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riassunto del libro "Arte del 1900" per la storia dell'arte contemporanea Roberto Pinto, Appunti di Storia dell'arte contemporanea

riassunto del libro "Arte del 1900" per il corso di Storia dell'arte contemporanea, Prof. Roberto Pinto.

Tipologia: Appunti

2017/2018

In vendita dal 25/10/2021

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Scarica riassunto del libro "Arte del 1900" per la storia dell'arte contemporanea Roberto Pinto e più Appunti in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! Arte dal 1900 : Modernismo, Antimodernismo, Postimodernismo H. Foster-R. Krauss - YA. Bois — B. Buchloh-D. Joselit REALISMO E COURBET Jean Auguste Dominique Ingres (1780-1867) Eugène Delacroix (1798-1863) Gustave Courbet (1819-1877) Jean Francois Millet (1814-1875) SAS Inizia nella prima metà dell'Ottocento, il secolo più importante per l’arte a livello internazionale, dove essa diventa più ricca e raffinata. A Parigi in questo periodo vivono due artisti che rappresentano le due diverse anime dell’arte Ingres e Delacroix n Ingres segue il movimento Neoclassico, ritenuto artificiale, esso non si occupava di aspetti reali della vita. Il Neoclassicismo esprime temi anche contemporanei, ma con forme allegoriche. Il Neoclassicismo diventa pittura accademica, previlegiata nei rapporti di forza. Così nel 900° le dittature si appropriano di temi classici per rappresentare il proprio potere. Nascono una serie di motivi orientalisti. Il Neoclassicismo ha forte fiducia nella tradizione. Delacroix era della corrente del Romanticismo, dove i sentimenti erano troppo amplificati, stilisticamente più movimentata che caricaturavano gli eventi storici 2 Delacroix, Il 28 di luglio : la libertà che guida il popolo, 1830 : diventa emblema. È un dipinto allegorico quanto quelli neoclassici, ma c’è un misto tra elementi concreti, reali vissuti dai parigini ed elementi simbolici. Così la figura della libertà è per metà una dea, una musa, per metà umana, ha elementi reali, simbolici di questo passaggio della rivoluzione. Alto elemento forte introdotto poi tema del realismo è la verità con cui si costruisce il quadro. La figura femminile non è realistica, ma i corpi sono corpi veri che la gente trovava per strada all'indomani delle rivolte > Il realismo intendeva dare del mondo reale un rappresentazione fedele, oggettiva e imparziale, fondata sulla meticolosa osservazione della vita contemporanea. Nonostante la carica rivoluzionaria del Realismo, le opere più acquistate ed esposte dai potenti saranno neoclassiche o romantiche. Tipo i quadri di Gérome o Chavannes. Chavannes una deriva diversa che più essenziale, quasi preludio al simbolismo. EALISMO 1) Dopola rivoluzione del 1848 anche la pittura assume nove forme : se prima si dava maggior importanza alle allegorie e al simbolismo, ora vengono invece realizzati soggetti campestri e di vita reale, colta nel suo scorrere. | colori n divengono più cupi e terrosi e le pennellate più corpose n | protagonisti sono Courbet e Millet. Hanno in comune la partenza. Legata alle persone umili, i contadini, gli operai. Coloro che non hanno ruolo decisivo nella storia. Gustave Courbet (1819-77) 1) È unartista che si dimostra già formato nella fine degli anni quaranta dell'Ottocento. Attorno a questo periodo nasce la fotografia, portando una modalità nuova per rappresentare il mondo. 2) Nonnasce a Parigi, ma in un paesino di nome Ornans. || padre, ricco possidente di terra, gli fa stustudiare giurisprudenza ma il figlio si imporrà come artista autodidatta 3) Nel 1861 dichiarava che “la pittura è un’arte essenzialmente concreta e può consistere solo nella rappresentazione delle cose reali ed esistenti. È un linguaggio interamente fisico, che ha per vocaboli tutti gli oggetti visibili. un oggetto astratto, invisibile, che non esiste, è estraneo all'ambito della pittura”. 4) Autoritratto con cane, 1841 / Uomo disperato (autoritratto), 1843-45 . È la figura importante, più radicale, con maggior ricaduta sui posteri Va a studiare a Parigi, fa anche parte di una borghesia. | primi anni sono un susseguirsi di autoritratti. Lo vediamo in una serie di stili diversi 5) Sirifletta sul ruolo che nell'Ottocento hanno gli artisti. È un ruolo l’idea dell'artista che inizia a produrre i lavori e poi li immette sul mercato. Il ruolo della committenza è sempre meno determinante. Gli artisti propongono temi, quadri in Salon, gallerie. Per Courbet è importante l'impatto con la società parigina. Si fa un'idea che ha stimolato con Baudelaire, Proudhon 6) DopocenaaOrmnans, 1849: sono tre quadri (questo, gli spaccapietre e i funerali a Ornans) tra 48’ e 49° cono molto importanti di riferimento per la critica. Nel 49 con questo quadro prende la medaglia del Salon. Viene riconosciuto grazie alle sue grande abilità stilistiche pittoriche. La composizione, luci, ombre vengono accettate un po' come quadro di genere, accademico Può così presentare quadri al successivo Salon senza che nessun possa porre un veto per non accettarli. Oltrepassa il vaglio della giuria. 7) Glispaccapietre, Funerali a Ornans, 1849 : Li espone al Salon successivo. || primo è stato perso durante i bombardamenti di Dresda nel 45°. È un’opera che a tradurre una scena familiare. Coinvolge generazioni diverse e umili Se in Millet c'era ammirazione verso i contadini, qui no. C'è l'occhio fotografico, coglie la camicia strappata del bambino, le scarpe consumate. È la fatica che abbruttisce. Non nasconde in nessun modo d'aspetto sociale. A un confronto emerge che il contadino di Millet (La spulatura del grano, 1848), i tratti siano più morbidi rispetto a nudezze e crudezze di Courbet. Il contadino di Millet ha la sua dignità. Funerali a Ornans, 1849 : non specifica di chi è il funerale, è un quadro molto grande. Le figure sono a dimensione reale. Fanno un semicerchio intorno a questo fosso. Li spettatori fanno l’altra parte del semicerchio. Non c'è l’idealizzazione nelle figure. Ha rifiuto di comporre, di nobilitare Dai prelati al cane, ai popolani sono tutte figure credibili. Noi siamo come partecipi della morte, dello spazio a noi comune. l'idea della grande composizione non è totalmente nuova, ma cmq innovativa. Le signorine del villaggio, 1851 quadri da noi percepiti senza scandalo potevano essere nel loro contesto fortemente inconsueti Nei Funerali a Ornans c'era trappa scientificità, troppa realità nella rappresentazione di questo momento. Ne Le signorine del villaggiovi è il tema della carità, stanno donando del denaro. Cosa infastidiva? Non c'è l’idealismo, sono vestite in abiti quotidiani secondo la moda del tempo. Moda non parigina, ma periferica, scaduta. Sono provinciali. Altro elemento di fastidio in Courbet è il monumentalizzare le figure, qui minore che nei Funerali a Ornans. è presentato al Salon del 52. Si noti l'esposizione aquadreria, tele affiancate a riempimento dell'intera parete. Questo riempimento spaziale, questo horror vacui è come un ribaltamento delle gerarchie, non c'è preminenza di un quadro sull'altro. Non c'è più una gerarchia precisa di valori. Anche se gli artisti più importanti si raccomandavano di non esser collocati nella riga più in alto (che raccoglie le figure meno importanti) e in quella più in basso. Questo quadro che compare tra molti altri, non è particolarmente apprezzato anche per la sfrontatezza dei soggetti, rappresenta delle sue parenti. Dai giornali dell’epoca cogliamo una recensione non troppo positiva. Si vedano le illustrazioni satiriche 10) Le fanciulle sulla riva della Senna, 1856 : fa scandalo. Si innesca come un meccanismo di voyeurismo dell'osservatore. Si mostrano elementi intimi, c'è il sospetto che avesse dipinto delle prostitute (erano le sue sorelle). Dal catalogo di una mostra abbiamo importanti dichiarazioni di Courbet. È una mostra organizzata da Courbet, il Padiglione del Realismo. Dichiara di aver studiato antichi e moderni, ma senza voler imitare gli uni e gli altri e senza scadere nell'arte per l’arte e si è affidato alla propria soggettività per “fare Jean Fran 1) Era borghese, colto. Non viene dal basso, ma la dell’arte viva”. C'è coscienza del sé, l'artista decide il tema, decide di interpretare il proprio tempo senza porsi al servizio di un committente L'artista è commentatore culturale del tempo. È un cambiamento paradigmatico rispetto all'epoca precedente 11) Thomas Couture, La pittura realista, 1865 : la reazione degli artisti più accademici è aggressiva. Couture in questo quadro rappresenta il pittore realista che fa sedia di una testa classica e dipinge la testa di un maiale. È come un capovolgimento di valori, di moralità. E affianco la bottiglia di vino finita. Il messaggio è che gli artisti realisti non sanno distinguere bello da brutto, bene da male. Hanno categorie non condivisibili 12) Nel realismo si cerca crudezza, aspetti reali del proprio tampo. Courbet prefigurerà scelte radicali del'900. E il padiglione del realismo nasce in parallelo all'Expo di Parigi del 55 183) L’atelier del pittore. Allegoria reale che fissa una fase di sette anni della mia vita artistica e morale, 1854-55 : è tripartizione. Da un lato l’autore a dipingere, da un lato la modella come osservatrice del quadro, dall'altro un bambino, altro osservatore. Al centro il pittore è intento a fare un quadro realista. E il bambino lo può capire. Courbet prenderà posizione nella comune, è di ambito socialista. E questo aspetto del realismo è legato ad un'istanza politica. L'arte deve poter essere capita da tutti Nella parte a sinistra mette tutto ciò che in qualche modo è in conflitto con lui. Dal lato destro come un gruppo di suoi sostenitori. C'è una come allegoria della sua vita. È un quadro ricco di significati che induce a riflettere sugli argomenti. 14) Frédéric Bazille, L'atelier de la rue de la condamine, 1870 . l'atelier d'artista diventa un genere. È luogo di scambio, un modo per dichiarare importanza a se stessi e al proprio ruolo. Così la prima mostra impressionista sarà nello studio di Nadar 15) L'origine del mondo, 1866 : è un opera per amatori, non per esporre. Su commissione. È una nudità scandalosa. Senza bisogno di dive o dee come di la venere di Tiziano o di Goya. Masson con un ruolo nel Surrealismo, realizzerà una copertura per l'origine del mondo. is Millet (1814-1875 lezione appresa accademicamente da Michelangelo, da Poussin. È applicata ai contadini. | soggetti hanno aspetto idilliaco, ma sono persone umili, alle prese con un lavoro pesante. Dagli anni 40’ introduce una lettura del lavoro dei campi, degli umili, non più come figure sublimi o arcaiche ma reali. (La spoltura divisa tra due poli. Da un lato di attualità dal momento che immetteva verità contemporanee dall'esterno del Salon. Un altro che era evidente non solo nella narrazione di moralità moderna ma persino nei suoi contributi maggiori alle immagini degli eventi drammatici militari e politici di quei giorni. L'esecuzione di Massimiliano è una dichiarazione quasi documentario, l'equivalente di un sevizio fotografico. 16) La ferrovia, 1873: esposto al Salon del 1874. È un dipinto scandaloso essendo offensivo alle giurie. Sia per il modellato minimo, che per il Massimo biancore, per la molteplicità dei punti di vista narrativi, o per le pennellate illeggibili, potevano essere duplicati nella maggior parte delle opere battezzate ufficialmente come impressioniste nel 1874 17) La famiglia Monet nel loro giardino all’Argenteuil, 1874 : C'è familiarità tra questi artisti. Nello scambio di stile (pittura en plein air) come nella rappresentazione vicendevole. Ma ritorna a una pittura più accademica, borghese in Nella serra, 1879 Edgar Degas (1834-1917 1) Ritratto di Diego Martelli, 1879 : Martelli è un pittore, più noto come critico d’arte. viveva gli anni dell’impressionismo da coprotagonista. Pensava che Manet e Degas non fossero veri impressionisti, ma rappresentanti della modernità, che avessero introdotto i temi della modernità. Vedeva l’impressionismo in Monet, Renoir e Pissarro. Quello che emerge dalla critica attuale è che l’impressionismo è un'etichetta che difficilmente riusciamo a definire 2) Salon : Lo stato (Ercole des Beaux-Arts) organizza il Salon. Quindi concorrono gli èlite francesi in quel tempo. Il salon è un'occasione pubblica. Il prezzo del biglietto è popolare e la domenica ingresso gratuito. Ogni primavera, più ‘o meno da maggio fino a metà giugno, a partire il periodo tra il 1855 e il 1863, quando il Salon ha cadenza biennale. Le norme per l'elezione della giuria che deve giudicare le opere. Fanno gli accademici, vincitori del Prix de Rome, chi ha già avuto almeno tre medaglie nei Salon precedenti. Gli altri artisti devono infatti sottoporre le loro opere a una commissione Erano 1000 opere del 1867 ma nel 1870 sono diventate 5434 opere il potere della giuria è immenso, e la sua composizione una questione nevralgica. Fino al 1848 era formata dagli medici, letterati, scienziati, molto raramente artisti. Il 1848 spazza via ogni restrizione. La repubblica restaura un collegio giudicante, ma eletto da tutti gli artisti Ma nel 1857e fino al 1863 con lo choc del Salon des Refusés da quel momento saranno gli artisti a giudicare gli altri artisti. Vota chi di fatto appariene già al sistema o ne condivide il gusto Sarà così fino al 1880. Quado l’amministrazione si ritira e l’organizzazione del Salon passa alla société des Artistes Francais, perdendo il suo carattere pubblico e si avvierà al declino. Si arriva all'apertura del Salon a tutti gli artisti. Ma quale modo per selezionare i pittori? L'alternativa parte dall’atelier di Nadar. presta lo spazio ai suoi amici pittori. Si passera poi ad una galleria privata. È un salone alternativo primo catalogo : 135 opere di 30 artisti diversi era una mostra in cui ciascun artista partecipava con una quota per spese varie ed eventualmente poteva vendere i propri lavori. Abbiamo artisti anche molto diversi tra di loro. Si vuole raccontare la propria realtà. Se prima l'artista rappresentava qualcosa che stava dall'altra parte si passa ora a ciò che per l'artista è importante, cosa lui percepisce della realtà. È uno sguardo che porta con sé forte rielaborazione. È il quadro deve essere qualcosa in cui immergersi, che appaga i nostri sensi, non che ci istruisce o ci dà la via della moralità o della religione. C'è spettacolarizzazione. Degas ha iniziato come neoclassicista in Semiramide alla costruzione di Babilonia del 1861. Anche attinge alla cultura italiana perché il suo nonno paterno è italiano. Nella famiglia Bellelli del 1860 ca, ha la capacità dell'artista di scandagliare gli affetti psicologici. C'è qui un sapiente gioco di sguardi. Ha guardato il quadro di Signorini che ha considerato la tematica sociale. Nel 1855 ha dipinto l’autoritratto che è richiamato di Ingres Donna con crisantemi, 1865 . è un ritratto ed è una natura morta. È un rompere le categorie Degas rielabora, mette insieme prendendo da tradizioni diverse. Interessante il gioco di trasparenza della bottiglia. Ad esempio nei fiori di Courbet, c'è il discorso analogo tra natura morta e soggetto umano. Invece i fiori di Degas, sono resi con rapide pennellate, in modo che si confondono con la decorazione dei fiori artificiali della carta da parati che sta dietro, e che li differenzia anche dai dettagli più rifiniti della testa della donna. | ritratti ambientali. L'ufficio del cotone (ritratti in ufficio a New Orleans), 1873 e Place de la Concorde (ritratto del visconte Lepic e delle sue figlie), 1875 : tutte due esprime il giorno quotidiano. Ma il primo quadro ha il punto di vista obliqua, elemento inconsueto all’epoca in cui si privilegiava il frontale o il laterale L'orchestra dell'opera ,1870 : qui le ballerine sono tagliate addirittura a livello della testa. A lui interessava l'orchestra. Il taglio è fotografico. È un ritratto quasi realista, c'è forte attenzione al particolare. Degas decostruisce categorie (ritratto, spettacolo..) per riunirle a suo piacere Qui i suonatori sono dipinti puntualmente o molti particolari, ma le ballerine appena accennate Come ha fatto una foto con la macchina fotografica di un pubblico parigino, in una costruzione totalmente artificiale che assicura all'artista il diritto di inventare le regole del suo dominio estetico. 2 L'étoile, 1878 : si cala negli occhi dello spettatore. È un vedere attivo. Lo spettatore è compiaciuto, affascinato da ciò che vede. Qui vediamo non lei in rappresentazione frontale, chiara ma come in quel momento lo spettatore la vede. Le foyer de la danse è l'opéra de la rue Le Peletier di 1872, Degas va agli spettacoli per seguire la quotidianità. © L’assenzio, 1873 : coglie questo mondo alla rovescia, delle persone perse. Questa donna non è più una ventenne, come se ormai non potesse più esser ballerina. Né prostituta. Ed è come persa. 10) Le tub, 1886 / La tinozza, 1888-89 : si vede il bagno. Lo dovevano fare le prostitute che dovevano accogliere il cliente. Non era un elemento di quotidiano. | nobili borghesi quasi non lo facevano. E ciò si interseca con quel mondo notturno. Lo stesso Degas si dichiara notturno, va a dipingere l’artificiale, non il naturale notturno all'aria aperta come degli altri impressionisti 11) Degas ben conosce la sperimentazione fotografica di Muybridge e Etienne-Jules Marey. Tutto ciò fa parte del significato del suo lavoro. 12) Ballerina di quattrodici anni, 1879-81 : unica scultura che espone ancora in vita. È bronzo patinato, tutù in tulle, capelli in crini di cavallo, base in legno. Questa la versione al Musse d'Orsay. Aveva realizzato un’altra versione in bronzo. Il bronzo richiama la tradizione, ma insolito è far indossare un vestito. Aggiunge parti di realtà alla scultura. È rappresentata la fatica del movimento della danza. Ma anche faceva la scultura in cera. Diceva “ho modellato in cera animali e persone unicamente per una mia soddisfazione personale, non per riposarmi dalla pittura o dal disegno, ma per dare ai miei dipinti e ai miei disegni più espressione, più ardore e vitalità. Sono esercizi che mi servono ad attivarmi, un documento e nulla più. Niente di tutto ciò è destinato al mercato”. JAPONISME 1) Nel 1854 vengono aperti i porti giapponesi. È un passo importante per una cultura così chiusa in se stessa. Nell'Ottocento con l'avvento di stampe giapponesi si sviluppa un’interessante multiculturalità. Ci sarà confronto tra culture. La maggior parte sono stampe del periodo Edo (di almeno 100 anni prima). | giapponesi erano molto avanzati nella stampa policroma. n Libertà creativa : non si ambisce all’imitazione del reale come in occidente. Non c'è pretesa di igannare il reale, di riprodurlo mimeticamente 2 Le stampe di Hokusai, Harunobu, Hirosighe erano facili da trasportare, riproducibili, economiche. Si diffondono capillarmente 4) Le ceramica sarà l’altro veicolo di diffusione di immagini dal mondo orientale. Ha diffusione nella cultura del tempo, meno nelle avanguardie artistiche del periodo. n Troviamo due immagini che ci ricordano le immagini giapponesi di Manet, Ritratto di Emile Zola, 1867-68 . il paravento e una stampa affianco alla Olympia. O) Whistler, sinfonia in bianco n.2 e La fanciulla in bianco, 1864 : la fanciulla indossa un vestito bianco come prima, ma anche un ventaglio di evidente origine orientale e si specchia in uno specchio con incisioni che richiamano il giappone 4 Monet è un grande ammiratore di Giapponesimo. Ha dipinto Giapponese, 1875 che la moglie di lui che indossa un kimono. È esposta nella seconda mostra impressionista del 76 Il ponte della ferrovia all’Argenteuil, 1874 Nell'Ottocento uno scorcio del genere era insolito. Non è frontale, né dall'alto. Ma soprattutto il ponte è storto. Le vedute di Hiroshige o stampe giapponesi si nota la vicinanza a tali prospettive dove si incrocia visione dall'alto e dal basso. Sono stampe che hanno fatto da stimolo agli artisti ad osare, a provare altro oltre la prospettiva centrica. | giapponesi non rifiutano la prospettiva centrica, ma la usano quando serve 2 Van Gogh realizzerà un quadro preso direttamente da Hiroshige. Così anche molte illustrazioni prenderanno molto dalle stampe giapponesi, stampe in quadricromia, senza un'eccessiva gamma di colori. È un'ispirazione alla semplificazione. Ma non si conosce la complessità della pittura giapponese. Sono incomprensioni, confusioni che portano a ciò. Artisti che colgono solo alcuni elementi © Lautrec anche ha influenzato dal giaponisme. Fa litografie importantissime. Divan Japonais, 1892- 93. Adotto la stilizzazione ed essenzializzazione giapponese, così l’uso dei pochi colori Claude Monet (1840-1926) 1) Eugène Boudin (1824-98), sulla spiaggia, dieppe, 1864 / sulla spiaggia, tramonto, 1865 poté guardare | cieli in contiuno mutamento e l'atmosfera delle spiagge sulla manica spesso battute dal vento, e i movimenti delle nuvole, della gente, delle barche e dell'acqua. Diceva “ogni cosa dipinta sul luogo ha sempre una forza, un potere ,una vivacità di tocco che non si può trovare di nuovo nello studio.” La figura per lui, non era né più né meno importante di ogni altro elemento in questa continuità di luce e di atmosfera, e per un volto, non servivano più dettagli che per la curva di un ombrellino. Era piuttosto famose ai tempi sulla parte atlantica della Francia dove risiedeva. Monet stesso lo porta negli ambienti impressionisti. 2) La colazione sull'erba, 1865-66 : ritaglio centrale dell’opera. Ma la versione originale doveva essere più grande. Se si osservano attentamente le due opere si nota come il protagonista maschile e femminile sono gli stessi in diversi atteggiamenti. La pittura en plein air è come stereotipo. | soggetti sono ricorrenti, non interessa la verità di figure. Il soggetto diventa solo stimolo per creare un quadro. La composizione è la cosa più importante. Prima di questo quadro ha dipinto Studio per la colazione sull'erba nel 1865. Quel tempo è giunto a Parigi, inizia a dipingere da Manet. Lo vedeva come figura di riferimento. Qui il tema viene da un tentare di ripetere un quadro di Manet. Donne in giardino, 1867 : anche qui la donna è la stessa nelle tre pose, con tre abiti diversi ma simili. Significativo il balzo cromatico tra il bianco delle vesti e i colori del giardino. Lo sguardo è attirato verso il centro di quadro e attraverso un gioco di equilibrio di masse di colore si spazia verso il resto. Chiaramente Monet credeva in un Realismo diverso da quello di Courbet o persino di Manet. Ci sono le percezioni immediate del mondo osservato potevano essere messe in risalto, in tutta la loro freschezza e purezza, un tipo di punto di vista innocente. Queste donne di Monet sono creature così altamente estetizzate, che siedono e si muovono con grazia studiata, ma occasionale e che come attività. Per quanto questo quadro moderno piacere possa sembrare artificiale nei costume e nei gesti, l'ambiente del giardino è invece di una magnifica veridicità visiva, le macchie di colore che rendono pienamente il risultato dei mesi di lungo lavoro di Monet per piacere, con pigmenti sulla tela, lo splendore sia severo che gentile, della luce del sole come se essa macchiasse le foglie e il prato o proiettasse modelli irregolari di ‘ombre attraverso il sentiero del giardino. Camile, 1866 : estrema sensibilità per il colore, forza del verde. È un’opera accettata, si poneva in una dimensione più tradizionale. Terrace at Saint Adresse, 1867 : Monet diventa pittore del colore. Lo vediamo nei fiori rossi, nelle bandiere al vento. La soglia di luminosità è molto alta Le Grenouillere di Renoir e Monet, Bagnanti a La Grenouillere di Monet, 1869 : è un luogo vicino Parigi. È un luogo di svago. Anche Renoir è sperimentatore che è attento alla molte plicità della luce nel corso della giornata e ai riflessi della luce sull'acqua. Entrambi (Monet, Renoir) cercano di rappresentare la brillantezza dell’acqua. In Renoir i colori sono più pastellati, neutri, Rococo, più morbidi ed eleganti. Le figure di Monet sono più rigide ma più vive L'atmosfera varia, con un accento più fragrante e indistinto in Renoir, mentre Monet crea un tono più argento e limpido. Nella visione dell’epoca sembravano che sono gli studi, non si coglieva il valore delle impressioni. Ma Monet stava diventando l’unica cosa importante che la ricerca individuale del fenomeno estetico più meraviglioso e più primitivo, il mondo visto come sensazione primaria inedita. 4 Hotel des Roches-Noires, Trouville, 1870 : si veda come la bandiera è evanescente, non finita ma vera. Sembra veramente muoversi al vento. Monet lascia non finito, gli elementi in quanto impressioni 8) The thames below Westminster, 1871: Monet va a Londra. Guarda con attenzione Turner, pittore inglese che analizzava le manifestazioni estreme della natura. | temporalil, la nebbia e il fuoco. © Impression, Soleil levant, 1872 : è l’opera che darà il nome all’impressionismo. E vi è l'influenza di Turner 10) Boulevard des Capucines, 1872-73 / Carnival on the Bolulevard des Capucines, 1873: A prima vista, sembrare una confusione incomprensibile di movimenti casuali, resi a piccole macchie. Fu concepito ed esposto come finito in se stesso, soddisfacendo l'artista e i suoi colleghi, ma chiaramente un affronto per gli standard ereditati del finito. Ma Monet aveva preso (la descrizione delle figure in primo piano, se non nello sfondo, è abbastanza precisa da mostrare dettagli di costume e persino le espressioni dei volti) ingredienti urbani e li aveva dissolti in un mondo fluido, aperto, di un tale movimento costantemente intercambiabile e indefinito, che i cappelli a cilindro e i mantelli neri dei gentiluomini sembravano indistinguibili, in forma e sostanza, dalle strutture scure delle carrozze a cavallo 11) Scaricatori di carbone, 1872-75 : è un tema sociale, ma è scusa per dipingere perché non intento morale. c'è riflesso di un primo boom industriale 12) Gare St.Lazare, 1877 . alternanza, varietà di temi. Qui osserva la città, il cambiamento. La ferrovia è il futuro, il cambiamento. 13) Covoni, 1891 : da questi anni inizia a dipingere senza figure, senza soggetti. Qui contano i colori, abbiamo foto fatte da Monet per riuscire nella giusta rappresentazione. | covoni sono rappresentati come passano nei vari momenti dell’anno. E Cattedrale di Rouen, 1894. 14) Ninfee, armonia in verde, 1899 : ci avviciniamo all'ultima parte della sua vita. Si rifugia in questo tema del giardino che ha influsso dal giardino giapponese 15) Ninfee, 1920-26 : realizzate molto in là con il tempo. Le avanguardie storiche già si sono affermate. Non può essere avanguardista, ma porta all'estremo il suo modo di dipingere. Qui l'opera d’arte è a 360 gradi. Si veda tutte queste confessioni personali, fu anche un dipinto tipico degli anni Novanta del diciannovesimo secolo, quando, come vedremo, più di un artista, conscio che il secolo stava terminando tentò di dipingere dichiarazioni altamente filosofiche sul significato della vita, della storia, della società. 21) Fae Iheihe, 1898: alta opera dalle controverse interpretazioni. È l’ultimo periodo di Gauguin Morirà di sifilide, malattia che renderà difficile la pittura. dipinge sempre più in maniera abbozzata. 22) Racconti barbari, 1902 : ha dipinto un anno prima di morire. L'uomo in centro è buddismo, la donna destra è la religione primitiva, altro uomo dietro di uomo buddismo è il cristianesimo Vincent van Gogh (1853-90) Vincent e Theo sono figli di pastori protestanti, famiglia rigida. Uno zio fa invece il commerciante d’arte. Theo seguirà questa strada. Vincent segue invece le orme del padre, cerca una strada nella pratica religiosa. Vuole fare il predicatore. A questa sua vocazione alle parole si alterna la vocazione ad esprimersi con le immagini. Negli anni 1880-1890 sono gli anni di attività di van gogh. Può muore suicida. Solo la partire dagli anni 80 la sua scelta diviene definitiva. Dalla lettera a Theo che ha scritto al luglio 1880, possiamo sapere che ha accesso l’arte. guarda ai paesaggisti di Barbizon e ai realisti, a Delacroix. Interesse anche le figure umili, quotidiane 1) Il seminatore ® Del 1881: Da Millet. Nella fase iniziale prende molto da Realismo. Dall’esaltazione delle figure umili come esempio di accettazione della vita, di umiltà. È una concezione in un certo senso cristiana. L'elemento spirituale alla base di tutti i lavori di Van Gogh @ Del 1888-89: Fino agli ultimi anno ammira Millet. In una lettera del 1882, evidenza l'importanza del suo sentire, legato anche alla sua semplicità, al suo essere rozzo che gli permette forte empatia. E con l’empatia deve riflettere l'esterno. 2) Mangiatori di patate, 1885 : quadro di interni. Le figure sono completamente immerse nel loro ambiente, quasi trasformate da esso. Assomigliano a ciò che hanno intorno. Sono gli umili. C'è rozzezza. Van Gogh ha intuito nelle vite miserevoli dei poveri, è diventata un luogo comune nella pittura tardo ottocentesca, fornendo, agli spettatori della classe media, un palliativo estetico ai fatti tristi della società fuori dai musei e dalle gallerie. Si rivolse alla vita giornaliera dei contadini che egli conobbe da vicino, durante il suo soggiorno di due anni (1883-85) nella casa del parroco della sua famiglia nel villaggio olandese di Neunen 3) Egli visse e lavorò a Parigi dal marzo 1886 al febbraio 1888. A Parigi incontra Bernard, Gauguin, Toulouse-Lautrec 4) Veduta di Parigi da Montmartre, 1886 : vicinanza agli impressionisti nel modo di rappresentare la città. Si noti come però i colori siano più scuri, più da Olanda che da Parigi 5) Un paio di scarpe, 1887 : abbiamo sei versioni diverse. È come se lui facesse un secondo autoritratto di se stesso. Numerose sono state le letture freudiane psicanalitiche. C'è in Van Gogh una sorta di autoanalisi, di tentativo di capire sé oltre che il mondo 6) Ristorante “De la Sirène” ad Asnièrs, 1887 : già vediamo i colori a cui siamo abituati in van Gogh. Sono pennellate successive, ma è ancora una scomposizione che assomiglia molto a Signac, a Pissaro in quegli anni 7) Autoritratto con cappello di paglia, 1887 : già si discosta dal Pointillisme che egli aveva ammirato nell'opera di Seurat e che aveva direttamente appreso dalla sua amicizia con Signac. La pennellata segue i contorni. È una pennellata che si dà direttamente sulla tela (pittura in un certo senso rozza). Forte influenza giapponese Si trasferirà ad Arles come in cerca di questa semplicità e spiritualità. Una vita lontana dalle ricchezze verso una sorta di comune 8) Van Gogh fa vere e proprie copie di tavole giapponesi. Cerca di capire cosa volessero intendere in quest'arte. c'è amore verso la semplificazione e spiritualità dei giapponesi. Il quadro Père Tanguy del 1887-88, ha influsso delle serigrafie tradizionali giapponesi. Anche in Rami di mandorlo in fiore del 1890 ha un po’ l'essenza del Giappone 9) Nel 1888, lasciò Parigi per Arles. Per lui abituato agli inverni grigi, nuvolosi del Nord Europa, il Sud della Francia poteva essere paragonato alle bellezza esotiche del Giappone, le cui incisioni con i loro colori chiari non modulati e i contorni netti, sembravano rinascere in questo mondo verdeggiante di fiori, di cieli blù e di sole più giallo. Il sole di Arles era una forza che gli dava la vita, la sua produzione. Nel 1888 fu prodigiosa, con più di un centinaio di dipinti che registravano questo abbraccio energico di un ambiente fresco e di una nuova partenza ® La casa gialla ® Camera da letto ad Arles @ I ponte di langlois ad Arles ® La vigna rossa ® Café Terrace di notte ecc 10) Caffè di notte in place Lamartine ad Arles, 1888 : Dipinge interni. È una situazione intima, soggettiva. Questa potenzialità diventò innovazione di sentimento come pure di stile. Dal momento che l'equilibrio psicologico precario dell'artista, che si manifestò in una crisi che incominciò proprio prima del Natale del 1888 e incluse la mutilazione di un orecchio, spesso deviò dalla gioia esultante de //seminatore, con il suo inno ad una meraviglia quasi soprannaturale della fertilità della terra, alla profonda ansia rivelata in questo quadro. Proietta anche un ambiente psicologico di emozioni conflittuali, dall'agitazione infernale senza respiro che ci conduce vertiginosamente al centro della scena dove convergono, rapidamente, le assi gialle del pavimento, fino all’arida inerzia, nella quale un cameriere, vestito di bianco, sta in piedi, quasi come un prigioniero o un infermiere tra gli avventori che, nell'angolo lontano, s’immergono nell’apatia. Egli asserì che voleva esprimere la terribile passione dell'umanità per mezzo del rosso e del verde 11) Gauguin arriva da Van Gogh. Ha dipingo ritratto di Vincent Van Gogh nel 1888. Si rappresentano vicendevolmente, fanno quadri insieme. Qui è van gogh mentre dipinge i girasoli. C'è un ‘omaggio, ma anche come una critica nello sguardo esaltato di van Gogh. Come se questi fosse esaltato al punto di non riuscire più a comunicare con l'esterno. Vaso con quattrodici girasoli di van Gogh è significato anche metaforico. È l’amore sacro in quanto si rivolge al sole 12) Les Alyscamps, foglie che cadono di Gogh / Alberi blu (verrà il tuo turno bellezza) di Gauguin, 1888 : passeggiata ad Arles, sul cammino tombe romane. Rispetto di Gogh all'uso che fa Gauguin del colore. In certe sue scelte è quasi un omaggio a Gauguin. Si distanzia Gogh in quanto più legato alla pittura dal vero, al soggetto. Si notino in Gauguin le campiture di colore più piatte, uniformi 13) Anche dipingono più insieme ® L’arlesiana, Madame Ginoux con guanti e ombrello di Gogh / Café de Nuit, Arles di Gauguin. ® Ritratto di Madame Augustine Roulin di Gogh / Madame Roulin di Gauguin. 14) La sedia di Gauguin / La sedia di van Gogh, 1888 : Le opere che sono come risposta al ritratto che gli fa Gauguin. La sedia di Gogh è estremamente semplice, contadina. L'altra prevede una candela accesa, dei libri. Gogh vede il lavoro dell'altro come molto più colto, raffinato. Ma Gauguin è no, c'è una pipa e del tabacco nella sua 15) Autoritratto con l'orecchio bendato, 1889 . || taglio dell'orecchio è come un’autoumiliazione per sfogare la rabbia. Rimane ferito gravemente Gauguin parte prima per la Bretagna, poi prosegue i suoi viaggi. Van Gogh va in un luogo di cura, si cura sia mentalmente che fisicamente. 16) Pietà (dopo Delacroix) / Due contadini che scavano (dopo Millet), 1889 : la sua pittura si fa più esasperata, riprende i suoi modelli 17) Gli ulivi, 1889. si immerge nella natura, una natura come tutta collegata, i movimenti sono comuni. Tutto è mosso dalle stesse emozioni. / Iris, 1889 : anche si immerge nella natura. 18) La notte stellata, 1889 : è l'enfasi su una natura che rispecchia come il divino. Sia di giorno che di notte la natura segue la spiritualità. 19) Autoritratto, 1889 : sempre più deformato. Qui non mostra l'orecchio mancante 20) Ritratto del dottor Gachet, 1890 : Figura che in un certo senso ha accudito e apprezzato Gogh come artista. Ne fa molti quadri. Si trasferisce nel 1890 a Auvers vicino Parigi. Viveva sotto la protezione personale del Dr. Paul Gachet. Gogh asseriva che il dottore, che in effetti aveva scritto una tesi sulla melanconia, soffriva di disturbi nervosi simili ai suoi. Forse per questo il ritratto, come Gogh lo descrisse, proietta non solo un'espressione di melanconia ma l’espressione straziante del nostro tempo. Era una posa comune di melanconia nel repertorio internazionale della pittura romantica. 21) Alla porta dell'eternità, 1890 : si riflette sugli altri la propria disperazione. 22) La ronda dei prigionieri, 1890 : ripresa da Gustave dorà. Riflette la sua condizione. Camminano in tondo, senza trovare un'apertura. Contorni forti, linee morbide, pennellate espressive che costruiscono la struttura delle singole rendono sempre riconoscibile Van Gogh anche quando riprende altri pittori. 28) Campo di grano con volo di corvi, 1890 : come presagio del suicidio Paul Cézanne (1839-1906 l'impulso a costruire un mondo pittorico che corrispondesse non alle necessità pubbliche ma a quelle private, era così potente che, per la posterità, egli doveva divenire il patriarca della pittura moderna. Il primo grande maestro che sembrò aver rifiutato i sistemi ereditati e condivisi di prospettiva, di modellato con il chiaroscuro di verità anatomiche, in modo da creare un ordine visivo che fosse soddisfacente per lui e se necessario, solamente per lui. 1) Ritratto del padre dell'artista che legge L'èvénement, 1866 . il riferimento è fortemente personale. Legge il giornale dove scriveva Zola È omaggio doppio sia a Zola che al padre Prospettiva scama, semplificata. È necessario confrontarsi con il quadro più che con la realtà. La costruzione non corretta dà una scala di valori al quadro. La parte di destra è uniforme, frontale. La sedia a sinistra bilancia lo scuro a destra ed è storta. Cezanne è figura introversa, solitaria, grande lettore. Anche ha dipinto Zio Dominique (Man in a cotton cap). tutti sono in primi anni. Che sono soggetti intimi, personali 2) L'assassinio, 1867-70 : è un soggetto scomodo alla realtà del Salon parigino. Il primo decennio della sua opera può essere il più crudele. Egli esplorò i recessi scuri e morbosi della sua psiche turbolenta e creò immagini brutalmente rozze di violenza e di sessualità. La sua immaginazione rappresenta una sciarada sadica. Forse ispirata da qualche violento episodio di fatti o di finzioni dell'Ottocento, il dramma. Una vittima femminile trattenuta da una donna corpulenta mentre un uomo la sta pugnalando, presenta i caratteri del giornalismo giallo, tuttavia i dettagli sono spariti in un ‘grossolano modellato delle figure che, al massimo dello sforzo fisico, rappresentano il loro crimine nel paesaggio più triste e sotto il cielo più annuvolato Una moderna Olympia, 1873-74. risposta all'opera di Manet. Na accetta tutti i caratteri che sono stati criticati. C'è più dubbio sul fatto che lei sia una prostituta. Il punto di vista si sposta all'indietro e mostra degli spettatori nella stanza. Altra accusa riguardava lo stato di abbozzo dei quadri di Manet. In questo quadro questi aspetti sono come esasperati. Le pennellate, aggressivamente rapide e rotte, sebbene caotiche in confronto agli standards della tessitura di pigmento di Manet, era un qualche cosa che stava a proprio agio nello studio di Nadar. Era una fantasia erotica complessa, totalmente estranea all'orientamento empirico degli altri artistiche sposarono la variante impressionista del punto di vista realista. La casa dell’impiccato, in Auvers-sur-Oise, 1873: inquietudine in questo paesaggio. Influenza della pittura spagnola e di Pissarro. Il cortile di una casa colonica ad Auvers, 1880 ca: già qualche esito di una ricerca diversa. Ci sono stesure più compatte. Il colore è spatola o a coltello a lasciare queste tracce. L'insieme di pennellate spezzate, pallide che definiscono la terra e la tessitura grezza, a blocchi che descrive il tetto e le pareti della casa colonica, riflettono in un modo goffo ma risoluto. Le superfici assolate, a macchie, comunicano la sensazione momentanea degli impressionisti. La maglia di pennellate spezzate, quasi palpabili come carattere, crea, come in un dipinto impressionista, una tessitura continua. Qui sembra essere trascinato, da un lato a conservare la superficie luminosa degli impressionisti, una reta di pennellate vibranti che dissolvono il nostro senso di peso e di materia, mentre al tampo stesso, restituisce un mondo pre-impressionista, legato alla legge di gravità, alle forme solide che si possono misurare sul terreno, da vicino a lontano. Il lavoro di Cezanne, è stato spesso associato con l'iniziativa generale di far risorgere la chiarezza delle forme geometriche essenziali, dopo che gli impressionisti avevano distrutto questi simboli di ordine preconcetto. Nel 1904 ha scritto una lettere a Emile Bernard che “trattasse la natura attraverso i cilindri, le sfere, i coni” è stato citato molte volte come la sua ricerca in natura verso qualche cosa che sembravano gli ideali platonici della geometria solida. Tuttavia, l'evidenza dei dipinti di Cezanne contraddice immediatamente una tale generalizzazione. Nessun contorno, nessun piano, nessun volume in Cezanne si può dire equivalente a nessuna di tali purezze astratte Ne il cortile della casa colonica, persino i bordi, presumibilmente dritti, degli edifici si espandono, si contraggono e danno un tremolio. Le parallele, come le perpendicolari, sono sfidate dai cambiamenti deformati degli assi che suggeriscono non forme preconcette di geometria, o nessun altro sistema prospettico ereditato. 7) Natura morta di Cézanne @ Natura morta con mele, 1875-8 . ciascuna mela ha un asse ed una configurazione unica, noi possiamo anche percepire uno sforzo a comunicare un insieme più generalizzato di volumi sferici, che subordina le parti ad un tutto più grande. Guardando verso lo sfondo, che è lasciato talmente senza descrizione che non possiamo solamente immaginare se è un semplice legno o stoffa, noi vediamo un piano così verticalmente appiattito che è contiguo alla superficie del dipinto, tuttavia le sette mele, lungi dall'essere forme appiattite, sono modellate con una tale densità e peso, che esse possono produrre ombre e intaccare la superficie inalterabile sulla quale esse ondeggiano incessantemente. Le macchie di ombre scure suscitano un sistema più convenzionale di proiezione di rotondità, mentre questo effetto è raggiunto simultaneamente da un altro sistema di modellato attraverso il colore che dipende dall’impressionismo, con macchie adiacenti di colori non cambiati e lumeggiature gialle che producono una struttura diversa di allontanamento e avanzamento. Come risultato, queste mele sembrano spingersi avanti e indietro, in competizione l'una con l’altra per essere in rilievo, come parte di una struttura aderente, di una pittura ampiamente modellata che funziona sia pro che contro le illusioni di volumi proiettati nello spazio. Queste sette mele non sono sistemate secondo le convenzioni delle nature morte precedenti, che offrivano allo spettatore una apparecchiatura più intricata, con vari cibi commestibili e utensili. @ Chardin, natura norta con fiasco di vero e frutta, 1750 : è il maestro massimamente ammirato per il genere della natura morta. @ Natura morta con amorino di gesso, 1895 : il gesso spezza come in due il quadro, ma le due parti non sono coerenti. Gli elementi galleggiano in questa posizione. È come se il punto di vista si fosse spostato. C'è una sintesi, una libertà di modificare punti di vista e di spostare gli oggetti Gli oggetti stanno come sullo stesso piano 7) La parata del circo, 1888. l’idea di creare forme quasi meccaniche dalle figure umane. Potrà essere ispirazione anche per artisti come De Chirico ed Ernst. C'è astrazione, meccanizzazione del corpo. E la tecnica pittorica è estremamente moderna, ma luminosa e cangiante. Prendeva cose dall’impressionismo per trasformarle in un qualcosa di più codificato. 2 Ritratto di Paul Signac, 1889-90 : carbonico. Forte la sperimentazione in bianco e nero, vediamo come essa funziona comunque. © Il circo, 1891 . è l'ultima opera di Seurat. Le prime sue opere sono statiche, ma questo quadro più attivo e dinamico. Usando le linee curve e i colori artificiali (tipo rosso, blu e giallo) Tratta il livello della società dal primo posto al ultimo posto degli spettatori. Paul Signac (1863-1935) ® Ritratto di Felix Feneon, 1890 : Signac vive più a lungo, divulgherà questa tecnica. Qui più esplicito, non sono le figure a definire l'immagine, ma i comparti più decorativi. @ Sails and pine trees, 1896 : debito verso Gauguin il quale prende da Hokusai @ Palais des papes Avignon, 1890 : le pennellate diventano come rettangoli che seguono l'andamento degli oggetti. C'è uno schematismo, scientificità. Henri de Toulouse Lautrec (1864-1901 ® Latoilette, 1889: il linguaggio diverso che già decorativo. Va verso la divulgazione pubblicitaria. @ Moulin rouge La Goulue, 1891 : la stampa. la semplicità delle linee e | colori piatti semplici Tratta la cultura notturna di Parigi fine dell'Ottocento. James Ensor (1860-1949) sperimentazione diversa, il belga. Prende da Seurat e Signac. L'ispirazione socialista legata ai molti del tempo. Mescolando alcune delle tecniche impressioniste a quello che è, essenzialmente, uno stile tardo realista, egli poté dipingere. Egli voleva dire del comportamento umano, e molto al di sotto (da un fondo più irrazionale di terrore, violenza e fantasia) un altro mondo più vero cominciava ad emergere usando le maschere, figure terrificanti. Le creature sono sia reali sia immaginarie @ Entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889, 1888-89 la visione dell'umanità di Ensor, proiettata in queste dimensioni diventa quasi insopportabilmente brutta, le figure occupano il nostro spazio. Invero il dipinto di Ensor produce una contro società rispetto a quella di Seurat sia nella forma sia nel sentimento, un’immagine di congestione e di congestione orrenda, creata da un altro tipo di automa umano, non ispirato dalla macchina, ma dalla folla senza volto che può linciare e n 2 n 3 > n saccheggiare. Questo quadro può anche avere come molte opere di Gogh, una moltitudine di significati personali, riferiti, qui, non solo ad immagini caricaturali della famiglia dell'artista, ma ad una proiezione del proprio senso di alienazione nel mondo moderno. ® Lacattedrale, 1886 : l’idea di folla, di moltitudine. È un po' estremizzazione di quello che Manet e Monet facevano rappresentando gli affollati boulevards nei giorni di festa Sotto il termine di Espressionismo vanno compresi i movimenti @® L'Espressionismo francese = Fauves (1905-07) L'Espressionismo tedesco = Die Brùcke (1905-13) @ L'esperienza individuale di Munch, che si rifiuta di aderire all’Espressionismo tedesco e lo anticipa di un decennio In realtà i principali strumenti espressivi sono molto diversi : i Fauves usano il colore, aggressivo e violento, la Die brùcke un segno grafico marcato e angoloso, uno stravolgimento delle forme Il termine di Espressionismo vuole sottolineare la sua opposizione all'impressionismo nella rivendicazione della libertà espressiva dell'artista. la proiezione immediata e senza filtri di sentimenti e di stati d'animo soggettivi. | soggetti sono solitamente sociali, espressi con colori violenti e forme sommarie modellate angolosamente e non in equilibrio tra loro Edvard Munch (1863-1944) 1) Di origine norvegese, proveniente da una famiglia colpita da lutti e malattie, nella sua solitaria esperienza anticipa e condiziona gli sviluppi dell’Espressionismo tedesco e austriaco. Dopo una prima formazione naturalisctica in patria, si accorta prima agli Impressionisti (colori più vivaci e luminosi), poi ai postimpressionisti e viaggia per l'Europa esponendo fra le polemiche alle principali mostre d'avanguardia. Il rifiuto della sua opera culmina con la condanna del regime hitleriano col termine di arte degenerata. La sua arte rispecchia la profonda crisi sociale delsuotempoe la sua personale crisi psicologica che lo porta alla depressione; da qui l'incertezza del futuro e la disumanizzazione della società borghese, la solitudine e la paura della morte, l'angoscia esistenziale e il corflitto tra i sessi, la crisi dei valori morali e religiosi. Vede il dolore come uno strumento espressivo. È profondamente influenzato dal pensiero filosofico di Kierkgard, del teatro di Ibsen e di Strindberg, dal clima simbolista generale : visione totalmente negativa della vita e della società Le figure sono pesantemente deformate (mummia precolombiana), i colori sono O) 4 2 9 violentemente alterati, talora c'è un segno di contorno marcato e curvilineo. Abbandona ogni tradizionalismo poiché vuole rappresentare i sentimenti e i corpi materiali si riducono semplicemente ad involucri, la forma è sempre sottomessa alle emozioni La danza della vita, 1899-1900 : trasforma questo rito annuale in una narrazione foscamente sessuale che simbolizza, in un ciclo tri-partito, la risposta pessimista dell'artista alle domande finali. Facendo risorgere la struttura ieratica e simmetrica delle immagini a trittico, cristiane, Munch offre una trinità non santa di donne che, come demoni biologici, presiedono alla cita umana sulla terra. |l suo apice sessuale dato che una donna veste rossa, con l’uomo veste giacca nera che Munch. In una ricomposizione della rottura estrema tra la castità cristiana e la necessità biologica, identificava come un prete Alla destra, in rigida opposizione alla vergine della sinistra, la stessa figura femminile si vede, ora, in un vestito nero, un'immagine di morte. Altre coppie che danzano, polarizzate in bianco e nero, le cui passioni ed energie, più grossolane, che creano il ritmo eterno del ciclo della vita umana. L'urlo, 1893 . versione più nota. Come in Van Gogh, la tensione del singolo si trasmette all'ambiente circostante Pubertà, 1894-95 : visione inquietante di questo momento di passaggio evidenziato anche dall’ombra gigantesca alle spalle della ragazza. Il non-detto è l'inquietudine che l’attende. Si ricordi la morte della giovane sorella di Munch August Strindberg, 1892 : figura legata al teatro e alla musica, compagno di strada di Munch SCULTURA ALLA FINE DELL’800 SISSI Francois Rude (1784-1855) Auguste Bartholdi (1834-1904) Vincenzo Vela (1820-91) Edgar Degas (1834-1917) Auguste Rodin (1840-1917) Medardo Rosso (1858-1928) Pellizza da Volpedo (1868-1907) : pittore Giovanni Segantini (1858-1899) . pittore Se per un quadro o disegno, l'economia di cui necessita l'artista è ridotta per la scultura il costo è elevato. Serve in anticipo qualcuno che compri l'opera. In questo momento è molto più facile sperimentare in pittura che in scultura. La scultura nell'Ottocento resta strettamente legata alla committenza, è più legata ad una visione neoclassica e a una retorica del soggetto che va a essere rappresentato. (ad esempio di questo periodo è Francois Rude) Francois Rude (1784-1855) La Marsigliese, 1833-36 : è un neoclassicismo filtrato, razionalizzato alla luce dell'illuminismo. AI primo livello le figure, in alto le figure che rappresentano gli ideali. Sono mitologizzate. Così i guerrieri sono nudi, sono guerrieri ideali. C'è una sorta di analogia con Delacroix (la libertà che guida il popolo, 1830). Sfidare la società stabilita, i suoi lavori e le sue istituzioni, era più facile per gli scrittori e per i pittori che non per gli scultori. A questi ultimi, il tardo Ottocento offriva parecchie opportunità di incarichi ufficiali. La richiesta di monumenti pubblici, era stata in precedenza più modesta. Gran parte di tutti questi monumenti del mondo occidentale, cominciò a fare i più monumenti tra il 1872 e il 1900 In Italia, qualsiasi città, di qualsiasi dimensione, poteva vantare un monumento ad uno o a più degli eroi del risorgimento (generalmente a Garibaldi) e una statua di Dante o forse a un eroe di cultura più locale. Arnaldo Zocchi, statua equestre di Garibaldi : in Italia anche ci si confronta con la committenza, ovvero la committenza sabauda Si rappresentano Vittorio Emanuele Ill e Garibaldi Qui Zocchi, artista non di particolare spicco. Fa fronte a numerose richieste delle municipalità post-unità. Era questa una delle strade per continuare a fare scultura. Altra strada è quella dei cimiteri monumentali, le grandi tombe e mausolei Vittoriano : è il più grande museo di scultura all'aperto in Italia. Tutti i maggiori scultori dell’epoca fanno qui dei lavori In Francia, aveva sofferto l'umiliazione della disfatta e gravi perdite di territorio, ma aveva ristabilito la repubblica, un risultato importante. La terza repubblica, è abbastanza stabile fino al 1940(1870-1940). Durante gli anni settanta del diciannovesimo secolo, una volta che lo shock della guerra perduta era svanito, lo stato d'animo pubblico favorì la riconciliazione nazionale e un'immagine della Francia come campione di libertà. Fu difficile glorificare la disfatta, ma cambiò di regime mise in evidenza una nuova scelta di eroi della cultura che le figure principali della rivoluzione francese, i cui monumenti servirono a collegare la terza repubblica con la prima repubblica. La proliferazione di monumenti pubblici in questi anni, significava, che il loro livello artistico, era mediocre o pessima. Da ultimo erano gli scultori stessi che furono responsabili del decadimento della loro categoria. | migliori di essi non volevano più produrre monumenti del tipo che il pubblico poteva accettare. Dal punto di vista dei committenti, il | cittadini di Calais e il Balzac di Rodin, sovvertirono proprio il concetto di monumento pubblico, qualunque fossero i meriti come opera d’arte. la fine del monumento pubblico è pertanto più che un sintomo del cambiamento delle relazioni tra l'artista e il pubblico. 6) Rodin, Monumento a Balzac, 1898 / Vela, Auguste Bartholdi Monumento alle vittime del lavoro, 1882 : esempi di artisti che si applicano invece in modo originale nella scultura. Vela porta avanti un discorso parallelo a quello di Courbet e artisti simili. Si cerca il linguaggio del verismo. | primi esperimenti veri in scultura vengono da artisti quali Rodin. Si veda un precedente nella scultura di Degas, Ballerina di quattordici anni, 1881 Degas ha detto “ho modellato in cera animali e persone unicamente per una mia soddisfazione personale, non per riposarmi dalla pittura o dal disegno, ma per dare ai miei dipinti e di miei disegni più espressione. Più ardore e vitalità Sono esercizi che mi servono ad attivarmi, un documento e nulla più. Niente da tutto ciò è destinato al mercato.” 1834-1904) il trauma, condiviso dall'intera nazione, diede agli scultori un soggetto degno dei loro incarichi più alti, politici ed artistici 1) Il leone di Belfort, 1880 : qui è lecito il paragone n con Gerome. È lo stesso esotismo che si trasforma qui in attenzione ai monumenti che vengono dall'Egitto. Gerome e Bartholdi ha viaggiato insieme verso il vicino Oriente. Egli aveva conosciuto la scultura egiziana. Si chiama all'assedio di Belfort. L'occasione permette di realizzare un’opera gigantesca cioè in una vera dimensione egiziana. La natura di questo incarico lo spinse verso la semplificazione e la chiarezza della forma La statua della libertà (la libertà che illumina il mondo), 1875-84 : è un omaggio della Francia agli Stati Uniti. La statua, in modo da ottenere l'impatto politico voluto doveva essere un dono del popolo francese, non del governo Fu costruita in un hangar di Eiffel Auguste Rodin (1840-1917) è della generazione di Courbet. Ha vita lunga. Inizia ta re di 1 3 rdi la sperimentazione, da quando ha una putazione tale da potersi permettere di mettere in iscussione i modelli che la gente voleva. ) L'epoca dell’ottone, 1875-77 . nell'inverno del 1875-76, egli aveva viaggiato in Italia, per ammirare le sculture di Michelangelo e del rinascimento italiano, nella loro interezza. Questa scultura, le proporzioni ricordano il David bronzeo di Donatello, mentre il gesto del braccio destro e l'espressione del viso suggeriscono lo Schiavo morente di Michelangelo al Louvre. È accusato di fare i calchi di persone evitando la tecnica tradizionale La predica di San Giovanni Battista, 1878 l'epoca dell’ottone è statica, passiva e senza un significato preciso, mentre il San Giovanni è tutto azione e movimento nel soggetto inconfondibile Gli anni ottanta del diciannovesimo secolo furono quelli più intensamente creativi nella carriera di Rodin. Essendo riuscito al Salon, con una serie di > O) busti-ritratto che rappresentavano figure artistiche o letterarie note, che egli sosteneva o ammirava. Quelli dell'inizio degli anni Ottanta, erano fatti di sua iniziativa e avevano una qualità decisamente onorifica, indicata dalla sua preferenza per i torsi nudi “fuori dal tempo”. Michelangelo non pensò mai di lasciare le sue sculture non finite, mentre per Rodin, il farlo, divenne un'astuzia estetica intenzionale La porta dell'inferno, 1880-1900 : opera che lo porta a sperimentare fortemente per lungotempo. È una commissione che gli dà il museo di arti decorative per la porta di ingresso. Non verrà utilizzata come porta, ma è territorio di sperimentazione Tecnica : fusione in bronzo a cera persa. È la tecnica che prevede la realizzazione di un modello in cera. Rodin sperimenterà anche tecniche diverse Rodin ha a modello le porte del Ghiberti, così la porta del paradiso. Sceglie un tema dantesco Della prima porta del Ghiberti prende diversi elementi, ad esempio l'episodio del conte Ugolino E Paolo e Francesca, tema che diventa autonomo e che Rodin replica nella forma del bacio. Molti dei gruppi scultorei che appaiono nella porta dell'inferno diventano poi opere autonome È una sorta di repertorio delle opere di Rodin Sopra una figura di pensatore. È il momento in cui dante stesso entra in questa porta e medita sulla sua avventura e su come raccontarla. Interessante anche la figura aggrappata alla porta a cercare di uscire che ritroveremo anche come figura autonoma Spiccano anche riferimenti antichi, al non finito michelangiolesco e all'idea di frammento delle stature antiche. Le figure tradizionale sono portatrici di un senso, raccontano delle forme. La sensibilità romantica vede nel non finito maggior capacità di raccontare, di far concludere la narrazione direttamente allo spettatore Rodin è già proiettato in un mondo novecentesco pur essendo formalmente e compositivamente del suo tempo. Il corpo umano è in forme non tradizionali. L'Adamo risponde a questa deformazione del corpo. C'è sforzo della figura che come non riesce ad alzare latesta. Lasica qui le tracce della lavorazione stessa. Non pulisce parte del bronzo che resta dalla fusione. Sono errori che in Rodin acquisiscono significato. Dà importanza al processo. La statua è parte del processo e non oggetto finito. E cambia nel tempo. Rodin dalla stessa base, cambia e trasforma il soggetto. Ad esempio, replica in tre immagini identiche dell’Adamo che si uniscono in centro Richiamo alle tre grazie, ma in Rodin le tre figure hanno posa identica. Carpeaux, il conte Ugolino e i suoi figli, 1858 Rodin se ne appropria per la figura del pensatore Busto di Puvis Chavanne, 1891 : realizza anche numerosi busti. È un pittore. Qui è ritratto con o dell’estero. Trattò il primitivismo di Gauguin. Ma la presenza di colore come un processo attivo di armonia come Matisse. Braque, è collaborato con Picasso ma processo contrario di Picasso. Invece fortemente influente di Matisse 9) The red Madras Headdress, 1907 : esaltano | colori, l’attenzione a elementi fondamentali nel quadro stesso. Natura morta, 1907 . l’attenzione della bidimensione del quadro. Sparire gli oggetti del Quadro. | fiori sul muro a sinistra come se continuasse fino ai frutti sulla tavola. Come sia un universo completo 10) Dopo il 1907 prevale la ricerca di decorativismo bidimensionale con campiture piatte e un evidente segno grafico di contorno. Arte islamica conosciuta in un viaggio in Algeria e in due soggiorni in Marocco. 11) Primitivismo : Le culture trivali di altre razze e le figure femminili soprattutto di Oceania e Africa questo interesse formale portò sia Matisse che Picasso lontano da Gauguin al tempo della sua retrospettiva. Come Matisse, Derain anche dipingeva i soggetti primitivi. 12) Gauguin copiò l’olympia di Manet come in una fotografia poi egli dipinse Lo spirito dei morti veglia mostrando la deferenza per i suoi maestri Come Gauguin, Matisse nel Nudo blu : ricordo di Biskra (1907) riprende la posa dell’Olympia. E ha analizzato il corpo tramite gli occhi. 13) Carattere tipico della sua maturità sono : la forma circolare e la ripetizione ritmica; l'alternanza di fasi più decorative a fasi più figurative. Diceva che “espressione e decorazione sono un'unica e identica cosa” 14) La stanza rossa (Armonia in rosso), 1908 : la saturazione dei colori. L'idea di confronta bidimensionalità e decorativismo. La tovaglia stessa prende o diventa la parte della mura anche la donna come se fosse una parte di mura. 15) La danza II, 1909-1910 le figure sono schiacciate sulla bidimensionalità La danza | è più semplice. La musica, 1910 : con la danza Il, presentano al Salon d'Automne del 1910. Ha il tentativo abbasare il livello di descrizione della figura stessa Diventa essenziale come un elemento meno importante. Totalmente la maniera diversa aspetto gli altri pittori precedenti Ha un concetto di avanguardia che andare all’oltre e non rimanere alle confini dei precedenti Il quadro provoca lo stimolo dello spettatore 16) Matisse ha un lungo rapporto col collezionista d’arte rutto Sergej Scukin. Proprio per lui realizzò la danza, spesso citato fra i suoi capolavori. La stanza rossa anche apparteneva a lui 17) Pur arrivando nei collages ai limiti dell’astrazione, tuttavia trae sempre spunto dalla realtà DIE BRÙCKE (l'Espressionismo tedesco, 1903-13) v Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938) v Emil Nolde (1867-1956) 1) La Die Brùcke (il ponte) è un gruppo di quattro studenti di architettura di Dresda che decidono di dedicarsi alla pittura, tra cui Kirchner, Heckel, Nolde. Loro intenzione è costruire un ponte tra vecchio e nuovo, tra Ottocento realista e impressionista e Novecento espressionista e antinaturalista (manifesto del 1906). n Soggetti dei pittore della Die Brùcke sono scene di realtà metropolitana, nudi nel paesaggio o in interni, gruppi di ballerine, scene di circo. 2 Comuni al gruppo sono l’enfatizzazione dei colori, la spigolosità delle forme, l'ironia sottile e dolorosa a volte addiritura macabra, la drammaticità aggressiva del proprio vissuto, la condanna della società corrotta. > Sono condivisi lo spirito della tradizione figurativa nordica e la tecnica della xilografia, l’interesse per l’arte primitiva e le stampe giapponesi, le suggestioni di Gauguin e Van Gogh, l'influenza di Munch. Anche hanno la tendenza metafisica, come l'Astrattismo n Il rifiuto della loro opera, già polemicamente contrastata, culmina con la condanna del regime hitleriano col termine di arte degenerata Persecuzione, esilio e suicidio di Kirchner. Il primo astrattismo Nel 1908 lo storico dell’arte tedesco Wilhelm Worringer (1881-1965) ha pubblicato la tesi Astrazione ed empatia. Trattato le idee di un'affinità tra le arti astratte, degli artisti tribali come alter ego dell'artista moderno e di una primordiale volontà di astrazione sono tutte in armonia. come la Die Brùcke, c'è un altro l’espressionismo tedesco si chiama Der Blaue Reiter (il cavaliere azzuro). Nel 1911 a Monaco, Vasilij Kandiskij e Franz Marc hanno fondato l'associazione di artisti facendo la mostra. Le idee di Marc vicino all'idea di Worringer 1) Kirchner : Come Worringer, Kirchner dipinse spesso la modernità come primitiva, non solo nella figura della prostituta primitiva ereditata da Manet e Gauguin via Matisse e Piacasso, ma anche nelle strade della città moderna come la prostituta era emblema di una generale regressione. Secondo Kirchhner, il mondo urbano appariva caotico ai moderni. Quindi esprime il colore e le figure più essere perverse Marc si mosse attraverso l’astrazione alla ricerca di un legame con il mondo naturale producendo un numero di quadri di animali. Cioè l’umanizzazione della natura che una comunione empatica con la natura, suggerisce una proiezione espressiva da parte dell’artista. Mentre Kandinskij cercava una comunione con il regno spirituale. Insisteva che i contenuti stessi della sua arte sono “ciò che lo spettatore vive o sente sotto l’effetto delle combinazioni di forma e colore del quadro”. Per questo motivo assunsero n 2 la musica. Usando una linea fluente, organica e ariosa per il disegno. Diffusi ) ; SISSI 2 n > n O) 4 2 Robert Delaunay (1895-1941) francese Fernand Léger (1881-1955) Piet Mondrian (1872-1944) olandese Frantisek Kupka (187 1-1957) ceco Paul Klee (1879-1940) svizzero-tedesco Kasimir Maleviè (1878-1935) russo L’Astrattismo sviluppa complicato. Centrato sulla pittura, fu guidato da diverse motivazioni, metodi e modelli. Alcuni artisti approfondirono l'aspetto pittorico dell'impressionismo, altri la dimensione espressiva del postimpressionismo. Altri ancora il linearismo dell'art. nouveau. L'astrazione è primordiale nelle arti di tante culture, non è questione di una singola origine o di una prima astrazione. In questo senso l’astrazione fu tanto scoperta quanto inventata. Gli artisti astrattisti rifiutano di descrivere le cose delmondo, spesso aspirarono a evocare concetti trascendentail come la sensibilità, lo spirito o la purezza. In questo mono sostituendo un tipo di fondamento, una forma di autorità con un altro. Influenzati dalla spiritualità (Maleviè, Kandinskij, Mondrian e Kupka) : l'uomo evlove dallo stato fisico a quello spirituale attraverso una serie di stadi che possono essere illustrati da forme geometriche Influenzati dalla musica : ad esempio di Kupka che sottolineò l'analogia simbolista tra la musica pura e la pittura pura, con l’implicazione che tale arte può agire irretamente sull’anima. Altri artisti furono guidati da interessi materialisti soprattutto il caso di Léger, guardava all’astrattismo come unico modo adeguato al diventare astratto del mondo oggetto in un mondo trasfigurato dai nuovi modi di produzione della merce, dalla diffusione e dalla riproduzione delle immagini. Mondrian e Delaunay nel 1912-13, spinsero l'aspetto analitico del Cubismo fino alla dissoluzione del soggetto. Attraverso gli effetti prismatici del colore visto come luce. Il privilegiare verticali e orizzontali in Mondrain, il colore come luce in Delaunay Delaunay : per lui l'elemento principale della pittura è il colore perché dice il colore dà profondità e forma e movimento. Quindi sviluppa L'idea di simultaneità tra l'immagine pittorica e l'immagine nell'occhio dello spettatore. Poi rinuncia la forma totalmente per esprimere solo il colore Maleviò : per Maleviè la condizione “zero” della pittura è di essere bidimensionale e limitata. Per questo motivo lui usa il quadrato, che è il metodo più semplice per delimitare qualcosa e rimanda anche alla parola stessa “quadro”. In Maleviò lo sfondo e la figura sono la stessa cosa, quindi la divisione delle figure nel quadro non deriva dall’interiorità dell'artista (come in Kandinskij), ma dal grado “zero” della pittura, cioè delimitare lo sfondo del quadro. | quadrati di Maleviè non sono mai perfetti (Ie linee sono curve), perché non vuole disegnare la forma esatta, ma rappresentare l’intuizione e l’unità della figura. Per lui anche il colore è molto importante, ma per esprimersi pienamente deve essere liberato dal contenuto e diventare colore puro. CUBISMO (1907-1914) 1) v Pablo Picasso (1881-1973) Y Georges Braque (1882-1963) Si divide in tre fasi ® Protocubismo (1907-1909) ® Cubismo analitico (1909-1912) ® Cubismo sintetico (1912-1914) Il nome deriva dai commenti del critico Vauxcelles (paesaggi a vubetti); in effetti la realtà è scomposta in piani e volumi elementari 2) 2 > n O) 4 Non è un movimento unitario (anche se picasso e Braque lavorano in comune), non ha prodotto manifesti programmatici. È una pittura che non esprime movimento, a differenza del Futurismo che ne viene influenzato. Si introduce il concetto di quarta dimensione (il tempo) come definito nel saggio di Apollinaire, poeta e teorico del gruppo, scritto nel 1913. Cubismo supera il handicap della prospettiva unica per possiamo percepire l'oggetto da qualsiasi punto, cogliendo concettualmente come la ricomposizione delle vedute che se ci muovessimo realmente intorno la figura. Quindi tutti artisti cubisti giocano su superficie, piattimento, lo spazio cioè non volgliono uno spazio illusorio. Vogliono il superamento di realismo. Cubismo analitico (1909-12) : consiste nello scomporre gli oggetti della vita quotidiana secondo i principali piani che li compongono > piattezza dei volumi(bidimensionalità) e perdita del chiaroscuro(dare il minor rilievo), progressiva riduzione dei colori, sovrapposizione in una stessa immagine di più punti di vista Le differenze tra Picasso e Braque : la qualità più densa, tattile e ha più profondità è di Picasso, la grande attenzione per la trasparenza è di Braque. L'ombreggiatura di Braque è irregolare ogni oggetto si legge chiaramente dietro l’altro Le nature morte in interni, dai colori grigio e bruno. Dal 1911, Braque a mettere le lettere dell'alfabeto che evitano al dissolvimento dell'immagine di cadere nell’astrazione 8) © Vengono introdotti imitazioni di legno e di marmo, titoli di giornali + ‘carte incollate’ e ‘collages’, tecniche che saranno sviluppate nel Cubismo sintetico e riprese dai surrealisti e dai movimenti artistici del secondo dopoguerra. Cubismo sintetico (1912-14) : l'oggetto smontato viene ricomposto e, anche se non in forma originaria, è tuttavia riconoscibile come concreto con l'inserimento di parti a collages e bricolages (collages tridimensionali che anticipano i readymade dadaisti, gli surrealisti) 10) Non usa volutamente il colore dei Fauves differenza col Cubismo di Delaunay che è convinto che il colore da solo possa creare ritmo e movimento. Georges Braque 1) n 2 Dopo un percorso formativo poco lineare, nel 1907 conosce Picasso, riscopre Cézanne ed è impressionato dalle maschere africane Negli anni del Cubismo analitico lavora in simbiosi con Picasso, facendo a gara con lui, tanto che spesso le loro opere sono indistinguibili. Ma se in Picasso prevalgono l'aspetto intuitivo e la forza immaginativa, Braque preferisce riflessione e la misura. Dopo che ha partecipato alla prima guerra mondiale, la sua produzione si fa meno esasperata e più serena, con composizioni chiare e semplici. (es. Gli uccelli) Pablo Picasso G iudicando come il più importante pittore del XX sec, ha un lungo e mutevole itinerario artistico, fatto di continui ribaltamenti 1) Storia @ 1881-1990: filgio di un modesto pittore che è stato il suo primo maestro, è stato un bambino prodigio che segue la tradizione spagnola Prima comunione, 1895-96 . aveva 14 anni. Era tecnicamente capace. | primi quadri non firmati, si firmerà poi solo Picasso a prendere le distanze dalla tradizione pittorica @ 1901-04. periodo blu. È a Parigi, subisce l'influsso degli impressionisti e di Toulouse Lautrec, si accosta al Simbolismo. Dipinge il mondo dei derelitti con colori freddi che simboleggiano malinconia. @ 1904-06 . periodo rosa. | colori diventano caldi e più luminosi. Soggetto ricorrente è il mondo del circo(arlecchino). E dipinge Ritratto di Gertrude stein nel 1906 : interesse per la semplificazione. Avevano tratti classici, ma la distanza dal modello greco li fa essere più rozzi, essenziali. Gertrude è grande intellettuale, scrittrice. Colleziona gli artisti più importanti. La sua casa è punto di incontro per gli artisti del tempo. Proprio nel 1906 al Louvre c'era un'importante mostra sui rilievi iberici classici. La posa dell’opera di Picasso è tradizionale, ma si osservano i rilievi iberici Picasso va all'essenziale, ricerca le origini altre del classico. In Spagna c’era questo tipo di classico. Rifà gli occhi esattamente con quello stile. Aveva un nuovo impatto dell’arte africana e durante una visita al museo etnografico del Trocadero che ha influsso dei prodotti negli anni successivi(primitivismo). The Harem, 1906 : Picasso è interessato ai molti dipinti di nudi femminili. Qui un uomo con cinque figure femminili. Tema simile anche in Ingres. Persino nel 68 continuerà a pensare all'opera di Ingres ®@ Les demoiselles d'avignon, 1907-08 : Nascita del Cubismo. Quadro di svolta. Non sono più valide le caratteristiche pittoriche dell’epoca. | volti sono come maschere africani. La posa della donna in centro come la statua di Michelangelo. Ha influenzato dai bagnanti di Cezanne e Matisse chi impone bidimensionalità, piano di colori e il decorativismo. È un po' l'inizio delle avanguardie. Carattere fortemente alternativo alla società del tempo. ® 1908-11 : Cubismo analitico e lavoro in comune con Braque ® 1911-17: Cubismo sintetico. ® 1917-1924: Classicismo. Mentre la prima guerra mondiale, aveva già cominciato ad adottare uno stile classico tipo dei neoclassici. Un viaggio in Italia nel 1917. Pittura classica con figure femminili monumentali, dolci, dai volumi espressi sinteticamente. Lavora come costumista e scenografo ® 1925-27 : Età dei mostri. La fisionomia delle figure perde ogni legame col reale. (occhi, naso, bocca assumono posizioni intercabiabili) l'impegno civile e politico si esprime in Guernica ® 1937-73: Ultima fase. Caratterizzata da un’intensissima attività creativa che riguarda anche la ceramica, la grafica e la scultura(soprattutto dal 1946). Rende omaggio ai grandi maestri sotto forma di citazioni e fa lavori sul rapporto tra pittore e modella. FUTURISMO (1909-1944 v Giacomo Balla (1871-1958) v Umberto Boccioni (1882-1916) v Carlo carrà (1881-1966) v Gino Severini (1883-1966) 1) Nasce il 20 febbraio 1909 a Parigi con la pubblicazione del manifesto futurista sulla prima pagina di Le Figaro. Enumerando in diversi punti il suo specifico programma, @ Il futurismo voleva affermare il legame dell'avanguardia con la cultura di massa. @ La convinzione che d’ora innanzi le tecniche e le strategie operative della cultura di massa sarebbero state essenziali per la diffusione delle pratiche avanguardiste @ Il futurismo era fin dall'inizio impegnato in una fusione delle pratiche artistiche con le forme spazio in questo ambiente. Taeuber compagna di Arp era figura interessante, aveva ruolo centrale. Disegnava stoffe, aveva creato una serie di marionette per gli spettacoli. Marionette funzionali agli spettacoli e allegoria della figura dell’uomo soldato che come macchina si muoveva solo per necessità. È recuperato l'aspetto artigianale, sono capovolte le gerarchie delle arti. Così nei collage di Arp sono unite tecniche e materiali diversi Marcel Janco nel 1919 realizza strane maschere, come artigianali su carte. Sia maschere da indossare che ritratti di altre persone. Con un leggero richiamo alle maschere africane Kurt Schwitters inventore dell'opera ambientale. Sedimentazione disordinata di oggetti di varia natura dal valore affettivo e simbolico collocati all'interno dello studio dell’artista(Merzbau, Hannover). Anche sviluppò un'estetica del collage e della segmentazione fonetica, testuale e grafica, che diventò uno dei chiave del Dadaismo tedesco. 1) Merzbild 5B (Picture-Red-Heart-Church), 1919 coglie oggetti dalla quotidianità e li mette nel quadro, li combina. Lo facevano anche Picasso e Duchamp, ma qui è diverso. È vera e propria costruzione, è un nuovo vocabolario. 2) Merzbau, 1920 (distrutto nel 43) : qui nel suo studio assembla oggetti trovati per strada creando un vero e proprio ambiente. È un oggetto artistico legato al suo studio. È accumulazione continua, non ha fine. È come un'installazione totale, un Mondo diverso, fatato. È come costruzione iniziatica, lui faceva entrare solo alcune persone e solo alcuni potevano accedere all'intera casa-studio. Nel 1920, la Fiera Dada a Berlino (Raoul Hausmann, Hannah Héch, John Heartfield) La Fiera Dada a Berlino è la prima apparizione pubblica del gruppo di artisti che costituì il movimento ufficiale dadaista berlinese. Contro l'impegno espressionista di fondere estetica e spiritualità, Dada costruì un modello di antiestetica. Enfatizzò le forme estreme di secolarizzazione politica della pratica artistica. Il progetto va da una critica dei concetti borghesi di arte alta a un modello di propaganda attivista, dall'assunzione di esempi francesi di pratiche protodadaiste(Duchamp e Picabia) allo sviluppo sistematico delle tecniche del montaggio. Hausmann, Hòch, Heartfield producono i. fotomontaggi distruggendo l'omogeneità visiva e testuale a enfatizzare la materialità del significante al di là della presunta leggibilità universale dei significati sia testuali che iconici e a sottolineare la rottura e la discontinuità delle forme temporali e spaziali dell'esperienza. Accanto ad un’ala Dada molto politicizzata, avversa al Nazismo ci sono anche altre evoluzioni 1) Johannes Baader, Das grosse Plasto-Dio-Dada- Drama, 1920 : è una sorta di altare al Dio-Dada- Drama. È un collage misto, ci sono tecniche diverse, si può anche qui parlare di installazione E la fiera è organizzata in uno spazio privato, una galleria Heartfield e Schlichter, Prussian Archangel, 1920 : manichino appeso al soffitto, testa di maiale. Più delle singole opere conta la ricostruzione degli spazi, delle mostre. La ricostruzione è importante strumento di comprensione in quanto i confini delle opere non sono più netti Hausmann, Der Kunstkritiker, 1919-29 combinazione tra collage e montaggio che avrà forte sviluppo in Germania in questi anni. Qui l'uomo è armato di una spada che è in realità una penna, in testa ha una scarpa, la lingua è bioforcuta. Una serie di elementi ci fanno capire la critica ai critici d’arte e all'accademia. Con il ritorno a casa da Zurigo di figure tedesche si trova una nazione distrutta. C'è sconfitta. Ci sono morti, mutilati che diventano come un peso per la società 4) Hoch, Roma, 19285 : il protagonista al centro è Mussolini. In Italia c'era già il Fascismo Emergono elementi di De Chirico, come una classicità perduta. La testa di Mussolini è messo su un corpo da ballerina. C'è ironia, presa in giro. Il nazionalismo tedesco troverà in Italia una sponda esterna. A ciò si aggiunge la chiesa cattolica che in quegli anni stava firmando un patto di collaborazione con Mussolini Man Ray Prima pittore cubista, dopo l’incontro con Duchamp produce gli oggetti d’affezione, molto vicini ai readymade di Duchamp, titolati con giochi di parole e presentati come fotografie. Come fotografo sperimenta varie tecniche di cui la più importante è la rayografia. n 2 Marcel Duchamp 1) Considerato fra i più importanti e influenti artisti del XX sec, si occupò di pittura (attraversando le correnti del Fauvismo e del Cubismo), fu animatore del Dadaismo e del Surrealismo, e diede poi inizio all'Arte concettuale, ideando il Readymade (prefabbricato) e l'assemblaggio. n Il suo periodo dada si divide tra Parigi e New York (dal 1915) 2 Dal 1913 sostituisce progressivamente alla pittura i suoi readymade e dal 1923 smette di fare l'artista : gli scacchi, la consulenza a collezionisti e a gallerie. > Ha presenta alla prima di scavalcare vecchie questioni estetiche di artigianato, medium e gusto verso nuove domande potenzialmente ontologiche (che cos'è l’arte?), epistemologiche (come la conosciamo?) e istituzionali (chi decide?). Dal 1914, ha cominciato ad indagare un'arte di nominare - che nomina una data immagine od oggetto come arte - come equivalente all'arte di fare 5) Nel 1917, Duchamp ha esposto la Fontana alla società americana degli artisti indipendenti con la firma R.Mutt. la fontana è rifiutata ma attraverso quest'occasione Duchamp apre lo sguardo dell’arte, cioè come processo di nominazione da parte dell'autorità dell'artista. L'artista l'ha scelta. Ha preso un normale articolo quotidiano, l'ha posto in modo che il su significato utilitario scomparisse sotto il nuovo titolo e punto di vista. Ha cercato una nuova idea per quell'oggetto. O) Rifiuta la pittura retinica (nata dall’impressionismo e proseguita con le avanguardie storiche cubiste e futuriste) o olfattiva (con riferimento all'odore di trementina) a favore di un'arte puramente intellettuale che eleva ad opera d'arte qualunque oggetto, anche il meno nobile, con intento provocatorio. ® Tum’, 1918: è ultimo pittura di Duchamp. Lo realizza per una sua sostenitrice, per collocarlo sopra la sua libreria. Numerose stranezze. È un olio su tela con attaccati spazzolini per bottiglie, tre spille da balia e un bullone. La mano indica, cerca di dire qualcosa. Non la fa lui, la vuole tradizionale. La mano indica un finto squarcio nella tela che è però tenuto da spille da balia. Vi sono poi delle ombre che sono ombre dei suoi readymade. Lui aveva già dato attenzione alle ombre dei suoi readymade Dei finti pezzi di carta sono tenuti da un bullone vero. C'è verità e finzione. 7) Le sue opere possono essere inscritte in tre categorie principali : i dipinti, gli oggetti e le fotografie (spesso di sé stesso). Della sua opera resta molto poco perché lui stesso non dava importanza all'oggetto in sé, ma all'idea, per cui i suoi readymade originali sono stati subito distrutti e poi rifatti 2 Ha sposto il suo messaggio dall'icona all'indice Cambia completamente rispetto a prima (rapporto con la pittura). Si deve capire il processo di creazione dell’opera d’arte (scatola verde). © Grande vetro, 1915-23 : è complementare ai readymade. Si conclude nel 1923 perché lui si era annoiato. Gli sembrava inutile finirlo. È un’opera aperta che non può essere finita. Ci sono una serie di disegni addirittura del 1912 che saranno presenti. La parte alta è la parte femminile, quella bassa la parte femminile Abbiamo studi preparatori. Sono come due mondi, uno superiore, dei cieli in cui non si arriva mai alla sposa, come sospesa. Ogni elemento ha precisa corrispondenza, come un racconto maeticolosissimo di cui però non si riesce a scogliere il significato. Abbiamo la ricostruzione di come dovrebbe essere la parte che manca al quadro. Abbiamo gli appunti per finirlo e realizzarlo. Forte realismo e prospettiva negli oggetti. Paragone con la fotografia. Come la fotografia isola oggetti, così il readymade isola oggetti reali. Vediamo la facciata, ma possiamo vedere anche il retro. Ha colori diversi, ossidati È un oggetto mi appeso, ma ci si può girare intorno. Duchamp gioca sulla trasparenza. Se guardo quest'opera la vedo con tutto il suo contesto. Fa scattare una serie di processi di ragionamento. Non c'è un punto di vista privilegiato. Il guardare è un processo. A tutto ciò si aggiunge il fatto che l'oggetto sia rotto Rottosi durante il trasporto ma è lasciato da Duchamp. Assume coincidenza. Con Man Ray ha fatto Dust Breeding, 1920/1967 è la fotografia di polvere sul Grande vetro. È un gioco sul grande vetro. 10) L.H.0.0.Q o La jaconde, 1919/1964 : come Air de Paris (1919/1964) anche qui è un gioco di parole, in francese suona come “lei ha caldo al culo”. È la gioconda, a cui si aggiungono i baffi È l'edizione del 64, rifatta. L'edizione originale era andata persa. Si faccia riferimento anche al saggio di Freud in cui si parla di una presunta omosessualità di Leonardo. 11) Rose Selavy ® Duchamp as Rose Selavy, 1920-21 : foto di Man Ray ritoccata da Duchamp. Gioco di parole. Se letto alla francese suona come “eros è la vita”. Le mani sono di una sua amica e uscendo da dietro sembrano di Duchamp. È un gioco ambiguo sull'identità sessuale del soggetto. E anche a livello autoriale non è chiara la paternità al fotografo o a chi l’ha ritoccata. È una nuova idea di costruzione dell'immagine come costruzione intellettuale, finzione che si costruisce. ® Belle Haleine, Eau de Voilette, 1921 : gioco di parole, di ambiguità tra ciò che suona e ciò che è scritto. 12) Scatola-in-valigia, 1936-41 : raccoglie oggetti del suo lavoro. È un'ulteriore falsificazione, imita in miniatura degli oggetti. Si pensi a l'opera d’arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica di Bejamin del 1935. Come un museo portatile. È come un campionario, una collezione. Mette in dubbio il concetto di museo e la loro rappresentazione della magnificenza dell’arte che ti mettono davanti. Duchamp realizza il suo lavoro in valigia, in miniatura, non serve più la cosiddetta aura. v Weimar (1919-1925) v Dessau (1925-1932) v Berlino (1932-1935) 1) È una scuola di arti applicate, fondata da Walter Gropius, la cui storia si divide in tre fasi @ | primi anni a Weimar (1919-25) sotto la direzione di Walter Gropius ® Il trasferimento a Dessau (1925-32), in una sede progettata da Gropius, sotto la direzione di questi prima, poi di Meyer e di Mies van der Rohe @ L'ultimo periodo a Berlino (1982-85), sotto la direzione di van der Rohe n Nasce come unione dell’Accademia d’arte e della scuola di arti e mestieri. Di Weimar, è una scuola democratica in cui allievi e docenti studiano, vivono e lavorano insieme, fondata sull'esperienza pratica; accoglie allieve e docenti donne 2 Vi sono rappresentate tutte le tendenze della moderna ricercar artistica : pittura, scultura, grafica, architettura, tessitura, cartellonistica pubblicitaria, urbanistica, disegno industriale (per la produzione industriale di arredi e di oggetti d'uso). > Gli insegnanti seguono gli allievi durante tutto il percorso creativo : progettazione, sperimentazione, realizzazione in officina dei prototipi per l'industria. n | corsi dividevano in un corso propedeutico di sei mesi, in cui gli allievi studiavano le caratteristiche dei materiali, del colore, delle forme naturali e geometriche e le leggi della percezione visiva sotto la guida di Kandinskij, Klee, Moholy-Nagy, Itten e Albers. -> nella seconda fase, di tre anni, l'allievo era impegnato in attività di laboratorio (falegnameria, metalli, tessitura, fotografia, stampa, scultura, ceramica, pubblicità), dove si apprendevano e si sperimentavano le caratteristiche tecniche e di lavorazione dei materiali sotto la guida di Marcel Breuer, Marianne Brandt, Gunta Stolzi, ecc. -> La terza fase prevedeva lo studio della progettazione architettonica, con un tirocinio nei cantieri edili, ma prevedeva anche l'interazione tra i linguaggi visivo, musicale, di teatro e danza | maestri erano Gropius e Schlemmer. O) La fase di Weimar ha un’impronta prevalentemente artistica, mentre col trasferimento a Desau prevale la produzione di oggetti e nell'ultimo periodo l'interesse per l'architettura. 4 Nel campo dei mobili, soprattutto per sedie e poltrone fu escogitata da Breuer la soluzione geniale di sostituire il legno con tubi di metallo cromato e la pelle con il tessuto -> mobili più economici, robusti e veloci da realizzare rispetto a quelli tradizioni, tanto che sono in produzione ancora oggi ARTE DEGENERATA In Tedesco entartete kunstè un termine che nel contesto della Germania del regime nazista indicava quelle forme d’arte che riflettevano valori o estetiche contrarie alle concezioni naziste, le quali si opponevano a molte forme di arte contemporanea, nell'intento di conservare i valori tipici della razza ariana e della sua tradizione culturale @ Le mostre naziste : Nel 1937, le autorità naziste epurarono i musei dall'arte considerata degenerata a Monaco. Tra le opere confiscate ne individuarono 650 esposero in una speciale mostra itinerante di arte degenerata. @ L'Espressionismo era la corrente artistica più presente tra le opere condannate. Anche condannano Bauhaus e il simbolismo. @ Le mostre più aperte da Joseph Goebbels : non era richiesto il pagamento di alcun biglietto di entrata, per si visita dal maggior numero di persone possibile L'Esp ine internazionale, 1937 Organizzata in un momento storico di grandi tensioni politiche tra i paesi europei. Tra le opera di maggior rilievo sono tre @ Padiglione sovietico : le statue sono incarnate del proletariato e nuovi eroi della storia queste figure allegoriche rappresentavano l'unione sovietica di Stalin. Da un'acessa dinamica culminante nell'unione di falce e martello, gli emblemi comunisti dell'agricoltura e dell'industria @ Padiglione tedesco : posto direttamente di fronte al padiglione sovietico, era ospitato in un altissimo parallelepipedo di marmo bianco, sormontato da una grande aquila e una svastica, simboli del nazismo. | suoi elementi culminanti erano simoli del partito. Tutte e due padiglioni erano egualmente considerati mezzi di propaganda. @ Padiglione spagnolo : Invece Picasso ha dipinto Guernica durante la guerra civile spagnola. È' l’arte modernista al servizio della realtà politica. SURREALRISMO (1924-anni quaranta) v Max Ernst (1981-1976) v Pablo Picasso v André Masson v Salvador Dalì (1904-1989) v Joan Mirò (1893-1983) v Rene Magritte (1891-1976) v Alberto Giacometti (1901-1966) 1) La Metafisica di De Chirico, di Carrà e di Morandi nasce prima del Surrealismo a Ferrara nel 1917, il nome di Metafisica, di origine filosofica significa : “Ciò che supera la natura” che va oltre ciò che vediamo. Precede cronologicamente Dada e Surrealismo, infatti entrambi movimenti ne furono influenzati riviste dadaiste pubblicarono scritti di De Chirico e i Surrealisti lo considerarono un precursore delle loro ricerche ® Descrive una realtà che va al di là delle apparenze sensibili : a) le immagini danno un senso di mistero, di allucinazione o di sogno; b) le costruzioni prospettiche hanno molteplici punti di fuga incongruenti tra loro; c) le immagini sono statiche, cioè la scena fuori dal tempo; d) risulta assente la figura umana se non sotto forma di manichino, statua, ombra è solitudine; f) il segno di contorno è netto; g) i volumi sono solidi e ben definiti dal chiaroscuro; h) le ombre sono troppo lunghe rispetto agli orari del giorno rappresentato; i) ha riferimenti filosofici a Nietzsche e alla mitologia greca antica. profondamente strutturale 2 Verticalità, Gestalt, Forma, bellezza. Usando questi 4 forze sublimatorie per suo lavoro. In quel periodo altri artisti che lavoravano nella direzione dell’Anti forma. Ma Pollock resisteva e si mantenne in ogni aspetto del suo lavoro che un’antiforma orizzontale come astrazione non colonizzata dall'uno” verticale Willem De Kooning (1904-97) Come Giacometti seguiva Sartre, l'apparente improvvisazione della pittura astratta di de Kooning degli anni Quaranta, sembrò più fuori luogo riguardo alle sue Donne. Elimina la composizione, i rapporti, la luce. Così pensava di potersi affidare al fatto che aveva due occhi, un naso, una bocca, un collo per lui. Fa arte come seriale che si può ripetere uguale. Quindi manca l’individualità. La mancanza di individualità è il problema delle sue opere. Quindi non possiamo parlare esattamente di esistenzialismo dalla sua opera. La situazione in Europo nel secondo dopoguerra / Informe! v Jean Fautrier (1898-1964) v Jean Dubuffet (1901-1995) v Alberto Burri (1915-1995) v Lucio Fontana (1899-1968) v Piero Manzoni (1933-1963) Prende il nome dalla polemica con tutto ciò che ha una forma, sia figurativa che astratta e si afferma in Europa nel decennio tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento quando, a seguito delle enormi devastazioni e sofferenze portate dalla seconda guerra mondiale anche gli artisti non hanno più certezze n La pittura diventa informale e si sottrae al figurativo, alla geometria e al rigore matematico che caratterizzano l’Astrattismo. L'artista percepisce la propria incapacità di trasmettere messaggi e per far fronte a questa nuova urgenza comunicativa utilizza i materiali più disparati 2 Trae spunto, nelle sue varie matrici, dalla rivisitazione dal Dada, dell’Espressionismo e del Surrealismo. JEAN DUBUFFET (1901-95) 1) Dubuffet non fu tenuto né da tale autogiustificazione né da un mero ritorno allo status quo di prima della guerra, a quella superficiale opposizione, nell’avanguardia, tra il mondo dei sogni del Surrealismo e l'utopia dell’astrattismo n Si dedica alla pittura tardi, da autodidatta e nel 1945 inventa il termine di Art brut (Arte rozza) tutte le manifestazioni spontanee senza alcuna intenzionalità estetica e al di fuori di ogni regola codificata. Questi artisti derivano tutto dalle proprie profondità, e dalle concezioni dell’arte classica o di tendenza. Sono testimoni di un'operazione artistica completamente pura, grezza, bruta e interamente reinventata in tutte le sue fasi esclusivamente con mezzi appartenenti alle pulsioni dell'artista. 3) Come Klee, Dubuffet idealizzava l’arte dei malati di mente come ritorno alle pure profondità. Ma diversamente da Klee, definiva queste profondità non come origine dell’arte, dal cui recupero si attende una possibilità di redenzione, ma come fuori dell’arte, che introduce trasgressione e rottura nei suoi spazi culturali 4) Prima si dedica alla pittura, tra il 1949 e il 1960 usava i materiali diversissimi : collage di opere precedenti, giornali, mescola i colori a sabbia, terra, fango ecc. Accentuato dalla mancanza di qualsiasi indicazione di tridimensionalità (le figure tipo graffiti sono o frontali o di profilo), il rimando al disegno dei bambini. Anche fa la scultopittura tridimensionale, dalle caratteristiche bestiali e grottesche. ALBERTO BURRI (1915-95 si dedica gli assemblaggi di sacchi, presto seguiti da sogli di plastica bruciata. Si interessa a fondo delle problematiche della materia in cui la tela non è più supporto della pittura , ma sua parte integrante con brandelli di juta uniti da grossi punti di sutura e zone di colore rosso o nero come ferite. Dal 1954 tutte opere con materie naturali e artificiali animate da fenomeni di degradazione come la ruggine o la combustione. Cretti in cui la superficie monocroma di alto spessore viene fatta asciugare e crepare come terra al sole LUCIO FONTANA (1899-1968 1) E l'allievo di Adolfo Wildt, Si avvicina agli ambienti dell'avanguardia europa, ma alla fine della guerra nel 1922 si rifugia in Argentina (dove c’è l'art deco : kitsch moderno). Rientrato in Italia nel 1928, fu tentato per un po’ dal revisionismo antimodernista del novecento, un movimento che avrebbe presto ricevuto l'approvazione del regime di Mussolini n Nel 1946 insieme ai suoi studenti lanciò il manifesto bianco, in cui rompeva sia con l’astrattismo che con la figurazione, attaccava l'estetica, il razionalismo e il formalismo e annunciava la propria idea di arte che un'arte liberata dalle idee. Durante la seconda guerra si rifugia in Argentina dove pone le basi teoriche di Spazialismo italiano (1947-52) che propone il superamento dell’arte come sino ad allora concepita, inserendo la tridimensionalità. 2 Appena tornato in Italia nel 1947, Fontana cominciò a mettere in opera questo programma. Dagli anni Cinquanta sperimenta nuovi materiali, come tubi al neon o superfici piane di carta, tela o lamina metallica su cui opera con gesti provocatori e distruttivi : buchi, strappi e soprattutto tagli. È una ricerca di uno spazio tridimensionale, al di là di quello bidimensionale della tela, facendo cadere i limiti tra scultura, pittura e decorazione 4) Castellani e Dadamaino ha influenzato dal Spazialismo di Fontana. PIERO MANZONI (1933-63 1) Prima del 1958, Manzoni dipingeva gli oggetti quotidiani (tipo pinzetta), dal 1958 realizza Achrome(letteralmente senza titolo) Importò questa posizione materialista e risolutamente antiidealista dentro il tropo modernista stesso del monocromo. Solo tutti bianchi. 2) Prendendo direttamente in giro la retorica della dignità autoriale e lo pseudomisticismo di Klein, Manzoni si rivolse ancora una volta a Duchamp Contro le pose e l'appello all’immaterialità di Klein, Manzoni concepì l'artista non come un ideale supereroe, ma come una macchina escrementizia. Es, Fiato d'artista, l'impronta (1960), Base del mondo, Base magica, Merda d'artista (1961) POP ART in UK v Richard Hamilton (1922-2011) v Eduardo Paolozzi (1924-2005) 1) Independent Group (1952-55), in cui ci sono Hamilton, Paolozzi e Lawrence Alloway. Questo gruppo passò attraverso tre formazioni orientate rispettivamente intorno all'esposizione e al design, alla scienza e alla tecnologia, e infine all'arte alta e a quella popolare n Il termine “POP ART” fu inventato nel 1954 da Alloway. Independent gruop faceva le mostre che indicavano la relazione tra l'arte, la tecnologia e l’uomo. La più importante mostra fu This is Tomorrow nel 1956 alla Whitechapel a Londra 2 Just what is itmakes today's homes so different, so appealing?|n questa mostra del 1956 Hamilton realizza una parodia pop-psicologica della cultura di massa del dopoguerra fatta con i suoi stessi slogan e ritagli di immagini, reinterpretati come un sogno freudiano sceneggiato nel collage. Messa il collegamento tra il simbolo del capitalismo consumista e di sesso e di tecnologia Nouveau Réalisme 1) II 27 ottobre del 1960 il critico francese Pierre Restany convinse un gruppo di artisti riuniti in casa di Yves Klein a firmare un manifesto che consisteva in una singola frase : “| nouveaux rèalises hanno preso coscienza della loro nuova identità collettiva. Nouveau Réalisme = nuova percezione del reale”. Gli otto firmatari erano Arman, Dufréne, Hainse, Klein, Raysse, Spoerri, Tinguely, De la Villeglé. A qui si unirono successivamente César, christo, Deschamps, Rotella, Niki de saint Phalle n Per dare la percezione del reale, gli artisti trasferissero lo statuto e il luogo dell’opera d’arte dalla relativa intimità dell'oggetto pittorico e scultoreo al livello dello spazio pubblico. Per percepire della realtà in società meccanica Jean Tinguely crea la scultura cinetica costruita e mette nello spazio pubblico. E Christo e Jeanne-Claude per alludere al muro di Berlino costruiscono una barriera di 240 barili in via visconti a Parigi. E impaccato di oggetti (bottiglie, bidoni ecc) oltre la porta o il ponte Nel 1961, Niki de Saint Phalle dà una pistola agli spettatori per sparare gli sacchi di colore per creare un'opera astratta arbitraria. O crea Hona Stoccoloma che la scultura gigantesca figurata la donna sdraiata. In qui gli spettatori entrano al utero. 3) Questo posizionare all’interno dell'apparato discorsivo della cultura del consumo è evidente nella trasformazione del collage da parte degli artisti del decollage. Per protestare contro il dominio dello spazio pubblico da parte della propaganda pubblicitaria e della produzione e della collaborazione con l'industria. In qui gli artisti sono Jacques de la Villeglé, Dufrenem, Rotella. 4) Arman, le sue strategie formali non solo derivano dal readymade, ma trasfigurano anche altri due paradigmi fondamentali del modernismo che la griglia e il caso. Le sue opere con la ripetizione linguistica, la soggettività si costituisce attraverso la produzione del discorso, trova qui il suo correlativo oggettivo nella ripetizione dell'atto di scegliere un oggetto di consumo. Spoerri, ab/eaux pièges, assemblage n Il modo di Klein intraprendeva il proprio progetto pittorico come un paradosso in cui la trascendenza spirituale dell'oggetto estetico è energiacmente dichiarata e insieme sostituita da un'estetica del supplemento spettacolarizzato. Attraverso il monocromo, implica di presenza e purezza, autoevidenza ottica ed empirica spirit e consumo situando bene in vista (al spettacolo), chiarendo che il tentativo di trovare la spiritualità con mezzi artistici, proprio durante l'ascesa di un controllo da parte della cultura del consumo, inevitabilmente era destinato ad avvolgere lo spirituale in una sordida veste farsesca POP ART IN USA Robert Rauschenberg (1925-2008) Jasper Johns (1930-) John Cage (1912-1992) Gruppo Gutai Claes Oldenburg (1929-) / Happening Roy Lichtenstein (1923-1997) James Rosenquist (1933-2017) Andy Warhol (1928-1987) SISSI NEO DADA v_ Robert Rauschenberg (1925-2008) v JasperJohns(1930-) 1) In conseguenza del boom economico del dopoguerra negli Stati Uniti, con l’importanza attribuita agli oggetti come status symbol, cominciano a diffondersi opere che li includono, unendo scultura e pittura e utilizzando tecniche molto diverse tra loro e impiegate contemporaneamente (combine painting). n Nel nome ricorda il Dada e la sua carica eversiva, insistendo sul legame tra opera d’arte e oggetto comune e così aprendo la strada alla Pop Art. Gli artisti fanno ricorso a materiali di recupero e a oggetti di uso comune, privi di valore estetico, ma esaltati dalla comunicazione di massa 2 Il corrispondente europeo contemporaneo del New Dada è il Nouveau Réalisme nato nel 1960, i cui esponenti usavano oggetti reali e i veri soggetti di un'opera erano la creatività e la sensibilità dell'artista > Gli artisti più significativi del New dada negli Stati uniti sono Robert Rauschenberg e Jasper Johns ROBERT RAUSCHENBERG (1925-2008 Direttamente contro la celebrazione espressionista astratta del significato investito nell’unicità del tocco dell'artista (es, Disegno di de Kooning cancellato, impronta di pneumatico d'automobile 1953). All'inizio realizza dipinti monocromi che assorbono la vita intorno loro, nel 1951 i quadri bianchi, le posizioni che venivano sviluppate in quel periodo insieme con il compositore sperimentale americano John Cage (1912-92). Cage celebrava la passività in opposizione alla tensione e alla spinta all’azione o all’attività implicita in ogni concezione della composizione. Interessato all'idea che il caso e la possibilità sono modalità universali che strutturano l'universo. Cage pensava alla musica come a un intreccio aleatorio di silenzio e suono ambientale Esegui l'opera 4‘33” Come Cage, Rauschenberg realizza | quadri bianchi come non contenenti né narrazione né nessun altro tipo di riferimento. Ciò che facevano era attrarre le mutevoli impressioni ambientali (tipo ombra dello spettatore o luce) nello stesso modo in cui la musica di Cage si apriva al rumore del respiro o del tossire del pubblico. JASPER JOHNS (1930. Amico di Rauschenberg, legato alle avanguardie musicali e interessato alle tematiche visuali del Dada e di Duchamp, aderisce al New Dada. Dal 1955 comincia a dipingere bandiere americane, bersagli, calchi anatomici, mappe geografiche, lettere e numeri standard. Johns usava gli elementi esterni, reali, preformati, convenzionali, spersonalizzati. L'andamento ripetuto del pennello ricorda la gestualità degli Espressionisti astratti. Le sue bandiere e bersagli vanno al di là dell’Espressionismo astratto secondo i suoi criteri, sono cioè più bidimensionali come superfici, più “allover” come immagini, più fusi come pittura e supporto di qualsiasi precedente espressionista astratto. Realizzando il suo intento formale con mezzi vietati all’Espressionismo astratto, cioè col ricorso a segni culturali quotidiani, come appunto bandiere e bersagli. Mette la sospensione di altri materiali, come il collage di giornali e tessuto che Johns usava spesso nelle sue prime opere. Afferma una cosa solo per inserire un’altra (è una definizione dell'ironia) o fa collidere diversi livelli di significato o diversi tipi di segni (è una definizione dell’allegoria). GRUPPO GUTAI venne ufficialmente formato da Yoshihara nell'agosto del 1954. Aveva recentemente abbandonato la vena surrealista delle sue opere di prima della guerra a favore di un tipo di astrazione attraverso cui cercava di realizzare una fusione di estetica giapponese (calligrafia) e arte contemporanea occidentale. Guardò a Pollock a risultare uno dei più interessanti, Kazuo Shiraga cominciò a dipingere con i piedi, concependo questo metodo corporeo come una radicalizzazione dell’orizzontalità di Pollock. Ma anche esasperare la natura rituale della cultura giapponese per trasformare l'atto artistico in una performance trasgressiva e ludica. Le azioni di Shiraga e Murakami devono essere sembrate all'epoca ancora più trasgressione a un pubblico giapponese perché faceva un implicito riferimento alla tradizione giapponese delle feste del fango in cui giovani lottano nel fango delle risaie prima della prima semina dell’anno. E anche perché assaltava esplicitamente e violentemente questa icona dell’architettura d'interno tradizionale giapponese, la parete divisoria di carte POP ART IN USA 1) Pop art matura negli Stati uniti come forma d'arte popolare cioè arte di massa (= prodotta in serie), in contrapposizione all’intellettualismo dell'Espressionismo Astratto, rimasto confinato ad una ristretta élite 2) Si rivolge agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi : temi che riguardano la mercificazione dell'uomo moderno, l'ossessivo martellamento pubblicitario, il consumismo come sistema di vita, il fumetto come unico veicolo rimasto di comunicazione scritta (es, Lichtenstein) 3) | soggetti tutti noti e riconoscibili, sono tratti dall'universo del quotidiano americano. L'intervento artistico consiste nella manipolazione dei soggetti (dilatati, ripetuti e alterati nelle forme e nei colori) grazie alle nuove tecniche fotografiche e tipografiche 4) La Pop art usa lo stesso linguaggio della pubblicità asseconda il mondo della società dell'artista che realizza opere più curiose che provocatorie, senza alcuna scelta estetica, ma come puro istante di registrazione delle immagini più note e simboliche Claes Oldenburg (1929-) / Happenin v Happening : Allan Kaprow, inventato la forma l'happening. La disponibilità del mondo in generale come nuovo, onnicomprensivo materiale dell’arte; la dissoluzione delle gerarchie e dei sistemi di valore; la soppressione della specificità del medium e la simultanea inclusione di tutti gli aspetti della percezione agisce il lavoro è inutile. Il Minimalismo con il suo spostamento verso gli oggetti specifici ha segnato una crisi definitiva dell'idea di medium, “un’opera d’arte ha solamente bisogno di essere interessante.” Diceva Judd. Così con i materiali nuovi sono arrivati anche nuove procedure che si sono sviluppare nell'arte processuale, arte povera, body art (postminimalismo). Richard Serra (1939-) si mire ad attaccare la distinzione convenzionale di figura e sfondo in pittura e scultura. Tra il 1967 e il 1968 compilò una lista di versi che generò a sua volta una serie di opere come gettare dove il processo diventata interamente il prodotto. Egli interpretò l’arte processuale come avrebbe fatto poi l’arte site-specific per rendere la scultura appropriata alla moderna società industriale, sottolineando l'importanza di particolari processi di ingegneria, come one ton prop (house of cards), ma anche di dimostrare i principi assiomatici della scultura intesa come costruire. Dan Flavin (1933-1996) Per lui era importante un ambiente dettato dalla luce e molto importanti furono le figure di riferimento. In jconesi era ispirato a icone bizantine per la sensazione fisica e la presenza magica che esse avevano su di lui. Flavin aveva perso omaggio ai costruttivisti a partire dal 1964 con varie versione di Monumento a V Tatlin. un anno prima aveva cominciato a utilizzare la luce diffusa dei tubi al neon da sola senza la pittura. il suo primo pezzo era Diagonale del 25 maggio 1963 del 1963. Dove una comune lampada diventa un comune feticcio industriale ma divenuto in qualche modo sorprendentemente estraneo. Quello che riuscì a fare è di materializzare l’opera d’arte come luce e allo stesso tempo smaterializzarla perché inonda lo spazio. Ma questo è differente al costruttivismo perché il materiale industriale non era futuristico ma trovato e diverso dal readymade di Duchamp perché quest’ultimo non era destinato alla defeticizzazione dell’arte. il Minimalismo con il suo spostamento. Robert Morris (1931-) per rinforzare il senso del significato come contesto (dove l’opera acquista il senso nello spazio pubblico della relazione con gli altri), sceglie diverse strategie. Una era quella di accostare moduli componibili in diverse combinazioni di forme in modo che all'opera non potesse essere attribuita una forma fissa. Un'altra strategia era nel replicare più volte la stessa forma collocando le copie in posizioni diverse. Come nelle tre travi di fronte alle quali era impossibile percepire e tre sagome come identiche. Alcuni artisti come Serra lasciava che fosse l'architettura dell'ambiente a modellare i suoi oggetti di piombo. In questa maniera l’opera non proviene più dall’interiorità dell'autore ma il significato dipende dallo scambio che avviene nello spazio pubblico della relazione con gli spettatori. Molte pratiche dei minimalisti erano rivolte ad accentuare questo senso di destituzione dell'autore Sol Le Witt (1928-2007 1) paragrafi sull'arte concettuale di Sol Le Witt nel 1966 era già orientato a una relazione con il linguaggio e il concetto smaterializzato che sta per lanciare una sfida feroce al minimalismo. Cosa che Michael Fried fece ancora di più in Arte e oggettualità dove spiegava che la presenza che un oggetto del genere costituisce all’interno dello spazio è più simile alla presenza teatrale sostenendo che questo tipo di presenza sradicava qualsiasi distinzione tra arte e quotidiano. Anche l’arte concettuale era divisa tra il concetto come pura intenzione (Kosuth) e il concetto come macchina semiautomanica (Le Witt). n Sol Le Witt è partito dal minimalismo ma si sviluppo in tridimensionale, sono tutte strutture che nascono da calcoli matematici. L'arte concettuale cominciò criticando dall'interno alcuni aspetti del modernismo, come l’otticità, la concretezza fisica e l'autonomia estetica, e questa critica era presente anche in Quadrato rosso e lettere bianche di Witt. L'estramo riduttivismo della pittura e della scultura del tardo modernismo mirava a sfidare l’autoreferenzialità visiva e a produrre definizioni letterali. Questo modello è chiaramente un modello performativo. Le sue strutture non sono architettura o pezzi di arredamento quindi Le Witt nega sia la pittura che scultura per rimandare il tutto a principi costruttivisti l'idea diventa una macchina che produce l’arte. 2 L’arte concettuale è nata dalla convergenza di due grandi tradizioni del modernismo, una incarnata nel readymade, l’altra nell’astrattismo geometrico. Prima dell'inizio ufficiale dell’arte concettuale nel 1968 la fusione di Fluxus e Pop aveva prodotto opere come Schedario di Morris che consiste in un contenitore di schede con delle annotazioni scritte, di tutti gli incontri causali avvenuti durante il processo di produzione, sullo stesso oggetto, per dimostrare come il processo facesse necessariamente parte dell'oggetto. Quindi l’enfasi con cui il processo di produzione dell'oggetto che interagisce con una serie di strutture esterne da la definizione dell'estetica del supplemento. Joseph Kosuth (1945-) Nel saggio del 1969 l’arte dopo la filosofia di Kosuth, egli riconosceva artisti come Stella, Reinhardt e Judd come elementi che contribuirono in modo significativo alla formazione di un'estetica concettuale dell’astrattismo minimalista. Kosuth ricava la sua teoria dell’arte concettuale da una dogmatica sintesi di varie contraddittori filoni del modernismo, da Duchamp a Reinhardt. Egli fa dell'oggetto la sua tautologia, dove l’arte è la serie di domande e definizione semplice constatazione. Per Kosuth i readymade di Duchamp erano l'origine dell’arte moderna perché spostavano la natura dell’arte dall’apparenza alla concezione. In una e tre sedie (1966) espanse il readymade sintetizzandolo in un gruppo tripartito di relazioni, oggetto, segno linguistico e riproduzione fotografica. Kosuth ha definito tutto il suo progetto come un indagine sulle basi del concetto di arte così come è intesa oggi Hans Haacke (1936-) Fu protagonista di una censura da parte del Guggenheim nel 1971 in occasione della sua mostra dello stesso anno. Il direttore aveva chiesto di eliminare un’opera che riguardava una serie di fotografie di immobili con relativa registrazione delle proprietà cui riconducevano tutte a due/tre famiglie che avevano accumulato vasti imperi a New York. L'artista e il curatore rifiutarono, così la mostra venne annullata. Per Haacke la critica istituzionale è una tentativo di ricontestualizzare la sfera estetica coni suoi risvolti socio-economici e ideologico. Michael Heizer Richard Serra Walter De Maria Robert Smithson James Turrel Richard Long Christo Denis Oppenheim SISSI Gerry Schum si impose all'attenzione internazionale con il suo film Land Art, del 1969 che documentava le grandi installazioni prodotte dagli artisti americani di Earth Art collocare nei deserti degli Stati Uniti che andavano a modificare e interagire sul paesaggio naturale. n Le opere hanno spesso carattere effimero, passeggero, temporaneo e non sono vendibili Questa arte quindi va contro al mercato e al consumismo nell'arte. perché appunto sono difficili da raggiungere 2 | lavori sono infatti consultabili spesso solo tramite la documentazione fotografica, unica prova di documentazione di queste opere Robert Smithson 1) pubblica nel 1966 Entropia e nuovi monumenti, dove vedeva l’ierosabile e irreversibile implosione di qualsiasi tipo di ordine gerarchico in una fiale uniformità. Sosteneva che la ripetizione fosse profondamente entropica e seguendo questa logica diventata irrilevante il pathos dell’espressionismo astratto ma anche la battaglia modernista con l’arbitrarietà dell’arte per dimostrare questa natura pervasiva dell’entropia nel 1969 concepì Scarico di asfalto. Il tempo come rovina diventò cos’uno dei suoi interessi principali come la necessità di creare monumenti alla rovina di tutti gli altri monumenti Ma se questa prospettiva (dove non esiste più un centro) può sembrare orrenda può anche essere liberatoria, perché un mondo senza centro è un labirinto aperto a infinite esplorazioni. 2) Sia Smithson che Nauman erano affascinati dal ruolo di disseminazione assunto dai riflessi speculari una volta che il concetto di entro viene sospeso. Come Spostamenti di specchi dove viene messo in questione lo stesso concetto del guardare, perché gli specchi diventano potenzialmente invisibili all’interno del paesaggio che riflettono. Sono non eventi che non veicolano nessuna informazione all'infuori del nudo fatto della loro transitorietà Michael Heizer 1) Scavò due enormi tagli da due masse opposte nel deserto, definite anch'esse Earth Work non erano pensate per durare nel tempo. L'ampio ventaglio di pratiche, con la presenza di qualunque materiale aveva cancellato nei primi anni 70 la stretta logica del minimalismo in scultura e in pittura che sembrava avere dominato il decennio precedente n City (1972) è un connubio tra monumenti antichi, minimalismo e tecnologia. Si voleva rompere lo spazio e l'autonomia dell'oggetto in campo scultoreo. Fino al tardo ottocento la scultura operava per marcare un sito reale con una rappresentazione del suo significato mentre la scultura modernista in generale sembra stabilire l'autonomia del campo rappresentazionale, un assoluto ritrarsi dal contesto fisico in un organizzazione formale completamente contenuta in essa. Privilegiando così lo spazio dell'oggetto autonomo. Walter De Maria The lightning field, 1973-79 è la sua opera più famosa. De Maria cerca la complicità della natura per mettere in scena un evento sempre straordinario. Dopo aver conficcato in verticale nel terreno 400 pali metallici appuntiti su un’aera di circa 3 chilometri quadrati, ne sfrutta l’effetto-parafulmine durante i temporali raccogliendo e moltiplicando la potenza dei fulmini a servizio di un grandioso spettacolo di luce. L'opera destinata naturalmente a sparire col tempo, si offre alla fruizione solo mediante fotografie e video o direttamente, a coloro che desiderano assistere di persona all'evento. Richard Long 1) l'intento di Long è quello di accreditare la relazione tra l'uomo e l’ambiente come ‘fatto’ creativo per eccellenza, intimo e primitivo, privo di ingombranti implicazioni volontaristiche e di ridondanti mediazioni artificiali All’inizio Long lascia che le sue passeggiate siano testimoniate da tracce passeggere o da sculture realizzate con materiali molto semplici, reperiti sul posto, pietre, rami, acqua, fango ecc con questi materiali realizza tante orme geometriche pure, corone circolari, spirali. 2 FLUXUS / BEUYS v NamJun Paik v George Maciunas v_ Shigeko Kubota Y Yoko Ono/ v Joseph Beuys (1921-1986) Fluxus 1) Il movimento artistico dei primi anni sessanta, si sviluppò in parallelo, e spesso in aperta contrapposizione alla Pop Art e al Minimalismo negli Stati Uniti e al Nouveau Réalisme in Europa. n Più aperto e internazionale negli scopi di qualunque altra avanguardia o neoavanguardia dal Dadaismo e dal Costruttivismo russo, Fluxus negava qualsiasi distinzione tra arte e vita, e credeva che la routine, il banale e le azioni quotidiane dovessero essere considerati eventi artistici, secondo il precetto che “tutto è arte e chiunque la può fare”. Con le sue diversi attività : performance musicali e teatrali, pubblicazioni dalla grafica innovativa, arte postale e altri eventi, gesti e azioni effimeri, diede origine a molti degli elementi chiave dell'Arte Concettuale, come l'insistenza sulla partecipazione dello spettatore, la svolta verso la performatività linguistica e l’inizio della critica istituzionale 2 > Nel 1962 nella Germania occidentale, Maciunas organizza il primo di una serie di eventi internazionali che precedettero la costituzione del movimento Fluxus n Fluxus si impegnò a cancellare i tradizionali confini tra produzione linguistica e visuale, tra testo e oggetto. O) Superando Duchamp, Fluxus mirava a cancellare le ultime divisioni tra il readymade (cioè l'oggetto d'uso o commerciale isolato) e il vero significato del suo isolamento (cioè i dispositivi della cornice e della presentazione). In cui la registrazione testuale, visiva o sonora della produzione di un’opera e della successiva mostra o performance facevano parte dell’opera finita allo stesso titolo dell'oggetto o evento in sé Joseph Be 1921-86 1) Beuys sviluppò un'estetica della memoria. Ha detto “in effetti questo shock dopo la fine della guerra è la mia esperienza primaria, l'esperienza fondamentale che mi ha portato a imboccare il mio vero percorso artistico, cioè a riorientarmi nel senso di un inizio radicalmente nuovo.” n | suoi rapporti con il mondo degli oggetti in generale e con l'eredità del paradigma del readymade di Duchamp 2 Beuys è all'opposto di Fluxus, intendeva la performance come una ricaduta nel mito, un ritorno al rituale, quasi una forma culturale di cura psichica e di esorcismo. Le sue performance cercavano di riconnettere stati d’animo inconsci di esperienze passate con rappresentazioni drammatiche o grottesche nel presente 4) Distingue Beuys dai suoi colleghi è la relazione strutturale e iconica con la memoria storica. Fa l'opera di guerra o Auschwitz. Dimostrazione Auschwitz (1956-64) sembra essere un'opera in cui pienamente articolata la necessità di ricordare e l'impossibilità di una rappresentazione adeguata. Se l’opera non con il rituale catarico sicuramente attraverso la dimensione mnemonica, e contemporaneamente mette in primo piano la condizione puramente materiale e processuale dell'oggetto. La condizione umana è Auschwitz e il principio di Auschwitz trova la sua perpetuazione nella nostra interpretazione dei principi della scienza e della politica, nella delega della responsabilità a gruppi di specialisti e nel silenzio degli intellettuali e degli artisti ARTE POVERA Michelangelo Pistoletto Alighiero Boetti Piero Gilardi Jannis Kounellis Mario Merz Gilulio Paolini Luciano Fabro Gilberto Zorio Sco Dopo guerra molti artisti americani esponenti della Pop Art sbarcano a Venezia. Dal critico Germani Celant, hanno organizzato la prima mostra dell'Arte povera nel 1967 con dodici artisti. Sono al contro l'egemonia dell’arte americana e in particolare della scultura minimalista, questi artisti recuperavano anche le idee e le contraddizioni dell'avanguardia, ricontestualizzandole nel dopoguerra. Si offre di ridiscutere dei sistemi che circonda al sistema artistico (economicamente o mercantile). n L'arte povera aveva assunto una posizione esplicitamente anti-tecnologia. Ma ha la citazione del teatro. 2 La fotografia e la grande varietà di modi di produzione artistica a essa associati, quasi del tutto escluse dall'avanguardia storica italiana. > La particolare relazione dell’arte povera con i materiali e i processi di produzione. L'arte povera cercò di recuperare il modo dell’obsolescenza dal se stesso progetto storico con finalità assai simili n L’arte povera risuscitava quindi il pensiero antimodernista di de Chirico, restituendo alla pratica artistica una dimensione mitica, teatrale e corporea, non solo allo scopo di combattere la logica strumentale e la razionalità della scultura minimalista, ma anche per lottare contro l'omogeneità delle forme avanzate della cultura dello spettacolo in cui la dimensione globale cancella l’esperienza del locale e la comunicazione istantanea annulla le funzioni della memoria e della storia Apertura in più rispetto agli artisti di tutto il mondo, indagare sulle forme della modernità. Come il modernismo eredita le avanguardie. La novità e la correlazione delle arti, valore di per sé estetico meno pronunciato rispetto all’800. | radici del modernismo in versione più allargata. 1) Vito Acconci. fa l'allestimento della libreria che documenta che al posto delle pareti è trasparente. Come la cultura è trasparente, interattiva ed elemento culturale è valido. Marcel Broodthaers : faceva il museo delle acquile che esplicita il processo gerarchico del museo. il museo ci impone un modo di vedere/pensare le cose, come parte della nostra storia. Molti artisti soprattutto negli anni ‘70/80 hanno tentato di mettere in crisi il fatto che il museo sia universale. Il suo dipartimento delle acquile è la matrice concettuale che mette in discussione l'istituzione varie teorizzazioni che inquadrano un gruppo di artisti come una sorta di critica istituzionale. Politicamente decostruiscono l’oggettività del museo 3) Gerhard Richter (1932- 1 Atlante, 1962- : già nel 1962, iniziò a raccogliere le fotografie che avrebbero costituito il suo enorme progetto dell'Atlante, nel quale immagini di storia privata famigliare venivano messe sempre più a confronto con immagini della storia pubblica tedesca. L'opera deposita in un museo tedesco con la condizione che lui può accedervi e continuare a incrementarlo. Museo l’ha comprata ma non è ancora finita, continuerà nel tempo. All’interno c'è un po’ di tutto : cartoline, foto, raccolte, ritagli di giornale, immagini costruite da lui, immagini riprodotte. Le immagini campi di concentramento tedeschi ma non ha mai avuto lo spirito di fare una traduzione pittorica di quelle situazioni, mai tradotte nemmeno immagini di paesaggi Richter, enfatizza il grado con il quale la storia, ammesso che sia in qualche modo accessibile, è mediata dalle immagini fotografiche e l’idea che non solo la costruzione di una memoria storica, ma anche la sua stessa concezione siano dipendenti dalla rappresentazione fotografica. Alcune fogli sono diventati quadri importanti (Woman descending the Staircase, 1965/Ema, 1966). La pittura c'è ancora ma è più concettuale che di qualità. È il processo esplicito che nasce dalla fotografia, nasce in parallelo a quella di Andy Warhol Anche dipinge la pittura astratta. L'idea è di equilibro, precisione, mescolanza di colori. Strati su strati finche non attiva all'equilibrio giusto. La pittura come ottenga l'inquietudine anche ha l'estetica dal caso 18 ottobre 1977 (Baader Meinhof), 1988 : viene ritratta la bambina, viva, morta e i suoi funerali. Mostra giocata sulla ripetizione. 4) Helio Oiticica (1937-1980 è un brasiliano. La stagione interessante negli anni 60, in Italia c'è l’arte povera, in Germania c'è Richter e altri. Quel tempo Brasile altrettanto è ricco. Interpretava i parametri del modernismo in una versione tropicale, infatti lui crea il tropicalismo. Parte dall’ibridità del brasile (in parte spagnola, in parte portoghese, realtà locali precolombiane, passaggio di informazioni e di culture e di religioni con l’africa) Musica e danza(Samba) assorbite da questo lavoro, anche i lavori artistici si nutrivano di musica, performance, movimento del corpo. Ad esempio Oiticica fa degli abiti che il visitatore indossa per vedere il resto delle opere, luoghi/nidi/case. Modelli alternativi alle case occidentali, luoghi dove stare che comprendesse odori, il corpo 5) William Kentridge (1955- 1) L’opera lungo le rive del Tevere : racchiude in sé una filosofia dell'artista stesso, storia di Roma. Tutte queste immagini emergono pulendo dallo smog le pietre che fanno da contenitore del lungo tevere. Pulendo faccio riapparire delle cose o storie. Più di 200 metri di Tevere. n spesso fa gli autoritratti che partono da un disegno che lui cancella e aggiunge. Ogni immagine è una scena che inizia e finisce, si vedono le cancellature, la memoria rimarrà attaccata alle figure. Lui è un simbolo dell'uso multimediale delle cose, da video a partire dai disegni, sculture, spettacoli teatrali, cinema. 2 The refusal of time : ha | più livelli di essere osservato, è un lavoro che in qualehe modo stimolava più dei sensi (vista, sonoro) e vecchi locali di stazioni (odore). Le immagini non ti permettevano di essere viste completamente perché succedevano cose diverse ai lati Venivano proiettati dei video sulle pareti. Les Magiciens de la terre, 1989 è una selezione di opere d’arte provenienti da diversi continenti. || discorso postcoloniale e i dibattiti multiculturali influenzano sia la produzione che la presentazione dell’arte contemporanea La mostra organizzata da Jean-Hubert Martin al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1989. Incluse solo artisti contemporanei, cinquanta provenienti dall’occidente, cinquanta dal resto del mondo. In questo modo lottò contro alcune formaliste e astrazioni museologiche dell’arte non-occidentale che erano state riprese in il primitivismo. Però i suoi critici Les Magiciens esagerò in senso opposto nella rivendicazione implicita di un’autenticità speciale per l’arte non-occidentale, un'aura particolare di ritualità e magia L’anno 1989 fu un momento di rivalutazione della retorica su vari fronti. Non solo l'opposizione tra primo e terzo mondo, che aveva strutturato il rapporto tra arte moderna e tribale, era già andata in pezzi, insieme alla dicotomia tra centri metropolitani e periferie coloniali, ma anche quella tra primo e secondo mondo era crollata. Gli artisti tentarono di elaborare un dialogo riflessivo tra le tendenze globali e le tradizioni locali Per quanto diversi per età e origini culturali, questi artisti hanno molte cose in comune. Tutti lavorano con oggetti e in luoghi in qualche modo ibridi e interstiziali, non facilmente sistemabili all’interno dei discorsi dati sulla scultura o sulla merce, o negli spazi dati dei musei o delle strade, ma solitamente dislocati da qualche parte nel passaggio tra queste categorie. Le fotografie rientrano in spesso residui di performance, o come le chiama tracce di situazioni specifiche. Si sono anche serviti di diversi modelli di oggetto primitivo, come il feticcio e il dono, che spesso giustappongono con prodotti o detriti moderni Tale arte ibrida, che rimodella l'oggetto surrealista a fini postcoloniali, è obliquamente anticategorica per resistere a qualsiasi ulteriore colonizzazione in zone separate.
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