 30% del traffico - Compravendita di azioni in tempo reale (parallelo con telematica dal «Financial Times») • Ferrovia - Gestione del traffico ferroviario - Cook e le esigenze delle aziende ferroviarie - Telegrafo e treno nella mentalità collettiva • Stampa (ne parleremo oltre) Uso particolare del telegrafo: il pantelegrafo (telegrafo che scrive tutto) Esso riceve il codice morse, testi in altre lingue, in generale riceve più informazioni rispetto a quello classico. I pendoli scannerizzano un’immagine (disegni, numeri, scritte), l’inchiostro è una specie di gelatina. I due pendoli (ricevente e mittente) del pantelegrafo devono essere perfettamente sincronizzati e questo era un problema. Il pantelegrafo permette di: 1. Inviare immagini (primo esempio che permetteva un trasferimento di immagini) 2. Gli addetti a questi sistemi non dovevano imparare il linguaggio morse All’inizio fece una grande fortuna ed era appoggiato da diverse istituzioni dell’epoca: • Scienza: “Société du Pantelegraphe” con Paul Froment (1858) 37 • Politica: Granduca di Toscana, Napoleone III, Vittorio Emanuele • Stampa: secondo la stampa era l’invenzione che cambiava la storia • l’impero cinese lo usa per trasmettere ideogrammi da un punto ad un altro Ma fallisce! Qualcuno disse che era dovuto da una cattiva politica industriale. Il mezzo di comunicazione fallisce perché viene osteggiato da dei nemici: politici (dibattito dei francesi sul monopolio del telegrafo elettrico, il pantelegrafo era visto male allo stesso modo, poteva trasmettere piani segreti ad esempio ed era pericoloso per la quiete pubblica e pericoloso se cade nella mani sbagliate), le società telegrafiche (esse sono contrarie perché trasmettere un’immagine del pantelegrafo teneva occupata la linea per troppo tempo) e i telegrafisti (non c’è bisogno di conoscere il codice morse con il pantelegrafo e quindi i telegrafisti che sanno il codice Morse e tanti altri usi, diventano inutili). I fallimenti della storia della comunicazione avvengono (quasi sempre) perché nella società ci sono delle convergenze di interessi che fanno fallire il mezzo. Il pantelegrafo è la “preistoria” del fax. Esso ci mette 150 anni per arrivare ad essere utilizzato. Quando diventa un mezzo di comunicazione usato? Il paese trainante del fax è il Giappone perché aveva necessità di trasferire ideogrammi (come i Cinesi prima). È l’industria giapponese che fa “sviluppare” il fax in modo significativo. Le aziende fanno una pressione e trasmettono uno standard univoco per la trasmissione di fax (1879). Perché vince adesso? 1. I miglioramenti tecnici (fattore tecnologico) 2. Le compagnie telefoniche vedono nel fax una nuova fonte di guadagno (anni Settanta del Novecento) perché volevano diversificare i loro guadagni (fattore economico) 3. Piano piano ci si è abituati alle immagini (con l’invenzione della fotografia nell’Ottocento, con la televisione, con il cinema) e la gente vuole inviare anche immagini (fattore socio- culturale) Molto spesso i mezzi di comunicazione nascono più di una volta (si parla di “double birth” del fax), cosa dovuta dai cambiamenti. LA STAMPA NELL’OTTOCENTO Le ragioni della diffusione della stampa nell’Ottocento: 1. Prima e seconda rivoluzione industriale: innovazioni tecnologiche (l’illuminazione per esempio porta a leggere di più alla sera invece di raccontarsi storie) 2. Nel corso dell’Ottocento c’è l’abolizione delle restrizioni sulla stampa perché i politici pensano che alcune informazioni devono circolare. In alcuni paesi si fanno delle leggi per favorire questo fenomeno. 3. Nuove società: • nel passato poche persone sapevano leggere per questo si fanno delle leggi per obbligare i bambini ad andare a scuola, quindi cambia che una società intera si alfabetizza, le informazioni si trasmettono via cartaceo. • il tempo diventa di due tipi: di lavoro e il tempo libero che si sentiva l’esigenza di occupare. I media hanno quindi un ruolo importante per questo scopo. • i redditi medi salgono e quindi si ha una maggiore disponibilità che permette di acquistare i libri e i giornali. • È a partire dall’Ottocento che si sviluppano le nuove metropoli e qui quindi l’urbanizzazione è importante perché il giornale è parte centrale della vita cittadina: la vita delle metropoli è basata sulle informazioni. Ci sono nuovi lettori : donne e bambini. Le donne saranno grandi lettrici di romanzi. I bambini aiutano lo sviluppo di nuovi generi di libri. I giornali nell’Ottocento si leggono quindi al mattino (tutti sono collegati sulla stessa fonte ogni mattina). Leggere il giornale inoltre è come pregare: è rito quotidiano esattamente come la preghiera, abbiamo bisogno delle regole su come comportarci a livello sociale, le quali possono essere presenti sul giornale Tutto entra nell’esistenza delle persone nell’Ottocento F.T. Martinetti, La sensibilità Futurista, 11 maggio 1913 manifesto della modernità che viene esportata dai mezzi di comunicazione e di trasporto sono avvenuti talmente tanti cambiamenti di accesso alle informazioni che oggi la vita quotidiana e la psiche delle persone è cambiata: un giornale ci porta in casa uno sconosciuto il giornale fa parte di un sistema: non possiamo separare l’idea del giornale da tutte le altre tecnologie di trasporto Otto-Novecentesche giornale: sintesi di una giornata nel mondo giornale seleziona le notizie più importanti e quelle meno importanti, tutto quello che è rilevante è stampato dal giornale mezzi di comunicazione che “entrano direttamente nelle case”: posso restare a casa e rimanere intrattenuto Anderson dice che gli stati sono delle comunità immaginate: i cittadini di uno stato non si conoscono tra di loro eppure i cittadini di una stessa nazione condividono un immaginario e dei valori e dei miti. I giornali sono fondamentali per mantenere viva questa comunità immaginaria e per aver formato gli stati moderni. Giornale è uno dei primi prodotti di massa che ha dentro di sé il fatto di diventare subito vecchio: l’obsolescenza. l’essere da soli non si addice al consumo di giornali perché milioni di altre persone stanno facendo la stessa cosa, esso inoltre forma delle sorti di società di idee simili Giornali e associazionismo media e democrazia hanno un legame stretto: ad es. oggi ci sono media che prendono un mezzo di comunicazione e lo usano per esprimere le loro idee. Tocqueville: il giornale ci arriva in casa senza disturbare le nostre attività quotidiane più le persone sono uguali più essi hanno bisogno di giornali: quando tutti hanno lo stesso potere, tutti dovrebbero avere gli stessi diritti di voto e quindi gli individui sono piccoli sperduti nella folla, i mezzi di comunicazione risolvono il problema della solitudine (il giornale fa girare delle idee e di farne discorso e dibattito comune). Lippman: si interessa su come si forma il fenomeno dell’opinione pubblica: concetto mitico che il lettore sia onnicompetente. Le opinioni prese nell’opinioni pubbliche vengono prese in uno “pseudo-ambiente”: le persone cercano di essere d’accordo su quello con cui sono già d’accordo e in disaccordo con quello con cui sono in disaccordo. IL GIORNALE PUÒ ESSERE VISTO IN TANTI MODI DIVERSI LA FOTOGRAFIA La fotografia è una convergenza di varie idee: 1. Dal punto di vista di storia dell’ottica è una storia di lungo periodo: copiare la realtà è uno degli obbiettivi dei disegnatori e degli artisti Prospettiva lineare (tentare di produrre la realtà con delle linee in maniera scientifica) la fotografia fa una prospettiva lineare in modo automatico • La camera oscura: invenzione seicentesca, tecnica di riproduzione della realtà 37 • La silhouette: con l’ombra e le luci esce l’ombra e l’artista può copiarla 2. Chimica: certe sostanze anneriscono alla luce perché un mezzo di comunicazione entri con le società e la cultura dell’epoca sono necessarie anche le scienze 3. Nel corso del ‘700 e del ‘800 le società dell’epoca di divertono e si spaventano con alcune macchine: la lanterna magica (in cui i disegni vengono proiettati sul muro base anche del cinema G. Melies alla base del cinema e fu fra i primi che fa la “fantascienza” 1903), cineserie (gusto per le ombre cinesi) fin dall’inizio ci sono artisti e scienziati che hanno interesse a fissare la realtà (elementi filosofici da cui proviene la fotografia) ma anche un’esigenza sociale di intrattenimento Quattro personaggi nella storia della fotografia dell’Ottocento: 1. Nicéphore Niepce (fotografo): il suo obiettivo era quello di automatizzare le copie delle immagini. Fin dall’inizio la storia della fotografia vive due tensioni: questa appena detta e quella della ricerca del bello (tensione storica: qualità e circolazione). Il secondo obbiettivo era fissare “le vedute che offre la natura senza far ricorso a un disegnatore”: copiare la realtà automaticamente. Alla fine si mette in società con Louis Daguerre. 2. Louis Daguerre: studia scenografia ed ha interessa per tecnologie della visione. Daguerre perfezione l’invenzione di Niepce quando egli muore e gli da il suo nome. Il suo obbiettivo è la ricerca nella precisione del dettaglio e della qualità, dell’esemplare unico. Per farse un Dagherrotipo occorrevano alcune ore. La Francia nel 1839 decide di acquistare il brevetto di Daguerre per questioni di sviluppo socioculturale e politico della società e lo donano all’umanità ed ebbe successo. 3. Nadar: a metà dell’Ottocento apre uno degli studi fotografici più importanti dei tempi. Le persone si precipitano a farsi fotografare (4/5 delle foto sono di persone). Baudelaire si scaglia contro la fotografia per due ragioni: la fotografia democratizza il ritratto ossia concede di avere un’immagine anche a chi prima non aveva il diritto e la fotografia impigrisca l’artista (erano dei pittori mancati secondo lui). Nadar è fra i primi a fotografare quello che prima era impossibile: la Parigi dall’alto e la Parigi sotterranea. Ma perché fare due foto così? Nadar interpreta la fotografia come un allargamento della visione. 4. George Eastman (inventore della Kodak): la fotografia diventa di carattere industriale. All’inizio occorreva essere dei chimici per utilizzare gli attrezzi per sviluppare le foto ma poi si decide di sostituire la lastra con la pellicola (anni 80 dell’Ottocento), invenzione di George Eastman. La vera invenzione di Eastman era quella di poter fare utilizzare la macchina fotografica da tutti: vuole dare ad un’unica tecnologia la capacità di macchina fotografica, di pellicola e di stampa (ti da la macchina il rullino e il negozio della Kodak dove farla stampare) “Voi schiacciate il bottone, noi facciamo il resto”. grazie alla facilità d’so diventa un mezzo di comunicazione utilizzato giornalmente anche oggi Primi usi e significati sociali 1. Borghesia e ritratto: una delle ragioni principali per cui la fotografia ha avuto grande successo è che sale al potere una classe sociale che prima non esisteva, la borghesia. Sale al potere dopo la Rivoluzione francese. La borghesia voleva essere riconosciuta come classe di potere e lo volevano fare avendo accesso al diritto di essere rappresentati. L’aristocrazia si faceva rappresentare dai pittori, i borghesi volevano farsi rappresentare con un ritratto automatico democratizzazione del ritratto. Qualcuno pensava c’era un grande legame tra la carta da visita (carta tascabile con la fotografia di se stessi rottura tra sfera pubblica e sfera privata, le persone si mettono sempre nella stessa posa e con la stessa foto sterotipizzazione) e i selfie 2. L’album di famiglia: modo per “fissare” i famigliari. Bourdieu: dice che c’è una relazione tra possesso dei bambini e fotografia (si compravano le macchine per fare le foto ai bambini). Per autodescriversi si faceva vedere l’album della famiglia. 3. Scambiarsi immagini di persone lontane: la fotografia diventa merce da circolazione (ragazzo che parte in guerra) 4. Conservare le immagini dei defunti: si muore “meno” (rapporto diverso con la morte, era un fenomeno raro e invisibile) e quindi si sente il bisogno di ricordare i morti per lenire il dolore per non perdere il legame con il defunto. Si scattavano anche fotografia di persone appena morte in modo da fissare la memoria. 5. Fissare reale e irreale: si viene in soccorso di alcune scienze (gli studiosi usano la macchina fotografica per i loro studi scientifici). Per quel che riguarda i giornali, la fotografia cambia lo statuo del giornale. La fotografia diventa determinante da un punto di vista istituzionale: nei documenti, nella polizia scientifica dell’Ottocento per cercare di riconoscere i criminali attraverso la fisiologia). Fissare le foto della guerra (per es. la guerra di Crimea), Fenton fotografa soldati e fanno addirittura la fila per farsi fotografare. Riflessioni sulla fotografia La fotografia è stata molto studiata e ci sono molti autori che scrissero sulla fotografia e per questo ha ritratto molte interpretazioni intellettuali. 1. Realtà o finzione? Che la fotografia sia elemento “assoluto” per fotografare la realtà oppure che sia una finzione e manipolazione della realtà è un dibattito vivo (ancora oggi). - Roland Barthes dice: quando vedo una fotografia non posso negare che questa cosa ci sia stata e che appartenga al passato e alla storia: essa produce una realtà che è stata. La fotografia va ad immortalare un istante unico ed irripetibile: l’immagine viene bloccata in un istante che noi non possiamo percepire. La fotografia è fonte: non c’è niente come la fotografia che fa passare involontariamente delle mode e degli stili. Dall’altra parte vediamo la manipolazione della realtà: Fenton (nel 1855) ad esempio ha manipolato una fotografia di guerra facendo mettere delle bombe che in realtà non c’erano per dare un senso di crudità alla guerra. Sulla lastra fotografica si possono fare dei “giochetti” in modo da creare delle specie di fantasmi e piaceva molto farlo. Il legame tra fotografia e spiritismo è molto stretto. La fotografia sempre manipola la realtà: è una selezione del fotografo della realtà, di ciò che si vuol far vedere. I media visivi suscitano questo dibattito. Secondo W. Benjamin la fotografia è definita come un “inconscio ottico”: la fotografia ha una capacità incredibile ossia di catturare delle realtà non reali, esse infatti cattura dei pezzi di realtà che l’occhio umano non può vedere e quindi sono realtà non reali perché noi non percepiamo una realtà fissa ma una realtà come flusso di eventi. N. Hawthorne dice che la fotografia riesce a svelare il carattere segreto, va oltre a quello che è visibile all’occhio umano. questa ambivalenza viene messa in evidenza da R. Barthes: la fotografia ha una denotazione (esiste una realtà un auto) e connotazione (connotiamo una fotografia in maniera differente) : sono i significati che si appiccicano. Ad esempio la fotografia dell’11 settembre abbiamo una denotazione (ossia un aereo che va contro le torri) e una connotazione ossia paura, morte, terrore, ecc. 2. Vecchio e nuovo: pittura e fotografia. I mezzi di comunicazione (come già visto) si influenzano tra di loro. Nella fase di adattamento della fotografia si pensava che la pittura sarebbe morta. A partire 37 imprinting inventivo invenzione partita dal fatto che era sorso lui. • Priorità di A.B idea di rete telefonica per mettere in comunicazione chiunque, tutte le case e tutti i territori modello avanzato della rete e del telefono • Theodore Vail crea una società con Bell Vail proviene da un ambiente postale-ferroviario.. Cosa centra? Centra con le reti quelle ferroviarie, molto importanti e quelle postali altrettanto imp ! Vail ha una strategia precisa, che è quella di assicurare omogeneità del sistema delle reti cittadino (urbana) e lasciare ai privati di decidere dove estendere la rete interurbana • 3 parole chiave per Vail : 1. Interdipendenza con tutte le altre reti se non avrebbe mai potuto funzionare il fatto che reti diverse potessero comunicare tra loro 2. Interconnessione se sono abbonato posso poter parlare con qualsiasi altra città del mondo intero! 3. rete universale deve raggiungere tutti, la potenza del telefono è data dal fatto che possa raggiungere chiunque • Veccchio e Nuovo – telefono vs telegrafo concorrenza • Servizi simili invenzione del telegrafo da limiti agli inventori del telefono e gli dice che non possono trasmettere messaggi relativi a dati bancari o borse.. i politici decidono di proteggere UN mezzo di comunicazione ed è il TELEFRAFO l’idea dei politici è quella che le compagnie telefoniche devono remunerare quelle del telegrafo qualora venga utilizzata la rete telefonica maggiormente rispetto a quella del telegrafo. • Telegrafo è migliore rispetto al telefono? viene ritenuto migliore il telefono. Perché? a. Hanno già impiantato le reti telegrafiche b. Il telefono non può registrare le conversazioni telefoniche c. Segreto telefonico: consiste nell’intercettazione di discussioni telefoniche che invece sarebbero al sicuro attraverso il telegrafo PARENTESI: ogni nuovo mezzo viene criticato! Ma solo Inizialmente! Ai mezzi che inizialmente vengono attribuiti degli elementi negativi, vengono poi accettati e alla prossima invenzione sarà lui il migliore e la nuova invenzione quella criticata La vecchia è sempre migliore alla nuova, anche se veniva criticata solo poco prima (quella “vecchia”) Copia: nuovo imita vecchio • Paradigma telefonico • Inferiorità telefono • Compagnie telefoniche incitano abbonati al telefono a non dire stupidaggini al telefono che perde importanza così, era stato inventato per comunicare da ufficio a ufficio di cose IMPORTANTI! • Elementi base della telefonia 1. Rete telefonica 2 tipologie di comunicazione a. Urbana costava meno, meno strategica b. Interurbana costava di più, + strategica (per la guerra tipo) effetto club 3 reti diverse nella città ed il problema era che non potevi parlare con uno di un abbonamento diverso (compagnia diversa) ma la forza doveva stare nel raggiungere chiunque 2. Commutazione servizio importante, e dall’altra parte del telefono prima di tutto si trovavano le centraliniste (pagate poco e lavoravano tanto) si aveva rapporto stretto con esse le centraliniste favoriscono un’addomesticazione di questo mezzo, le rendono + facili MA questo lavoro veniva considerato disonorevole, considerate come prostitute (centraliniste) addirittura c’è collegamento tra nevrosi (malattia di allora) e il lavoro delle centraliniste 3. Apparecchi telefonici Dimensione domestica, nuovi comportamenti sociali • Chiunque può telefonarti a casa in qualsiasi momento • Intrusione nella vita privata • Così la telefonia viene regolamentata regole: solo la domestica/domestico risponde, o padrone di casa Gli errori le centraliniste a volte sbagliavano a collegare le persone giuste tra loro e così a volte io parlavo con un perfetto sconosciuto Malinesi Lo sviluppo della telefonia in USA Le fasi possono essere tre: 1. Prima di tutto la Western Union si disinteressa del telefono (“giocattolo elettrico”) 2. Solo la Bell può esercitare la telefonia (1880-1893) 3. I brevetti della Bell scadono ed una miriade di compagnie telefoniche entrano e vanno ad investire nelle zone trascurate dalla Bell company ossia nelle campagne 4. Durante la Grande Guerra mondiale c’è una grande crisi economica americana (’29), in cui un milione di famiglie americane fa staccare il telefono perché non è considerato un mezzo indispensabile il telefono era ancora un mezzo di cui si poteva fare a meno. Nonostante questo la telefonia in America è più sviluppata rispetto agli altri paesi perché vi erano una serie di metropoli ma anche le campagne in cui bisognava fare arrivare la telefonia. Gli Stati Unito sono un paese in cui ci sono grandi distanze tra un paese ed un altro ed il telefono è un mezzo che collega queste distanze. Gli Stati Uniti sono terra di grandissima immigrazione interna e non c’è dubbio che il telefono mantenga in contatto anche quando ci siamo spostati fisicamente. Lo sviluppo della telefonia in Europa La situazione è estremamente diversa da quella degli USA perché è un mezzo utilizzato solo a scopo famigliare. C’è una scarsa penetrazione del telefono nelle case. I paesi europei hanno distanze minori rispetto agli stati uniti e la telefonia concorre con altri mezzi di trasporto vado di persona o chiamo? Oppure veniva preferita la cartolina. I paesi europei sono meno inurbati rispetto agli stati uniti. Questo si riflette anche nella riflessione cognitiva: chi lo gestisce il telefono? I prati devono chiedere una concessione allo stato ma sono i privati che si occupano di sviluppare il telefono. Molti paesi decidono di statalizzarlo ma fanno ancora più danni perché non arrivano in tutte le case. Alla fine non si sa come gestire questo servizio. Nel 1935 in Europa, il telefono è quasi 37 un mezzo sconosciuto ma comunque chi aveva il telefono in casa permetteva agli altri di utilizzarlo oppure esistevano i telefoni pubblici Usi sociali del telefono tra 800 e 900 1. Il telefono viene impiantato in fabbriche ed uffici e viene usato a scopi commerciali (avere il telefono era un vanto). 2. Inoltre veniva usato ad uso di “chiacchiere” ossia “inutile” tant’è che si parla di persone che devono ammazzare il tempo e intrattenersi con l’aiuto del telefono. Il telefono è utile per mantenere i canali di comunicazione aperti creare socialità e legami 3. Caso delle campagne americane: 3.a.Per questioni di sicurezza: persone in campagna possono avere bisogno di un elemento per avere sicurezza qualsiasi cosa accade professionale/agricolo 3.b. Il telefono serve per risolvere il problema della solitudine (in campagna erano soli e soffrivano di solitudine) uso “sociale” La ricerca sociale sul telefono I sociologi e gli antropologi del tempo se ne sono fregati un pochino del telefono e infatti ci sono poche ricerche sul telefono. Le ricerche che c’erano mostrano che ci sono effetti sociali contrastanti: provoca paura (pensavano che si potevano trasmettere virus tramite le reti telefoniche), modifica il rapporto tra centro e periferia, riduzione degli incontri faccia a faccia, il telefono è un mezzo di invasione della privacy domestica. Usi alternativi del telefono • Sveglia • Ora esatta: legame tra telefonia e ora esatta, le compagnie telefoniche mettono delle linee elettriche per sincronizzare tutti gli orologi • Indicatore di velocità • Chirurgia • Pesca • Previsioni atmosferiche • Qualità dei vini • La telefonia circolare: fino ad ora il telefono è definito come una comunicazione uno-a-uno ma a inizio del 900 anche una-molti (flessibilità interpretativa elevata del telefono): è una struttura in cui vengono mandati programmi attraverso una rete telefonica direttamente nelle abitazioni. È una specie di giornale parlato (la radio ancora non esisteva). Si chiama Araldo. Riflessioni socio-culturali • L’Araldo permette agli abbonati di fluire uno stesso programma, ad uno stesso momento in posti diversi quindi si mettono in collegamento con una stazione centrale e quindi bisogna definire la differenza tra telecomunicazioni e mass media • Caso londinese dell’Araldo: si ascoltava il concerto in casa con l’Araldo e si vestivano come se fossero davvero andati a concerto: un sistema porta in casa un sistema che dovrebbe essere visto altrove Perché parlare di telefonia? • Ci sono vari inventori che inventano le stesse cose nello stesso momento in diversi posti • Voce e dimensione sonora dei media • Telecomunicazioni e domesticità • Logiche di rete • Telefono nell’immaginario «artistico»: letteratura, cinematografia, ecc. intrattenimento per distrarre i cittadini nel creare la Grande Germania. I film sono un sintomo di quello che può capitare o sta capitando nella società. Lenin ha lasciato una libertà artistica ai registi, con Stalin la situazione cambierà e ci sarà un maggior controllo sul cinema a fini propagandistici. • Le due guerre bloccano la produzione in Europa • Uno dei grandi problemi che si presenta dopo la guerra mondiale è quello di difendersi dall’americanizzazione: fenomeno che avviene dopo la seconda guerra mondiale abitudini americane entrano nella vita europea, si sogna l’America e l’american way of life. Come ci si difende? Si limita l’accesso di film stranieri sul mercato europeo e la sovvenzione da parte dello stato: siccome il pubblico ama i film americani, l’unico modo per difendere le case di produzione europee è quello che lo stato da soldi a queste case per produrre film. 3. Secondo dopoguerra: Piano Marshall e l’avvento della TV: il piano Marshall è un piano americano per aiutare la ricostruzione dei paesi europei che hanno subito grandi rotture. Negli stati uniti si sviluppa il concetto di far passare all’interno del piano Marshall anche i film (“If you take our dollars, you can take our films”). Vogliono farlo (gli americani) perché i film promuovono I prodotti americani e perché i film promuovono dei valori (l’american way of life) cioè i film aiutano a fare vedere il modo di vita americano come il modo di vivere migliore. Il mercato europeo era comunque pronto ad accogliere il mercato di film americani. La storia della televisione s’intreccia con la storia del cinema: negli USA c’era una collaborazione tra industria cinematografica e televisiva: cinema produce dei film-TV (la causa è dovuta dal fatto che la paramount non vuole mandare i suoi film in televisione perché sono stati incriminati). In Europa la televisione è stata rilevata più rilevante del cinema: in EU il film è visto come una cosa culturale. La televisione è monopolio di stato (servizio pubblico). A un certo punto addirittura è la televisione a sostenere il cinema. Si fa addirittura televisione al cinema. Riconfigurazione: il cinema all’avvento della TV • Ci sono nuove tecnologie: deve dare l’idea che valga la pena uscire di casa per andare a vedersi un film al cinema (3D, immagine, suono) • Ridefinizione del pubblico: andare al cinema diventa un piacere più ristretto, fa un vero e proprio evento • Ridefinizione della modalità di fruizione: da un flusso in cui la gente entra e esce al cinema così tanto per e può uscire a metà a film a un stato ossia la gente entra consapevolmente e ci rimane fino alla fine del film e la ridefinizione dell’idea del suono che abbiamo • Ridefinizione del ciclo di vita del film: prima il prodotto veniva solo riprodotto nelle sale cinematografiche e il rullino primo o poi si rovinava, con l’avvento della televisione ci si può guardare un film quando si vuole e quindi il ciclo di vita si allunga. • Il cinema perde sempre più spettatori all’avvento della televisione. Ma è seriamente colpa della televisione? Non si sa bene perché non si può trovare una vera e propria coincidenza dei due fatti. Prima del sonoro il cinema era un luogo per passare il tempo. Due tempi per riflettere sul cinema: • Il visibile: ogni società e cultura c’è una tolleranza su ciò che si può vedere e su ciò che non si può vedere. Una volta non tutto era tollerato (tipo il porno), oggi invece c’è più tolleranza. Quindi ogni società accetta di vedere delle cose a dipendenza della cultura e del tempo storico in cui si trova. • Realtà e finzione: il cinema viene percepito come la fotografia in due modi diversi ma allo stesso modo complementari. Un film (come una fotografia) non da una prova dell’accaduto. Fin dall’inizio il cinema è anche grande macchina di finzione: da un lato sospendiamo la nostra credulità (vediamo il malvagio che sta per uccidere il nostro protagonista ma non 37 andiamo a salvarlo) ma d’altra parte il film ci provoca emozioni facendo quindi finta che sia vero. sospendiamo il giudizio per quell’ora e mezza in cui accediamo al film. Perché la storia del cinema? • Vecchi media si rimediano e danno vita a nuova idea • «Inventare» vari elementi: prodotto-film, sala, linguaggi, pubblico, ecc. • USA vs. Europa: le ragioni storiche della supremazia di Hollywood • Vecchio e nuovo: cinema, TV e riconfigurazione del vecchio • Visibile, realtà e finzione DALLA TELEGRAFIA SENZA FILI AL BROADCASTING RADIOFONICO È una tecnologia a due idee: 1. Telegrafia senza fili: wireless è una tecnologia del giorno d’oggi, è un termine di fino 800, inizio 900 la sua popolarità è dovuta da molte ragioni: • Legato allo “spiritismo” per la mentalità dell’800 è collegato alla comunicazione “tra menti” • Con l’affondamento del titanic il titanic segna uno sparti acque perché quelli che si salvano sul titanic si salvano grazi ad un collegamento wireless del telegrafo. Il padre della radio (che ha a che fare con l’idea del wireless) in Italia è Marconi ed egli ha due obbiettivi: • Usare etere per trasmettere un messaggio: l’etere è un canale invisibile di comunicazione, si tolgono quindi i fili, è più facile quindi trasmettere messaggi da un continente ad un altro • Spedire messaggi più distante possibile Legami col vecchio telegrafo elettrico: • Bisogna avere una rete per trasmettere messaggi con il telegrafo elettrico e molti dei costi derivano dalla rete vera e propria e con l’avvento del wireless questi costi vengono meno • I media che abbiamo visto fin ora sono media che si possono utilizzare solo in maniera fissa, questo sistema con l’avvento del wireless cambia, la comunicazione punto-a-punto in movimento • La telegrafia sottomarina cambia del tutto: non ci sono più cavi da stendere e inoltre il canale diventa gratuito Usi mainstream: 1. Comunicazione attraverso mezzi di trasporto tra navi ma anche tra aerei (non si potrebbe volare senza contatto con una torre di controllo) 2. A scopi militari: coordinamento nascente con l’aviazione e sul campo 3. Comunicazione con le colonie: si può comunicare in maniera più veloce con le colonie e la madrepatria quest’idea arriva fino al telefono mobile tecnologia di doppia nascita ossia con l’idea del wireless in movimento e poi, dopo un periodo di “dimenticanza”, rinasce con il boom 2. I mass media- broadcasting Ogni persona in possesso di un apparato ricevete poteva riceve messaggi che non dovevano arrivare a lui, quindi c’erano persone che stavano in ascolto di messaggi altrui in segretezza. Marconi quindi ha l’idea di fare quella che oggi si chiama Radio, ossia ricevere dei messaggi che tante persone possono ascoltare. Marconi quindi da un problema crea un nuovo media. Per inventare la Radio occorreva inventare alcuni elementi, ci sono infatti diverse fasi: 1. Inventare il broadcasting (1920-1910) 2. Strutturare la radio: finanziamento e i due modelli, 1920 3. L’età d’oro, 1930-1940 4. La radio all’avvento della TV, 1950-1960 5. La digitalizzazione (in parte fallita), oggi Fase 1: inventare il broadcasting • Vuol dire tenere in considerazione la tecnologia e aggiungere la voce • fare accettare un modello sociale-economico: - Starnoff è uno di quelli che intercetta il segnale del titanic. Egli propone un’idea “Ho in mente un piano che potrebbe fare della radio uno strumento domestico, come il grammofono o il pianoforte….”. Lui la chiama Radio Music Box, dove io posso ascoltare la musica attraverso un bottone. Bisogno quindi cercare di commercializzare questo prodotto e qui entrano in gioco economia e società. - La prima guerra mondiale è un evento con il quale si può creare la commercializzazione perché i soldati usano la radio e perché attraverso la radio si ricevono notizie. - I radioamatori ascoltavano le conversazioni altrui e da qui nasce quindi un “genere” di persone a cui piace ascoltare informazioni (l’idea generale della Radio) • La struttura Fase 2: radiodiffusione come medium di massa • Come si fa a finanziare, se questo è un business? - Vendere gli apparecchi riceventi - Pubblicità: qui l’idea è di vendere tempo a degli inserzionisti pubblicitari, a seconda del tempo che vendo a quest’azienda l’inserzionista mi da un tot di denaro - Canone: i cittadini sono obbligati a pagare il servizio Si creano due modelli di radio: 1. La radio privata: 1.a.Caratterizzata dalla concorrenza 1.b. Il finanziamento di una radio privata è la pubblicità. Stazione radiofonica ha adisposizione 24 ore e vendi tempo ad un’azienda per la pubblicità. 1.c.Alla ricerca del pubblico di massa 1.d. Fred MacDonald: pubblicità come «strumento di intrattenimento elettronico rivolto a una democrazia commerciale» in questo modello è fondamentale misurare quante persone ascoltano la radio (l’indice d’ascolto), se un programma va male si chiude 2. La radio pubblica: deriva da una scelta costituiva: applicare l’idea del telegrafo alla telefonia 1.e.La «scelta costitutiva» dei monopoli pubblici 1.f. Controllo “indiretto”: le concessioni statali 1.g. Finanziamento “indiretto”: il canone 1.h. Tripartizione dei contenuti: informazione, educazione, intrattenimento (John Reith) Le ragioni alla base del Pubblic S. broadcasting: • La tecnologia: l’etere è un canale di comunicazione e dev’essere regolato, ossia lo Stato deve pattuire chi usa delle frequenze rispetto a delle altre • La politica: • secondo alcuni la radio è un servizio pericoloso perché sincronizza la popolazione e quindi bisogna tenerlo nelle mani statali • un’azienda privata non da un servizio universale mentre lo stato lo farebbe, coprirebbe tutta la nazione • il servizio pubblico è un servizio per tutti ossia un servizio che deve andare bene per tutti • tenere unita la nazione • lo stato si arroga il diritto di dire che cosa le radio hanno bisogno 37 programmi (format) televisivi bisogna impiegare un sacco di tecnici e di professionisti si viene a creare ne corso del 900. Negli anni 50 e 60 la televisione diventa “classica”: la diretta televisiva, la durata fissa del programma (il telegiornale dura mezz’ora), c’è un processo di negoziazione tra broadcaster e pubblico-ascolti. I quiz erano un genere radiofonico che passa alla televisione. Il broadcasting è profondamente nazionale: ci sono programmi che seguono “i gusti” delle nazioni, ci sono programmi che in certe televisioni che non sarebbero tollerate da altre. La televisione crea un sacco di lavoro ma è “timida” in casa. Fase 3 – La caduta dei monopoli pubblici radiotelevisivi, 1970-1980 Accanto alla televisione pubblica si affiancano dei competitor privati. Perché in questo momento storico? 1. Lato sociale: nel secondo dopoguerra avvengono alcuni cambiamenti molto forti nelle società. 1.a.Scolarizzazione di massa nel secondo dopoguerra più autonomia delle proprie scelte 1.b. Miglioramento delle condizioni di vita, crescita dei badget famigliari si può investire su nuove tecnologie 1.c.Più tempo libero influenza sulla domanda di intrattenimento, si vogliono più canali, più programmi 2. La tecnologia: nanni 70 arrivano nuove tecnologie: i satelliti, il “via cavo” (modo di fruizione del segnale), il registratore VHS fanno cadere il presupposto dello Stato di scegliere i canali, i telespettatori decidono quando guardare il film (on demand) era della disponibilità 3. La politica: 1.d. ondata di neo-liberalismo: in molti paesi europei si pensa che più si lascia fluire il mercato meglio è 1.e.deregulation: togliere di mezzo lo stato per favorire imprese private che fanno televisione affinché i canali sia fatti apposta per i telespettatori 4. Economia: ci sono aziende che vogliono solo usare la televisione per pubblicizzare i loro prodotti, il monopolio del servizio pubblico non prevedeva la pubblicità. Dal momento in cui c’è la possibilità degli intersezionisti di accedere alla televisione cadono certi modi di fare pubblicità. La caduta dei monopoli pubblici radio-televisivi, 1970-1980 • Italia - 1974 e 1976: sentenze corte costituzionale etere non c’è innovazione tecnologica - L’ascesa di Fininvest, poi Mediaset (idea di Berlusconi che voleva comprarsi delle televisioni nazionali crea il primo forte competitore privato che è davvero in grado di fare concorrenza alle televisioni nazionali) • Gran Bretagna - 1954: ITV (Indipendent Television) e legami col governo - 1984: TV privata e successo satellite successo della televisione satellitare (il proprietario di SKY oggi) • Germania - 1984: TV privata via cavo - Reazione delle tv pubbliche • Francia - 1982: abolito monopolio pubblico radiotelevisivo - 1983: Canal Plus c’è un momento storico tra la fine degli anni 70 e inizio anni 80 in cui diversi paesi europei succede la stessa cosa questo perché c’erano alcune pressioni che spingono per la caduta del monopolio pubblico Elementi di riflessione sul broadcasting (molti elementi valgono sia per radio che per TV) 1. J.B Thompson Mezzi di comunicazione e modernità, 1995: simultaneità despazializzata permettere alle persone di fruire allo stesso tempo gli stessi avvenimenti in maniera simultanea ma despazializzata ci si connette tutti allo stesso momento anche a livello mondiale (come nelle Olimpiadi) memoria collettiva 2. D. Dayan ed E. Katz, Le grandi cerimonie dei media, 1993 i media fanno grandi cerimonie che lasciano memorie collettive, gli eventi mediali sono monumenti scolpiti nella memoria collettiva 3. R. Williams, Televisione. Tecnologia e forma culturale, 1974: privatizzazione mobile concetto di privatizzazione mobile (attualissimo): ci sono due tendenze sovrapposte: da un lato la mobilità dall’altro “la casa come centro di consumo autosufficiente” (se sono a casa posso fare quello che voglio), questa sovrapposizione viene sciolta dal broadcasting perché da un lato la televisione ci fa viaggiare dove vogliamo e con cose che non abbiamo mai visto (adesso viaggiamo in qualche modo ma stando fermi), a più comunicazione corrisponde più spostamento concetto di fruizione: il flusso è caratterizzante del broadcasting televisivo, egli si era accorto che l’offerta televisiva era un “flusso pianificato” il vero broadcasting non sono i singoli programmi ma il fatto che questi programmi siano inseriti in un flusso costante in modo che non si riesce quasi a capire la differenza tra pubblicità e programma. Per capire la televisione dobbiamo capire questo “serpente che si muove continuamente”. Lo stesso spettatore crea il proprio flusso cambiando canale. INTRODUZIONE AI MEDIA DIGITALI Se c’è un’ossessione ella civiltà contemporanea è il digitale. Esso è presente nella vita quotidiana di tutti i giorni. Il 6% del PIL del mondo è assegnato al digitale. Questo grafico mostra l’utilizzo di della parola “rivoluzione digitale”. Oggi siamo in un momento in cui la rivoluzione digitale è l’espressione più importante della nostra società. Il digitale come continuità deve essere considerato: prima si parla di analogico e dopo di digitale? Nuovi medi o media digitali? Tutti i media sono stati nuovi ad un certo punto della storia. Quindi il termine nuovo non è troppo preciso. Inoltre, quando si parla di nuovi media, si pensa che essi debbano essere per forza migliori e più utilizzati di quelli passati, ma non sempre è vero (il libro non ha le batterie, non è sensibile alle temperature basse e alte). Inoltre, il termine “nuovi media” appare negli anni 60 - 70 del novecento (a quei tempi erano per esempio i registratori VHS), e quindi è un termine ormai vecchio. 37 Il Digitale Il digitale in contrapposizione con l’analogico: 1. l’orologio a lancette in cui due lancette si muovo a velocità differenti e segnalano lo scorrere del tempo analogia tra lo scorrere del tempo e questo oggetto che procede come il tempo vs. orologio digitale in cui compaiono solo cifre e quindi c’è uno scorrere discontinuo del tempo tempo presenta sempre degli stati numerici, è un valore predefinito. 2. Il vinile vs. il CD nel vinile si sono dei solchi che sono continui e che quindi riproducono il suono in maniera continua. Nel cd invece la superficie è “a puntini” e vuol dire che il suono è stato spezzettato in una miriade di puntini discontinui Nella parola digitale ci sono due processi: 1. la numerizzazione: si reinventa qualcosa di analogico attraverso delle cifre qui allora tutti i linguaggio diversi (i libri ad esempio), adesso sono scritti con lo stesso linguaggio attraverso dei numeri 2. da qui si inventa il codice binario composto da due cifre (0,1): ad esempio programmi che ci sono alla tele sono infinite stringhe di 0 e 1. Perché il digitale è così importante per i media? • Contenuti - Tutto in 0 e 1: audio, scritto sono tutti scritti allo stesso modo - Compressione e trasferimento: si possono fare più velocemente - Conservazione: si conserva in maniera più efficacemente - Manipolazione (anche da parte degli utenti): se per cambiare un video prima dovevo tagliare il nastro della cassetta VHS adesso ci sono programmi che ci permettono di farlo in maniera più semplice - Produzione, distribuzione e consumo: più facile, più veloce, meno costi • Nascita di nuovi media digitali: paradossalmente tutto il processo di smaterializzazione ha prodotto una grande quantità di device e hardware Per una storia della “società digitale” Teoria matematica dell’informazione: l’informazione/comunicazione diventa elemento principale di una società • «Società dell’informazione»: negli anni ’60 in alcuni paesi, alcuni pensatori dicono che siamo in una nuova società in cui l’informazione è il punto centrale. • «Società post-industriale», Bell 1973: ancora una volta siamo in un altro tipo di società che si basa sui servizi e non sui prodotti computer • «Convergenza dei media», anni ’80: fenomeno per cui diversi fenomeni mediatici vanno a sovrapporsi uno all’altro • «Società post-moderna», Lyotard 1981 • «Società delle reti», Castells 2001: metafora che descrive la nuova società IL COMPUTER Il computer non nasce digitale: l’idea di una macchina da calcolo non è digitale. Diverse ere nella storia del computer Perché i personal computer vanno al centro della vita? 1. Costi e dimensioni diminuiscono: un computer adesso è più piccolo e costa meno che all’inizio 2. Userfriendly: i computer diventano sempre più facili da utilizzare 3. Internet: nel corso degli anni novanta cresce Internet che necessita per forza del personal computer 4. Portabilità: i computer da fissi diventano portatili 5. Design (iMac, 1998): in questo caso Apple ha “dettato la linea”, i computer sono belli da vedere 6. Nuova filosofia: al centro di uno «stile di vita» (Jobs 2001) Era 6: Oltre il pc? Metà anni 2000-oggi C’è chi dice che siamo entrati in un era post-computer. Questa è un era di declino del pc, si trovano delle forme alternative di device: il blackberry, tablet, netbook, iphone (non tutti successi). Dati contrastanti: • Fatturato 2012 Apple: solo 13% da pc • 2005: IBM vende a Lenovo (Cina) compart computer • Cina, pc venduti: 2005, 20 mil 2012 70 mil il computer è ancora visto come una macchina difficile rispetto per esempio al telefono. A certe persone ad esempio non serve nemmeno il pc perché ha uno smartphone. Perché il computer? • Radici analogiche ed esigenza del calcolo • Cornici culturali: dal mainframe al pc • Il mito di Steve Jobs (e di Apple) e di Bill Gates (e del software) • Costante riconfigurazione culturale: le tecnologie cambiano e vengono percepite diversamente nel corso del tempo • Cosa significa computer oggi? Molte cose diverse messe insieme INTERNET Internet ha alla base il computer, è una rete di reti, fa “parlare” computer diversi fra di loro. Sei influenze formative: 1. Militare 2. Accademica 3. Contro-culturale 4. «Europea» di servizio pubblico 5. Commerciale 6. Sociale 37 Era 1: Militare (da anni ’60) Era della guerra fredda dove si hanno anche forme di sviluppo tecnologico molto accelerato. Nel 1957 l’URSS lanci in aria lo sputnick (satellite), shock per gli USA. Ci si rende conto che l’URSS ha una forza tale che potrebbe sovrastarli. La Nasa poi recupera. L’ARPANET aveva come idea quella di costruire una rete che avrebbe creato i vari mainframe che avrebbe permesso di “unire” i computer time sharing dividere il tempo di accesso. - RAND CORP e UK resistere attacco nucleare con rete distribuita e packet switching: ci sono vari tipi di rete che si possono costruire (vedi a sinistra) quindi si vuole fare una rete distribuita in modo da avere ciascun nodo collegato con almeno altri 4 nodi in modo che se un nodo viene bombardato non si rischia che si rompe tutta la rete occorre far viaggiare il messaggio sulle reti distribuite in “pacchetti”, viaggia scomposto in tante reti diverse e poi ricomposti alla fine - Dal 1968 circa: intersezione tra due idee quest’idea di rete distribuita e di packet switching vanno a collegarsi Influenze era militare su internet • Design/architettura • Flessibilità della rete: il messaggio viaggia su canali diversi, si mettono in contatto reti molto diverse tra di loro • Packet switching: ancora oggi le pagine web che ci sono scomposte in qualche modo e poi noi le vediamo ricomposte Era 2 – Accademica (da anni ‘70) • Intersezioni con era militare La creazione della rete ARPANET era per fare comunicare scienziati. Si voleva mettere insieme risorse di calcolo (IP). L’idea di rete distribuita piaceva ai militari. • Divergenze militari/accademici - Sicurezza: 1983, scorporo in ARPA e MILnet - Usi/utenti (es. mail, 1971) • Influenze era accademica su internet - Flessibilità della rete e degli usi: serve a tante cose - Idea di rete «democratica» (end-to-end): l’importanza di interne non è nella rete in sé ma nel server e nei computer idea democratica l’intelligenza sta alla fine - Ludicità: utilizzare la rete per “giocare” (tra di loro facevano giochi di fantascienza) Era 3 – Contro-culturale (da anni ‘70-’80) Idea diversa di quello che è una rete di comunicazione: • La rete non collega i grandi mainframe ma collega i computer personali. • La rete ad accesso universale (telefono): è inutile che il governo che costruisca reti perché esiste già quella del telefono che è la più diffusa e decentrata possibile • La rete non serve per la produttività scientifica ma come comunicazione e di divertimento tra persone a distanza con interessi comuni • Usi sociali: le comunità virtuali • Influenze era contro-culturale su internet - Da progetto militare-accademico a sociale - Computer e intrattenimento: il computer non è più una calcolatrice ma un mezzo di intrattenimento - Internet e rete Telefonica: rapporto simbiotico e la rete telefonica che si assomigliano e si “usano” Era 4: Sevizio pubblico (da anni ’90) È la fase dell’influenza del servizio pubblico. Fase che si sviluppa in svizzera perché all’interno del Cern si sviluppa l’idea di creare una rete elettrica (Tim Bernes-Lee), in cui si forma il World Wide Web (WWW). Quest’idea si pensa che possa diventare una specie di deposito di conoscenze e dove ci si può scambiare informazioni. Inizia a nascere l’idea che alcuni nodi (server) siano più importanti di altri perché contengono delle informazioni. La struttura tecnica è semplice: esiste un modo per trovare un documento perché ogni documento ha un URL, che sono scritte in linguaggio HTML. Per accedere alla rete ci vuole un browser, un programma che ci permetta di usare il web. All’inizio degli anni Novanta inizia un dibattito sul www: c’erano molte resistenze perché l’idea era di venderlo per fare soldi. Il sistema alla fine viene rilasciato alla comunità internazionale gratis. Il successo del World Wide Web è dato dal fatto che tutti possono usarlo liberamente senza dover pagare. www oggi è sinonimo di Internet (perché internet non è solo www). ancora oggi ci sono due stremi: da una parte idea del www come servizio pubblico, dall’altra un’idea della commercializzazione della rete (ossia darla a reti private) open source vs. pay Era 5: commerciale (da 1995) Il 1995 è definito come anno spartiacque: rete come forza di “liberazione” (società che finalmente accede democraticamente all’informazione), inizio della commercializzazione (vengono ammesse le attività commercialiste). Nel ’95 la rete viene ceduta ai privati. I titoli tecnologici legati ad internet diventano quotatissimi (2000). 2002 stesso volume di affari del ’96 perché? Con l’arrivo di un nuovo spazio commerciale e virtuale molte aziende modificano i modelli di business per accedere al business della rete, il problema era che pochi avevano internet in casa. La commercializzazione della rete ha aiutato lo sviluppo e il fatto che le persone facilmente possano accedervi. Ci sono anche degli aspetti negativi della rete: i contenuti, pubblicità, ecc. Internet ha portato delle posizioni di monopoli: ad es. Google. Broadcastizzazione della rete: modello in cui si pensa che il server sia il nodo principale della rete. Era 6: sociale (dagli anni 200) • Web 2.0: significati come se fosse visto come un programma in cui ci sono più versioni, idea della trasformazione e dell’innovazione Nel web gli utenti sono al centro della rete: prosumer, ugc, social (es. Facebook nato 2004 e YouTube nel 2005) • Temi contrastanti: •.1. Intelligenza collettiva e partecipation inequality (es. Wikipedia, nata 2000-1) più teste si mettono insieme e più si espande il sapere e si forma un’intelligenza collettiva l’idea un cui si contribuisce tutti per creare qualcosa •.2. Diffusione della rete o divide (grafico)? •.3. Libertà e Controllo internet è un luogo di assoluta libertà in ci i governi non possono entrare e controllare ciò che accade. La Francia degli anni 2000 decide che gli utenti non possono accedere ai contenuti nazisti e ai contenuti pedopornografici ma Yahoo! risponde che non si può controllare l’accesso a dipendenza di dove ci si trova. Dopo un processo si scopre che in realtà si può dire dove si trova una persona che richiede 37 • Vantaggi tecnico-sociali: il digitale (con 2G) Fino a questo momento la rete erano analogiche e 1G. Con l’arrivo del GSM arriva la digitalizzazione. Viene introdotto il 2G. L’inizio della diffusione di massa, seconda metà anni ‘90 • Ragione tecnologica: il GSM - 1992, 8 paesi: Germania, Danimarca, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Svezia, Portogallo, Italia - 1995: tutta Europa - 1996: 103 paesi anche FUORI dall’Europa (Australia, Russia, Sud Africa) diventa lo standard di telefonia mobile più importante al mondo. Un’idea europea di successo che sta alla base del book della diffusione di massa. • Ragione economica: le privatizzazioni nel settore delle telecomunicazioni Perché si sviluppa negli anni ’90? Avviene un ripensamento della politica applicata alle telecomunicazioni, quindi le aziende che erano di stato diventano private e quindi si apre la concorrenza (che da sfogo al grande successo abbassano i prezzi, questo permette di essere accessibile a tutti). • Ragione estetica e culturale: Nokia e miniaturizzazione, gli sms “Erano anni che giravo con un Nokia 3310 ben nascosto nel taschino. Un giorno mi è caduto poco prima di un keynote, credo fosse nel 2009, ma per fortuna nessuno ha visto. Credo sia il cellulare più perfetto mai creato» (Steve Jobs) miniaturizzazione del telefono, non si vedeva come quelli in passato. A questo telefono erano collegati altre due cose importanti: i giochi (ludicità) e gli sms (per la prima volta nella storia vengono introdotti dei mezzi che permettono di comunicare con altri). Abbonati al telefono mobile per 100 abitanti, 1990-2000 In questa immagine possiamo vedere il boom della telefonia. Si possono vedere i grandi cambiamenti che avvengono dagli anni ’90 al 2000. Film di Carlo Verdone degli anni ‘90 in cui lui usa sempre il telefono in momenti meno adatti il telefono è diventato un’ossessione, il telefono è un mezzo di comunicazione che ci fa dire in pubblico i nostri affari quindi c’è una rottura di quello che è la sfera pubblica e la sfera privata. Navigare in rete/1: il fallimento del WAP • 1997, Ericsson, Motorola, Nokia + Unwired Planet: si mettono insieme e creano il Wireless Application Protocol (WAP) che però fallisce (in USA e in EU soprattutto) • Scopo: internet tramite cellulare • Fallimento (in Occidente) - Scarsa attenzione utenti/usabilità: se ai guarda la foto affianco si vede che l’accesso alla rete si doveva fare da quello schermo osceno e non andava bene - Un sotto-insieme del web - Standard è internet sul pc di casa e non sul telefono • Successo in Giappone: rivalutazione del ketai loro accedono alla rete grazie allo standard WAP perché lì ha successo. Il ketai (il telefono) non aveva grande popolarità negli anni ’90, quando si possono visualizzare le mail sul cellulare i businessman si appropriano del telefono perché si possono prolungare le giornate di lavoro (perché si è sempre raggiungibili). Navigare in rete/2: 3G • 3 G è oggi associato a internet mobile • Ieri (1992), 3G nasce per altre due idee - Roaming universale: ovunque vado nel mondo posso usare il mio telefono senza delle tariffe assurde - PCS (personal communication services): avere un solo numero per ogni telefono che abbiamo - L’idea che la rete potesse diventare di massa non si prendeva nemmeno in considerazione (e quindi che non diventa un mezzo di comunicazione che è utilizzato da tutti grazie al telefono) • Sviluppo del 3G nei primi anni 2000 - 2001: Giappone, Corea, Italia primi paesi che hanno il 3G - Hutchison Whampoa (Tre): politica aggressiva e videochiamata/mobile TV Lo smartphone Un oggetto radicalmente diverso dal telefono mobile • Computer • Flessibilità d’uso: convergenza? • Apple, la «reinvenzione» del telefono e il multi-touch screen La febbre mondiale • Il maggior successo della storia dei media • Fortuna nei paesi sviluppati e in via di sviluppo: le ragioni diverse • Telefoni mobili nel mondo e riflessioni sul digital divide • Ma anche forme di resistenza! ci sono ancora oggi forme di resistenza all’uso del telefono mobile a causa dell’ossessione che sta causando Africa e telefonia cellulare In Nigeria il telefono è considerato un “fuoco brucia soldi”. M-PESA -> si possono trasferire some di denaro tramite degli sms il che è utile in posto dove i bancomat non sono molti, ma anche alcune sociologhe hanno riscontrato un problema in tutto questo: una volta era l’uomo che portava i soldi in casa e il fatto è che le donne avevano paura che gli uomini non tornavano più a casa a portare i soldi fisicamente a casa. LA DIGITALIZZAZIONE DEI “VECCHI” MEDIA ANALOGICI Cambia: 1. Riproduzione musicale (il suono) 2. Libri e giornali (l’editoria) 3. Cinema e fotografia (l’immagine) 4. Radiotelevisione (il broadcasting) ma quando è una rivoluzione e quando una continuità? Il digitale rivoluziona, o meglio riconfigura, i vecchi media analogici e lo fa in 3 campi: • Produzione • Distribuzione 37 • Consumo 1. Produzione • I giornali: il pc in redazione e la digitalizzazione in stamperia da anni 70/80 del Novecento • Il cinema: produzione «dal basso», nuove tecniche (Pixar, 1986) 2. Distribuzione Musica • Anni ’80, il CD come «tecnologia conservativa» • La rottura: con l’invenzione del mp3 (1995) il CD viene meno - Anni ’80, gruppo di lavoro MPEG - Interessi di broadcasters e imprese informatiche • Applicazione alla musica - File sharing (mp3.com 1997, Napster 1999): rivoluzione nella distribuzione - Lettori mp3 (Ipod 2001 e Itunes 2003) Cinematografia • Domesticizzazione (portare a casa il cinema): dal VHS/dvd fisico allo streaming di Netflix (nasce nel 1999, per acquistare film fisici, adesso per streaming) 3. Consumo • Broadcasting radioTV: frammentazione (l’audience è sempre più frammentato perché i canali sono aumentati molto), personalizzazione (i canali tematici sono una sorta di personalizzazione), podcast (allentamento della «simultaneità despazializzata»; allentamento della forma-flusso) la digitalizzazione rompe il palinsesto • Allargamento enorme dell’accesso alla comunicazione (specie in ottica globale) ci sono 3 miliardi che navigano in internet e 7miliardi che hanno il telefonino Il digitale non è rottura completa, ci sono continuità e paradossi: analogico e digitale. Continuità e paradossi: 1. Non esiste una contrapposizione digitale-analogico ma il digitale stimola analogico oggi grazie ad Amazon ad es. si vendono molti più prodotti fisici del passato, oggi i libri Kindle vendono di più dei libri cartacei. Siti come Amazon sviluppano la vendita di libri di carta perché è più semplice per loro venderli. Paradossalmente la carta che usiamo oggi procapite è raddoppiata. 2. Il digitale fa emergere “nostalgia” dell’analogico: es. vinile, fotografia esistono dati che dimostrano che nel 2015 l’industria vinile produce maggior fatturato della musica in streaming, inoltre il comparto dei vinili è tornato ai livelli del 1988. Anche Amazon ha aggiunto la casella “vinili” (digitalizzazione lavora per l’analogico). La fotografia: ci sono nostalgie fotografiche anche quando usiamo Instagram sentiamo con i filtri che fanno sembrare le foto analogiche, oppure per il fatto che è aumentato il consumo di macchino fotografiche istantanee. 3. In alcuni settori, analogico rimane più rilevante del digitale: es. giornali di carta in ottica globale • 2014: 93% del fatturato della stampa quotidiana proviene dal cartaceo
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