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Riassunto dettagliato Beowulf, Schemi e mappe concettuali di Letterature comparate

Riassunto dettagliato e specifico del poema Beowulf. Focus sui personaggi principali della storia

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 23/02/2023

flavia-belfiore
flavia-belfiore 🇮🇹

4.4

(93)

38 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto dettagliato Beowulf e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Letterature comparate solo su Docsity! BEOWULF Beowulf è un poema epico di cui non si conosce l’autore che è stato scritto in una variante sassone occidentale dell’anglosassone o inglese antico. Ancora oggi la datazione dell’opera rimane incerta ma gli indizi finora raccolti portano a pensare che si tratti di uno scritto da collocare attorno alla metà del VIII secolo. Beowulf è il più lungo poema anglosassone esistente con i suoi 3182 versi. L’opera è arrivata a noi in un unico manoscritto attualmente conservato alla British Library che prende il nome di Cotton Vitellius. Secondo ciò che si può intuire, dato che non ci è stato tramandato nelle fonti nordiche nessun racconto che sia simile a quello di Beowulf, è possibile che l’autore di quest’opera abbia rielaborato in maniera autonoma del materiale sulle leggende di origine nordica tramandate oralmente. Beowulf è una storia di guerrieri ed è l’unico esempio di poema epico completamente basato sull’archetipo dello scontro tra mostro ed eroe. La storia di Beowulf Gli eventi raccontati nel poema sono ambientati in Scandinavia; può essere diviso in due parti: la prima parla dell’arrivo di Beowulf il Geat alla corte danese di Hrothgar. Beowulf è arrivato dal Geatland alla corte per liberarla da Grendel, un mostro che ha continuato ad uccidere gli uomini di Hrothgar per un periodo di dodici anni. Beowulf combatte il mostro e lo uccide. La madre di Grendel minaccia il regno di Hrothgar, e Beowulf sconfigge anche lei. Hrothgar ricompensa Beowulf ed i suoi uomini, ed essi ritornano al loro paese. La seconda parte del poema riguarda eventi che hanno luogo cinquant’anni dopo. Beowulf è diventato il re di Geatland, ed ha governato saggiamente e generosamente sul suo popolo, difendendolo nei tempi di guerra. Un ladro ha disturbato un drago che stava facendo la guardia ad un grosso tesoro ed il drago incomincia ad uccidere il popolo di Beowulf. Ancora una volta Beowulf parte per uccidere il mostro, ma questa volta la vittoria gli costa la vita. Il poema finisce con la descrizione dei suoi funerali. Struttura della trama I - Gli antichi re danesi furono uomini coraggiosi e le loro avventure sono famose. Uno di questi re fu chiamato Shield Sheafson. Era stato abbandonato da bambino, ma diventò un fiero guerriero che sottomise i suoi nemici. Fu un buon re. Quando Shield morì, ebbe uno splendido funerale. Misero il suo corpo in una barca e la riempirono di tesori. Appesero uno stendardo dorato sulla sua testa per mostrare chi fosse. Poi spinsero la barca verso il mare, dove andò alla deriva sulle onde. Nessuno sa chi trovò la barca e si tenne il suo ricco tesoro. Adesso era il turno di Beow di proteggere i danesi. Anch’egli fu un buon re che piaceva alla gente. Gli eredi di Beow furono i grandi Halfdane. Halfdane ebbe tre figli, Heorogar, Hrothgar e Halga. Ebbe anche una figlia che sposò il re svedese Onela. Hrothgar fu fortunato in guerra. Molti uomini erano entusiasti di servirlo ed il suo esercito crebbe. Decidette di costruire un grande salone per le feste come simbolo della sua potenza. Chiamò operai da tutto il mondo per venire a costruire il suo salone delle feste, che era chiamato “il palazzo di Heorot”. Presto la costruzione fu completata, ed era splendida. Le sue torri si ergevano alte nel cielo, ed il suo tetto era largo. Ci furono feste e canzoni ogni giorno nel palazzo di Heorot. Gli arpisti suonavano la loro musica ed i poeti narravano la storia di come Dio creò la terra, il sole e la luna. Ma ci fu un demone che odiava la felicità del palazzo di Heorot. Il suo nome era Grendel, e viveva in una landa desolata sulla costa. Una notte Grendel venne al palazzo per guardare i danesi che festeggiavano e si divertivano li. Li trovò addormentati dopo aver bevuto e prese prigionieri trenta uomini e li portò via con sé. Ritornò al palazzo più̀ tardi quella notte e lasciò trenta cadaveri macchiati di sangue. Hrothgar non sapeva cosa fosse successo, e si vergognava di non essere stato capace di prevenire quel terribile fatto. Era triste per la perdita dei suoi uomini. La notte successiva Grendel tornò ancora e uccise altri uomini di Hrothgar. I danesi adesso erano spaventati, e incominciarono ad abbandonare il palazzo. Il re Hrothgar soffrì per dodici lunghi anni. I musicisti narrarono la storia di Grendel in tutto il mondo, cantarono degli orribili omicidi e della lunga guerra tra il demone ed il re. Cantarono del pericolo che tutti sentivano. Grendel continuò i suoi attacchi ai danesi. Prese possesso del palazzo di Heorot, malgrado non potesse entrare nel palazzo del trono. I consiglieri del re Hrothgar fecero piani per difendere il regno dal demone. Qualche volta anche pregarono idoli perchè li aiutassero nelle loro difficoltà. Dimenticarono il vero Dio che creò i cieli e la terra. Il re di Geatland era chiamato Hygelac. Uno dei suoi signori aveva sentito del demone, e decise di aiutare Hrothgar. Questo signore era l’uomo più forte della terra, un vero guerriero. Diede ordini perchè una barca fosse approntata perchè lui potesse viaggiarci. Trovò quattordici uomini andassero volontariamente con lui e partirono insieme con la barca. La barca del signore navigò velocemente tra le onde nel suo viaggio. Raggiunsero presto la loro destinazione ed erano felici di essere ancora sulla terraferma. Ringraziarono Dio per la veloce traversata. Quando la vedetta danese vide uomini in armatura uscire dalla barca, andò̀ verso di loro e gli ordinò di dire chi fossero: “Chi siete e perché̀ siete venuti qui in armatura? È mio dovere far la guardia per l’arrivo di uomini pericolosi sulle nostre coste. Io non ho mai visto prima un gruppo di uomini armati come voi. Voi non avete chiesto a nessuno il permesso di sbarcare.” La vedetta guardò i guerrieri e continuò: “Non ho mai visto un uomo grande come te. Tu devi essere un uomo importante. Devi dirmi chi sei prima di andare verso l’interno. Devi dirmi anche perché sei venuto qui.” Il guerriero rispose così alla vedetta: “Noi veniamo da Geatland, ed il nostro re è Hygelac. Io sono il figlio di Ecgtheow, che fu un grande soldato ai suoi tempi. Noi siamo venuti qui per aiutare il tuo re, e non abbiamo nessuno scopo segreto. Perciò̀ per favore dicci cosa sta succedendo qui. Noi vogliamo sapere tutto di questo grande pericolo che viene nelle notti, questo assassino di uomini del vostro paese. Io voglio offrire a Hrothgar il mio aiuto e consiglio. Io so come sconfiggere questo nemico e come calmare il re. La vedetta guardò il guerriero e rispose: “Ti credo. Prendete le vostre armature e le vostre armi e vi porterò dal re. I miei uomini baderanno alla vostra barca fin quando non tornerete a Geatland. II - La vedetta guidò i soldati di Geat al palazzo di Heorot. I guerrieri di Geat si avvicinarono al palazzo. Le loro armature brillavano al sole mentre camminavano. Quando entrarono nell’edificio, si sedettero nel palazzo. I danesi erano curiosi dei nuovi venuti e fecero loro delle domande: “Chi siete? e perchè avete portato qui le vostre armi?”. Il guerriero Geat diede questa risposta: “Noi siamo uomini di Hygelac. Il mio nome è Beowulf. Dirò al tuo re lo scopo della nostra visità se vorrà vedermi.” Un capo Wendel chiamato Wulfgar accettò di portare il messaggio di Beowulf al re. Disse che delle persone dal Geatland erano sbarcate ed erano guidate da un guerriero chiamato Beowulf, che sembrava un uomo potente. Hrothgar rispose: “Io conosco Beowulf. Lo ricordo come un giovane ragazzo. Dicono che ha la forza di trenta uomini. Dio lo ha mandato qui per difenderci da Grendel. Darò a lui una grande ricompensa. Ora vai e chiedi agli uomini di Geat di venire qui e accertati di dire loro che sono benvenuti in Danimarca.” I guerrieri Geat entrarono nella stanza del trono, e Beowulf parlò al re: “Sono Beowulf. Ho avuto grandi vittorie contro i miei nemici, ed ora ho sentito la storia di Grendel e della distruzione che ha portato alla Danimarca. I viaggiatori ci hanno detto che il palazzo di Heorot è stato abbandonata dalla sua gente perchè erano spaventati dal demone. Il consigliere di Hygelac mi ha incoraggiato a venire per aiutarti, perchè sanno quanto sono forte. Sanno che ho combattuto contro uomini e mostri marini, e che ho sempre vendicato i Geat. Io voglio combattere Grendel in un combattimento singolo. Ti chiedo di lasciarmi combattere con lui così. Ho anche sentito che Grendel non usa nessun’arma. Anch’io non voglio usare nessun’arma. Noi combatteremo solo con le nostre mani. Dio deciderà chi vince. So che sarà terribile se Grendel vince. Il demone mangerà il mio corpo, e non potrò avere una giusta sepoltura. Poi ucciderà i miei soldati. Se io muoio, vi prego mandate questa mia armatura indietro al re Hygelac. Questo è tutto quello che chiedo.” Re Hrothgar ascoltò le parole di Beowulf con piacere. Contava sul coraggio e sulla forza dell’eroe. Il rumore delle voci e delle felici risa riempiva il palazzo. La regina Wealhtheow entrò. Salutò tutti ed offrì al re qualcosa da bere. Poi girò attorno al palazzo offrendo a tutti da bere, com’era usanza. Quando arrivò a Beowulf, gli diede il benvenuto in Danimarca. Gli disse che Dio aveva risposto alle sue preghiere mandandolo. Beowulf prese il calice dalla regina, e rispose alle sue parole: “Quando salii sulla mia barca coi miei uomini avevo una chiara intenzione. Quell’intenzione era di aiutare la tua gente o morire in battaglia con Grendel. Manterrò fede a quell’intento.” Parlò Unferth, invidioso dell’arrivo di Beowulf, deridendolo per aver perso in mare contro Breca. III - C’era una nuova atmosfera di gioia e di speranza nel palazzo di Heorot ora che Beowulf era li. Il bere ed il ridere continuarono finchè non fu l’ora per Hrothgar e la sua regina di lasciare il palazzo. Hrothgar sapeva che Grendel sarebbe venuto quella notte, e augurò all’eroe buona fortuna: “Questa è la prima volta che ho lasciato qualcun’altro a difendere il palazzo di Heorot. Falle buona guardia stanotte, e stai attento ai nemici”. Beowulf lasciò la sua armatura con un soldato e gli disse di controllarla bene. Improvvisamente Grendel uscì dall’oscurità, aprì la porta di ferro del palazzo ed entrò nella grande costruzione. Una volta dentro, Grendel si mosse furtivamente e velocemente oltre le guardie addormentate. Grendel pensò che voleva uccidere molti uomini quella notte, ma i suoi giorni di omicidio erano giunti alla fine.
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