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Riassunto dettagliato del poema e del film di "Beowulf", Appunti di Letterature comparate

Riassunto dettagliato del poema e del film di "Beowulf". Inoltre, vengono sottolineate le differenze e le somiglianze fra i due generi.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 03/05/2023

alessiarunci
alessiarunci 🇮🇹

4

(5)

14 documenti

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Scarica Riassunto dettagliato del poema e del film di "Beowulf" e più Appunti in PDF di Letterature comparate solo su Docsity! BEOWULF – IL FILM All’inizio del film il re ed i suoi guerrieri stanno festeggiando nella sala Herot fino a quando irrompe il mostro Grendel, disturbato dalle grida e dai rumori, che uccide gran parte degli uomini. Solo pochi riescono a salvarsi fra cui Urferth, che si nasconde nell’acqua per sfuggire alla furia del troll, ed il re Hrothgar contro cui Grendel decide di non combattere. Successivamente Grendel torna nella sua casa, ovvero una caverna, dove c’è la madre ad attenderlo dentro l’acqua che gli chiede se avesse fatto del male al re. A Hrothgar serve un eroe per sconfiggere il mostro ed all’appello risponde Beowulf che afferma “il mare è mia madre, non mi riprenderebbe nel suo grembo” (frase ambigua). Beowulf arriva nella terra dei danesi per uccidere il mostro che la minaccia (così come molti altri eroi che nelle fiabe giungono in città per sconfiggere il drago che rapisce la principessa). Non sembra avere alcuna paura di Grendel in quanto ha già ucciso diversi serpenti di mare. Tuttavia, Urferth lo beffeggia raccontando di essere a conoscenza di una gara di nuoto con Breca nella quale perse. Beowulf non lo nega e racconta che nuotarono per 5 giorni fino a quando vi fu una tempesta ed arrivarono diversi mostri marini. Uno di loro mangiò Beowulf ma uscì dall’occhio del mostro (nel linguaggio del mito, mangiare ha un significato diverso). Egli dichiara di aver perso la gara perché impegnato a combattere i mostri, ma in realtà fu attirato nel fondo del mare da una sirena che lo sedusse. Durante la sera, il re racconta di aver ucciso il drago della brughiera e di come ottenne una coppa d’oro, conosciuta come la coppa del drago. L’unico modo per uccidere un drago è mirare alla sua gola. Se Beowulf riuscirà a sconfiggere Grendel, il re gli cederà la coppa (in molti miti, l’uccisione del serpente permette l’ottenimento di un tesoro). Si scopre che Grendel è l’onta del re: è il figlio illegittimo. Per la seconda volta, Grendel irrompe nella sala Herot ed attacca i guerrieri di Beowulf. L’eroe decide di combattere senza armi, così come il mostro. Capisce che sono le grida a fargli del male e comincia a colpirlo ripetutamente all’orecchio ed il mostro diventa sempre più piccolo. Alla fine, riesce a staccargli un braccio e Grendel, ferito a morte, torna nella sua tana dove muore dentro l’acqua. La madre di Grendel decide di vendicarsi della morte del figlio. È un essere acquatico che ha anche dei poteri magici in quanto entra nella mente di Beowulf assumendo le sembianze della regina. È un demone d’acqua, dunque l’acqua è il suo elemento. Urtfeth si scusa di aver dubitato di Beowulf e gli vuole cedere la spada del padre, ma le armi non possono combattere la magia dei demoni. Beowulf si reca nella caverna dove sono conservati molti tesori. La madre di Grendel si rivela essere anche una dea bellissima che gli promette di renderlo il più grande dei re e di donargli ricchezza e potere in cambio di un figlio: fino a quando la porterà nel cuore e fino a quando la coppa del drago resterà nella caverna, Beowulf sarà un potente re (possiamo notare una sorta di interdetto). Beowulf accetta e torna alla corte affermando di aver ucciso Grendel, portando come prova la sua testa (così come nelle fiabe di ATU 300-301), e mente dicendo di aver ucciso anche la madre. Il re sa la verità, oramai la sua maledizione è passata a Beowulf e per questo lo proclama suo erede alla sua morte. Una morte che avviene poco dopo in quanto si butta dalla scogliera (il re sa che la sua morte è necessaria per far avverare le promesse di Beowulf). La corona viene ceduta a Beowulf che diventa il nuovo re dei danesi. NB: la corona è decorata con raffigurazioni di eroi che uccidono dei draghi, inoltre lo stemma centrale è un drago. Passano 50 anni e Beowulf oramai è un re anziano. Un giorno, uno schiavo trova la coppa del drago e ciò provoca la comparsa di un nuovo serpente volante in grado di sputare fuoco: si tratta del figlio di Beowulf e la madre di Grendel che minaccia la terra dei danesi in quanto la coppa è tornata al re, dunque il patto è finito (violazione dell’interdetto). Beowulf ammette di essere stato debole in quanto la madre di Grendel era bellissima e piena di grandi promesse. Si prepara a combattere il drago e proclama Wiglaf suo erede. L’eroe ritorna nella caverna e restituisce la coppa, ma oramai è troppo tardi. Il combattimento avviene per aria e per mare. Il drago tenta più volte di uccidere la regina e l’amata del re (così come in molte fiabe), ma Beowulf riesce a fermarlo tagliando la gola e strappandogli il cuore a mani nude (per arrivarci si taglia un po’ il braccio). Entrambi cadono sulla riva del mare ed al contatto con l’acqua il drago – ormai morto – assume forme umane e viene preso dalle onde. Beowulf è riuscito a sconfiggere il mostro, ma anche lui è condannato a morire non prima di rivelare a Wiglaf il suo segreto. Durante il funerale, il nuovo re vede la madre di Grendel e lo seduce: la storia è destinata a ripetersi. BEOWULF – IL POEMA Beowulf è un poema epico scritto in inglese antico. L’autore è anonimo e la datazione rimane incerta, ma probabilmente risale alla metà del VIII secolo. L’opera ci è giunta in un unico manoscritto attualmente conservato alla British Library. Beowulf è l’unico esempio di poema epico completamente basato sull’archetipo dello scontro tra mostro ed eroe. Il poema inizia con l’introduzione di un preludio in cui si narrano le gesta virtuose del popolo Danese e del suo eroe Scyld di cui si descrive l’intera vita fino al maestoso funerale. La celebrazione del re erfetto mette in evidenza l’importanza della sala reale, centro vitale della società guerriera, luogo di politica e di festa. Privare il re della sua sala vuol dire distruggere la base della sua vita sociale, ridurlo in soggezione. L’opera continua con la costruzione di una gigantesca dimora per ordine del re danese Hrothgar, ovvero Herot, chiamata “il cervo”. Questo edificio attira l’attenzione di Grendel, un mostro enorme e sanguinario descritto indirettamente ma che probabilmente ricalca le sembianze di un troll. Studiate le abitudini e la quotidianità di chi vive dentro la reggia, Grendel comincia ad entrare ogni notte uccidendo molti guerrieri. Poiché la cosa si ripete molte volte, i danesi abbandonano il palazzo che rimane deserto per 12 anni. Hrothgar è disperato e al suo cospetto si presenta Beowulf, il nipote del re dei Geati, insieme ad alcuni
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